Una coupé convertibile, superleggera e dallo stile vintage. Jannarelly Design-1 è un progetto in 499 esemplari, 5 dei quali personalizzati sul tema Regno Unito in occasione dell'introduzione del marchio Oltremanica. La sportività leggera, da 850 kg, è una carta apprezzata dai cultori britannici

Jannarelly Design-1: foto

        Ultima tornata di crash-test dell&rsquo;EuroNCAP e risultati mediamente molto positivi. Miglior modello testato:&nbsp;BMW Serie 3, risultata tra i le proposte dalle valutazioni pi&ugrave; elevate in assoluto nel segmento d&rsquo;appartenenza, tra quelle testate dall&rsquo;EuroNCAP tra 2018 e 2019. Cinque stelle complessive, risultato ottenuto anche da nuova BMW Serie 1. Ottengono 4 stelle, invece, nuova Peugeot 208 e Jeep Cherokee. Nel caso dell&rsquo;utilitaria Peugeot, l&rsquo;EuroNCAP segnala le 5 stelle sfumate per la protezione offerta agli &ldquo;utenti vulnerabili&rdquo;, come ciclisti e pedoni, in caso di impatto. Tuttavia, segnala l'ente, le 4 stelle ottenute hanno un peso superiore rispetto alle 5 della precedente generazione, poich&eacute; gli standard dell&rsquo;ente sono nettamente cresciuti dal 2012. Leggi anche: Peugeot e-208, come va l'elettrica Promossa Jeep Cherokee, sebbene il funzionamento della frenata automatica d&rsquo;emergenza in citt&agrave; non abbia operato in tutti gli scenari di test al meglio nel mitigare l&rsquo;impatto a velocit&agrave; inferiori ai 20 km/h. LE VALUTAZIONI NEL DETTAGLIO I voti staccati da BMW Serie 3, migliore della classe dei test condotti a inizio ottobre, indicano un risultato di 97% alla voce protezione dei passeggeri adulti, 87% sulla protezione dei bambini, 87% sulla protezione degli utenti vulnerabili in strada e un 76% quanto a sistemi di sicurezza offerti.  Punti d&rsquo;eccellenza anche per Serie 1, soprattutto nella valutazione sulla protezione dei passeggeri pi&ugrave; piccoli (87%) - Adulti: 83%; Utenti vulnerabili: 76%; Dotazione sicurezza: 72% -. BMW Serie 1 manca di poco la valutazione &ldquo;Buono&rdquo; nel test del colpo di frusta. Una compressione registrata sul busto del manichino adulto sul sedile posteriore, invece, limita il giudizio a &ldquo;Debole&rdquo; sulla protezione offerta in un impatto frontale contro una barriera rigida. Leggi anche: BMW, Serie 1 elettrica si far&agrave; In casa Peugeot 208, i risultati dicono di una 91% alla voce protezione adulti, 86% relativamente ai bambini, 56% in caso di incidenti con utenti vulnerabili, 71% sulla dotazione di sistemi di sicurezza. 208 sconta l&rsquo;assenza su alcune versioni del poggiatesta posteriore centrale nel giudizio sul colpo di frusta. Le valutazioni EuroNCAP su Jeep Cherokee, invece, registrano un 80% sulla protezione garantita a occupanti adulti, 78% per i bambini, 56% agli utenti vulnerabili in strada, 69% alla voce sistemi di sicurezza.       

Cinque stelle per la berlina, tra i migliori prodotti in assoluto nella categoria "large family cars" EuroNCAP, e per BMW Serie 1. Bene anche le prestazioni di Peugeot 208 e Jeep Cherokee

BMW Serie 3 svetta nei crash-test EuroNCAP

Flessibilit&agrave;, piuttosto che una specializzazione con la relativa, netta, separazione tra architetture, quindi, powertrain. BMW guarda all&rsquo;elettrificazione da una posizione di equilibrio. Il piano &egrave; di introdurre 12 modelli elettrici a batteria entro il 2023, 13 ibride plug-in.  Farlo, puntando sulle caratteristiche delle due famiglie di architetture oggi alla base dell&rsquo;offerta di prodotto: CLAR e FAAR.    La prima per i segmenti superiori, da Serie 3 in su, dal segmento D fino a BMW X7, per intenderci. La seconda, dedicata ai modelli del segmento compatto: nuova Serie 1, BMW X2, il rinnovamento di Serie 2 Active Tourer &ndash; i muletti sono gi&agrave; su strada, dopo una prima fase di incertezza sul rinnovamento -.  BMW I1 PER SFIDARE MERCEDES EQA  Tra i modelli elettrici in arrivo, nel 2021 sar&ograve; la volta anche di una BMW Serie 1 a batterie. La conferma, intervistato da Auto Express - che una BMW a trazione anteriore, compatta ed elettrica &egrave; nei piani del marchio - &egrave; giunta dal capo di BMW i, Robert Irlinger.  D&rsquo;altronde, con i rivali di Mercedes pronti a lanciare una Classe A a marchio Mercedes EQ (EQA la sigla), un&rsquo;avversaria sul mercato &egrave; necessario schierarla. La scaletta dei lanci, nel piano di 12 nuovi modelli BMW i, prevede il prossimo debutto del suv iX3, poi sar&agrave; la volta della coup&eacute; quattro porte BMW i4, poi, nel 2021, del suv iNext.  DESIGN ALLINEATO    A caratterizzare i modelli dell&rsquo;espansione elettrificata di BMW vi saranno stilemi in gran parte affini tra versioni termiche ed elettriche. Sar&agrave; cos&igrave; per iX3 nel rapporto con X3, come per BMW i4 nel rapporto con BMW Serie 4, della quale costituir&agrave; una Gran Coup&eacute; elettrica.  Quanto a BMW Serie 1 (sopra, un bozzetto di stile) &ndash; destinata, seguendo la numerazione della gamma BMW i, a essere BMW i1 &ndash; potr&agrave; adottare uno schema a singolo motore elettrico, anteriore, oppure due unit&agrave; per la trazione quattro ruote motrici.  Prospettive di sviluppo elettrico e ibrido plug-in che porteranno BMW a non rinnovare l&rsquo;attuale generazione di i3, che dalla citycar &egrave; destinata a trasformarsi in una equivalenza a zero emissioni di Serie 3.  FAAR e CLAR, quindi, le chiavi per un&rsquo;elettrificazione in pi&ugrave; forme con il vantaggio di poter calibrare volumi e offerta tra termico, ibrido plug-in ed elettrico in funzione delle richieste del mercato, ottimizzando le architetture disponibili. 

Gi&agrave; nel 2021 potrebbe debuttare la versione a batterie della compatta. BMW i svilupper&agrave; un&#39;offensiva con 12 nuovi modelli nei prossimi 4 anni, accanto a un rafforzamento dell&#39;ibrido plug-in con 13 proposte aggiuntive

BMW Serie 1 elettrica, una i1 &egrave; nei piani

        Il web &egrave; pieno di notizie bizzarre perch&eacute; il mondo &egrave; fatto allo stesso modo. L&rsquo;importante &egrave; avere a portata uno smartphone e non perdere nessuna occasione per filmare quello che succede. Nei giorni scorsi, per esempio, &egrave; apparso un video su YouTube postato dal canale &ldquo;pribram cz&rdquo; e girato da un&rsquo;automobile in viaggio su un&rsquo;autostrada della Repubblica Ceca. QUASI COME KIMI Mentre l&rsquo;auto procede a normale andatura sulla corsia, viene superata niente meno che da una monoposto rossa, con tanto di numero 7 e sponsor Marlboro sul cofano. No, non si tratta di Kimi Raikkonen a bordo di una sua vecchia Ferrari di F1, ma di una GP2 di seconda generazione, vettura di tipo Formula, realizzata da Dallara e spinta da un V8 aspirato con oltre 600 cv di potenza, usata nella serie cadetta della classe regina delle competizioni automobilistiche dal 2008 al 2010. Ovviamente, le violazioni al codice della strada nemmeno si contanto e le autorit&agrave; locali si sono messe alla caccia del pilota della domenica. Non &egrave; difficile trovare in vendita su internet delle vetture simili alla protagonista del video, ma l&rsquo;incredulit&agrave; davanti alla visione di una monoposto che ti sorpassa in autostrada &egrave; facilmente comprensibile.        

&Egrave; successo in Repubblica Ceca: una vettura con livrea Ferrari ha superato un'altra auto che ha ripreso la scena. Le autori&agrave; indagano, le immagini sono subito diventate virali

Una monoposto sfreccia in autostrada: VIDEO

        A met&agrave; degli anni Novanta, con la tecnologia informatica che si andava sempre pi&ugrave; affinando, era ora che anche la Formula 1 avesse un videogioco il pi&ugrave; realista possibile. Di giochi con protagoniste le monoposte ne erano gi&agrave; stati realizzati a decine, sin dai primi anni Ottanta. Grafiche obsolete, scenografie minimal, molti di questi titoli avevano appeal solo perch&eacute; magari legate tramite sponsorizzazione al nome di un campione del volante, vedi Ayrton Senna. F1 2019 in arrivo a giugno: l'ultimo di una lunga serie LA STAGIONE DI RIFERIMENTO  Nel 1996 per&ograve; si fa sul serio. A creare il nuovo videogame &egrave; Bizarre Creations, software house con sede a Liverpool, la stessa degli SCE Studio (all&rsquo;epoca Psygnosis), che pensarono invece alla pubblicazione. Il videogame, patrocinato dalla FIA, si basa sulla stagione 1995 e al campionato vinto da Michael Schumacher su Benetton, il secondo della carriera del pilota tedesco. E venne pubblicato per il mercato europeo il 1&deg; settembre di 23 anni fa. LE CARATTERISTICHE Il gameplay era estremamente semplice: bastava saper dosare bene accelerazione e frenata, e vincere la gara non risultava cos&igrave; difficile, anche se per togliersi qualche sfizio in pi&ugrave; c&rsquo;era la possibilit&agrave; di realizzare prove libere e qualifiche. Il livello di realismo non era eccessivo: poco in pista - le auto potevano toccarsi o scontrarsi all&rsquo;infinito, non avvenivano incidenti -, anche se i circuiti (presenti tutte le tappe del calendario mondiale &rsquo;95) erano stati riprodotti fedelmente, dagli yacht di Montecarlo ai boschi del N&uuml;rburgring, con la possibilit&agrave;, una volta vinto il mondiale, di sbloccare il tracciato fittizio denominato Frameout City.  Auto e videogames: i titoli da non perdere Inaugur&ograve; la fortunata serie dei videogiochi &ldquo;F1&rdquo;, che prosegue tutt&rsquo;oggi con l&rsquo;iper-realistico &ldquo;F1 2019&rdquo;, e che riesce a trasportare il mondo del Circus nelle case di ogni appassionato. Era un videogame molto semplice. Non poteva che avere un nome semplice: &ldquo;Formula 1&rdquo;.       

Il 1&deg; settembre di 23 anni fa usciva sul mercato europeo il videogioco da cui &egrave; nata la fortunata saga che continua ancora oggi con &ldquo;F1 2019&rdquo;

“Formula 1”: nel 1996 il primo titolo della serie

La concept car sviluppata dalla General Motors debutt&ograve; al New York Auto Show del 1967 destando scalpore per il suo look futuristico. Ispirazione dovuta alla navicella Apollo 1 della NASA, che in quell&#39;anno prese fuoco a causa di un cortocircuito fra i 50 km di cavi

Chevrolet Astro I del 1967: le foto del concept spaziale

Forse la mancanza della trazione posteriore far&agrave; storcere il naso a qualcuno. Ma la cruda verit&agrave; &egrave; che la maggior parte dei possessori di BMW Serie 1 nemmeno sapeva che le ruote destinate a spingere fossero quelle posteriori. E poi ci sono le economie di scala da rispettare e i costi di produzione da contenere. Ogni scusa &egrave; buona per risparmiare, ogni pretesto &egrave; stato valido per passare ad un modello tutto avanti. Anche perch&eacute; in casa presenziava gi&agrave; tutto l&#39;occorrente per dare vita ad una rivale paritaria (in termini di trazione) di Classe A e Audi A3.    Abitacolo pi&ugrave; spazioso  Ci&ograve; detto, al di l&agrave; dell&#39;aspetto puramente legato alle ruote motrici, il cambiamento portato avanti da nuova BMW Serie 1 &egrave; stato radicale. Il doppio rene maggiorato palesa la sua presenza anche sulla piccola di casa, mentre lo stile prende le distanze dal passato, quasi conformandosi ad una monovolume. Il vantaggio tangibile di spingere davanti (ma vedremo che la trazione integrale &egrave; parte del &ldquo;sistema&rdquo; Serie 1) &egrave; l&#39;aver guadagnato centimetri preziosi nella zona posteriore, a tutto vantaggio delle gambe degli occupanti della seconda fila. Il vano bagagli sale a quota 380 litri nella configurazione a 5 posti, mentre rimane pressapoco la medesima, ossia 1200 litri, la capacit&agrave; del bagagliaio abbattendo la seduta.  A bordo il caratteristico quadro strumenti &egrave; mutuato dalle vetture di classe superiore. Le varianti pi&ugrave; ricche adottano un doppio display, di cui quello centrale touch. Non fosse sufficiente, c&#39;&egrave; sempre disponibile la celebre rotella di controllo, mentre &egrave; possibile opzionare i comandi gestuali. Se a questo si aggiunge la chicca di quelli vocali made in BMW, diventa difficile non trovare una maniera sufficientemente pratica per interagire con il complesso sistema d&#39;infotainment di bordo. Un sistema che ha proprio nell&#39;immediatezza dei comandi vocali il suo punto di forza. Non serve seguire degli ordini preimpostati, ma basta comunicare in maniera quasi colloquiale con la vettura. E non &egrave; necessario premere il tasto dedicato, richiamando l&#39;attenzione dell&#39;auto con un apposito comando, che pu&ograve; essere definito anche da chi guida. Inoltre &egrave; possibile integrare tale sistema con Alexa, ovvero l&#39;assistente vocale di Amazon.  Motori e allestimenti  La gamma motori espleta le proprie prestazioni secondo una filosofia gi&agrave; nota. Alla base troviamo i tre cilindri turbo benzina e diesel, che danno vita rispettivamente alle versioni 118i e 116d, da 140 e 116 cavalli. Salendo di quota si passa ai due turbodiesel pi&ugrave; prestazionali: la 118d da 150 cv e la 120d xDrive da 190. Quest&#39;ultima motorizzazione &egrave; equipaggiata soltanto con le quattro ruote motrici. Esattamente come la pi&ugrave; sportiva 135i xDrive, dotata di un due litri turbo benzina da 306 cavalli. In questo caso per&ograve; il sistema 4x4 pu&ograve; contare sulla presenza di un differenziale Torsen per il solo asse anteriore.  Oltre alla versione base, ci sono altri 4 allestimenti: Advantage, Business Advantage, Sport, Luxury e M Sport. I prezzi partono dai 28.100 euro della 118i. 

La media bavarese segue la medesima filosofia delle rivali Mercedes e Audi. Ricco il sistema d&#39;infotainment, ampia la gamma motori. I prezzi sono in linea con la concorrenza, mentre il passaggio alla trazione anteriore &egrave; essenzialmente una questione di risparmio

Nuova BMW Serie 1, ora a trazione anteriore

        Kia&nbsp;ha deciso di unire le forze insieme alla Onlus 1Caff&egrave; per raccogliere fondi a sostegno dei bambini in difficolt&agrave; di tutto il mondo che lottano per un futuro migliore. &Egrave; nato cos&igrave; "Together for Children", un'iniziativa che racchiude cinque progetti di solidariet&agrave;. Il primo &egrave; stato presentata a Milano Beniamino Savio e Luca Argentero, rispettivamente&nbsp;presidente e vicepresidente di 1 Caff&egrave; Onlus, &nbsp;e da Giuseppe Mazzara, Marketing Communication &amp; PR Director Kia Motors Italy.  "Together for Children", i progetti dell'iniziativa Da oltre 7 anni la Onlus 1 Caff&egrave; sostiene pi&ugrave; di 400 associazioni impegnate in progetti di assistenza contro povert&agrave;, emarginazione, razzismo e malattie. Kia, dal canto suo, negli ultimi anni ha sviluppato numerose iniziative dedicate ai bambini in difficolt&agrave; e non solo: nel 2013 insieme alll&rsquo;Associazione Italiana Calciatori, nel 2016 con LifeGate per diffondere la cultura dell&rsquo;ecosostenibilit&agrave;, poi con Save The Children per la Citt&agrave; della Speranza. Kia XCeed, il crossover rivela Supervision Con "Together for Children", Kia e la Onlus 1 Caffe promuovono cinque progetti di solidariet&agrave; curati da altrettante realt&agrave; associative. Eccole nel dettaglio:  Punto e Virgola Onlus: sostiene la ricerca e la sperimentazione per aiutare i bambini con disabilit&agrave;; Uffi-Amici per la pelle Onlus: &egrave; un comitato creato per sostenere la ricerca della Ittiosi Lamellare, una rarissima malattia genetica per la quale ad oggi ancora non esiste una cura; Ortob&igrave; Onlus: ha come obiettivo quello di fornire assistenza sanitaria ai bambini che presentano gravi patologie di tipo ortopedico; Anita e i suoi fratelli Onlus: si occupa dell&rsquo;inclusione sociale di bambini con disabilit&agrave; psichiche e neuromotorie tramite la realizzazione di un asilo immerso nella natura; Fai sorridere un bambino Onlus: promuove istruzione e cooperazione sociale nelle scuole elementari in India.  Le dichiarazioni di Mazzara, Savio e Argentero A spiegare la partnership &egrave; Giuseppe Mazzara, Marketing Communication &amp; PR Director Kia Motors Italy: &ldquo;Con questa iniziativa Kia Motors Italia &egrave; felice di collaborare con 1Caff&egrave; Onlus. Un contributo particolarmente significativo per Kia che &egrave; onorata di poter sostenere l&rsquo;attivit&agrave; di associazioni che nel mondo sono impegnate quotidianamente su un tema cos&igrave; importante come il benessere di bambini e giovani&rdquo;. Kia e Hyundai: le elettriche si configurano dallo smartphone &ldquo;L&rsquo;attenzione di KIA per il sociale ed il suo approccio al dono &egrave; proprio ci&ograve; che ogni giorno cerchiamo di stimolare negli altri e in noi stessi &ndash; ha detto&nbsp;Beniamino Savio, presidente della Onlus 1 Caff&egrave;, facendo eco alle parole di Mazzara -. 'Together for children' &egrave; ad oggi la pi&ugrave; importante operazione dell&rsquo;anno per 1 Caff&egrave;. Speriamo che questa collaborazione sia solo l&rsquo;inizio di una bellissima storia da raccontare all&rsquo;Italia e al mondo. Perch&eacute; donare &egrave; il pi&ugrave; bel regalo che chiunque possa fare a se stesso&rdquo;. Anche il testimonial d'eccezzione, l'attore Luca Argentero ha voluto fare un appello durante la presentazione meneghina: &ldquo;Quest&rsquo;anno per noi c&rsquo;&egrave; una grande novit&agrave;.&nbsp;Chi lo desidera pu&ograve; sostenere tutti e 52 i progetti che la Onlus 1 Caff&egrave; sostiene durante l&rsquo;anno in un&rsquo;unica soluzione con la Family Card&rdquo;. &Egrave; possibile informarsi sulle attivit&agrave; sostenute dalla Onlus 1Caff&egrave; sul sito dell'associazione, dal quale &egrave; possibile effettuare le donazioni. Nel 2017 sono stati raccolti pi&ugrave; di 90mila euro: nel 2018 oltre 98mila. L&rsquo;obiettivo per il 2019 &egrave; quello di sfondare il muro dei 100mila euro.       

