Fiat 500C 1.2 Gucci - Opel Adam 1.2 Jam - Mini 1.6 One 75 cv, quelle giuste per i neopatentati, prova su strada

Fiat 500C 1.2 Gucci - Opel Adam 1.2 Jam - Mini 1.6 One 75 cv, quelle giuste per i neopatentati, prova su strada
Le tre city car più trendy e giovanili sul mercato. Con una particolarità: 55 kW/t, la formula magica affinché anche i diciottenni possano guidarle. Ecco come vanno

di Maurizio Voltini

18.11.2013 ( Aggiornata il 18.11.2013 10:35 )

Rilevamenti e Tecnica

MINI 75 cv motore

 

Fiat 500C

Quello montato sulla 500C del test è un motore che fa quasi da pietra miliare nella gamma Fiat, vale a dire il classico quattro cilindri Fire 1.2 a 8 valvole. Nell’attuale configurazione da 69 cavalli è prodotto ormai dal 2000 ed è l’erede di una gamma di motori che nel tempo ha visto la cubatura passare dagli iniziali 999 cm3 (nell’85) fino a 1.368 cm3. Del 1.2 ricordiamo anche la brillante versione con doppio albero a camme e 16 valvole, da 86 cv, ma questa monoalbero e a due valvole per cilindro continua a sopravvivere alla base di gamma di molti modelli Fiat, come 500, Panda e Punto, anche con alimentazione a gas. Perché se il recente bicilindrico ha una cilindrata inferiore (875 cm3) però grazie al turbo ha più cavalli (85) e dunque si posiziona più in alto, a sostituire il Fire 16V. Anche il motore “base” può comunque beneficiare dell’alternativa riferita alla trasmissione: al posto del normale cambio manuale a 5 marce è infatti richiedibile quello Dualogic, con lo stesso numero di rapporti ma con selezione robotizzata. Nel caso della 500 questo comporta l’assenza sia del pedale frizione che della leva del cambio (sostituita da pulsanti) e le cambiate possono avvenire sia in automatico che tramite le levette al volante. Per il resto, abbiamo i tradizionali controlli elettronici di base offerti optional, il servosterzo elettrico DualDrive, il sistema Start&Stop e le consuete sospensioni McPherson e a bracci interconnessi.

MINI

C’era una volta il 1.4, ma ora non c’è più... Nel senso che non è la prima volta che sulla Mini viene proposto un motore base con due differenti potenze: una volta era appunto il 1.4 realizzato in collaborazione con la PSA, offerto con 75 e 95 cavalli. Dal 2010, similarmente, sono stati adottati solo i motori “made in BMW” esclusivamente 1.6 (si riferiamo a quelli a benzina, ovviamente) che nella configurazione “aspirata” di base, quella destinata alla versione One, sono offerti anche stavolta con 75 o 98 cavalli. Anche in versione depotenziata, questo motore a corsa lunga mantiene certe chicche tecniche come la distribuzione (a doppio albero e 16 valvole) a fasatura variabile. Un elemento che aiuta non poco, assieme alla cilindrata stessa, ad ottenere una coppia maggiore rispetto a 500 e Adam, e soprattutto meglio distribuita nell’arco dei giri. Un’altra differenza meccanica rispetto alle “rivali” è quella del cambio manuale a sei rapporti anziché cinque, che peraltro può essere sostituito a richiesta con lo Steptronic, sempre a 6 marce ma con comandi robotizzati al volante.

La Mini si distingue infine pure per le sospensioni posteriori multibraccio, per l’impianto frenante a quattro dischi e per la possibilità (sfruttata sulla vettura del test) di montare a richiesta sospensioni ancor più sportive.

Opel Adam

In questa fase iniziale della sua commercializzazione (in attesa del futuro turbo a iniezione diretta di bassa cilindrata) la Opel Adam è offerta solo con due motorizzazioni: 1.2 e 1.4, quest’ultima con 87 o 100 cavalli. Quasi ovvio che sia quella di cubatura inferiore ad essere utilizzabile dai neopatentati, per via dei 69 cv di potenza massima. Entrambi questi propulsori disponibili con tecnologia ecoFlex: a richiesta, per 350 euro, viene aggiunto un sistema Start/Stop abbinato a batteria ad alta efficienza, motorino d’avviamento “rinforzato” e alternatore specifico, oltre al pulsante di attivazione sulla plancia e al Drive Assistant che suggerisce quando inserire la marcia superiore, per aiutare a limitare i consumi.

Nello stesso senso va l’adozione, sui cerchi da 16 pollici, dei pneumatici a bassa resistenza al rotolamento. Fra l’altro, nelle versioni con ruote da 17 o 18 pollici viene abbinato di serie un assetto più rigido e sportivo. Questo su sospensioni ormai classiche nello schema, cioè con montanti McPherson anteriori e bracci posteriori interconnessi da un assale torcente. Da parte sua, il servosterzo elettrico presenta di serie la modalità City, che tramite un pulsante fa aumentare il grado di assistenza, alleggerendo lo sforzo sul volante in manovra. Ultima caratteristica “tecnica” della Adam, è quella di essere stata sviluppata ma anche costruita interamente in Germania, a Rüsselsheim e nel nuovo stabilimento di Eisenach.

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