Le aste di Sotheby&rsquo;s sono da sempre occasioni per poter scoprire oggetti rarissimi da collezione e spesso carichi di storia. Il prossimo appuntamento del 1&deg; febbraio che si terr&agrave; a Parigi, vedr&agrave; la vendita dell&rsquo;affascinante Ferrari 643 monoposto che Jean Alesi e Gianni Morbidelli portarono al mondiale del 1991.    Prima le corse, poi i riflettori  L&rsquo;automobile, equipaggiata con un V12 da 710 CV e da un cambio semi-automatico a sette marce, debutt&ograve; in quell&rsquo;anno sul circuito francese a Nevers Magny-Cours ed arriv&ograve; quarta. Il testa a testa per il terzo gradino del podio con Senna fu davvero all&rsquo;ultimo sangue, ma quella volta Alesi si dovette accontentare di rimanere fuori dalle tre posizioni. Nella corsa successiva al Gran premio di Silverstone and&ograve; decisamente peggio: la corsa della &ldquo;telaio numero 127&rdquo; fin&igrave; con lo schianto contro la Larrousse-Lola di Aguri Suzuki. La monoposto pass&ograve; poi nelle mani di Morbidelli a seguito dell&rsquo;addio di Prost alla Ferrari: il pilota francese descrisse la vettura come un &ldquo;camion&rdquo;, un aggettivo che rendeva l&rsquo;idea di un veicolo tutt&rsquo;altro che scattante e fluido alla guida.  Dalla pista alla collezione, la 643 divenne prima la punta di diamante della raccolta di un uomo sudafricano che se ne prese cura anche grazie alla collaborazione di alcuni meccanici Ferrari, i quali si recavano periodicamente nel continente sudafricano. Poi pass&ograve; nelle mani di Peter Bailey, fratello del celebre Jody che la utilizz&ograve; sul circuito di Kyalami, poi nel 2016 fu restaurata e venduta ad un altro collezionista in Germania.&nbsp;  Per chiunque fosse interessato ad aggiungerla alla propria collezione o magari a scenderci in pista, l&rsquo;auto &egrave; in perfette condizioni e in vendita con tutto il materiale tecnico. Il prezzo? La valutazione di Sotheby&rsquo;s oscilla tra 2,9 e 3,4 milioni di euro.  Ferrari, una Roma speciale per celebrare i 30 anni in Cina 

<p>Il pilota francese la descrisse come un &quot;camion&quot;. Passata nelle mani di diversi collezionisti, ora Sotheby&#39;s la valuta ad un prezzo folle</p> 

All&#39;asta la Ferrari pi&ugrave; odiata da Prost

Il 1° febbraio 2023 a Parigi, si terrà un'asta organizzata da Sotheby's che comprende l’affascinante Ferrari 643 monoposto che Jean Alesi e Gianni Morbidelli portarono al mondiale del 1991. Una vettura che però non riuscì a fare breccia nel cuore di Prost: il pilota francese, infatti, la descrisse come un “camion”, un aggettivo che rendeva l’idea di un veicolo tutt’altro che scattante e fluido alla guida. Il prezzo? La valutazione di Sotheby’s oscilla tra 2,9 e 3,4 milioni di euro.

Ferrari 643 di Alesi e Morbidelli all'asta a un prezzo stellare

        Cosa non si fa per i figli, anche vendere una Ferrari F40. E non di certo una Rossa qualunque di un proprietario qualsiasi perch&eacute; la famiglia in questione &egrave; quella di Jean Alesi. L'ex pilota di Maranello ha deciso di aiutare Giuliano nella sua carriera da pilota nella Formula 2 visto che la cifra guadagnata dalla vendita dell'auto &egrave; stata poi investita nel budget necessario (che arriva a toccare cifre fino a 1,8 milioni di euro) per farlo correre nel team HWA, scuderia che ha sostituito la Ardenn nella serie. Un regalo che dunque permetter&agrave; al classe '99, entrato nel 2016 nella Ferrari Driver Academy insieme a Charles Leclerc, di poter gareggiare ancora in F2 e di migliorare il 15&deg; posto della passata stagione ottenuto con il team Trident. "Molti piloti non finiranno la stagione: sar&agrave; un disastro per chi corre in F2 e in F3. Il problema &egrave; che &egrave; quasi impossibile trovare sponsor - ha detto Jean a Sky Sport F1 -. Spero che in questo grande caos qualcosa cambi e vengano date delle occasioni a questi giovani, che non solo investono molto in termini di denaro, ma anche dal punto di vista personale: lasciano l'universit&agrave; perch&eacute; sognano di fare i piloti e nessuno cura i loro interessi".  Ferrari F40, la prova in pista a Fiorano dopo 30 anni La F40 voluta da Piquet e regalata dalla Ferrari Lasciare andare la sua F40 da non &egrave; stato facile come confessa Jean che per&ograve; non ha tentennato nemmeno un attimo vista l'importanza del futuro di Giuliano: "In famiglia, facciamo le cose con passione, e non c'&egrave; paragone tra l'avere una F40 in garage e vedere mio figlio correre. E poi sono troppo vecchio per guidare una F40".&nbsp; Inoltre non parliamo di una Ferrari qualsiasi ma di quella avuta proprio per volont&agrave; di Nelson Piquet, un ricordo e un regalo di un amico che assume un valore del tutto speciale per un ex pilota di Formula 1: "Nelson aveva gi&agrave; quasi finito la sua carriera, e io ero un amico. A quell'epoca era tutto diverso, nessuno aveva un rappresentante o un agente e ci si confrontava direttamente. Cos&igrave; Nelson, che &egrave; stato sempre fantastico nei miei confronti, si improvvis&ograve; mio manager e scrisse il contratto, anche perch&eacute; non era facile per un ragazzo come me, che fino all'anno prima lavorava in officina con il pap&agrave;, parlare di ingaggio e contratti con gente del calibro di Luca Cordero di Montezemolo.  Cos&igrave; mi disse: &lsquo;Okay, lasciami fare il contratto per te'. E mise sul contratto &lsquo;Ferrari F40&rsquo; come regalo da parte della Ferrari. Quando mi mostr&ograve; i documenti, dissi: &lsquo;Nelson, non posso darlo al presidente della Ferrari Montezemolo, rider&agrave; e prender&agrave; qualcun altro&lsquo;. Lui mi convinse e mi ricordo che il presidente lo lesse e poi mi guard&ograve; dicendo: &lsquo;Per un giovane pilota sai cosa mettere nel tuo contratto!&rsquo;&rdquo;. Ferrari, all'asta l'F40 firmata da Vettel       

<p>L'ex pilota di F1 non ha avuto dubbi nel lasciar anadre il suo gioiellino, regalato dalla Ferrrari e voluto come clausola nel suo contratto con la Rossa da Nelson Piquet: "Non c'&egrave; paragone tra l'avere una F40 in garage e vedere mio figlio correre. E poi sono troppo vecchio per guidarla"</p>

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Jean Alesi dice addio alla sua Ferrari F40: tutto per la carriera in F2 del figlio