Ora è davvero matura: punta molto sulle dotazioni elettroniche e su una linea più moderna. Al pari del motore 3 cilindri 1.2 da 80 cv

Ricordate la prima Nissan Note ? Intendiamo quella che a metà anni Duemila “duplicava” la Renault Modus e cercava di avvicinarsi (ma in misura meno estrema) a modelli come Doblò o Berlingo.Bene, potete anche scordarvela: perché la New Note di quest’anno, pur senza rinunciare a un taglio di carrozzeria che fonde assieme i due volumi, né alle doti volumetriche interne e quindi allo spazio, è più una “vera” berlina segmento B, sia nella filosofia che nella tecnica, risultando anche più bassa della generazione precedente ristilizzata nel 2009.D’altra parte, se ci badate bene, la Nissan non ha altri modelli a listino all’interno del “triangolo” composto dalla citycar Micra su un vertice, e sugli altri due le sportive a partire da 370Z e GT-R nonché le varie Suv dalla Juke e nuova Qashqai in su, senza considerare modelli assolutamente “alternativi” come Leaf ed Evalia.Dunque in che modo nuovo si presenta, la Note? Intanto con motorizzazioni più moderne e “rimpicciolite”, seguendo l’imperante filosofia del downsizing, a partire dal 1.2 tre cilindri da 80 cavalli proprio come quello montato sulla vettura provata. Poi con uno stile molto più armonico: attorno alla piattaforma leggera V della Nissan, è posta una carrozzeria 5 porte dal profilo monovolume con sbalzi ridotti e con fiancate caratterizzate dalla “squash line”, la profilatura così denominata Resta una specie di monovolume, ma... La carrozzeria della New Note riprende sempre un profilo da monovolume compatta, ma ora è più una vera “segmento B” e presenta una linea più attuale soprattutto nel taglio dei gruppi ottici e nella posizione delle “frecce”. 97 perché ricalcherebbe appunto la traiettoria di una pallina da squash.Notiamo anche la nuova griglia e soprattutto i gruppi ottici che sia davanti che dietro presentano una forma molto più attuale, omogenea e meno squadrata rispetto a prima. Dando una nuova immagine nonostante certi profili, come quello dei montanti posteriori, ricalchino le linee precedenti. Nel caso della variante Acenta (più ricca della Visia “base”) troviamo anche i cerchi in lega da 15 pollici.Ma il campo dove la nuova Note vuole dare veramente di più, è quello delle dotazioni, per le quali ci si spinge molto addentro a livello di elettronica asservita all’auto, considerando che parliamo pur sempre di una “normale” milledue. Salendo di allestimento e pescando senza remore nella lista degli accessori, troviamo infatti molti “gadget” ma di indubbia utilità nell’uso pratico. Intanto sulla Acenta sono di serie non solo il climatizzatore automatico, ma anche fendinebbia con integrate le luci diurne e soprattutto gli automatismi per le luci stesse e i tergicristalli, in aggiunta a computer di bordo, cruise control, start&stop e controllo dei pneumatici.Poi oltre al Nissan Connect di seconda generazione che fornisce il navigatore satellitare (schermo da 5,8 pollici) e una radio più completa, è possibile richiedere alcuni pacchetti di optional che comprendono, fra le altre cose, l’Around View Monitor (le telecamere perimetrali) e il Safety Shield. Quest’ultimo comprende gli avvisi sul punto cieco degli specchietti, sulla deviazione rispetto alla corsia di marcia e sulla presenza di oggetti (o persone) in movimento attorno alla vettura. Funzionalità che si apprezza appieno nel parcheggio di un centro commerciale.

La carrozzeria della New Note riprende sempre un profilo da monovolume compatta, ma ora &egrave; pi&ugrave; una vera &ldquo;segmento B&rdquo; e presenta una linea pi&ugrave; attuale soprattutto nel taglio dei gruppi ottici e nella posizione delle &ldquo;frecce&rdquo;.Altro dettaglio speciale, la Karakuri Board, nome esoterico che individua il ripiano mobile per aumentare la versatilit&agrave; del bagagliaio. Se tutto questo non bastasse, c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di richiedere alcuni componenti colorati secondo i propri gusti personali, e due tipologie di ruote in lega. Ovviamente, per tutto ci&ograve; si deve salire fra allestimento e optional, e il prezzo ne risentir&agrave;... Perch&eacute; dai favorevoli 13.450 euro della Visia si passa ai 15.300 della Acenta, e anche gli accessori rendono pi&ugrave; impegnativa la cifra finale.

