La nuova Lamborghini Countach LPI 800-4 è scesa in strada con le antenate LP 400 e 25° Anniversario

Lamborghini Countach, tre generazioni su strada

La nuova Lamborghini Countach LPI 800-4 è la prtagonista di un video insieme alle antenate LP 400 e 25° Anniversario

Lamborghini Countach LPI 800-4 su strada con LP 400 e 25° Anniversario

Mezzo secolo di ammirazione avvolge la storia di Countach, presentata al Salone di Ginevra nel 1971 con lo straordinario concept LP 500. Poi sul mercato dal 1973 al 1990, quasi tre generazioni per una supersportiva &ldquo;normale&rdquo;, e tornata di grande attualit&agrave; con una doppietta specialissima per le nozze d&rsquo;oro.   Composta dall&rsquo;esemplare della LP 500 interamente ricostruito, l&rsquo;originale ando? perso in un crash test, ordinato da un collezionista e costato 25.000 ore di lavoro in pieno lockdown al Centro Stile e dalla serie limitata di Countach LPI 800-4 da 814 cavalli di potenza. Cinquant&rsquo;anni di una vettura iconica messi a fianco, occasione perfetta per celebrare l&rsquo;anniversario dell&rsquo;auto che ha definito probabilmente lo stile delle Lamborghini pi&ugrave; di ogni altri modello.    Chi meglio del Centro Stile e del Polo Storico Lamborghini possono raccontare il ponte dalla LP 500 alla LPI 800-4. L&rsquo;istantanea di Mitja Borkert, capo del design della Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese, traccia l&rsquo;anima della sportiva bolognese. &quot;Ci sono opere d&rsquo;arte che rimangono sempre attuali, la forma della Countach &egrave; una di quelle. Il suo tratto distintivo &egrave; dettato da un&rsquo;unica linea longitudinale, che collega visivamente la sua parte frontale con quella posteriore. &Egrave; un&rsquo;ispirazione perfetta, poich&egrave;, anche modificando il resto, si configura come elemento di continuit&agrave; visiva tra passato e presente. &Egrave; la somma degli elementi di design del DNA Lamborghini, la tradizione del linguaggio stilistico dalle origini ai giorni nostri&quot;.    Il resto dell&#39;articolo ti aspetta in edicola sul numero 2 del 2022 di Auto in uscita,&nbsp;oppure qui in edizione digitale. 

A 50 anni dalla sua presentazione la Casa di Sant&#39;Agata Bolognese ha ricostruito, per un appassionato, il prototipo originale della Countach LP500 e riproposto una versione in 112 esemplari, gi&agrave; tutti venduti

Sul prossimo di Auto in edicola: Lamborghini Countach Icon, ritorno al futuro

        Le strade di Tokyo si riempiono della bellezza e della potenza di 70 Lamborghini, tra cui 20 Countach. Non a caso. Lo scorso 5 e 6 novembre al Triangular Square, Shinjuku Sumitomo Building della capitale nipponica si &egrave; tenuto il Lamborghini Japan Day 2021, dove sono state esposte dieci Countach selezionate tramite il Lamborghini Countach Contest Japan per festeggiare il 50&deg; anniversario dello storico iconico modello del marchio. Lamborghini Countach: l&rsquo;icona fa 50 anni e una video-serie la celebra COUNTACH GRANDE PROTAGONISTA Il contest si &egrave; tenuto tramite voto online a partire dallo scorso 8 ottobre, e ha visto la partecipazione di 26 modelli di Countach provenienti da tutto il Giappone, tra cui auto certificate dal Polo Storico della Casa di Sant'Agata. Le dieci Countach arrivate in finale sono state esposte al Lamborghini Day Japan e oltre 500 partecipanti hanno espresso la loro preferenza finale nel corso di sei sessioni durante l'evento. L'auto che ha ottenuto il maggior numero di voti &egrave; stata nominata "Best of Countach". Inoltre, una Countach LP400 S del 1978 ha vinto il premio speciale della giuria, composta dai giudici Jun Nishikawa, giornalista automobilistico, Shiro Nakamura, designer automobilistico, e Shiro Horie, caporedattore di Octane Japan. &Egrave; stata inoltre presentata per la prima volta in Giappone la Essenza SCV12 dal motore V12 aspirato da 830 cv, il pi&ugrave; potente nella storia di Lamborghini. Lamborghini Essenza SCV12, 830 cv per la hypercar da pista A esaltare gli appassionati del Sol Levante &egrave; stata per&ograve; la sfilata delle Lamborghini per le strade di Tokyo: 70 modelli del passato e del presente, V12 e V10 che hanno rombato tra le vie della citt&agrave;, illuminate dalla luce del giorno e splendenti anche di notte, a sfoggiare una grazia e un vigore tipici del made in Italy, capace di emozionare anche il Giappone.        

