I saloni sono da sempre un&#39;occasione non solo per svelare i modelli in uscita ma anche per anticipare le proprie intenzioni. E al Mondial 2016 Lexus ha presentato (anche) la concept car UX, prototipo di sport utility compatta che evolve gli attuali canoni stilisti del marchiok, coniugandoli a quella che si prefigura come una &quot;esperienza di guida unica, innovativa e irripetibile&quot;,&nbsp;basata su una tecnologia&nbsp;Human Machine Interface&nbsp;3D, in grado di offrire una connettivit&agrave; tridimensionale agli utenti.&nbsp;  Realizzato nel Centro Europeo di Design di Lexus, UX&nbsp;alterna le forme decise di una sport utility&nbsp;a quelle di una coup&eacute;, considerando la posizione di guida e l&rsquo;altezza minima da terra. Il design unisce classici stilemi del marchio, come la griglia anteriore a clessidra, a&nbsp;dettagli futuristici che Lexus definisce&nbsp;&lsquo;inside-out&rsquo; per&nbsp;sottolineare la continuit&agrave; tra gli esterni e l&#39;abitacolo ideato seguendo il concetto di &quot;destrutturazione&quot; molto in voga anche nel campo dell&#39;alta moda.&nbsp;  Tale concetto &egrave; evidente soprattutto nella parte anteriore dell&rsquo;abitacolo, dove la plancia tradizionale viene sostituita da soluzioni con forme spigolose e sovrapposte in grado di creare giochi di luci ed ombre che sottolineano l&rsquo;approccio &lsquo;inside out&rsquo;.  I sedili di UX sono ispirati alla pi&ugrave; recente tecnologia sviluppata dal brand, il concetto di &lsquo;Kinetic Seat&rsquo;, la cui struttura merita un approfondimento: progettati&nbsp;per simulare&nbsp;i movimenti reali della colonna vertebrale,&nbsp;aiutano&nbsp;a stabilizzare la testa, mentre la tappezzeria&nbsp;&egrave; caratterizzata da una rete a tela di ragno i cui fili si estendono a raggiera dalla parte centrale dello schienale. La rete &egrave; flessibile e si adatta al corpo degli occupanti disperdendo i carichi per agevolare una permanenza a bordo pi&ugrave; confortevole. Le maglie dei sedili sono realizzate con un materiale eco-compatibile. sostituendo&nbsp;i materiali solitamente utilizzati e derivati dal petrolio.&nbsp;  La tecnologia HMI rappresenta un&rsquo;ulteriore evoluzione dell&rsquo;approccio dual-zone di Lexus ed &egrave; stata realizzata per offrire ai clienti un&rsquo;esperienza di guida innovativa, semplicit&agrave; di utilizzo dei comandi di bordo ed interazione avanzata con la vettura.  Le anteprime del Salone di Parigi 2016   

Il premium brand Toyota ha presentato al Salone di Parigi 2016 un innovativo prototipo di sport tuility compatta. Le immagini

Lexus UX concept, nella tela del ragno

Il premium brand Toyota ha presentato un nuovo prototipo di sport utility compatta lunga 4,4 metri e studiata per offrire il massimo confort agli occupanti, grazie ai sedili Kinetic con trama a tela di ragno.&nbsp;

Lexus UX concept al Salone di Parigi 2016: foto

Nella panoplia di sport utility presentate al Mondial 2016 &egrave; doveroso menzionare anche la Infiniti QX Sport Inspiration, prototipo di crossover anticipazione della nuova generazione, o la sostituta, dell&rsquo;attuale QX50. Gi&agrave; svelata al Salone di Pechino, &egrave; stata portata a Parigi per la premi&eacute;re europea.  &quot;QX Sport Inspiration pu&ograve; considerarsi una dichiarazione di intenti da parte di Infiniti &ndash; ha commentato il presidente del marchio Roland Krueger - che in questo modo presenta una filosofia di design audace che d&agrave; prova del nostro potenziale per il segmento di SUV di medie dimensioni.&quot;  Il design della concept si ispira al filone stilistico denominato &quot;Potente eleganza&quot;: fianchi muscolosi, linee dinamiche, cofano lungo e posteriore da coup&eacute; sono i principali elementi caratterizzanti.&nbsp;Il tutto unito a dimensioni generose e un&rsquo;altezza da terra tipicamente Suv: la larghezza &egrave; infatti di 1.900 mm, mentre la lunghezza &egrave; di 4.600 mm, con un&rsquo;altezza da terra di 230 mm. L&rsquo;abitacolo, configurato per quattro passeggeri, evolve il concetto di lusso Infiniti, con tanto spazio a disposizione, materiali pregiati (pelle Nubuck e tessuto Ultra-Suede) e finiture artigianali. Nessuna informazione &egrave; stata anticipata per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, potremmo saperne di pi&ugrave; al prossimo Salone di Ginevra.&nbsp;  SALONE DI PARIGI, TUTTE LE ANTEPRIME 

Il premium brand del Gruppo Nissan ha presentato al Salone di Parigi un prototipo di Suv medio che potrebbe andare a sostituire l&rsquo;attuale QX50

Infiniti QX Sport concept, ispirazione Suv

Il marchio premium del Gruppo Nissan ha presentato al Mondial 2016 un&#39;anticipazione della sua prossima sport utility di taglia media (4,6 metri di lunghezza), caratterizzato da linee sontuose e interni pregiati. La versione definitiva dovrebbe andare a sostituire l&#39;attuale QX50.&nbsp;

Infiniti QX Sport Inspiration concept, Salone di Parigi 2016: foto

Oltre alle ultime novit&agrave; del mercato e ai prototipi futuristici, al Salone di Parigi 2016 va in scena la mostra &quot;L&#39;automobile fait son cin&eacute;ma&quot;, un&#39;esposizione delle pi&ugrave; belle e rappresentative vetture della storia del grande schermo, dalla recente Aston Martin DB10 di 007 al Maggiolino &quot;tutto matto&quot; Volkswagen, passando per la Ecto1 dei Ghostbusters e molte altre ancora.

Al Salone di Parigi 2016 le auto più belle del cinema

Come annunciato, Mini ha presentato al Mondial de l&rsquo;Automobile 2016 l&rsquo;inedita John Cooper Works Clubman, versione prestazionale della compatta, equipaggiata con il motore 4 cilindri turbo 2.0 della JWC tre porte, capace di erogare&nbsp;231 cv di potenza e 320 Nm di coppia. La JCW diventa&nbsp;la Clubman pi&ugrave; potente della gamma, con 39 cv in pi&ugrave; della versione Cooper S&nbsp;(qui la nostra prova su strada).  Il motore &egrave; abbinato di serie alla trazione integrale All4 e al cambio manuale sei marce ma in opzione &egrave; disponibile anche l&rsquo;automatico otto rapporti. Le prestazioni, in entrambe le configurazioni, sono di rilievo, con uno scatto 0-100 km/h in 6&rdquo;3 a fronte di un consumo di carburante nel ciclo combinato UE di 7,4 l/100 km (cambio automatico: 6,8 l/100 km) ed emissioni di CO2 nel ciclo combinato UE: 168 g/km (154 g/km).  La sportivit&agrave; del modello si riflette anche nell&rsquo;estetica e negli allestimenti. Il modello esce di serie con impianto di scarico sportivo, impianto frenante sportivo Brembo, cerchi in lega John Cooper Works da 18 pollici Black Grip Spoke e regolazione della stabilit&agrave; di guida DSC (Dynamic Stability Control) incluso DTC (Dynamic Traction Control), EDLC (Electronic Differential Lock Control) e Performance Control di serie; Dynamic Damper Control e cerchi in lega da 19 pollici offerti come optional.  L&rsquo;abitacolo &egrave; caratterizzato da sedili sportivi John Cooper Works in Dinamica/stoffa carbon black con poggiatesta integrati, battitacco JCW e cielo del tetto colore antracite, pedaleria e poggiapiede guidatore realizzati in acciaio inossidabile. Inoltre la versione con cambio offre volante in pelle John Cooper Works con tasti multifunzione e paddles. Sempre di serie &egrave; incluso l&rsquo;impianto di climatizzazione e la radio MINI Visual Boost con schermo a colori da 6,5 pollici, interfaccia USB, interfaccia AUX-In e impianto vivavoce Bluetooth per il telefono.  Infine tutti i sistemi di assistenza alla guida offerti per la nuova Clubman sono disponibili anche per il modello JCW: sensore pioggia con attivazione automatica delle luci anabbaglianti, Park Assistant, telecamera di retromarcia e Driving Assistant con Active Cruise Control su base di telecamera, Pedestrian Warning con funzione frenante, High Beam Assistant e riconoscimento segnaletica stradale.&nbsp;A Parigi &egrave; stato anticipato anche il prezzo: si parte da 37.200 euro. 

Svelata la versione John Cooper Works da 231 cv della piccola familiare Mini

Mini Clubman JCW, la piccola cattiva del Salone di Parigi

Presentata al Mondial la versione cattiva della Clubman, equipaggiata con motore 4 clindri 2.0 Twinpower turbo da 231 cv abbinato alla trazione integrale All4, in grado di garantire uno scatto 0-100 km/h in 6&quot;3. Prezzo da 37.200 euro.

