Ottobre ha registrato segni positivi sul fronte caro carburanti. Dopo svariati mesi in cui i prezzi della benzina e del diesel continuavano, in maniera preoccupante, a crescere, questo &egrave; stato un mese in cui si &egrave; potuto notare un graduale sgonfiamento.  Nonostante adesso si possa tirare un &ndash; leggero &ndash; respiro di sollievo dato il miglioramento in corso, c&#39;&egrave; comunque da sottolineare che rispetto al 2022 il costo resta alto e importante, soprattutto se pensiamo al pieno dell&#39;auto. Va perci&ograve; da s&eacute; chiedersi quanto questo veniva invece a ottobre 2022 e come si sono trasformati i prezzi nell&#39;ultimo mese. A rispondere sono i dati di Figisc/Anisa Confcommercio.  L&#39;aumento  Prendendo dunque come riferimento ottobre, possiamo dire che il prezzo medio della verde nel 2023 &egrave; stato di 1,911 euro/litro, mentre il gasolio diesel di 1,891 euro/litro. I rincari sono stati rispettivamente di 0,233 e 0,044 euro/litro se si confrontano con lo stesso mese del 2022, quando la benzina aveva un costo di 1,678 euro/litro e il diesel di 1,847 euro/litro.  C&#39;&egrave; per&ograve; anche da considerare che in quel periodo c&#39;era il taglio delle accise, grazie al quale c&#39;era una diminuzione di 0,305 euro/litro (0,25 euro/litro + Iva). La nota positiva, invece, che non va sottovalutata, &egrave; che il prezzo del pieno auto &egrave; in calo: a settembre 2023, i due carburanti avevano una media di 1,987 e 1,912 euro/litro.  I prezzi  Ma ora andiamo nel dettaglio e scopriamo quali sono, ad oggi, i prezzi dei carburanti in Italia pubblicati da Quotidiano Energia ed elaborati come sempre sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all&rsquo;Osservatorio del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Partiamo dalla benzina, che &egrave; al self service a 1,857 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,844 e 1,869 euro/litro (media no logo a 1,855 euro/litro). Al servito, invece, si attesta a 1,999 euro/litro.  Passiamo al diesel che invece in modalit&agrave; fai da te &egrave; a 1,850 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,840 e 1,859 euro/litro (no logo a 1,848 euro/litro), mentre al servito a 1,991 euro/litro. Infine Il Gpl oscilla fra 0,727 e 0,749 euro/litro (no logo 0,714), e il metano tra 1,429 e 1,558 euro/kg (no logo 1,454).  Auto elettriche, Federcarrozzieri sfata dieci falsi miti 

Attualmente c&#39;&egrave; una graduale discesa dei costi ma se si analizzano gli ultimo 365 giorni, la situazione dei rincari per benzina, Diesel e GPL fa rabbrividire gli automobilisti

Caro carburanti: come si sono trasformati (in peggio) i prezzi in un anno

        Nel 2022, dopo la fase acuta della pandemia, la mobilit&agrave; su strada ha ripreso a crescere, causando un aumento significativo degli incidenti&nbsp;in Italia. Secondo i dati rilevati e diffuso da Istat, rispetto al 2021 i sinistri e gli infortunati hanno registrato un notevole incremento, soprattutto nei primi sette mesi dell'anno, quando le restrizioni per il contenimento del virus erano ancora in vigore. A partire da agosto, si &egrave; osservata una lieve diminuzione degli incidenti e dei feriti, anche se il numero di vittime &egrave; continuato ad aumentare fino a dicembre. Guida sicura: Polizia, Luiss, Aci e Assosharing insieme per un futuro migliore Incidenti stradali, i numeri I dati mostrano che nel 2022 ci sono stati 3.159 morti in incidenti stradali (+9,9% rispetto all'anno precedente), 223.475 feriti (+9,2%) e 165.889 incidenti (+9,2%). Sebbene gli incidenti e i feriti siano ancora in diminuzione rispetto al 2019, le vittime si sono mantenute pressoch&eacute; stabili, con una leggera flessione dello 0,4%. Analizzando le categorie di utenti della strada, si &egrave; riscontrato un aumento delle vittime, tranne per i ciclisti e gli occupanti di autocarri. In particolare, gli occupanti di autovetture hanno subito un incremento del 15,4% nel numero di vittime, mentre tra i motociclisti l'aumento &egrave; stato del 12,4%. I pedoni hanno registrato un aumento del 3,2% delle vittime, mentre i conducenti di autocarri hanno visto un calo dell'1,8%. Le biciclette elettriche hanno segnato un calo del 6,8% delle vittime, mentre gli infortunati su monopattini elettrici sono aumentati in modo preoccupante. Pratiche sbagliate alla guida Tra i comportamenti scorretti alla guida, la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocit&agrave; eccessiva sono risultati i pi&ugrave; frequenti, rappresentando il 38,1% dei casi. Preoccupante &egrave; anche il fatto che la guida troppo veloce sia il comportamento pi&ugrave; sanzionato (38,7% delle sanzioni totali), mentre le sanzioni per l'uso di smartphone in auto e per la guida sotto l'effetto di alcol e droghe sono aumentate. Vacanze in auto: cosa &egrave; obbligatorio (e utile) avere a bordo       

Crescono le vittime in tutte le categorie degli utenti della strada, ma non per ciclisti e guidatori di autocarri. Pi&ugrave; multe per uso di telefono al volante e per guida sotto effetto di alcol e droghe

Incidenti stradali: nel 2022 in aumento sinistri e vittime

        79,4 milioni sono le auto che, nel 2022, sono state immatricolate. Seppur il numero sia abbastanza alto, rispetto al 2021 l'anno precedente ha registrato un leggero calo, del 2%. Tale risultato, poco negativo, arriva dai buoni risultati che hanno avuto mercati emergenti quali India, Medio Oriente, Sud-est asiatico e Africa che hanno mitigato le perdite registrate in Europa, Nordamerica e Cina. Stando a quanto riporta Jato Dynamics, il 24% delle vendite mondiali di veicoli 2022 viene dai sopracitati, mentre Europa, America del Nord e Cina contribuiscono per il 69% del totale. Da quello che si apprende, in base alle parole di Felipe Munoz, Global Analyst di JATO Dynamics, le ragioni sono principalmente due: la prima riguarda la crisi della catena di forniture e la mancanza di microchip. La seconda sono le multe attribuite a Mosca in seguito all'invasione dell'Ucraina, che hanno fatto perdere quasi un milione di auto al mercato russo (-59%). Al netto di queste informazioni, comprendere chi &ndash; in questo mercato auto calante del 2022 &ndash; riesca a rimanere a galla con i propri modelli, conquistandosi i primi posti nella classifica mondiale delle auto pi&ugrave; vendute, &egrave; un'operazione interessante. E dunque quali sono queste vetture? Per rispondere alla domanda, &egrave; stata stilata una top 5 e a detenere il podio vi &egrave; Toyota, con la sua RAV4. TOP 5, i migliori SUV full hybrid del 2023 &nbsp; Toyota RAV4  La Toyota RAV4 &egrave; nella top 5 il modello pi&ugrave; venduto che, seppur registri un calo del 10%, &egrave; prima in classifica. L'auto ha avuto, comunque, ben 1.016.000 immatricolazioni. &nbsp; Toyota Corolla  Al secondo posto, sempre Toyota con la Corolla. Anch'essa ha avuto un calo del 10% come la RAV4. Ci sono state ben 992.000 immatricolazioni. &nbsp; Tesla Model Y  Passiamo al marchio di Elon Musk. Al terzo posto spicca la Tesla Model Y, che registra un +91% di immatricolazioni, numero pi&ugrave; che positivo. Del modello sono stati venduti ben 747.000 esemplari. &nbsp; Honda CR-V  Nella lotta fra Toyota e Tesla, a conquistarsi il quarto posto &egrave; la CR-V di Honda che, seppur registri un calo del 18%, vede immatricolate 733.000 vetture. &nbsp; Toyota Camry  Con l'ultimo posto si torna a Toyota e alla sua Camry che, in realt&agrave;, registra un calo piuttosto minimo (-1%). Il modello vede immatricolati 673.000 esemplari.       

I due marchi, entrambi presenti nella classifica, si sono letteralmente sfidati. Ecco chi ha vinto &nbsp;

Top 5 auto più vendute al mondo: testa a testa fra Toyota e Tesla

        La fine di un anno &egrave; sinonimo spesso di resoconti e bilanci, e nel settore automobilistico &egrave; stilata una classifica delle auto che, nel suo corso, sono risultate quelle pi&ugrave; affidabili. Anche per il 2022 &egrave; stata scritta una lista, con un sondaggio fatto da WhatCar in collaborazione con Motor Easy, elaborato su un campione di 24.927 intervistati, per un totale di 248 modelli prodotti da 32 marchi. Quindi quali sono state le vetture affidabili per l'anno che da poco abbiamo salutato? Scopriamolo. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci &nbsp; Hyundai i10  Iniziamo con la Hyundai i10, un'auto che coniuga stile moderno e tecnologie d'avanguardia. Ha 5 posti (4 invece per la sua versione base) ed ha 367 cm di lunghezza. Il fari scolpiti le danno un look decisamente sportivo Vanta un motore di 998 cc tre cilindri in due declinazioni di potenza: 67 e 100 Cv. Parte da un prezzo di 14.750 euro. &nbsp; Honda Jazz  Si prosegue con la Honda Jazz, equipaggiata con la tecnologia ibrida e:HEV di ultima generazione. Il propulsore a benzina &egrave; di 4 cilindri 1.498 cc da 109 Cv. L'auto ha tre modalit&agrave; di guida: Ev Drive, Hybrid Drive ed Engine Drive e parte da un costo di 24.300 euro. &nbsp; Volkswagen Up!  Al terzo posto troviamo il marchio Volkswagen con la Up!, un'auto sbarazzina e piccola e che in termini di affidabilit&agrave; &egrave; riuscita ad aggiudicarsi uno dei primi posti in classifica. La Up! &Egrave; disponibile a 3 o 5 porte e la sua versione termica ha un motore tre cilindri benzina da 999 cc nelle varianti da 65 e 115 Cv. &nbsp; Honda Jazz terza generazione  Seppur non sia recente, Honda Jazz terza generazione &egrave; riuscita a rientrare. Nel 2015 &egrave; stata presentata al Salone di Ginevra, ed &egrave; basata sulla stessa piattaforma del crossover HR-V. Ha una lunghezza complessiva di circa 4 metri e un sistema operativo Android. Ha un motore a benzina di 1,3 litri e 102 CV abbinato al cambio manuale o alla trasmissione automatica CVT. &nbsp; Toyota Aygo  Si conclude con la Toyota Aygo, versione standard. Seppur qualche proprietario abbia riscontrato un problema alla sospensione anteriore, la percentuale &egrave; talmente bassa da non poterla catalogare come inaffidabile. Quest'auto aveva un tre cilindri benzina mille da 72 Cv.       

Nessun marchio italiano neI sondaggio effettuato su un campione di 24.927 intervistati. Nella lista compaiono veicoli sia nuovi che meno recenti

La classifica delle 5 auto più affidabili del 2022

        Dicembre &egrave; un mese di bilanci e resoconti, e ogni settore chiude l'anno con la speranza di aver mantenuto dei numeri positivi. Nel caso dell'auto, purtroppo, non si pu&ograve; dire che l'ultimo mese dell'anno sia terminato con cifre incoraggianti. L'andamento del mercato, in Italia, risulta infatti negativo secondo i dati dell'ultimo bollettino di Auto-Trend. L'unico segmento a salvarsi &egrave; quello delle ibride, i cui numeri sono leggermente in rialzo. Immatricolazioni auto: dicembre a +21%, ma non &egrave; un segno positivo Mercato auto, l'analisi del 2022 Partiamo dall'usato. Questo &egrave; in calo del 10,2%, registando 2.725.019 passaggi netti rispetto ai 3.033.816 del 2021. Nel 2022, comunque, le auto usate sono risultate pi&ugrave; del doppio rispetto alle nuove. Passando invece alle nuove immatricolazioni, le vendite delle ibride sono state le uniche a registrate un segnale positivo. Nel dettaglio: quelle a benzina hanno avuto un rialzo del 7,6% e quelle a gasolio del 5,1%. Non si pu&ograve; dire lo stesso per i veicoli a benzina e Diesel, che sono calate del 21,8% per le prime e del 24% per le seconde. Non va meglio neppure per le elettriche, la cui quota quest'anno &egrave; scesa al 3,7%. Clicca qui per provare con noi le finaliste di The Car of The Year 2023       

Le vetture a benzina e diesel, ad esempio, sono calate del 21,8% per le prime e del 24% per le seconde &nbsp; &nbsp;

Mercato auto: il 2022 si chiude in negativo, ad esclusione delle ibride

        Sul fronte delle immatricolazioni dell'auto, l'anno 2022 non si chiude proprio nel migliore dei modi. Secondo i dati diffusi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le 104.915 unit&agrave; di dicembre (+21%) portano il 2022 a chiudere con 1.316.702 immatricolazioni di autovetture nuove, ossia pari al -9,7% sul 2021 e una perdita di volumi di circa 141.000 pezzi (-4,5% sul 2020 e -31,2% sul 2019). La Top 10 europea delle auto pi&ugrave; vendute a novembre 2022 Immatricolazioni, situazione ancora difficile Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto, si esprime cos&igrave;: &ldquo;&Egrave;&nbsp;tempo di valutazioni e possiamo tirare le somme dell&rsquo;anno appena terminato: il 2022 non &egrave; stato certamente un anno buono per la transizione verso l&rsquo;elettrico. La quota di mercato di questa alimentazione, che sarebbe dovuta crescere con la spinta degli incentivi statali, ha invece consuntivato una flessione rispetto al 2021, arretrando dal 4,6% al 3,7% e facendo registrare il peggior andamento tra i pi&ugrave; grandi mercati in Europa.&rdquo; Poi continua: &ldquo;I volumi di immatricolato dell&rsquo;anno sono stati i pi&ugrave; bassi degli ultimi 40 anni, anche peggio dell&rsquo;anno 2020 in cui eravamo nel pieno della pandemia e le reti di vendita subirono la chiusura forzata dell&rsquo;attivit&agrave; per oltre due mesi. Di questo passo il rinnovo del parco circolante italiano continua ad essere molto lento e le previsioni per l&rsquo;anno appena iniziato, in un contesto economico di forte inflazione, restano ancorate alla prudenza.&rdquo; &ldquo;Inoltre, soprattutto in vista del divieto europeo di vendita dei veicoli endotermici a partire dal 2035, rimangono molto forti i dubbi circa l&rsquo;opportunit&agrave; di puntare sul 100% elettrico e sul tema abbiamo accolto con favore le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio dei Ministri per poter rivedere tale impostazione che appare troppo stringente nei tempi ai fini di una transizione ecologica ragionevolmente sostenibile, oltre che dal punto di vista ambientale, anche economico e sociale&rdquo;. Mercato auto, l'elettrico non decolla De Stefani continua dicendo: &ldquo;Nel 2022, purtroppo, la politica dei contributi alla rottamazione e all&rsquo;acquisto di veicoli green decisa ad aprile scorso e modificata nel pieno dell&rsquo;estate, non si &egrave; rilevata efficace considerando che alla fine dell&rsquo;anno risultano avanzi di risorse superiori a 270 milioni di euro sulle fasce 0-20 e 21-60 g/Km di CO2 e oltre 8,5 milioni per i veicoli commerciali N1 e N2, a riprova che qualcosa non ha funzionato nell&rsquo;impostazione normativa per l&rsquo;erogazione e rispetto alle effettive necessit&agrave; del mercato&rdquo;. &ldquo;L&rsquo;auspicio &egrave; che tali consistenti disavanzi di risorse possano, non solo, essere canalizzati velocemente sul nuovo anno ma soprattutto che, intervenendo sul DPCM 6 aprile 2022, cos&igrave; come novellato dal DPCM 4 agosto 2022, si rivedano alcuni aspetti normativi che, allo stato attuale, ostacolano la completa fruizione degli incentivi per gli acquisti di veicoli a bassissimo impatto ambientale." &ldquo;Per ottimizzare l&rsquo;impiego dei fondi, Federauto ha fatto una serie di proposte, inclusive anche dell&rsquo;estensione degli incentivi di fascia 0-20 e 21-60 g/Km di CO2 a tutte le persone giuridiche e dell&rsquo;ampliamento dei contributi destinati ai veicoli commerciali ad altre alimentazioni, oltre che ai soli veicoli elettrici. Ovviamente, la riforma fiscale del settore resta al centro dell&rsquo;agenda della Federazione, cos&igrave; come lo sviluppo capillare di impianti di ricarica elettrica anche a elevata potenza, su rete stradale e autostradale, sulla quale resta ancora molto da fare&rdquo; conclude. Sfoglia le pagine per continuare a leggere &nbsp; Flessione della domanda auto Se si considerano i canali di vendita, nel 2022 la domanda espressa dai privati ha subito una flessione del -15,7% e un ridimensionamento della rappresentativit&agrave; scesa al 58,9% del totale (dicembre +7,6%, q.d.m. 53,4%); anche le societ&agrave; sui dodici mesi hanno perso il -13,9%, con una quota al 13,5% (a dicembre -7,5% e rappresentativit&agrave; al 14,2%). Per quanto riguarda il noleggio, invece, &egrave; stato l&rsquo;unico canale che ha tenuto, portando a terminare l&rsquo;anno in crescita del +9,5% e quota del 27,6% (dicembre +79,7%, quota 32,4%): nello specifico il noleggio a lungo termine ha segnato una performance di crescita annua pari a +20,9%. Nell&rsquo;arco di tutto l'anno 2022 flettono le alimentazioni, a eccezione delle ibride non ricaricabili (+6,7%) che raggiungono il 33,4% di quota, e del GPL (+10,4%, quota a circa il 9%). Al contrario, le vetture elettriche registrano nell&rsquo;intero 2022 una diminuzione del -26,9%, attestandosi ad una rappresentativit&agrave; del 3,7% (circa un punto percentuale in meno sul 2021) e le plug-in con un decremento del -5,8% (quota al 5,7%). Nel confronto con il 2021, benzina e diesel perdono rispettivamente il -16,2% e -20,2%, con una rappresentativit&agrave; del 27,7% e 19,7%. Il metano conclude l&rsquo;anno a -65,8% e non raggiungendo neanche l&rsquo;1% del mercato totale. Negli ultimi tre giorni di dicembre &egrave; stato immatricolato il 28,3% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di Case e concessionari (incluso l&rsquo;uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato circa l&rsquo;8,9% dei volumi di vendita mensili, in flessione del -17,6% sui volumi dello stesso mese dello scorso anno. Nell&rsquo;anno le auto-immatricolazioni hanno inciso per l&rsquo;8,5% sul totale dell&rsquo;immatricolato, in calo del -23,1% sul 2021. Clicca qui per provare insieme a noi le finaliste del The Car of The Year 2023       