Funzionale ma con qualche peccaLa plancia si fa apprezzare per design e funzionalit&agrave;, peccato solo che certe plastiche e alcuni accoppiamenti deboli ne abbassino la quotazione. Anche i vani portaoggetti, seppur numerosi, non sono tutti davvero sfruttabili: molto sottili le tasche sulle portiere.Proporzione fra pulsanti e accessoriLa presenza di molte funzionalit&agrave; aggiuntive comporta altrettanti pulsanti, ma sono ben disposti e a portata di mano; la leva del portello serbatoio &egrave; in basso a fianco di quella del cofano: non fate confusione. Manca la temperatura motore, ma il quadro offre molte altre indicazioni; e cambia colore secondo l&rsquo;eco-utilizzo.Modularit&agrave; ai massimi livelliKarakuri board non &egrave; soltanto un&rsquo;invenzione di marketing, ma una reale versatilit&agrave; di carico: il ripiano copre un vano aggiuntivo e pu&ograve; essere posizionato in vari modi. In pi&ugrave; i sedili scorrevoli (a richiesta) sono favorevoli per gli occupanti ma anche per il baule, variandone la lunghezza da 697 a 859 mm; la capacit&agrave; spazia di conseguenza fra 325 e 411 litri, per arrivare fino a 2012 coi sedili ripiegati. Buona l&rsquo;abitabilit&agrave; anche in 5, c&rsquo;&egrave; spazio per le gambe e i sedili anteriori offrono pure un buon contenimento e confort.

Se vi capitasse di provare solo occasionalmente la Nissan Note, permetteteci di darvi un solo suggerimento: non giudicatela frettolosamente. Dare un responso basato su pochi chilometri potrebbe impedirvi di cogliere i vantaggi che si apprezzano in varie situazioni che si affrontano solo in un reale impiego quotidiano.Perch&eacute;, ammettiamolo, il primo impatto non &egrave; stato eccezionale nemmeno per noi: i sedili sono comodi ed accoglienti, e si apprezzano gi&agrave; quando ci si siede per la prima volta, ma poi nel momento di regolare la posizione viene a mancare quella di profondit&agrave; del volante, per una posizione davvero perfetta.Poi si lascia vagare lo sguardo in giro per l&rsquo;abitacolo e non si pu&ograve; fare a meno di notare che alcune plastiche, pur valutando la categoria della vettura, non appaiono all&rsquo;altezza del resto; inoltre sono pochi i vani portaoggetti in cui poter riporre qualcosa di pi&ugrave; di un mazzo di chiavi (si salvano il tunnel e il doppio cassetto lato passeggero). Come se non bastasse, all&rsquo;avviamento il motore fa capire immediatamente di essere un tre cilindri e sembra quasi non sia stato fatto nulla per cercare di nasconderlo (a livello di insonorizzazione, per esempio). Una scelta probabilmente ponderata a favore di un peso meno elevato, e che favorisce una guida pi&ugrave; agile.Ecco infatti che una volta in movimento si arrivano gradualmente a superare e &ldquo;sovrascrivere&rdquo; certe prime impressioni. Il motore nella sua variante meno potente manca forse un po&rsquo; di personalit&agrave; (per chi cerca la grinta pu&ograve; rivolgersi al fratello sovralimentato da 98 cv) ma non sembra assolutamente inadeguato, almeno in un impiego quotidiano normale. E anche se si arrivano via via ad apprezzare soprattutto certe scelte tecniche a base elettronica pi&ugrave; che meccanica - specialmente con la dotazione della Acenta - pi&ugrave; si usa la Note in un reale utilizzo &ldquo;borghese&rdquo; e pi&ugrave; si capiscono e condividono certe soluzioni. L&rsquo;apoteosi pensiamo venga raggiunta in una situazione tanto banale quanto drammaticamente normale: recarsi in famiglia in un centro commerciale.In questa situazione la Note mostra tutta la sua sostanza. Perch&eacute; innanzitutto permette di andarci comodamente in 4 o 5 senza sacrifici in tema di abitabilit&agrave;; poi perch&eacute; anche il carico a &ldquo;missione compiuta&rdquo; (la spesa) trova agevole collocazione nel bagagliaio; infine perch&eacute; anche nel parcheggio avremo modo di districarci con gli strumenti pi&ugrave; adatti ad affrontare questa sorta di guerriglia urbana fatta di carrelli e casalinghe distratte. Infatti non soltanto la visibilit&agrave; &ldquo;oculare&rdquo; &egrave; buona (aiutano gli &ldquo;obl&ograve;&rdquo; anteriori, ma resta comunque il classico angolo morto causato dai montanti posteriori) ma si aggiunge quella delle telecamere perimetrali che coprono l&rsquo;area attorno a noi per 360 gradi. In pi&ugrave; vi &egrave; la soluzione geniale del rilevatore di movimento, che ci permette di partire in retromarcia senza aver guardato per forza tre volte in tutti gli specchietti (pi&ugrave; una certa dose di speranza) come faremmo di solito, per evitare le casalinghe cui accennavamo.Insomma, la Note pu&ograve; veramente aiutare in tante situazioni di ogni giorno, grazie alla facilit&agrave; di guida e alla sua funzionalit&agrave; complessiva: i vari automatismi di luci e tergi (certo non scontati su una 1.2) ci permettono di destinare all&rsquo;oblio anche queste preoccupazioni. E a un sistema complessivo efficiente (anche la climatizzazione fa la sua parte) si aggiungono &ldquo;piccolezze&rdquo; come per esempio quella di consigliare una guida parca in un modo poco disturbante: mediante la modulazione della luce sul cruscotto da blu a verdina. Per quanto riguarda la guida extraurbana, oltre ai riscontri positivi di cui abbiamo gi&agrave; parlato in quanto ad abitabilit&agrave; e confort, si aggiungono la buona stabilit&agrave; (anche se lo sterzo non &egrave; precisissimo) e l&rsquo;assorbimento delle asperit&agrave;, la presenza di aiuti come il cruise control, nonch&eacute; il display ben organizzato anche se non enorme. Inoltre c&rsquo;&egrave; un buon Cx che si traduce in bassi fruscii aerodinamici e anche in un consumo ridotto. Questo discorso ci permette di introdurre i risultati delle nostre prove strumentali, in cui abbiamo riscontrato una buona velocit&agrave; massima frutto appunto dell&rsquo;aerodinamica; questa &egrave; ottenuta in quarta marcia e sottintende non solo una quinta di riposo, ma anche rapporti un po&rsquo; spaziati.Comunque il motore &egrave; abbastanza elastico per digerire abbastanza bene il salto in cambiata. Ma non &egrave; certo sportivo, come fanno capire i 12&rdquo;57 in accelerazione. La silenziosit&agrave; &egrave; accettabile, pur rilevando che i rumori meccanici sono prevalenti rispetto a quelli aerodinamici, e lo stesso vale per i consumi se non si vanno a ricercare prestazioni improbabili insistendo con le marce (anche perch&eacute; il motore allunga abbastanza, se serve, ma senza per questo esprimere di pi&ugrave; in potenza). Pi&ugrave; che buona infine la frenata: la sicurezza qui non &egrave; solo una formalit&agrave; elettronica, perch&eacute; l&rsquo;impianto offre un buon mordente e anche la stabilit&agrave; resta inappuntabile pure nelle situazioni un po&rsquo; disperate. Questo anche in curva, dove il retrotreno non si muove di un millimetro.