L'iniziativa solidale, a cui partecipano il Marchio sudcoreano e la Onlus, &egrave; stata presentata a Milano dal testimone d'eccellenza Luca Argentero. L'obiettivo &egrave; quello di garantire un futuro migliore ai bambini di tutto il mondo che lottano contro povert&agrave;, emarginazione, razzismo e malattie

Kia e 1Caffé Onlus: nasce il progetto "Together for Children"

        &Egrave; qualcosa in pi&ugrave; di un progetto nel cassetto, &egrave; la possibilit&agrave; di sviluppare un motore sei cilindri ad altissime prestazioni ed efficienza anche per un futuro stradale. Il corteggiamento tra Porsche e Formula 1 va avanti da diversi anni, con il Cavallino di Stoccarda protagonista con il brand TAG di Mansour Ojjeh negli anni Ottanta, poi l&rsquo;ultima apparizione da motorista nel 1991 con la Footwork. Il possibile ritorno nella massima serie &egrave; stato oggetto di discussione sin dal 2017, con l&rsquo;orizzonte del 2021. Porsche presente nella commissione dei motoristi, chiamata a discutere le caratteristiche tecniche delle future power unit.  MGU-H PUNTO DELLA DISCORDIA Un lavoro che, inizialmente, guardava a una rivoluzione dell&rsquo;attuale concetto di power unit utilizzato dalla F1, salvo produrre una rapida marcia indietro, soprattutto sul mantenimento della componente pi&ugrave; &ldquo;critica&rdquo; da gestire per potenziali nuovi motoristi che volessero cimentarsi in Formula 1: il recupero energetico sul turbo, l&rsquo;MGU-H. Porsche e Aston Martin, due brand interessati a un impegno con un motore molto pi&ugrave; semplice di quelli attuali e, soprattutto, privo del MGU-H. Ferrari SF90 Stradale, ibrida da 1000 cavalli MOTORE TESTATO AL BANCO Fritz Enzinger, responsabile delle attivit&agrave; motorsport di Porsche, ha confermato a Motorsport.com l&rsquo;esistenza di un V6 di fatto completo e utilizzato al banco; una power unit sviluppata a partire dal 2017 e da uno schema destinato, in realt&agrave;, al WEC, dove Porsche ha dominato con l&rsquo;ibrido composto dalla parte termica benzina 2 litri 4 cilindri. I tecnici hanno lavorato alle modifiche necessarie per rendere il V6 originariamente pensato per il WEC un progetto competitivo in Formula 1 e l&rsquo;idea era di iniziare i test nel 2019. La Formula 1 ha deciso un&rsquo;altra strada tecnica, all&rsquo;insegna della stabilit&agrave; per il 2021. Tuttavia, l&rsquo;aspetto che pu&ograve; tornare d&rsquo;attualit&agrave; in futuro, &egrave; la conferma di come il sei cilindri al quale hanno lavorato in Porsche dal 2017 in poi possa essere un&rsquo;unit&agrave; rilevante anche per una supersportiva stradale. Il sei cilindri gira al banco, completo e viene utilizzato per condurre &ldquo;analisi e ulteriori ordini legati al rilievo per la produzione di serie&rdquo;. TORNA IN GIOCO PER L'EREDE DELLA 918? Sebbene privo di MGU-H, il progetto Formula 1 2021 contemplava comunque una parte ibrida importante, caratteristiche che potrebbero tornare in gioco per una futura, nuova, generazione della hypercar Porsche, un&rsquo;ideale sostituta della 918 Spyder. Del progetto se n&rsquo;&egrave; parlato nei mesi scorsi, con due strade molto diverse sul fronte tecnico, tra una soluzione che continui ancora sul tema dell&rsquo;ibrido ad altissime prestazioni e una visione molto pi&ugrave; radicale che punti allo sviluppo di una hypercar elettrica. Caso, quest&rsquo;ultimo, che sposterebbe in avanti il debutto di un tale concetto. L&rsquo;obiettivo che avr&agrave; l&rsquo;erede della 918 Spyder &egrave; di un crono al Nurburgring da 6&rsquo;30&rdquo;.        

Porsche ha ammesso un progetto di power unit sei cilindri destinata a una F1 2021 che, in realt&agrave;, non avverr&agrave;. Motore che potrebbe avere risvolti per una hypercar stradale ibrida

Porsche, il 6 cilindri da Formula 1 rilevante per la serie

Appena presentata, BMW Serie 1 mostra i muscoli grazie agli accessori M Performance Parts. Pezzi speciali, di indole chiaramente sportiva, per esaltare la compatta che per la prima volta, dopo tre generazioni, si presenta a trazione anteriore.  Curato anche l&rsquo;hi-tech, grazie al Remote Software Upgrade&nbsp; sia l&rsquo;Intelligent Personal Assistant sia gli Adas&nbsp;potranno infatti essere aggiornati grazie al nuovo sistema OS 7.0.    Spicca&nbsp;il pack&nbsp;aerodinamico in fibra di carbonio in nero lucido. Offre: alettone posteriore, diffusore, splitter anteriore, aero flicks e minigonne. Il total black anche il grande doppio rene nella calandra, le calotte dei retrovisori e il dettaglio sulle portiere, che rende il profilo pi&ugrave; dinamico.  Speciali i cerchi forgiati da 19 pollici, che possono essere bicolori, in Ferie Grey o Jet Black, sia per gomme invernali o estive, che possono disporre di sacche dedicate, accessorio tipico di altri modelli del Marchio.  L&rsquo;impianto frenante pu&ograve; essere maggiorato (18 pollici) con pinze rosse a quattro pistoncini e dischi forati. Le portiere possono essere personalizzate con i Led che all&rsquo;apertura proiettano sul fondo stradale grafiche M o altre dedicate. Le palette del cambio automatico possono essere in carbonio e il volante pu&ograve; avere inserti in carbonio, dettagli rossi e finiture in Alcantara. Non mancano le opzioni per i creativi. 