Settanta modelli della Casa del Toro hanno sfilato per le strade di Tokyo in occasione del Lamborghini Japan Day 2021, tra supercar di oggi e del passato

Lamborghini, Countach e non solo danno spettacolo in Giappone

Settanta modelli del marchio di Sant'Agata, tra cui ben 20 Countach, hanno dato spettacolo per le strade della capitale nipponica in occasione del Lamborghini Japan Day 2021. Protagonisti esemplari del passato e del presente, tra V12 e V10, bellissimi e potentissimi

Lamborghini, sfilata show a Tokyo

La nuova Lamborghini Countach ha suscitato numerose reazioni, spesso contrastanti, tra gli appassionati di auto. Da una parte chi ha apprezzato l&#39;impegno profuso da Lamborghini nel riproporre in veste moderna un grande classico della propria storia; dall&#39;altro chi, invece, non ha accolto con entusiasmo il nuovo modello. Fa parte di quest&#39;ultima fazione Marcello Gandini, storico designer che diede i natali alla prima Countach, che ha preso le distanze dalla nuova LPI 800-4. Una reazione decisa, quella di Gandini, tanto da spingere la Casa di Sant&#39;Agata Bolognese a rispondere per via ufficiale.  Nuova Lamborghini Countach, la rinascita di un mito    Nuova Countach, le parole di Marcello Gandini  Era il 1971 quando venne presentata per la prima volta la Lamborghini Countach. Futuristica e aerodinamica, il suo design era opera di Marcello Gandini, padre di vetture come l&#39;Alfa Romeo Carabo, la Lancia Stratos e diversi modelli della Casa del Toro, tra cui Diablo, Espada, Urraco, Jalpa e la iconica Miura. La corsa estate, in occasione dei 50 anni della Countach, Lamborghini ha deciso di omaggiare tale modello riproponendone una nuova e moderna interpretazione, contraddistinta dalla sigla LPI 800-4, sulla base tecnica della coup&eacute; Aventador.  Un&#39;operazione che non ha entusiasmato tutti gli appassionati delle vetture del Toro e che soprattutto ha suscitato le critiche dello stesso Gandini. &quot;Non ho partecipato n&eacute; ero a conoscenza in alcun modo del progetto che non ha ottenuto alcun mio placet&quot;. Cos&igrave;, in una nota, il designer aveva commentato l&#39;uscita della nuova Countach. Gandini aveva inoltre precisato che, lo scorso giugno, aveva accettato di farsi intervistare con Mitja Borkert, direttore del centro stile Lamborghini, e di avere in quell&#39;occasione ricevuto in regalo il modellino del prototipo della nuova Countach. Aggiungendo che &quot;n&eacute; in precedenza n&eacute; nel corso dell&#39;intervista &egrave; stato dichiarato che la vettura fosse programmata per una produzione in serie limitata&quot;.  Ferrari Testarossa vs Lamborghini Countach, la sfida sul filo degli &#39;80  La risposta di Lamborghini  L&#39;intervista, realizzata per celebrare i 50 anni del modello originale, era poi stata pubblicata sul sito di Lamborghini insieme alla scheda tecnica della LPI 800-4. Spingendo Gandini a prendere le distanze dal progetto e a precisare di non aver avuto alcun ruolo nella progettazione del nuovo modello. &quot;Ho costruito la mia identit&agrave; di designer per Lamborghini &ndash; ha poi concluso Marcello Gandini - su un concetto unico: ogni nuovo modello doveva essere completamente diverso rispetto al precedente. Mercati e marketing sono cambiati molto da allora, ma per quanto mi riguarda, ripetere un modello del passato rappresenta, secondo me, la negazione dei principi fondanti del mio DNA di car designer&quot;.  In seguito alle dichiarazioni di Gandini, non si &egrave; fatta attendere la risposta ufficiale di Lamborghini, che ha precisato &quot;di non aver mai attribuito a Marcello Gandini alcun ruolo nella realizzazione del modello Countach LPI 800-4&quot;. Aggiungendo poi che &quot;Il modello (la LPI 800-4 del 2021, ndr) &egrave; frutto del lavoro del team del Centro Stile e del Dipartimento di R&amp;D di Lamborghini, che rappresenta una rivisitazione in chiave moderna di una sua vettura iconica in maniera coerente al design DNA che caratterizza le Lamborghini di ieri e di oggi. L&rsquo;Azienda tiene a precisare di non aver mai attribuito a Marcello Gandini alcun ruolo nella realizzazione del modello Countach LPI 800-4, avendolo viceversa invitato, con una video-intervista realizzata nel giugno 2021, ad un dialogo con il designer e capo del Centro Stile Lamborghini, per un confronto tra il modello passato ed il nuovo. Come si evince anche dalla video-intervista, l&rsquo;Azienda ha messo al corrente Marcello Gandini della presentazione della nuova Countach LPI 800-4 a Pebble Beach 2021, di cui veniva mostrato un modello in scala della nuova macchina e le tavole progettuali&quot;.  Si conclude cos&igrave;, almeno per il momento, il botta e risposta tra Marcello Gandini e Lamborghini in merito alla contestata nuova Countach. Che, nonostante le polemiche, ha gi&agrave; visto andare esaurita la sua intera produzione di 112 esemplari.  Lamborghini Hurac&aacute;n EVO diventa opera d&#39;arte: ecco &quot;Minotauro&quot; 

Il designer Marcello Gandini ha criticato il progetto della nuova Countach LPI 800-4: la risposta di Lamborghini

Lamborghini-Gandini, botta e risposta sulla nuova Countach

        Ferrari Testarossa e Lamborghini Countach sono legate da un filo comune, sebbene la seconda sia nata un decennio prima. Sono bellissime; sono potentissime; hanno segnato una o pi&ugrave; epoche; e sono considerate dagli appassionati i modelli migliori che le rispettive Case abbiano mai creato. Due auto iconiche che gli inglesi hanno provato a mettere a confronto.  TESTAROSSA VS COUNTACH: IL CONFRONTO Chi va pi&ugrave; forte? La Testarossa o la Countach? A provare a rispondere alla domanda, ci ha pensato il canale YouTube 888MF nella loro "Battle of the classics" (traduzione superflua). A confronto, una Countach 5000 Quattrovalvole del 1986 e una Testarossa del 1988. Ferrari Testarossa, restomod di Fioravanti tra storia e modernit&agrave; Sebbene appartenenti alla stessa categoria, si tratta di due modelli leggermente diversi. La Testarossa rimane una granturismo da sfoggiare quasi fosse in parata, pensata anche per la guida di tutti i giorni dei suoi facoltosi proprietari; la Countach &egrave; piuttosto una belva da strada, "selvaggia", con un V12 da sfruttare e di cui godere. Superiore &egrave; infatti la potenza della Countach Quattrovalvole: 455 cavalli contro i 390 della Testarossa. Ma, al di l&agrave; di chi ha vinto la gara di velocit&agrave;, rimane il privilegio di poter vedere due regine dell'automobilismo mondiale sfidarsi a pieno regime. E secondo voi, chi ha vinto? Nuova Lamborghini Countach, la rinascita di un mito        

