E' la Opel più piccola ed economica: cinque porte tradizionale e godibile, consuma poco anche se in autostrada soffre

Non è da ieri che i costruttori di automobili si sono lasciati tentare dall’idea di affiancare, ai normali modelli di gamma bassa, versioni un po’ sbarazzine e particolari, alternative in un mercato sennò un po’ plafonato (anche perché le cifre notevoli di venduto non incentivavano ai rischi). Lo hanno fatto già da tempo la Ford e la Renault con le Ka e le Twingo (nate come alternative più economiche a Fiesta e Clio di allora) e se vogliamo anche la Fiat quando affiancò l’attuale 500 alla Panda.La Opel ha invece seguito un percorso diverso, praticamente opposto: avendo in listino già due modelli d’attacco piuttosto particolari come la Agila e la Adam (una che tende ad essere un “micro-Suv”, l’altra decisamente giovanile) da questo fine primavera ha affiancato loro una vettura di impostazione ben più borghese e “normale”: la Karl. Il nome stesso, che segue il filone della famiglia Opel e più classicamente teutonico non si può, dà l’idea di come ci si sia voluti inserire appieno nel filone della tradizione, senza “scartare”. Anche in questo senso vanno dunque intesi l’adozione di una linea che rispetta profondamente gli ultimi dettami stilistici della Opel, senza innovazioni estetiche sostanziali, e una carrozzeria a 5 porte.PROGRESSIVAMENTE andrà a sostituire la Agila e al momento la Opel Karl è proposta sul nostro mercato in tre sole varianti, per allestimento: si passa da quello base a n-Joy e infine a Cosmo, il più ricco, che è anche quello della vettura provata. Sempre lo stesso invece il propulsore: si tratta del già noto 3 cilindri che per un solo cc non arriva al limite di 1 litro di cubatura, però in una nuova edizione “aspirata” da 75 cavalli. Al quale viene abbinato un normale cambio manuale a 5 rapporti, più gli ormai consueti (ma non per questo meno apprezzati) controlli di stabilità e trazione, quest’ultimo disinseribile.Per quanto riguarda gli altri ausilî elettronici, oltre all’ABS con EBD troviamo standard l’aiuto alle partenze in salita; sulla n-Joy si aggiungono il Cruise Control e, per lo sterzo con assistenza elettrica, la modalità City e la variabilità in funzione velocità; quindi la Cosmo aggiunge l’avviso di cambio corsia. In effetti a rendere appetibile l’ultimo “gradino” nell’allestimento sono più il climatizzatore elettronico e le ruote da 15 pollici, oltre alla “panca” posteriore sdoppiata 60/40 con tre poggiatesta. Da ricordare, in questo senso, che la Karl “base” è omologata per 4 occupanti in totale, e del resto non è che lo spazio abbondi in senso laterale. Non si possono chiedere miracoli, peraltro, ad una vetturetta che offre ingombri esterni inferiori sia ad Agila che ad Adam: 368x170 sono infatti i centimetri di impronta a terra offerti dall’ultima piccola Opel.OVVIAMENTE le ridotte dimensioni facilitano la guida in città e i parcheggi, ma per questi ultimi sarà meglio approfittare dell’offerta a richiesta dei sensori posteriori, perché la linea di cintura molto rialzata dietro non aiuta la visibilità. Parlando di optional, da un lato segnaliamo gli alzacristalli posteriori e l’eventuale tettuccio apribile, come pure le ruote fino a 16 pollici, ma dall’altro una mancanza: sul mercato italiano non è disponibile (almeno al momento) il sistema IntelliLink apprezzato su altri modelli Opel compresa la Adam. Accontentiamoci quindi della radio R300 che comunque, rispetto alle autoradio standard, può abbinarsi al cellulare via Bluetooth, pur con i limiti di un sistema “a manopola”.LA KARL è disponibile con una decina di differenti verniciature, anche di tipo “brilliant” o metallizzato (quella provata è nel colore Fresh Green Lime), e in versione Cosmo viene offerta a 13.100 euro di partenza, al netto degli optional, che rispetto ai 9.900 euro della base sono percentualmente significativi. Ma la scelta dell’allestimento “top” sarà probabilmente “forzata” da elementi normalmente secondari come il divano sdoppiabile, utilissimo per migliorare lo sfruttamento del bagagliaio: la capacità di partenza è piuttosto misera, infatti, con 215 litri espandibili a 1013, e anche l’accesso è un po’ limitante.

