Quello del Coronavirus &egrave; un nome che &egrave; rimasto fortunatamente sconosciuto sino a qualche mese fa. Purtroppo entrato con prepotenza nella Storia sin dall&#39;inizio del 2020, sta ora condizionando l&#39;esistenza di gran parte della popolazione mondiale. Si calcola che almeno 3 miliardi di persone abbiano sub&igrave;to limitazioni alla libert&agrave; di movimento (e purtroppo anche alle rispettive capacit&agrave; lavorative) nello sforzo condotto per cercare di contenere la contagiosit&agrave; del virus.  In Italia lo sappiamo bene, dato che nelle ultime settimane la stragrande maggioranza di noi &egrave; rimasta in casa, salvo deroghe per le attivit&agrave; lavorative permesse, i trasferimenti per la spesa e poche ulteriori eccezioni. Anche tutto quel che gravita attorno all&#39;uso dell&#39;auto, dal rinnovo delle patenti alle revisioni, &egrave; stato influenzato dallo sconvolgimento indotto dalle misure precauzionali adottate. Il panorama &egrave; anche pi&ugrave; ampio di quel che si pu&ograve; pensare, anche per l&rsquo;impossibilit&agrave; di rinnovare documenti indispensabili alla circolazione. Vediamo dunque quel che &egrave; stato deciso nelle ultime settimane, non solo in termini di scadenze e pagamenti.  AutomotiveLab: la Sindaca Raggi in prima fila  BOLLO AUTO ESTIVO SOLO IN 12 REGIONI  La tassa pi&ugrave; comunemente conosciuta dagli automobilisti &egrave; quella sulla propriet&agrave; del veicolo, identificata meglio come &quot;bollo&quot; dai tempi in cui la certificazione della tassa (allora di circolazione) aveva forma di cerchio e andava esposta dietro il parabrezza dell&#39;auto. I vari decreti governativi con possibili agevolazioni in merito non hanno stabilito nulla a favore degli automobilisti. Una proroga del pagamento della tassa e dell&#39;IPT (da versare al momento dell&#39;immatricolazione) &egrave; stata tuttavia prevista da parte di alcune regioni. Nello specifico: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Campania e Calabria hanno prorogato il pagamento di bollo e IPT sino al 30 giugno, mentre Liguria, Marche e Abruzzo hanno prolungato di un ulteriore mese la scadenza, sino al 31 luglio. Ad essere interessati sono i veicoli con la tassa in scadenza tra marzo e la fine di giugno, con qualche differenza temporale tra le varie regioni.    PROROGHE PER RINNOVO PATENTE E REVISIONI AUTO  Chi ha la patente in scadenza dopo il 31 gennaio del 2020 se la vede rinnovata automaticamente sino al 31 agosto, in virt&ugrave; del decreto governativo definito come &quot;Cura Italia&quot;. Questa proroga vale anche per le patenti rilasciate in altre nazioni della UE a chi attualmente risiede in Italia. Anche l&#39;obbligo di revisione dei veicoli da sottoporre a questi controlli dal 17 marzo al 31 luglio &egrave; stato prorogato sino al 31 ottobre. La stessa cosa vale per i mezzi che devono affrontare il collaudo in seguito alla modifica delle loro caratteristiche tecniche.  Decreto Rilancio, al vaglio incentivi per auto benzina e Diesel  ESAMI DI GUIDA E FOGLIO ROSA  Nelle sabbie mobili della sospensione di molte attivit&agrave; sono finiti anche gli aspiranti neopatentati, i cui esami sono forzatamente posticipati. Quello teorico potr&agrave; comunque essere svolto entro il 30 giugno, dunque oltre i 6 mesi normativi previsti dal momento della presentazione della domanda per l&#39;esame. Quanto al permesso provvisorio di guida, il ben noto &quot;foglio rosa&quot;, avr&agrave; anch&#39;esso una validit&agrave; prolungata sino al 30 giugno, se ha una scadenza tra il 1&deg; febbraio e il 30 aprile.  POCHE NOVIT&Agrave; PER LE ASSICURAZIONI  Per quanto riguarda le assicurazioni dei veicoli, il decreto governativo si &egrave; limitato ad allungare da 15 a 30 giorni il periodo entro il quale la polizza scaduta deve essere rinnovata, ma con validit&agrave; solo per la responsabilit&agrave; civile RCA e non per furto, incendio e altre coperture accessorie. Sta alle compagnie predisporre eventualmente qualche forma di sconto o agevolazione in relazione al fatto che l&#39;auto non pu&ograve; essere stata utilizzata. UnipolSai, per esempio, ha previsto un mese di rimborso per i propri assicurati. Va aggiunto che un veicolo parcheggiato in un&#39;area privata non ha l&#39;obbligo di assicurazione RCA e che quindi, solo in quel caso, il titolare della polizza pu&ograve; chiederne la sospensione per un periodo specificato.  Ecotassa auto 2020: il DL Rilancio potrebbe fermarla  CONTRAVVENZIONI E GOMME INVERNALI  Immancabile pensare inoltre ai pagamenti delle multe per contravvenzioni al Codice della Strada, che ovviamente non sono state soppresse con il cosiddetto &quot;lockdown&quot;. Nello specifico, la possibilit&agrave; di usufruire dello sconto del 30% sull&#39;ammontare dell&#39;infrazione &egrave; prolungato da 5 a 30 giorni per le multe notificate dal 3 aprile al 31 maggio. Per quanto riguarda quelli che hanno montato pneumatici invernali la data entro la quale &egrave; obbligatorio il ritorno a gomme estive &egrave; stato prorogato dal Ministero fino al 15 giugno. Il cambio gomme &egrave; un obbligo per quei veicoli che montano pneumatici invernali con codice di velocit&agrave; inferiore a quello riportato in carta di circolazione, pena la non conformit&agrave; alle specifiche di omologazione del veicolo indicate nella carta di circolazione che prevedono una serie di possibili sanzioni. Chi monta pneumatici invernali con codice di velocit&agrave; &quot;pieno&quot; possono effettuare la sostituzione degli invernali anche in tempi successivi senza incorrere in sanzioni.  Cerchi un&#39;auto nuova? Consulta il listino completo di Auto! 

Come sono slittati pagamenti e obblighi di legge in questo periodo in cui tutto era bloccato e dovevamo stare in casa? Una veloce, ma utile analisi di scadenze dei documenti relativi alla circolazione e a quando sono stati posticipati anche nel periodo di parziale libert&agrave; della Fase 2

Auto post quarantena: tutto su scadenze e pagamenti dei documenti di circolazione

Manca sempre meno al fatidico 3 giugno, data nella quale non solo riapriranno i confini regionali, ma saluteremo anche l&rsquo;autocertificazione che ci ha accompagnato in questi mesi di lockdown e oltre. In questo nuovo periodo della Fase 2, inoltre, chi arriva dall&rsquo;estero non avr&agrave; pi&ugrave; l&rsquo;obbligo della quarantena. Premesse fatte, entriamo nel dettaglio.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il nostro listino  Niente pi&ugrave; autocertificazione  L&rsquo;autocertificazione era gi&agrave; stata tolta all&rsquo;interno dei confini regionali dal 18 maggio. Per spostarsi da una regione all&rsquo;altra, per&ograve;, era necessario portarla con s&eacute; per dichiarare i motivi dello spostamento (urgenza, lavoro, rientro alla propria residenza). Dal 3 giugno, essendo liberi gli spostamenti tra regioni, l&rsquo;autocertificazione non servir&agrave; pi&ugrave;, salvo in alcune zone specifiche che rispondono a ordinanze locali.  Non &egrave; un liberi tutti  Da Palazzo Chigi ci tengono a precisare che questi nuovi provvedimenti non significano &ldquo;liberi tutti&rdquo;. Si dovr&agrave; prestare la massima attenzione a ogni azione quotidiana, &egrave; obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi pubblici e persiste il divieto di assembramento. Tutto al fine di evitare la nascita di nuovi focolai il diffondersi del virus. Occhi puntati, poi, su Lombardia a Piemonte, le regioni pi&ugrave; colpite dal Covid-19.  Auto nuove, i prezzi rallentano ancora  Viaggi in auto  Per chi si sposta in auto ci dovrebbero essere ancora alcune limitazioni. Si pu&ograve; viaggiare in pi&ugrave; persone solo se tutte fanno parte dello stesso nucleo familiare, altrimenti gli spostamenti sono consentiti solo per un massimo di due persone, entrambe con mascherina e il passeggero sul sedile posteriore.  Viaggi all&rsquo;estero  Dal 3 giugno sar&agrave; possibile spostarsi all&rsquo;estero. Sono consentiti i viaggi negli stati membri dell&rsquo;Unione europea, negli stati che fanno parte dell&rsquo;accordo di Schengen (membri Ue pi&ugrave; Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), in Gran Bretagna, Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Citt&agrave; del Vaticano.  Incentivi e ecobonus allargato, appello di ANFIA e Unione Industriale di Torino a Conte 

Stiamo per entrare in un nuovo periodo della Fase 2. Quali sono le novit&agrave;? Tra le gi&agrave; importanti cade l&rsquo;autocertificazione e si aprono i confini regionali. Ma vediamo quali sono le libert&agrave; che torneremo ad avere

Auto, trasporti, spostamenti e viaggi: cosa cambia dal 3 giugno?

L&#39;avvio della Fase 2 in gran parte del pianeta ha consentito a molti Marchi automobilistici di riaprire gli impianti e tornare all&#39;operativit&agrave; in pieno regime, chi pi&ugrave;, chi meno. Il tutto, naturalmente, nel rispetto delle norme di sicurezza.  Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click!  Come Mazda, la cui produzione &egrave; finalmente ripartita nell&#39;ultimo periodo. Per la Casa di Fuchu via libera anche alla consegna dei veicoli in linea con la domanda, gestendo al meglio le varie disponibilit&agrave; nei punti vendita del Marchio, ma anche nei porti e gli impianti Mazda dove le consegne erano state temporaneamente sospese.    La produzione riparte e aumenta di volume. A tornare operativi saranno gli stabilimenti in Giappone, Messico e Thailandia, dove verranno assemblati gli esemplari Mazda destinati al mercato europeo. La produzione totale del prossimo mese, quindi, dovrebbe raddoppiare rispetto a quella di maggio.    Mazda continuer&agrave; a lavorare nel rispetto massimo delle regole anti-contagio, assicurando sia la salute dei dipendenti che la qualit&agrave; dei prodotti destinati ai clienti. In attesa che il mercato automotive torni a vantare i numeri che si registravano prima dell&#39;emergenza sanitaria.  La gamma Mazda: consulta il listino completo! 

La Casa giapponese e la Fase 2: tornano operativi gli impianti in Giappone, Messico e Thailandia, in cui vengono assemblati i modelli per il mercato europeo

Mazda, la produzione riparte e raddoppia

        La Fase 2 dell&rsquo;emergenza Covid-19 ha allentato alcune delle restrizioni che avevano caratterizzato la prima parte del lockdown, ma sono ancora molte le attivit&agrave; precluse ai cittadini. Anche e soprattutto per coloro che si spostano con auto private e che devono sottostare a precisi&nbsp; limitazioni e doveri. A partire da quello dell&rsquo;autocertificazione (qui potete scaricare le due nuove versioni valide del modulo) ancora obbligatoria per tutti seppur con qualche eccezione, come per chi si reca al lavoro che in questo caso potr&agrave; solo mostrare alle Forze dell'Ordine un tesserino o un'autorizzazione rilasciata dal proprio datore di lavoro. Scopriamo allora con questa semplice guida, divisa in due capitoletti, quando gli automobilisti possono prendere l'auto e quando invece &egrave; ancora vietato utilizzare la propria vettura per spostarsi. Sfogliate le pagine qui sotto per scoprirlo. Coronavirus, ecco come sanificare l'auto in vista della ripartenza &nbsp; Cosa si pu&ograve; fare in auto? A livello nazionale sono state date indicazioni precise sui contesti nei quali &egrave; possibile utilizzare i mezzi privati. Oltre che per recarsi al lavoro, si pu&ograve; usare l&rsquo;auto per raggiungere i luoghi in cui fare passeggiate, escursioni e attivit&agrave; sportiva (purch&eacute; si abbia una destinazione precisa) e per raggiungere le attivit&agrave; commerciali aperte. Tra le destinazioni in cui &egrave; possibile recarsi rientrano anche i luoghi deputati alla cura dell&rsquo;auto, come officine e autolavaggi. &Egrave; possibile quindi effettuare il cambio delle gomme da invernali a estive nel pieno rispetto delle regole. A bordo si pu&ograve; viaggiare in pi&ugrave; persone senza protezioni, ma solo se tutti i passeggeri sono conviventi. In caso contrario, bisogna rispettare la distanza di sicurezza di un metro tra il guidatore e ciascun passeggero. Il decreto suggerisce, nel caso in cui ci si sieda in due su una sola fila, di lasciare libero il posto centrale. Se si &egrave; da soli nella stessa fila &egrave; invece consentito occupare il sedile al centro, purch&eacute; si rispetti la distanza minima. In ogni caso se c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; &egrave; opportuno sedersi su file diverse di sedili. Se i passeggeri non sono conviventi &egrave; necessario indossare la mascherina, a prescindere dalla distanza che intercorre tra gli occupanti. Fase 2, via libera dal 4 maggio per i clienti nei concessionari auto aperti &nbsp; Cosa non si pu&ograve; fare in auto Come detto, in auto &egrave; proibito viaggiare senza mascherina o troppo vicini se i passeggeri non sono conviventi. Per quanto riguarda le destinazioni, &egrave; proibito viaggiare &ldquo;senza meta&rdquo; e raggiungere le seconde case. Bisogna tenere per&ograve; presente che le regole sono diverse da regione a regione e anche nei singoli comuni, ed &egrave; quindi opportuno informarsi delle limitazioni vigenti nel proprio territorio prima di mettersi in viaggio. Coronavirus Fase 2, le novit&agrave; per il settore auto         

Il DPCM che regola la Fase 2 del lockdown impone una serie di limitazioni sull'utilizzo dell'auto privata. Ecco una piccola guida per fare chiarezza su cosa e quando &egrave; consentito e cosa e quando invece &egrave; vietato viaggiare e utilizzare le quattro ruote

Fase 2 e mezzi propri di trasporto, cosa si può fare e non si può fare in auto?

Ecco come il gruppo Fassina ha affrontato il lockdown e si prepara a riaprire e ripartire con la Fase 2

Auto Focus con Ado Fassina (Gruppo Fassina)

        Concessionarie e rete vendita, finalmente via libera (ma con le dovute cautele!). Il 4 maggio ha segnato l&rsquo;inizio della fase 2, una data per ripartire gradualmente e nel rispetto di tutte le precauzioni. &Egrave; di questo avviso anche Mazda, il cui pensiero fisso sono i propri dipendenti e clienti. Chi pu&ograve;, dunque, continuer&agrave; a lavorare in smart working. Per chi dovr&agrave; rientrare nei punti vendita, il Marchio assicura di aver adottato i protocolli di sicurezza richiesti dal Governo e dall&rsquo;Istituto Superiore di Sanit&agrave;. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino La sicurezza al primo posto Direttamente dalla concessionaria Bianchessi Auto di Cremona, Mazda ha raccontato e mostrato le misure prese per prevenire il contagio e la diffusione del coronavirus. D&rsquo;altronde, sono la sicurezza e la salute delle persone a essere messe al primo posto. &Egrave; per questo motivo che le sale di attesa e gli uffici sono stati riorganizzati per garantire le distanze di sicurezza, oltre all&rsquo;aggiunta di un&rsquo;apposita segnaletica sul pavimento. Sono poi stati posizionati schermi parafiato in plexiglass nei punti in cui &egrave; prevista un&rsquo;elevata interattivit&agrave; tra le persone, come alla reception. Come tante altre officine e showroom, anche nei punti Mazda i clienti verranno ricevuti su appuntamento per evitare un sovraffollamento nella struttura. La gamma Mazda: il listino completo Le dotazioni Chi entra deve essere munito di mascherina. Qualora non lo fosse, gli verr&agrave; fornire all&rsquo;ingresso di ogni concessionaria Mazda, oltre a prodotti igienizzanti per le mani. Nessun rischio per chi volesse fare un test drive: le chiavi dell&rsquo;auto sono consegnate igienizzate e il cliente sar&agrave; accompagnato dal venditore (con mascherina) che star&agrave; nel sedile posteriore destro. In alcune concessionarie, i clienti possono effettuare il test in autonomia. Dopo la prova, le parti dell&rsquo;auto con cui il cliente &egrave; stato in contatto vengono sanificate. Oltre a ci&ograve;, per il mese di maggio Mazda offre finanziamenti a tasso zero e con pagamenti differiti per tagliandi e check-up. Per chi compra un&rsquo;auto nuova, invece, c&rsquo;&egrave; il &ldquo;Back to Drive Pack&rdquo;: un pacchetto che comprende 5 anni di garanzia estesa Best 5, tre tagliandi di manutenzione Service Plus e pagamento della prima rata a gennaio 2021. Mazda Best Selection: auto usate d'eccellenza con nuovi vantaggi e soluzioni       

Dal 4 maggio le concessionarie e la rete vendita riaprono le loro porte a dipendenti e clienti. Il lavoro sar&agrave; svolto rispettando i protocolli di sicurezza richiesti dal Governo