Due icone nel segmento delle supercar, eccellenze del made in Italy, regine dell'automobilismo sportivo per diverse epoche. Qual &egrave; la migliore?

Ferrari Testarossa vs Lamborghini Countach, la sfida sul filo degli '80

Una offre la comodità, il lusso e le prestazioni di una granturismo, l'altra si mostra selvaggia e senza freni con il suo V12 rombo di tuono: entrambe hanno fatto sognare gli appassionati di diverse epoche, diventando protagoniste dell'automobilismo mondiale. Qual è la migliore?

Ferrari Testarossa vs Lamborghini Countach, duello fra le supercar regine

        La Club House dell&rsquo;undicesima edizione di Milano AutoClassica &egrave; votata alla celebrazione del 50&deg; anniversario delle Countach con uno straordinario parterre dei modelli che incarnano un ideale stilistico che nel 1971 rivoluzion&ograve; il settore del design. In programma una roadmap di appuntamenti con le supercar della Casa del Toro, a partire dall&rsquo;esposizione statica di otto vetture rappresentative di cinque modelli clou della gamma Countach, di cui alcuni esposti in diverso colore. Una pi&ugrave; unica dell'altra Tra questi, la Lamborgini Countach LP 400 prima serie dove LP si riferisce alla disposizione del motore longitudinale posteriore e 400 fa riferimento alla cilindrata, 4 litri. Detta &ldquo;a ruote strette&rdquo; o &ldquo;periscopio&rdquo; per le sue particolari fattezze, &egrave; un raro e splendido modello prodotto in soli 150 esemplari (1972- 1978), forse il pi&ugrave; ricercato dai collezionisti di tutto il mondo, di sicuro la vettura di serie pi&ugrave; veloce del mercato in grado di abbattere il muro dei 300 Km/h. Accanto a lei la Lamborgini Countach LP400S, esposta in Fiera in un luminoso colore verde e costruita in 235 esemplari (1978-1982), si conferma superstar adatta a celebrare i 50 anni di successi, alimentata da un motore da 4 litri e 12 cilindri a V di oltre 350 CV in grado di raggiungere, ove consentito i 295 km/h. Domenica 3 ottobre inoltre allo stand di ASI, le sar&agrave; dedicata l&rsquo;evento intitolato "Lamborghini Countach: capolavoro di Gandini, ultimo atto di Ferruccio nella sua sfida a Enzo Ferrari". Occasione di un&rsquo;interessate retrospettiva sulla vettura, attraverso il racconto di aneddoti vissuti in prima persona da Antonio Ghini, direttore del magazine &ldquo;The Key &ndash; Top of the Classic Car World&rdquo; ed autore di libri dedicati all&rsquo;argomento.  Fascino senza tempo La storia della Countach, uno dei modelli pi&ugrave; iconici della Lamborghini affascina ancora oggi come ieri. Gli anni 70&rsquo; rappresentano per il design un&rsquo;epoca straordinaria dove la libert&agrave; stilistica e tecnica lasciata ai progettisti era quasi assoluta. In Lamborghini Paolo Stanzani progett&ograve; un&rsquo;auto nuova, pi&ugrave; sportiva, pi&ugrave; dura dei modelli precedenti facendosi affiancare dal giovane ma gi&agrave; talentuoso designer, Marcello Gandini, all&rsquo;epoca dipendente della carrozzeria Bertone (responsabile, tra le altre, della carrozzeria a cuneo della Alfa Romeo 33 Carabo, concept avveniristica lanciata nel 1968). Proprio lo stile a cuneo caratterizz&ograve; i modellini della nuova vettura, il cui primo prototipo venne ultimato nel 1971. La leggenda narra che fu grazie al commento estasiato di fronte all&rsquo;auto di un dipendente della Bertone &ndash; che si lasci&ograve; scappare l&rsquo;espressione dialettale piemontese &ldquo;Countach!&rdquo; che indica &ldquo;meraviglia&rdquo;- l&rsquo;origine del nome di un&rsquo;auto che attraverso i decenni si &egrave; confermata non solo un grandissimo successo commerciale, ma anche un vero e proprio emblema di stile. Oltre ad un&rsquo;estetica innovativa caratterizzata dalle linee slanciate e spigolose su una vettura bassa e leggera con telaio tubolare in acciaio sotto una carrozzeria in alluminio, rispetto alla concorrenza degli anni &rsquo;70 la prima serie della Countach si distingueva nel mercato anche per meccanica, vantando una soluzione motoristica inedita, con il tipico V12 Lamborghini montato davanti l&rsquo;asse posteriore ma in posizione longitudinale, con il cambio davanti, in modo da spostare i pesi verso il centro. Completavano la perfezione stilistica le portiere con apertura verso l&rsquo;alto, che appaiono su questo modello prima di qualunque altra Lamborghini e i suggestivi fari a scomparsa. Lamborghini Countach LP500 rivive a Villa d'Este come nel 1971       

