Siamo a Douai, enorme centro di produzione sin dal 1970 con 17 modelli della gamma della R&egrave;gie prodotti in oltre 10 milioni esemplari, ma ora convertitosi anche all&rsquo;elettrico, visto che dalla sofisticatissima e robotizzata catena di montaggio, nasce la nuovissima M&egrave;gane E-Tech Electric. Insomma a circa 200 chilometri a nord di Parigi, si guarda al futuro, che se non sar&agrave; totalmente elettrico avr&agrave; comunque un forte impatto, sia per i Costruttori (in questo caso Renault, insieme a Mitsubishi e Nisssan), sia per chi dall&rsquo;auto deve cominciare a percepire messaggi diversi. Puntare alle zero emissioni, creare un ecosistema sostenibile e diventare il centro di produzione di veicoli elettrici pi&ugrave; importante e competitivo d&rsquo;Europa.    Una fabbrica, ambizioni per tre  Sono questi gli obiettivi ambiziosi della nuova entit&agrave; ElectriCity, che riunisce i tre stabilimenti di Douai, Maubeuge e Ruitz nella regione dell&rsquo;Alta Francia. La M&eacute;gane E-Tech Electric (guarda qui la prova), che &egrave; gi&agrave; commercializzata, &egrave; solo l&rsquo;inizio di una bella rinascita del settore elettrico, fondata sul know-how e sull&rsquo;eccellenza dei 5.000 collaboratori che compongono il&nbsp;reparto Electric City. La sfida &egrave; ambiziosa: democratizzare i veicoli elettrici e produrne oltre 400.000 all&rsquo;anno entro il 2025 nella regione dell&rsquo;Alta Francia. Il nuovo centro, del resto, intende diventare l&rsquo;unit&agrave; di produzione pi&ugrave; importante e competitiva d&rsquo;Europa.  Vecchio impianto, ecosistema nuovo  Ma per raggiungere questo obiettivo, era prima necessario ottimizzare l&rsquo;impianto industriale per incrementare l&rsquo;efficacia operativa e costruire un intero ecosistema per ridurre i tanti costi fissi. Con la nuova organizzazione, Renault Group ElectriCity intende dare un marchio di qualit&agrave; alla sua produzione e garantirsi una maggiore competitivit&agrave;.  Le dichiarazioni  Spiega Luciano Biondo, Direttore di ElectriCity e di chiara origine italiana, anche se nato in Francia: &ldquo;Per introdurre i veicoli elettrici, abbiamo trasformato lo stabilimento di Douai, con investimenti per oltre 550 milioni di euro. Abbiamo lavorato anche sull&rsquo;ergonomia delle postazioni di lavoro&quot;.  Automazione a misura d&#39;uomo  In effetti, nel lungo giro effettuato in tutti i reparti, o quasi, della fabbrica, &egrave; stato evidente notare come molte operazioni siano automatizzate, come avviene del resto nella quasi totalit&agrave; degli stabilimenti automobilistici e non, ma rimane comunque quell&rsquo;apporto manuale che &egrave; ancora necessario, ad esempio, quando &egrave; necessario collocare, come si deve, interi chilometri di cablaggi e di connessioni, con un prodotto finale che viene accuratamente controllato alla fine della produzione da una &egrave;quipe (inflessibile) composta da un ventina di esperti. Del resto, la storia della fabbrica di Douai &egrave; illuminante: da qui sono usciti modelli come la Renault 5, la prima Sc&egrave;nic, la 19 e via dicendo.  I prossimi prodotti  E, come gi&agrave; noto, proprio una Renault 5 del terzo millennio sar&agrave; prodotta a fianco della M&egrave;gane E.Tech Electric e sar&agrave; anch&rsquo;essa totalmente elettrica. Un&rsquo;idea dell&rsquo;ad Luca De Meo, che in termini di strategie di mercato non ha da imparare nulla da nessuno. Del resto, l&rsquo;arrivo della piattaforma modulare CMF-EV dedicata alla produzione dei veicoli elettrici, parla chiaro. Per passare dalla produzione termica a quella elettrica, le officine e le linee dello stabilimento di Douai sono state modificate, trasformate ed aggiornate.  Come nascono le batterie  Oltre 550 milioni di euro sono stati investiti per introdurre le versioni elettriche. Con decine di carrelli automatizzati che si spostano con migliaia di codici prodotto dei componenti, ognuno repertoriato e destinato a raggiungere il veicolo giusto nel momento giusto lungo la catena. Al piano superiore, il nuovissimo reparto di assemblaggio delle batterie, parla da solo. Qui i collaboratori, formati e iniziati allo sviluppo dell&rsquo;elettrico, preparano ogni singola batteria per inviarla all&rsquo;impianto di aggancio, che la inserisce direttamente nel veicolo. Per rispondere alle nuove sfide ambientali ed aumentare la competitivit&agrave; e l&rsquo;efficacia, le trasformazioni non devono interessare solo le linee di assemblaggio, ma anche la produzione e il completamento delle batterie. Grazie alla partnership strategica tra il Gruppo Renault ed Envision AESC, sul sito di Douai sar&agrave; installata una gigafactory di batterie, che permetter&agrave; di realizzare le batterie dei futuri modelli elettrici, a meno di 50 metri di distanza. I vantaggi del nuovo impianto e quindi della produzione delle stesse batterie fatta in casa, sono molteplici: bassissimo tasso di CO2 per il trasporto, costi fissi ottimizzati e risposta rapida alla domanda dei clienti. Concludendo, vale la pena ricordare alcune caratteristiche della M&egrave;gane E-Tech Electric. Che &egrave; proposta con potenze di 96 kW (130 cv) e di 160 kW (218 cv). Sono offerte a scelta due capacit&agrave; di batterie: 40 kWh per un&rsquo;autonomia massima di 300 km (norma WLTP) e 60 kWh, con un&rsquo;autonomia massima di 450 km. Le batterie hanno una garanzia di 8 anni o 160.000 km. 