Oltre al noto turbodiesel 1.5 dCi, la Note propone due inediti tre cilindri a benzina, entrambi a 12 valvole e con doppio albero a camme in testa: l&rsquo;aspirato da 80 cv e il sovralimentato da 98 cv. Entrambi dotati di sistema Idle Stop/Start di serie, presentano anche un particolare contrappeso sulla puleggia dell&rsquo;albero motore, studiato per limitare gli squilibri di questo frazionamento. La versione meno potente, siglata HR12DE e montata sulla vettura provata, si caratterizza per la semplicit&agrave; costruttiva, mancando di alcuni artifici adottati sul pi&ugrave; prestazionale DUG-S: non solo la sovralimentazione scollegabile, ma anche l&rsquo;adozione di una fasatura valvole a ciclo Miller. Inoltre il 3 cilindri da 80 cv pu&ograve; essere abbinato alla sola trasmissione manuale a 5 rapporti, e non anche all&rsquo;automatica CVT. Per quanto riguarda la parte telaistica, questa verte sulla piattaforma V della Nissan, che presenta le sospensioni anteriori e posteriori montate sul telai ausiliari, per isolare meglio vibrazioni e contraccolpi. Il tutto sviluppato su strade europee per offrire un assetto pi&ugrave; adatto a queste condizioni e con beccheggio ridotto in frenata. Si segnala anche l&rsquo;adozione del servosterzo elettrico. E pure per quanto riguarda la dotazione vi sono alcune scelte tecniche da evidenziare, come la telecamera posteriore con sistema di lavaggio e asciugatura ad aria compressa.

Nissan Note, da grande vuol fare la berlina, prova su strada

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