Fiat 500X prova su strada completa

Fiat 500X prova su strada completa
Il crossover sta stregando gli italiani. Ecco come va il top di gamma, con il diesel più potente, 4x4 e cambio 9 marce

di Lorenzo Facchinetti

17.04.2015 ( Aggiornata il 17.04.2015 09:07 )

Prestazioni

Fiat 500X prova su strada completa

Si sta bene, a bordo della 500X. È un crossover, dunque il posto guida è un po’ rialzato, ma la sensazione non è quella di trovarsi appollaiati su un seggiolone come accade invece con certi altri Suv. Le geometrie sono corrette, gambe e braccia sono alla giusta distanza dai pedali e dal volante e si ha subito la sensazione di avere tutto sotto controllo.

Grazie a comandi disposti razionalmente, ben identificabili e raggiungibili, e a una visuale verso l’esterno che non è mortificata nemmeno dietro dal disegno sinuoso del posteriore. Con il tasto start, un po’ nascosto sul piantone sterzo, il 2.0 MJT da 140 cv prende vita. Lo fa, sulle prime, in maniera piuttosto avvertibile. Ma quando raggiunge la temperatura giusta la sua presenza si fa più discreta.

Questo propulsore è uno dei diesel più riusciti di casa Fiat: deriva dall’unità da 170 cavalli, ma il fatto che sia stato depotenziato ha giovato alla curva di coppia, che risulta più sfruttabile in basso e sempre corposa (350 Nm). Basta e avanza, insomma, per spostarsi su qualsiasi terreno senza desiderare nulla di più.

Con le prime curve a portata di mano, la 500X mette subito in mostra un carattere più dinamico rispetto alla sorellona 500L: lo sterzo è decisamente più pronto e diretto e sì ha subito una sensazione di maggior agilità e precisione nel disegnare le traiettorie, grazie anche a un assetto fermo.

Per la verità anche troppo fermo, nel senso che in marcia rettilinea, se ci sono sconnessioni ravvicinate, la taratura appare piuttosto rigida e fastidiosa, quanto meno troppo rigida in proporzione al grado di cedevolezza in curva che invece non è eccessivo. Questo è uno degli aspetti migliorabili, come pure un altro paio di cose che se fossero affinate renderebbero molto più piacevole questa 500X. Ci riferiamo allo sterzo, che pur pronto che sia pecca ancora di precisione; è lento nei ritorni e globalmente il feeling è piuttosto artificiale.

Poi c’è il cambio, l’automatico a 9 rapporti della ZF. Sulla scelta della rapportatura nulla da dire, con nove marce c’è sempre quella giusta al momento opportuno. In sostanza la vettura parte sempre in seconda, perché paragonabile a una tradizionale prima, dunque la “vera prima” viene innestata solamente nelle modalità Sport e Traction e assolve la funzione di una ridotta da fuoristrada. Con la nona marcia, poi, il regime del motore in autostrada è bassissimo a favore dei consumi.

Quello che non ci ha convinto è la logica di funzionamento. Il convertitore di coppia slitta sempre troppo, mortificando l’ottima spinta del motore, e talvolta le cambiate sono un po’ brusche, ancorché poco veloci. Insomma, abituati al capolavoro dello ZF a 8 marce, sinceramente ci aspettavamo un passo avanti invece ne è stato compiuto uno indietro.

A nostro avviso proprio la trasmissione rende questa 500X poco scorrevole, soprattutto durante i rilasci dove non c’è quell’effetto “veleggio” che favorirebbe le percorrenze. Che tutto sommato sono soddisfacenti (14,9 km/litro effettivi in media), ma in un impiego urbano la massa si fa sentire e si scende a 11-12 km/litro.

Di qualità invece l’insonorizzazione, con un contenuto livello di rumorosità finché si resta in zona “centotrenta”, come pure la motricità garantita dalla trazione 4x4. Il suo inserimento è quasi inavvertibile e limita totalmente i pattinamenti sui fondi a bassa aderenza, sia in curva sia nelle partenze da fermo. L’altezza da terra, poi, aiuta a superare neve o dossi.

 

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