Il 2022 termina con in negativo, mentre la transizione verso l'elettrico continua a essere molto difficile: ecco tutti i numeri

Immatricolazioni auto: dicembre a +21%, ma non è un segno positivo

        Il mese di novembre 2022 ha visto una vera e propria impennata delle vendite di auto elettriche. In generale il mercato ha sub&igrave;to un incremento delle immatricolazioni di oltre il 17%, soprattutto in Germania dove si registra un +31,4% e in Italia (14,7%). Meno sostanziosa ma comunque notevole anche la crescita delle vendite in Spagna e in Francia, rispettivamente del 10,3% e del 9,8%. Ma quali sono stati i modelli pi&ugrave; venduti? &nbsp; Tesla Model Y  La regina delle vendite &egrave; stata senza dubbio la Tesla Model Y. Il Suv 100% elettrico ha registrato un totale di 19.169 esemplari immatricolati (+254% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). &nbsp; Dacia Sandero  Al secondo posto si piazza la Dacia Sandero: &nbsp;la city car spaziosa e compatta per la citt&agrave; ma ideale anche per i viaggi ha chiuso le vendite di novembre con 18.718 esemplari venduti. &nbsp; Toyota Yaris  Al terzo gradino del podio si stabilisce la Toyota Yaris, l'utilitaria giapponese perfetta per muoversi in citt&agrave;. A novembre ne sono state vendute 17.320 unit&agrave;. &nbsp; Fiat 500 e Abarth  Appena fuori dai primi tre posti c'&egrave; la Fiat 500 (incluso il modello Abarth) con 17.238 unit&agrave;: l'iconico modello della Casa italiana &egrave; apprezzatissimo soprattutto nella versione hybrid ed elettrico. &nbsp; Peugeot 208  Con 15.613 vendite a novembre la Peugeot 208 si piazza a met&agrave; classifica: ad attirare i clienti &egrave; stato soprattutto il suo design sportivo e al tempo stesso elegante e le dimensioni compatte. &nbsp; Volkswagen Golf  Al sesto posto si classifica la Volkswagen Golf, arrivata alla sua ottava generazione. Sono 14.908 le unit&agrave; vendute a novembre. &nbsp; Renault Clio  Il settimo posto &egrave; tutto della francese Renault Clio, la berlina caratterizzata dalle sue linee moderne ed eleganti. A novembre ne sono stati venduti 14.838 esemplari. &nbsp; Volkswagen T-Roc  Nella classifica rientra anche un'altra Volkswagen: stiamo parlando del nuovo crossover T-Roc, rinnovato negli interni e nelle prestazioni. Novembre 2022 conta 14.703 unit&agrave; immatricolate. &nbsp; Toyota Yaris Cross  Al nono posto si piazza la Toyota Yaris Cross, versione crossover della Yaris "base" che risulta pi&ugrave; compatta. Sono stati 13.282 gli esemplari venduti a novembre. &nbsp; Volkswagen Tiguan  All'ultimo posto della Top 10 c'&egrave; la terza Volkswagen: la Tiguan ha registrato 12.739 unit&agrave; vendute e il merito va tutto al nuovo design innovativo, alle proporzioni grintose e alla potenza di cui &egrave; dato il Suv.       

In testa si piazza Tesla, ma nella classifica rientrano ben 3 modelli diversi di Volkswagen: le 10 auto pi&ugrave; scelte in Europa nel penultimo mese del 2022

La Top 10 europea delle auto più vendute a novembre 2022

Si conoscer&agrave; solo il 13 gennaio la vincitrice di The Car of The Year 2023, ma nel frattempo Auto vi da la possibilit&agrave; di vederle, salirci a bordo e guidarle in due appuntamenti a Milano e Cortina d&rsquo;Ampezzo. Ma scopriamo quali sono le auto che si contendono quest&rsquo;anno il titolo di The Car of The Year. Prima di tutto bisogna dire che non &egrave; stato un compito semplice per la Giuria selezionare le sette, scusate otto quest&rsquo;anno, finaliste tra le vetture nella lista delle novit&agrave;, perch&eacute; molte, anche tra le escluse, erano decisamente degne di essere inserite tra le favorite.  Secondo le regole del premio The Car of The Year, ciascuno dei 60 giurati ha votato, solo per questa scelta in forma anonima, le proprie sette auto preferite e le vetture che hanno ottenuto il maggior numero di voti sono entrate nella rosa delle candidate alla vittoria. Il premio &egrave; organizzato da nove riviste specializzate europee, noi di Auto per l&rsquo;Italia, ed &egrave; considerato il pi&ugrave; autorevole riconoscimento a livello europeo dall&rsquo;industria automotive. Esiste dal 1964 e le finaliste vengono scelte e votate da una giuria composta da 60 giornalisti di 23 diversi Paesi europei.  Clicca qui per provare con noi le finaliste di The Car Of The Year 2023  Ecco quindi in ordine alfabetico le sette finaliste: Jeep Avenger; Kia Niro; Nissan Ariya; Peugeot 408; Renault Austral; Subaru Solterra/Toyota bZ4X; Volkswagen ID. Buzz. Tutte queste vetture hanno un fattore in comune, sono elettriche o elettrificate. Un elemento che, anche in vista della decisione dell&rsquo;Europa di vietare la vendita delle auto con motori endotermici dal 2035, ha chiaramente influito sulle scelte dei giurati. L&rsquo;anomalia di quest&rsquo;anno &egrave; che la Toyota e la Subaru sono esattamente la medesima vettura. Le due Case giapponesi hanno sviluppato insieme, per le rispettive competenze, il progetto. Ecco quindi che le finaliste sono s&igrave; sette, ma di otto brand diversi. Come dicevamo, tante le vetture escluse, molte date anche per probabili finaliste come l&rsquo;Alfa Romeo Tonale, la BMW X1 e la Mazda CX-60. Non hanno passato la tagliola delle selezioni anche auto premium come Range Rover e Mercedes EQE e GLC. Non ci resta che, come consuetudine, dire: vinca la migliore!  Clicca qui per provare con noi le finaliste di The Car Of The Year 2023   

Elettrificate o elettriche, &egrave; questo il fattore comune delle finaliste del premio pi&ugrave; ambito del settore automotive. L&#39;elezione il 13 gennaio ma &egrave; possibile vederle e guidarle con noi a Milano e Cortina

Coty 2023: 7 (+1) Regine per un trono

        I primi undici mesi del 2022 sono stati per Stellantis estremamente soddisfacenti in tema di vendite. Il Gruppo infatti si conferma al primo posto delle vendite dei veicoli a basse emissioni dotati di spina (LEV) in tutta Italia. Rispetto allo stesso periodo del 2021, Stellantis ha registrato una crescita del 2,6% e si conferma ancora pi&ugrave; leader nel settore dei veicoli commerciali per il quale ha raddoppiato la propria quota sfiorando la met&agrave; del mercato stesso. Mercato auto, novembre in positivo ma il futuro &egrave; oscuro Jeep Andando pi&ugrave; nel dettaglio, apprezzatissima nel mercato dei veicoli ibridi &egrave; la tecnologia 4xe di Jeep: il marchio statunitense si conferma al primo posto nei primi 11 mesi del 2022 con una quota del 28,7%. Tra i modelli che contribuiscono al successo ci sono senza dubbio i SUV italiani Compass 4xe, il Renegade 4xe e il Wrangler 4xe. Jeep Compass &egrave; la vettura numero uno del segmento C-SUV con una quota del 28,4% (+4,6% rispetto ai primi 11 mesi del 2021). A Renegade, Peugeot e-2008 (in prima posizione del suo segmento) e Opel Mokka appartiene pi&ugrave; del 65% della quota di mercato. Peugeot Nel mercato del full electric domina la berlina Peugeot e-208. Tra le ibride il primo posto se lo prende la station wagon del segmento Cu Peugeot 308, mentre la nuova DS4 &egrave; tra le tre berline dello stesso segmento. Nel 2020 il marchio francese, con la sua linea 100% elettrica, &egrave; diventato quello con le emissioni di CO2 pi&ugrave; basse in Europa.Peugeot punta ad offrire gi&ograve; dal 2023 il 100% della sua gamma in verisione elettrificata, grazie all'arrivo dei due SUV ibridi 3008 e 5008. La nuova 408, disponibile in due versioni plug-in hybrid, arriver&agrave; in Italia nel febbraio del 2003 e nei mesi seguenti arriver&agrave; anche in versione elettrica.&nbsp; Alfa Romeo L'Alfa Romeo propone ora la sua Tonale in versione Plug in Hybrid Q4. Il SUV si rivela il modello pi&ugrave; efficiente di sempre della Casa milanese, con emissioni di CO2 a 26 gr/Km, oltre 80 km di autonomia in citt&agrave; in full electric e una potenza di 280 cavalli. Opel Ottimi risultati anche per quanto riguarda Opel. L'Opel Corsa &egrave; seconda nel segmento B-Berlina per il settore delle vetture e dei veicoli commerciali, mentre Opel Mokka &egrave; tra le prime del segmento B-SUV. Nel 2023 l'offerta elettrificata del marchio si arricchir&agrave; con l'arrivo di Opel Astra Electric. Citro&euml;n Citro&euml;n ha riscosso un notevole successo anche grazie all'arrivo della nuova C5 X Hybrid Plug-In e del SUV familiare C5 Aircross Hybrid Plug-In, che si posiziona gi&agrave; al secondo posto del ranking de segmento D berlina PHEV. Al fine promuovere l'elettrificazione inoltre, Citro&euml;n ha anche lanciato la "Patente Elettrica Citro&euml;n" un gioco con cui mettersi alla priva della propria conoscienza sull'elettrificazione. Prosegue anche il successo di Citro&euml;n Ami-100% &euml;lectric, al primo posto nel segmento dei quadricicli leggeri con una quota di oltre il 55%. "Stellantis ha in Italia una leadeship assoluta nelle vendite dei veicoli a basse emissioni", ha affermato Santo Ficili, Country Manager di Stellantis in Italia. "Il risultato &egrave; stato acquisito grazie al nostro impegno strategico per l'elettrificazione che si basa su un investimento di oltre 30 miliardi di euro a livello globale che sar&agrave; completato entro il 2025. Abbiamo la responsabilit&agrave;, come leader di mercato, di accompagnare gli italiani nella transizione verso la mobilit&agrave; elettrificata. E questo lo possiamo fare anche grazie ad una rete di dealer altamente proessionale che si sta evolvendo al nostro fianco per rispondere alle pi&ugrave; variegate esigenze del cliente". Abarth 500e, prestazioni evolute       

Il Gruppo ha registrato ottimi risultati in questi 11 mesi del 2022: numeri notevoli soprattutto da Citroen, Opel e Jeep

Stellantis al 1° posto nelle vendite dei veicoli a basse emissioni

        Ottime notizie arrivano dal mercato automobilistico in relazione al mese di novembre 2022. Secondo i dati emersi dal rapporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti infatti, si sono registrate 119.853 nuove immatricolazioni (36.892 auto del gruppo Stellantis), circa il 14,7% in pi&ugrave; dello stesso mese nel 2021. Le cifre rispetto allo scorso anno quindi sono in deciso aumento, ma rimangono in calo rispetto al 2019. Le auto a basse emissioni pi&ugrave; vendute? La Fiat Nuova 500 elettrica e le Phev Compass e Renegade per Jeep. Intanto, le associazioni di categoria si mostrano decisamente preoccupate per il futuro. Car of The Year 2023, le 7 finaliste della 59&deg; edizione Parola ai presidenti Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor ha ammesso: "Il motivo dell'inversione di tendenza &egrave; l'attenuarsi della difficolt&agrave; di fornitura di microchip e di altri componenti essenziali per la produzione di auto. Un raggio di sole ha bucato la cappa di nubi che ristagna dall'inizio del 2020 sul mercato dell'auto, ma perch&eacute; rintroni il sereno occorre anche un impegno concreto dei produttori per contenere i prezzi e del nostro Governo che deve ripensare la politica degli incentivi". Michele Crisci, presidente dell'Unrae, ha aggiunto: &ldquo;I grandi ed epocali cambiamenti che stanno interessando il mondo della mobilit&agrave;, con l'evoluzione dell'industria dell'auto e la transizione verso una mobilit&agrave; sostenibile, richiedono una urgente riflessione su come affrontare la riconversione industriale nel nostro Paese" . Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, ha analizzato i fattori della decrescita: "I fattori di instabilit&agrave; e di incertezza legati alle supply chain, all'inflazione e ai costi energetici non sono ancora superati e si prolungheranno probabilmente per tutto il 2023, su cui tra l'altro spira il rischio di recessione e di ulteriore indebolimento della domanda".&nbsp; Orizzonte nero anche agli occhi di Paolo Scudieri, presidente di Anfia, che ha affermato: &ldquo;Speriamo che la rimodulazione degli incentivi, disponibile dal 2 novembre scorso con l'estensione dell'ecobonus alle societ&agrave; di noleggio, possa sostenere le immatricolazioni di vetture a zero e bassissimo impatto ambientale (Bev e Phev) nei mesi a venire e ribadiamo l'urgenza di dare attuazione alla misura di incentivazione per le infrastrutture di ricarica private e nei condomini, fattore indispensabile di stimolo al canale dei privati verso scelte d'acquisto orientate ai veicoli elettrificati". Stellantis, da luglio parte il nuovo modello di distribuzione e vendita       

I presidenti di diverse associazioni esprimono le loro preoccupazioni sull'avvenire del comparto auto alla luce delle difficolt&agrave; economiche che sta attraversando il mondo

