        Nuova bufera per Tesla, dopo la denuncia di alcuni automobilisti spiati dai dipendenti dell'azienda. Stavolta &egrave; la stessa societ&agrave; di Elon Musk a scatenare di una tempesta legale in seguito a una violazione dei dati che ha coinvolto oltre 75mila individui. A sollevare la questione &egrave; stato il giornale tedesco Handelsblatt, il quale ha rivelato la vulnerabilit&agrave; dei dati dei clienti, dei dipendenti e dei partner commerciali, l'azienda ha intentato una causa contro due ex dipendenti accusati di aver commesso una violazione dei dati. La fuga di dati La scoperta della violazione &egrave; avvenuta il 10 maggio grazie a Handelsblatt, che ha dimostrato come Tesla abbia fallito nella protezione delle informazioni. In una lettera datata 18 agosto, l'azienda ha informato le persone coinvolte che il giornale estero ha ottenuto informazioni riservate sull'azienda che quindi ha avviato azioni legali contro i due ex dipendenti, le cui identit&agrave; non sono state rivelate, e ha ottenuto ordini giudiziari per impedire loro di utilizzare o divulgare ulteriormente i dati trafugati. I documenti compromessi, noti come "Tesla Files", contenevano informazioni altamente sensibili, tra cui dati personali di oltre 100.000 dipendenti, inclusi nomi, indirizzi email, numeri di telefono e stipendi, dettagli bancari dei clienti e informazioni sulla produzione.&nbsp; Elon Musk mostra il primo Tesla Cybertruck in versione di serie       

L'accusa di violazione di dati &egrave; stata fatta dopo il giornale tedesco Handelsblatt ha rivelato la vulnerabilit&agrave; dei dati dei clienti

Tesla denuncia due dipendenti per divulgazione di dati sensibili

        Un comportamento illecito visto e rivisto, eppure non si smette mai di raccontare di truffatori che vendono pezzi di ricambio di automobili rubate. Stavola &egrave; accaduto a Cesena e il protagonista della vicenda &egrave; un 23enne di Ravenna beccato dalla Polizia di Forl&igrave; a immettere sul mercato componenti e accessori di veicoli su cui pendeva una denuncia per furto. Prende la patente, si ubriaca e gliela ritirano dopo 24 ore! Da dove arrivano i pezzi? Il truffatore &egrave; stato scovato grazie ad un controllo effettuato sulla sua autofficina: secondo quanto affermava l'uomo, i pezzi di ricambio provenivano da alcuni sfasciacarrozze della zona di Cesena. Molti dei ocmponenti che rivendeva per&ograve; mancavano sul catalogo del sito internet: questi pezzi erano accatastati in un magazzino chiuso e ovviamente trovato dagli agenti che hanno immediatamente proceduto ai controlli. Tanti elementi presentavano  numeri identificativi e matricole contraffatte e circa 180 di questi appartenevano ad auto di lusso che risultavano rubate in tutta la penisola, tra Jaguar, Range Rover, Audi ed Alfa Romeo. Il valore complessivo di tutti i pezzi di ricambio ammonta a circa 200mila euro: per il criminale &egrave; scattata la denuncia e il divieto di esercitare l'attivit&agrave; di commercio di parti e accessori di veicoli per sei mesi. Una hypercar da 3mln supera il limite di 109 km/h: ecco a quanto andava &nbsp;       

Il valore dei componenti confiscati ammonta a 200mila euro. La Polizia di Forl&igrave; ha anche posto il divieto di esercitare l'attivit&agrave; di commercio di parti e accessori di veicoli per sei mesi all'uomo colto sul fatto

