Mercedes Classe C, la rivincita della berlina

Mercedes Classe C, la rivincita della berlina
Prova su strada: per qualità, design e contenuti tecnologici, ha poco da invidiare a una “S”. In più, va forte e consuma poco

di Lorenzo Facchinetti

02.07.2014 ( Aggiornata il 02.07.2014 05:14 )

Prestazioni

Non appena ti siedi sulla Classe C, capisci al volo che le cose sono cambiate: la strumentazione ha una grafica inedita e scollegata col passato, benché gradevole e molto ben leggibile. Lo stile della plancia è un mix fra lussuosità strappata alla Classe S (i sinuosi pannelli porta in prima battuta), dinamismo e alta tecnologia, con il tablet appoggiato sulla sommità della plancia e un grazioso touchpad sotto alla mano destra (sì, funge anche da semi-bracciolo) per gestirne tutte le funzioni.

A proposito di questo, all’inizio occorre un po’ di pratica per capire come far funzionare al meglio il tutto, perché Mercedes ha scelto, forse per non spiazzare clienti poco avvezzi con le “gesture” tipiche degli smartphone, di raggiungere il medesimo traguardo (navigazione, radio o altro che sia) in tre diverse maniere: sfiorando con le dita il touchpad, ruotando il conosciuto pomello rotondo, oppure pigiando i classici tasti sulla console centrale, in pratica tre generazioni di automobilisti soddisfatti in un sol colpo...

Tecnologia e stile, comunque non compromettono la razionalità: i comandi principali sono sempre ben identificabili e l’abitacolo è funzionale, basti pensare che il volume totale dei portaoggetti e salito da 19 a 30 litri. Sempre in zona tunnel centrale, compare un tasto inedito per Mercedes ma ben noto ai clienti Audi o BMW: si chiama Agility Select ed è il selettore per variare la risposta di acceleratore, sterzo, assistenti alla guida ed eventuali sospensioni attive su diversi profili, dal più comodo al più sportivo. Si parte, di default, con il settaggio più orientato al confort e al risparmio. Dove è quindi attivo l’Eco Start/ Stop, e lo citiamo non tanto per l’eccezionalità della sua presenza quanto per l’efficacia di funzionamento, con riavvii del motore quasi inavvertibili, privi di vibrazioni o scossoni. Uno dei tanti elementi, insomma, che non turba la quiete di bordo, percepibilmente elevata già ai primi giri di ruota.

Al di là dei contenuti livelli di rumorosità che abbiamo registrato, la C è ottimamente insonorizzata contro qualsiasi fonte di fastidio, che siano il rotolamento dei pneumatici o i fruscii dell’aria. A rendere piacevole l’atmosfera ci sono poi le sospensioni, che sfoggiano una taratura relativamente morbida e una notevole efficacia d’assorbimento. Il che non significa che la vettura sia cedevole nel “guidato”. Anzi, grazie alla scocca più rigida e alle nuove architetture delle sospensioni (davanti c’è un raffinato avantreno a quattro bracci), la nuova C può permettersi una taratura d’assetto confortevole senza perdere nulla in termini di dinamica di marcia, che anzi risulta elevata anche in presenza di una gommatura non troppo sportiva, nella fattispecie ruote da 17 pollici.

La C offre dunque sensazione di agilità in curva e di grande scorrevolezza nei tratti autostradali, merito anche di un’aerodinamica curata (Cx 0,24) che favorisce i consumi: abbiamo registrato una media effettiva di 18,8 km/litro con punte di ben 24,4 km/l a 90 orari costanti. L’aerodinamica e la massa piuttosto contenuta rendono la vita facile al 2.1 turbodiesel, che non pare mai tirare il fiato quando scatta il voglino di correre. Anche perché questo diesel, più che per potenza (170 cv), convince per la risposta elastica e corposa ai bassi regimi, forte di una coppia di 40,8 kgm.

Insomma, preferisce spingere sotto che allungare e in questo trova un buon compagno nel rivisto cambio automatico, molto fluido nei passaggi ma non eccessivamente rapido anche se vengono impostate le modalità più sportive. Un cenno, poi, va fatto agli assistenti di guida. Pregevole la presenza di serie del Collision Prevention Assist Plus, con una telecamera e sensori radar che monitorano la zona antistante la vettura: riconosce auto molto più lente, oppure ferme, e frena autonomamente alla massima potenza per evitare un tamponamento.

A richiesta, invece, debutta il Distronic Plus con assistenza allo sterzo. In pratica, il regolatore di velocità radar che mantiene la distanza di sicurezza fino all’arresto totale della vettura, adesso è in grado anche di gestire il volante, applicando una coppia sterzante per restare in carreggiata anche in caso di curve. Non è guida autonoma, ma ci stiamo avvicinando paurosamente...

  • Link copiato

Mercedes Classe C, la rivincita della berlina

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese