Offre di serie uno scarico da favola, coinvolge per estetica e motore, il confort non è il suo forte

Piove, fa freddo e tira vento. Eppure, ti accorgi che viaggi sempre col finestrino aperto. Quasi inconsciamente. Perché il poter ascoltare ogni nota che esce dallo scarico Record Monza a quattro uscite, vale lo scotto di patire un po’ di fresco e beccarsi aria fra i capelli. Il fatto di abbassare il vetro sinistro ancor prima di mettere in moto la 595 Competizione, è un buon termometro per capire quanto sia goduriosa questa nuova variante della piccola Abarth. Che a differenza della prima versione datata 2008, oggi ha decuplicato le possibilità di personalizzazione e viene proposta in tre allestimenti: Custom, un modello base con il 1.4 da 135 cv (18.600 euro), poi ci sono le più potenti varianti da 160 cavalli in allestimento Turismo (più elegante, 22.600 euro) e Competizione (24.100 euro), quella del nostro test che come lascia poco velatamente intuire la denominazione è la variante più belligerante. Perché di serie, più delle altre, offre appunto l’impianto di scarico sportivo Record Monza (che da solo vale un migliaio di euro) e dei corsaioli sedili Sabelt ad alto contenimento.Ma non finisce qui. Perché come spiegheremo meglio in seguito, dal catalogo accessori Abarth è possibile attingere a una lunga serie di componenti meccanici per esaltare ulteriormente le prestazioni della vettura, dall’impianto frenante alle sospensioni passando per una vasta gamma di ruote da 17 pollici. Parliamo delle arcinote “cassette in legno”, quelle che si inventò Carlo Abarth per stivare i pezzi che servivano per modificare le Fiat 600 e su cui ha fatto leva Fiat stessa per il rilancio del marchio nel 2007.E sapete cosa c’è? C’è che andare in giro con una Abarth del genere, che fa casino e sembra tirata da gara, non ti fa mai sentire fuori luogo. È una delle poche vetture che se lo può permettere, di essere sgarbata senza sconfinare in zona “Fast&Furious”: una sorta di Mercedes-AMG o BMW-M in miniatura che non sono kitsch perché l’elaborazione è ufficiale e sottoscritta dalla Casa. Tra le altre note da segnalare in merito alla Abarth 595, quella di aver beneficiato di alcuni aggiornamenti apportati in occasione del model year della Fiat 500. ùQuella più importante è l’adozione del nuovo quadro strumenti, che ora è rappresentato da un pannello TFT da 7 pollici sviluppato da <a href="http://www.magnetimarelli.com" target="_blank">Magneti Marelli</a> che rende tutte le informazioni infinitamente più leggibili rispetto a prima. Ovviamente, su questa vettura, è personalizzato Abarth. Significa che oltre al logo di benvenuto la grafica del display varia a seconda della modalità di guida scelta, con un aspetto più dinamico e un indicatore di forze “g” quando si viaggia in Sport, mentre in modalità normale il layout è più elegante ed è presente un indicatore di risparmio carburante.Quest’ultima schermata, a dire il vero, l’abbiamo usata poco perché la modalità Sport è un must. Primo perché lascia sempre aperte le valvole allo scarico (altrimenti si aprono sopra i 4000 giri), poi perché la 595 si comporta come dovrebbe. Con uno sterzo più duro, una risposta all’acceleratore più affilata e una coppia effettivamente superiore, a quota 230 Nm che sono più che sufficienti per togliersi bei sfizi in ripresa. La Competizione è davvero molto godibile, in strada quanto in pista. Ed è una di quelle sportive in cui prevale l’aspetto emozionale su quello prestazionale puro, perché come vedrete, in circuito, non è stata un missile...

&nbsp;<h2>Competizione di nome e di fatto </h2>Oltre alla scritta stampigliata sul portellone, la 595 Competizione si distingue per gli scarichi Record Monza di serie, che hanno quattro uscite singole anzich&eacute; due, e per alcune componenti della carrozzeria in grigio titanio: gusci degli specchi, griglia inferiore del paraurti, estrattore posteriore e modanatura sul portellone. Le ruote sono da 17&rdquo; con pneumatici 205/40 per tutte le versioni ma a richiesta possono avere disegni e finiture differenti.

