BMW 218d Active Tourer: come va davvero

BMW 218d Active Tourer: come va davvero
La monovolume mostra buone caratteristiche stradali, esaltate da sistemi di ausilio alla guida che migliorano la maneggevolezza

di Saverio Villa

19.12.2014 ( Aggiornata il 19.12.2014 12:07 )

Presentazione

Nove anni dopo il debutto della Mercedes Classe B, ma soprattutto dopo un milione e centoquarantacinquemila Mercedes Classe B prodotte (forse anche a Monaco hanno visto la cifra scritta per esteso e si sono impressionati), la BMW ha deciso che, tutto sommato, l’idea della monovolume media nelle dimensioni ma “premium” nei contenuti non era poi così male.

Non si può dire che i tempi di reazione del Marchio bavarese siano stati rapidi come quelli dei suoi piloti del DTM, comunque il dado è stato tratto. Ed è piacevole registrare che, pur in un mondo sempre più omologato dalla concorrenza sanguinosa come quello dell’auto, in qualche nicchia di mercato c’è ancora un certo pluralismo di idee. Mercedes, e ora BMW, stanno da una parte.

L’Audi sta dall’altra e dichiara che, mai e poi mai, venderà un’auto così: per non pestare le ruote alle consanguinee VW Golf Sportsvan e Touran, naturalmente, ma anche perché ritiene che questa formula non sia coerente con la sua immagine. Che, appunto, è “premium”. Aggiungeteci che molti costruttori “non premium” stanno scappando a gambe levate dal segmento, al grido di “crossover o morte”, e ammetterete che vale la pena di stare alla finestra per vedere, alla fine, chi avrà ragione in tutto questo circo.

La BMW ha puntato pesante sull’Active Tourer e rischia un po’, dedicandosi un’auto lontanissima dalla sua filosofia generale, ma anche da quella meccanica visto che ha dovuto ricorrere per la prima volta al motore trasversale e alla trazione anteriore. Qualsiasi progettista giurerà su ciò che ha di più caro che questo connubio è imprescindibile se si vuole ottenere un’auto più grande dentro che fuori.

Ma come la mettiamo con i “biemmevuisti” di lungo corso, che si fanno vanto del fatto che il loro brand di riferimento non si è mai piegato al “tutto avanti”? Il problema, a Monaco, non viene vissuto come tale: per loro l’Active Tourer non deve affascinare chi di BMW è sempre vissuto, ma convertire alla causa bavarese quelle pecorelle sperdute che altrimenti finirebbero chissà dove (tipo a Stoccarda?), dimostrando loro che c’è modo e modo di fare le monovolume a trazione anteriore.

 

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