Kia Sorento 2.2 CRDI prova su strada

Kia Sorento 2.2 CRDI prova su strada
Prosegue la crescita: qualità e confort raggiungono ottimi livelli. E anche il prezzo ....

di Maurizio Voltini

01.09.2015 ( Aggiornata il 01.09.2015 07:06 )

Presentazione

Squadra che vince non si cambia, recita un noto adagio, e ciò vale anche per certe linee guida che vengono seguite nell’ambito dei progetti automobilistici. Così nel caso della terza generazione di Kia Sorento, l’ammiraglia nella gamma della Casa coreana, si è di fatto proseguito nella tendenza già mostrata nel caso della seconda generazione. Che già aveva puntato su una scocca portante (anziché telaio a longheroni) e su un innalzamento deciso di tono per quanto riguardava materiali e accessoristica.

Una linea guida che è stata seguita e rimarcata pure con questa New Sorento da poco disponibile in Italia: non commettiamo però l’errore di pensare che si tratti di una leggera evoluzione del modello precedente, se non addirittura di un semplice restyling. A parte che quest’ultimo era già stato operato nel 2012 sulla generazione 2009, in questo caso abbiamo piuttosto un SUV “full-size” (478 cm di lunghezza, 10 in più) completamente riprogettato, per quanto non si sia voluto tradire del tutto quanto di buono era stato fatto in precedenza.

Così la linea esterna dell’ultima Sorento mantiene sia un certo family feeling, sia un aggancio con il passato, ma allo stesso tempo notevoli elementi di novità. È evidente, ad esempio, come la calandra abbia una “presenza” più decisa: una mascherina definita “tiger nose” che presenta un piacevole trattamento tridimensionale della griglia e che si integra in un design che dai suoi autori è stato definito con il termine “streetwolf ”, alla ricerca cioè di aggressività ma con una certa eleganza.

In questo senso sono state adottate linee più morbide e fluide, per non dire aggraziate; come pure una linea di cintura più alta unitamente a una parte vetrata meno sviluppata in altezza (anche perché la nuova Sorento è più bassa di 15 mm rispetto alla precedente) e rastremata nella zona finale che integra un terzo cristallo. Anche in questa zona si nota il particolare montante posteriore: una scelta dovuta e voluta: da un lato per raccordare la vetratura a spiovere con un portellone decisamente verticale, dall’altro a richiamare l’identico elemento sulla Sorento sostituita.

Una linea sviluppata sostanzialmente nel centro stile della Kia a Namyang ma alla quale hanno contribuito pure quelli a Francoforte e a Irvine (California), e nella quale si iscrivono in modo non secondario i gruppi ottici a Led e xeno, oltre ai fendinebbia. Per quanto il fattore estetico sia importante, come si sia puntato molto sulla dotazione è evidente soprattutto nel caso della variante che abbiamo avuto in prova. Parliamo della R Rebel, vale a dire l’allestimento di vertice: talmente al top che nella lista degli optional non resta altro che la verniciatura metallizzata o perlata. Peraltro quasi standard, perché a non essere “speciale” vi è un unico colore, il cosiddetto Sunset Red. Tutti gli altri sei, compreso il Platinum Graphite di questa vettura, comportano l’aggiunta di 850 euro.

Che è di per sé non troppo incoraggiante 49mila euro: ma sarebbe ingrato non considerare, nella valutazione, una lista di dotazioni tale per cui, anziché ripeterla pedissequamente, preferiamo rimandare all’apposita tabella di pagina 117. Evidenziamo giusto il cruise control adattivo (tiene la distanza dalle auto davanti e porta all’arresto in caso di colonna) e i sedili anteriori non solo riscaldati come quelli dietro, ma pure ventilati: una comodità non da poco nel periodo estivo e che “compensa” i rivestimenti in pelle, certamente eleganti ma non sempre pratici. Del resto, va pure detto che in alternativa a questa AWD R Rebel c’è la Feel Rebel a 41.500 euro e con una dotazione inferiore ma sempre di buon livello oltre al cambio manuale; come pure la 2WD, sempre con il 2.2 turbodiesel da 200 cv ma in più la terza fila di sedili, per 7 posti complessivi, che non sono possibili sulla 4x4.

 

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Design
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