&nbsp;<h2>Effetto titanio satinato</h2>La plancia &egrave; inviariata rispetto a prima, eccezion fatta per nuovi materiali quali ad esempio la fascia centrale in un gradevole effetto titanio satinato. Il pomello del cambio &egrave; in ergal. Sotto, un dettaglio dei tappetini, con logo Abarth e riporto in simil-pelle.<h2>La strumentazione diventa virtuale </h2>Introdotta come novit&agrave; nell&rsquo;ambito del model year della Fiat 500, la strumentazione digitale sbarca anche sull&rsquo;Abarth. Personalizzata, ovviamente, in chiave sportiva: logo di benvenuto e due visualizzazioni diverse in base alla modalit&agrave; di guida scelta. In Sport c&rsquo;&egrave; una schermata che mostra i &ldquo;g&rdquo; di accelerazione laterale e longitudinale e una grafica pi&ugrave; sportiva, con indicazione in tempo reale della percentuale di acceleratore utilizzata. In modalit&agrave; normale, oltre a una grafica diversa, c&rsquo;&egrave; invece un indicatore dello stile di guida in chiave eco.<h2>Atmosfera da corsa </h2>La versione Competizione &egrave; l&rsquo;unica 595 che propone di serie i sedili Sabelt. Di norma sono rivestiti in tessuto nero, ma a pagamento (910 euro, quelli delle foto) possono essere in pelle Frau e Alcantara traforata. Questi sedili vantano un contenimento laterale davvero eccellente, sebbene occorra fare i conti con una certa rigidit&agrave; (specie lo schienale) che non favorisce il confort. Ancora, sono fissi in altezza e il pomello per la regolazione dello schienale &egrave; quasi inaccessibile a portiera chiusa. Per ribaltare lo schienale c&rsquo;&egrave; una pratica e ben accessibile leva, nonch&eacute; la memoria che riporta in posizione il sedile. La zona posteriore &egrave; discretamente vivibile e il baule vanta un volume adeguato e ben sfruttabile.

Durante il servizio fotografico, abbiamo scambiato qualche impressione di guida con Alex Campani, il pilota reggiano tre volte campione europeo del Trofeo Abarth. Uno che, insomma, la 695 Abarth la conosce bene. Ci ha rivelato che per andare forte occorre avere un assetto piuttosto &ldquo;spinto&rdquo;, cio&eacute; con la coda libera quanto basta per innescare quel sovrasterzo che aiuta gli inserimenti. Roba da piloti veri. E soprattutto settaggi talmente estremi che, su strada, si rivelerebbero alquanto pericolosi.Difatti, la 595&nbsp;Competizione stradale &egrave; tutt&rsquo;altra cosa: viaggia letteralmente sui binari, con il retrotreno incollato al suolo senza per questo risultare mai fastidiosamente sottosterzante. C&rsquo;&egrave; da aggiungere poi un controllo di stabilit&agrave; che non &egrave; disinseribile, ed ecco che la ricetta per star sempre sereni &egrave; pronta. Con l&rsquo;aggravante, per i malati di track day, che i &ldquo;tempi&rdquo; faticano per&ograve; a venir fuori (come leggerete nel box della pista), proprio per via dell&rsquo;eccessiva stabilit&agrave;. Un aspetto che favorisce s&igrave; la sicurezza, ma non consente di adottare una guida aggressiva per poter stampare record sul giro.Ci&ograve; non toglie che il pacchetto tecnico della 595 Competizione, in pista ma soprattutto su strada, sia di grande impatto sul piacere di guida. In primo luogo, come accennato, grazie alla superba musica prodotta dalle quattro uscite dei Record Monza: un sound pieno, che gorgoglia e borbotta al minimo e a bassi regimi e che esalta le note del propulsore quando la sovralimentazione inizia a manifestare la sua presenza.Un suono che ricorda vagamente quello dei turbo anni Novanta, ad esempio la Lancia Delta Integrale, ma che non risulta mai troppo fastidioso perch&egrave; qui ci sono le valvole by pass che possono restare chiuse (basta non attivare il tasto Sport) almeno fino ai 4000 giri. Questo impianto di scarico &egrave; il logico completamento di un propulsore, il 1.4 T-Jet, largamente impiegato nel Gruppo Fiat e che qui si esprime in una delle sue massime evoluzioni. Un quattro cilindri turbo che continua a convincere per la sua fluidit&agrave; di funzionamento e per la grossa spinta ai bassi regimi. Pur non avendo quella tipica e noiosa erogazione piatta dei moderni turbo, il T-Jet rappresenta un ottimo connubio fra spinta ed elasticit&agrave; ai bassi regimi e una buona grinta ai medio alti.E con 160 cavalli che devono spingere soli 11 quintali effettivi col pieno di carburante, ne derivano scatti piuttosto interessanti, sebbene i valori che abbiamo registrato siano un po&rsquo; distanti da quelli, a nostro avviso ottimistici, dichiarati dalla Casa: 8&rdquo;15 sullo 0-100 a fronte di uno strepitoso 7&rdquo;4 promesso da Abarth.Chi non vive solo&nbsp;di numeri pu&ograve; trovare per&ograve; conforto nel fatto che la potenza viene messa a terra in maniera ottimale, senza manifestare mai eccessivi pattinamenti. Specie se viene attivato il TTC (Torque Transfer Control, controllo di trasferimento coppia) con l&rsquo;apposito tasto in plancia, il sistema elettronico che emula un differenziale autobloccante per fornire coppia alla ruota con maggior grip.In tal caso, si ottiene anche un comportamento molto simile a un vero differenziale meccanico, con lo sterzo che tende a tirare dentro la curva. A proposito di sterzo, l&rsquo;assistenza elettrica prevede come sempre una doppia taratura: quella normale pi&ugrave; leggera, gradevole in citt&agrave;, mentre in modalit&agrave; Sport il comando assume una notevole consistenza. Senza per&ograve; trasmettere mai alle mani un feeling particolarmente preciso e realistico, e questo &egrave; forse l&rsquo;aspetto pi&ugrave; sotto tono di tutta la vettura.Perch&eacute; del resto appare convincente il cambio meccanico, il collaudato C510 a cinque rapporti che vanta una ottima manovrabilit&agrave; (si preferirebbe solo un leveraggio pi&ugrave; corto) e una buona spaziatura dei rapporti, specie in chiave spunti e prestazioni. Fatto, quest&rsquo;ultimo, che comporta naturalmente una quinta non troppo lunga che soltanto in autostrada, giocoforza, fa nascere il desiderio di avere una sesta marcia.Eccelle poi l&rsquo;impianto frenante, in questo caso un importante &mdash; e costoso &mdash; upgrade tecnico di Brembo che prevede dischi pi&ugrave; grandi e meglio ventilati, pinze specifiche e pastiglie ad alte prestazioni che garantiscono un gran bel feeling di guida: la modulabilit&agrave; &egrave; eccellente, la resistenza alla fatica anche, come pure ben tarato &egrave; l&rsquo;ABS, mai troppo invasivo anche nelle frenate scomposte o nell&rsquo;impiego in pista.Gli spazi d&rsquo;arresto, per inciso, sono molto buoni ma non da record assoluto (35 metri da 100 km/h e 90,6 m da 160 orari) ma questo &egrave; dovuto anche a un certo alleggerimento della coda in beccheggio che comporta un po&rsquo; di serpeggiamento del retrotreno stesso. Infine il confort, che fra rumore meccanico, aerodinamico e un assetto piuttosto rigido non rende questa 595 particolarmente gradevole nei lunghi viaggi. D&rsquo;altronde, se si chiama Competizione, un motivo ci sar&agrave;...