Mazda, fase 2: riapertura in sicurezza

        Da oggi, con l&rsquo;inizio della Fase 2, i fidanzati possono di nuovo vedersi. Rientrano, infatti, nel termine &ldquo;congiunti&rdquo; che tanto ha fatto discutere. Sono dunque concesse visite ma con le dovute cautele: indossare la mascherina e mantenere la distanza di almeno un metro. C&rsquo;&egrave; chi, per&ograve;, non ha saputo aspettare fino al 4 maggio e ha deciso di vedere la propria met&agrave; prima dell&rsquo;inizio della Fase 2. &Egrave; il caso di una giovane della provincia di Trento che lo scorso fine settimana &egrave; stato fermato per un controllo dai carabinieri che, facendo le verifiche di routine, hanno trovato la fidanzata nascosta nel bagagliaio. Autocertificazione Fase 2:&nbsp;SCARICA QUI&nbsp;i due moduli in formato pdf aggiornati al 3 maggio La sorpresa nel bagagliaio Come da prassi di queste settimane, il giovane &egrave; stato fermato dai carabinieri della zona. Oltre a presentare patente e libretto, &egrave; stato chiesto anche il motivo dello spostamento. Le Forze dell&rsquo;Ordine hanno subito notato agitazione, a cui sono seguite spiegazioni confuse. Insospettiti da ci&ograve;, hanno deciso di fare un controllo pi&ugrave; approfondito dell&rsquo;auto. Sospetti fondati dato che, una volta aperto il bagagliaio, i militari hanno trovato la fidanzata decisamente imbarazzata. La coppia voleva passare un po&rsquo; di tempo insieme, ma i carabinieri hanno comunque dovuto multare i due fidanzati obbligandoli a tornare nelle rispettive abitazioni. D&rsquo;altronde, come si dice? Al cuore non si comanda, ma bastava aspettare solo un paio di giorni per evitare la sanzione. Fase 2, via libera dal 4 maggio per i clienti delle concessionarie aperte       

&Egrave; successo lo scorso fine settimana in provincia di Trento, quando ancora la Fase 2 non era stata annunciata. Un giovane &egrave; stato fermato a bordo della sua auto dai carabinieri, i quali hanno trovato la ragazza nascosta

Coronavirus, nasconde la fidanzata nel bagagliaio: coppia beccata e multata

        Buone notizie per le concessionarie. Il 4 maggio segna l&rsquo;inizio della cosiddetta Fase 2, quella di convivenza con il virus, e anche la riapertura delle concessionarie. La disposizione si trova direttamente nelle Faq sul sito del Governo, alla sezione spostamenti: &ldquo;L&rsquo;allegato 3 del DPCM prevede espressamente che, dal 4 maggio, potr&agrave; riprendere l'attivit&agrave; del codice ateco 45 e delle relative sottocategorie, tra cui rientra il codice 45.1 relativo al 'Commercio di autoveicoli'. &Egrave; quindi consentito recarsi da un concessionario per acquistare un veicolo, fare un tagliando, effettuare cambio pneumatici e altre attivit&agrave; di manutenzione&rdquo;. Fase 2, autocertificazione spostamenti: scarica qui i due modelli validi Come compilare l&rsquo;autocertificazione Dopo quasi due mesi di lockdown, l&rsquo;Italia riparte, ma gradualmente. Ci sono molte regole da rispettare: misure di sicurezza, distanziamento sociale, uso di guanti e mascherine in luoghi chiusi o in vicinanza di altre persone. Queste disposizione valgono, quindi, anche all&rsquo;interno delle concessionarie cha devono garantire il rispetto delle regole. Molte strutture si stanno organizzando per la consegna a domicilio delle vetture e, pi&ugrave; in generale, raccomandano i clienti di prendere sempre appuntamento prima di recarsi nello showroom, cos&igrave; da assicurare un numero minimo di persone all&rsquo;interno dell&rsquo;edificio. Ma come compilare la nuova autocertificazione per recarsi in concessionaria? Basta barrare la casella &ldquo;necessit&agrave;&rdquo; e poi specificare il motivo. Stando alla normativa vigente, le attivit&agrave; commerciali aperte vanno considerate essenziali&nbsp;e quindi anche i prodotti venduti, come in questo caso le auto. FCA, concessionarie e officine pronte a ripartire il 4 maggio       

Il &ldquo;Commercio di autoveicoli&rdquo; &egrave; compreso tra quelle attivit&agrave; che ripartono oggi. Per recarsi in struttura, basta compilare l&rsquo;autocertificazione alla voce &ldquo;necessit&agrave;&rdquo; e poi specificare dove si sta andando. Dovete ritirare la vettura nuova? Nessun problema per il Governo