All'esposizione meneghina e fino al 3 ottobre si celebra molto pi&ugrave; che un'automobile: un tuono nella storia delle quattro ruote

Milano AutoClassica 2021: che festa per i 50 anni della Lamborghini Countach

        Accidenti! Che lavoro. Ancora una volta, Countach! (Contacc!), per dirla con i torinesi. Celebre l'esclamazione alla quale si deve il nome della Lamborghini Countach. LP500 nel 1971 svel&ograve; come sarebbe stato il mondo dopo Miura, un esemplare che stup&igrave; con linee diversissime eppure frutto della matita di Marcello Gandini. Quell'esemplare venne sviluppato fino al 1973, poi utilizzato per effettuare i crash test nel marzo del 1974. Leggi anche: A Milano &egrave; AutoClassica edizione 2021 Il lavoro del Polo Storico Lamborghini, presentato al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, &egrave; stato enorme e ha richiesto ben 25 mila ore di attivit&agrave; per ricostruire il progetto Countach LP500 (scopri come Lamborghini ha reinterpretato la Countach in chiave moderna). La richiesta nasce nel 2017, quando un collezionista del marchio si rivolge agli specialisti del Polo Storico per sondare la possibilit&agrave; di realizzare nuovamente quella Countach specialissima.  Documenti, immagini e pezzi prodotti daccapo Come la rifai daccapo un'auto pensata, progettata e realizzata a inizio anni Settanta? Tanto pi&ugrave; quando le informazioni di primissima mano si limitano alle&nbsp; fotografie dei documenti di omologazione, quando i componenti devono essere realizzati ex novo dove i ricambi non sono disponibili o i pezzi usati da restaurare non si trovano. Anche gli pneumatici, i Pirelli Cinturato CN12 sono stati prodotti con le specifiche originali, grazie al supporto della Fondazione Pirelli accanto al lavoro Lamborghini Polo Storico. "La raccolta documentale &egrave; stata cruciale; si era prestata una grandissima attenzione a tutti i dettagli della vettura, alla loro coerenza complessiva ed alle specifiche tecniche&rdquo;, sottolinea Giuliano Cassataro, responsabile Service e Polo Storico.  La specificit&agrave; del telaio Il telaio della LP500 in realt&agrave; &egrave; diverso da quello della successiva LP400, adotta uno scatolato anzich&eacute; una struttura tubolare, la carrozzeria &egrave; stata realizzata affidando le lastre al lavoro degli artigiani battilastra. Artigianalit&agrave; assoluta che ha ricreato anche gli interni, la strumentazione, tutto fedele come se fosse il 1971, cinquant'anni dopo.  Design, la matematica e la scansione 3D Sul design, diversamente da quanto si possa pensare, non si procede ridisegnando l'auto con accanto una fotografia. Il lavoro &egrave; molto pi&ugrave; complesso e Mitja Borkert lo spiega nei suoi passaggi. "La LP 500 ha un&rsquo;importanza fondamentale per Lamborghini, perch&eacute; ha dato origine al Design DNA di tutti i modelli successivi. Per arrivare alla vettura che ha debuttato a Ginevra nel 1971, venne sviluppato un modello di stile in scala 1:1, che insieme alla vettura sono andati persi nel tempo, ma di cui sono rimaste varie testimonianze fotografiche. Leggi anche: Lamborghini Urus 2022, in arrivo il restyling Questo &egrave; lo stesso approccio con cui abbiamo deciso di affrontare il progetto. Partendo dalle pubblicazioni dell&rsquo;epoca, da immagini su fogli omologativi e da altro materiale recuperato dal Polo Storico, abbiamo potuto ricostruire le matematiche necessarie alla realizzazione del primo modello in scala 1:1. &nbsp;La maggiore difficolt&agrave; &egrave; stata quella di realizzare l&rsquo;esatto volume della vettura e per questo ci siamo avvalsi della possibilit&agrave; di scansionare in 3D la nostra LP 400 (telaio 001), che &egrave; stata un&rsquo;enorme fonte di informazioni. Ci sono volute 2000 ore di lavoro in totale, per arrivare al modello finale con le forme giuste, che ci soddisfacessero. La stessa identica procedura &egrave; stata seguita anche per gli interni.&rdquo;        

Il Polo Storico ha realizzato l'impresa di ricostruire un esemplare identico a quello presentato nel 1971 e distrutto in un crash test nel 1974. Sono servite ben 25 mila ore di lavoro per ripetere la storia a distanza di 50 anni

