Skoda Superb prova su strada, vera premium

Skoda Superb prova su strada, vera premium
Confort molto elevato, sia per silenziosità che per assorbimento: fa 18,5 km/litro. Spazio a bordo abbondante.

di Lorenzo Facchinetti

21.12.2015 ( Aggiornata il 21.12.2015 07:36 )

Presentazione

Non è facile comunicare all’interlocutore di turno che questa Skoda costa quasi 50mila euro. E anche se tenti di salvarti in corner facendogli presente il listino esatto (42.490 euro per questa top di gamma Laurin&Klement, 48.110 con i numerosi optional installati), lui continuerà a guardarti con gli occhi sgranati e a non capire bene perché l’hai comprata. Per giustificare l’acquisto devi quindi iniziare a tirar fuori qualche asso dalla manica: con un calcio di rigore spalanchi il portellone automatico (sì, il portellone come una wagon, con il comodo azionamento a piede) e gli mostri un baule smisurato (625 litri), ottimamente rifinito e attrezzato (svariati ganci per le borse, ribaltamento schienali dal vano, torcia a Led estraibile) che molte familiari le invidierebbero.

Poi giri attorno all’auto, e intanto cogli l’occasione per mostrargli che all’interno dello sportellino carburante c’è il raschia ghiaccio estraibile, e lo fai accomodare nella zona posteriore: gambe praticamente stese, clima a controllo automatico separato e supporto per tablet per gestire l’impianto di bordo. Infine gli dai il colpo di grazia con le portiere anteriori, che hanno entrambe una piccola nicchia contenente due ombrelli su misura, come fosse una Rolls. Puoi anche continuare dicendo che l’abitacolo è sostanzialmente quello della Passat (cambia soltanto il disegno delle bocchette d’aerazione, meno ricercato che su VW) come pure l’intera meccanica. Pianale MQB per i motori trasversali allungato e, in questo caso specifico, trazione integrale permanente e motore 2.0 TDI da 190 cavalli. E per prevenire l’inevitabile ironia sul diesel VW, fai sfoggio di competenze tecniche precisando immediatamente che si tratta dell’unità EA 288 Euro 6, con catalizzatore SCR, serbatoio di AdBlue e dunque, in teoria, hai la coscienza a posto anche con gli ossidi di azoto.

TUTTO QUESTO per dire che l’ultima generazione della Superb ha superato quel confine che qualche anno fa separava in maniera più netta il marchio generalista Skoda dal marchio generalista-premium Volkswagen. Perché è realmente difficile trovare qualche punto a sfavore della Superb nei confronti di una Passat. È sostanzialmente la stessa, eccellente vettura. Con i medesimi contenuti e forse anche qualcosa in più, ad esempio tutti i sopracitati ammenicoli funzionali (ombrelli, tasche per giacche, torcia, raschiaghiaccio) che stanno lì a giustificare la filosofia Simply Clever di Skoda. La Superb vanta poi, ma sono questioni soggettive, un design che con quegli indovinati tratti scolpiti (notevole esercizio di stile il taglio del cofano che si collega alla linea di cintura) è decisamente più accattivante di prima.

CERTO, poi c’è da fare i conti con la cruda realtà dei numeri e di un Paese, come l’Italia, in cui la forza del brand va oltre le considerazioni pratiche e di sostanza. Per non contare la lotta sul filo dei 50 euro di canone mensile dei noleggi a lungo termine quando si tratterà di proporre una Superb (prezzi da 25.900 euro, già disponibile anche Wagon a 1.100 euro in più) al posto di una Passat o di una A4. E se l’obiettivo è proprio quello di soddisfare chi fa tanti chilometri, magari in autostrada, la Superb ha dalla sua altri assi nella manica: percorre 18,5 km/litro effettivi in media, ha un’autonomia reale di oltre 1200 km, a 130 km/h puoi conversare amabilmente grazie ai soli 66 decibel in abitacolo e ha sospensioni dalla taratura incredibilmente comoda.

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