Fase 2, via libera dal 4 maggio per i clienti nei concessionari auto aperti

        "Con la Fase 2 si metteranno in movimento circa 3 milioni di persone sull'intero territorio nazionale, molte delle quali utilizzeranno mezzi pubblici". L'analisi &egrave; della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, riguardo la nuova fase legata all'emergenza sanitaria. "Occorre quindi che sia le aziende dei trasporti che l'utenza si attengano all'osservanza di misure necessarie a garantire un regolare svolgimento di questa seconda fase, al fine di ulteriormente contenere il diffondersi del contagio".  Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! Bonus da 200 euro per la mobilit&agrave; alternativa Per queste motivazioni, il Governo sta pensando a degli incentivi per l'utilizzo di mezzi alternativi, e quindi &egrave; in fase di studio un bonus da 200 euro per l'acquisto di biciclette e altri veicoli personali, cos&igrave; come l'utilizzo del car sharing. Una mossa pensata per diminuire l'afflusso sui mezzi pubblici delle grandi citt&agrave; italiane, soprattutto durante le classiche ore di punta, quando la maggior parte dei lavoratori rientra a casa dopo il lavoro. Trasporti Fase 2: la guida a treni, aerei, autobus e metro con turni e sensi unici In quest'ottica rientra quindi anche l'incentivazione alla mobilit&agrave; alternativa. La ministra De Micheli ha difatti spiegato nel dettaglio che "&egrave; allo studio il riconoscimento di un 'buono mobilit&agrave; alternativa', per i residenti nelle citt&agrave; metropolitane e aree urbane con pi&ugrave; di 60.000 abitanti, pari ad euro 200 per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonch&eacute; di veicoli per la mobilit&agrave; personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, ovvero per l'utilizzo dei servizi di mobilit&agrave; condivisa a uso individuale". Cerchi un'auto nuova? Consulta il nostro listino completo!       

La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha annunciato lo studio di un'iniziativa che incentivi i cittadini italiani alla mobilit&agrave; alternativa: l'obiettivo &egrave; ridurre il pi&ugrave; possibile l'afflusso sui mezzi pubblici ed evitare nuovi contagi

Coronavirus Fase 2, in arrivo bonus da 200 euro per bici e car sharing?

L&#39;automotive non vede l&#39;ora di ripartire. Eppure non &egrave; facile per il settore dell&#39;auto capire come muoversi in questa nuova Fase 2 tra spostamenti limitati e aperture di concessionari e fabbriche. Dal 4 maggio, come annunciato ieri sera dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte l&#39;Italia imparer&agrave; a convivere col coronavirus tra piccoli spiragli di una vecchia normalit&agrave; da ritrovare dopo la quarantena e nuove norme di sicurezza che cambieranno decisamente il nostro vivere quotidiano.  Nello specifico, il nuovo DPCM che quindi entrer&agrave; tra poco in vigore prevede importanti novit&agrave; anche per il settore dell&#39;automobile visto che rientra nell&#39;elenco delle industrie manufatturiere e in quelle del commercio all&#39;ingrosso e dettaglio. Impianti di produzioni, concessionari e negozi di riparazione di autoveicoli (rimasti sempre aperti per le urgenze) torneranno completamente operativi nel rispetto delle massime norme di sicurezza.&nbsp;  Trasporti Fase 2: la guida a treni, aerei, autobus e metro con turni e sensi unici  Spostamenti limitati che coinvolgono anche i clienti  Ottime notizie? Quasi del tutto, visto che comunque Conte ha sottolineato che per ora fino al 18 maggio i cittadini italiani non potranno uscire di casa se non per i validi motivi di salute, necessit&agrave; (che dal 4 maggio prevede anche le visite a congiunti e il ritorno alla propria residenza/domicilio) e lavoro e muniti come sempre dell&#39;autocertificazione. E quindi esclude la possibilit&agrave; di andare in un rivenditore di automobili per acquistarne una nuova o usata.  Restano dunque ancora in atto le strategie di vendita digitali, che i concessionari hanno attuato dall&#39;inizio dell&#39;isolamento imposto dal Governo, come la consegna a domicilio delle auto, la consulenza online dei venditori, la possibilit&agrave; di configurare la propria auto sui siti web delle Case e tutte le misure che i saloni sono riusciti a prendere per venire incontro alle esigenze dei propri clienti.  Anche chi da mesi ormai attende il momento del ritiro dell&#39;auto pronta in concessionaria comprata da tempo, dovr&agrave; attingere ancora una volta dalla scorta di pazienza e aspettare, magari, che cambi qualcosa il 18 maggio. Il modo di accedere ai saloni dell&#39;automotive comunque cambier&agrave; per ridurre al minimo la possibilit&agrave; di contagi da COVID-19 e perch&eacute; inevitabilemente fino alla Fase 3 che prevede una cura, un vaccino contro il virus, non si potranno pi&ugrave; organizzare i weekend di promozione a &quot;porte aperte&quot;.  Con gli assembramenti vietati e l&#39;obbligo del distanziamento sociale e in alcune regioni anche di mascherina e guanti protettivi, i negozi affollati sono ormai un lontano ricordo e lasceranno spazio alle visite quasi in solitaria e solo su appuntamento. Cos&igrave; come i test drive, che cambieranno notevolemente poich&eacute; le auto andranno sanificate ogni volta che un cliente la vorr&agrave; provare e come ordina il DPCM solo una persona oltre al conducente potr&agrave; entrare in auto.  Auto e coronavirus: quanti passeggeri possono salire a bordo? 

