        La Road Signature di Bosch &egrave; un nuovo sistema nel comparto del self drive&nbsp; che integra hardware e software esistenti con i pi&ugrave; recenti progresi della intelligenza artificiale. Al fine di rendere disponbili mappe digitali altamente dettagliate che possono essere utili ai sistemi di guida. Il tuttp &egrave; cominciato con l'acquisto diAtlatec, azienda specializzata in mappature digitali che ha sviluppato un proprio kit composto da dispositivi e software dedicati alla raccolta di dati ambientali. L&rsquo;intelligenza artificiale analizza o dati, arricchendoli con informazioni ancora pi&ugrave; precise, come i dettagli riguardanti la segnaletica stradale, le caratteristiche strutturali, la maggiore o minore difficolt&agrave; delle curve e molto altro. L&rsquo;AI nel suo percorso di&nbsp;continuo apprendimento, collabora per creare&nbsp;una sempre pi&ugrave; precisa mappa virtuale dell&rsquo;ambiente reale, permettendo all&rsquo;auto, debitamente accessoriata con avanzati sistemi di guida autonoma, di sapere in ogni momento dove si trova e in quali condizioni di percorso.  Come funziona il nuovo sistema Il progetto Road Signature contempla pure il contributo delle Case automobilistiche, a cui viene chiesta la condivisione dei loro dati, raccolti dai modelli tecnologicamente pi&ugrave; avanzati e condivisi nel cloud. Road Signature accede a queste informazioni e li confrontano e mettono assieme alle proprie, arrivando a&nbsp;un alto grado di precisione nella localizzazione del veicolo. Completata la sincronizzazione, ogni vettura sar&agrave; in grado di analizzare l&rsquo;ambiente attorno con i suoi sensori di bordo e confronter&agrave; i risultati con l&rsquo;immagine dell&rsquo;ambiente ricostruita dall&rsquo;intelligenza artificiale. Le automobili potranno individuare la propria posizione con uno scarto di pochi centimetri. La localizzazione sar&agrave; assimilata dai sensori e dai sistemi di comando, consentendo una guida autonoma anche in condizioni di visibilit&agrave; precaria. Potrebbe interessarti: auto usate, guarda qui tutti gli annunci       

Integra hardware e software gi&agrave; esistenti con i pi&ugrave; recenti ritrovati nel campo dell&rsquo;intelligenza artificiale

Bosch Road Signature, tecnologia per migliorare i sistemi ADAS

        T-Mate, un compagno&nbsp;su strada. Il nuovo nome dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e per la&nbsp;sicurezza di Toyota indica un potenziamento in questa direzione. Con numerosi dispositivi progettati per migliorare la sicurezza in molte situazioni di guida, dal parcheggio preciso alla guida su strade urbane e autostrade. Non un passo verso il self drive totale, ma un pi&ugrave; pragmatico modo di sfruttare tutti i vantaggi reali e attuali degli ADAS, beneficiando dell&rsquo;utilizzo di sensori, radar e telecamere per monitorare le prestazioni del veicolo, il traffico e l&rsquo;ambiente circostante, avvisando il guidatore di potenziali pericoli e, se necessario, attivando il freno, lo sterzo e il controllo dell&rsquo;acceleratore per aiutare prevenire o mitigare un incidente. In sostanza, il secondo livello avanzato di guida assistita. Il T-Mate, il conosciuto Safety Sense della Casa giapponese con altri sistemi di guida attiva e assistenza al parcheggio, per supportare e proteggere il guidatore, i passeggeri e gli utenti della Casa. Nuova Toyota Aygo X, il crossover compatto che punta al top del segmento A  Nello specifico il sistema di pre-collisione offre per la prima volta:  Acceleration Suppression (AS) &ndash; Riduzione della forza motrice a bassa velocit&agrave; Oncoming Vehicle support (OVS) &ndash; Assistenza al traffico in avvicinamento (con rilevamento dei veicoli che invadono la carreggiata) Intersection support (IS) &ndash; Assistenza alle intersezioni stradali  Altre nuove funzioni includono un sistema di arresto di emergenza (EDSS). E aggiornamenti Over The Air (OTA). Il Toyota T-Mate differisce a seconda delle funzionalit&agrave; disponibili sui vari modelli e relativi allestimenti. Leggi anche: Toyota GR86, la prova su strada di una "sportiva di razza"       

