        Quest'anno il Salone dell'Auto e della Moto d'Epoca ha portato sotto i riflettori alcune delle auto pi&ugrave; preziose che hanno fatto parte della collezione di celebrit&agrave; di fama internazionale. Gli stand hanno ospitato vere e proprie leggende sui cui sedili hanno viaggiato stelle del cinema ma anche grandi avvocati, da Clint eastwood alla bella Greta Garbo, fino ad arrivare all'italianissimo Gianni Agnelli di cui erano esposti due esemplari. Ecco le automobili esposte: L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Le Auto di Gianni Agnelli  Lo stand di Autocrono ha visto in esposizione due modelli che hanno fatto parte della collezione privata di Gianni Agnelli, la Lancia Delta Integrale e la Fiat 4x4, entrambe nella classica livrea grigio metallizzato con eleganti filetti blu, che testimoniano il gusto dell'avvocato Agnelli. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; La Ferrari di Clint Eastwood  Ineco Auto Spa ha presentato uno dei pezzi pi&ugrave; pregiati della manifestazione: la Ferrari 275 GTB appartenuta all'attore e regista Clint Eastwood. Si tratta di un regalo speciale da parte del produttore Dino De Laurentiis nel lontano 1966, personalizzata dall'attore con un colore verde scuro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; La Spiaggetta di Greta Garbo  Kon-tiki Nautica ha esposto la Fiat 850 Spiaggetta Michelotti utilizzata da Greta Garbo durante la sua permanenza a Taormina. Ritrovata nel 2016 all'interno di un magazzino in provincia di Palermo, la Spiaggetta ha subito un restauro integrale, ma il pomello del cambio non &egrave; stato volutamente sostituito. Alfa Romeo celebra la 33 Stradale al Salone Auto e Moto d'Epoca       

Al Salone di Bologna sono stati esposti alcuni degli esemplari pi&ugrave; iconici delle celebrit&agrave;

Da Agnelli a Greta Garbo: le auto d'epoca "vip" a Auto e Moto d'Epoca

        Thema V6 &egrave; la pi&ugrave; nobile versione della grande berlina di Lancia, vettura di prestigio negli anni Ottanta e a inizio anni Novanta. C&rsquo;&egrave; stata la mitica Thema Ferrari 8.32, ma la Thema 6V, questo il suo nome inziale nel 1984, &egrave; senza dubbio quella pi&ugrave; rara, realizzata per chi cercava il massimo lusso nel Gruppo Fiat, che non disponeva di una vettura dotata di motore sei cilindri dall&rsquo;uscita di produzione della Fiat 130, altro modello molto raffinato. Su Autoscout24 &egrave; in vendita un modello di fascino ancora superiore. Una Thema V6 appartenuta all&rsquo;Avvocato in persona, Gianni Agnelli. Potrebbe interessarti: Lancia concept, anteprima rilasciata dal CEO Napolitano&nbsp;  Una V6 unica nel suo genere Si tratta di una Thema V6 seconda serie del 1989, dotata originariamente di predisposizione per due radiotelefoni, con interni in tessuto blu &ndash; l&rsquo;Avvocato non amava la pelle &ndash; e livrea in grigio metallizzato. Dotata di cambio automatico ZF a tre marce, &egrave; stata al servizio di Gianni Agnelli fino al 1994, poi acquistata da un privato, ex dipendente Fiat, a Torino. Nel 2005 &egrave; cominciata una epopea che l&rsquo;ha portata a un parziale deperimento, poi superato grazie ha un appassionato che l&rsquo;ha comprata da un concessionario a Forte dei Marmi e ricondizionata a fondo sia di carrozzeria sia di meccanica. Un vero e proprio pezzo di storia. Il motore 6 cilindri non &egrave; il V6 &ldquo;Busso&rdquo; Alfa Romeo, che and&ograve; solo sulla terza serie del modello, ma il V6 PRV di origine &nbsp;Peugeot, Renault e Volvo, un 2.850 cc da 147 cavalli di potenza. La Thema V6 ha 164.000 km percorsi e un prezzo &ldquo;leggermente trattabile&rdquo; di 26.900 euro. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Lancia Thema       

Esemplare recuperato e restaurato. E' versione pi&ugrave; nobile della grande berlina simbolo del lusso Lancia negli anni Ottanta e inizio dei Novanta.

