Meglio ibrida o turbodiesel? Golf Variant 2.0 TDI vs Toyota Auris Touring Sports Hybrid, prova su strada

Interni

Auris: un concetto molto lineare

La plancia della Auris è semplice e funzionale, con comandi pratici e una intuitiva gestione del display centrale dell’infotainement. Originale il selettore del cambio privo di collegamenti meccanici, comune alla Prius. Desueto, su un’auto tanto hi-tech, il freno a mano a leva “vecchia maniera”. Oggi come oggi, buono solo per il drifting. Ma non certo su una Auris...

Contagiri? No, contaflussi!

A quanti giri sta andando il motore della vostra Auris? E chi lo sa? Il contagiri non c’è. Scelta che condividiamo: è uno strumento ormai universale ma nell’uso quotidiano, chi è poi che lo consulta regolarmente, a meno che viaggi su una sportiva? Molto più utile, su un’ibrida, il diagramma analogico dei flussi energetici a sinistra della strumentazione (un’altra visualizzazione digitale molto più sofisticata è presente a centro plancia): dice, a colpo d’occhio, se stai pestando troppo, risparmiando o caricando le batterie. E la lancetta cambia colore.

E' ibrida, ma non si direbbe

Le prime ibride, Prius compresa, rivelavano la loro natura anche con una limitata capacità di carico dovuta all’ingombro delle batterie sotto il baule. Sull’Auris 2 le hanno trasferite sotto il divano. Morale: lo spazio di carico è immenso, da 530 a 1658 litri. Ottima anche l’abitabilità posteriore. Assetto di guida confortevole. Pollice verso per la mancanza di bocchette posteriori.

Una partita a Golf

C’è poco da fare: tinte, materiali, cura degli assemblaggi rendono l’abitacolo della Golf enormemente più accogliente se confrontato alla sensazione di efficiente austerità che si respira dentro la Auris. Il grande display centrale ospita, sulla nostra vettura, la variante più sofisticata dei navigatori disponibili (il Discovery Pro da 8”: 1.720 euro). Ha il sensore di prossimità e la funzione pinch to zoom, peraltro poco efficiente. Più numerosi e meglio organizzati gli scomparti portaoggetti: c’è anche un ampio cassetto a sinistra, sotto il volante. E il freno a mano è elettronico.

Tutto semplice e grande

Rispetto alla creativa composizione che abbiamo visto sulla Auris, il quadro strumenti della Golf è quanto di più banale ci si possa attendere. Fatta eccezione per il diametro dei due strumenti principali, sovradimensionati e perfettamente leggibili. Il baule ha una capacità analoga: più spazioso a pieno equipaggio (605 litri invece di 530), meno capiente in configurazione due posti (1620 contro 1658). Complessivamente è molto meglio rifinito; i due gavoni laterali aperti, però dotati di sponde che evitano intrusioni degli oggetti contenuti nel vano principale, sono molto pratici. Perfetto il posto guida; il divano è meglio sagomato che sull’Auris, ma c’è meno spazio in lunghezza per le gambe.