<a href="https://cdn.auto.it/images/2015/10/20/opel-karl-prova-su-strada-2.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-49888" src="https://cdn.auto.it/images/2015/10/20/opel-karl-prova-su-strada-2.jpg" alt="Opel Karl prova su strada" width="640" height="293" /></a>TAGLIO CLASSICOLinee tradizionali all&rsquo;interno del family feeling attuale per la Karl, la nuova piccola a cinque porte della Opel. L&rsquo;allestimento Cosmo si distingue per i fendinebbia e i cerchi in lega da 15&rdquo; di serie, oltre che per i montanti centrali neri.ELETTRONICA IN ATTESA Per avere la multimedialit&agrave; sulla Karl dovremo aspettare il 2016, quando sar&agrave; disponibile il sistema IntelliLink della Opel; nel frattempo &egrave; disponibile la radio bluetooth con 6 altoparlanti.AGILE FRA LE MURA Le doti della Karl si esprimono al meglio sulle strade urbane, sia per l&rsquo;agilit&agrave; del corpo macchina, sia per il motore reattivo.FUORIPORTA E POCO PI&Ugrave; La Karl risulta poco adatta ai viaggi autostradali, ma non tanto per questioni di abitabilit&agrave; o di motore, quando per la scarsa precisione che alla lunga affatica.

<a href="https://cdn.auto.it/images/2015/10/20/opel-karl-prova-su-strada-2.png"><img class="alignnone size-full wp-image-49886" src="https://cdn.auto.it/images/2015/10/20/opel-karl-prova-su-strada-2.png" alt="Opel Karl prova su strada" width="640" height="614" /></a>La bicoloreInterni bicolore e rifiniture in pelle per l&rsquo;allestimento Cosmo. Buona la disponibilit&agrave; di vani portaoggettiPER CINQUE SOLO SULLA CARTA Per le dimensioni esterne la Karl offre una discreta abitabilit&agrave;; ma per larghezza il quinto passeggero va inteso solo come &ldquo;emergenza legalizzata&rdquo; sulla Cosmo. La &ldquo;base&rdquo; infatti &egrave; solo per quattro.COMPUTER AL CENTRO Pur senza un grande display in plancia, la particolare ma completa strumentazione offre al centro il computer di bordo con le indicazioni relative al viaggio.MEGLIO SEPARABILE La panchetta sdoppiata &egrave; sicuramente preferibile per sfruttare al meglio il bagagliaio della Karl, altrimenti poco sviluppato in lunghezza e capacit&agrave;. In pi&ugrave; la soglia alta non facilita le operazioni.