Lancia Thema V6, in vendita il modello di Gianni Agnelli

        Nella sua Torino era nato il 12 marzo 1921, e vi aveva anche trascorso l'ultimo giorno della sua vita, il 24 gennaio 2003. Un destino inesorabile, ideale per chi al capoluogo piemontese aveva legato tutta la sua vita. Una vita condivisa con il calcio, vedi Juventus, e i motori, vedi la Fiat, e quindi anche Lancia, Ferrari, Maserati, e cos&igrave; via. Venti anni fa moriva Gianni Agnelli, per tutti l'Avvocato. Chi ha speso un milione di euro per la spiaggina dell'Avvocato? Imprenditore tra i pi&ugrave; importanti e iconici della storia italiana, ma non solo. Assiduo frequentatore delle tribune quando la Juventus giocava in casa, presenza costante nelle cronache mondane del jet set internazionale. Agnelli, come tradizione del suo cognome richiede, &egrave; stato anche figura fondamentale della storia dell'automobilismo italiano. Sotto la sua presidenza, la Fiat divenne un vero colosso dell'automotive, inglobando al suo interno Marchi come Lancia, Ferrari, Maserati, Abarth, Alfa Romeo e i nostalgici Innocenti e Autobianchi. E di conseguenza, Gianni Agnelli era anche un grande appassionato della guida sportiva. Le fuoriserie dell'Avvocato Il suo status e il suo ruolo infatti gli permettevano di richiedere modelli fuoriserie realizzati esclusivamente per lui. Auto che non hanno mai conosciuto la produzione di serie, esclusive in qualche dettaglio o in qualche raffinatezza tecnica, concepite per l'unico scopo di essere guidate dall'Avvocato e di far parte della sua collezione privata. Tra le richieste tipiche di Agnelli, la presenza di un cambio automatico e di un servocomando per la frizione. Dal punto di vista estetico, le auto dovevano essere chic: ecco allora che i reparti dei Marchi Fiat si scervellavano per proporre tinte uniche e abbinamenti cromatici particolari, per sfornare macchine che dovevano lasciarsi ammirare. Di seguito, trovate una carrellata delle fuoriserie possedute dall'Avvocato: ce n'&egrave; davvero per tutti i gusti.  Gianni Agnelli e le sue barche: la grande passione dell'Avvocato       

L'iconico imprenditore piemontese moriva il 24 gennaio 2003 nella sua Torino: ecco tutte le fuoriserie che sono state realizzate per lui

Gianni Agnelli, da Fiat a Lancia fino a Ferrari: le auto dell'Avvocato

Grande appassionato di automobili, Gianni Agnelli si fece realizzare numerose vetture personalizzate, con motori e carrozzerie diversi da quelli di serie. Ecco le sue fuoriserie, dalle Lancia alle Ferrari, passando per le immancabili e numerosissime Fiat