Mini John Cooper Works Clubman al Salone di Parigi: foto

Della vecchia 3008 non rimane praticamente nulla, se non gli ottimi motori BlueHDI e il nome. Il resto &egrave; tutto nuovo e non poteva essere altrimenti vista l&rsquo;implementazione della piattaforma modulare EMP2 che non ha nulla a che vedere con quella della 3008 precedente. La nuova Peugeot, dunque, va all&rsquo;attacco del mercato europeo con tutte le qualit&agrave; che ci si aspettano da un C-SUV di primo livello. Si capisce subito sistemandosi al posto guida, dove l&rsquo;i-Cockpit &ndash; firma di tutte le nuove auto del Leon dell&rsquo;ultima 208 in poi - &egrave; stato ulteriormente evoluto con un volante ancora pi&ugrave; piccolo e tagliato sia sopra che sotto, per aumentare la visibilit&agrave; e diminuire l&rsquo;ingombro con le gambe del guidatore.  Ma non &egrave; tutto, perch&eacute; proprio chi guida si trova davanti una spettacolare strumentazione fornita da un pannello completamente digitale da 12,3 pollici e risoluzione HD, mentre al centro della plancia c&rsquo;&egrave; il classico display da 8 pollici del sistema di infotainment. A quest&rsquo;ultimo sono legati anche la piastra per la ricarica senza fili dello smartphone e l&rsquo;interfaccia totale con gli smartphone Android e Apple. Guardando l&rsquo;esterno della 3008, invece, si nota un design molto pi&ugrave; grintoso che con il cofano piatto ha preso uno stile molto pi&ugrave; da SUV che da crossover.  Sotto la pelle poi, i sistemi di assistenza alla guida sorvegliano attentamente il traffico circostante provvedendo alla frenata automatica di emergenza, al mantenimento di corsia e della velocit&agrave; (cruise control adattivo) ma danno anche una mano nel fuoristrada leggero con l&rsquo;Advanced Grip Control e l&rsquo;Hill Descent Control. Sotto il cofano, infine, c&rsquo;&egrave; un&rsquo;ampia scelta di motori benzina e diesel tutti dotati di sovralimentazione, dal 1.200 PureTech 3 cilindri a benzina da 130 CV (disponibile con cambio manuale e automatico) al 2.0 HDi con cambio automatico da 180 CV. Nel mezzo si trovano la 1.6 THP automatica da 165 CV e i diesel 1.6 da 120 CV(cambio manuale e automatico) e 2.0 da 150 CV disponibile solo con cambio manuale.   

La nuova Peugeot&nbsp;va all&rsquo;attacco del mercato europeo con tutte le qualit&agrave; che ci si aspettano da un C-SUV di primo livello

Peugeot 3008, a Parigi la nuova vita del SUV francese

Dalla Alfa Romeo Giulia Veloce alla Volkswagen ID, ecco le foto di tutte le auto e le concept che hanno debuttato nella capitale francese

Tutte le novità del salone di Parigi

Il mondo dell&rsquo;auto ha vissuto una fase &ldquo;A&rdquo;, che i posteri ricorderanno come una sorta di et&agrave; di mezzo caratterizzata dall&rsquo;elettrificazione di modelli con motore termico. Una &ldquo;a caso&rdquo; la Mercedes Classe B in versione &ldquo;e&rdquo;. Ora abbiamo il privilegio di assistere agli albori della fase &ldquo;B&rdquo;, un&rsquo;era contemporanea in cui le Case automobilistiche progettano e sviluppano vetture nate per essere elettriche. E al Salone di Parigi i brand tedeschi sono grandi protagonisti della nuova mobilit&agrave; sostenibile e consapevole. Opel con la Ampera, Volkswagen con la sua concept due volumi &ldquo;che far&agrave; la storia&rdquo; e Mercedes-Benz con il prototipo Generation EQ, visionaria sport utility coup&eacute; antesignana della nuova famiglia elettrica della Stella.  Visionaria non significa fine a se stessa, anzi: indica una nuova visione della mobilit&agrave; inaugurata con le concept viste agli ultimi saloni e che presto dar&agrave; i suoi primi frutti. Il Suv svelato al Mondial, infatti, non &egrave; solo una show car bens&igrave; l&rsquo;anticipazione di un modello di serie in arrivo entro pochi (pochissimi assicurano gli &ldquo;uomini stellati&rdquo;) anni con forme molto simili a quelle del prototipo.&nbsp;Mercedes sta sviluppando un&rsquo;intera gamma di vetture a emissioni zero, basate su una piattaforma progettata appositamente e modulabile per adattarsi a sport utility, berline e coup&eacute;.  TUTTE LE NOVITA&#39; DEL SALONE DI PARIGI  Il primo esemplare della famiglia EQ &egrave; realizzato su questa piattaforma ed equipaggiato con due propulsori elettrici (uno per asse) a garantire la trazione integrale e una potenza complessiva di 300 kW (400 cavalli) e una coppia di ben 700 Nm per offrire uno scatto da vera sportiva Mercedes: da 0 a 100 km/h in meno di 5&rdquo;, numeri paragonabili a quelli della GLC AMG col 6 cilindri benzina da 367 cavalli. Il tutto abbinato a un&rsquo;autonomia (il generatore d&rsquo;ansia delle attuali elettriche) di 500 km grazie alle batterie da 70 kW ricaricabili parzialmente in pochi minuti anche in modalit&agrave; wireless.  Esteticamente la prima EQ ricorda concettualmente il monolite nero di 2001 Odissea nello spazio, un oggetto misterioso, lucido e completamente&nbsp;liscio: i tergicristalli sono nascosti, le linee di giunzione impercettibili, il cofano nero lucido si raccorda al parabrezza e al tetto panoramico in un continuum che getta le basi per i nuovi canoni del design Mercedes.&nbsp;Dal punto di vista della tecnologia di bordo e sistemi di assistenza, EQ apre nuovi orizzonti. E non solo per quanto riguarda il mondo Mercedes:&nbsp;l&rsquo;abitacolo &egrave; caratterizzato dalla plancia con display da 24 pollici sospeso e orientato verso il guidatore, il volante a tre razze con comandi touch integrati&nbsp;grazie ai quali si possono selezionare contenuti da visualizzare sul display, come ad esempio le immagini proiettate dalle telecamere che hanno ormai sostituito i tradizionali specchietti o le mappe in 3D frutto dell&rsquo;acquisizione di Here da parte di Mercedes, Audi e BMW.  Ovviamente non manca l&rsquo;intrattenimento per i passeggeri, grazie ai monitor TFT posteriori per guardare una serie tv in streaming, comodamente seduti sulle poltrone in pelle con altoparlanti integrati nei poggiatesta.&nbsp;E molto altro che oggi sembra ancora fantascienza, soprattutto per generazioni nate senza aria condizionata a bordo, ma che a breve (entro il&nbsp;2020) troveremo negli show-room. Speriamo di serie... 

La Casa della Stella ha svelato al Mondial 2016 un prototipo di sport utility elettrica che anticipa la nuova generazione di auto green e connesse

Mercedes EQ, la nuova visione del Suv al Salone di Parigi

Ho guidato la Volkswagen elettrica del futuro. La macchina elettrica di domani secondo il gruppo VW, presentata con grande enfasi al salone di Parigi. Guidata virtualmente, ad essere precisi, perch&eacute; quest&rsquo;auto &egrave; ancora un prototipo incompleto. Ma il sistema di realt&agrave; virtuale e realt&agrave; aumentata, con il famoso &ldquo;oculus&rdquo; (ovvero la maschera digitale che si calza sugli occhi e che ti permette di vivere e toccare con mano una realt&agrave; virtuale) &egrave; stato in grado di immergermi con grande realismo per qualche minuto nel mondo del futuro. E farmi sperimentare praticamente dal vero che effetto far&agrave; guidare un giorno la prima VW elettrica nuova generazione che arriver&agrave; sul mercato attorno al 2020. E allora iniziamo il viaggio al volante. Anzi, a bordo perch&eacute; pi&ugrave; che guidarla mi sono fatto scarrozzare, visto che &egrave; a guida autonoma.  La Volkswagen ID (si chiama cos&igrave;) &egrave; l&rsquo;espressione dello stato dell&rsquo;arte della tecnologia automobilistica sviluppata da&nbsp;VW. Contiene tutta la tecnologia che Volkswagen pensa di poter mettere funzionante nell&rsquo;automobile del futuro attorno al 2020, data in cui secondo i tedeschi, quest&#39;auto elettrica a guida autonoma viagger&agrave; tranquillamente sulle nostre strade. E Vlkswagen &egrave; convinta di poterla vendere a un prezzo paragonabile a quello di una tradizionale Golf diesel accessoriata di oggi: quindi un po&#39; pi&ugrave; di 20mila euro.  TUTTE LE NOVITA&#39; DEL SALONE DI PARIGI  L&rsquo;unica cosa uguale alle automobili di oggi sono le dimensioni. La Volkswagen ID &egrave; una compatta quattro porte grande pi&ugrave; o meno come una Golf. E alla Golf assomiglia anche nelle forme e nel &ldquo;taglio&rdquo; dei fari posteriori. Ma le analogie finiscono qui. Per prima cosa la Volkswagen ID non la vai a prendere al parcheggio, ma viene lei da te: la chiami con l&rsquo;apposita App sull&rsquo;iPhone, schiacci il tasto &ldquo;raccoglimi&rdquo; e lei arriva silenziosa e precisa. Quando &egrave; davanti a te, lei apre le quattro porte che sono simmetriche: le due davanti si aprono di 90 gradi, le due posteriori invece scorrono lateralmente e poi si spalancano controvento e danno accesso a tutto l&rsquo;abitacolo senza il classico montante che divide le porte e ostacola per salire a bordo. Poi, silenziosamente come &egrave; arrivata, la VW ID riparte con te a bordo.    Silenziosamente perch&eacute; ovviamente &egrave; elettrica: ha un motore che genera 125 kW che corrispondono a 170 cavalli. Abbastanza per scattare da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi e per toccare una velocit&agrave; massima di 160 km orari. Le sue batterie si ricaricano in modo induttivo: senza contatto fisico, senza la necessit&agrave; di un cavo connesso alla corrente. Basta spostare la VW sopra una piastra che &ldquo;trasmette&rdquo; alle batterie la tensione per ricaricarla. E non sar&agrave; neanche un vostro problema caricarla perch&eacute; andr&agrave; lei da sola, dopo avervi lasciato al lavoro, al ristorante o a casa, a ricaricarsi da sola. Si caricher&agrave; in fretta, non come le elettriche di oggi che richiedono una notte intera. In mezz&rsquo;oretta l&rsquo;80% della ricarica sar&agrave; stata effettuata. E con un pieno di corrente avr&agrave; fino a 600 km di autonomia.  A bordo mi siedo e stringo il volante (bianco) tra le mani per guidare. Se mi va, faccio cos&igrave;, ma perch&eacute; impegnarsi a tenere d&rsquo;occhio strada e traffico quando ci si potrebbe rilassare e farsi scarrozzare da lei in modo molto pi&ugrave; sicuro? Cambiare modalit&agrave; di guida e passare a quella completamente autonoma &egrave; facile: basta schiacciare il logo &ldquo;VW&rdquo; al centro del volante per tre secondi. Si innesta il programma di guida automatica. A quel punto lascio la presa del volante, questo si ritrae e si &ldquo;immerge&rdquo; nel cruscotto. Io mi rilasso sul sedile, osservo la gente sulle strade mentre l&rsquo;auto guida da sola, rallentando e fermandosi davanti ai pedoni, riaccelerando con la strada libera. Ovviamente devo aver impostato una meta sul navigatore, usando i tasti o il comando vocale, altrimenti lei non sa dove andare. Arrivo a destinazione: la ID si ferma, apre le porte, indietreggia il sedile e lo ruota verso l&rsquo;esterno, mi fa scendere e se ne va via da sola a parcheggiare e ricaricarsi.    Ah, gi&agrave; e la chiave? Non serve pi&ugrave;. Mi riconosce lei attraverso il telefonino. Come sa gi&agrave; chi usa un computer Apple, all&rsquo;acquisto dell&rsquo;auto avr&ograve; una identit&agrave; unica e esclusiva; un ID che &egrave; un profilo utente che tiene memoria di tutte le mie informazioni legate all&rsquo;automobile: dalla posizione dei sedili, alla temperatura che preferisco per il clima, alla musica che ascolto, fino ai contatti telefonici da trasferire sul computer di bordo. Questo profilo utente sar&agrave; salvato sul cloud della VW e vi saranno abbinati i numeri dei telefonini di me e dei miei familiari o di chiunque autorizzer&ograve; a guidare (o farsi trasportare) dalla Volkswagen ID. Una volta avviata la App sul telefonino, la ID riconoscer&agrave; l&rsquo;identit&agrave; mia o di chi &egrave; stato autorizzato da me, e verr&agrave; a prenderci per il prossimo viaggio.   