Il nuovo nome dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e per la sicurezza sulle auto Toyota

T-Mate, Toyota potenzia il suo sistema di ADAS e sicurezza

Bosch 5G NetMobil &egrave; un programma sviluppato in collaborazione con sedici partner votato allo sviluppo del controllo del traffico e al&nbsp;miglioramento&nbsp;della sicurezza stradale.   La chiave &egrave; la &nbsp;connessione dei veicoli, che permette di comunicare con l&rsquo;infrastruttura stradale in tempo reale. Le informazioni scambiate contribuiscono a ridurre le emissioni e il rischio di incidenti.&nbsp; La tecnologia 5G, garantendo con connessioni dati pi&ugrave; veloci e stabili, permette questo passo in avanti.    Bosch, telecamere ed intelligenza artificiale per controllare l&#39;equipaggio  Thomas Rachel, Segretario di Stato parlamentare presso il Ministero dell&#39;Istruzione e della Ricerca che ha finanziato questo progetto con 9,5 milioni di euro, commenta cos&igrave;.   &ldquo;Il progetto 5G NetMobil ci ha permesso di raggiungere alcune tappe fondamentali nel percorso verso la guida completamente connessa e sta dimostrando come le moderne tecnologie di comunicazione possano rendere il traffico stradale pi&ugrave; sicuro e al tempo stesso anche pi&ugrave; efficiente ed economico&rdquo;.    Gli occhi per vegliare sono i sensori radar, a ultrasuoni e video delle vetture. Che per&ograve; non possono vedere cosa si nasconde dietro gli angoli o gli ostacoli. La comunicazione diretta da veicolo a veicolo (V2V), da veicolo a infrastruttura (V2I) e dal veicolo alla rete (V2N) consentono di condividere i dati in tempo reale e con l&rsquo;ambiente circostante. Ben oltre il raggio dei sensori,  Tra le applicazioni studiate il pool di azienda del progetto 5G NetMobil c&#39;&egrave; l&rsquo;assistenza durante l&rsquo;attraversamento, per proteggere i pedoni e i ciclisti negli incroci complessi. Una telecamera installata nell&#39;infrastruttura a bordo strada rileva i pedoni e avvisa i veicoli in pochi millisecondi per evitare situazioni critiche, per esempio, quando un&rsquo;auto svolta in una strada secondaria.   Un altro elemento presente nel progetto di ricerca &egrave; il platooning. In futuro, i veicoli commerciali potranno spostarsi in linea come un convoglio: accelerazione, frenata e direzione sincronizzati consentiranno ai camion di viaggiare a distanza molto ravvicinata grazie alla comunicazione V2V.   Viaggiare in convoglio, ovvero un mezzo dietro l&rsquo;altro a breve distanza l&rsquo;uno dall&rsquo;altro, riduce il consumo di carburante e aumenta la sicurezza sulle autostrade. Gli esperti delle aziende e universit&agrave; che partecipano al progetto hanno gettato le basi per il platooning con veicoli distanti meno di dieci metri l&rsquo;uno dall&rsquo;altro e per il platooning parallelo in agricoltura.&nbsp;  Senza mai perdere la connessione  Gli esperti hanno sviluppato anche un sistema per rilevare i cambiamenti nella qualit&agrave; della rete disponibile e, di conseguenza, allertare le funzioni di guida connessa. In questo modo, quando diminuisce la qualit&agrave; della rete, &egrave; possibile aumentare automaticamente la distanza tra i veicoli di un convoglio. Un altro aspetto importante di questa ricerca &egrave; stata la suddivisione della rete cellulare principale in reti virtuali distinte (slicing). Una sottorete separata &egrave; riservata a funzioni indispensabili per la sicurezza, come avvisare i guidatori della presenza di pedoni a un incrocio. Cos&igrave;, la comunicazione dei dati per queste funzioni &egrave; sempre garantita.&nbsp;  Un&rsquo;altra rete virtuale distinta gestisce le trasmissioni di dati per lo streaming video e l&rsquo;aggiornamento delle mappe stradali: quando la velocit&agrave; dei dati diminuisce, le operazioni di questa rete possono essere temporaneamente sospese. Questo progetto di ricerca ha dato un contributo importante anche alla comunicazione ibrida, nella quale la connessione pi&ugrave; stabile - la tecnologia di rete cellulare o un&#39;alternativa basata sul Wi-Fi - viene utilizzata per evitare che la connessione salti mentre il veicolo &egrave; in movimento.&nbsp;  Passi importanti, come chiosa Frank Hofmann di Bosch. &quot;Le conoscenze acquisite in questo progetto stanno ora portando alla standardizzazione globale delle infrastrutture di comunicazione. Sono i pilastri per i futuri ulteriori sviluppi delle aziende partner&quot;  Bosch e la mobilit&agrave; sostenibile 