Commerciava pezzi di ricambio di auto rubate: scatta la denuncia

        Sono parecchi gli episodi che di recente hanno visto protagoniste vetture in autostrada viaggiare contromano, talvolta completamente ignare del pericolo, come il doppio episodio accaduto sulla A10 prima con un camion e poi con Suv o come quello in cui il conducente, nel senso opposto di marcia, ha dribblato le altre vetture. A questi fatti se ne aggiunge un altro, accaduto domenica 28 agosto al casello autostradale di Bolzano sud. La verit&agrave; dell&rsquo;alcol test Nel tardo pomeriggio, erano circa le 18.30, una pattuglia della Questura di Bolzano ha notato un&rsquo;auto fare un'inversione a U in prossimit&agrave; del casello autostradale, sulla corsia Telepass. Per fortuna, la vettura &egrave; stata presto fermata e si &egrave; scoperto che al volante c&rsquo;era un giovane di 26 anni. Gli agenti hanno immediatamente notato che il conducente era in evidente stato confusionale; una prima impressione confermata dall&rsquo;alcol test. Il 26enne, infatti, un tasso alcolico pari a 2.16 g/l (sappiamo che il limite consentito &egrave; dello 0,5). &Egrave; partita dunque una denuncia per guida in stato di ebbrezza, a cui sono seguiti subito il fermo del veicolo per tre mesi e la revoca della patente di guida.&nbsp; Cerchi un'auto usata? Guarda qui       

Un 26enne &egrave; stato fermato dagli agenti dopo un'inversione a U al casello autostradale di Bolzano: aveva un tasso alcolico del 2,16

Ubriaco percorre contromano la corsia Telepass: denuncia e multa

        Un garage pieno zeppo di auto di lusso e numerosi altri beni artistici come quadri d&rsquo;autore e addirittura un busto in bronzo di Benito Mussolini. La Guardia di Finanza ha arrestato un ex bancario biellese, Mauro Bortoluzzi, sequestrandogli l'immenso patrimonio che aveva collezionato col tempo grazie ai suoi traffici illegali. Lancia rally Delta e Fulvia Nell&rsquo;elenco dei mezzi messi sotto sigillo figurano ben 37 auto, tra cui una Lamborghini, quattro Lancia di cui una Delta Integrale, proprio quella guidata nel Mondiale Rally dal due volte iridato Miki Biasion e una storica Fulvia Coup&eacute; HF rossa, oltre a tre Porsche. Le auto erano in vari depositi sparsi nel territorio piemontese, e che le Fiamme Gialle hanno individuato nell&rsquo;operazione conclusa venerd&igrave; con l&rsquo;arresto dell'imprenditore. Quadri, orologi e Michael Jordan Oltre alla passione per le auto di lusso e preziose, l&rsquo;uomo coltivava anche una dedizione per i quadri d&rsquo;autore. Sei De Chirico, cinque Sironi e due Guttuso nella sua collezione e il busto di Mussolini figurano nell&rsquo;elenco dei beni sequestrati resi noti dal procuratore capo del Tribunale di Biella, Angela Teresa Camelio. A completare i pezzi del suo &ldquo;museo&rdquo;, una canotta originale di Michael Jordan presa all&rsquo;asta per 13.000 euro e 32 orologi Rolex. Furto aggravato e reciclaggio Come aveva fatto Bortoluzzi ad accumulare un patrimonio cos&igrave; tanto di valore? Il 46enne aveva operato per due anni un&rsquo;attivit&agrave; fraudolenta ai danni di sedici persone. Complici tre suoi familiari, anch&rsquo;essi indagati, l'ex bancario aveva un patrimonio di 9,3 milioni di euro, ricavato da contanti sottratti ai suoi clienti. Grazie al suo ruolo nella banca, gestiva con grande libert&agrave; patrimoni di clienti molto abbienti, anche molto anziani, di cui guadagnava facilmente la fiducia incondizionata. In questo modo sottraeva denaro dai loro conti, girandolo a nome dei suoi complici in famiglia. La denuncia &egrave; scattata per circonvenzione di incapace, furto aggravato e riciclaggio. Georgia, scovato un garage di auto tedesche Porsche, BMW e Mercedes abbandonate       

Nel biellese sgominati diversi depositi dalla Guardia di Finanza: aveva 37 vetture tra cui alcuni cimeli, quadri d'autore, una canotta di Michael Jordan e un busto di Mussolini

Beccato il banchiere ladro: aveva 3 Porsche, Lancia Fulvia e Delta e il busto di Mussolini