La Casa della Losanga mostra l&#39;impianto dove viene assemblata l&#39;elettrica nata sulla nuova piattaforma CMF-EV

Renault ElectriCity a Douai, ecco la fabbrica della M&egrave;gane E-Tech Electric

E&rsquo; la nuova Renault Megane, ma &egrave; completamente diversa da tutte quelle che l&#39;hanno preceduta. La Renault Megane E-Tech Electric (leggi qui l&#39;approfondimento) &egrave; la quinta generazione della compatta francese, una full electric realizzata sulla piattaforma specifica della Losanga per i veicoli a batteira, la CMF-EV. L&#39;auto &egrave; spinta da un motogeneratore da 220 cavalli, alimentato da un pacco batterie, posto sotto il pianale, da 60 kW, per un&#39;autonomia di chiarata di 470 km e tanta tecnologia all&#39;avanguradia sotto la pelle. Tutti argomenti buoni per convincere le persone a passare all&rsquo;elettrico nei prossimi anni.  La prova  La cosa che colpisce &egrave; la facilit&agrave; con cui mette a disposizione di chi guida il proprio bagaglio tecnico, dai sitemi di bordo, al comportamento siu strada. I comandi degli ADAS, di livello 2, sono facilmente azionabili sulla razza sinistra del volante, mentre i due schermi da 12&quot;, uno per la strumentazione e uno da interfaccia dell&#39;infotelematica, fanno da interfaccia al sistema operativo, basato su Android Automotive, che rende l&#39;esperienza di utilizzo motlo intuitiva.&nbsp;  Su strada colpisce la taratura dello sterzo, diretto e preciso, al quale bastano pochi gradi di angolo per puntare le ruote e chiudre le curve. La tratura delle sospensioni multilink, assime all&#39;assetto, sono ben studiati per garantire alla vettura tenuta di strada e comfort in line a con la tradizione Renault. Inoltre, i tecnici, sono riusciti a sfruttare a proprio vantaggio quello che, sulla carta, &egrave; un difetto. Il pacco batterie pesa 500 kg, ma &egrave; spesso solo 11 cm e visto che &egrave; posto sotto al pianale, tiene basso il baricentro dell&#39;auto. Ma c&#39;&egrave; di pi&ugrave;: visto che &egrave; separato dal resto della vettura da uno strato di gomma isolante, smorza le asperit&agrave; del terreno facendo percepire agl occupanti, molte meno vibrazioni.  Per il resto della prova, guarda il video a cura di Alberto Sabbatini. Il test completo vi aspetta in edicola sul prossimo numero di Auto. 