Programma sviluppato da sedici partner, industrie, medie imprese e istituti di ricerca, per lo sviluppo di sistemi innovativi che migliora la comunicazione diretta tra veicoli e quella tra veicoli e infrastrutture &nbsp;

Bosch 5G NetMobil, il futuro del controllo del traffico

&nbsp;&ldquo;Le tecnologie non ci sostituiscono: ci potenziano&rdquo;. Questa &egrave; l&rsquo;essenza di Nissan Intelligent Mobility, la roadmap&nbsp;della Casa giapponese che punta a migliorare il rapporto tra uomo e automobile. Come? Con tre capisaldi. Pi&ugrave;&nbsp;sicurezza, pi&ugrave;&nbsp;connettivit&agrave;, pi&ugrave;&nbsp;sostenibilit&agrave;.  La felice sintesi &egrave; di Bruno Mattucci, presidente e a.d. di Nissan Italia, azienda che festeggia i 30 anni di attivit&agrave;. La tecnologia e i progressi non&nbsp;prenderanno il posto dell&rsquo;uomo.  &ldquo;Quello che mettiamo sulle auto deve essere utile. Oggi tutti parlano di guida autonoma&ndash; ha detto&nbsp; Mattucci &ndash;&nbsp;anche Nissan ci punta moltissimo. Ma non vogliamo far diventare il guidatore un passeggero. La&nbsp;guida autonoma &egrave; di fatto ispirata a quella dei jet, ma anche l&igrave; pilota &egrave; rimasto&rdquo;.   Presso il circuito di Vallelunga e nella vicina via Cassia, Nissan ci ha permesso l&rsquo;esperienza di testare il suo concetto di arricchimento dell&rsquo;esperienza di guida, evitando&nbsp;stress, nel&nbsp;traffico&nbsp;o nei parcheggi, e&nbsp;fornendo&nbsp;un supporto di&nbsp;sicurezza in ogni momento, quando la&nbsp;disattenzione&nbsp;o l&rsquo;imprevisto&nbsp;possono mettere fuori gioco l&rsquo;uomo.  Al momento questa filosofia trova la sua sintesi in Nissan ProPILOT, disponibile sull&rsquo;elettrica&nbsp;Leaf&nbsp;e sul pi&ugrave;&nbsp;popolare&nbsp;crossover&nbsp;Qashqai, di serie a partire dalla&nbsp;1.6 dCi 130 CV 2WD&nbsp;in allestimento&nbsp;Tekna&nbsp;(33.100 euro). A pagamento dall&rsquo;allestimento N-Connecta (600 euro con cambio manuale, 1.000 con l&rsquo;automatico perch&eacute; offre pi&ugrave; funzioni) &egrave; un sistema che ha molti pro.  In sostanza &egrave; una anticipazione della&nbsp;guida autonoma di livello 2: assiste in sterzata, accelerazione e frenata. Il guidatore&nbsp;deve tenere occhi sulla strada e mani sul volante&nbsp;(al massimo pu&ograve; staccarle per 15 secondi) e viene sollevato dalla gestione delle guida nel traffico a scorrimento lento e a quello in autostrada ad alta velocit&agrave;.  Quando ha identificato la carreggiata ProPILOT, attivabile con&nbsp;un tasto azzurro sulla razza destra del volante, entra in azione. Sempre riportato nelle sue funzioni sul display. Si basa su tre sistemi.  L&rsquo;Intelligent Cruise Control&nbsp;che&nbsp;gestisce la&nbsp;velocit&agrave;&nbsp;e&nbsp;mantiene&nbsp;la&nbsp;distanza&nbsp;dal mezzo che precede. Il&nbsp;Lane&nbsp;Keep Assist,&nbsp;che&nbsp;agisce&nbsp;sullo&nbsp;sterzo&nbsp;per favorire a mantenere l&rsquo;auto al centro della corsia, anche con una vettura davanti. Il&nbsp;Traffic Jam Pilot, che&nbsp;permette&nbsp;di&nbsp;seguire&nbsp;il veicolo che sta davanti distanza stabilita ed &egrave; in grado di&nbsp;fermare&nbsp;l&rsquo;auto &ndash; se&nbsp;dotata di cambio automatico&nbsp;&ndash; per poi farla&nbsp;ripartire.  ProPILOT&nbsp;l&rsquo;abbiamo saggiato su Qashqai&nbsp;sulla via Cassia. Fornisce un&rsquo;assistenza impeccabile, a prova di stanchezza e di avvenimenti inattesi. Semplice da attivare e da gestire, sempre funzionale. Assistenza, non guida autonoma, &egrave; bene ricordarlo. Avere un &ldquo;correttore automatico&rdquo; molto efficiente &egrave; una manna.  Votato alla funzionalit&agrave; &egrave; l&rsquo;E-Pedal&nbsp;di&nbsp;Leaf.&nbsp;Il pedale freno c&rsquo;&egrave; sull&rsquo;auto elettrica, ma volendo l&rsquo;accelerarore pu&ograve; svolgere, in rilascio, la seconda funzione.  Nissan lo presenta come efficiente e sicuro il 90% delle situazioni di guida reali. Forse non sar&agrave; il proprio il 90%, ma soprattutto nel traffico urbano, diventa quasi automatico da utilizzare. Isalita e discesa tiene la posizione fino a pendenze del 30%. Quando lavora solo freno elettromagnetico, recuperando energia e&nbsp;non crea &nbsp;polveri sottili metallicheche sono prodotte dai normali freni idraulici. 