        Notte movimentata in Sardegna, a Teulada, dove Alessio Madeddu si &egrave; reso protagonista di un episodio davvero singolare, coinvolgendo i carabinieri. Il nome dell&rsquo;uomo, 51enne, non suoner&agrave; nuovo agli appassionati di 4 Ristoranti, il celebre programma condotto da Alessandro Borghese. Madeddu ha, infatti, preso parte alla puntata dedicata alla Sardegna andata in onda per la prima volta un paio di anni fa. Ma torniamo al presente. Il ristoratore sardo, fermato dai carabinieri, si &egrave; rifiutato di sottoporsi all&rsquo;alcol test e, dopo il ritiro della patente, &egrave; tornato sul posto con una ruspa e ha ribaltato l&rsquo;auto delle forze dell&rsquo;ordine. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino Un Fiat Ducato allo sbando Lungo la provinciale 71 a Teulada, la notte scorsa, i carabinieri in transito hanno notato un uomo, Alessio Madeddu, che camminava in mezzo alla strada. Alla domanda su cosa fosse successo, il 51enne ha risposto di aver perso il controllo del suo mezzo, un Fiat Ducato, perch&eacute; abbagliato da un altro veicolo ed essere finito quindi fuori strada. I carabinieri non hanno creduto alla versione, sia per il tipo di tracce sull&rsquo;asfalto sia per il comportamento del ristoratore. &Egrave; seguita allora la richiesta di sottoporsi all&rsquo;alcol test con l&rsquo;etilometro e il successivo rifiuto da parte di Madeddu. Le conseguenze di questo gesto? Denuncia e ritiro della patente. Non si sono fatte attendere le minacce del ristoratore che poi se n&rsquo;&egrave; andato, con un&rsquo;auto arrivata per portarlo via, covando gi&agrave; la vendetta. Poco dopo, infatti, Madeddu &egrave; ritornato a bordo di una ruspa con la quale ha sollevato e ribaltato la vettura dei carabinieri. In preda all&rsquo;ira ha anche cercato di travolgere gli agenti che sono dovuti scappare e rifugiarsi in un boschetto poco distante. Non &egrave; ancora finita perch&eacute; il ristoratore sardo si &egrave; poi consegnato ed &egrave; stato arrestato. La vicenda &egrave; stata ripresa anche sulle piattaforme social.   A #Teulada, una storia ai limiti dell&rsquo;assurdo. Succede che i carabinieri gli sequestrano la patente per stato di... Pubblicato da L'Eco di Barbagia su&nbsp;Marted&igrave; 3 novembre 2020  Lewis Hamilton, pit stop fai da te: ha bucato la sua Mercedes EQC       

L&rsquo;uomo &egrave; il ristoratore sardo Alessio Madeddu, ex partecipante del programma tv con Alessandro Borghese. Si era rifiutato di fare l&rsquo;alcol test. Denunciato per tentato omicidio e arrestato

Carabinieri gli ritirano la patente, ex ristoratore di "4 Ristoranti" si vendica con la ruspa