Lamborghini Countach LP500 rivive a Villa d'Este come nel 1971

        La versione pi&ugrave; recente, appena uscita sul mercato, &egrave; appannaggio per pochi: solo 112 esemplari, ognuno in vendita a 2 milioni e 10mila euro l'una. Ma Lamborghini Countach &egrave; anche, e soprattutto, un sogno che proviene dal passato, una macchina che ha ridefinito il concetto di supercar. E che ancora oggi, a cinquant'anni dal debutto sul mercato, &egrave; oggetto di desiderio nelle varie aste mondiali. Una in particolare &egrave; pi&ugrave; attetitosa delle altre: perch&eacute; promette un esemplare del modello di Sant'Agata a circa 200.000 euro. Un affare. Anche se a questa cifra vanno aggiunti i soldi di un restauro completo.  LA COUNTACH CON IL V12 DA 5 LITRI Il modello in questione &egrave; una Countach LP 500S, nota anche come 5000 S, commercializzata a partire dal 1982: la sua peculiarit&agrave; &egrave; la cilindrata del V12, che sale a 5 litri. Verr&agrave; battuto all'asta il 25 settembre 2021 da Historics Auctioneers. &Egrave;&nbsp;stata acquistata dal venditore nel luglio 2000 ed &egrave; stata guidata per l'ultima volta nel 2008. RESTAURO A MET&Agrave; Nel 2004 aveva preso il via il restauro del veicolo. Il venditore aveva infatti fatto smontare e ricostruire il motore, inserendo una nuova frizione, un nuovo sistema di scarico e una revisione di sottoscocca, telaio e sospensioni. Nel 2008 la 5000 S &egrave; stata riverniciata e ha rinnovato gli interni. Ma il lavoro non &egrave; stato ultimato, poich&eacute; la compagnia che si occupava del restauro &egrave; fallita. Attualmente, questo gioiello degli anni Ottanta &egrave; comunque completo di tutto e viene fornito con un nuovo parabrezza, il manuale originale e i registri dei diversi proprietari. Il colore &egrave; nero, cos&igrave; come gli interni. Dietro &egrave; presente l'alettone. In pratica, va completato il restauro, per poi rimontare ex novo la vettura. Lamborghini Countach: la sua storia Il contachilometri &egrave; fermo a quota 61.840 km. Punto di forza per&ograve; &egrave; il prezzo: da 145mila a 180mila sterline, equivalenti a una cifra che va da 170.000 a 210.000 euro. Numeri che mettono l'acquolina in bocca, a prescindere da qualsiasi restauro. Soprattutto se parliamo di una Lamborghini Countach.       

Un modello LP 500S del 1982, con cilindrata del V12 salita a 5 litri, &egrave; all'asta da Historics Auctioneers

Lamborghini Countach, 200.000 euro per un esemplare da restaurare

Un modello LP 500S del 1982, con cilindrata del V12 salita a 5 litri, è all'asta da Historics Auctioneers. Il suo restauro è incompleto dal 2008, ma il venditore propone tutti i pezzi necessari

Lamborghini Countach, esemplare da restaurare in vendita a 200.000 euro circa

        Si chiama Lo Res, ha come base una Lamborghini Countach (di cui &egrave; stata recentemente presentata una vettura tributo) ma in realt&agrave; sembra pi&ugrave; un&rsquo;auto degli extraterrestri. Chi l&rsquo;ha realizzata? Qualche nome altisonante del settore automotive? Assolutamente no. A ideare questo strano oggetto su quattro ruote &egrave; stata la United Nude, marchio di calzature olandese. Niente di pi&ugrave; lontano dal mondo dei motori, insomma. L&rsquo;azienda non ha ideato questa vettura per farla viaggiare ad alte velocit&agrave;, piuttosto si &egrave; divertita in un esercizio di stile e design.  Lamborghini Countach: l&rsquo;icona fa 50 anni e una video-serie la celebra Motore elettrico e policarbonato Alla base di tutto, dicevamo il celebre modello della Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese, la Countach, spogliata di tutti i suoi elementi distintivi e ridotta all&rsquo;osso. Il risultato &egrave; un&rsquo;auto dalla forma spigolosa, ma pi&ugrave; che un&rsquo;auto sembra veramente una navicella extraterrestre su quattro ruote. La United Nude ha pensato anche al motore: la vettura non poteva certo ospitare l&rsquo;iconico V12 della supercar, al suo posto &egrave; stato inserito un piccolo propulsore elettrico in grado in spingere Lo Res fino a quasi 50 km/h di velocit&agrave; (ma l&rsquo;azienda olandese sta gi&agrave; pensando di adottare anche un motore a idrogeno, forse pi&ugrave; appropriato per un modello cos&igrave; fuori dagli schemi). Per quanto riguarda i materiali utilizzati per il telaio, si tratta con buona probabilit&agrave; di policarbonato, anche se i pannelli che formano il corpo di Lo Res sono trasparenti. Ma come si entra? L&rsquo;auto si apre a mo di conchiglia e al suo interno ci sono due sedili, seppur non uno di fianco all&rsquo;altro. Difficile, per&ograve;, pensare di poterla guidare su strada: mancano specchietti, cinture di sicurezza e sembra di guidare seduti a terra. Trova una Lamborghini Countach e una Ferrari 308 nel garage del nonno       

United Nude, marchio di calzature olandese, si &egrave; divertito in un esercizio di stile spogliando la supercar e trasformandola in un&rsquo;insolita vettura

Lo Res, l’auto degli extraterrestri è nata dalla Lamborghini Countach

United Nude, marchio di calzature olandese, si è divertito in un esercizio di stile spogliando la supercar e trasformandola in un’insolita vettura dotata di un motore elettrico che la spinge fino a quasi 50 km/h  