Come &egrave; andata in pista. La buona notizia &egrave; che la 595 &egrave; una sportiva sicura, che potete prestare a vostro figlio senza timori. Ma &egrave; talmente sicura, che in un&rsquo;ottica prettamente pistaiola il cronometro ci rimette. Il fatto &egrave; che il retrotreno &egrave; letteralmente incollato al suolo, l&rsquo;elettronica non &egrave; disattivabile, dunque la 595 viaggia sui binari. E chi mastica un po&rsquo; di tecniche di guida da pista, sa perfettamente che con una trazione anteriore, per viaggiare forte, bisogna che la coda sia piuttosto ballerina affinch&eacute; si inneschi quel sovrasterzo necessario per farla &ldquo;voltare&rdquo; meglio, cio&eacute; velocizzare l&rsquo;inserimento in curva e annullare il sottosterzo. Detto questo, il tempo ottenuto sulla nostra pista di Balocco &egrave; di 3&rsquo;15&rdquo;89, quasi 1,5 secondi meglio della prima Abarth 500 da 135 cv che provammo alcuni anni fa, ma ben distante da altre piccole sportive, sebbene pi&ugrave; potenti e talvolta con motori pi&ugrave; grossi di cilindrata.Al di l&agrave; del cronometro, comunque, la 595 Competizione ha un&nbsp;pregio: &egrave; capace di divertire e coinvolgere, grazie al fatto che in frenata si scompone un po&rsquo;, al tiro e al sound del suo motore, alla rapportatura del cambio azzeccata. Apprezzabile poi l&rsquo;impianto frenante, nella fattispecie il kit Brembo con pastiglie performanti: ottima modulabilit&agrave;, grande resistenza alla fatica e un ABS ben tarato per una guida sportiva.

Abarth 595 Competizione, che musica!

Design

Competizione di nome e di fatto

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