La compatta appena presentata ha gi&agrave; a disposizione una serie di accessori per la massima personalizzazione

BMW Serie 1 M Performance Parts, pezzi speciali

        Cinque lunghi anni, tanti ne sono serviti per sviluppare la sportivit&agrave; compatta di nuova BMW Serie 1. Che cambia canoni estetici e, soprattutto, tecnici. Cinque anni per ritagliare un&rsquo;architettura FAAR a motore e trazione anteriori &ndash; in alternativa xDrive &ndash; che non tradisse il patrimonio sportivo nel segmento C premium costruito dalle due generazioni precedenti.  La trasformazione ripaga tantissimo in termini di abitabilit&agrave; interna, millimetri in pi&ugrave; disseminati qua e l&agrave; nell&rsquo;abitacolo, a dimensioni invariate di fatto in lunghezza. Resta una BMW Serie 1 da 4,32 metri, 5 millimetri meno che in passato. &Egrave; pi&ugrave; corta nel passo di 2 centimetri, per un valore di 2,67 metri. Il che, vuol dire uno sbalzo appena pi&ugrave; pronunciato. Guadagna ben 34 millimetri in larghezza e ne perde 13 in altezza, per valori rispettivamente di 1,80 e 1,43 metri. Cos&igrave;, la &ldquo;tela&rdquo; tecnica da colorare. BMW sceglie stilemi apprezzati su altri modelli, dai fari anteriori in stile X2 alla calandra con doppio rene collegato al centro. Proiettori, solo a richiesta full led, anche nella specifica adattiva. Prima uscita in pubblico a fine giugno, a Monaco di Baviera, poi sar&agrave; al Salone di Francoforte a settembre. Questa la strada che percorrer&agrave; nuova Serie 1 in vista del lancio sul mercato. MOTORI, M135i OLTRE I 300CV Vi arriver&agrave; con cinque diverse motorizzazioni. Tre Diesel e due benzina, tra cui il top di gamma BMW M135i xDrive, un 2 litri turbocompresso da 306 cavalli e 450 Nm, abbinato alla trasmissione Steptronic 8 marce sport di serie. Xdrive &egrave; anche BMW 120d, Diesel da 190 cavalli e 400 Nm, 2 litri come 118d, da 150 cavalli e 350 Nm. Unit&agrave; d&rsquo;accesso Diesel, l&rsquo;1.5 turbocompresso 116d, da 116 cavalli e 270 Nm. Sul fronte dei benzina, il gap tra la M135i xDrive e 118i si colmer&agrave; progressivamente, 118i con un turbo benzina 1.5 litri da 140 cavalli e 220 Nm. Nuova BMW i8, elettrica o ibrida si decide entro il 2019 ELETTRONICA PER UN'ANTERIORE SPORTIVA Percepita come proposta per tecnica pi&ugrave; sportiva nel premium compatto, per l&rsquo;architettura a trazione posteriore, il rinnovamento di Serie 1 a trazione anteriore ha provato a mantenere il pedigree guadagnato sul campo. Arriva l&rsquo;elettronica delle BMW i, nel gestire l&rsquo;erogazione della potenza sulle ruote anteriori (ARB previsto anche sulle versioni xDrive). Grazie al controller del pattinamento delle ruote inserito nella centralina motore anzich&eacute; la centralina del DSC, &egrave; possibile rilevare 3 volte pi&ugrave; in fretta l&rsquo;&rdquo;informazione&rdquo; dell&rsquo;innesco del pattinamento e operare per limitarlo 10 volte pi&ugrave; rapidamente. Sistema ARB che opera congiuntamente al BMW Performance Control, sistema di gestione dell&rsquo;imbardata, con frenata selettiva della ruota interna alla curva per gestire il momento di rotazione dell&rsquo;auto e migliorare la dinamica in curva. Sistemi pensati per neutralizzare il sottosterzo in erogazione di potenza. Sportivit&agrave; nei dettagli, per dire del differenziale Torsen previsto di serie su M135i xDrive, integrato sul cambio Steptronic Sport 8 marce, come della funzione Launch Control. Quanto all&rsquo;assetto, si potr&agrave; scegliere la specifica M Sport con altezza da terra ridotta di 10 millimetri, oppure, uno schema con ammortizzatori adattivi. Variazioni di un comparto tecnico che vede sospensioni multilink posteriori di serie su tutte le motorizzazioni. INTERNI, TANTO SPAZIO IN PI&Ugrave; Gioca la partita contro Classe A e, prossimamente, nuova A3, con le stesse carte: motore anteriore e trazione anteriore, nuova Serie 1. Architettura che incrementa l&rsquo;abitabilit&agrave; a bordo, nello specifico offre 33 mm in pi&ugrave; di spazio all&rsquo;altezza delle ginocchia dei passeggeri posteriori, 42 mm extra ad altezza gomiti per i passeggeri anteriori, 19 mm di spazio in pi&ugrave; tra testa e padiglione, dove sar&agrave; possibile avere, a richiesta, il tetto panoramico. La capacit&agrave; di carico aumenta di 20 litri, per un totale di 380. Interni caratterizzati soprattutto dal doppio schermo dell&rsquo;infotainment e della strumentazione BMW Live Cockpit Professional. Entrambi da 10,25 pollici di diagonale, con un head up display da 9,2 pollici a completare l&rsquo;offerta del sistema operativo BMW OS 7.0. LA RETRO AUTOMATICA RIPETE LE MANOVRE IN INGRESSO Superfluo dire dei sistemi di assistenza alla guida allineati al meglio delle tecnologie pi&ugrave; recenti. Il cruise control adattivo presenta la funzione stop&amp;go in abbinamento al cambio automatico (Steptronic 8 marce o doppia frizione 7 marce, alternativo al manuale 6 marce) mentre il Reversing Assistant &egrave; una &ldquo;prima&rdquo; assoluta tra le premium compatte: le manovre di uscita da un parcheggio in retromarcia possono ricalcare esattamente le operazioni compiute per parcheggiare, &ldquo;registrate&rdquo; dal sistema, che e replica in autonomia: i limiti sono di una retro entro i 9 km/h e manovre che coprono &ldquo;gli ultimi&rdquo; 50 metri in ingresso.       