ProPilot su Qashqai e Leaf &egrave; il primo pacchetto di tecnologie di sicurezza che amplificano il controllo e migliorano i tempi di intervento, garantendo pi&ugrave; comfort e una guida di qualit&agrave; superiore.

Pi&ugrave; sicurezza e meno stress con Nissan Intelligent Mobility

Si svilupper&agrave; nell&#39;arco dei prossimi quattro anni, quello che &egrave; stato annunciato come il primo progetto al mondo di sperimentazione sul campo dei sistemi di assistenza alla guida nel trasporto pubblico. Il programma L3Pilot avr&agrave; respiro europeo e verr&agrave; finanziato dalla UE per 36 milioni di euro, su un budget complessivo di 68 milioni. L&#39;obiettivo: raccogliere dati nell&#39;utilizzo reale da 100 veicoli a servizio del trasporto pubblico, per valure gli aspetti tecnici, il comportamento dei conducenti (saranno 1.000 quelli coinvolti) e l&#39;impatto sul traffico.&nbsp;  La rilevanza del progetto &egrave; data anche dalle case costruttrici impegnate. Il gruppo Volkswagen sar&agrave; responsabile del coordinamento, parteciperanno anche Audi, il gruppo BMW, il Centro ricerche Fiat, Daimler, Ford, la divisione ricerca e sviluppo Honda Europe, Opel, Jaguar-Land Rover, il gruppo PSA, Renault, Toyota e Volvo. Attori dell&#39;industria automotive supportati da fornitori come Autoliv, Delphi e FEV. Non mancher&agrave; il contributo delle universit&agrave;, con l&#39;ateneo di Genova presente tra le 10 realt&agrave; ammesse al progetto.&nbsp;  I cinque livelli di assistenza alla guida nel dettaglio  Sui mezzi pubblici verranno testati i sistemi di assistenza alla guida nell&#39;utilizzo quotidiano, si tratta di soluzioni di livello 3 (automazione condizionale) e 4 (alta automazione), quindi con una sorveglianza del guidatore sempre presente, sebbene il mezzo sia in grado di elaborare scenari complessi e muoversi in autonomia. Sistemi delegati all&#39;automazione delle manovre di parcheggio, di sorpasso e di guida in citt&agrave; in condizioni difficili, saranno messi alla prova e i test serviranno anche per capire le valutazioni degli utenti.&nbsp;  La ricerca permetter&agrave; di ottimizzare i dispositivi sotto il profilo tecnico e offrir&agrave; un&#39;analisi del quadro normativo per costruttori e conducenti. L&#39;impiego dei 100 veicoli coinvolger&agrave; 11 paesi europei. 