Mercato auto, novembre in positivo ma il futuro è oscuro

        Con bZ4X ha fatto l'esordio nel mondo delle auto elettriche, con bZ3 ha presentato una soluzione specifica per la Cina. Adesso, dal Salone di Los Angeles 2022, Toyota mostra come andr&agrave; a proseguire il percorso di progetti full Electric, su architettura nativa, ampliando l'offerta nel segmento dei suv compatti. Toyota bZ Compact Suv Concept non tarder&agrave; a tradursi in un modello di serie, che ha tutta l'aria di essere il futuro C-HR elettrico. Lo stile parla i codici di C-HR Come il suv-coup&eacute; ha una coda sportiveggiante, come C-HR nasconde le maniglie posteriori sul montante. Si attende un passo ulteriore, che Toyota dia concretezza, riveli le dimensioni per misurare quanto sar&agrave; Compact il modello che da concept diverr&agrave; di serie. Oggi C-HR opera in una fascia di mercato da 4,40 metri di lunghezza, un segmento C suv s&igrave; piuttosto compatto. Con l'elettrico, i vantaggi dell'architettura nativa, lo spazio utile a bordo &egrave; decisamente superiore in rapporto agli ingombri esterni. Il concept bZ Compact Suv &egrave; un inseguirsi di spigoli sulla carrozzeria, a interrompere lamierati che provano a essere un po' pi&ugrave; avvolgenti sui passaruota. La cabina abitacolo ha un'impronta ampia e i montanti posteriori delineano ambizioni da suv-coup&eacute;, su una coda piuttosto squadrata. Interni minimal e con Yui a supporto Se del powertrain non rivela ancora nulla, Toyota&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;mostra gli interni realizzati con materiali sostenibili - riciclati e altri di origine vegetale -; l'impostazione assolutamente minimalista va in una direzione opposta, ad esempio, alla configurazione proposta da nuova Prius, ricca di comandi fisici. Due schermi curvi ospitano strumentazione e infotainment, i comandi a sfioramento sono sulle razze, integrati sulla curvatura inferiore dell'infotainment; altro punto di contatto tra passeggeri e veicolo, altra interfaccia uomo-macchina (HMI) &egrave; Yui, un assistente personale avanzato poich&eacute; &egrave; in grado di interpretare le richieste di ciascun passeggero a bordo.&nbsp; Il Compact Suv Concept &egrave; l'ultima proposta nel percorso Toyota&nbsp; bZ, che conter&agrave; 5 modelli ad hoc, elettrici a batteria, nei prossimi anni. Toyota che conferma l'obiettivo di raggiungere la neutralit&agrave; carboniosa dalle proprie attivit&agrave; nel 2050.        

Il concept presentato a Los Angeles &egrave; la terza proposta firmata Toyota bZ e si candida a essere un reale progetto di serie, destinato al segmento C suv

Toyota bZ Compact Suv Concept fa le prove di C-HR elettrico

        Mentre il mercato europeo continua a stentare e l'UE ha confermato lo stop alla vendita delle vetture con motore endotermico nel 2035, le Case continuano a portare avanti le loro strategie. Tanti i nuovi modelli in arrivo, la maggior parte dei quali dotati di alimentazione completamente elettrica, a conferma dell'attuale tendenza. Ma non mancano neppure i Costruttori che, pur indirizzati verso le vetture a batterie, continuano almeno per il momento a puntare sui propulsori tradizionali. Ecco le nuove vetture che vedremo arrivare nelle prossime settimane. Stop alle auto benzina nel 2035, Acea: "Decisione senza precedenti" &nbsp; Volvo EX90  Una delle principali novit&agrave; di questa fine 2022 &egrave; la nuova EX90, modello spartiacque che segna il passaggio alla nuova era di Volvo. Parente stretta della Polestar 3, la nuova Sport Utility della Casa svedese sar&agrave; caratterizzata da dimensioni generose e, naturalmente, da un powertrain 100% elettrico. Anticipata da alcuni teaser che ne hanno svelato dettagli dello stile e degli interni, la EX90 mostrer&agrave; uno stile essenziale e pulito, con una carrozzeria estremamente aerodinamica: nonostante le grandi dimensioni, il suo Cx sar&agrave; di appena 0,29: un valore estremamente ridotto per un Suv di questa fascia, a tutto vantaggio dell'autonomia. Altro grande punto di forza della Volvo EX90 saranno i contenuti tecnologici, in particolare i sistemi ADAS per la guida semiautonoma. L'auto sar&agrave; dotata tra l'altro di un avanzato LiDAR, capace di rilevare pedoni e altri ostacoli fino a 250 metri di distanza. L'appuntamento per il lancio della EX90 &egrave; fissato al 9 novembre. Volvo EX90, ecco come saranno gli interni &nbsp; Porsche 911 Dakar  Cadranno il 16 novembre i veli dalla Porsche 911 Dakar, rivisitazione in chiave off-road dell'iconica sportiva di Zuffenhausen. Pi&ugrave; alta da terra e dotata di protezioni per la carrozzeria, la Dakar arriver&agrave; sul mercato dopo aver percorso 500mila km di test, di cui oltre 10mila in fuoristrada, tra laghi ghiacciati in Svezia e deserti in Marocco e a Dubai. Ancora non comunicati i motori che saranno a disposizione su questa versione, mentre la trazione sar&agrave; ovviamente integrale. La Porsche 911 Dakar trover&agrave; una rivale concettualmente molto simile in un altro brand del Gruppo, Lamborghini: la Casa del Toro sta infatti sviluppando una versione rialzata della supercar V10 Hurac&aacute;n, la Sterrato, che invece debutter&agrave; a Miami a inizio dicembre. Porsche 911 conquista in fuoristrada il vulcano pi&ugrave; alto al mondo &nbsp; Alfa Romeo Tonale plug-in  La gamma del Suv del Biscione si prepara ad allargarsi ulteriormente con l'arrivo della versione plug-in hybrid, che dovrebbe debuttare il 17 novembre. Dotata di motore elettrico ricaricabile, la Tonale plug-in sar&agrave; anche la versione pi&ugrave; potente del modello. Il powertrain sar&agrave; composto da un motore endotermico a 4 cilindri turbo da 1,3 litri pi&ugrave; un'unit&agrave; elettrica con 275 cavalli di potenza massima e trazione integrale ibrida con uno schema analogo a quello delle Jeep 4xe. Esteticamente, la Tonale plug-in dovrebbe rimanere invariata rispetto alle versioni mild hybrid o non elettrificate, salvo la presenza dello sportellino per inserire la presa della ricarica. Alfa Romeo Tonale, nel 2023 arriva la Quadrifoglio? &nbsp; Abarth 500 elettrica  Debutter&agrave; il 22 novembre la nuova Abarth 500 elettrica, primo modello a zero emissioni del brand dello Scorpione. Le specifiche riguardanti il motore elettrico della piccola sportiva non sono state ancora rese note, ma &egrave; probabile che la 500e rivista e corretta da Abarth possa arrivare a quota 200 cavalli, contro 118 della versione standard a marchio Fiat. Il look, come tradizione, sar&agrave; rivisto per garantire un'immagine il pi&ugrave; possibile sportiva, cos&igrave; come saranno specifici anche assetto e freni. Capitolo a parte per la questione sound: la 500 elettrica ne sar&agrave; ovviamente priva, ma Abarth aveva annunciato mesi fa di star studiando un sistema di rumore artificiale. Abarth 595 e 695, torna un Arancione storico con la gamma 2023 &nbsp; BMW i7  La nuova generazione dell'ammiraglia bavarese Serie 7 arriva sul mercato, e apre la sua carriera con la versione elettrica i7. Per la sua prima grande berlina a zero emissioni, BMW dichiara dati di prim'ordine: autonomia di ben 625 km grazie alle batterie da 101,7 kWh, e prestazioni da sportiva nonostante il peso non certo ridotto di 2.640 kg: da 0 a 100 orari impiega infatti solo 4,7 secondi, con una velocit&agrave; massima autolimitata a 240 km/h. La potenza dei suoi due motori elettrici? Ben 544 cavalli, ma nel 2023 arriver&agrave; anche una versione griffata M con potenza di oltre 600 cv. Alla i7 si affiancheranno poi le versioni endotermiche della Serie 7: saranno disponibili due motorizzazioni ibride plug-in abbinate alle unit&agrave; a 6 cilindri a benzina, e non mancher&agrave; neppure un Diesel mild hybrid. Zipse, BMW: l'auto diverr&agrave; un affare per ricchi se solo elettrica &nbsp; Hyundai Ioniq 6  Dopo la 5, si prepara ad arrivare sul mercato anche un'altra elettrica della gamma a zero emissioni di Hyundai, la Ioniq 6. Caratterizzata da una linea filante e da una carrozzeria da berlina-coup&eacute;, vanta un Cx ridotto ad appena 0,21, che permetter&agrave; un'autonomia dichiarata fino a 610 chilometri. Disponibili due versioni di batteria, da 53 e 77,4 Kwh, e con motore elettrico singolo (a trazione posteriore) o doppio (trazione integrale), quest'ultima con oltre 300 cv di potenza. In Italia, la nuova berlina elettrica coreana sar&agrave; ufficialmente il prevendita dal 9 novembre tramite la piattaforma Hyundai Click to Buy, poi da dicembre si potr&agrave; ordinare anche in concessionaria. Le consegne partiranno nel 2023. Il prezzo? A partire da 47.550 euro. Hyundai Ioniq 6, pensata per essere abitata &nbsp; MG 4  Sar&agrave; disponibile nelle prossime settimane anche la nuova MG 4, inedita hatchback della casa britannica sotto la gestione cinese del Gruppo SAIC. Offerta a un prezzo concorrenziale (parte da 29.990 euro, a cui si potranno aggiungere gli econobonus fino a 7mila euro, scendendo cos&igrave; a quota 22.990) punta a conquistare il mercato europeo con contenuti di elevata qualit&agrave; e tanta tecnologia. Dal punto di vista del powertrain, la nuova MG 4 (leggi qui il nostro test su strada) &egrave; dotata di motore elettrico da 170 cavalli e 250 Nm di coppia, abbinato a un pacco batterie ultra sottile &ndash; &egrave; spessa appena 11 centimetri - da 51 kWh. L'autonomia dichiarata &egrave; di 350 chilometri. MG HS, il Suv a benzina (dopo la plug-in) arriva in Italia       