M135i xDrive per la sportivit&agrave;, tre diesel e il benzina 118i le scelte meno estreme. Serie 1 inaugura la stagione della trazione anteriore e svela le caratteristiche del progetto su architettura FAAR

Nuova BMW Serie 1, M135i xDrive sportiva nell'era della trazione anteriore

BMW rinnova la Serie 1, compatta due volumi che dalla trazione posteriore passa alla trazione anteriore, o xDrive. Tre motori diesel e due benzina al lancio, la prestazionale M135i al vertice, il diesel tre cilindri da 116 cavalli alla base dell&#39;offerta

Nuova BMW Serie 1 2020: le foto

        Le immagini, il teaser e le prime indiscrezioni avevano gi&agrave; messo l&rsquo;acquolina in bocca a tutti gli appassionati. Ieri, da quando Codemasters ha rilasciato il nuovo trailer esteso, cresce ancora di pi&ugrave; l&rsquo;attesa per F1 2019. Un minuto e 15 secondi di pura adrenalina, con tutte le monoposto, dalla Ferrari alla Toro Rosso, che sfrecciano lungo i circuiti del Circus. Gi&agrave; dal trailer &egrave; facile intuire come la grafica sia ulteriormente migliorata, rispetto ai precedenti titoli. Un ulteriore upgrade che rende il videogame il pi&ugrave; realistico possibile.  LE EDIZIONI SPECIALI Ricordiamo che F1 2019, che verr&agrave; lanciato sul mercato dal prossimo 28 giugno per le consolle Playstation 4, Xbox e anche PC, annovera, tra le auto selezionabili, non solo tutte e 21 le monoposto delle vere scuderie del paddock, ma anche quelle della F2 e le vetture storiche, dalle Lotus degli anni &rsquo;70 alla Ferrari F2004 di Michael Schumacher. Due, le versioni speciali: la Legends Edition, per rivivere la rivalit&agrave; tra la Ferrari di Alain Prost del 1990 e la McLaren MP4/5B di Ayrton Senna, e l&rsquo;Anniversary Edition, contenente altre due auto simbolo della storia di questo sport, la F10 di Fernando Alonso e la MP4-25 di Jenson Button.       

Pubblicato ieri da Codemasters: grafica d&rsquo;eccellenza e monoposto pi&ugrave; realistiche che mai

F1 2019, il trailer svela il gameplay

I muletti di nuova BMW Serie 1 progressivamente rivelano sempre più soluzioni di stile. M135i sarà il modello più sportivo e prestazionale, atteso con il motore 2 litri da oltre 300 cavalli. A bordo, largo alla strumentazione virtuale

BMW Serie 1 2019: foto

Nuova BMW Serie 1 &egrave; praticamente dietro l&rsquo;angolo. &Egrave; la generazione del radicale cambiamento tecnico, quella che potrebbe debuttare a fine maggio e presentarsi, per la prima in pubblico, al Salone di Francoforte.  Progetto sviluppato su architettura FAAR, abbandona la trazione posteriore per sposare la causa del tutto-avanti, con l&rsquo;alternativa delle quattro ruote motrici xDrive, schema destinato alle proposte pi&ugrave; sportive oltre a essere un&#39;alternativa alle due ruote motrici su alcune motorizzazioni.  M135i OVER 300  xDrive sar&agrave; BMW M135i, lettura firmata Motorsport che rivela il design del tre quarti anteriore in un&rsquo;immagine diffusa da BMW Francia.  Nuova Serie 1, l&#39;elettronica per eliminare il sottosterzo  Non ci sono dubbi sull&rsquo;appartenenza sportiva del modello, confermata dalle finiture brunite sulla calandra e le prese del sistema Air Curtains sul paraurti anteriore. Svela il taglio dei fari, di ovvia scuola X2, dettaglio che caratterizza il design dell&rsquo;anteriore.  DIMENSIONI IN CRESCITA  Andr&agrave; a sfidare la nuova generazione di Mercedes Classe A, presto trover&agrave; anche la rivale di Ingolstadt, Audi A3 &nbsp;in fase di radicale rinnovamento.  Con quali armi si &egrave; preparata Serie 1? Sono attese dimensioni maggiorate nel passo e in larghezza, a bordo sfogger&agrave; la strumentazione virtuale, altro dettaglio svelato da BMW sui social.    L&rsquo;unit&agrave; configurabile girer&agrave; con il nuovo sistema operativo introdotto su Serie 8 e, da l&igrave;, Z4, Serie 3 e X5.  I muletti restano ancora camuffati, svelano appena i gruppi ottici e, al posteriore, la scelta dei proiettori a sviluppo orizzontale &egrave; un altro particolare di continuit&agrave; con altri modelli BMW, che aiuta ad amplificare l&rsquo;idea di larghezza dell&rsquo;auto. 

Ancora indizi sulla nuova generazione della premium compatta. Dallo stile della M135i da 306 cavalli alla strumentazione virtuale&nbsp;

Nuova BMW Serie 1 anteprima M135i e interni

Una mano sul volante, una sul cambio. Il V6 Honda della McLaren MP 4/4 che urla come un dannato per le stradine del Principato di Monaco.  Qualifiche del GP di Montecarlo del 1988: l&rsquo;on board di Senna di quel giro epico, durante il quale rifil&ograve; al compagno di team Prost 1.4&rdquo; di distacco, &egrave; una delle prime immagini richiamate&nbsp;alla mente quando si pensa all&rsquo;asso brasiliano.  Oppure Donington, 1993. Sotto la pioggia battente e su una McLaren non all&rsquo;altezza delle Williams FW15C di Alain Prost e Damon Hill, Ayrton consegna alla storia una lezione di guida leggendaria: da quinto in partenza, a primo alla fine del primo giro... E gara dominata doppiando tutti.  Poi, quel maledetto 1 maggio del 1994, il giorno dell&rsquo;incidente fatale a Imola, la fine di tutto.  A 25 anni dalla scomparsa del pilota che, pi&ugrave; di tutti, ha segnato un&rsquo;epoca incarnando il mito del Campione, ci sarebbero tanti modi per celebrarlo ricordando le sue imprese.  Noi non potevamo che scegliere la sua passione per le auto. Un giorno in particolare, registrato da un altro on board diventato eterno.  Evento Honda a Suzuka. Il motorista giapponese, fornitore della McLaren, non pu&ograve; non chiamare sulla sua pista l&rsquo;asso brasiliano per mostrare al mondo cosa &egrave; in grado di fare la NSX, l&rsquo;anti Ferrari voluta dai dirigenti della Casa nipponica.    Ed &egrave; qui che parte lo spettacolo, con Senna lanciato in pista sulla sportiva del Sol Levante a esibirsi in un tacco-punta fatto in mocassini e calza bianca. Uno spettacolo per gli occhi vedere quei piedi danzare veloci sui pedali, con il destro a telegrafare sul gas&hellip; Un traction control umano.  Un breve saggio delle sue abilit&agrave;, una testimonianza di ci&ograve; che il destino ci ha portato via. 

