Da quando la Ford Mustang fu presentata all&#39;Esposizione Universale di New York nel 1964, sono passati ben 60 anni, e nel mezzo ci sono state altre 7 generazioni. Ma un anniversario del genere, di una delle auto pi&ugrave; iconiche non solo del Marchio, ma della storia dell&#39;automobile, non poteva di certo passare innoservato. Ecco perch&eacute; Ford ha lanciato un pacchetto denominato Ford Mustang 60th Anniversary in edizione limitata.    Il pacchetto Mustang per i 60 anni  Il pacchetto Ford Mustang 60th Anniversary &egrave; disponibile solo per la GT Premium con V8 da 5,0 litri e sar&agrave; valido sia per i modelli coup&eacute; che per quelli convertibili con cambio manuale o automatico. Esso &egrave; basato sugli oramai famosi elementi di design che hanno definito la Mustang: presenta una placca sul cruscotto e delle caratteristiche esterne esclusive che creano un look e una sensazione speciali che portano nell&#39;era moderna gli accenti classici dell&#39;auto originale che ha debuttato nel 1964.  Come per esempio il badge sui parafanghi e sul cofano del bagagliaio, rivisitazione in chiave moderna dei badge cloisonn&eacute; della Mustang del 1965, come anche i cerchi da 20 pollici rifiniti in Dark Gravity Gray con dettagli lucidi lavorati a macchina, con un tappo centrale in alluminio stampato rosso Vermillion a tema retr&ograve; ispirato ai tappi centrali sempre di quest&#39;auto.  Stefan Taylor, senior designer, ha detto che &ldquo;il design si ispira direttamente alla silhouette pulita dell&#39;auto originale. Durante il processo di progettazione, abbiamo osservato da vicino gli elementi finemente dettagliati della Mustang del 1965, come gli stemmi dei parafanghi e i copriruota. Il nostro obiettivo era quello di catturare l&#39;atmosfera del 1965, pur rimanendo fedeli alla Mustang come auto sportiva moderna che &egrave;&quot;.  Matt Simpson, direttore generale di Ford Enthusiast Vehicles, ha poi dichiarato che &quot;ci siamo ispirati alla Mustang originale e abbiamo applicato alcuni degli elementi di design pi&ugrave; particolari all&#39;ultima nata di questa serie limitata. Il DNA del design della Mustang non &egrave; mai stato cos&igrave; forte e duraturo come in questo tributo multi-generazionale&quot;.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella 

E&#39; disponibile solo per la GT Premium con V8 da 5,0 litri e sar&agrave; valido sia per i modelli coup&eacute; che per quelli convertibili con cambio manuale o automatico

Ford: arriva il pacchetto che celebra i 60 anni della Mustang

Ford ha deciso di festeggiare i 60 anni della Mustang con un pacchetto tutto per lei: il  Ford Mustang 60th Anniversary. Esso è disponibile solo per la GT Premium con V8 da 5,0 litri e sarà valido sia per i modelli coupé che per quelli convertibili con cambio manuale o automatico

Pacchetto Ford Mustang 60th Anniversary

La Fiat 600, dopo l&#39;elettrica, si presenta al pubblico italiano anche in versione ibirda. A partire dal weekend del 18-19 novembre, infatti, in occasione del &quot;porte aperte&quot; dedicato dai concessionari, &egrave; possibile ordinare il B-Suv nella sua variante benzina accoppiata al&#39;ibrido leggero.&nbsp;  &quot;Il Primo Porte aperte dedicato alla Nuova 600 - ha dichiarato Giuseppe Galassi, managing director Fiat e Abarth in Italia - rappresenta un momento cruciale per Fiat, poich&eacute; accogliamo nei nostri showroom gli appassionati del bello, della tecnologia e dello stile made in Italy&quot;.    Fiat 600 Hybrid&nbsp;  Sotto al cofano della Fiat 600 c&#39;&egrave; il 1.2 turbo benzina da 100 CV accoppiato al sistema mild hybrid a 48 volt. Il cambio &egrave; l&#39;automatico a doppia frizione a 6 rapporti, che integra il motore elettrico da 21 kW, un inverter e l&rsquo;unit&agrave; centrale di trasmissione.&nbsp;Questo power train permette alla 600 di muoversi totalmente in elettrico in determinate condizioni, come la marcia in citt&agrave; fino a 30 km/h di velocit&agrave; e per 1km di autonomia, oppure anche quando si parcheggia. Secondo quanto comunica la casa il motore &egrave; progettato per ottimizzare i consumi e risparmiare fino al 15% di emissioni di CO2 rispetto ad un motore termico con cambio automatico, anche grazie al Ciclo Miller, raggiungendo emissioni tra 110 e 114 g di CO2 stimati ai vertici della categoria. Inoltre, l&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in soli 11 secondi, valori ancora in corso di omologazione.  Listino prezzi  Il listino prezzi parte da 24.950 euro, in promozione a 19.950 euro con finanziamento (Taeg 10,11%) e rottamazione di un auto non pi&ugrave; recente dello standard Euro 3.&nbsp;    Fiat 500 &egrave; l&#39;auto pi&ugrave; venduta in Germania a ottobre 

Il B-Suv di Fiat in versione MHEV ha un listino che parte da 24.950 euro. Porte aperte dei concessionari nel weekend 18-19 novembre

Nuova Fiat 600 Hybrid, via agli ordini: prezzo, allestimenti e versioni

Per i 60 anni della Casa di Sant'Agata Bolognese, l'azienda ha voluto ringraziare i dipendenti che un video: "Una storia che ha visto grandi traguardi, innovazioni e novità, tutte con un unico denominatore comune: il capitale umano"

Lamborghini, un video speciale per i dipendenti

Ecco come va l'ammiraglia di Mazda, la CX-60, spinta dal 3.3 Diesel. Video a cura di Arturo Rizzoli

Mazda CX-60 3.3 Diesel, la prova su strada completa

Il 7 maggio 1963 Ferruccio Lamborghini fondava l'azienda che tuttora porta il suo nome: ripercorriamo i 60 di storia del Toro attraverso i suoi modelli più iconici