Gianni Agnelli, le fuoriserie dell'Avvocato

        Incapace di restare fermo troppo a lungo, amante dello sport e delle automobili, ma non solo. Gianni Agnelli &egrave; stato anche un grande appassionato di barche, che utilizzava ogni volta che ne aveva la possibilit&agrave; partendo da Torino diretto verso uno dei porti pi&ugrave; vicini. Una passione, quella per la nautica, che ha condiviso con personaggi di spicco della societ&agrave; dell'epoca, tra cui nomi come John Fitzgerald Kennedy ed Henry Kissinger. Impazienza e irrequietudine sono due delle principali caratteristiche attribuite ad Agnelli da chi, per anni, lo ha accompagnato solcando i mari. Il superyacht italiano con tanto di garage per la Ferrari  Agnelli, dalle auto alle barche con la stessa passione Come noto, Gianni Agnelli ha posseduto numerosissime automobili esclusive, fuoriserie realizzate secondo le sue indicazioni e autentici "pezzi unici" entrati spesso a far parte della storia dell'auto, dalla Lancia Delta Integrale in versione cabriolet alla Ferrari 365P a tre posti. Fino ad arrivare alle mitiche spiaggine, vero "anello di congiunzione" tra il mondo dell'auto e quello della navigazione, come la Fiat Spiaggia Boano su base 500, o la 600 Multipla ispirata ai motoscafi Riva. Oltre alle auto, l'Avvocato amava farsi creare anche imbarcazioni personalizzate, che fossero motoscafi potenti e veloci oppure lussuosissimi yacht lunghi decine di metri e dotati di tutti i comfort. Eccole. Sfoglia le pagine per continuare a leggere &nbsp; Gianni Agnelli, da Torino al mare e ritorno La &ldquo;flotta&rdquo; di Gianni Agnelli contava numerose imbarcazioni di ogni tipo, da veloci e leggere barche a vela fino a grandi yacht dotati di tutti i lussi. E ogni volta che ne aveva la possibilit&agrave;, l'Avvocato partiva da Torino per imbarcarsi, anche se per pochissimo. La vita in navigazione di Agnelli &egrave; stata raccontata in un libro, intitolato &ldquo;In mare con l'Avvocato&rdquo;, scritto da Alfredo Alocci, che per 35 anni ha coperto il ruolo di capo marinaio sulle sue barche, e da altri marinai. Il ritratto di Gianni Agnelli che emerge da queste testimonianze &egrave; quello di una persona appassionata ma anche veloce nello stancarsi e nel cambiare idea, e che verso il mare ha nutrito un vero amore.  Caratteristiche che vengono riassunte in un episodio datato 1992, quando l'Avvocato partecip&ograve; con le sue barche a un evento organizzato a Genova con partecipanti di tutto il mondo, in occasione dei 500 anni dalla scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo. Agnelli arriv&ograve; di buon mattino in elicottero a Portofino, atterrando direttamente a bordo dell'ammiraglia della sua personale flotta, lo yacht F100. A sera, torn&ograve; l'elicottero a riprenderlo per riportarlo a Torino. La mattina dopo, in aereo, Agnelli atterr&ograve; in Corsica, dove le sue barche nel frattempo erano giunte dopo una notte di navigazione. Un episodio non infrequente, che ben mette in mostra l'irrequietudine del personaggio e la sua incapacit&agrave; di restare fermo troppo a lungo.  Situazioni del genere non sono state rare. Un altro episodio che viene raccontato avvenne in una notte di settembre, mentre una delle barche di Agnelli, con lui a bordo, stava facendo rotta verso la Corsica. Verso le due di notte, l'Avvocato ordin&ograve; di cambiare destinazione e dirigersi verso Napoli. Una sola altra ora dopo, nuovo dietrofront: si va a Portofino. Una volta giunti a destinazione, la mattina successiva, il cielo era per&ograve; nuvoloso, cos&igrave; Agnelli opt&ograve; per tornare direttamente a Torino. Situazioni a cui i marinai dell'Avvocato erano ormai abituati. Sfoglia le pagine per continuare a leggere &nbsp; Gli ospiti dell'Avvocato Ma sulle sue barche Agnelli raramente era da solo: oltre alla moglie Marella, al fedele Brunetto, ai figli e ai nipoti, spesso lo accompagnavano anche personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, dell'imprenditoria e della politica. Come John Fitzgerald Kennedy, allora senatore americano e futuro presidente degli Stati Uniti, che con Agnelli era legato da una lunga amicizia. Oppure Henry Kissinger, che invece ha ricoperto la carica di segretario di stato degli USA durante la presidenza Nixon. Proprio Kissinger &egrave; stato protagonista di un divertente episodio su uno degli yacht di Agnelli.  A Tangeri, in seguito a una festa, il politico non riusciva a percorrere la passerella per salire sulla barca, in quanto era molto ripida a causa della bassa marea e lui aveva bevuto qualche bicchiere. Alla fine la soluzione fu proposta da un marinaio: far sedere Kissinger e farlo scivolare a bordo come una cassetta di pesce. Una volta imbarcati, Agnelli comment&ograve; con sarcasmo: &ldquo;Henry, hai tantissime doti eccelse. Ma certamente non hai il piede marino&rdquo;.  La flotta dell'Avvocato Ma quali sono le imbarcazioni che componevano la flotta di Agnelli? Tante di tipo diversissimo tra loro, dalle barche a vela ai grandi yacht. La sua &ldquo;ammiraglia&rdquo; era l'F100, grande imbarcazione di oltre 30 metri concepita per le lunghe navigazioni e dotata di piattaforma per gli elicotteri, per consentire all'Avvocato di imbarcarsi senza passare per la terraferma. A differenza dei normali yacht, l'F100 aveva la forma insolita di un rimorchiatore: una soluzione che avrebbe fatto scuola negli anni a venire.  Ma non mancavano neppure le barche a vela tra quelle possedute da Agnelli, come la Capricia, acquistata nel 1971 e donata nel '93 alla Marina Militare per farne una nave scuola. O la grande e leggera Extra Beat, costruita in alluminio e dotata di un albero di ben 49 metri. Fino alla Stealth, ultima barca voluta dall'Avvocato, nel 1996, e tuttora utilizzata dai nipoti John e Lapo Elkann. Senza contare poi i motoscafi, anch'essi numerosi ed esclusivi. Un'autentica passione vissuta sempre al 100%. Chi ha speso un milione di euro per la spiaggina dell'Avvocato?       

Non solo auto: Gianni Agnelli &egrave; stato anche un grande amante della nautica. Tra yacht lussuosi e potentissimi motoscafi, spesso in compagnia di grandi nomi

Gianni Agnelli e le sue barche: la grande passione dell'Avvocato

L'Avvocato ha nutrito per tutta la sua vita una grande passione per il mare, e sono numerosi gli yacht, i motoscafi e le barche a vela da lui posseduti

Le barche di Gianni Agnelli

        Avete presente una "Spiaggina", quella particolare auto scoperta utilizzata prevalentemente in estate nelle localit&agrave; turistiche? In realt&agrave;, nel 1958 vennero realizzati solo due esemplari originali di Fiat 500 Boano Spiaggia, diventati famosi per essere comparsi sulle copertine a fianco ai proprietari. Una era di Aristotele Onassis, l'altra di Gianni Agnelli. Proprio quest'ultima &egrave; stata battuta all'asta all'AutoLook Week, festival tenutosi dal 7 all'11 settembre a Torino.  Fiat Eden Roc, la spiaggina di Agnelli all'asta Storia e valore La vettura somiglia molto ad una barca ed &egrave; stata immaginata proprio come l'auto perfetta per accompagnare negli spostamenti nelle zone di mare. Comoda e spaziosa, la Spiaggina era dotata di interni impermeabili (in caso di pioggia e di contatto con la pelle bagnata dall'acqua del mare) e di tendalino per coprirsi dal sole. L'automobile presenta inoltre rifiniture in legno e vimini, particolare che la rende ancora pi&ugrave; affascinante. Ovviamente, sia per il perfetto stato in cui &egrave; stata conservata, sia per l'importante storia che ha alle spalle, questo esemplare targato TO259879 &egrave; stato battuto all'asta dalla Casa Sant'Agostino l'8 settembre al festival AutoLook Week di Torino. Il prezzo? Tra i 700mila euro e 1 milione e il proprietario &egrave; attualmente sconosciuto. Se state pensando "chi avr&agrave; mai speso una cifra cos&igrave; alta per un'auto del 1958 utilizzabile in estate?" siete fuori strada. La Spiaggina &egrave; tutt'altro che "vecchia" e si sa che lo stile e la tradizione, sopratutto in Italia, non passano mai di moda. La 500 &ldquo;Spiaggina&rdquo; alla conquista dei Caraibi in versione elettrica       

La vettura &egrave; stata tra i protagonisti dell'AutoLook, festival che si &egrave; tenuto a Torino lo scorso 8 settembre

Chi ha speso un milione di euro per la spiaggina dell'Avvocato?

Al festival AutoLook di Torino tenutosi dal 7 all'11 settembre, la Casa d'Aste Sant'Agostino ha venduto uno dei due esemplari di Fiat Boano Spiaggia del 1958, la famosissima "Spiaggina" appartenuta a Gianni Agnelli. La vettura dispone di interni impermeabili e tendalino per coprirsi dai raggi solari ed è stata conservata fino ad oggi in modo perfetto. Il nuovo proprietario è sconosciuto e il prezzo oscilla tra 700mila e 1 milione di euro.

Fiat Boano Spiaggia del 1958 di Gianni Agnelli all'asta

        In occasione del centesimo anniversario della nascita di Gianni Agnelli, Lapo Elkann ha voluto rendere omaggio al nonno su Twitter in modo creativo dando vita alle #24oredigianniagnelli. L&rsquo;iniziativa, che si ispira alla mitica gara di automobilismo le 24 ore di lemans e rende quindi omaggio alla passione dell&rsquo;Avvocato per i motori, consiste nella diffusione tramite il celebre social network di alcune delle frasi iconiche pronunciate da Gianni Agnelli durante la sua vita. Per farlo Lapo ha deciso di utilizzare la funzionalit&agrave; delle Twitter Cards.&nbsp; La storia della Panda 4X4 di Agnelli  &ldquo;Non tutti gli italiani tifano per la Nazionale, mentre tutti gli italiani e il cinquanta per cento dei non italiani tifano Ferrari.&ldquo; #GianniAgnelli100 &mdash; Lapo Elkann (@lapoelkann_) March 12, 2021    Cosa ha detto Lapo Le frasi scelte sono state selezionate personalmente&nbsp; da Lapo e toccano tutti i temi pi&ugrave; cari al nonno tra cui la Fiat, la Famiglia la Ferrari, la Juventus, L&rsquo;Arte, il Mare, gli incontri con le personalit&agrave; internazionali, lo stile, la creativit&agrave;. Lapo ha cos&igrave; commentato: &ldquo;Mio Nonno &egrave; stato e sar&agrave; per sempre una risorsa fondamentale di energia e vitalit&agrave;. Ho voluto rendergli omaggio anche su Twitter per far si che gli utenti dei social possano conoscere alcuni tratti del suo pensiero e possano trovare in lui ispirazione e motivazione&rdquo;.  Gianni Agnelli e le sue barche: la grande passione dell'Avvocato       

Per il centesimo anniversario della nascita di Gianni Agnelli, il nipote Lapo rende omaggio al nonno con un'iniziativa su twitter

