Lexus RX450H Luxury - Passeggiata di salute

Lexus RX450H Luxury - Passeggiata di salute

Comoda e costruita con grande cura, la nuova versione dell'ibrida Giapponese consuma come se avesse un motore diesel ma inquina meno

di Saverio Villa

01.04.2016 10:19

Prestazioni

Arriverà anche il giorno in cui si comincerà a pensare agli ibridi sportivi in grande stile e allora se ne vedranno delle belle. Ma per ora, a parte alcune realizzazioni extraterrestri (Porsche 918, Ferrari LaFerrari e McLaren P1), la capacità dei progettisti è tutta assorbita dall’ottimizzazione dei flussi di energia in funzione del rendimento e delle emissioni, più che delle prestazioni assolute. Nonostante questo, il carattere della nuova RX450h si è vivacizzato rispetto alla versione precedente e la vettura ha guadagnato sia in velocità, sia nello scatto, oltre che nell’efficienza. E se si selezionano le modalità Sport S o Sport S+ (le altre sono Eco e Normal) si ottengono anche risposte piuttosto determinate da motore, sospensioni, trasmissione e sterzo. Però è un guadagno in termini di allungo e reattività che aumenta il piacere di guida ma non arriva a dare un’emozione sportiva in senso stretto. Tra i tre allestimenti disponibili c’è anche l’F-Sport, comprensivo di barre antirollio attive, comandi del cambio al volante e addirittura di un “sound generator” che prova a tirare fuori dal gruppo propulsore una timbrica che non è nelle sue corde naturali. Ma l’effetto finale in termini di partecipazione emotiva non è proporzionale allo sforzo quindi, potendo, tanto vale andare direttamente alla più costosa versione Luxury, che mette meglio in risalto il carattere da “tappeto volante” della RX450h.

Il V6 aspirato a benzina di 3,5 litri da 262 cv lavora in sintonia perfetta con il motore elettrico anteriore da 167 cv e con quello posteriore da 68 cv (ma, come per tutte le ibride, la potenza e la coppia effettivamente disponibili sono molto inferiori alla somma aritmetica di quanto fornito dai vari motori) e, di fatto, non è percepibile “chi fa cosa” ma solo una spinta omogenea e costante, resa ancora più limpida dal cambio CVT. Quest’ultimo è sensibilmente migliorato alle realizzazioni precedenti di Toyota/Lexus e, anche quando si affonda l’acceleratore improvvisamente, non si manifestano quelle improvvise impennate di giri che erano spiacevoli all’udito e anche un po’ frustranti dal punto di vista del feeling di guida. Adesso l’aumento di velocità e di regime procedono con più armonia e con una legge che non è poi tanto diversa da quella di un automatico tradizionale. Anche se mancano le leve al volante, è possibile pilotare il cambio manualmente muovendo la leva sul tunnel. In questo caso ci sono sei step che simulano altrettante marce convenzionali, ma l’utilizzo di questa modalità comporta qualche beneficio solo in scalata,per coadiuvare il lavoro dei freni in decelerazione, mentre in accelerazione conviene lasciar fare alla trasmissione, con la certezza di ottenere i risultati migliori. Anche perché le sue risposte sono sempre piacevolmente pronte. Ai regimi più elevati è udibile la sonorità del motore termico, seppure in quantitativi discreti, mentre con un uso morbido dell’acceleratore si viaggia nell’ovatta. Il silenzio diventa totale in modalità elettrica.

La RX450h non è un’ibrida plug-in e le batterie non sono al litio, di conseguenza l’autonomia a “emissioni zero” è al massimo di un paio di km, sempre che non si oltrepassino i 60 km/h. Un po’ poco per andarci in vacanza, quindi, ma le manovre si effettuano sempre a V6 spento e anche nel traffico congestionato di benzina ne scorre davvero poca. Infatti, come ogni ibrida, proprio in città si hanno i riscontri più eclatanti e con oltre 14 km/litro c’è di che leccarsi i baffi. A differenza dei 10 km/litro in autostrada a velocità codice che, invece, la tengono fuori dall’albo d’oro dei miracoli.

Certo è che nei viaggi lunghi in linea retta questa Lexus sa farsi volere molto bene, perché è silenziosa anche nell’aerodinamica, non denuncia il minimo rumore di assemblaggio e dà un senso di sicurezza, solidità e relax che poche altre auto della categoria elargiscono. Anche dalle curve, comunque, la RX esce con dignità. Il peso è tanto e si sente (col pieno abbiamo rilevato quasi 2,2 tonnellate), però è ben distribuito e le sospensioni elettroniche lo tengono a bada senza fare complimenti. Anche lo sterzo, migliorato nella progressività e nella precisione, contribuisce a un senso di padronanza che, quando ci sono in gioco certi tonnellaggi, è una caratteristica apprezzabilissima. Su una “giap” di gamma alta ci si aspetta una dotazione elettronica allo stato dell’arte e così è, in effetti. E, come la Bmw 730d xDrive, della quale potete leggere la prova in un’altra parte di questo numero, anche la RX450h fa sembrare sempre meno lontano il traguardo della guida autonoma. Ma, per ora, le mani sul volante è ancora meglio tenerle.

Pneumatici sulla vettura di prova:
Dunlop SP Sportmaxx 050
235/55R20102V
Pressione gomme
2,4 bar ant. 2,4 post

Condizioni nella prova
Temperatura: 5°C
Pressione: 1010 mb
Umidità relativa: 58%
Km vettura: 3542Velocità
Vento: 0,1 m/s

  • Link copiato

Lexus RX450H Luxury - Passeggiata di salute

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese