Audi R8, supercar "sui binari": la prova

Audi R8, supercar "sui binari": la prova

Abbiamo provato in pista la seconda generazione di R8 in versione Plus da 610 cv: stabile e confortevole si guida con grande facilità. Forse anche troppo...

di Alberto Sabbatini

04.11.2016 10:04

Presentazione

Piu’ aggressiva fuori, più confortevole dentro. E soprattutto facile da guidare. Molto più del vecchio modello che pure aveva 60 cv in meno. La nuova versione della Audi R8 sembra quasi sia stata pensata per i calciatori (senza offesa, sia chiaro) piuttosto che per i veri piloti. Ovvero, per quei clienti benestanti che possono permettersi di spendere duecentomila euro per una coupé che romba come una F1 ma che risulti poi facile da guidare per chi è a digiuno di controsterzi. Così, nel riprogettare la nuova R8, Audi ha messo al primo posto la facilità di guida. Pur garantendo dietro le spalle la brutalità di 610 cavalli erogati dal dieci cilindri a V di derivazione Lamborghini (che tanto Lambo non è perché è costruito in Ungheria) che trasmette sempre tanti brividi.

IN PRATICA Audi ha rivestito ed “ammorbidito” una Lamborghini Huracán lavorando su elettronica ed assetti per attenuarne la brutalità ed esaltarne il comfort. È venuta fuori una GT dall’aspetto aggressivo, comunque velocissima — dai nostri rilevamenti strumentali è stata capace di sfiorare i 3” netti sullo scatto 0-100 km/h — ma che in curva viaggia sui binari tanto è precisa. E soprattutto guidabile anche tutti i giorni come auto principale. La R8 quindi è una sportiva a due volti: che dà soddisfazioni (ma non apprensioni) nella guida sportiva, ma permette anche di farci il weekend turistico in giro per l’Italia senza indolenzirsi la schiena. Il suo unico vero limite al comfort è lo striminzito baule anteriore da 112 litri che non consente di caricare più di un paio di soffici borse. L’Audi R8 è l’esempio perfetto della regola d’oro che Ferdinand Piech, nipote di Ferry Porsche e azionista di riferimento del gruppo VW, aveva imposto ai suoi ingegneri quando guidava l’azienda. Derivare auto diverse da basi tecniche comuni. Auto che condividessero componenti meccanici sottopelle per risparmiare sui costi produttivi, ma che fossero completamente diverse esteticamente per conquistare clienti diversi. L’Audi R8 rispecchia perfettamente questa filosofia. Sotto la carrozzeria non è altro che una Lamborghini Huracán, con cui spartisce dimensioni, parte del telaio, meccanica e sospensioni fino allo stesso motore V10 da 610 cavalli. Fuori invece ha look differente, assetto diverso, più multimedialità a bordo per renderla più confortevole e meno estrema. 

Velocità Massima Km/h
327,3
Spazio di frenata A 100 Km/h-m
30,8
Accelerazione Da 0 a 100 Km/h-s
3”08
Accelerazione Da 0 a 1000 m-s
19”83
Consumo in Autostrada - Km/l
8,512
Consumo Urbano Km/l
6,018
Ripresa Da 80 a 120Km/h IN Vl s
1”73

1 di 6

Design
  • Link copiato

Audi R8, supercar "sui binari": la prova

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese