Panda Natural Power Metano Vs Panda Easypower GPL, quale conviene di più? La prova

Si sta in alto e un po’ verticali, sulla NP ancor di più. Ma la poltrona è regolabile anche in altezza e la comodità non manca. Anche lo spazio, notevole per la categoria.

Pratica, gradevole, tutto è a portata di mano. Ottimo il display, tra contagiri e tachimetro, che indica il livello di tutti i carburanti. Pratico il commutatore benzina-gas sulla consolle.

Le dimensioni contano, gli 11 centimetri in più di lunghezza e i 5 di larghezza rispetto alla scorsa generazione si sentono. Buona l’accessibilità. In quattro si viaggia bene.

Cala di circa il 10% (da 225 a 200 litri) rispetto alle versioni monofuel. Ma nel complesso rimane adatto alla categoria. Raccomandabili gli optional del divano posteriore frazionabile e scorrevole.

Senza pecche. L’altezza da terra, le vetrature generose, i retrovisori sovradimensionati e la cintura bassa permettono di potersi muovere in sicurezza. I sensori parcheggio giustamente sono opzionali.

Semplice da impostare e indirizzare, garantisce potenti flussi d’aria; ma sulla EP è a pagamento. La NP monta il clima manuale di serie e l’automatico monozona optional è valido.

Anche le versioni a gas confermano le virtù del modello. Non ci sono sbavature particolari, anzi gli standard sono superiori alla media categoria. Fino all’ultimo non ci si accorge di essere su delle bifuel.

A pagamento, c’è tutto, o quasi, quello che si può desiderare. Satellitare, il TomTom rimovibile è in cima alla plancia, Bluetooh. Manca il solo l’indicatore del consumo istantaneo. Ma si spende così poco...

La NP è nell’allestimento top, la Easypower in quello intermedio. In entrambe i casi sono in linea con la concorrenza, anche se il climatizzatore, pure quello manuale, è opzionale.

Sono ecologiche ed econome, ma non economiche all’acquisto. Specialmente la NP Trekking, sicuramente originale, ma 17.450 euro come prezzo di partenza potrebbero essere per molti un bello scoglio.

Il TwinAir a metano si dimostra vivace, ma meno prestazionale di quando va a benzina. Il 4 cilindri Fire non ha certo bisogno di presentazioni. Adeguato e non perde smalto a GPL

La 1.2 a GPL perde solo un decimo rispetto a benzina e comunque sta sempre sotto al dichiarato. La due cilindri turbo a metano invece fa peggio del previsto, rimanendo su tempi dignitosi.

Qui si ribalta la frittata. Il due cilindri turbo della Natural Power semina la Easypower, rifilando 4 secondi di distacco nello 80-120 km/h in V. Il 1.2 quattro cilindri paga negli allunghi, pur rimanendo progressivo.

La NP tocca i 167 km/h a benzina e i 158 a metano (10 in meno del dichiarato) la EP arriva a 162 a benzina e a 160 a GPL, molto vicina ai dati ufficiali. Evidentemente non sono fatte per correre

Il metano è senza rivali. La Panda Natural Power con 12 euro di pieno mediamente percorre 292 km. Molto bene, anche se una spanna sotto, quella a GPL, che con 23 euro ne fa 476.

Favorito anche dalla posizione ottimale per una citycar e dall’ergonomia indovinata, il cinque marce, seppur con una rapporta tura lunga, si fa manovrare al meglio. Anzi, anche con un certo piacere.

Ideale per l’uso in città, con un diametro di volta che permette acrobazie in manovra, anche senza chiamare in causa la funzione City. Meno a suo agio nel misto-veloce, dove la precisione progressivamente scema.

La Easypower è risultata la miglior Panda III provata nella frenata da 100 km/h. Bene anche la NP, nonostante la maggior massa. Entrambe serpeggiano un po’ dopo un “pestone”. Ma senza andare in crisi.

Il sottosterzo, ancor più marcato sul bagnato, è un fattore da tenere sempre in conto. Ma i margini di sicurezza rimangono sempre alti, con un rollio abbastanza contenuto.

I 100 kg e i 6 cm di più in altezza della NP si fanno sentire. La EP è più incollata all’asfalto. Ma in entrambe i casi i trasferimenti di carico sono facili da controllare, grazie all’ESP (di serie sulla Trekking).

Quando il TwinAir si cheta, la Panda a metano è sempre silenziosa, più di tutte le sorelle. Quella a GPL fa sentire il rumore degli iniettori al minimo. Buono l’assorbimento delle sospensioni.