        Sono momenti drammatici quelli che stiamo vivendo, senza dubbio. Il coronavirus ha cambiato le nostre abitudini, stravolto le nostre vite: alcuni, nel rispetto delle norme governative attualmente in vigore per arginare il contagio, si stanno adattando e altri, invece, non si curano dei divieti, delle sanzioni e nemmeno del bene pubblico. Di questi &ldquo;altri&rdquo; ce se non in giro ancora troppi: vi abbiamo raccontato delle oltre 20mila denunce scattate lo scorso fine settimana e della preoccupazione, con conseguente aumento dei controlli, per il weekend di Pasqua. Ma le follie ai tempi del coronavirus non finiscono mai. Scopri il nostro listino di auto usate: occasioni imberdibili con un click! https://www.auto.it/annunci-auto-usate Al cuor non si comanda &Egrave; dura la vita per gli amanti, specialmente durante l&rsquo;emergenza sanitaria. Di storie su coppie clandestine ne abbiamo sentite molte nelle scorse settimane, ma questa volta i due amanti beccati a Palermo sono veramente stati colti in flagrante. L&rsquo;uomo e la donna, a bordo di un&rsquo;auto, si erano appartati nel rione Brancaccio, convinti di non essere disturbati e, invece, sono stati avvistati da alcuni agenti che stavano eseguendo dei controlli in zona. Alla vista dei due, seminudi, &egrave; stato facile intuire il motivo dell&rsquo;uscita. Multa immediata cos&igrave; come il pagamento, effettuato dalla coppia tramite bonifico dal cellulare. Auto ferma in quarantena: 3 errori da non fare Positive, ma in giro Dall&rsquo;altra parte d&rsquo;Italia, a Belluno, mamma e figlia sono state fermate in auto senza motivo, ma soprattutto positive al COVID-19. &ldquo;I militari - come spiegano dal comando provinciale dell'Arma in una nota - procedevano ad accertamenti nei confronti degli occupanti di un'autovettura. Si trattava di tre persone:&nbsp;pap&agrave;,&nbsp;mamma&nbsp;e&nbsp;figlia minore, che si trovavano senza alcuna giustificazione in quel luogo. Dal controllo della banca dati emergeva che&nbsp;la&nbsp;donna&nbsp;dell'Alpago e la&nbsp;figlia&nbsp;erano gi&agrave; state registrate come&nbsp;positive&nbsp;al coronavirus ed erano in attesa di un nuovo&nbsp;tampone in programma proprio quel giorno&rdquo;. Ieri, 8 aprile, i carabinieri hanno appurato la positivit&agrave; del nuovo tampone. Oltre alla denuncia per violazione delle norme anti coronavirus (che, in questo caso specifico, prevede l'arresto da 3 a 18 mesi e la multa da 500 a 5mila euro per comportamento irresponsabile), potrebbe anche scattare la denuncia penale per violazione dell'articolo 452&nbsp;"Delitti colposi contro la salute pubblica&rdquo;. Quarantena violata e auto sfasciata Oltre al danno, la beffa. Si dice cos&igrave;. Ma a causare tutto, consapevolmente, &egrave; stata la stessa persona. Un uomo, in una piccolo centro in provincia di Verona, &egrave; uscito senza apparente motivo e, senza patente perch&eacute; gi&agrave; ritirata e a bordo di un&rsquo;auto intestata a una societ&agrave; del posto, si &egrave; scontrato con un&rsquo;altra macchina, sfasciandola. Non solo. L&rsquo;uomo ha soccorso la donna al volante dell&rsquo;auto colpita, ma poi &egrave; fuggito per evitare di essere identificato. Tentativo inutile: &egrave; stato rintracciato dalle Forze dell&rsquo;Ordine e denunciato sia per aver violato le norme che per lesioni stradali e fuga dopo un incidente. Coronavirus, logistica al lavoro per la ripartenza dell'industria auto       

Troppe multe e violazioni. Chi infrange le norme da quarantena sembra non avere limite: dagli amanti seminudi in auto alla famiglia positiva che guida per la citt&agrave; indisturbata

Follie da coronavirus: i casi più eclatanti di denuncia

        Ancora troppe persone denunciate, nonostante le restrizioni. Solo nello scorso weekend, siamo arrivati a quota oltre 20mila. Diventa sempre pi&ugrave; difficile stare a casa, in pi&ugrave; ci si mette anche la bella stagione, il sole e le temperature decisamente gradevoli. Ma le disposizione per uscire dall&rsquo;emergenza coronavirus sono chiare: almeno per il momento, dobbiamo stare a casa. Cina, lezione a Italia e Europa: due anni di aiuti per l'auto elettrica Aumentano le denunce Sembra ci sia, per&ograve;, chi non &egrave; disposto a fermarsi proprio di fronte a niente. E invece, adesso che i nuovi positivi giornalieri sono stabili e i dicessi rallentati, dovremmo fare un ulteriore sforzo. Lo scorso fine settimana le forze dell&rsquo;ordine hanno denunciato oltre 20mila persone, con relative sanzioni, per aver violato le misure di contenimento del coronavirus. Di queste, oltre la met&agrave; sono state sanzionate per spostamenti immotivati, soprattutto in macchina. &ldquo;La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti&rdquo; ha detto in conferenza stampa il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro. &ldquo;Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano&rdquo;. Ma questi dati non potranno essere confermati se sono ancora in troppi a non rispettare le regole: il weekend passato, sono state fermate addirittura 35 persone positive in giro. Allarme weekend di Pasqua Se lo scorso fine settimana multe e denunce sono volate alle stelle, adesso sale la preoccupazione per il prossimo, quello di Pasqua. C&rsquo;&egrave; il rischio di comportamenti avventanti, per qualcuno &egrave; insofferenza e per altri semplice superficialit&agrave;: il risultato non cambia e le conseguenze potrebbero essere drammatiche. Il Viminale, proprio per l&rsquo;allarme Pasqua, ha gi&agrave; annunciato controlli ancora pi&ugrave; stringenti. Le aree strategiche, come stazioni bus e dei treni, verranno sorvegliate. Cos&igrave; come le autostrade e le tangenziali: d&rsquo;altronde, per spostarsi la macchina &egrave; il mezzo pi&ugrave; sicuro e multi furbetti non vi rinunceranno. Coronavirus, fughe romantiche in Toscana: fioccano denunce e multe       