La Volkswagen ID (si chiama cos&igrave;) &egrave; l&rsquo;espressione dello stato dell&rsquo;arte della tecnologia automobilistica sviluppata da&nbsp;VW.

La Volkswagen elettrica del futuro al Salone di Parigi

Il marchio britannico ha presentato al Salone di Parigi 2016 la quinta generazione di sport utility, in vendita da aprile 2017 con prezzi a partire da 53.700 euro. &nbsp;

Land Rover Discovery 2017: foto

Il Mondial 2016 verr&agrave; ricordato (anche) come un Salone elettrico. La logica evoluzione della mobilit&agrave; globale verso la sostenibilit&agrave; ambientale sta portando le Case a presentare modelli green sempre pi&ugrave; evoluti: Parigi vede il debutto del nuovo corso Volkswagen, della nuova generazione di Opel Ampera ma non solo.  Daimler porta al Mondial tutta la gamma Smart in versione elettrificata. Per la prima volta sia la fortwo, la cabrio e la forfour saranno disponibili in versione &ldquo;electric drive&rdquo;. In attesa di toccarle con mano, arriveranno in Europa a inizio 2017, sono state diffuse le prime informazioni sui modelli.  Tutti sono equipaggiati con un motore trifase alimentato da una batteria agli ioni di litio da 17,6 kWh (stessa capacit&agrave; della Smart fortwo attualmente nelle concessionarie) e in grado di sviluppare una potenza massima di 60 kW, ossia 81 cv, sei in pi&ugrave; dei 75 attuali. &nbsp;  Le prestazioni variano a seconda della versione: se la velocit&agrave; massima &egrave; di 130 km/h per tutte, lo scatto 0-100 varia a seconda del modello, con fortwo che copre in 11&rdquo;5, la cabrio in 11&rdquo;8 e la quattro posti in 12&rdquo;7. Aumenta&nbsp;l&rsquo;autonomia massima dichiarata: 160 km per la fortwo, in luogo degli attuali 145, 155 per le altre due.&nbsp;Decisamente ridotto il tempo di ricarica tramite wallbox, passando da 6 ore della terza generazione a 3 ore e mezza.&nbsp;  Al pari di altri modelli elettrici di fascia premium, le nuove Smart saranno controllabili da remoto tramite smartphone, tablet o pc: grazie allo &ldquo;smart control&rdquo; &egrave; infatti possibile, ad esempio, pre-climatizzare la vettura e controllare lo stato della ricarica.  Non mancher&agrave;, infine, la possibilit&agrave; di personalizzare le vetture attraverso il programma &ldquo;tailor made&rdquo; Brabus. Non ancora dichiarati i prezzi per l&rsquo;Italia: in Germania partiranno da 27.839 euro, con prime consegne a inizio 2017.&nbsp;  Le novit&agrave; del Salone di Parigi 2016 