Lapo Elkann, ricordo speciale dedicato a Gianni Agnelli

        Il MEF di Modena omaggia Gianni Agnelli. La nuova mostra del Museo Enzo Ferrari presenta per la prima volta le fuoriserie realizzate da Ferrari e personalizzate in stretta collaborazione con l&rsquo;Avvocato in occasione del centenario della nascita. Pezzi unici, per una sintonia durata oltre cinquant&rsquo;anni fra due delle pi&ugrave; carismatiche e autorevoli figure del ventesimo secolo.  &ldquo;Gianni Agnelli e Ferrari. L&rsquo;eleganza del mito&rdquo; &egrave; un omaggio della Casa di Maranello a un suo grande punto di riferimento, prima come affezionato cliente, poi come interlocutore privilegiato e partner per il centesimo anniversario dalla sua nascita che ricorre domani. Oggi si terr&agrave; l&rsquo;inaugurazione digitale della mostra sui canali social e sul sito dei Musei Ferrari. In attesa che le disposizioni governative consentano la riapertura al pubblico delle sale del MEF, fino al prossimo 1&deg; aprile verranno organizzati ogni giorno due live tour virtuali e gratuiti della durata di circa 30 minuti, in italiano e in inglese, che a partire da domani possono essere prenotati sul sito dei Musei. I modelli Estimatore sin da giovane del Cavallino Rampante, l&rsquo;Avvocato Agnelli ha sempre proposto con garbo e rispetto delle versioni molto speciali e personalizzate di alcuni modelli. Enzo Ferrari d&rsquo;altra parte sapeva che l&rsquo;influenza, il gusto estetico e la personalit&agrave; di un cliente molto vicino alla Fabbrica, abituato a lavorare su progetti esclusivi, ne poteva determinare le scelte fortunate e lungimiranti. Da questo loro stretto rapporto sono nate automobili dal fascino irripetibile, che Gianni Agnelli guidava con rigoroso understatement. &Egrave; il caso della Ferrari 166 MM, che al Salone di Torino del 1948 tanto colp&igrave; Agnelli per la sua eleganza essenziale da definirla con il termine inedito &ldquo;barchetta&rdquo;, che da allora identifica nel settore dei motori tutte le scoperte da corsa. Finemente personalizzata nei colori verde e blu e negli interni, &egrave; la prima fuoriserie di Maranello per l&rsquo;Avvocato. Fu poi la Ferrari 212 Inter del 1952 a essere adattata alla personalit&agrave; di questo cliente speciale, con sofisticate nuance e dettagli che faranno scuola: il bicolore blu 456 di &ldquo;famiglia&rdquo; accostato al bianco magnolia del padiglione, oltre a due potenti fari pensati per il piacere della velocit&agrave; nelle ore notturne. La mostra prosegue con lo stupendo coup&eacute; senza tempo 375 America, realizzato da Ferrari nel 1955 grazie alla simbiosi creativa con Battista &ldquo;Pinin&rdquo; Farina. L&rsquo;Avvocato ne fu subito conquistato e rese unico il suo modello facendo realizzare, fra le altre ricercate finiture d&rsquo;interni, un prezioso cronografo che volle posizionato al centro del tunnel. Il rapporto ormai consolidato fra Gianni Agnelli e Enzo Ferrari segn&ograve; un nuovo capolavoro nel 1959 con Ia Ferrari 400 Superamerica. Questo pezzo unico che ammiriamo al MEF, allestito da Pininfarina, confer&igrave; alle granturismo Ferrari una nuova impostazione stilistica, voltando pagina rispetto al passato. Al MEF &egrave; esposta poi la berlinetta 365 P Speciale del 1966, plasmata dal mondo delle competizioni che Pininfarina ha saputo perfettamente interpretare in due &ldquo;prototipi&rdquo; a tre posti con guida centrale. Quello commissionato da Gianni Agnelli si distingue per l&rsquo;elegante livrea color argento con una modanatura nera che corre lungo la linea di cintura. Nel 1984 Ferrari present&ograve; la celebre Testarossa, una vettura che non prevedeva la versione aperta. Due anni pi&ugrave; tardi fu l&rsquo;Avvocato a commissionare una spider del celebre modello a Pininfarina con alcuni ricercati dettagli, come il cofano motore di nuovo disegno e dei colori ricorrenti nelle sue creazioni: il bianco magnolia della capotte, il grigio Nurburgring della livrea, il blu degli interni. Un&rsquo;altra icona dalla linea rivoluzionaria che non poteva mancare nella collezione di Gianni Agnelli &egrave; la Ferrari F40, da lui ordinata nel 1989 in una versione speciale che si distingue per il tessuto nero dei sedili e la frizione elettronica Valeo. Nel 2000, sulla base stilistica della 360 Spider, Agnelli affid&ograve; a Pininfarina il progetto di una barchetta ancora pi&ugrave; estrema in un esemplare unico. Con la livrea grigio argento accompagnata da eleganti toni blu, venne donata a Luca di Montezemolo come regalo di nozze La F1 del 2003 Conclude la mostra la monoposto di Formula 1 del 2003, la sintesi di un percorso sportivo e tecnologico straordinario. La Scuderia la present&ograve; il 7 febbraio 2003 dedicandola a Gianni Agnelli, scomparso il 24 gennaio. Per tutta la comunit&agrave; Ferrari fu il pi&ugrave; sentito riconoscimento a un indimenticabile cliente partner e a un raffinato, discreto, determinante compagno di viaggio. &nbsp;John Elkann, Presidente di Ferrari, ha commentato.&nbsp;&ldquo;La mostra che inauguriamo domani racconta un incontro straordinario: unisce da un lato le emozioni che le auto pi&ugrave; belle del mondo suscitano in chi ama guidare, dall&rsquo;altro l&rsquo;enorme rispetto e la passione vera che mio nonno aveva per le auto di Maranello. Passione che lo portava a rendere speciale ogni Ferrari che possedeva e che siamo felici di condividere con tutti gli appassionati&rdquo;. Le parole di Piero Lardi Ferrari.&nbsp;&ldquo;Mio padre era impressionato dalla forza, dalle doti e dall&rsquo;abilit&agrave; negli affari di Gianni Agnelli. Fra loro c&rsquo;era un&rsquo;intesa naturale, consolidatasi negli anni fino all&rsquo;accordo decisivo che nel 1969 diede il via a uno dei pi&ugrave; forti sodalizi del mondo automobilistico. Ero con mio padre in quello storico giorno, in cui ebbi il piacere di conoscere l&rsquo;Avvocato. Da allora sentimmo che, accanto a FIAT, alla nostra azienda erano assicurate continuit&agrave; e sviluppo&rdquo;. Ferrari 812 Versione Speciale, GTO in arrivo e sar&agrave; una svolta&nbsp;  Gianni Agnelli e le sue barche: la grande passione dell'Avvocato       