Con il nuovo DPCM, dal 4 maggio inizier&agrave; la Fase 2 con l&#39;alleggeriento delle norme di lockdown. I concessionari auto riapriranno i battenti per dare respiro a un settore allo stremo, ma attenti alle regole da seguire per ripartire in sciurezza

Fase 2, ecco come riaprono i concessionari auto dal 4 maggio

        &Egrave; tempo di ripartire. Di questo avviso &egrave; Ford che, dal 4 maggio 2020, ha annunciato di voler riprendere la produzione di veicoli e propulsori in molti dei suoi stabilimenti europei dopo lo stop temporaneo causato dall&rsquo;emergenza coronavirus. Gli impianti interessati sono quelli di Saarlouis e Colonia (Germania), di Valencia (Spagna) e di Craiova (Romania). Ancora nessuna notizia certa sulla data di riapertura degli impianti produttivi di motori di Ford Dagenham e Bridgend, nel Regno Unito. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino&nbsp; Misure di sicurezza La produzione inizier&agrave; con priorit&agrave; agli ordini dei veicoli gi&agrave; venduti. In seguito, sperando nel ritorno alla normalit&agrave;, verr&agrave; gradualmente incrementata. &ldquo;Dobbiamo prepararci ad affrontare un nuovo scenario, una volta superato il picco iniziale della pandemia di coronavirus in Europa&rdquo;, ha dichiarato Stuart Rowley, presidente Ford Europe. &ldquo;La priorit&agrave; del nostro piano 'return to work' passa attraverso l'implementazione di standard definiti da Ford a livello globale in materia di distanziamento sociale e rafforzamento dei protocolli di sicurezza a tutela della salute sul posto di lavoro. I nostri dipendenti devono sapere che stiamo adottando tutte le misure pi&ugrave; adeguate per la loro salvaguardia&rdquo;. La sicurezza, dunque, al primo posto: solo cos&igrave; &egrave; possibile salvaguardare la salute dei lavoratori e garantire lo svolgimento dei servizi. Negli standard di Ford sono previsti l&rsquo;utilizzo della mascherina (fornita dal Marchio) e dello schermo facciale nelle aree di produzione dove non &egrave; possibile garantire la distanza di sicurezza. E ancora, all&rsquo;ingresso degli stabilimenti viene controllata la temperatura corporea con il thermoscanner e si richiede ai dipendenti l&rsquo;autocertificazione di valutazione del proprio stato di salute. Oltre alla riorganizzazione degli ambienti, Ford mette a disposizione dei lavoratori un care kit personale: mascherine, termometro riutilizzabile e altri articoli per l&rsquo;igiene. Per quanto riguarda, invece, coloro che non ricoprono ruoli all&rsquo;interno delle aree produttive, il loro rientro &egrave; previsto dopo il 4 maggio. Priorit&agrave; a chi si occupa della pianificazione della ripresa delle attivit&agrave; aziendali strategiche. Sfoglia il listino Ford: tutti i modelli sul mercato Anche gli Usa ripartono Secondo il Wall Street Journal, Ford dovrebbe ripartire anche negli Stati Uniti dal 18 maggio insieme a General Motors e Fca. Le tre Case di Detroit si sono accordate su un piano di riavvio sia con il sindacato dei metalmeccanici americano, United Auto Workers, che con la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer.&nbsp; Coronavirus, RC auto in calo dell&rsquo;8%: prezzi mai cos&igrave; bassi, ma risaliranno       

Dal 4 maggio, molti degli impianti del Marchio riprenderanno la graduale produzione di veicoli e propulsori rispettando le norme di sicurezza e rigidi protocolli per la salvaguardia della salute dei dipendenti

