Maserati Levante S, elegante ma cattiva: la prova

Maserati Levante S, elegante ma cattiva: la prova

Abbiamo provato la versione V6 biturbo benzina del primo Suv Maserati, un’antitesi capace di coniugare lo stile del Tridente a una forza imponente

di Cesare Cappa

20.03.2017 10:24

Prestazioni

Indubbio il fatto che si tratti di un Suv così come quello di una Maserati. Un’antitesi per molti appassionati, una realtà con la quale fare i conti. E se alla sportività assoluta ci pensa già la MC Stradale a soddisfare i palati più raffinati, la nuova Levante potrebbe essere il tender ideale per raggiungerla in pista. Al di là della rappresentazione nautica, il Suv del tridente è tutt’altro che “legato” come spesso accade per questo genere di vetture. Ovvio, bisogna approcciarla nel modo corretto. Perché la dote di 430 cavalli, pur essendo pronta all’uso, non basta per trascendere i limiti della fisica. E allora meglio essere considerati brillanti piuttosto che degli assidui sportivi. Viaggiare comodi e rapidi “s’ha da fare”, ma sempre avendo a mente quali siano il baricentro e il peso che ci si porta appresso. Per il resto, tra la potenza del V6, il sound allo scarico, e una dinamica di guida tipica di una vettura che debba essere guidata, allora si scopre che il gioco Levante sia più divertente delle attese.

LA SOLA POSIZIONE di guida palesa che, tra strada e fuoristrada, sia la prima ad avere la meglio. La conformazione che assumono gambe e braccia è molto attenta ad esaltare i guidatori più sportivi. Abbastanza distese le prime, quasi a 90° le seconde. Bene l’impugnatura del volante, che si affida alle generose palette solidali al piantone per le cambiate. Cambiate che a loro volta possono contare sull’efficienza del noto ZF a 8 rapporti. In modalità manuale il kick-down – il sistema che scala una o più marce una volta premuto a fondo l’acceleratore – agisce solo a partire dalla sesta all’ottava marcia, tutto il “resto” è nella mani di chi guida. Sebbene le palette siano sufficientemente ampie, in alcune situazioni non sono raggiungibili (ad esempio ruotando il volante di poco meno di 90°). Un’eventualità tipica di quando si affronta un tornante. A tal proposito, il servocomando idraulico, non è da considerarsi anacronistico, piuttosto vintage. Se non altro consente un modo di guidare (quasi) privo di filtri, utile nei passaggi più veloci ed impegnativi. Non sarà leggerissimo in fase di parcheggio, ma non richiede alcuno sforzo particolare.

ELEMENTO fondamentale della Levante, è ovviamente la trazione integrale, che si affida ad un differenziale di tipo haldex per il passaggio di coppia tra avantreno e retrotreno, affidandosi poi ad un differenziale autobloccante per l’asse posteriore. Un pacchetto che la esalta tra le curve, che punta sul posteriore per elidere il potenziale sottosterzo, vera minaccia di una vettura così pesante. Tenendo presente che la dinamica di guida si sviluppa pure attraverso la presenza delle molle ad aria e degli ammortizzatori a controllo elettronico Skyhook. Un binomio che sull’asse anteriore è ben rappresentato da un’architettura delle sospensioni a doppio braccio oscillante e sul posteriore da un multilink a cinque bracci. Tutto questo per rimarcare che la Levante sia ben consapevole del fatto suo una volta in strada. Il segreto è giocare d’anticipo, senza forzare troppo la mano, mantenendo si il passo svelto, ma senza farsi prendere da manie di grandezza, altrimenti l’avantreno potrebbe mandarvi qualche segnale di scarso rendimento.

DELLE QUATTRO modalità di guida disponibili, Normal, I.C.E., Sport e Off-Road, è la seconda quella più tesa al risparmio. Anche se, in un frangente come questo, lascia il tempo che trova. A diversificarle l’una dalle altre, sono l’altezza da terra e la risposta del complesso motore e trasmissione. E ovviamente la sonorità dello scarico. Se siete degli amanti della buona musica, le note migliori le realizzerete a gas parzializzato tra i 3000 e i 4000 giri/min, quando gli acuti metallici si uniranno ai toni più bassi e corposi. Il V6 non ha alcuna remora nei confronti della massa di Levante. I tempi sono stretti sia in accelerazione sia per raggiungere velocità decisamente al di sopra dei limiti concessi nel nostro Paese. La presenza della doppia sovralimentazione consente un linearità di funzionamento pressoché constante. La forza non gli manca e anche puntando ai regimi più bassi, non si avvertono vibrazioni fastidiose. E si vi state domandano quanto assetato sia...è ovvio, la Maserati Levante S non fa per voi. Perché quando il consumo medio rilevato si attesta intorno agli 8,437 km/ litro e in città non si raggiunge la soglia dei 6 km/litro, pare ovvio sin da subito che si dovrà ricorrere con frequenza ai servizi del benzinaio, nonostante gli 80 litri di serbatoio.

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