Nel centenario della nascita esposte insieme per la prima volta fuoriserie realizzate da Ferrari e personalizzate in collaborazione con l&rsquo;Avvocato

Il Museo Enzo Ferrari di Modena celebra Gianni Agnelli

Per la prima volta le fuoriserie realizzate da Ferrari e personalizzate in stretta collaborazione con l’Avvocato Gianni Agnelli

Al Museo Enzo Ferrari la mostra Gianni Agnelli. L’eleganza del mito

La Panda 4x4 dell&rsquo;Avvocato&nbsp;torna in pista. Lapo Elkann e Garage Italia colpiscono ancora lavorando sul leggendario &ldquo;Pandino integrale&rdquo;. Non solo. Sotto la lente, una coppia di auto speciali, una dopo l&rsquo;altra. Prima una Fiat 600 Multipla elettrificata per il St.Regis Hotel di Roma, con tanto di riproduzione sul padiglione &nbsp;di un affresco Pietro da Cortona a Palazzo Barberini a Roma. Si tratta del &ldquo;Trionfo della Divina Provvidenza&ldquo;  Ma soprattutto Lapo ha messo le mani su una delle auto preferite del nonno, Gianni Agnelli, scomparso nel 2003. Si tratta di una Panda&nbsp;4x4 Trekking, una delle undici appartenute all&rsquo;Avvocato. Che stimava l&rsquo;utilitaria come vettura estremamente originale.  Si tratta di un&rsquo;operazione di restomod, mantenendo la sostanza vintage, ma con alcuni componenti moderni. La Panda 4x4 Trekking usava Gianni Agnelli appena sceso dall&rsquo;elicottero in Engandina nei pressi di Sankt Moritz. Gli esterni sono rimasti tali e quali, con la livrea grigia e le strisce nere e blu. Campeggia il badge di Steyr Puch, la fabbrica austriaca che ha realizzato il sistema di trazione integrale tanto apprezzato.  Garage Italia &egrave; intervenuta pesantemente nell&rsquo;abitacolo. Con rivestimenti &nbsp;tessili della nota azienda biellese Vitale Barberis Canonico. Mantenendo per&ograve; il contesto originale. 

Lapo restaura la Panda 4x4 del nonno Gianni Agnelli, cos&igrave;&nbsp;Garage Italia rimette a nuovo la piccola trazione integrale e elettrifica una Fiat 600 Multipla del 1962

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