Lamborghini Countach trasformata nell'auto degli extraterrestri

        Avere un nonno che &egrave; un esperto di auto sportive non &egrave; cosa da tutti. Averne uno che di auto sportive ne trattava e vendeva negli anni Ottanta &egrave; cosa ancora pi&ugrave; rara. Avere una Lamborghini Countach dimenticata nel garage del nonno &egrave; un vero terno al lotto.  Un tesoro in garage La storia risale a qualche anno fa, subito dopo la scomparsa dei nonni del protagonista. Recatosi nella vecchia abitazione degli anziani, il giovane &egrave; entrato in garage, scoprendo una sorpresa dall&rsquo;immenso valore: una Lamborghini Countach del 1981, buttata in un angolo e inutilizzata nonostante fosse una delle supercar pi&ugrave; costose e invidiate degli anni Settanta-Ottanta. Al giorno d&rsquo;oggi, un modello del genere pu&ograve; valere anche 500mila euro. La Countach &egrave; in ottimo stato, a giudicare dalle foto, seppure impolverata e sporca. Un meccanico e un autolavaggio la rimetterebbero in sesto immediatamente, per far rivivere il 4,8 litri da 375 Cv in tutto l&rsquo;antico splendore. Lambo e Ferrari Come se non bastasse, nel garage di famiglia il ragazzo ha trovato anche una Ferrari 308, una vera e propria star degli anni Ottanta. Il nonno deve aver tenuto da parte i suoi gioielli pi&ugrave; preziosi, tenendoli al riparo dai clienti pi&ugrave; focosi della sua concessionaria. La Countach, infatti, &egrave; stata acquistata nel 1981 e poi mai venduta, rimanendo nascosta a casa del proprietario. Non sappiamo se il ragazzo ha rimesso in sesto l&rsquo;auto e se l&rsquo;ha tenuta per s&eacute; oppure se l&rsquo;ha venduta. Alcune ricchezze non sono soltanto economiche ma si portano dietro altri tipi di valore.&nbsp; Lotus elettriche, da Wuhan i suv e la coup&eacute; sportiva con Alpine       

Le due supercar erano tra i modelli venduti nella vecchia concessionaria sportiva del signore, oggi scomparso. Il nipote ha aperto il ripostiglio e trovato le sorprese a sei cifre

Trova una Lamborghini Countach e una Ferrari 308 nel garage del nonno

Nella vecchia casa dei nonni, dal garage spunta un gioiello sportivo: la supercar Lambo in veste bianca e in ottime condizioni. Il ritrovamento, datato 2018, insieme a quello di una Ferrari 308 rossa

Lamborghini Countach del 1981 in garage

        Quella di Lamborghini &egrave; una storia lunga, ricca di innovazioni tecniche, ma soprattutto di record e primati che hanno reso in questi ultimi sessant&rsquo;anni la Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese un vero e proprio esempio di eccellenza nel vasto e intricato mondo dell&rsquo;automotive. Primati di ieri e di oggi, che non tutti conoscono, ma che Lamborghini ha pensato bene di raccontare mostrandoli in una speciale raccolta. Dalla Lamborghini pi&ugrave; bassa al primo super SUV di tutti i tempi, scopriamoli insieme. Lamborghini, i 5 (+1) modelli che hanno fatto la storia del Toro &nbsp; Marzal: la vettura con pi&ugrave; ampia superfice vetrata della storia  Disegnata da Marcello Gandini per la carrozzeria Bertone, la Lamborghini Marzal si &egrave; subito accaparrata un posto nell&rsquo;olimpo grazie al suo design e al suo stile avveniristico e allo stesso tempo audace. Sviluppata con l'intento di creare una granturismo quattro posti, la vettura del Toro si presenta in forma esagonale, tema centrale di tutto il suo design, che si ripete nel maggior numero di particolari possibile, e con interni in pelle color argento. Se tutto ci&ograve; non dovesse bastare, la Marzal detiene poi anche un particolare record: quello di show car funzionante dalla pi&ugrave; ampia superficie vetrata della storia. L&rsquo;estesa superficie vetrata si sviluppa infatti per 4,5 m2, dalle portiere, con apertura ad ali di gabbiano, al tetto. &nbsp; Miura: progettata dal team pi&ugrave; giovane della storia Lamborghini  Largo ai giovani! Il progetto Miura &egrave; un esempio da primato di questa sua scelta. Secondo quanto fatto sapere dalla stessa Casa di Sant&rsquo;Agata, agli albori del progetto Miura, Ferruccio Lamborghini, con l&rsquo;obiettivo di sfidare la concorrenza e far decollare l&rsquo;Azienda, si avvalse di talentuosi collaboratori selezionati all&rsquo;interno delle universit&agrave; e fra i pi&ugrave; giovani del mondo dell&rsquo;auto. Era il 1966 e con un&rsquo;et&agrave; media di 29 anni, Marcello Gandini, designer, e Bob Wallace, collaudatore, entrambi di 28 anni, Gian Paolo Dallara, capo ingegnere, e Paolo Stanzani, assistente ingegnere, di 30 anni, diedero vita alla Lamborghini Miura. Vi dicono niente questi nomi? Diciamo che Lamborghini &egrave; stata lungimirante&hellip; &nbsp; Miura: la stradale di serie pi&ugrave; bassa mai costruita  Doppio primato per Lamborghini Miura che, oltre ad essere stata progettata dal team pi&ugrave; giovane della storia della Casa, si &egrave; anche imposta con i suoi 105,5 cm di altezza come vettura stradale prodotta in serie pi&ugrave; bassa in assoluto. Caratteristica di stile che, ancora oggi, fa parte integrante delle forme delle vetture Lamborghini. &nbsp; LM002: il primo SUV sportivo della storia  Presentato per la prima volta al Salone dell'Automobile di Bruxelles nel 1986, il modello LM002 fu inizialmente sviluppato come progetto finalizzato all&rsquo;uso militare. Completamente diverso rispetto a quanto offriva il mercato, il primo SUV super sportivo della storia vantava caratteristiche prestazionali analoghe a quelle delle supersportive Lamborghini e un design assolutamente avanguardistico. Sotto la sua carrozzeria realizzata in fibra di vetro e alluminio, infatti, trovava spazio un motore con cilindrata di 5.167 cc e 450 CV a 6.800 giri/min. Tra il 1986 e il 1992 ne vennero costruiti solo 300 esemplari, ma quelli bastarono per riuscire ad agguantare un altro primato e per fare da base alla pi&ugrave; recente Lamborghini URUS, diretta erede della LM002, primo Super SUV ad essere prodotto in serie. &nbsp; Lamborghini Countach: la prima vettura con le portiere a forbice  Segno distintivo delle supersportive V12 pi&ugrave; iconiche mai realizzate da Lamborghini, le portiere a forbice sono un segno distintivo anche e soprattutto di Countach, rinata proprio quest&rsquo;anno grazie al nuovo modello tributo in serie limitata presentato pochi giorni fa. Nata dalla matita di Marcello Gandini nel 1971, la rivoluzionaria Countach fu la prima auto di serie dotata di porte ad apertura verticale di questo tipo. Come fatto sapere dalla stessa Casa, la scelta di tale tecnologia non fu legata solo all&rsquo;estetica, ma anche all&rsquo;utilit&agrave; rappresentata dall&rsquo;apertura verso l&rsquo;alto, che, infatti, permetteva al conducente di sporgersi per vedere meglio la zona retrostante la vettura in fase di retromarcia, risolvendo il problema della scarsa visibilit&agrave; posteriore. A partire dalla Diablo, erede della Countach, passando poi per Murci&egrave;lago, Revent&oacute;n, Veneno, Centenario ed infine attraverso la gamma Aventador le porte ad apertura verticale sono diventate una caratteristica fondamentale del DNA Lamborghini sulle sue 12 cilindri. Nuova Lamborghini Countach, il ritorno di una superstar       

