Audi RS3 Sportback, un missile, la prova

Audi RS3 Sportback, un missile, la prova
Il 5 cilindri turbo conquista per il sound e l'erogazione old style. Su strada è un mostro, in pista ....

di Lorenzo Facchinetti

07.09.2015 ( Aggiornata il 07.09.2015 00:00 )

Presentazione

Se fosse sempre e soltanto la mente a scegliere l’automobile da comprare, ecco probabilmente in questo caso il raziocinio potrebbe suggerire di accontentarsi dell’Audi S3: ha 300 cavalli, la trazione integrale, viaggia forte e soprattutto consente di tenersi in tasca 8.000 euro tondi da spendere a piacimento, magari per una bella moto oppure per farsi un paio di viaggi di quelli giusti. Ma siccome chi ha passione sceglie anche col cuore, allora crediamo che il vero cultore della guida potrebbe decidere di investire quegli ottomila euro in un cilindro in più. Proprio così, quel pistone che fa la vera differenza fra S3 e RS3. La prima mossa dall’ottimo ma scontato ed inflazionato 2.0 TFSI a 4 cilindri, l’altra invece dotata del superbo 2.5 TFSI a 5 cilindri.

NON FERMATEVI davanti ai numeri per giudicare, perché quei 67 cavalli in più che la RS3 vanta nei confronti della S3 (367 contro 300, appunto) non rendono piena giustizia a ciò che rappresenta questo propulsore. Un motore quasi unico nel suo genere, storicamente poco utilizzato dai costruttori perché ritenuto “zoppo”, ma proprio per questi motivi incredibilmente affascinante e originale. Audi ha continuato a credere in questo frazionamento per questioni affettive (e di marketing), perché il 5 cilindri rappresenta buona parte della sua storia agonistica al pari della trazione quattro, dai rally alle prime competizioni in pista negli anni ‘80 e ‘90.

MA A PARTE QUESTO, anche senza conoscerne la storia, abbiamo motivo di credere che questo propulsore sia capace di conquistare un appassionato per due motivi in particolare: il sound e l’erogazione. Il primo, specie se amplificato dall’opzionale impianto di scarico sportivo, è qualcosa di eccezionale: rauco, poderoso, talvolta simile a un dieci cilindri e paurosamente molesto in rilascio, con gli ormai diffusi (e talvolta eccessivi) “backfire” ogni volta che il piede destro vien via dall’acceleratore. Poi c’è la spinta, che contrariamente a quanto accade oggi nei motori turbo, piatti ed elettrici all’unisono, è piuttosto sgarbata, con quella sana dose di turbolag che rende l’esperienza più interessante. C’è poi chi potrebbe essere interessato alla RS3 per mere questioni d’immagine. È il top della gamma A3 e la sua caratterizzazione estetica non lo nasconde. Vista da dietro fa senza dubbio la sua bella figura, con i due scarichi ovali caratteristici di tutte le Audi RS, l’estrattore d’aria e i profili inferiori che possono essere messi in risalto con il pacchetto look esterno in alluminio opaco.

DAVANTI LA PRESENZA scenica è ancor più evidente, con la calandra a nido d’ape, le grosse bocche inferiori e i passaruota allargati, per far spazio a pneumatici che a richiesta possono essere più larghi davanti che dietro. Sì esatto, 255/30 anteriori e 235/35 posteriori, anziché 235 su cerchi da 19” per tutte e quattro le ruote. Può sembrare un controsenso, ma in realtà è una soluzione che viene impiegata piuttosto diffusamente in pista sulle vetture da corsa a trazione anteriore, per ridurre il sottosterzo.

VERO CHE LA RS3 è a trazione integrale, ma un po’ più di impronta a terra davanti non guasta e ci guadagna la precisione di guida in curva. Semmai sarebbe stato preferibile avere un po’ più di scelta riguardo ai cerchi in opzione, perché di fatto c’è soltanto un disegno alternativo alle ruote di serie (che sono a 5 razze color alluminio) proposto in due finiture di colore diverso. Sempre in tema di accessori tecnici, la RS3 propone il già citato impianto di scarico sportivo con valvola attiva per godere o meno del sound del motore, le sospensioni magnetoreologiche attive e l’innalzamento del limitatore di velocità da 250 a 280 km/h. Quest’ultimo è un vezzo certamente non necessario, a meno che non bazzichiate spesso in Autobahn, ma soprattutto si paga salato: 1.810 euro per un “crack” al software senza aggiunta di un corso di guida come invece è d’uso nel caso di BMW e Mercedes-AMG.

A PROPOSITO DI AMG. Dici RS3 e ti viene subito in mente la A45. Ebbene, chi fosse interessato a sapere chi va più forte, è una gara dura. In accelerazione e velocità vince Audi, almeno nei confronti della A 45 AMG da 360 cv (con il recente restyling sale a 381). In pista, come spiegheremo in dettaglio, la RS3 paga invece un’elettronica un po’ conservativa che non le consente di esprimere tutto il suo potenziale e dunque è rimasta dietro ai suoi scarichi.

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