Lamborghini, le supercar che hanno fatto 60 anni di storia

        Per il sessantesimo anno dalla fondazione, Lamborghini continua a sfornare modelli esclusivi: il 21 aprile, durante la Milano Design Week, saranno presentate tre versioni in edizione limitata della supercar V10 Hurac&aacute;n presso lo spazio espositivo de "La Segheria" (che ospiter&agrave; in anteprima europea anche la rivoluzionaria Revuelto, erede ibrida dell'Aventador). Nello specifico, le edizioni speciali di Hurac&aacute;n STO, Hurac&aacute;n Tecnica, e Hurac&aacute;n EVO Spyder saranno prodotte in 60 esemplari (per un totale di 180 vetture, in due diverse configurazioni cromatiche per modello) caratterizzati da livree ed elementi unici, come targhetta numerata in fibra di carbonio e loghi "60&deg;". Lamborghini, ecco quando arriver&agrave; l'erede della Hurac&aacute;n Lamborghini Hurac&aacute;n STO 60 Anniversario Edition  La versione pi&ugrave; estrema della gamma V10, Hurac&aacute;n STO (acronimo di Super Trofeo Omologata) si caratterizza per estetica incredibilmente aggressiva e soluzioni aerodinamiche derivate dalle competizioni; il propulsore aspirato, poi, &egrave; in grado di erogare ben 640 CV. La 60 Anniversario Edition alza ulteriormente l'asticella con due configurazioni in tinta tono su tono realizzate dal Centro Stile Lamborghini. La prima sfoggia colorazione blu esterna in tre diverse tonalit&agrave;: Blu Aegeus e Blu Astraeus per la carrozzeria, con elementi in carbonio a vista in finitura Blu Mira. Gli interni, invece, sono rivestiti in Alcantara di colore grigio/nero con impunture a contrasto Blu Mira. La seconda configurazione non &egrave; da meno: Grigio Telesto e Nero Noctis per gli esterni, mentre in abitacolo spiccano le cuciture e inserti in pelle in Rosso Alala dal look racing. Entrambe, inoltre, presentano il logo del 60&deg; anniversario ricamato sulle sedute sportive e sono equipaggiate con cerchi Hek in alluminio forgiato, da 20 pollici di diametro e finitura nero opaco. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Lamborghini Hurac&aacute;n Tecnica 60 Anniversario Edition  Declinazione incredibilmente versatile, la Hurac&aacute;n Tecnica combina prestazioni da auto da corsa a caratteristiche da vettura per un utilizzo quotidiano. Anche in questo caso, l'esclusiva versione 60&deg; Anniversario pu&ograve; essere scelta in due differenti configurazioni di chiara ispirazione racing, entrambe equipaggiate con cerchi Damiso in nero lucido con pinze freno rosse. La prima, sobria ma aggressiva allo stesso tempo, sfoggia carrozzeria in Grigio Telesto con dettagli in Nero Noctis e Rosso Mars; contrasto cromatico che ritroviamo anche in abitacolo, trionfo di materiali nobili come Alcantara e fibra di carbonio. La seconda versione, invece, spicca per carrozzeria Bianco Asopo attraversata da linee in Verde Viper.&nbsp; L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Lamborghini Hurac&aacute;n EVO Spyder 60 Anniversario Edition  Declinazione a cielo aperto della supercar del Toro, Hurac&aacute;n EVO Spyder combina performance ai vertici al piacere della guida "en plein air".&nbsp; Come sulla Tecnica, le due versioni speciali 60&deg; Anniversario sfoggiano cerchi in lega leggera da 20 pollici "shiny black" e dettagli estetici esclusivi. Una pu&ograve; essere configurata con carrozzeria Blu Le Mans e dettagli Bianco Isi a contrasto, stessi colori delle cuciture interne. L'altra, invece, &egrave; ancora pi&ugrave; aggressiva e rende omaggio al tricolore della bandiera italiana grazie alla combinazione di Verde Viper e Bianco Isi sulla carrozzeria e rosso per le pinze dell'impianto frenante. Leggi anche: Lamborghini Revuelto, l'intervista al designer Mitja Borkert       

Per il suo 60&deg; anniversario, Lamborghini presenta tre Hurac&aacute;n in edizione limitata: livree ed elementi esclusivi realizzati dal Centro Stile di Sant'Agata

Lamborghini, tre Huracán esclusive alla Milano Design Week

        Quella di Laborghini &egrave; una storia che dura da 60 anni, da quel 6 maggio del 1963 quando Ferruccio Lamborghini aveva deciso di entrare nel mondo della produzione di auto sportive. Basata su solidi principi, l'azienda ha prodotto fino ad oggi modelli iconici e di eccellente fattura, divenuti fin da subito simboli dell'eccellenza italiana e del prestigio dell'automobilismo del nostro Paese. Per festeggiare questo speciale anniversario, la Casa di Sant'Agata Bolognese ha deciso di organizzare una serie di eventi internazionali coinvolgendo i clienti e i loro esemplari, i Lamborghini Club ufficiali, le dealership ed i fan di tutto il mondo.&nbsp;&nbsp;  Sei al Superenalotto, la supercar da compare per vivere felici Appuntamenti ed eventi Il primo appuntamento si &egrave; svolto lo scorso 19 gennaio con l'inaugurazione del rinnovato Museo della casa, riallestito per celebrare la mostra chiamata &ldquo;The Future Began In 1963". Il prossimo 23 febbraio invece a Suzuka, in Giappone, sar&agrave; la volta di collezionisti e appassionati che si riuniranno al &ldquo;Lamborghini Day Japan &ndash; 60th anniversary&rdquo;. Il 29 aprile nel Regno Unito, Automobili Lamborghini organizzer&agrave; il "Lamborghini Day UK" sul circuito di Silverstone, con oltre 300 proprietari attesi. Seguir&agrave; il tour &ldquo;60&deg; Anniversario Giro&rdquo; che terminer&agrave; il 28 maggio in Piazza Maggiore a Bologna con il &ldquo;Concorso In Piazza&rdquo;, concorso d&rsquo;eleganza e grande festa aperta al pubblico in cui centinaia di Lamborghini, collezionisti e fans da tutto il mondo. Mentre in estate &egrave; previsto il &ldquo;60th Anniversary Giro&rdquo; negli Stati Uniti, a settembre i festeggiamenti si sposteranno in Cina dove i clienti parteciperanno al "Giro China" per il nono anno consecutivo: pi&ugrave; di 100 appassionati e proprietari di Lamborghini si riuniranno alla &ldquo;60th Anniversary Gala Dinner&rdquo;. Ancora a settembre il Polo Storico di Automobili Lamborghinio prevede l&rsquo;organizzazione del &ldquo;60th anniversary Polo Storico Tour&rdquo; riservato alle auto d&rsquo;epoca. Il penultimo appuntamento si terr&agrave; ad ottobre al circuito di Vallelunga a Roma, inoltre, dove si terr&agrave; il primo &ldquo;Lamborghini Festival&rdquo;, evento aperto a tutti dove la casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese andr&agrave; a celebrare il brand e a celebrare e sue vetture track-oriented. Infine a novembre, le &ldquo;Grand Finals&rdquo; del &ldquo;Super Trofeo Lamborghini&rdquo;, campionato monomarca riservato alle Hurac&aacute;n Super Trofeo EVO2, si terranno al circuito di Vallelunga a Roma e attenderanno auto provenienti da 3 continenti. Con la Lamborghini ne tampona un'altra: che guai per un parcheggiatore VIDEO       

