30.03.2015 ( Aggiornata il 30.03.2015 00:26 )
La Smart continua ad essere costruita attorno alla celebre cellula Tridion, la scocca indeformabile che è stata ulteriormente migliorata con l’impiego di nuovi acciai alto-resistenziali che l’hanno resa ancor più robusta. Sono state poi ampliate le zone d’assorbimento d’urto e Mercedes ha voluto dimostrare l’elevata sicurezza passiva con un crash test spettacolare: un urto frontale a 50 km/h (con offset del 50%) fra una fortwo e una Classe S che pesa più del doppio, col risultato che gli occupanti della Smart eventualmente se la cavano soltanto con uno spavento.
La sicurezza passiva viene completata da un corredo di airbag, standard su tutta la gamma, che prevede i frontali, laterali testa-torace e quelli per le ginocchia. Gli sforzi si sono concentrati poi sul confort, che doveva essere migliorato di quel po’. Dunque le geometrie delle sospensioni sono state completamente riprogettate, con schemi McPherson e ponte De Dion posteriore ottimizzati su tutti i fronti e in particolare quello dell’assorbimento, con nuove molle e ammortizzatori. Inedito anche lo sterzo, un comando elettrico che presenta ora il rapporto di demoltiplicazione variabile per essere diretto o indiretto a seconda delle condizioni di guida. Sul fronte dei motori le novità non sono molte.
Il propulsore che schiera Mercedes, 3 cilindri di 999 cm3 aspirato da 71 cv, è sempre quello di origine Mitsubishi (all’epoca della partnership che dava vita a Colt e vecchia forfour) ed è stato migliorato soprattutto a livello termodinamico, con una valvola che impedisce al liquido di raffreddamento di circolare fino agli 80° in maniera da raggiungere la temperatura d’esercizio nel minor tempo possibile.
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Smart fortwo 70, prova su strada
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