<a href="https://cdn.auto.it/images/2015/10/20/opel-karl-prova-su-strada1.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-49889" src="https://cdn.auto.it/images/2015/10/20/opel-karl-prova-su-strada1.jpg" alt="Opel Karl prova su strada" width="640" height="335" /></a>Ci&ograve; a cui viene da pensare gi&agrave; nella prima presa di contatto con la Opel Karl, &egrave; il famoso discorso della &ldquo;coperta corta&rdquo;: vale a dire che quando ci sono certi limiti, andare a recuperare da un lato fa perdere qualcosa da quello opposto.I &ldquo;limiti&rdquo; - che poi non sono sempre tali - in questo caso sono rappresentati dalle dimensioni esterne che risultano ancor pi&ugrave; ridotte rispetto all&rsquo;Agila: sono 6 cm in lunghezza, ma se ne guadagnano (anzi perdono) anche in tutte le altre direzioni. Non dimentichiamo per&ograve; che alcune concorrenti dirette fanno&nbsp;meglio in termini di ingombro longitudinale: cos&igrave; la Hyundai i10 &egrave; pi&ugrave; corta di 1 cm, la Fiat Panda di 3 cm e la Kia Picanto di 8 cm, rispetto ai 168 della Karl. In questa lotta per lo spazio, come abbiamo gi&agrave; detto la Opel sacrifica qualcosa a livello di baule, ma l&rsquo;abitabilit&agrave; interna &egrave; pi&ugrave;&nbsp;che buona per quattro persone.Anche l&rsquo;impostazione di guida &egrave; buona e il sedile comodo, seppur tendenzialmente piccolo. Vagando internamente con l&rsquo;occhio, si notano materiali abbastanza economici ma utilizzati in forme che non disturbano; forse a qualcuno non andr&agrave; gi&ugrave;, magari, la mancanza dei &ldquo;maniglioni&rdquo; alti per i passeggeri. Per&ograve; davanti ci sono molti vani portaoggetti sparsi un po&rsquo; dappertutto (dietro invece mancano) e in pi&ugrave; sulla Cosmo ci sono i rivestimenti misti per i sedili (tessuto pi&ugrave; finta pelle) e in pelle per il volante, sul quale abbiamo diversi pulsanti integrati a richiamare la presenza di certi gadget come il cruise control.SE COME dotazione non si avvertono particolari mancanze, dopo un certo periodo d&rsquo;uso sconcerta il climatizzatore: alle volte sembra che non voglia saperne di seguire le nostre impostazioni, e se inviamo tutto il flusso alle bocchette centrali la rumorosit&agrave; aumenta significativamente. Situazioni che richiederebbero una controverifica, beninteso, e che probabilmente si avvertono di pi&ugrave; perch&eacute; il motore di per s&eacute; risulta piuttosto silenzioso nelle normali condizioni di utilizzo. Infatti in velocit&agrave; si sente parecchio di pi&ugrave; il rotolamento dei pneumatici che non la meccanica. Anche la ruvidit&agrave; &ldquo;da 3 cilindri&rdquo; &egrave; limitata, e cos&igrave; del motore si apprezzano piuttosto l&rsquo;ottima reattivit&agrave; ai comandi del pedale destro - fermo restando che la coppia non &egrave; certo quella di un turbodiesel - e una potenza adeguata alla vettura.IN AIUTO al comportamento generale viene oltretutto il peso. Certo, sempre in tema di &ldquo;coperta corta&rdquo; dovremo riuscire a sorvolare su certi effetti secondari come il rumore da lamierino quando chiudiamo il portellone dietro, ma non dobbiamo certo inventarci ora quali sono i vantaggi della leggerezza dal punto di vista&nbsp;di tutte le performance, e non solo quelle &ldquo;sportive&rdquo;. Cos&igrave; la Karl rispetta il dichiarato nell&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h (13&rdquo;84) e quasi in velocit&agrave;, con 167,7 orari ottenuti in quarta marcia.Ma per chi punter&agrave; a questa vettura risulter&agrave; probabilmente ben pi&ugrave; significativo che, proprio grazie al peso ridotto ben al di sotto dei 1000 kg (918 kg verificati!), in citt&agrave; si riescano a superare i 17 km e mezzo con un litro di benzina (17,6 per la precisione). Certo, se arriviamo a spremere un po&rsquo; di pi&ugrave; il motore la media peggiora, ma resta pur sempre sui 18,6 km/litro. Proseguendo l&rsquo;analisi dei dati rilevati, buona senza esagerare anche la frenata, con appena pi&ugrave; di 38 metri per arrestarsi dai 100 orari. Il problema &egrave; che ad un leggero sollevamento della coda,&nbsp;comprensibile su vetture con questo passo, si aggiunge una certa sensibilit&agrave; alle sconnessioni del fondo, imputabile per&ograve; non tanto all&rsquo;ABS quanto alle sospensioni.A QUESTO punto &egrave; allora il momento di passare ad analizzare il comportamento stradale. Da un lato &egrave; ovvio che non ha senso parlare di guida sportiva su una vettura di questo genere, ma dall&rsquo;altro il motore brillante permette di districarsi bene anche sui percorsi misti. Non si sente nemmeno la necessit&agrave; di un rapporto in pi&ugrave; rispetto ai 5 offerti dal cambio, che si manovra abbastanza&nbsp;facilmente e piuttosto soffre una certa imprecisione della frizione, non sempre omogenea nella risposta. Ritornando invece in tema di sospensioni, queste sono tarate piuttosto morbide con tutto ci&ograve; che ne consegue sul piano teorico e pratico. Dunque possiamo contare su un certo confort connesso all&rsquo;assorbimento delle irregolarit&agrave; stradali; per&ograve; trovare una sconnessione o una buca in curva causa una notevole perdita di linea, con la macchina che si scompone sensibilmente anche senza essere andati a cercare il limite. Nulla di davvero pericoloso o preoccupante, ma ugualmente piuttosto fastidioso.Inoltre&nbsp;la tendenza alla morbidit&agrave; si riflette negativamente pure nella marcia rettilinea. Nonostante la proporzionalit&agrave; dell&rsquo;assistenza elettrica all&rsquo;aumentare della velocit&agrave;, infatti, lo sterzo risulta ugualmente troppo leggero e poco preciso: la mancanza di autodirezionalit&agrave; fa s&igrave; che siano le nostre braccia a doverlo &ldquo;tenere dritto&rdquo;, con conseguente affaticamento anche in autostrada. &Egrave; per motivi come questo unitamente alla rumorosit&agrave; &ldquo;non meccanica&rdquo;, e non per questioni di motore o abitabilit&agrave;, che la Karl risulta poco adatta ai viaggi pi&ugrave; lunghi. Nessun problema invece a godersela in citt&agrave; con gli amici.

