Renault Espace prova nell'iperspazio

Renault Espace prova nell'iperspazio
Si spoglia del suo vestito di monovolume ma conserva grandi doti di abitabilità e versatilità: l'abitacolo è hi-tech

di Lorenzo Facchinetti

21.09.2015 ( Aggiornata il 21.09.2015 00:23 )

Rilevamenti e Tecnica

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L’alleanza Renault Nissan ha dato vita a una nuova piattaforma modulare battezzata CMF (Common Module Family) e declinata in tre varianti: A, B, C-D in base alla grandezza della vettura da costrutire. La CMF-CD ha già dato vita a Qashqai e X-Trail per Nissan, mentre in casa Renault alla Kadjar, alla nuova Talisman e, appunto, alla Espace. Le nuove metodologie di costruzione e materiali più leggeri hanno consentito di ridurre il peso della Espace di circa 250 chili, oltre ad aumentare la rigidità della scocca.

Interessante il sistema di sterzatura integrale 4Control, già impiegato sulla Laguna. Due attuatori controllano il movimento delle ruote posteriori e le fanno sterzare di 3,5 gradi, controfase alle basse velocità per aumentare il diametro di volta e l’agilità, mentre alle alte velocità curvano nella stessa direzione delle anteriori per favorire la stabilità.

Il propulsore 1.6 dCi Energy è una nuova versione con doppia sovralimentazione: una turbina piccola che lavora ai bassi regimi, una più grande per garantire spinta e potenza agli alti. Ad esso è accoppiato il cambio a doppia frizione EDC.

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