BMW i3, l'elettrica che non ti aspetti, prova su strada

BMW i3, l'elettrica che non ti aspetti, prova su strada
Va terribilmente forte, è trendy e ha un sacco di tecnologia, sotto quel vestito da concept. Ma è un po’ “ansiogena” causa autonomia ridotta

di Lorenzo Facchinetti

16.04.2014 ( Aggiornata il 16.04.2014 06:59 )

Prestazioni

Se uno è appassionato di automobili, quelle “vere” con i pistoni che fanno rumore, di solito approccia a un’elettrica in maniera un po’ fredda e distaccata. Le aspettative sono pari a quelle del provare a trarre piacere da una lavastoviglie, dunque non propriamente elevate.

Ma con la i3, a onor del vero, sono bastate due curve e un paio di semafori per rivedere un po’ i propri parametri di piacere di guida elettrico. Certo, non scattano i peli dritti sulle braccia come quando mettevi in moto il 10 cilindri a V di una BMW M5. Ma accidenti, questa è una elettrica che in qualche modo riesce davvero a coinvolgerti nella guida. Per prima cosa noti subito lo sterzo: è estremamente pronto, sensibile e diretto, dal feeling del tutto simile a quello di una Mini. Ma al tempo stesso vanta un eccezionale diametro di volta (9,85 metri) per parcheggiare in una manovra soltanto o invertire la marcia senza fare retro.

Ma l’aspetto più sorprendente della i3, quello che lascia a bocca aperta passeggeri e spettatori passanti, è lo scatto: già i numeri di per sé sono notevoli (170 cavalli, 7”26 da 0 a 100 km/h) ma questa volta non fidatevi delle cifre e, credeteci, sono centosettanta cavalli e sette secondi amplificati all’ennesima potenza, perché la spinta elettrica è diversa da quella a cui siamo abituati. E vi diremo di più. Non è tanto lo scatto da fermo a impressionare, quanto la progressione in movimento: se a 60 all’ora pesti a fondo, la i3 ti spalma sul sedile e bastano poche centinaia di metri per ritrovarsi plafonati alla massima velocità, quei circa 150 all’ora effettivi limitati. Quando poi rilasci il gas, ecco un’altra peculiarità che comporta, quasi, il dover resettare le proprie esperienze di guida e ripartire con un nuovo stile: il motore elettrico, in rilascio, ricarica le batterie. E fin qui è la stessa cosa che avviene su un’ibrida.

Ma il fatto è che questo elettrico può ricaricare con una potenza che arriva fino a 50 kW, che è come se un motore 1.0 da 68 cavalli lavorasse in retromarcia per fermarvi... Dunque, negli stop and go del traffico, è quasi sempre sufficiente rilasciare il gas e basta, senza toccare il freno. E difatti, oltre ad accendersi gli stop anche se il pedale sinistro non viene toccato, BMW definisce questo stile di guida “one pedal feeling”, perché alla fine ti ritrovi a guidare la i3 soltanto con l’acceleratore. Tranquilli però, perché nel caso serva davvero attaccarsi ai freni questi lavorano a modo. Abbiamo infatti registrato 36,5 metri da 100 km/h, che è un ottimo valore specie se rapportato alla ridotta sezione dei particolarissimi pneumatici sviluppati appositamente da Bridgestone (anche in versione invernale) per ridurre la resistenza all’avanzamento: quelli davanti sono larghi appena 155 (dietro sono da 175), ma il diametro della ruota è di 20 pollici! Una “ruota alta” da scooter, in sostanza, che però non si riflette in maniera negativa sulla tenuta di strada o sulla maneggevolezza, che anzi sono di ottimo livello grazie a una azzeccata taratura delle sospensioni (lo scocca assorbono bene, è comoda) e a un’elettronica di aiuto alla guida che è molto tempestiva (talvolta troppo, però) nel bloccare in anticipo un eventuale sottosterzo (evidente, specie sul bagnato) o sovrasterzo (remoto, dietro è incollata).

Ma veniamo alla nota dolente, l’ansia da autonomia. Come detto, la i3 garantisce, a batteria completamente carica, non più di 120-130 km di raggio d’azione. Che sono più che sufficienti per il tragitto medio casa-lavoro, ma non concedono alcun fuori programma tipo un pranzetto fuori porta. Anche perché questi cento e passa chilometri sono da considerarsi tali in caso di guida “normale” (nel nostro ciclo medio di consumi abbiamo misurato 111 km), ma se ci si fa prendere dall’accelerazione si fa presto a scendere drasticamente (54 km di autonomia al limite). Si può ovviare al problema utilizzando le due modalità econome oltre a quella standard: Eco Pro ed Eco Pro+, con quest’ultima che fa a meno del climatizzatore e limita la velocità a 90 km/h; a parità di stile di guida, fra la Comfort e la Eco Pro+ c’è un guadagno di circa 10 km. Resta il fatto che andare in giro con il display digitale che ti segnala 15 km di autonomia, e magari casa tua o la colonnina ne distano 25, crea una certa angoscia dunque occorre fare bene i propri conti (donne sempre in riserva, siete avvisate...).

Infine, riguardo ai costi e ai consumi, nel tabellone dei rilevamenti troverete tutti i dettagli su quanta energia si beve la i3. Diciamo che in linea di massima, se consideriamo un costo medio dell’energia di 0,20 euro/kW, per un “pieno” di elettricità si spendono circa 3,8 euro (con cui si percorrono 111 km in media), sulla base di un consumo medio da noi rilevato pari a 5,857 chilometri percorsi ogni kWh speso.

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