La quinta generazione della compatta francese ha l&#39;obiettivo di rendere fruibile alla platae pi&ugrave; ampia possibile la mobilit&agrave; elettrica. Guarda qui la prova per scoprire come &egrave; andata

Renault Megane E-Tech Electric, l&#39;elettrica &quot;facile&quot;

La nuova Renault Megane E-Tech Electric &egrave; la compatta della Losanga realizzata sulla piattaforma specifica per le vetture a batteria del Gruppo, la CMF-EV. Guarda il video per scoprire come va su strada. Video a cura di Alberto Sabbatini

Renault Megane E-tech Electric, la prova

Luca de Meo, boss di Renault, ci racconta i dettagli della nuova Renault Megane E-Tech Electric

Salone di Monaco, intervista a Luca de Meo

Ecco le nostre impressioni sulla nuova Renault Megane E-Tech Electric

Renault Megane E-Tech Electric vista dal vivo al Salone di Monaco

La Renault sotto la spinta del nuovo capo italiano, Luca De Meo, ha deciso di cambiare passo. E lancia la sfida agli altri costruttori nel campo elettrico con la nuova Megane E-Tech. Quinta generazione del crossover compatto segmento C. Un&rsquo;auto molto pi&ugrave; ambiziosa e tecnologica di prima, con una maggior personalit&agrave; e soprattutto completamente elettrica. Renault per dimostrare che non teme nel campo elettrico n&eacute; Volkswagen n&eacute; gli altri brand tedeschi, &egrave; venuta a presentare la propria nuova Megane elettrica proprio a Munchen, al salone della mobilit&agrave; IAA, nel cuore della Baviera. Feudo esclusivo dei costruttori tedeschi.  Renault, De Meo svela la strategia elettrica    Renault Megane E-Tech Electric, come &egrave; fatta  La nuova M&eacute;gane E-Tech &egrave; una vera rivoluzione ripensando al vecchio crossover precedente nato nel 1995 che era destinato per lo pi&ugrave; alle famiglie. Questa M&eacute;gane &egrave; pi&ugrave; spaziosa, elegante, tecnologica e soltanto elettrica. Ha pi&ugrave; o meno le stesse dimensioni del modello precedente - &egrave; lunga 4,21 metri ed &egrave; alta 1,50 m. - e anche le forme sono simili ma pi&ugrave; arrotondate e morbide; pochi sbalzi davanti e dietro e un interasse di grande dimensione - 2700 mm - per sfruttare al massimo gli interni a favore dell&rsquo;abitacolo e del comfort di bordo approfittando della mancanza del motore termico, del cambio e del serbatoio benzina.  La M&egrave;gane E-Tech &egrave; costruita sulla nuova piattaforma CMF-EV, progettata appositamente per i nuovi veicoli elettrici Renault. Possiede una sospensione multilink dietro e un baricentro estremamente ribassato, 90 mm pi&ugrave; basso della vecchia M&eacute;gane, che fanno sentire i benefici sull&rsquo;handling.  Renault Megane E-Tech Electric, la scheda tecnica  Ma la vera chiave di volta della M&eacute;gane E-Tech sono motore elettrico e batteria. Tutt&rsquo;altro che convenzionali e hanno permesso di realizzare un package veramente d&rsquo;avanguardia. Il motore elettrico, montato anteriormente, &egrave; di nuovo design: molto compatto, ad elevata efficienza, &egrave; di tipo sincrono; pesa appena 145 kg e genera 160 KW (cio&eacute; 217 cavalli) con 300 Nm di coppia motrice. La sua particolarit&agrave; &egrave; di avere un rotore ad otto poli