Pi&ugrave; della met&agrave; delle sanzioni sono state fatte per spostamenti immotivati, soprattutto in auto. Allarme per il prossimo fine settimana le Forze dell'Ordine faranno controlli a tappeto nelle stazioni bus e treni, tangenziali e autostrade

Coronavirus, nel weekend oltre 20mila denunce: si teme per Pasqua

        Ormai, se parliamo di multe e Coronavirus, se ne sentono di tutte i colori. La maggior parte delle persone per fortuna rispetta le restrizioni e rimane a casa, altre purtroppo non perdono l'occasione per essere biasimate. "NON CE LA FACCIO PI&ugrave;, VADO DALLA MIA RAGAZZA" Uno degli ultimi casi, a met&agrave; tra la cronaca e la comicit&agrave;, &egrave; accaduto in Toscana. Un uomo originario del senese &egrave; stato fermato dalle forze dell'ordine per i consueti controlli, e alla richiesta della autocertificazione il giovane ha risposto "Non ce la faccio pi&ugrave;, mi manca da morire la mia fidanzata, sto andando a casa sua". Il ragazzo romantico &egrave; stato denunciato, poich&eacute; andare a ricongiungersi con la propria fidanzata non rientra tra le necessit&agrave; indicate dal Governo che autorizzano i cittadini ad uscire di casa. Coronavirus, troppi spostamenti ingiustificati: aumentano i posti di blocco BECCATI: 1000 EURO DI MULTA Un caso simile &egrave; avvenuto nella zona di Firenze. Due uomini di 28 e 40 anni sono stati "beccati" a bordo di un furgoncino sulla SGC Firenze-Pisa-Livorno. Motivazione: "Stiamo andando al supermercato". Niente da fare, la polizia stradale non c'&egrave; cascata e li ha sanzionati con oltre 1000 euro di multa. Non solo: uno dei due, di nazionalit&agrave; albanese, &egrave; un immigrato irregolare ed &egrave; quindi stato espulso dal Paese. Quest'ultimo &egrave; soltanto uno degli episodi avvenuti a Firenze nelle ultime 24 ore, dove le forze dell'ordine hanno effettuato ben 500 controlli, notificando sanzioni pecuniarie che vanno oltre i 3mila euro. Ne approfittiamo per ribadirvelo, ora pi&ugrave; che mai: restate a casa. COVID-19, il premier Conte: niente sequestri ma multe pi&ugrave; salate dei 3mila euro per i furbetti       

Un giovane sentiva la mancanza della fidanzata e si stava recando a casa sua: l'incredibile "giustificazione" non ha impietosito le forze dell'ordine. E due uomini sono stati beccati in un furgoncino e multati di oltre 1000 euro

