Ford Mondeo, regina in autostrada, la prova

Ford Mondeo, regina in autostrada, la prova
Allevia i lunghi viaggi con un confort notevole. E offre un abitacolo ben vivibile e spazioso

di Lorenzo Facchinetti

23.02.2015 ( Aggiornata il 23.02.2015 18:32 )

Presentazione

 

Con le auto, talvolta, nascono dinamiche simili a quelle che intercorrono fra gli esseri umani. Come quando incontri una persona che “a pelle” ti è simpatica, però non sai per quale motivo. Con certe vetture è un po’ la stessa cosa: le prendi in mano la prima volta, percorri poche centinaia di metri e già da lì capisci che c’è del feeling, che potranno darti soddisfazioni anche se le conosci appena.

E la nuova Mondeo - che concorre al titolo di Auto dell'anno 2015 - rientra in questa categoria. Forse quei due anni di ibernazione, cioé il periodo intercorso fra il reveal della vettura (2012) e l’inizio della produzione a regime (2014) per via del cambio di sito produttivo (dall’ex stabilimento di Genk, in Belgio, a Valencia in Spagna), le hanno fatto bene ed è maturata al punto giusto. Sta di fatto che sulla nuova Mondeo, una volta in marcia, capisci che quei cinquecento o mille chilometri che devi sorbirti in giornata saranno più rilassanti del solito. Merito di ottime sospensioni che digeriscono tutto (c’è un nuovo retrotreno multilink) e di un abitacolo insonorizzato a dovere. Il tutto racchiuso in un corpo vettura di quasi cinque metri che dà spazio a un’atmosfera estremamente ariosa, soprattutto nella zona posteriore, condita da un baule molto spazioso (ma non da record di categoria, con 525 litri), ben attrezzato e sfruttabile.

Una wagon del genere, insomma conduce ancora una volta all’eterno dilemma: meglio una familiare premium più compatta, tipo Audi A4 o BMW Serie 3, oppure di un marchio generalista come Ford che a un prezzo inferiore regala molto spazio in più senza troppe rinunce? Eh sì perché qui l’unica rinuncia riguarda unicamente la qualità, che giocoforza non è allo stesso livello dei marchi tedeschi di lusso soprattutto in termini di materiali impiegati: in abitacolo, pur a fronte di assemblaggi precisi, c’è un po’ troppo uso di finiture economiche e plastiche rigide prive di rivestimenti e imbottiture.

Visto che invece l’elettronica è democratica e accessibile a tutti, la Mondeo gioca su una moltitudine di sistemi di assistenza che la pongono sullo stesso piano delle wagon premium: dal dispositivo di frenata d’emergenza automatica con riconoscimento pedoni al sistema di parcheggio dove non occorre toccare il volante, dal regolatore di velocità attivo con radar agli assistenti di mantenimento corsia e rilevamento angolo cieco. Ci sono anche un ottimo impianto multimediale (il Sync 2, anche se è già in cantiere il Sync 3...) e una strumentazione digitale ricca d’informazioni, sebbene non praticissima da “sfogliare” sulle prime perché tutto avviene attraverso i numerosi tasti al volante. Alla fine però il menu è ricco. E tutto sommato abbordabile e con una vasta scelta di ingredienti.

La nuova Mondeo Wagon attacca infatti da 28.250 euro in presenza del nuovo 1.5 EcoBoost turbo-benzina da 160 cavalli e culmina con la 2.0 TDCi nella variante più potente da 180 cv (c’è anche il 150) con cambio doppia frizione Powershift, proposta a 34.750 euro e oggetto di questa prova. In più c’è già una variante ibrida (a 32.500 euro) e presto la gamma si arricchirà verso il basso con l’introduzione del 1.0 3 cilindri Ecoboost da 125 cv e del nuovo 1.5 TDCi da 120 cavalli.

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