Nella lunga storia della Casa di Sant&rsquo;Agata se ne sono contati diversi e tutti sono riusciti a dare un contributo fondamentale per rendere il Marchio un esempio di eccellenza assoluta nel mondo

Tutti i record Lamborghini: Miura, Countach e non solo, ecco la Top5 dei più incredibili

Ginevra 1971 - Monterey, California, 2021: 50 anni dopo è di nuovo, strepitosamente, Countach. Lamborghini ci ha messo mezzo secolo per trovare il coraggio e la forza per rispolverare il suo modello più mitico e immaginifico e dare vita ad una di quelle “operazioni nostalgia” che recentemente abbiamo visto spesso nel mondo dell’auto. Eccola con un nuovo sistema ibrido a 48 Volt con tecnologia a supercapacitore, per un totale di 814 furibondi cv (780 motore termico, 34 sistema ibrido) a 8.500 giri al minuto e 720 Nm di coppia a 6.750 giri al minuto, il tutto per una folle velocità massima di 355 km/h

Nuova Lamborghini Countach, il ritorno di una superstar

All&rsquo;improvviso, il vento cambia. Le foglie, un momento fa stese per terra a testimoniare un inverno da poco terminato, si alzano, mulinando via sospese dall&rsquo;aria. Il cielo, un momento fa sereno, si addensa, assumendo d&rsquo;un tratto le tinte della cenere. La quiete che regna sul mondo dell&rsquo;automobile sta per essere sconquassata da un temporale di acciaio e alluminio, di follia e passione. &Egrave; il 1971, siamo al Salone internazionale di Ginevra e Lamborghini cala l&rsquo;asso: nulla sar&agrave; pi&ugrave; come prima, stupore, meraviglia, emozione&hellip; in una parola sola, Countach.    Meravigliosa operazione nostalgia  Ginevra 1971 - Monterey, California, 2021: 50 anni dopo &egrave; di nuovo, strepitosamente, Countach. Lamborghini ci ha messo mezzo secolo per trovare il coraggio e la forza per rispolverare il suo modello pi&ugrave; mitico e immaginifico e dare vita ad una di quelle &ldquo;operazioni nostalgia&rdquo; che recentemente abbiamo visto spesso nel mondo dell&rsquo;auto. Un esempio, tanto per restare sulla spiaggia di Monterey, potrebbe essere la strepitosa Bugatti Centodieci di due anni fa, spavaldo tributo alla &ldquo;vecchia&rdquo; EB110 di Artioli e Campogalliano. I richiami alle glorie del passato non sono una novit&agrave; assoluta in quel di Sant&rsquo;Agata Bolognese anche se spesso queste vetture sono rimaste allo stadio prototipale - come dimenticare la strepitosa Miura Concept del 2006 - ma con la Countach in Lamborghini hanno voluto fare le cose sul serio, dando la possibilit&agrave; a un manipolo di fortunati (e facoltosi) clienti di mettersi in garage quella che, ne siamo sicuri, &egrave; gi&agrave; una delle auto pi&ugrave; desiderate del pianeta. Siamo abbastanza sicuri che chiunque, specialmente quelli nati a cavallo fra gli anni &rsquo;70 e &rsquo;80, vedendo queste forme sente prudere le mani, chiunque.  La perfezione dei dettagli  Una tentazione al limite del viscerale, quella che questa Countach riesce a smuovere che non &egrave; per&ograve; da biasimare: bella in modo drammatico, la nuova Lamborghini Countach LPI 800-4 riesce in un sol colpo di portiera (a forbice, e come altrimenti?) a far sembrare datata la Countach originaria, segnale inequivocabile che la nuova arrivata ha colto nel segno. D&rsquo;altronde non dev&rsquo;essere stato un compito facile quello che Lamborghini ha affidato a Mitja Borkert: prendere una delle automobili pi&ugrave; iconiche della storia e ricrearla, mantenendone inalterato fascino e appeal. Non dev&rsquo;essere stato facile ma, adesso che il velo &egrave; stato tolto, possiamo affermare tranquillamente che Mitja ha portato a casa il risultato in maniera eccellente: la vicinanza stilistica fra questo nuovo bolide e l&rsquo;originaria Countach LP400 &egrave; totale ma la nuova vettura sposta l&rsquo;asticella un po&rsquo; pi&ugrave; in alto, con proporzioni da capogiro, dettagli da mancamenti e, nel complesso, una presenza scenica da vera superstar.    I punti di unione tra passato e presente  Si possono passare minuti, che dico, ore, a girare attorno a questa nuova Countach ricercando questo o quel dettagli che richiamino alla Countach delle origini: ci sono i fari, rettangolari e in plastica bianca traslucida (peccato che non si possano omologare vetture con i fari a scomparsa), la piccola presa d&rsquo;aria rettangolare nella parte pi&ugrave; estrema del muso, il piccolo cofano trapezoidale con la sue bella feritoia, le esagerate prese d&rsquo;aria laterali (peccato si sia persa la forma NACA).  