Coronavirus, fughe romantiche in Toscana: fioccano denunce e multe

        Sabato 28 marzo ben 4942 persone sono state denunciate perch&eacute; in giro a piedi o in auto senza una valida giustificazione. E questo nonostante la legge infligga a chi viene trovato fuori casa senza un vero motivo delle sanzioni pecuniarie che vanno dai 400 ai 3000 euro. Da qui la mossa del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, che ha deciso di potenziare ulteriormente i posti di blocco in tutta Italia in collaborazione con le polizie municipali con funzioni di pubblica sicurezza. Misura che entrer&agrave; in vigore gi&agrave; oggi, grazie alla circolare firmata ieri dal prefetto Matteo Piantedosi: "La diffusa azione di verifica necessaria in questa fase emergenziale impegna, non solo le Forze di polizia, ma anche i Comuni, per il tramite dei Corpi e Servizi di polizia locale, in un momento delicato per la vita del Paese in cui tutte le polizie, ivi comprese quelle locali, costituiscono risorse essenziali per garantire la sicurezza delle relative comunit&agrave;, contribuendo altres&igrave; alla sorveglianza sul rispetto delle misure emergenziali adottate". Stretta ulteriore contro i furbetti Il provvedimento &egrave; inevitabile. Considerando l'ormai scontata proroga del lockdown oltre il 3 aprile (sicuramente fino al 18 aprile, ma anche il mese di maggio &egrave; un'ipotesi concreta), non si ha la certezza che tutti i cittadini riescano a rispettare le regole di distanziamento sociale necessarie per arginare la diffusione del contagio. Sono i numeri a dirlo. Nuova autocertificazione aggiornata al 26 marzo: scarica qui il modulo pdf Basti pensare infatti che nella giornata di gioved&igrave; 26 marzo, su 183.578 cittadini controllati, i denunciati sono stati solamente 1515. L'indomani per&ograve; il dato &egrave; salito fino a 2783 multe, fino a sabato 28, giorno del "picco" di denunciati, quasi 5mila su 203.011 cittadini bloccati e controllati. Addirittura si sono registrati casi di persone positive al COVID-19 o in isolamento trovate in giro come se nulla fosse. Da qui l'inevitabile e necessaria mossa dei responsabili della sicurezza, ufficializzata da un documento firmato dal prefetto Matteo Piantedosi. Marzo, immatricolazioni ferme: siamo a quota 27.703       

Le sanzioni pecuniarie salatissime non frenano gli irresponsabili: sabato 28 marzo sono state fermate quasi 5mila persone spostatesi senza una valida giustificazione. Ecco la decisione del Ministero dell'Interno Lamorgese

Coronavirus, troppi spostamenti ingiustificati: aumentano i posti di blocco

        I dati emersi nelle ultime ore riguardo le denunce scattate, per le persone colte in fragante ad uscire di casa senza motivazioni plausibili, fa intendere quanto probabilmente il pericolo legato al coronavirus non sia totalmente compreso dalla popolazione italiana. Nelle giornate tra l'11 e il 14 marzo infatti le forze dell'ordine hanno effettuato 550.589 controlli e denunciato 20.003 persone per aver violato le norme restrittive, mentre altre 493 sono state segnalate per aver affermato il falso a pubblici ufficiali. Coronavirus, nuovo modello per l'autocertificazione da scaricare Grigliate e playstation clandestine Ci sono alcuni casi che hanno dell'incredibile. Ad esempio, sabato pomeriggio, nella periferia romana, i Carabinieri hanno trovato 17 persone, tra genitori, studenti e insegnanti, intenti a organizzare una grigliata nel cortile di una scuola con tanto di musica. Oppure a Napoli, dove due ragazzi sono stati fermati di notte lungo via Toledo sprovvisti di autocertificazione, che affermavano di dover riportare un joystick di una console a un loro amico. O a Vicenza, dove un gruppo di ragazzi &egrave; stato sorpreso a giocare a calcetto. Coronavirus, possibile sospensione RC Auto in Italia 5 auto d'epoca distrutte per noia Suscita scalpore anche quanto avvenuto a Fabbrico, nella provincia di Reggio-Emilia. Alcuni giovani di et&agrave; compresa tra i 15 e 16 anni si sono infatti introdotti all'interno di una propriet&agrave; privata vandalizzando cinque auto d'epoca, distruggendo i vetri e saltando sopra cofano e capote. I danni subiti dalle vetture, appartenenti a un 35enne reggiano e in attesa di essere restaurate, sono in corso di accertamento. La motivazione dei giovani vandali? Si annoiavano. Coronavirus, gli effetti sul mondo dell'auto       

#IoRestoaCasa Su mezzo milione di controlli sono pi&ugrave; di 20mila le persone che non hanno rispettato le misure restrittive e sono stati scovati fuori di casa senza una motivazione plausibile. E nel reggiano, alcuni vandali hanno distrutto cinque auto d'epoca per noia

Coronavirus, 20mila denunce per spostamenti immotivati

La Polizia Stradale di Isernia l&#39;ha sequestrata a una societ&agrave; di noleggio il cui titolare &egrave; stato denunciato per contraffazione. L&#39;auto, proveniente dall&#39;est Europa, era in attesa di essere nazionalizzata, riferisce il quotidiano locale Isernia News: la Polizia Stradale, insospettita dalla peculiarit&agrave; del modello, ha effettuato un controllo di routine svelando il &quot;tarocco&quot; e sequestrando il veicolo che riproduce un marchio tutelato.&nbsp;

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