Anteprima mondiale per le nuove fortwo e fortwo cabrio. Per la prima volta anche la quattro posti sar&agrave; disponibile in versione electric drive

Smart triplica l&#39;offerta elettrica al Salone di Parigi

Smart presenta le versioni elettriche di tutta la gamma, fortwo, cabrio e forfour. Il debutto al Salone di Parigi 2016, la commercializzazione in Europa nei primi mesi del 2017. La batteria da 17,6 kWh garantisce un&#39;autonomia massima di 160 km.

Smart fortwo, cabrio e forfour electric drive: foto

E&#39; la prima quattro porte di Maranello con motore 8 cilindri. Inoltre la GTC4Lusso &egrave; la prima Ferrari a venire offerta in doppia motorizzazione, V12 e V8: il debutto della nuova Turbo da 10 cv (da 0 a 100 in 3&quot;5) al Salone di Parigi 2016,&nbsp;

Ferrari GTC4Lusso T: foto

E&rsquo; la prima Ferrari quattro posti con un motore V8. Inoltre &egrave; la prima vettura contemporanea di Maranello&nbsp;a debuttare in doppia motorizzazione. La GTC4 Lusso T non &egrave; dunque una semplice variante del modello presentata lo scorso marzo al Salone di Ginevra, ma una piccola rivoluzione per un marchio che non &egrave; certo mai stato aduso a creare diverse versioni della stessa auto.&nbsp;  La T sta per Turbo e infatti la gran turismo &egrave; equipaggiata con il motore V8 3.9 litri della 488, depotenziato da 670 a 610 cavalli, ultima evoluzione della famiglia di propulsori turbo&nbsp;vincitrice del premio &ldquo;International Engine of the Year 2016&rdquo;.  Inoltre, a differenza della GTC4Lusso V12 (qui la nostra prova su strada), la 8 cilindri &egrave; a trazione posteriore e non integrale, pur mantenendo il sistema a quattro ruote sterzanti 4WS della sorella maggiore. La scelta della trazione posteriore e il motore 3.9 in luogo del 6.2 assicurano un risparmio di peso di 50 kg che, anticipano da Maranello, garantir&agrave; &ldquo;un&rsquo;estrema agilit&agrave; e reattivit&agrave;&rdquo;.&nbsp;Senza sottovalutare che la&nbsp;combinazione di questi elementi fa s&igrave; che i consumi scendano da 15,3 a 11,6 litri di benzina per 100 chilometri, mentre le emissioni di CO2 calino da 350 a 265 grammi per chilometro.  &nbsp;Il feeling di prestazione longitudinale per questo nuovo modello &egrave; enfatizzato ai bassi regimi dall&rsquo;uso del Variable Boost Management e supportato da una risposta al comando acceleratore priva di turbo lag. Grazie alle forme delle curve di coppia (VBM) variabili dalla III marcia alla VII, l&rsquo;accelerazione longitudinale &egrave; coerente tra una marcia e l&rsquo;altra e cresce in modo costante con i regimi motore, offrendo sensazioni di sportivit&agrave; e progressivit&agrave; che a Maranello anticipano come &quot;uniche&quot;.&nbsp;E a proposito&nbsp;di accelerazione lo scarto tra i due modelli &egrave; minimo: per passare da 0 a 100 km/h&nbsp;bastano 3&quot;5, un decimo in pi&ugrave; della sorella maggiore.&nbsp;&nbsp;  Per quanto riguarda l&#39;abitacolo&nbsp;anche la GTC4Lusso T vanta l&rsquo;architettura della plancia Dual Cockpit&nbsp;e adotta l&rsquo;ultima versione del sistema infotainment caratterizzato dall&rsquo;adozione di uno schermo da 10,25&rdquo; ad alta definizione e tecnologia touch capacitiva.  Il debutto &egrave; fissato per il 29 settembre, quando toccheremo con mano anche LaFerrari Aperta, durante la prima giornata riservata alla stampa del Mondial de l&rsquo;Automobile, quando verranno svelati maggiori dettagli. Tra cui il prezzo, presumibilmente inferiore ai 268 mila euro della 12 cilindri.  FERRARI GTC4LUSSO T - SCHEDA TECNICA  Motore Tipo V8 - 90&deg; Turbo Cilindrata totale 3855 cc Alesaggio e corsa 86,5 mm x 82 mm Potenza massima* 449 kW (610 cv) a 7.500 giri/min. Coppia massima 760 Nm a 3000 - 5.250 giri/min. Dimensioni e pesi Lunghezza 4.922 mm Larghezza 1.980 mm Altezza 1.383 mm Peso a secco&nbsp;1.740 kg Distribuzione dei pesi 46% ant - 54% post Prestazioni Velocit&agrave; massima &gt;320 km/h 0-100 km/h 3,5 sec Consumo ed emissioni CO2 Consumo&nbsp;11,6 l/100 km Emissioni 265g CO2/km  &nbsp; 