Tredici marchi automobilistici, 10 universit&agrave;, tre fornitori, sono tra i protagonisti del progetto di ricerca. In 11 paesi europei andranno in strada 100 mezzi pubblici con sistemi di assistenza di livello 3 e 4

L3Pilot, ricerca congiunta su&nbsp;guida autonoma e trasporto pubblico

        Bosch propone un nuovo sistema di sicurezza e assistenza alla guida. La frenata di emergenza, che si risolve "in due battiti di ciglia". &nbsp; I dispositivo di rilevamento ciclisti previene qualsiasi conseguenza grave, portando il veicolo a un arresto totale da una velocit&agrave; di 40 km/h. Funziona cos&igrave;. Non appena il radar del sistema di frenata di emergenza o i sensori video rilevano una collisione imminente, il Bosch iBooster aziona la massima frenata in appena 190 millisecondi. Un bell'aiuto verso ciclisti e pedoni, che sono gli utenti della strada pi&ugrave; vulnerabili. Infatti in&nbsp;Germania le biciclette sono coinvolte in un quarto di tutti gli incidenti che comportano lesioni personali.  I numeri da migliorare. Secondo il German Federal Statistics Office (Ufficio Statistico Federale Tedesco), 393 persone sono rimaste uccise in tali incidenti solo nel 2016 ovvero il 12% delle vittime per incidenti stradali del paese. Circa due terzi di questi incidenti coinvolgono un automobile. Secondo Bosch con un sistema come quello presentato si potrebbe prevenire circa la met&agrave; (43%) degli incidenti bicicletta/automobile.       

Il nuovo sistema iBooster aziona la massima frenata in appena 190 millisecondi

Bosch: frenata di emergenza in due battiti di ciglia

        La Golf Sportsvan si presenta col restyling al Salone di Francoforte. E sar&agrave; sul mercato dal prossimo autunno. Come prevedibile, rimane&nbsp;nel solco della berlina e della wagon, puntando sul comparto hi-tec. Quindi assistenza alla guida e i comandi vocali. Elementi pi&ugrave; innovativi rispetto al design. Il look punta sull&rsquo;adozione di nuovi gruppi ottici a Led all&rsquo;anteriore e al posteriore, di serie su ogni versione. Inedito anche il disegno dei paraurti. A disposizione cinque cerchi in lega di tre misure, 16&rdquo;, 17&rdquo; e 18&rdquo;.La Golf Sportsvan avr&agrave; solo propulsori turbo, benzina e diesel. Si tratta di due TDI a gasolio e i tre TSI a verde: i dati di potenza, coppia e consumo non sono stati ancora rivelati. Due dei benzina avranno la disattivazione di due cilindri su quattro. Quella che VW chiama Active Cylinder Management, migliorare l'efficienza.Hi tech. Come detto, i comandi gestuali sono in dotazione con il Discover Pro (a pagamento) che comprende la navigazione e uno schermo touch da 9,2 pollici. Ci sono anche cinque tasti per gestire il tutto. L&rsquo;app Media Control permette di usare smartphone e tablet ed &egrave; disponibile l&rsquo;hotspot wi-fi.&nbsp; L&rsquo;assistenza alla guida prevede numerosi sistemi. La frenata automatica di emergenza con monitoraggio dei pedoni. Il Traffic Jam Assist, utile a nel traffico rallentato e a interruzione fino ai 60 all&rsquo;ora. E ancora l&rsquo;Emergency Assist, l&rsquo;assistenza al parcheggio e al trasporto rimorchi durante la retromarcia. C&rsquo;&egrave; il Security &amp; Service avvisa degli incidenti, offre assistenza stradale e gestisce il servizio di prenotazione della manutenzione.       