Soprattutto elettriche, ma non solo: ecco i nuovi modelli che vedremo nelle prossime settimane

Auto, tutti i nuovi modelli in arrivo a novembre

        Ripartono gli incentivi auto con un nuovo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Dalle ore 10:00 del 2 novembre 2022&nbsp;i cittadini, potranno&nbsp;beneficare per l'anno 2022&nbsp;di un&nbsp;incremento del 50%&nbsp;dei contributi finora previsti&nbsp;sulla base delle risorse gi&agrave; stanziate, per l&rsquo;acquisto di auto con emissioni fino a 60 g/km di CO2. Come funziona l&rsquo;ecobonus L&rsquo;ecobonus &egrave; rivolto a cittadini con reddito inferiore a 30 mila euro, per l&rsquo;acquisto di veicoli M1, vetture elettriche e ibride plug-in. L'ecobonus &egrave;&nbsp;rivolto anche alle societ&agrave; di noleggio con finalit&agrave; commerciali (no car sharing). Incentivi, lo sconto sulle auto con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2 Le vetture con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2 sono le ibride plug-in. Per coloro che desiderano di acquistare questa tipologia di auto, &egrave; previsto uno sconto fino a un massimo di&nbsp;6mila euro&nbsp;con rottamazione (3mila euro in assenza di rottamazione) a patto che il prezzo di listino della vettura scelta sia pari o inferiore a 45mila euro Iva esclusa. Quali sono le auto con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2 L&rsquo;elenco delle vetture che rientrano nei parametri governativi &egrave;: Audi A3 e Q3 (anche Sportback), BMW X1 e X2, Citro&euml;n C5 Aircross e C5 X, Cupra Leon (anche Sportstourer) e Formentor, DS 4 e DS 7 Crossback, Hyundai Tucson, Jeep Renegade e Compass, Kia Ceed, Xceed, Niro e Sorento, Lynk &amp; Co 01, Mercedes Classe A (anche sedan), Classe B, CLA (coup&eacute; e shooting brake) e GLA, MG EHS, Mini Countryman, Mitsubishi Eclipse Cross e Outlander, Opel Astra e Grandland, Peugeot 308 (anche SW), 508 (anche SW) e 3008, Renault M&eacute;gane (anche Sporter) e Captur, Seat Leon (anche Sportstourer) e Tarraco, &Scaron;koda Octavia (anche Wagon), Superb (anche Wagon), Toyota Prius, Volkswagen Golf e Tiguan e Volvo XC40. Guada qui tutte le auto ibride pug-in disponibili sul listino       

Ecco quali sono le vetture ibride plug-in che rientrano nel rifinanziamento dell&rsquo;ecobonus attivo dal 2 novembre

Incentivi, quali sono le auto con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2

        Tornano gli incentivi auto per l'acquisto di veicoli ibridi o elettrici. A partire dalle ore 10.00 del prossimo 2 novembre sar&agrave; possibile prenotare il proprio incentivo collegandosi alla piattaforma ecobonus.mise.gov ma come sempre non saranno destinati a tutti. Secondo quanto affermato dal Ministero dello Sviluppo economico, il bonus potr&agrave; essere richiesto dai cittadini con reddito inferiore ai 30mila euro i quali potranno usufruire, in relazione all'anno corrente, di un incremento del 50% dei contributi finora previsti. Come funziona l'incentivo? L'auto elettrica va bene anche se usata: ecco le 10 pi&ugrave; cercate Ripartizione Un massimo di 7.500 euro di contributi con rottamazione (o 4.500 euro in assenza di rottamazione) per coloro che acquisteranno veicoli nuovi con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 35mila euro Iva esclusa. Un massimo di 6mila euro di contributi con rottamazione (3mila euro in assenza di rottamazione) per coloro che acquisteranno veicoli con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 45mila euro Iva esclusa. L'ecobonus &egrave; rivolto anche alle societ&agrave; di noleggio con finalit&agrave; commerciali (non car sharing) purch&egrave; la propriet&agrave; del veicolo sia mantenuta per almeno 1 anno e secondo una particolare ripartizione dei contributi: fino a 2.500 euro con rottamazione (1.500 senza) per l'acquisto di veicoli con emissioni tra 0-20 g/km CO2 e con prezzo di listino fino a 355mila euro Iva esclusa e fino a 2mila euro di contributi con rottamazione (1000 euro senza) per veicoli con emissioni tra 21-60 g/km CO2 e con un valore di max 45mila euro Iva esclusa. Le 10 auto ibride usate pi&ugrave; desiderate       

Il bonus spetta anche alle societ&agrave; di noleggio con finalit&agrave; commerciali, ma ad alcune condizioni. Escluse quelle di car sharing

Incentivi auto, nuovi fondi per ibride plug-in e elettriche

        L'approccio Dacia nei confronti dell'elettrificazione &egrave; noto: non pu&ograve; essere un'introduzione a scapito dei punti di forza del marchio, quindi l'accessibilit&agrave; economica dei modelli e la loro funzionalit&agrave;. Al Salone di Parigi &egrave; attesa l'introduzione della prima Dacia&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;ibrida, sar&agrave; la Jogger E-Tech a debuttare sulla scena e presentarsi sul mercato nel corso della primavera del 2023. Gi&agrave; con Dacia Spring il marchio ha sposato la via dell'elettrico lavorando a fondo sul fattore prezzo, per rendere la citycar pi&ugrave; competitiva possibile.&nbsp;  Dacia Jogger, i prezzi e il posizionamento della E-Tech Con l'ampliamento dell'offerta Jogger all'ibrido le considerazioni dovranno essere le medesime, per un progetto molto spazioso, 5 o 7 posti, che sul mercato italiano &egrave; posizionato nella fascia tra i 17 e i 21 mila euro. E-Tech &egrave; il bollino sotto al quale &egrave; raggruppata la tecnologia del Gruppo Renault elettrica ed elettrificata. Quindi spazia dalle proposte mild-hybrid all'ibrido plug-in, fino all'elettrico a batteria. Non sar&agrave; una Jogger ibrida plug-in a debuttare a Parigi, piuttosto le indicazioni orientano verso la E-Tech full hybrid. Il sistema &egrave; gi&agrave; impiegato sulla Clio e sul Captur, eroga 143 cavalli e si compone di un motore termico 1.6 litri, un motore elettrico di trazione, uno di recupero energetico e sincronizzazione del cambio 4 marce. Manca la frizione. Duster in un'edizione speciale a Parigi Vale sottolineare come al motore turbo benzina 1.3 litri, disponibile da poco su Duster nello step 150 cavalli, sia applicata una forma di elettrificazione leggera, un mild hybrid per un livello di potenza di 141 cavalli.&nbsp; Altra novit&agrave; in arrivo al Mondial de l'Automobile che aprir&agrave; i battenti il 18 ottobre prossimo &egrave; la versione speciale di Dacia Duster Mat Edition. Sar&agrave; una proposta full optional e con una tinta carrozzeria inedita, verosimilmente opaca.&nbsp;       

Jogger E-Tech &egrave; attesa con un sistema full hybrid, in quello che &egrave; il percorso Dacia verso un'elettrificazione sostenibile anzitutto in termini di prezzo di listino