La Casa di Maranello presenta al Salone di Parigi la prima quattro posti con motore 8 cilindri della propria storia. E non solo

Ferrari GTC4 Lusso T, piccola rivoluzione Rossa

Prima &egrave; diventata (pi&ugrave;) grande, ora tira fuori gli artigli. Mini presenta al Mondial de l&rsquo;Automobile l&rsquo;inedita John Cooper Works Clubman, versione prestazionale della compatta che eredita il motore 4 cilindri turbo 2.0 della JWC tre porte da 231 cv e 320 Nm di coppia. Diventando quindi la Clubman pi&ugrave; potente della gamma, con 39 cv in pi&ugrave; della versione Cooper S.&nbsp;  Il motore &egrave; abbinato alla trazione integrale All4 e al cambio manuale sei marce di serie ma in opzione &egrave; disponibile anche l&rsquo;automatico otto rapporti. Le prestazioni, in entrambe le configurazioni, sono di rilievo, con uno scatto 0-100 km/h in 6&rdquo;3 a fronte di un consumo di carburante nel ciclo combinato UE di 7,4 l/100 km (cambio automatico: 6,8 l/100 km) ed emissioni di CO2 nel ciclo combinato UE: 168 g/km (154 g/km).  La sportivit&agrave; del modello si riflette anche nell&rsquo;estetica e negli allestimenti. La JCW &egrave; offerta di serie con impianto di scarico sportivo, impianto frenante sportivo Brembo, cerchi in lega John Cooper Works da 18 pollici Black Grip Spoke e regolazione della stabilit&agrave; di guida DSC (Dynamic Stability Control) incluso DTC (Dynamic Traction Control), EDLC (Electronic Differential Lock Control) e Performance Control di serie; Dynamic Damper Control e cerchi in lega da 19 pollici offerti come optional.  L&rsquo;abitacolo &egrave; caratterizzato da sedili sportivi John Cooper Works in Dinamica/stoffa carbon black con poggiatesta integrati, battitacco JCW&nbsp;e cielo del tetto colore antracite, pedaleria e poggiapiede guidatore realizzati in acciaio inossidabile. Inoltre la versione con cambio offre volante in pelle John Cooper Works con tasti multifunzione e paddles.&nbsp;Sempre di serie &egrave; incluso l&rsquo;impianto di climatizzazione e la radio MINI Visual Boost con schermo a colori da 6,5 pollici, interfaccia USB, interfaccia AUX-In e impianto vivavoce Bluetooth per il telefono.  Infine tutti i sistemi di assistenza alla guida offerti per la nuova&nbsp;Clubman sono disponibili anche per il modello JCW: sensore pioggia con attivazione automatica delle luci anabbaglianti, Park Assistant, telecamera di retromarcia e Driving Assistant con Active Cruise Control su base di telecamera, Pedestrian Warning con funzione frenante, High Beam Assistant e riconoscimento segnaletica stradale.&nbsp;Nessuna informazione sul prezzo ma il listino sar&agrave; sicuramente superiore ai 33.600 euro della Clubman Cooper S All4 Hype attualmente nelle concessionarie.&nbsp; 

Anteprima mondiale al Salone di Parigi 2016 per l&rsquo;inedita versione John Cooper Works della nuova Clubman: sotto al cofano il 4 cilindri turbo benzina da 231 cv

Mini Clubman JCW, la piccola familiare diventa cattiva

Anteprima al Salone di Parigi 2016 per la prima versione JCW della Clubman, equipaggiata con il motore benzina 4 cilindri turbo da 231 cv abbinato alla trazione integrale All4 e al&nbsp;cambio manuale a sei rapporti di serie, o al cambio Steptronic sportivo a otto rapporti (optional). Per lo scatto 0-100 bastano 6&quot;3.&nbsp;