La Casa di Sant'Agata Bolognese ha organizzato mostre, corse, saloni e prestigiose cene di gala per festeggiare l'anniversario: attesi collezionisti ed appassionati del Marchio da ogni angolo della Terra

Lamborghini, ecco come il Toro festeggia i suoi 60 anni

I festeggiamenti per il 60esimo anniversario di Lamborghini continuano dopo il primo appuntamento del 19 gennaio scorso. Tra eventi, mostre, corse e cene di gala, fino a novembre la Casa di Sant&#39;Agata Bolognese ha in serbo un calendario itinerante che tocca ogni angolo della terra.

Festa in tutto il mondo per i 60 anni di Lamborghini

Toccher&agrave; ogni parte del mondo e durer&agrave; quasi un anno. Lamborghini ha scelto di festeggiare in pompa magna con mostre, corse e cene di gala.

L'evento mondiale per i 60 anni di Lamborghini

        Qual &egrave; il valore di un&rsquo;emozione? La spalla di uno pneumatico che sfiora l'orlo di un burrone? Un nastro d'asfalto che si perde nel nulla? Lo scorrere impetuoso di un fiume dalla storia millenaria? Lo sguardo di un pastore dell'Anatolia, a cavallo, limpido e rarefatto come la luce che lo circonda in una vastit&agrave; sconfinata? Per scoprirlo, Mazda ci ha coinvolti in un appassionante Epic Drive attraverso una terra, la Turchia, formidabile spartiacque tra Oriente e Occidente; che di entrambi trattiene cultura e personalit&agrave;, senza per&ograve; identificarsi n&eacute; con l&rsquo;uno, n&eacute; con l&rsquo;altro. Un&rsquo;avventura vissuta al volante dei top Suv della Casa di Hiroshima, CX-60 e CX-5, chiamati ad una prova davvero impegnativa: convincere delle proprie qualit&agrave; anche su strade non asfaltate, lungo due dei tracciati pi&ugrave; scenografici e duri al mondo, la Stone Road di Kemaliye sui monti Munzur; e la famigerata D915, che da un&rsquo;altitudine di oltre 2.000 metri scende al Mar Nero attraverso spirali vertiginose.  Mazda Epic Drive: pronti... via! L&rsquo;arrivo per tutti &egrave; a Urgup, in Cappadocia, nella Turchia nord-orientale. Un universo di rocce e caverne che danno vita ai comignoli delle fate, caratteristiche formazioni coniche di origine lavica in cui popolazioni eremite scavarono le loro abitazioni. All&rsquo;alba, avvolti dal canto del Muezzin, siamo finalmente pronti per i 1.100 chilometri, tra strade asfaltate e non, che in due giorni ci porteranno a Trebisonda. Quella che bisogna stare attenti a non perdere mai. Proprio come la rotta del nostro Epic Drive.  IL PRIMO GIORNO: CONTRADDIZIONI E STONE ROAD Prendere confidenza con un territorio per certi versi alieno rispetto al proprio quotidiano; abituarsi in fretta ai mille posti di blocco da parte di polizia ed esercito, in una terra che si porta ancora dietro gli strascichi del colpo di stato del 2016 - il fallito golpe militare che ha lasciato ferite aperte, soprattutto nelle regioni pi&ugrave; decentrate del Paese, come l&rsquo;Anatolia. Trascorre cos&igrave; la prima parte della giornata al volante della CX-5, infaticabile e veloce sui nastri d&rsquo;asfalto, che infilzano lande sterminate, intervallate da improvvisi centri urbani sorti di recente nel nulla: alti palazzi tutti uguali, moderni, colorati, uno dietro l&rsquo;altro, dal sapore occidentale; e in mezzo, l&rsquo;immancabile minareto. Ma i monti Munzur si avvicinano, ed &egrave; il momento di rimanere concentrati: la Stone Road &egrave; un percorso sterrato lungo 8,7 Km, tra pareti verticali alte centinaia di metri e profondi tunnel scavati nella roccia (per l&rsquo;esattezza sono 38, per una lunghezza totale di quasi cinque chilometri). Nel tratto pi&ugrave; stretto, la strada che attraversa il Dark Kenyon - nome suggestivo, che allude alla difficolt&agrave;, nei punti pi&ugrave; impervi, a scorgerne il fondo - &egrave; larga meno di due metri. Un percorso, vietato ai deboli di cuore, reso ancora pi&ugrave; emozionante dalle acque del fiume Eufrate che attraversano la gola regalando scorci di una bellezza imponente, aspra e selvaggia.  Pur non essendo un mezzo specialistico per il fuoristrada, la CX-5 si muove con grande tranquillit&agrave;, in questo contesto. Sempre solida e sicura su ogni fondo, grazie ad un i-Activ AWD ben tarato, e alla modalit&agrave; di guida off-road che rende le reazioni del mezzo naturali, anche sulle superfici sconnesse. Ritrovato l&rsquo;asfalto, &egrave; per&ograve; un altro dei sistemi di bordo - il G-Vectoring Control Plus - ad essere chiamato agli straordinari, lungo le infinite curve verso Elazig, tappa finale della giornata, raggiunta a tarda sera: sorprende sempre come un Suv di queste dimensioni, tutto votato al comfort e all&rsquo;abitabilit&agrave;, si lasci condurre con tale efficacia - e un pizzico di aggressivit&agrave; - su un percorso cos&igrave; impegnativo. Ma la CX-60, se possibile, riesce a fare anche meglio! Mazda CX-60 PHEV, SUV da primato &nbsp; IL SECONDO GIORNO: LA STRADA PI&Ugrave; PERICOLOSA DEL MONDO &Egrave; a bordo dell&rsquo;ultima arrivata nel listino Mazda - il modello di serie pi&ugrave; potente mai prodotto dalla Casa giapponese, ma anche uno spigliato Suv Plug-in Hybrid dalle mille sfaccettature -&nbsp; che prende il via la seconda tappa del nostro viaggio. Destinazione: Trebisonda, principale porto della Turchia sul Mar Nero e sin dall&rsquo;antichit&agrave;, importantissimo crocevia per le imbarcazioni lungo le rotte tra Europa e Medio Oriente (le sue coste, rifugio sicuro durante le tempeste, indicavano la strada ai naviganti; da qui il detto: perdere la Trebisonda, perdere la rotta o la calma). Attraversato in traghetto il bacino di Keban Dam, formato da una diga lungo il corso dell'Eufrate, protagonisti sono ancora i vasti spazi dell&rsquo;Anatolia, e le isolate valli fertili che puntellano questo territorio unico al mondo. Finch&eacute;, a sbarrare l&rsquo;orizzonte, ecco la cresta del Monte Soganli con il suo valico posto a oltre 2.000 metri: inizia la scalata!Sui tornanti in salita, complice l&rsquo;asfalto in buone condizioni, la CX-60 si fa strapazzare senza batter ciglio, regalando uscite di curva ipertrofiche in modalit&agrave; &ldquo;Sport&rdquo;. Ma superato il passo (sorprendenti i panorami in cima) lo scenario cambia e arriva il momento di passare al Mi-Drive Off-road.  In incessante competizione per il titolo di &ldquo;strada pi&ugrave; pericolosa al mondo&rdquo; con la North Yungas Road della Bolivia - la famigerata Carretera de la Muerte - la turca D915 Bayburt di Yolu, in questo tratto, non &egrave; un'esperienza da consigliare a chi soffre di vertigini: niente asfalto, zero guard-rail, e una carreggiata stretta all&rsquo;inverosimile - con la nuda roccia da una parte, e il vuoto dall&rsquo;altra - che attraverso 13 tornanti ridiscende la vallata con una pendenza massima, in alcuni punti, del 17%. E qui, la CX-60 - elegante, confortevole e performante - si rivela a suo agio anche sui terreni impervi: chiaramente si parla di fuoristrada non specialistico, affrontato a ritmi &ldquo;turistici&rdquo;, ma sospensioni, raggio di sterzata, precisione di manovra ed erogazione del motore rendono tutto semplice e naturale, nonostante alcuni passaggi &ldquo;da cuore in gola&rdquo;. THE END L&rsquo;aria salmastra del mar Nero, in un tramonto al multicolor, segna la fine di questa avventura. Una experience sfidante, in pieno stile Mazda, capace di mettere alla prova mezzo e pilota in un contesto unico e coinvolgente. Riuscite a immaginare qualcosa di meglio? Al prossimo Epic Drive!  Le 10 cose che non sai sulla Mazda MX-5       

Una experience sfidante per mezzo e pilota, attraverso Cappadocia e Anatolia, fino alle sponde del Mar Nero. Nel mezzo, due delle strade pi&ugrave; pericolose al mondo

In Turchia con i Suv CX-60 e CX-5: Mazda Epic Drive 2022

        Secondo round. Tempo fa, avevamo avuto l&rsquo;occasione di testare, in anteprima, alcuni esemplari di preserie; ora, in concomitanza con l&rsquo;arrivo del modello nelle concessionarie, siamo tornati a bordo della CX-60, prima plug-in hybrid del brand giapponese (dotata quindi di una componente motrice ad elettroni, le cui batterie possono essere ricaricate collegandole ad una presa elettrica), desiderosa di scalare in fretta la vetta dell&rsquo;olimpo delle regine del segmento: si tratta della Mazda stradale pi&ugrave; potente mai prodotta.&nbsp;Durante il primo contatto erano emersi alcuni piccoli particolari da affinare, in particolare per quanto riguardava le modalit&agrave; di guida. Prima di scoprire se tutto &egrave; stato risolto, ripassiamo velocemente i capisaldi del modello.  MOTORIZZAZIONI E PROSPETTIVE: DIESEL? PERCH&Eacute; NO! Oggetto della prova &egrave; stata la versione Phev spinta da un&rsquo;unit&agrave; propulsiva ibrida - con motore termico 2.5 a benzina e power unit da 129 kW - capace di erogare una potenza complessiva di 327 CV e una coppia massima di 500 Nm. A completamento del sistema, una batteria agli ioni di litio da 355 V e 17,8 kWh di capacit&agrave;, che in modalit&agrave; full-electric (con velocit&agrave; autolimitata a 100 Km/h) garantisce 63 km di autonomia dichiarata. Interessanti sono i numeri relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO2 , che nel ciclo combinato WLTP si assestano su 1,5 l/100 km (partendo con batteria carica e guidando in elettrico fino al suo consumo, quindi per i primi 60 km circa) e 33-37 g/km.Ad affiancare l&rsquo;attuale versione Phev, nell&rsquo;immediato futuro arriveranno un motore diesel e-Skyactiv D 3.3 (entro il 2022) e un e-Skyactiv X 3.0 a benzina (nel 2023), entrambi 6 cilindri e mild hybrid (48 V). Il diesel, in particolare, avr&agrave; due livelli di potenza: 200 CV e 254 CV (249 CV per il mercato italiano). Il motore e-Skyactiv D di potenza minore esprime un picco di coppia di 450 Nm a 1400-3000 giri/min, che uniti ai 153 Nm di coppia offerti dal motore elettrico del sistema M Hybrid Boost, daranno alla CX-60 (dato dichiarato) una accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,4 sec e una velocit&agrave; massima di 212 km/h (con un consumo medio di 4,9 l/100 km e emissioni di CO2 di 127 g/km). La versione da 254 CV (lo ricordiamo, 249 CV per il mercato italiano) accelerer&agrave; da 0 a 100 km/h in 7,4 sec, con una velocit&agrave; massima di 219 km/h, un consumo medio di carburante di 5,3 l/100 km ed emissioni di CO2 di 139 g/km. ERGONOMIA OTTIMIZZATA Una volta a bordo, coerentemente con le specifiche delle diverse versioni, si viene accolti da interni ben rifiniti e spaziosi. Quattro sono i livelli di allestimento proposti: Prime-line, quello base, Exclusive-line quello intermedio, mentre Takumi e Homura sono gli alto di gamma. Tutti sono dotati di climatizzatore a doppia zona, touch screen centrale TFT a colori da 12 pollici, radio DAB, Bluetooth, Wireless Apple CarPlay e Android Auto, navigatore satellitare e cruise control. Gli allestimenti medio e alti possono essere dotati anche di diversi pacchetti opzionali: Driver Assistance, Convenience &amp; Sound, Panoramic sunroof e Comfort.A bordo, l'abitabilit&agrave; &egrave; pi&ugrave; che buona per 5 adulti. Il bagagliaio da 570 litri, con volumi sfruttabili e omogenei, non risente negativamente della presenza di un pacco batterie, ben posizionato sotto ai sedili tra assale anteriore e posteriore. Ma quando si parla di Mazda, protagonista &egrave; prima di tutto l&rsquo;attenzione maniacale all&rsquo;ergonomia di guida. Il Jinba Ittai, la filosofia della Casa giapponese alla ricerca della perfetta integrazione tra uomo e macchina, si esalta ulteriormente attraverso il nuovo Driver Personalization System: sfruttando una telecamera che rileva la posizione degli occhi del guidatore, il sistema ne stima altezza e fisico per regolare automaticamente e in maniera ottimale sedile, volante, head-up display e specchietti retrovisori; una volta memorizzate (per un massimo di 6 guidatori), le impostazioni, sempre customizzabili, vengono richiamate attraverso un sistema di riconoscimento facciale.&nbsp; L&rsquo;infotainment della CX-60 sposa un approccio decisamente analogico, con l&rsquo;apposita rotella di selezione posizionata sulla consolle centrale attraverso cui regolare i diversi settaggi di bordo; fanno eccezione i sistemi Android Auto e Apple Carplay, con comandi &ldquo;touch&rdquo; direttamente sullo schermo da 12,3&rsquo;&rsquo; attivabili da un&rsquo;apposita voce nei sottomenu di impostazione. Il display, inoltre, grazie al sistema di telecamere con vista a 360&deg; (il See-Through View), diventa un ausilio fondamentale per valutare gli ingombri nei parcheggi pi&ugrave; difficoltosi. LA PROVA SU STRADA Impostazione da SUV, una lunghezza di 4.74 metri, peso attorno alle 2 tonnellate. Tutti elementi che non lascerebbero intendere come la bella guida possa essere una delle caratteristiche principali di questo modello. Ma qui Mazda compie una piccola magia di progettazione, e la CX-60 davvero non delude. Dell&rsquo;auto colpiscono subito lo sterzo, molto preciso, e il nuovissimo cambio automatico a otto rapporti, che segna uno spartiacque rispetto al precedente 6 marce: molto ben spaziato, esalta le doti di elasticit&agrave; del motore, con progressioni fluide e convincenti. Ma passiamo all&rsquo;analisi di quello che, nell&rsquo;esperienza precedente sugli esemplari di preserie, era apparso come l&rsquo;elemento meno convincente. I driving mode a disposizione sono cinque: Normal, Sport, Off-Road (la trazione integrale AWD &egrave; di serie), Towing (per la guida con rimorchio) ed EV (full-electric). Di questi, era stato &ldquo;Normal&rdquo; - la modalit&agrave; che ricerca il miglior equilibrio possibile tra prestazioni ed efficienza nei consumi - a mostrare un leggero &ldquo;delay&rdquo; nella risposta al comando del gas, e una certa sensazione di scarsa reattivit&agrave;. Tutti feedback immediatamente raccolti e analizzati dagli ingegneri giapponesi che (ottimizzando, probabilmente, i parametri dell&rsquo;elettronica) hanno risolto brillantemente: la conduzione, in questa modalit&agrave; di guida, appare ora fluida e reattiva. Anche se, ovviamente, si deve passare a &ldquo;Sport&rdquo; per andare alla ricerca della massima performance e tirare fuori il carattere pi&ugrave; emozionale del mezzo, ben sottolineato dalla strumentazione digitale che si tinge di rosso: il dato dichiarato in accelerazione - da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi - &egrave; apparso del tutto realistico. Dal canto loro, tenuta di strada e dinamica di guida sono apparse rocciose. Anche forzando il ritmo, con beccheggio e rollio contenuti, grazie a sospensioni evolute e a sistemi efficaci come il Kinetic Posture Control (KPC). Quest&rsquo;ultimo, in curva, agisce sul freno della ruota posteriore interna provocando uno smorzamento delle sospensioni, rendendo cos&igrave; l&rsquo;auto stabile e precisa in ogni circostanza. Un risultato davvero niente male per un'auto di questa categoria. CONCLUSIONI Estetica, cura costruttiva, contenuti tecnologici, la CX-60 ha di certo tutte le carte in regola per solleticare le voglie di chi cerca un SUV top di gamma di qualit&agrave; premium. Un prodotto ben congegnato, che guarda al futuro in maniera coerente con i capisaldi di un brand fatto di passione per la bella guida, emozionalit&agrave; e scelte di carattere. Non ultima, quella di continuare a investire (ad esempio) sul diesel, ben consapevole che gli orizzonti della mobilit&agrave; hanno contorni ancora incerti; e che la partita, per gli endotermici, &egrave; tutt&rsquo;altro che chiusa. A patto, ovviamente, di risultare sempre di pi&ugrave; puliti ed efficienti, sfruttando tecnologie di ultima generazione; e magari anche carburanti evoluti. Un focus su logiche di progresso ampie, coerenti, pragmatiche e a tutto tondo, che la Casa giapponese sembra avere particolarmente a cuore.  PREZZO E DISPONIBILIT&Agrave; Rispetto alla migliore concorrenza, la nuova Mazda CX-60 gode di un rapporto qualit&agrave;/prezzo piuttosto favorevole, con allestimenti completi e ben studiati e un listino che parte da 51.915 euro per la motorizzazione a benzina e 49.900 euro per le diesel.       

Siamo tornati al volante della prima ibrida plug-in della casa di Hiroshima, che presto sar&agrave; in concessionaria anche con il nuovo (e interessante) diesel e-Skyactiv D, sei cilindri, da 3.3 litri

Mazda CX-60: progresso coerente

Siamo tornati al volante della SUV giapponese, che punta a scalare la vetta dell&rsquo;olimpo delle regine del segmento