Dacia Jogger, al Salone di Parigi arriverà la versione ibrida

        Sembra esserci una considerevole ripresa nel mercato auto in questo mese di settembre. Dopo aver avuto mesi in cui le immatricolazioni erano in netto calo, settembre segna un numero pi&ugrave; che positivo con 110.976 immatricolazioni, registrando una crescita del 5,4% rispetto alle 105.318 unit&agrave; di settembre 2021. Nei primi nove mesi le auto nuove immatricolate salgono a 976.055 unit&agrave;, ma rispetto allo stesso periodo 2021 resta una perdita di circa 190.000 vetture, ossia un calo del 16,3%. A distanza di ben 2 mesi dall&rsquo;approvazione, e? stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 4 agosto scorso, un passo necessario per sbloccare l&rsquo;utilizzo dei fondi destinati agli incentivi per le auto a zero o bassissime emissioni anche da parte delle aziende di noleggio a lungo termine.&nbsp; C'&egrave; per&ograve; un'interpretazione riguardo il provvedimento ed &egrave; la seguente: i fondi destinati al noleggio non sarebbero altri che quelli precedentemente stanziati per il car sharing, e ad oggi inutilizzati, che per&ograve; ammontano a soli 20 milioni di euro, appena il 5% del totale per un canale che normalmente assorbe il 20% dei volumi di vetture che beneficiano degli incentivi.&nbsp; Il Presidente dell'UNRAE, Michele Crisci commenta i dati di settembre: &nbsp;&ldquo;La forte flessione della quota di auto plug-in scese a settembre al 4% (la seconda pi&ugrave; bassa dell&rsquo;anno) e l&rsquo;appiattimento di quella delle elettriche pure al 4,5% (dimezzando quasi l&rsquo;8% di settembre 2021), &egrave; un chiaro indice del definitivo esaurimento dell&rsquo;effetto incentivi 2021 e del fatto che gli incentivi 2022 non siano ancora a pieno regime dopo 3-4 mesi dall&rsquo;attivazione della piattaforma&rdquo;.&nbsp; &ldquo;Guardando all&rsquo;immediato futuro&nbsp;&ndash; sottolinea Crisci &ndash;&nbsp;auspico che possa insediarsi al pi&ugrave; presto il nuovo Esecutivo, al quale assicuriamo la nostra disponibilit&agrave; a collaborare e a portare la nostra esperienza a supporto del delicato processo di decarbonizzazione del trasporto passeggeri e merci&rdquo;. Rimanendo per&ograve; sulla crescita positiva delle immatricolazioni delle autovetture, ecco qual &egrave; la Top 10 di quelle&nbsp;pi&ugrave; vendute nel mese di settembre 2022 secondo i dati UNRAE. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci &nbsp; Fiat Panda Al 1&deg; posto, fra le auto pi&ugrave; vendute, troviamo la Fiat Panda. Il modello, ancora molto ben voluto, ha visto nel mese di settembre 8.102 immatricolazioni.  &nbsp; Lancia Ypsilon La Ypsilon &egrave; un modello che non muore mai. Per questa Lancia si sono registrate 3.703 unit&agrave; immatricolate, posizionandola al 2&deg; posto.  &nbsp; Fiat 500 La 500 &egrave; un must da sempre per gli spostamenti soprattutto nelle grandi citt&agrave;. Settembre ha visto l'immatricolazione di 3.378 unit&agrave;, collocandola al 3&deg; posto.  &nbsp; Citroen C3 Al 4&deg; posto troviamo la C3 di Citroen che ha registrato invece 2.655 immatricolazioni per il mese di settembre 2022.  &nbsp; Dacia Sandero Al 5&deg; posto c'&egrave; la Santero, con 2.476 unit&agrave; immatricolate. Da gennaio a settembre, in totale, ne sono state immatricolate 24.866, facendo salire la Santero al 4&deg; posto.  &nbsp; Ford Puma Della Puma sono state immatricolate ben 2.448 unit&agrave;, e si posiziona al 6&deg; nella top 10. Nel periodo gennaio-settembre 2022, in totale ne sono state immatricolate 22.445.  &nbsp; Toyota Yaris La Yaris, al 7&deg; posto, &egrave; un altro di quei modelli che non passa mai di moda. Per quest'auto sono state registrate 2.413 immatricolazioni.  &nbsp; Toyota Aygo X Per la Aygo X, nuovo crossover compatto dallo stile urban, di Toyota, sono state segnalate 2.282 immatricolazioni per il mese di settembre. Un buon dato che la colloca all'8&deg; posto.  &nbsp; Renault Clio Al penultimo posto c'&egrave; la Clio, con 2.251 unit&agrave; immatricolate, con il periodo gennaio-settembre che ne ha registrate 11.850 (facendola slittare in questo caso al ventesimo posto).  &nbsp; Renault Captur Per ultima abbiamo la Captur, il SUV compatto (anche ibrido e GPL bi-fuel) di cui si segnalano 2.236 immatricolazioni.        

Il trend positivo ha registrato ben 110.976 immatricolate. Ma quali sono quelle pi&ugrave; acquistate? Scopritelo con la nostra Top 10

Auto: la top 10 delle più vendute a settembre 2022

        La polizza auto pu&ograve; essere una spesa impegnativa per le famiglie italiane, che in molti casi devono corrispondere il premio per due o pi&ugrave; veicoli. Gli automobilisti possono per&ograve; ancora contare su tariffe convenienti, anche se negli ultimi mesi si sono verificati dei rincari. La conferma arriva dall'Osservatorio Assicurativo Auto elaborato da Segugio.it, secondo cui il premio RC lordo di agosto 2022 &egrave; stato pari a 369,17 euro, in aumento di oltre l'11% dall'inizio anno (a gennaio ammontava a 327,9 euro) e del 4,8% rispetto ad agosto del 2021 (352 euro). Ma l'attuale importo &egrave; ancora lontano dal premio RC registrato prima della pandemia, quando gli assicurati pagavano in media un prezzo superiore ai 420 euro. RC Auto: in quali Regioni l'aumento del premio &egrave; stato maggiore? Confrontando i dati con quelli di agosto 2021, si nota che il premio lordo &egrave; cresciuto soprattutto in Valle d'Aosta, +29,16%; gli altri incrementi sono invece pi&ugrave; vicini alla media nazionale, con la Sardegna a +6,23%, il Lazio a +5,53% e la Toscana a +5,63%. Da notare che ci sono tre Regioni che hanno fatto segnare una riduzione: sono la Basilicata, -9,96%, il Molise, -7,23%, e il Trentino-Alto Adige, -4,7%. Polizze RC Auto: il focus su garanzie accessorie e scatola nera Sulle garanzie accessorie, che si aggiungono facoltativamente alla responsabilit&agrave; civile, l'Osservatorio evidenzia che gli assicurati ad agosto 2022 hanno preferito l'assistenza stradale, presente nel 43,75% dei preventivi. Questa polizza &egrave; molto richiesta perch&eacute; particolarmente utile, visto che consente di usufruire del soccorso, 24 ore su 24 e 365 giorni l'anno, in caso di incidente o guasto dell&rsquo;auto. Quasi un automobilista su quattro (il 23,38%) richiede invece la polizza&nbsp;infortuni conducente, che risarcisce il guidatore per gli infortuni subiti in caso di sinistro con colpa.Per quanto riguarda le polizze con scatola nera, hanno riguardato il 10,9% dei preventivi totali, con punte del 55% in Campania, 28,7% in Calabria e 25,7% in Puglia. Ricordiamo che la scatola nera &egrave; un dispositivo satellitare montato sulla vettura in grado di registrare la dinamica di un incidente e stabilire cos&igrave; le responsabilit&agrave; dei conducenti coinvolti. Il maggior controllo consente alla compagnia di tutelarsi da eventuali frodi nell'ambito della definizione del sinistro e garantire uno sconto sulla tariffa RC Auto. RC Auto con scatola nera: quanto si risparmia Un'indagine di Segugio.it ha misurato questo sconto prendendo in considerazione i preventivi del primo trimestre 2022 e confrontando il miglior prezzo dell'offerta con scatola nera con la miglior offerta senza il dispositivo. Dalla ricerca &egrave; emerso che le assicurazioni con satellitare fanno risparmiare in media 89 euro rispetto alle polizze che ne sono prive: in particolare, in Campania, Calabria e Puglia il risparmio ottenibile sale rispettivamente di 269, 118 e 103 euro. A proposito di risparmio Visto il trend al rialzo dei prezzi assicurativi, &egrave; consigliabile confrontare le diverse offerte di assicurazione auto utilizzando i comparatori online. La comparazione, su siti come Segugio.it, permette di farsi un'idea di tutte le proposte sul mercato in modo veloce e gratuito e soprattutto di individuare la polizza pi&ugrave; economica e che meglio si addice alle proprie esigenze di assicurato. L'Osservatorio relativo al mese di agosto evidenzia che la comparazione porta a un risparmio potenziale sul premio superiore al 50% per il 33,8% degli utenti e compreso fra il 25% e il 50% per il 62,1% dei consumatori.       