<a href="https://cdn.auto.it/images/2015/10/20/opel-karl-prova-su-strada-3.png"><img class="alignnone size-full wp-image-49887" src="https://cdn.auto.it/images/2015/10/20/opel-karl-prova-su-strada-3.png" alt="Opel Karl prova su strada" width="640" height="435" /></a>L&rsquo;adozione del &ldquo;mille&rdquo; a tre cilindri non &egrave; pi&ugrave; una novit&agrave; in casa Opel, ma questo &ldquo;tutto-alluminio&rdquo; adottato sulla Karl presenta delle differenze rispetto alle varianti viste finora, in particolare quelle sovralimentate montate su Adam e Corsa. Infatti si tratta di una sorta di &ldquo;edizione semplificata&rdquo; e specifica per la Karl che non solo rinuncia al turbo, ma anche all&rsquo;iniezione diretta e al contralbero di bilanciamento.Resta la distribuzione a 12 valvole (4 per cilindro) con fasatura variabile, e si riescono cos&igrave; ad ottenere 75 cavalli abbinati peraltro a un&rsquo;erogazione non troppo appuntita e con coppia attestatasi sui 95 Nm. Fra le caratteristiche tecniche di questa unit&agrave; motrice troviamo anche l&rsquo;integrazione del collettore di scarico nella testata, l&rsquo;utilizzo di una catena con denti inclinati all&rsquo;indietro per la distribuzione, un albero a gomiti cavo e una pompa olio che lavora su due differenti livelli di pressione.Per il resto, dal cambio manuale a 5 rapporti al reparto sospensivo, troviamo soluzioni tecniche abbastanza tranquille e senza &ldquo;picchi&rdquo; innovativi. Su una vettura di questa tipologia non scandalizza l&rsquo;adozione di freni a tamburo al retrotreno, mentre va apprezzato lo sforzo effettuato per ridurre i pesi complessivi al di sotto dei 1000 kg.

E' la Opel più piccola ed economica: cinque porte tradizionale e godibile, consuma poco anche se in autostrada soffre 


Opel Karl, prova della compatta

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