BMW 730D xDrive Eccelsa, la madre di tutte le BMW

BMW 730D xDrive Eccelsa, la madre di tutte le BMW

La nuova generazione della superammiraglia è un concentrato di tecnologie che verranno progressivamente estese ai modelli futuri del marchio bavarese

di Saverio Villa

10.05.2016 08:26

Prestazioni

Si è attrezzata per fare miracoli. Poco potente per la sua stazza? Neanche per sogno: la T30D va meravigliosamente bene e ribalta tutte le convenzioni.

I cavalli reali sono almeno 300 - ma, con i tempi che corrono, è poco probabile che qualche tedesco abbia ancora voglia di bluffare su questioni motoristiche - oppure questa 730d fa segnare davvero un passo avanti in termini di efficacia ed efficienza. Sulla carta chiunque penserebbe che per smuovere un’auto così occorra ben altra potenza ai 265 cv dichiarati. Macché: il sei cilindri a gasolio, nella sua configurazione più attuale, si fa allegramente un baffo di dimensioni, peso (carbonio o no, le tonnellate in condizioni reali sono sempre due) e attriti (la trazione integrale ci mette sempre del suo, per bene che sia fatta).

I NUMERI delle tabelle di fine servizio non lasciano dubbi, ma vale la pena di aggiungere che per accedere alle prestazioni massime non serve saldare l’acceleratore a fine corsa e far strillare il motore (metaforicamente, perché l’insonorizzazione è ineccepibile). Basta dare un filo di gas e fiducia allo ZF a 8 marce per avere tutto ciò che occorre a un’ammiraglia e una ragguardevole dose di superfluo. Che questo cambio meriti un posto di rilievo nella “hall of fame” delle trasmissioni automatiche non lo sottolineiamo neppure più. Possiamo solo aggiungere che la versione sportiva, presente sulla vettura in prova, è semplicemente superflua e né dei paddles, né del launch control si avvertirebbe la mancanza. Ma se aveste notizia di qualcuno che li ritiene indispensabili, segnalatecelo. Riguardo ai dispositivi di ausilio alla guida, il giudizio va tenuto in sospeso. I segnalatori che aiutano a mantenere la carreggiata, a eseguire le manovre e ad uscire dagli incroci, il cruise control attivo, la frenata automatica d’emergenza, il dispositivo di parcheggio automatico e tutto ciò che è stato introdotto progressivamente fino ad oggi, funzionano egregiamente. Per l’integrazione completa di tutto questo in un unico sistema di guida autonoma realmente efficace, invece, occorrerà ancora qualche tempo. Fino a 210 km/h la 730d effettivamente riesce a mantenere da sola la carreggiata “leggendo” le righe continue, sterza autonomamente per evitare contatti, frena e accelera quando e quanto serve, ma non è ancora possibile affidarsi “in toto” all’elettronica e, in definitiva, occorre mantenere un livello di allerta analogo a quello di un’auto convenzionale, perché non sempre i computer leggono correttamente gli eventi del traffico. Quindi più che a un autopilota, siamo arrivati ad un ottimo coadiuvante per la guida. Ed è già molto.

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