   I velisti sono diventati piloti e a me pare una cosa bellissima. Avete visto le nuove barche della Coppa America? Guardatele! Si chiamano AC75, sono attrezzi monoscafo da ventitr&egrave;&nbsp;metri e... non navigano; volano invece, sollevate di un metro sul pelo dell&rsquo;acqua, sorrette dalle componenti del vento sulle vele e dell&rsquo;acqua sui foils. I foils, ne sentiremo parlare moltissimo, sono la rivoluzione: si tratta di piccole ali immerse che sfruttano la dinamica dell&rsquo;acqua come quelle degli aerei fanno con l&rsquo;aria. Il risultato &egrave; quello di barche, a vela, che vanno molto pi&ugrave; forte del 90% dei motoscafi del mondo. Quasi cento all&rsquo;ora.  Sull&rsquo;acqua &egrave; moltissimo a pensarle senza motore e senza carburante se non quelli che mette a disposizione la natura. Gratis. Potrebbe essere uno dei primi passi verso la rivoluzione che ci porter&agrave; ad un modo di andare a vela magari meno contemplativo, pi&ugrave; veloce, inizialmente solo per alcuni.  Poi? Vedremo.  Il nuovo numero di Auto &egrave; in edicola  Chi storce il naso  Non sar&agrave;&nbsp;mai vietato andare per mare con lentezza, alla vecchia maniera, intanto &egrave; successo che - come nel mondo dell&rsquo;auto - alcuni appassionati sono insorti. Dice: &ldquo;Non ci riconosciamo, &egrave; finita, era meglio quando le regate duravano due ore invece che venti minuti e c&rsquo;era lo spinnaker; gli uomini non contano pi&ugrave;&nbsp;e fa tutto la tecnologia&rdquo;. Ma non &egrave; vero! Anzi, a quelle velocit&agrave; se si vuole vincere &egrave; fondamentale che gli undici uomini a bordo (tutta vera gente di mare che ha vissuto trionfi alla vecchia maniera, ma anche tempeste e naufragi) sappiano che cosa fare proprio quando va fatto. Tutti insieme, in un&rsquo;armonia che deve essere marinara e perfetta.  Uomo sempre al centro  Perche? l&rsquo;uomo conta. Sempre. Anche se l&rsquo;auto diventa elettrica, anche se la Formula 1 si fa ibrida, anche se l&rsquo;iniezione ha preso il posto del carburatore, anche se gli scarichi suonano e profumano meno di prima. Chiss&agrave; perch&eacute; utilizziamo sempre la tecnologia per lamentarci della tecnologia. Adesso, bisogna essere onesti: toglici la tecnologia e siamo fregati. Anche quella dell&rsquo;uomo, come quella delle macchine, si chiama evoluzione per qualcosa. Anche noi facciamo Step1, Step2, Step3 e diventiamo competitivi o perdenti nelle logiche da corsa del mondo che corre da matti. Questo s&igrave;, a volte troppo.    Ma &egrave; l&rsquo;uomo che fa tutto; &egrave; l&rsquo;uomo che pu&ograve; scegliere, anche di badare alla natura o di scoprire nella novit&agrave; umanamente profonda di un viaggio nel silenzio un regalo della tecnologia.  Abbonati qui all&#39;edizione digitale    

<p>Come le nuove imbarcazioni dell&rsquo;America&rsquo;s Cup che volano sull&rsquo;acqua, anche le auto elettriche sono il nostro futuro</p> 

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Guido Meda: evoluzione è anche viaggiare nel silenzio