Ecco l'analisi elaborata dall'Osservatorio Assicurativo Auto di Segugio.it, il portale dove trovare tutte le polizze pi&ugrave; economiche sul mercato in modo veloce e gratuito

RC Auto 2022: prezzi in crescita ad agosto

Giorgia Meloni &egrave; la vincitrice delle elezioni 2022 insieme al suo partito Fratelli d&#39;Italia insieme alla&nbsp;coalizione del centrodestra. In questo articolo offriamo uno sguardo curioso ai motori nel clima politico del momento, analizzando l&#39;auto del futuro presidente del Consiglio. Giorgia Meloni sembra avere una passione conclamata per le auto, arrivando a dichiarare nel 2019 al Tg2 Motori, che guidare la fa sentire libera.  La passione di Giorgia Meloni e la rinuncia alle auto blu  Nella stessa intervista, Giorgia afferma che una delle ragioni per aver rinunciato alle auto blu quando era ministro &egrave; stata proprio la sua passione per le auto. Chiss&agrave; se e come cambier&agrave; l&#39;utilizzo dell&#39;auto di Giorgia alle porte della vittoria per le elezioni 2022, per adesso diamo uno sguardo a quale auto utilizza abitualmente.  Giorgia Meloni: quale auto usa  Ad oggi Giorgia Meloni guida una MINI Cooper S, un&#39;auto che effettivamente rispecchia la grinta tendenzialmente sportiva mitigata dall&#39;approccio urbano delle citt&agrave; pi&ugrave; trafficate. La Mini Cooper S presenta un motore benzina con 4 cilindri a iniezione diretta, una potenza di 192CV per 141 KW. Cambio rigorosamente manuale, 280 Nm di coppia ed una velocit&agrave; massima dichiarata di 235 km/h. Per quanto riguarda emissioni e omologazione, parliamo di una Euro 6 con 133 g/km di emissioni. Qui puoi consultare gli ultimi Modelli della Mini Cooper  Giorgia Meloni e il futuro dei motori  Il partito della Meloni si &egrave; sempre dichiarato contro lo sbilanciamento normativo a favore delle auto elettriche ed ibride poich&eacute; a detta del partito, porterebbe il paese a dipendere totalmente da coloro che detengono il monopolio dei materiali e dei componenti per produrre macchine elettriche, batterie e microchip. Inoltre si &egrave; recentemente dichiara contro il bonus monopattino a favore di moto e scooter.&nbsp;Al momento la coalizione del centro destra ha parlato di ammodernamento delle infrastrutture e di realizzazioni delle grandi opere per quel che concerne il tema strade e mobilit&agrave;. Sembra esserci l&#39;intenzione di investire una parte dei soldi del PNRR nella manutenzione della rete stradale e autostradale del Paese. Invece restano scoperte tematiche come bollo auto-moto, assicurazioni e costi dei passaggi di propriet&agrave;. 

Giorgia Meloni e Fratelli d&#39;Italia a seguito delle elezioni 2022 sono il primo partito. Uno sguardo ai motori della futura presidente del Consiglio

Elezioni 2022 ecco l&#39;auto di Giorgia Meloni: &quot;Mi fa sentire libera&quot;

        Gioca in casa il Gruppo Renault al Salone di Parigi, apertura prevista il prossimo 17 ottobre. Saranno ben 6 le anteprime mondiali che debutteranno tra i marchi Renault&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), Alpine e Mobilize. Le pi&ugrave; interessanti, di certo, quelle previste da Renault e Alpine, perch&eacute; rivolte a un prossimo futuro elettrico gi&agrave; annunciato. Ci sar&agrave; anche una proposta firmata Mobilize, la Duo, pensata per realizzare una flotta di car sharing e mobilit&agrave; in abbonamento. Dopo la Limo, berlina orientata ai servizi di NCC e taxi, si amplia l'offerta di mobilit&agrave;.  Renault 4 elettrica Ritagliando il focus su Renault, scopriremo l'interpretazione moderna della Renault 4. Un teaser anticipa il frontale di quello che &egrave; atteso come modello di serie nel 2025. Avr&agrave; proporzioni da crossover, dimensioni da utilitaria ma diversa dall'idea Renault 5, in arrivo nel 2024. Il frontale della R4 &egrave; scritto da una fascia unica a raggruppare proiettori e calandra ovviamente chiusa. Le geometrie squadrate richiamano la Renault 4 lanciata nel 1978, la quarta serie che maggiormente presentava i bordi della calandra squadrati. &nbsp; Le novit&agrave; Alpine tra R5, crossover e coup&eacute; A Parigi vedremo anche Renault 5 nella veste di show car e caratterizzata in chiave sportiva. Non &egrave; un caso che la silhouette finisca tra le novit&agrave; del marchio Alpine. Vedremo l'interpretazione Alpine R5, uno dei modelli che il marchio lancer&agrave; nel 2025. La sportivit&agrave; classica della A110 sar&agrave; sulla scena del Salone affiancata dalla visione sul futuro. L'erede elettrica sar&agrave; un progetto sviluppato in collaborazione con Lotus e un teaser ne tratteggia le proporzioni: anteriore molto corto, volume posteriore allungato in coda. La coup&eacute; a batterie avr&agrave; una piattaforma dedicata all'elettrico e il debutto sulla scena &egrave; previsto nel 2026.  Un ulteriore modello a marchio Alpine sar&agrave; il crossover GT-X Over, su base tecnica Megane E-Tech il teaser tratteggia le proporzioni di un suv-coup&eacute;. La produzione &egrave; attesa nel 2025. Infine, le novit&agrave; in casa Dacia, che porter&agrave; sull'intera gamma di modelli il rinnovamento di logo e identit&agrave; di marca, evidente nelle applicazioni sulla calandra.       

Il Gruppo Renault porter&agrave; diverse novit&agrave;, anche con il suo brand di mobilit&agrave;, Mobilize. Le attenzioni saranno tutte sulla riedizione della Renault 4 e sulla Renault 5 sportiva

Nuova Renault 4 e Alpine R5 tra le novità al Salone di Parigi 2022

        Finalmente torna a vedersi il segno pi&ugrave; davanti ai numeri che attestano l'andamento del mercato automobilistico in Italia. Ad agosto con &nbsp;71.190 immatricolazioni si registra una crescita del 9,9% rispetto ad agosto 2021. Agosto "aiuta" a risalire dal crollo: in 8 mesi del 2022 infatti, le immatricolazioni sono arrivate a 865.044 unit&agrave;, cio&egrave; il 18,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Numeri e considerazioni Analizzando pi&ugrave; nel dettaglio si pu&ograve; notare come ad agosto la sola flessione riguardi solo gli acquisti dei privati, con un calo dell'11,6%. Sempre pi&ugrave; apprezzato nel nostro paese il noleggio a lungo termine (+23,5%), mentre quello a breve termine sale al 4,4% di quota nel mese e al 4,9% nel cumulato. Nonostante il green sembra ormai essere l'unica via del futuro, crescono i motori a benzina, mentre scende il diesel e crolla il metano. Prosegue la risalita delle ibride, mentre per le plug-in e le elettriche si registra un ridimensionamento. Le auto pi&ugrave; vendute? Le berline, seguite dai crossover e dai fuoristrada. Con l'apertura degli incentivi auto anche per e societ&agrave; di noleggio, il Presidente dell&rsquo;UNRAE Michele Crisci ha ribadito di essere soffisfatto pur non ritenendo giusta l'esclusione di coloro che acquistano cash o leasing: "Ora comunque auspichiamo la massima accelerazione delle procedure previste per la piena operativit&agrave; del provvedimento, visto l&rsquo;approssimarsi della scadenza del 31 dicembre quale termine ultimo per godere del beneficio. La velocizzazione dell&rsquo;iter consentirebbe inoltre la rapida applicazione di un&rsquo;altra significativa misura relativa al 2022, anch&rsquo;essa contenuta nel DPCM, che prevede contributi per l&rsquo;installazione di ricariche domestiche per i veicoli elettrici. &Egrave; necessario che si definisca un puntuale cronoprogramma che indichi tempi, luoghi e tipologie di colonnine pubbliche da installare, nonch&eacute; i soggetti incaricati di effettuare gli investimenti, oltre ad incentivare in ottica pluriennale la diffusione di infrastrutture di ricarica privata. L&rsquo;Italia, continua a soffrire di un ritardo penalizzante nella diffusione dei punti di ricarica pubblici, pari a 6,1 punti per 100 Km rispetto ad una media europea di 8,2 punti, un numero che ci colloca al 14&deg; posto nel ranking del continente, a grandissima distanza da Paesi leader come Norvegia, Olanda e Svizzera&rdquo;. Incentivi auto, in arrivo nuovi aiuti per l'acquisto di vetture green       

La svolta green nel nostro paese fatica a realizzarsi: i motori a benzina si registrano in crescita, ma calano diesel e metano. Le berline battono crossover e fuoristrada

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