Opel Karl, prova della compatta

Opel Karl, prova della compatta
E' la Opel più piccola ed economica: cinque porte tradizionale e godibile, consuma poco anche se in autostrada soffre

di Maurizio Voltini

20.10.2015 ( Aggiornata il 20.10.2015 00:14 )

Rilevamenti e Tecnica

Opel Karl prova su strada

L’adozione del “mille” a tre cilindri non è più una novità in casa Opel, ma questo “tutto-alluminio” adottato sulla Karl presenta delle differenze rispetto alle varianti viste finora, in particolare quelle sovralimentate montate su Adam e Corsa. Infatti si tratta di una sorta di “edizione semplificata” e specifica per la Karl che non solo rinuncia al turbo, ma anche all’iniezione diretta e al contralbero di bilanciamento.

Resta la distribuzione a 12 valvole (4 per cilindro) con fasatura variabile, e si riescono così ad ottenere 75 cavalli abbinati peraltro a un’erogazione non troppo appuntita e con coppia attestatasi sui 95 Nm. Fra le caratteristiche tecniche di questa unità motrice troviamo anche l’integrazione del collettore di scarico nella testata, l’utilizzo di una catena con denti inclinati all’indietro per la distribuzione, un albero a gomiti cavo e una pompa olio che lavora su due differenti livelli di pressione.

Per il resto, dal cambio manuale a 5 rapporti al reparto sospensivo, troviamo soluzioni tecniche abbastanza tranquille e senza “picchi” innovativi. Su una vettura di questa tipologia non scandalizza l’adozione di freni a tamburo al retrotreno, mentre va apprezzato lo sforzo effettuato per ridurre i pesi complessivi al di sotto dei 1000 kg.

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