Il grande pilota brasiliano, il suo smisurato talento e la sportiva Honda degli anni &#39;90. A 25 anni dalla sua scoparsa, un piccolo omaggio a una leggenda

Ayrton Senna, quel tacco-punta sulla Honda NSX

        Le piattaforme sono le stesse: PS4, Xbox e PC. Il nome cambia poco, ma &egrave; un&rsquo;aggiunta significativa: &ldquo;Legends Edition&rdquo;.&nbsp;Del nuovo F1 2019 vi avevamo gi&agrave; parlato. L&rsquo;ultima novit&agrave; per&ograve; ha il sapore di una leggenda. Tre giorni prima della data di uscita ufficiale del nuovo titolo Codemasters, prevista per il 28 giugno, Ayrton Senna e Alain Prost torneranno in pista. La rivalit&agrave; tra il pilota brasiliano e il collega francese rivivr&agrave; il 25 giugno quando protagonista di &ldquo;F1 19: Legends Edition&rdquo;, sar&agrave; la versione speciale del videogame in cui torneranno a sfrecciare la McLaren MP4/5B di Magic e la Ferrari F1-90 del Professore. E gi&agrave; il trailer non manca di emozionare, con i due campioni disegnati in computer grafica insieme ai propri modelli 3D.  &ldquo;Legends Edition&rdquo; avr&agrave; una copertina tutta sua, raffiguranti i due avversari. Le monoposto, con livree personalizzate, potranno gareggiare in un campionato da otto gare dedicate al duello pi&ugrave; acceso di sempre. Inoltre, Senna e Prost saranno selezionabili anche in modalit&agrave; carriera. "La rivalit&agrave; tra Ayrton Senna e Alain Prost inizi&ograve; nella stagione 1984 e raggiunse uno dei vertici pi&ugrave; drammatici di sempre nel primo giro del Gran Premio del Giappone durante la stagione 1990 - ha detto Paul Jeal, franchise director di Codemasters F1 -. &Egrave; una rivalit&agrave; che &egrave; andata oltre lo sport ed &egrave; consideratala pi&ugrave; grande di tutti i tempi dai fan della F1. Siamo certi che la nostra community apprezzer&agrave; questa nuova aggiunta".  Confermata la presenza della Formula 2, tra questi spiccano i nomi di Lando Norris e Alex Albon.&nbsp;Il decimo titolo di F1 realizzato dalla software house, avr&agrave; anche l'edizione speciale "Anniversary Edition" che aggiunge due vetture alla gi&agrave; folta collezione di monoposto che hanno segnato la storia della disciplina. Fernando Alonso mattatore assoluto: sono state inserite infatti la Ferrari F10, guidata da Felipe Massa, e la McLaren MP4-25 guidate dallo spagnolo, Lewis Hamilton e Jenson Button. La confezione del videogame cambier&agrave; per ogni nazione: nel Regno Unito e per l'uscita globale saranno presenti Hamilton e Sebastian Vettel, nei Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo ci saranno Max Verstappen e Hamilton, Charles Leclerc e Pierre Gasly saranno presenti in Francia, Carlos Sainz e Hamilton in Spagna, Robert Kubica e Hamilton in Polonia e infine in Canada Lance Stroll al fianco di Hamilton. Fernando Alonso entra in Motorsport Games       

La lotta che ha infiammato il motorsport rivive in &ldquo;F1 19: Legends Edition&rdquo;: il videogioco in versione speciale del titolo Codemasters, in uscita il prossimo 25 giugno. La McLaren di &ldquo;Magic&rdquo; sfida ancora una volta la Ferrari del Professore. E debutta anche la F2 con Albon e Norris

'F1 2019: Legends Edition', Senna e Prost rivali di sempre

I motori si accendono a Imola per l'edizione 2019 dell'Historic Minardi Day. Ecco le vetture attese in pista

Historic Minardi Day: foto

Una vera e propria kermesse. Quasi meglio di un Gran Premio. Magari per ricordare, attraverso monoposto di venti o trenta anni fa, come erano le corse, gli indimenticati protagonisti, il rumore dei motori a 8, 10 o 12 cilindri. &ldquo;Col Minardi Team ho preso parte a 340 appuntamenti e sono orgoglioso di poter condividere i frutti di quel meraviglioso periodo insieme a tutti gli appassionati, visto che proprio di recente &egrave; stato disputato il Gran premio numero 1000&rdquo;.     Sono le parole di Giancarlo Minardi, da un po&rsquo; di tempo impegnato anche nella veste di talent scout. Ora la sua scuderia &egrave; in mano del miliardario austriaco Dietrich Mateschitz. E si chiama Toro Rosso, sempre con sede a Faenza. In questo week end tutte le monoposto costruite sotto la direzione di Minardi sono attese sul tracciato Enzo e Dino Ferrari, compresa la prima, ideata nel 1985.  Le protagoniste a 4 ruote  Passando per quella spinta dal 12 cilindri Lamborghini, progettato dall&rsquo;arcinoto ingegnere della Ferrari, Mauro Forghieri, tra gli ospiti pi&ugrave; attesi. E poi appunto tutto lo scibile della F1, con molti del marchi che hanno fatto la storia del circus. Comprese ovviamente le Ferrari, ora di propriet&agrave; di facoltosi collezionisti olandesi, tedeschi, inglesi e italiani, che non perdono l&rsquo;occasione per cimentarsi in pista. E poi la McLaren di Ayrton Senna, la Tecno, la Wolf, la Tyrrell, la Fittipaldi,&nbsp; la Theodore,&nbsp; la Arrows, l&rsquo;Osella,&nbsp; la Dallara,&nbsp; la March). Non mancano F2, F3, Gran Turismo, e Sport Prototipi come l&rsquo;Alfa Romeo 33 TT 3 e le Lucchini Motorsport, le Lancia Martini, Lotus Elise. Spazio anche alle Supercar targate Pagani, Alfa Romeo, Lamborghini, Dallara Stradale e Alpine. &ldquo;Senza passato, non c&rsquo;&egrave; presente e futuro&rdquo;, giura Giancarlo Minardi. Oltre a Forghieri presenti anche molti piloti, a partire dal pi&ugrave; fedele alla scuderia romagnola, ovvero Pierluigi Martini, che ha corso oltre 100 GP con la scuderia faentina e che scender&agrave; in pista con la Tyrrel P36 sei ruote e la Minardi M189.&nbsp;  I piloti presenti  Tra gli altri ospiti Riccardo Patrese , (che torner&agrave; al volante della Williams FW14, motorizzata Renault, la monoposto con la quale vinse i GP del Messico e del Portogallo del 1992), Patrick Tambay, Emanuele Pirro, Alessandro Nannini,&nbsp; Luca Badoer, Roberto Moreno, Andrea Montermini, Luis Perez Sala, Paolo Barilla (che ha restaurato come noto una magnifica Ferrari 312B del 1970, guidata da Jacky Icky), Gabriele Tredozi e Aldo Costa, gi&agrave; Direttore Tecnico del Team Minardi, Alex Caffi, Giovanni Lavaggi, Carlo Facetti, Bruno Giacomelli, pilota ufficiale Alfa Romeo negli anni ottanta. E grandi protagonisti delle corse degli anni sessanta e settanta, come Howden Ganley, Richard Attwood, Hans Herrmann, Teddy Pilette, David Piper. Presente anche Emanuele Pirro, cinque volte vincitore a Le Mans&nbsp; Il biglietto unico, acquistabile su TicketOne e direttamente al Santerno, d&agrave;&nbsp; accesso ai box, paddock e terrazza. Epresso la Sala Conferenze &ldquo;Ayrton Senna&rdquo; prevista la presentazione di nuovi volumi firmati da Pino Allievi, Mario Donnini, Paola Rivolta e Umberto Zapelloni. 