L&rsquo;esperienza visiva di questa Countach raggiunge per&ograve; il suo apice guardando la vettura di tre quarti posteriore: tutta l&rsquo;auto sembra slanciata in avanti, come se dai gruppi ottici posteriori la Countach nascesse venendo sparata verso l&rsquo;orizzonte; tutte le linee, tese, affilate e decise, conducono l&rsquo;occhio verso un punto di fuga immaginario posto qualche metro davanti alla vettura, facendola sembrare capace di far scattare un autovelox anche da ferma. Respiriamo, ritroviamo la calma e analizziamo con lucidit&agrave; il largo - larghissimo - volume posteriore della nuova Countach, caratterizzato dai passaruota spigolosi e, come nella Countach originaria, dalla parte inferiore del paraurti tagliato in maniera netta per scoprire civettuola la ruota, quasi come se il retrotreno dell&rsquo;auto fosse come una gonna alzata da un malizioso refolo di vento (giustamente) curioso. La lista dei dettagli che richiamano questo o quel particolare della Countach originaria &egrave; praticamente infinita e la pratica del cercarli tutti d&agrave; cos&igrave; gusto che vogliamo lasciare a voi lettori il piacere della scoperta. A voler essere pignoli, possiamo solamente rimproverare a Lamborghini un po&rsquo; di mancanza di coraggio nei gruppi ottici posteriori, presi di peso dalla Sian quando invece, fatto 30, si poteva fare 31 con sei bei fari rettangolari (magari questa volta non presi in prestito da una vecchia Alfetta): sarebbe stata la ciliegina su una torta che, comunque vada, non potrebbe essere pi&ugrave; ghiotta.    La scheda tecnica  Strepitosa fuori, pi&ugrave; standard - se la parola standard si pu&ograve; usare davanti ad un oggetto del genere - sottopelle: sotto la carrozzeria della nuovissima Countach LPI-800-4 si nasconde infatti il telaio e il powertrain della Sian, con il classico V12 aspirato da 6,5 litri in posizione longitudinale posteriore, aiutato nel suo funzionamento da un sistema ibrido a 48 Volt con tecnologia a supercapacitore, per un totale di 814 furibondi cv (780 motore termico, 34 sistema ibrido) a 8.500 giri al minuto e 720 Nm di coppia a 6.750 giri al minuto, il tutto per una folle velocit&agrave; massima di 355 km/h. Come per la Sian la trazione &egrave; integrale permanente e il cambio &egrave; un automatico a 7 rapporti. Anche gli interni, nonostante i rivestimenti rossi, purtroppo hanno perso un po&rsquo; di quell&rsquo;appeal alla Miami Vice per rimanere pi&ugrave; fedeli a quanto proposto dalla attuale gamma Lamborghini e, a parte alcuni dettagli, l&rsquo;abitacolo della nuova Countach &egrave; molto simile a quello della Sian.  Tributo riuscito  Insomma, raccolta la mandibola e superato l&rsquo;iniziale sbigottimento, &egrave; possibile analizzare la nuova Countach con un po&rsquo; pi&ugrave; di razionalit&agrave; e ragionevolezza: solo in questo modo si potr&agrave; constatare che sotto ad una carrozzeria mozzafiato si nasconde una Lamborghini Sian e che quindi quella che abbiamo di fronte, a voler essere glaciali, non &egrave; altro che una Lamborghini Aventador vestita a festa: questa non &egrave; una &ldquo;nuova Countach&rdquo; quanto piuttosto un tributo stilistico alla meraviglia di Gandini che 50 anni fa cambi&ograve; per sempre, non solo il mondo dell&rsquo;auto ma la storia della Lamborghini.&nbsp;    Tiratura limitata  Ora, finito di fare come la pi&ugrave; classica delle volpi nei confronti di un grappolo d&rsquo;uva irraggiungibile, possiamo ritirarci nelle nostre stanze, consci del fatto che Lamborghini produrr&agrave; solo 112 di questi capolavori - come il codice progetto della Countach originale -, proposti ad una selezione di clienti a 2 milioni e 10 mila euro l&rsquo;una. Peccato, anche stavolta, come 50 anni fa, toccher&agrave; procurarsi un post da mettere in cameretta, in attesa che da Maranello se ne escano con un remake della Testarossa. 

La Casa del Toro stupisce il Mondo come 50 anni fa, presentado una vettura tributo, in serie limitata, alla supercar che cambi&ograve; per sempre l&#39;industria automobilistica

Nuova Lamborghini Countach, la rinascita di un mito

Mitja Borkert ci racconta tutti i segreti del progetto della nuova Lamborghini Countach

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