Fiat Tipo, la classe operaia torna in paradiso: la prova

Fiat Tipo, la classe operaia torna in paradiso: la prova

La berlina Fiat è molto spaziosa, consuma poco e, soprattutto, ha un discreto rapporto qualità/prezzo

di Francesco Forni

04.08.2016 14:08

Prestazioni

La Fiat Tipo è sobria e rassicurante anche nel comportamento. Non è una “deminutio”, rispetta la sua vocazione in pieno, cercando, quasi sempre con successo, di soddisfare le esigenze di chi desidera un’auto pratica, facile, ma non di basso profilo. La Tipo nasce nello stabilimento di Tofas in Turchia ed è realizzata sul pianale di altri due modelli di punta sul nostro mercato, la piattaforma B-wide utilizzata dalla monovolume 500L e dal crossover 500X, rispetto ai quali ha un passo aumentato di 2 e 4 centimetri. È accessibile, davanti e dietro, spaziosa, anche per cinque persone, a patto di non essere tutti oltre i 180 cm.

La plancia si presenta di facile interpretazione e di fattura dignitosa, solo il touch screen del navigatore è piccolo (5”, meno di molti smartphone), in compenso le manopole del climatizzatore sono enormi e facili da gestire. Tutto al suo posto, anche il volante: non bisogna fare sforzi, pure d’immaginazione, per trovare il comando necessario, comprese le ormai indispensabili prese Aux e Usb. Gli oggetti sono stivabili in vani ampi, il bagagliaio soddisfa: con lo schienale ribaltabile può caricare oggetti lunghi fino a 2,12 metri. A questo punto tutto è a posto per partire.

La Tipo non favorisce alcuna angoscia, accogliente da ferma e di buon carattere quando è in moto. La parte più efficace del contesto è senza dubbio il propulsore, forse anche un pelo sopra le righe rispetto all’indole del modello. Ma non guasta. Il quattro cilindri a gasolio da 120 cavalli e 320 Nm di coppia a 1750 giri garantisce una spinta notevole, piacevolmente inattesa per una berlina da famiglia. Sempre pronto a salire di tono, mai troppo invadente nel tono – escluso avviamento e in forte accelerazione – soddisfa chi guida con assoluta tranquillità e chi invece cerca di districarsi in modo più energico o vuole mantenere la velocità di crociera sostenuta in autostrada. I cavalli si sentono tutti, senza bisogno di tirare il collo al propulsore e grazie anche a un buon cambio, che lo asseconda. Unico neo, la corsa della frizione un po’ lunga. I numeri confermano.

Più che la punta di 198 km/h, in ogni modo più che dignitosa, sono lo spunto da fermo, sorprendente lo 0-100 in 9”15, e le riprese sempre pronte stupire. La Tipo per indole e impostazione è lontana anni luce dal piacere di guida inteso nel modo più ortodosso. Mostra però smalto, anche sui falsopiani, dove non serve scalare e nel misto, quando lo sterzo, di base turistico, non comunica mai cattive sensazioni, a patto di non cercare emozioni da pista. Come sempre pratica la funzione City, azionabile a pulsante, che permette di parcheggiare o manovrare senza alcuno sforzo in città. Ben piantata a terra, la Fiat “ottomana” pecca un po’ nelle curve quando manifesta un certo rollio, ma la perfezione non è di questo mondo. In compenso regala soddisfazioni anche alla pompa. Il consumo medio rilevato è di oltre 19 km/litro e con un piede attento i mitici “venti”, sinonimo di ottima efficienza, sono davvero a portata di mano.

La bontà del millesei italiano è confermata anche dalla percorrenza media nel traffico urbano, 17,3 km/litro, senza start&stop. E anche i 16 abbondanti in autostrada permettono di viaggiare tranquilli. RAPIDA, parca, con un impianto frenante all’altezza, la Tipo non delude. E anche il comfort rientra in un contesto complessivamente virtuoso. I decibel – vedi rilevamenti – non eccedono. A velocità autostradale qualche fruscio aerodinamico è presente, accade anche a modelli più altolocati, e il rotolamento dei pneumatici può essere percepito, specialmente dai passeggeri posteriori. Le sospensioni, più tarate sul rigido, comunque non maltrattano i passeggeri. Dettagli non fondamentali. Qualche preoccupazione può arrivare in manovra: il ridotto lunotto posteriore non permette valutazioni precise. La camera posteriore è consigliabile. Non si tratta di un vezzo e comunque la Tipo, che ha molte più doti rispetto alle pecche, la merita.

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