senza parti magnetiche in movimento per ridurre le vibrazioni. Ed &egrave; raffreddato ad olio per ottimizzare la gestione del calore. Su questo aspetto del &ldquo;thermal management&rdquo; Renault ha lavorato moltissimo, convinta che l&rsquo;efficienza delle auto elettriche si pu&ograve; migliorare proprio tenendo sotto controllo le temperature di esercizio di motore e batteria. Perci&ograve; il motore elettrico &egrave; raffreddato ad olio, l&rsquo;inverter e le batterie invece ad acqua. Quest&rsquo;ultima (costruita da LG ma prodotta in Francia) &egrave; formata da 24 celle e 288 &ldquo;tasche&rdquo; agli ioni di litio ed ha particolarit&agrave; di essere molto sottile: appena 110 mm di spessore. Pesa 395 kg ed ha una capacit&agrave; di 60 KWh. Tutte caratteristiche che, secondo Renault, permettono alla nuova M&eacute;gane di accelerare da 0 a 100 km/h in 7&rdquo;8 e di garantire circa 450 km di autonomia in ciclo WLTP.  Le caratteristiche dell&#39;abitacolo  Anti-convenzionale la nuova M&eacute;gane E-Tech lo &egrave; anche dentro, dove offre interni veramente tecnologici dal design moderno. Renault ha trasformato la plancia seguendo l&rsquo;approccio Tesla: mettendo cio&eacute; al centro dell&rsquo;abitacolo un display verticale di grandi dimensioni da 12&rdquo; che funge da centro multimediale e fulcro di tutta a vita di bordo; il monitor &egrave; affiancato a un cruscotto digitale da 12&rdquo;3 dietro al volante ed i due schermi cos&igrave; vicini formano un blocco display a forma di L rovesciata che &egrave; veramente di grande impatto visivo. Ha una superficie a schermo di ben 774 cm quadrati complessivi. Ad animare gli schermi un nuovo sistema operativo, che Renault ha chiamato OpenR, basato su Android Automotive personalizzato per&ograve; nell&rsquo;interfaccia da Renault per apparire pi&ugrave; intuitivo e simile a uno smartphone. Completato da numerosi widget che permettono di richiamare rapidamente parecchie funzioni. Proprio come siamo abituati a fare con i telefonini.  Sar&agrave; la Car Of The Year 2022?  A completare il look avveniristico degli interni, un sistema di illuminazione a led lungo plancia e giro delle porte che cambia colore ogni trenta minuti. &Egrave; basato sul ciclo circadiano, ossia il ritmo biologico del corpo umano nelle 24 ore, per ottimizzare il benessere degli occupanti. Il sistema &egrave; stato battezzato &ldquo;Living Lights&rdquo; ed esegue transazioni fluide fra i vari colori a tempi determinati, passando dai colori pi&ugrave; freddi al mattino a quelli pi&ugrave; caldi visualizzati nel pomeriggio o sera perch&eacute; aumentano la sensazione di rilassamento.  La nuova M&eacute;gane E-Tech arriver&agrave; sul mercato a fine anno e sar&agrave; una delle potenziali candidate al titolo Auto dell&rsquo;Anno 2022.   

La Casa della Losanga presenta la prima elettrica realizzata sul nuovo pianale specifico per le vetture a batterie. I francesi hanno lavorato per ridurre le vibrazioni del motore elettrico, curato in maniera maniacale le dispersioni di calore e realizzato un abitacolo hi-tech

6 risultati per 'Renault Megane E-Tech Electric'

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