Al pari della berlina, si aggiorna con i comandi gestuali e con i sistemi di assistenza alla guida

Volkswagen Golf Sportsvan, il restyling è tecnologico

        Cosa si potr&agrave; chiedere ad Alexa mentre si guida? Di tutto. Secondo Ford e Volkswagen, che stanno integrando il sistema sulle proprie auto, ci sono due tipi di impiego di un assistente vocale: dialogo diretto da bordo dell&rsquo;auto oppure gestione remota dell&rsquo;automobile da casa (e viceversa). Vediamo come. Si pu&ograve; chiedere chiedere ad Alexa banalmente &ldquo;Dov&rsquo;&egrave; la stazione di rifornimento pi&ugrave; vicina?&rdquo; e l&rsquo;assistente vocale potr&agrave; risponderti: &ldquo;C&rsquo;&egrave; un distributore Eni qui vicino a 3 km, in via del Borgo&rdquo;, e avvier&agrave; il navigatore riportando sullo schermo la mappa fino a destinazione. Ma un assistente vocale pu&ograve; rispondere anche a domande pi&ugrave; variegate effettuando una ricerca su internet, come sa bene chi usa Siri sul telefono. L&rsquo;altra interessante funzionalit&agrave; &egrave; quella di azionare servizi della propria casa o dell&rsquo;automobile da remoto.  Ford offrir&agrave; su alcune delle proprie hybrid plug-in in Usa (Focus Electric e Fusion Energi) la possibilit&agrave; tramite MyFordMobile di interagire con Alexa dal divano di casa per accendere il motore della propria auto a distanza, sbloccare le porte, controllare il livello di benzina o di carica elettrica. O viceversa, dall&rsquo;auto azionare certe funzioni della casa: accendere le luci o aprire il garage. Basta dire ad Alexa frasi tipo: &ldquo;Alexa, accendi il motore&rdquo;. E Alexa risponder&agrave;: &ldquo;Inviato comando di accensione motore&rdquo;. Oppure: &ldquo;Alexa, qual &egrave; l&rsquo;autonomia rimasta?&rdquo;. E Alex replicher&agrave;: &ldquo;La tua auto &egrave; carica all&rsquo;83%. L&rsquo;autonomia elettrica &egrave; di 17 miglia, quella a benzina di 216 miglia. L&rsquo;autonomia totale &egrave; 233 miglia&rdquo;.       

Ci sono due tipi di impiego di un assistente vocale: dialogo diretto da bordo dell'auto oppure gestione remota dell'automobile da casa

Alexa, ecco il dialogo con l'assistente vocale

        Addio ai semafori rossi? Sogno mostruosamente proibito, ma Ford sta lavorando per rendere meno stressante la vita degli automobilisti. La tecnologia si chiama Green Light Optimal Speed Advisory e&nbsp;utilizza le informazioni sui tempi del semaforo ottenute da un&rsquo;unit&agrave; di raccolta dati posta a bordo strada e indica al conducente la velocit&agrave; di crociera da mantenere per riuscire a incontrare sempre il semaforo verde. Made in UK.All&rsquo;interno del progetto che nel Regno Unito sta prendendo forma sotto il nome di Autodrive, Ford sta inoltre testando un innovativo sistema informativo che ha lo scopo di aggiornare tempestivamente l&rsquo;automobilista in caso di arresto improvviso di un veicolo che precede, anche se non visibile, contribuendo a mostrare i vantaggi delle auto connesse.  I 16 partner del progetto hanno finanziato con oltre 20 milioni di euro il piano di sviluppo e di sperimentazione che studia le possibilit&agrave; di connessione tra veicoli, e tra veicoli e infrastrutture, con l&rsquo;obiettivo di rendere la guida meno stressante e pi&ugrave; sicura, migliorare l&rsquo;uso del tempo e migliorare l'efficienza nel consumo di carburante. &nbsp; SullaFord Mondeo Hybrid, l&rsquo;Ovale Blu sta sviluppando la tecnologia Emergency Electronic Brake Lights, un innovativo sistema informativo che ha lo scopo di aggiornare tempestivamente l&rsquo;automobilista in caso di arresto improvviso di un veicolo che precede, anche se non visibile, e di frenare in caso di incidente, fino ad una distanza di 500 metri.  Il prossimo anno verranno, inoltre, sperimentate tecnologie che avvertono il conducente nel caso in cui un altro veicolo stia bloccando l'incrocio verso il quale ci si sta dirigendo, quando l'ambulanza, l&rsquo;auto della polizia o un camion dei pompieri si avvicinano, e all&rsquo;avvicinarsi di veicoli con la precedenza che marciano a ridosso degli incroci senza segnali stradali o semafori.  I test saranno condotti nei prossimi 2 anni sia su strade pubbliche che su circuiti chiusi a Milton Keynes e a Coventry. Passi importanti per l'assistenza alla guida e la qualit&agrave; della stessa.       