Mini John Cooper Works Clubman: foto

Il mosaico Salone di Parigi&nbsp;sta prendendo forma e anche Jeep anticipa le proprie novit&agrave; per il Mondial 2016, riguardanti la gamma Grand Cherokee e Renegade. La premium sport utility si svela nella versione 2017 e la gamma viene&nbsp;arricchita dall&#39;inedito allestimento Trailhawk (vedi immagini) che ha gi&agrave; debuttato su Cherokee e Renegade.&nbsp;  Il nuovo model year presenta aggiornamenti stilistici sul frontale caratterizzato da un look pi&ugrave; aggressivo, grazie ad interventi sulla parte inferiore del paraurti anteriore che nello specifico sfoggia nuovi fari fendinebbia e una nuova griglia a sette feritoie.  Con il model year 2017, il marchio Jeep introduce il nuovo allestimento Trailhawk per sottolineare ulteriormente le qualit&agrave; off-road dell&#39;ammiraglia&nbsp;e&nbsp;introdurre un nuovo look caratterizzato da un inedito design&nbsp;del paraurti anteriore e della griglia a sette feritoie e dall&#39;adozione di pneumatici Goodyear Adventure su cerchi da 18&quot; rinforzati in Kevlar, offerti nella dotazione di serie, mentre sono disponibili&nbsp;protezione sottoscocca di serie e le griglie paracolpi Mopar.&nbsp;  L&#39;abitacolo &egrave; caratterizzato da&nbsp;rivestimenti di colore nero e sedili sportivi in pelle con inserti scamosciati, cuciture rosse sui rivestimenti dei sedili, delle porte e della consolle, inserti in piano Black e finiture color grigio piombo su tutte le parti interne verniciate. La dotazione di serie comprende inoltre il sistema Uconnect touchscreen da 8,4&quot; con la funzionalit&agrave; Off-road pages aggiornata per consentire al conducente di tenere sotto controllo l&#39;articolazione delle ruote e altre caratteristiche relative alla performance di guida in 4x4 della vettura, tra cui l&#39;altezza delle sospensioni, i sistemi di trazione e il sistema Selec-Terrain.  Sempre di serie le sospensioni pneumatiche Quadra-Lift&nbsp;dedicate&nbsp;che consentono una migliore articolazione ed escursione delle sospensioni, il Selec-Speed Control con Hill Ascent Control che permette al guidatore di controllare la velocit&agrave; della vettura in salita e in discesa attraverso le leve del cambio al volante invece che tramite i pedali dell&#39;acceleratore e del freno.&nbsp;L&#39;esemplare Trailhawk in esposizione a Parigi sfoggia esterni in Granite Crystal e sedili neri in pelle e camoscio, ed &egrave; equipaggiato con motore MultiJet II da 3,0 litri e 250 cv di potenza, abbinato al cambio automatico a 8 rapporti.  A tenerle compagnia nello stand&nbsp;anche il nuovo allestimento top di gamma &quot;Summit&quot;&nbsp;dedicato alla Grand Cherokee e la versione 2017 della SRT con motore V8 da 468 cavalli.  &nbsp;  Passiamo a Renegade, che oltre a una nuova edizione limitata Desert Hawk, verr&agrave; arricchita&nbsp;con l&#39;introduzione del cambio automatico a 6 rapporti con doppia frizione a secco (DDCT) abbinabile al motore MultiJet II da 1,6 litri da 120 cv.&nbsp;  Precedentemente abbinato al motore Turbo MultiAir2 da 1,4 litri della Renegade, il cambio DDCT utilizza due frizioni e consente di non interrompere mai la trasmissione della coppia, migliorando le prestazioni e il comfort di guida. La nuova combinazione di motore-trasmissione sar&agrave; disponibile per i modelli Renegade con configurazione a trazione anteriore, a partire da fine novembre in tutta Europa.  &nbsp; 

Le anteprime Jeep al Salone di Parigi 2016: l&#39;allestimento Trailhawk per Grand Cherokee, il nuovo cambio per la Renegade e non solo

Jeep lancia la Grand Cherokee Trailhawk e la Renegade doppia frizione

Mercedes-Benz completa la gamma Classe E con l&#39;inedita versione All Terrain, il cui debutto &egrave; fissato per il 29 settembre al Salone di Parigi 2016. Il marchio tedesco non ha ancora anticipato molte informazioni ma si tratter&agrave; di una versione off-road della Station Wagon, pronta a inserirsi nel&nbsp;segmento attualmente presidiato da Audi A6 Allroad e Volvo V60 Cross Country (la nostra prova su strada).&nbsp;  Durante l&#39;estate erano circolate sul web alcune foto spia del prototipo, impegnato in una prova di traino: la nuova vettura sar&agrave; equipaggiata con trazione integrale e avr&agrave; un&#39;altezza da terra maggiorata abbinata a un look, anticipa Mercedes,&nbsp;&quot;imponente e robusto&quot;, distinguendosi&nbsp;dalla classica station wagon (vedi immagine in apertura) senza rinunciare al lusso tipico della Classe E che abbiamo recentemente provato su trada in anteprima.&nbsp;  La Classe E All Terrain divider&agrave; lo stand con le numerose novit&agrave; Mercedes, tra cui la sportiva AMG GT C Roadster e la monumentale concept car&nbsp;Vision Mercedes Maybach 6. 

Anteprima Mondiale al Salone di Parigi 2016 per la versione off-road della station wagon

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