Mazda CX-60: la gallery del test

        Sar&agrave; disponibile a partire da settembre, contenuto all'interno del decreto Aiuti, il cosiddetto Bonus trasporti, contributo introdotto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, destinato ai cittadini italiani. Il bonus arriver&agrave; fino ad un massimo di 60 euro per tutti gli abbonamenti annuali o mensili di mezzi di trasporto pubblico quali treni, autobus e metro. Utilizzabile dopo l&rsquo;estate, esso &egrave; finalizzato ad aiutare tutti coloro che sono in difficolt&agrave; economiche, in supporto a studenti, lavoratori e pensionati che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico ma ai quali il costo grava un po' di pi&ugrave;. Come ottenere il Bonus trasporti Anzitutto: chi pu&ograve; beneficiarne? Tutti i cittadini che nel 2021 hanno avuto un reddito che non ha superato i 35mila euro possono usufruire del bonus. Esso avr&agrave; un doppio scopo: aiutare chi &egrave; in difficolt&agrave;, a causa anche dell'inflazione, e spingere all'utilizzo sempre maggiore del trasporto pubblico. Milano, Area B: via alle deroghe ai divieti da ottobre 2022 Il contributo pu&ograve; essere richiesto facendo domanda sul portale www.bonustrasporti.lavoro.gov.it del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, attraverso Spid o CIE. Il portale verr&agrave; messo al servizio del cittadino prossimamente. Inoltre esso pu&ograve; avere una copertura del 100% della spesa che si andrebbe a sostenere, in un limite massimo di 60 euro per ciascun beneficiario. L'acquisto di un abbonamento (annuale, mensile o pi&ugrave; per il trasporto locale, regionale, interregionale o treni) deve essere fatto entro il 31 dicembre 2022. Non rientrano nella categoria i servizi di prima classe, executive, business, salotto, premium, working area e business salottino. Neopatentati con solo un passeggero a bordo: cosa potrebbe cambiare       

La situazione economica attuale fa s&igrave; che il Governo pensi ad aiutare studenti, lavoratori e pensionati in difficolt&agrave; a causa anche dell'inflazione

Bonus trasporti, fino a 60 euro per i mezzi pubblici: come richiederlo

Alfa Romeo Giulia, la madre di tutte le berline sportive, erede di Giulietta la &ldquo;fidanzata&rdquo; d&rsquo;Italia, compie 60 anni. Come molte vetture del Biscione ha accompagnato la storia e la vita sociale del Belpaese.&nbsp;  Vettura all&rsquo;avanguardia sotto molti aspetti, &egrave; rimasta in produzione per ben 15 anni. Iconica e indimenticabile. Ecco 10 curiosit&agrave; particolari.  L&#39;esordio&nbsp;    1- L&rsquo;esordio di Giulia &egrave; stato il 27 giugno 1960, nel tempio della velocit&agrave;, l&rsquo;autodromo di Monza nella versione T.I. (Turismo Internazionale).  &nbsp;  Scheda tecnica all&#39;avanguardia    2- Avanzata e potente. Giulia T.I., era lunga 4,14 m, larga 1,56 e alta 1,43 con un peso di 1.000 kg. Potente il motore, 92 cavalli per il 4 cilindri di 1.570 cc a 4 valvole per cilindro, con carburatore doppio corpo verticale. Cambio a 5 marce, eccellente per l&rsquo;epoca.&nbsp;  &nbsp;  Perch&eacute; era disegnata dal vento    3 -&ldquo;Disegnata dal vento&rdquo;. Eccezionale il Cx per l&rsquo;epoca, 0,34. Frutto di uno sviluppo dedicato, che poi ha fatto scuola.  &nbsp;  Amata, ma non all&#39;inizio della carriera    4 - Non fu digerita subito. Rispetto alle forme sinuose di Giulietta, non piacque al primo approccio, specialmente per la coda tronca. Le critiche non mancarono.  &nbsp;  Tutte le altre versioni    5 - Una grande famiglia. Giulia fu anche wagon con &ldquo;Promiscua&rdquo;, prodotta in pochi esemplari, ma soprattutto furono le versioni sportive, GT, GTA e&nbsp; GT 1300 Junior a fare battere i cuori.  &nbsp;  Gli anni del successo    6 - Un successo enorme. Giulia resta una pietra miliare anche per la produzione. Ne furono assemblati oltre 1 milione di esemplari. Dei quali 572.646 nella carrozzeria berlina a 3 volumi.  &nbsp;  &nbsp;Era anche spider    7 - Spider. Due versioni, Giulia Spider nacque sulla base di Giulietta (1962-65). E poi la Spider vera, nota come Duetto, disegnata da Pininfarina, successo mondiale dal 1996 al 1994.  &nbsp;  Una vera star del cinema    8 - Esordio al cinema. Giulia arriva sul grande schermo in &ldquo;Super Rapina a Milano&rdquo;, di e&nbsp; con Adriano Celentano nel 1963.  &nbsp;  I polizzioteschi    9 - Coppia fissa con Merli e Milian e anche con Bud Spencer. Giulia &egrave; la protagonista assoluta dei polizieschi italiani negli Anni Settanta. Cinque film con Maurizio Merli ancora di pi&ugrave; con Thomas Milian e una apparizione anche in Piedone lo Sbirro con Bud Spencer.  &nbsp;  Non solo film    10 - E&rsquo; ancora al cinema nel 2015, addirittura nel titolo, con &ldquo;Noi e la Giulia&rdquo; di Edoardo Leo, tratto dal romanzo &ldquo;Giulia 1300 e altri miracoli&rdquo;.  Potrebbe interessarti: le 10 Alfa Romeo usate da non perdere 

Le curiosit&agrave; sulla &ldquo;madre&rdquo; di tutte berline sportive

Le 10 cose che non sapete sulla mitica Alfa Romeo Giulia

        Pu&ograve; prendersi a massimo esempio di neutralit&agrave; tecnologica, la via seguita da Mazda con l'introduzione del nuovo motore DCPCI sul suv CX-60. Tra 2023 e 2025 conteremo tre nuovi modelli elettrificati, oltre il CX-60, primo ibrido plug-in della casa nipponica gi&agrave; sul mercato. C'&egrave; un percorso di elettrificazione quindi, come l'introduzione di un'architettura modulare e nativa elettrica, che arriver&agrave; dopo il 2025. Non si esaurisce per&ograve; in un'unica via l'innovazione tecnologica.  Un motore diesel dalla cilindrata giusta Dopo aver sviluppato il motore SkyActiv X, caratterizzato da un funzionamento in parte mutuato dai motori diesel, con la tecnologia SPCCI, ecco arrivare un diesel moderno e caratterizzato da una sigla che dovr&agrave; esprimersi nel dettaglio tecnico. Lo e-SkyActiv D &egrave; un sei cilindri in linea, turbocompresso, da 3.3 litri di cilindrata. Conferma la via, da moltissimi anni ormai a definire le scelte tecniche Mazda, del "giusto" dimensionamento. Contro le soluzioni di downsizing che hanno vissuto un'era di estrema riduzione delle cilindrate, Mazda ha ritagliato cubature definite right-sizing. Un 3.3 litri, nel 2022, su un modello di segmento D, &egrave; un cuore importante.&nbsp; Consumi bassi bassi Ecco, poi leggi alcuni dati, il rendimento termico superiore al 40% - valore da auto full hybrid benzina -, i consumi da 4,9 lt/100 km e le emissioni di 127 g/km e il quadro descrive un'innovazione di rilievo. Lo &egrave; se si considera peraltro massa e dimensioni di&nbsp; Mazda CX-60, sul quale il motore diesel 3.3 litri debutta. Ordinabile a partire da 49.900 euro per la declinazione 200 cavalli, da 61.200 euro per la specifica 249 cavalli. Ecco, i numeri del 6 cilindri consentono prestazioni adeguate, di 219 orari e 7"6 sullo zero-cento km/h nella variante pi&ugrave; potente. Entrambi gli e-SkyActiv D sono abbinati a un cambio automatico 8 marce, il 200 cavalli &egrave; una proposta a trazione posteriore, il 249 cv quattro ruote motrici.&nbsp;Nell'incrementare l'efficienza e le basse emissioni, al diesel 3.3 litri &egrave; abbinato uno schema mild hybrid a 48 volt. DCPCI il cuore della combustione Il cuore dell'innovazione sta nella sigla DCPCI, ovvero, in una combustione Distribution-Controlled Partially Premixed Compression Ignition. &Egrave; il perimetro di funzionamento dell'unit&agrave; di nuova progettazione che Mazda&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;dovr&agrave; spiegare nel dettaglio. Rispetto ai diesel 2.2 litri SkyActiv-D il peso &egrave; rimasto pressoch&eacute; invariato, pur essendo un 4 cilindri in linea contro un 6 cilindri in linea, qual &egrave; il 3.3 litri. Architettura e frazionamento che rappresentano l'ideale schema per fluidit&agrave;, dettata dal bilanciamento delle masse e la sequenza dell'accensione.       

Il motore e-SkyActiv D &egrave; supportato dal mild hybrid, offre due livelli di potenza e un rendimento termico molto elevato

Mazda CX-60 diesel 3.3 litri, novità dai consumi bassissimi

Da berlina sportiva per la famiglia a coupé, ma anche spider e giardinetta. Ecco le principali versioni dell'Alfa Romeo Giulia nei suoi 60 anni di carriera

Era il 27 giugno del 1962 quando Alfa Romeo presentò, nella cornice dell'Autodromo Nazionale di Monza, la Giulia. Erede della Giulietta degli anni '50, il nuovo modello era all'avanguardia dal punto di vista tecnico e capace di garantire un comportamento sportivo che sarebbe diventato il suo punto distintivo. Una storia, quella della Giulia, che prosegue tuttora con il modello lanciato nel 2016. Ecco tutte le principali versioni che si sono succedute nel corso di questi 60 anni

Alfa Romeo, 60 anni di Giulia

Rompere definitivamente gli argini e accedere all&rsquo;esclusivo club delle regine top premium del segmento. Se l&rsquo;ambizione si misurasse in centimetri, i 474 di lunghezza della nuova CX-60 rappresenterebbero gi&agrave; di per s&eacute; una chiara dichiarazione di intenti. Ma dietro alle linee sinuose del sofiticato design Kodo che l&#39;avvolge (la firma stilistica della pi&ugrave; recente produzione del marchio) si nasconde dell&rsquo;altro: questa SUV, infatti, non solo &egrave; la stradale pi&ugrave; potente mai prodotta da Mazda, ma anche la sua prima plug-in hybrid; cio&egrave;, un modello con una componente motrice ad elettroni le cui batterie possono essere ricaricate collegandole ad una presa elettrica.    MOTORIZZAZIONE IBRIDA E PROSPETTIVE  Oggetto della prova &egrave; stata la versione Phev spinta da un&rsquo;unit&agrave; propulsiva ibrida - con motore termico 2.5 a benzina e power unit da 129 kW - capace di una potenza totale di 327 CV e di 500 Nm di coppia massima. A completamento del sistema &egrave; presente una batteria agli ioni di litio da 355 V e 17,8 kWh di capacit&agrave;, che in modalit&agrave; full-electric (con velocit&agrave; autolimitata a 100 Km/h) garantisce 63 km di autonomia dichiarata. Interessanti sono anche i numeri relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO2 , che nel ciclo combinato WLTP si assestano su 1,5 l/100 km (partendo con batteria carica e guidando in elettrico fino al suo consumo, quindi per i primi 60 km) e 33 g/km. Ad affiancare l&rsquo;attuale versione Phev, nell&rsquo;immediato futuro, arriveranno un motore diesel 3.3 (entro il 2022) e un e-Skyactiv X 3.0 a benzina (nel 2023), entrambi 6 cilindri e mild hybrid (48 V)  ERGONOMIA OTTIMIZZATA  Una volta a bordo, si viene accolti da interni ben rifiniti e spaziosi, con un&#39;abitabilit&agrave; pi&ugrave; che buona per 5 adulti. Il bagagliaio da 570 litri, con volumi sfruttabili e omogenei, non risente negativamente della presenza del pacco batterie, ben posizionato sotto ai sedili tra assale anteriore e posteriore. Ma quando si parla di Mazda, protagonista dell&rsquo;abitacolo &egrave; prima di tutto l&rsquo;attenzione maniacale all&rsquo;ergonomia di guida. Il Jinba Ittai, la filosofia della Casa giapponese alla ricerca della perfetta integrazione tra uomo e macchina, si esalta ulteriormente attraverso il nuovo Driver Personalization System: sfruttando una telecamera che rileva la posizione degli occhi del guidatore, il sistema ne stima altezza e fisico per regolare automaticamente e in maniera ottimale sedile, volante, head-up display e specchietti retrovisori; una volta memorizzate (per un massimo di 6 guidatori), le impostazioni, sempre customizzabili, vengono richiamate attraverso un sistema di riconoscimento facciale.&nbsp; L&rsquo;infotainment della CX-60 sposa un approccio decisamente analogico, con l&rsquo;apposita rotella di selezione sulla consolle centrale attraverso cui regolare i diversi settaggi di bordo; fanno eccezione i sistemi Android Auto e Apple Carplay, con comandi &ldquo;touch&rdquo; direttamente sullo schermo da 12,3&rsquo;&rsquo;. Quest&rsquo;ultimo, grazie al sistema di telecamere con vista a 360&deg;, il See-Through View, diventa un ausilio fondamentale per valutare gli ingombri nei parcheggi pi&ugrave; stretti e difficoltosi.  COME VA  Alla guida dell&rsquo;auto, colpiscono subito lo sterzo, molto preciso, e il nuovissimo cambio automatico a otto rapporti, che segna uno spartiacque rispetto al precedente 6 marce: molto ben spaziato, esalta le doti di elasticit&agrave; del motore, con progressioni sempre fluide e convincenti. Cinque sono i driving mode a disposizione: Normal, Sport, Off-Road (la trazione integrale AWD &egrave; di serie), Towing (per la guida con rimorchio) ed EV (full-electric). Nella prova sul campo, &ldquo;Normal&rdquo; - la modalit&agrave; che ricerca il miglior equilibrio possibile tra prestazioni ed efficienza nei consumi - ha mostrato un leggero &ldquo;delay&rdquo; nella risposta al comando del gas, e una certa sensazione di scarsa reattivit&agrave;. Fenomeno meno evidente passando a &ldquo;Sport&rdquo;, dove la strumentazione si tinge di rosso e si va alla ricerca della massima performance: qui il dato dichiarato in accelerazione - da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi - &egrave; apparso decisamente pi&ugrave; realistico. Va detto, in ogni caso, che l&#39;esemplare testato era una preserie, quindi ancora suscettibile di piccoli aggiustamenti a livello software e di elettronica. Rocciose, sono apparse infine tenuta di strada e dinamica di guida anche forzando il ritmo; con beccheggio e rollio contenuti, grazie a sospensioni evolute e a sistemi efficaci come il Kinetic Posture Control (KPC), che in curva agisce sul freno della ruota posteriore interna provocando uno smorzamento delle sospensioni, cos&igrave; da rendere l&rsquo;auto stabile e precisa in ogni circostanza.  PREZZO E DISPONIBILIT&Agrave;  Rispetto alla migliore concorrenza, la nuova CX-60 gode di un rapporto qualit&agrave;/prezzo piuttosto favorevole&nbsp;grazie a un listino che parte da 49.950 euro. L&rsquo;auto &egrave; gi&agrave; in vendita da Marzo 2022 e sar&agrave; disponibile nelle concessionarie Mazda dal prossimo settembre.  Cerchi una Mazda nuova o usata? Guarda qui il listino 

&Egrave; la prima ibrida plug-in della Casa giapponese. Ma anche la Mazda stradale pi&ugrave; potente di sempre. L&rsquo;abbiamo testata in Portogallo, sulle strade panoramiche nei dintorni di Cascais

Mazda CX-60 PHEV, SUV da primato

        Piccole novit&agrave; aspettando l'8 marzo, cio&egrave; quando Mazda CX-60 dir&agrave; nello specifico come si presenter&agrave; nel segmento D dei suv con la prima propulsione ibrida plug-in adottata dal marchio. Dettagli che raccontano del design interno, fatto di linee essenziali e materiali curati. Materie sulle quali Mazda sa eccellere. Cos&igrave;, il suv sappiamo avr&agrave; inserti in legno d'acero, rivestimenti in pelle Nappa sui sedili, lavorazioni in tessuto applicate alla plancia e cromature abbinate in un mix materico.  I teaser rivelano un pezzetto di questa visione dell'abitacolo, la plancia molto pulita e definita dai materiali, prima ancora che da un infotainment posizionato nella parte alta. Motore ibrido Il particolare che pi&ugrave; interessa &egrave; rivelato tra le righe. Il sistema ibrido plug-in di Mazda CX-60 si svilupper&agrave; con una trazione posteriore. Dopo aver rivelato la cubatura di 2,5 litri, un altro tassello dell'impostazione tecnica.&nbsp; LEGGI ANCHE - Al volante di Mazda CX-5, il test Risponde in parte agli interrogativi sull'estrazione tecnica del sistema plug-in hybrid, quanto frutto della collaborazione in essere tra Mazda e Toyota. Ibrido plug-in che su RAV4 phev &egrave; declinato in una soluzione quattro ruote motrici on-demand, alternativa alla trazione anteriore. Un'altra strada imbocca Mazda con CX-60 e la trazione posteriore, alimentando la curiosit&agrave; verso l'8 marzo.       

Verso la presentazione del suv medio, Mazda mostra gli interni minimalisti, i materiali curati - legno, tessuti, pelle Nappa e cromature metalliche - oltre a rivelare la trazione posteriore dello schema PHEV

Mazda CX-60, nuovi indizi su interni e ibrido plug-in

        D&agrave; appuntamento al prossimo 8 marzo, quando scopriremo nel dettaglio le soluzioni con le quali, Mazda CX-60, riporter&agrave; il marchio nel segmento D dei suv. Un progetto introdotto da un primo teaser, che dice dell'evoluzione stilistica sul frontale. Scopriamo un diverso accostamento tra gruppi ottici e calandra, dalle geometrie quest'ultima familiari perch&eacute; ricalca quanto gi&agrave; propone Mazda su altri modelli. Novit&agrave; PHEV La novit&agrave;, inedita, &egrave; nella motorizzazione ibrida plug-in con la quale CX-60 andr&agrave; sul mercato. Al momento sappiamo solo di un livello di potenza superiore ai 300 cavalli e di un'unit&agrave; endotermica 2.5 litri benzina, aspirato. Ecco, sul punto ruotano gli interrogativi legati a una collaborazione che porti l'ibrido plug-in firmato Toyota. LEGGI ANCHE - Mazda, ecco il brevetto sul Wankel abbinato al motore elettrico Sar&agrave; quella stessa unit&agrave; a finire sotto al cofano del CX-60? O, piuttosto, toccher&agrave; a un propulsore SkyActiv Mazda, completato dall'elemento elettrico? Nuovi motori Mazda che vedremo con la tecnologia SkyActiv-X e un frazionamento 6 cilindri, destinato sicuramente a esordire con la futura generazione di Mazda 6, insieme alla nuova architettura a trazione posteriore. Il dato di potenza richiamato da Mazda sul CX-60 inserisce lo schema PHEV nel solco dei 306 cavalli proposti da RAV4. &Egrave; uno dei punti chiave da risolvere in occasione della presentazione. Il CX-60 fa parte della famiglia di prodotti Large Product Group, insieme alla variante CX-80, un suv 7 posti su tre file anch'esso da introdurre sul mercato europeo nel volgere dei prossimi 24 mesi.       

A introdurre la presentazione, Mazda CX-60 rivela i primi dati del sistema ibrido plug-in, da oltre 300 cavalli&nbsp;

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