La Green Light Optimal Speed Advisory utilizza le informazioni sui tempi del semaforo indica la velocit&agrave; di crociera da mantenere&nbsp;

Ford studia la tecnologia per evitare il semaforo rosso

        Jaguar Land Rover avr&ograve; in azione i prossimi 4 anni una flotta di 100 veicoli per lo sviluppo di una gamma di tecnologie CAV (Connected and Autonomous Vehicle). Il primo esemplare di veicolo sperimentale viagger&agrave;, nel corso del 2016, su un nuovo circuito di prova lungo 65 chilometri, su strade urbane ed extraurbane, nei pressi di Coventry e Solihull. I test iniziali riguarderanno le tecnologie di comunicazione veicolo-a-veicolo e veicolo-a-infrastrutture, che consentiranno alle auto di comunicare fra loro e con la segnaletica stradale, allertando della presenza di ponti e semafori. In definitiva, la condivisione dei dati fra veicoli consentir&agrave; alle future auto connesse di lavorare insieme per assistere il guidatore e rendere pi&ugrave; facili e sicuri i cambi di corsia e gli attraversamenti degli incroci. Lo scopo &egrave;&nbsp;contribuire a migliorare i flussi di traffico, diminuire gli ingorghi e ridurre la possibilit&agrave; di incidenti.&nbsp; I sistemi ROADWORK ASSIST impiega una videocamera stereo anteriore che genera un'immagine in 3D della strada e, in abbinamento ad un avanzato software di trattamento delle immagini, pu&ograve; riconoscere coni di segnalazione e transenne. Il sistema rilever&agrave; se ci si sta avvicinando a un cantiere stradale, identificher&agrave; il percorso ideale anche attraverso percorsi complessi e corsie di traffico deviato e informer&agrave; il guidatore che la carreggiata si sta restringendo. Il sistema applicher&agrave; poi anche una leggera assistenza alla sterzata per mantenere il veicolo al centro della corsia. SAFE PULLAWAY: l'insufficiente distanza di sicurezza nel traffico o agli incroci &egrave; causa molto comune di incidenti. Altri urti a bassa velocit&agrave; possono verificarsi contro muri, cancelli di garage o vetture parcheggiate, quando in partenza viene inserita per errore la marcia sbagliata. Jaguar Land Rover sta sviluppando un sistema di assistenza per prevenire questo genere di collisioni. Il sistema Safe Pullaway impiega una videocamera stereo che controlla l'area di fronte al veicolo, garantendo la corretta distanza di sicurezza. Se vengono rilevati ostacoli o veicoli, e l'azionamento dell'acceleratore e il rapporto innestato indicano una probabile collisione, il sistema frena automaticamente ed emette un segnale sonoro. Il sistema OVER THE HORIZON WARNING fa parte di una ricerca che sperimenta dispositivi in grado di trasmettere dati rilevanti da veicolo a veicolo utilizzando segnali radio. Se i veicoli fossero in grado di comunicare indipendentemente, sia i guidatori sia le vetture autonome potrebbero essere avvertiti di eventuali ostacoli invisibili, dietro uno scollinamento o una curva cieca. Nel caso un veicolo rallenti o si fermi, creando un rischio per gli altri, potrebbe inviare un segnale &lsquo;Hazard Ahead&rsquo; alle auto in arrivo. Queste riceverebbero allora un&rsquo;allerta visiva e sonora che segnala il pericolo al guidatore. Anche la sirena di veicoli di emergenza fuori dalla visuale pu&ograve; essere stressante; in questo caso le informazioni corrette trasmesse tempestivamente al guidatore gli consentiranno le manovre pi&ugrave; sicure riducendo il rischio di incidenti.   L'Emergency Vehicle Warning consentirebbe a veicoli di emergenza connessi - ambulanze, polizia, vigili del fuoco - di comunicare con gli altri veicoli su strada: un dispositivo a bordo ne annuncerebbe l'arrivo ancor prima che gli altri automobilisti possano avvertire il suono della sirena o vedere i lampeggianti in azione. Al segnale sonoro sarebbe abbinato un allarme visivo che indica la direzione di provenienza e la distanza del veicolo di emergenza: sarebbe cos&igrave; possibile accostare per lasciarlo passare, velocizzandone il passaggio e prevenendo incidenti.       

I nuovi sistemi puntano a ridurre lo stress della guida e a prevenire gli incidenti

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