D&rsquo;accordo, il Gran premio &egrave; stato perso da tempo, ma sul celebre autodromo va in scena nel week end la quarta edizione di una manifestazione che raccoglie oltre 30 monoposto di F1 entrate nella storia, oltre a quelle del costruttore romagnolo. Poi Il primo maggio in programma una giornata dedicata a Senna, a 25 anni dalla scomparsa

Hisotric Minardi Day, a Imola si accendono i motori

        Venticinque secondi. Un gioco di luci rosse, nere e bianche. Pneumatici, livree eleganti. Una colonna sonora galvanizzante in sottofondo. &Egrave; il trailer lanciato ieri da Codemasters per annunciare l&rsquo;arrivo, il prossimo giugno, del nuovo videogioco ufficiale della Formula 1, F1 2019.  Codemasters ha finora rilasciato pochi dettagli sulle novit&agrave; del nuovo titolo &ldquo;F1&rdquo;. Intanto, la data di uscita, il 28 giugno 2019, due mesi in meno rispetto allo scorso anno. Non cambiano le consolle: Playstation 4, Xbox One e PC. Undici, le vetture disponibili: oltre alle 10 monoposto, sar&agrave; presenta una nuova regulation car ideata con il team Formula 1 e guidata per l&rsquo;occasione dall&rsquo;ingegnere Ross Brawn e da Pat Symonds, ex pilota negli anni Ottanta con la Toleman. La vettura sar&agrave; selezionabile solo in multiplayer: per aumentare il livello di personalizzazione a favore degli utenti, questi ultimi potranno anche scegliere tra diversi modelli di livrea. Nei secondi finali del trailer, inoltre, si scorge quella che pare essere una Dallara. Rumors sostengono quindi che nella modalit&agrave; carriera possa essere inserita la Formula 2. Altre novit&agrave; saranno rivelate da Codemasters prossimamente. F1 2019 &egrave; solo l&rsquo;ultimo di una lunghissima serie di titoli dedicati alle monoposto del Circus, e non solo quelli legati ufficialmente al brand F1. In epoca pre-Playstation, quando ancora ci si affidava ai giochi per il Commodore 64 o altre piattaforme oggi obsolete, si sono susseguiti tanti titoli, tutti usciti a fine anni &rsquo;80-inizio &rsquo;90. Ecco quali sono, secondo noi, quelli da ricordare. &nbsp;  &ldquo;Super Monaco GP&rdquo; usc&igrave; il 19 maggio 1989 (per il mercato giapponese) prodotto da SEGA. Oggi, solo a posare gli occhi su tutti quei pixel ci verrebbe il mal di testa, ma all&rsquo;epoca fu uno dei primi a proporre la visuale del pilota e non la solita telecamera dall&rsquo;alto. Non aveva alcuna licenza ufficiale, e questo provocava alcuni divertenti dettagli, come il nome di Alain Prost storpiato in un incomprensibile &ldquo;Asselin&rdquo;, o la Ferrari che improvvisamente riscopriva sconosciute radici toscane chiamandosi &ldquo;Firenze&rdquo;. &nbsp;  Ben pi&ugrave; importanza ebbe tre anni dopo &ldquo;Formula One Grand Prix&rdquo;, pubblicato dalla MicroProse. Aveva impostazioni molto basiche, ma fu il primo vero simulatore di una gara di Formula 1. Era possibile modificare l&rsquo;assetto della vettura durante la sosta ai box, per poi correre prove libere, qualifiche, warm up e gara: oggi, la normalit&agrave;, nel 1992 una rivoluzione. Anche in questo caso, niente licenza per la versione europea, e riecco altre chicche, come Ayrton Senna trasformato in Carlos Sanchez o la Minardi, denigrata al simpatico &ldquo;Piratella&rdquo;,&nbsp; mentre non c&rsquo;era pace per il povero Prost, questa volta apostrofato come Jean-Paul Cassell. &nbsp;  Poi arriva la Playstation, e le cose si fanno sul serio. Nel settembre 1996 esce in Europa &ldquo;Formula 1&rdquo;, il primo con licenza ufficiale, sviluppato dalla Bizarre Creations. Grafica, per i tempi, d&rsquo;eccellenza, gameplay semplice e spettacolare, in sottofondo il commento tecnico del vero telecronista britannico Murray Walker. Negli anni Novanta non si poteva chiedere di meglio: gli appassionati lo ricordano ancora con nostalgia. &nbsp;  Nel 1998, con la Nintendo 64 che anticip&ograve; le altre consolle, ecco &ldquo;F1 World Grand Prix&rdquo;. La grafica e il gameplay non si discostavano molto dal suo collega pi&ugrave; famoso pubblicato nel &rsquo;96, ma ci&ograve; che lo contraddistingueva era la modalit&agrave; Challenge, in cui il giocatore era chiamato a replicare alcuni episodi avvenuti durante le corse della stagione 1997. &nbsp;  Si arriva ai giorni nostri, alla tecnologia sempre pi&ugrave; innovativa, alla simulazione pi&ugrave; efficace possibile. In altre parole, a F1 2018, l&rsquo;ultimo capitolo della serie ufficiale prima dell&rsquo;uscita, a giugno, dell&rsquo;edizione 2019. Codemasters ha in questo caso realizzato un lavoro senza pari. La modalit&agrave; Carriera si avvicina a ci&ograve; che accade veramente nella realt&agrave;, con i membri delle scuderie approfonditi persino dal punto di vista psicologico. Il gamer pu&ograve; anche scegliere il rivale, e il pilota farsi intervistare dalla bella giornalista Claire. Sistema di guida eccellente e realistico, sono presenti tutti i piloti e circuiti del campionato mondiale, oltre alle auto storiche. E adesso cresce l&rsquo;attesa per scoprire se Codemasters riuscir&agrave; a superarsi con F1 2019.          

Pubblicato il trailer del titolo Codemasters. Chiss&agrave; se riuscir&agrave; a rivoluzionare il settore come gi&agrave; fatto da altri videogame sulle monoposto: ne vogliamo ricordare cinque

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