Fase 2, Ford: ripartono gli stabilimenti europei

        Con un nuovo decreto legge, il Governo italiano ha comunicato ai cittadini i dettagli della cosiddetta Fase 2, quella in cui dovremo imparare a convivere con il COVID-19 tentando di far ripartire l'economia del Paese. I punti del piano sono stati forniti dal premier Giuseppe Conte nella sua ormai consueta conferenza stampa. Ecco i punti che interessano il settore auto. Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! Spostamenti e autocertificazione Le regole sugli spostamenti, sia a piedi che su un veicolo, rimangono invariate rispetto alla Fase 1. Si potr&agrave; quindi uscire solamente per comprovati motivi di lavoro, salute e necessit&agrave; come acquistare cibo e farmaci. L'unica novit&agrave; riguarda un nuovo punto inserito, quello di recarsi in visita ai propri parenti. Tutte queste operazioni continueranno a richiedere l'utilizzo dell'autocertificazione che, almeno fino al 18 maggio, sar&agrave; ancora obbligatoria. Trasporti Fase 2: la guida a treni, aerei, autobus e metro con turni e sensi unici Spostamenti che si intendono all'interno della regione di residenza: muoversi verso un'altra regione rimane dunque vietato, ad eccezione delle ormai note motivazioni di cui sopra. Inoltre, tutte le persone che al momento dell'inizio della quarantena sono rimaste bloccate nel luogo di studio o lavoro, sono autorizzate a rientrare al proprio domicilio o residenza. Naturalmente, rimane l'obbligo di distanziamento sociale di almeno un metro, mentre all'interno dei mezzi pubblici sar&agrave; reso obbligatorio l'uso delle mascherine. Concessionarie, si riparte Dal 4 maggio assisteremo inoltre a una prima, ma importante, riapertura delle fabbriche, comprese quelle automobilistiche, e delle concessionarie. Ovviamente nel rispetto massimo delle norme di sicurezza. Coronavirus, le Case che ti consegnano l'auto a casa Nello specifico, il decreto prevede che nelle Fase 2 riaprano le industrie manufatturiere (e il settore auto rientra tra queste) e il cosiddetto "commercio all'ingrosso e dettaglio", macrocategoria che include al suo interno anche le concessionarie, data la presenza della voce "riparazione di autoveicoli e motocicli". Cerchi un'auto nuova? Consulta il nostro listino completo! Si tratta solamente di un inizio, ma l'Italia a quattro ruote &egrave; pronta a ripartire.       

Le norme sugli spostamenti rimangono invariate, ad eccezione della visita ai parenti. Rimane l'obbligo dell'autocertificazione ma ripartono fabbriche e concessionari: ecco cosa ha deciso il Governo con il nuovo decreto

Coronavirus Fase 2, le novità per il settore auto

        Si avvicina la tanto attesa data del 3 maggio, quando in teoria si potr&agrave; tornare a spostarsi con pi&ugrave; libert&agrave; e inizier&agrave; gradualmente la Fase 2 dell'emergenza sanitaria da coronavirus. Convivere col virus e la paura di nuovi contagi non sar&agrave; facile e per questo il Governo, i tecnici e il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si stanno organizzando per rendere questo piccolo ritorno alla normalit&agrave; il pi&ugrave; sicuro possibile per tutti. Cambieranno molte cose e il buon senso dei cittadini sar&agrave; fondamentale per assicurare soprattutto che il trasporto passeggeri sui mezzi pubblici sia meno pericolosi per i soggetti pi&ugrave; sensibili. Le tante raccomandazioni sono state stilate in una bozza di protocollo che la ministra per i trasporti Paola De Micheli ha sottoposto ai sindacati di categoria per adeguare i trasporti alle linee guida alla Fase 2. Su tutte la sanificazione dei mezzi, il distanziamento sociale di sicurezza di almeno 1 metro, segnali indicativi sul pavimento con percorsi guidati su metropolitane, bus e stazioni e l'obbligo di mascherine e guanti protettivi a bordo degli aerei. E ovviamente evitare di prendere i mezzi pubblici se si hanno sintomi febbrili o di infezione alle vie respiratorie, preferire l'acquisto dei biglietti in formato elettronico, online o tramite app e "usare, preferibilmente, una protezione del naso e della bocca (mascherina), anche di stoffa". Coronavirus, ecco come sanificare l'auto in vista della ripartenza Le misure della ministra De Micheli  Tutto sar&agrave; graduale viste le tante modifiche nelle strade, nelle stazioni dei mezzi pubblici e negli aeroporti soprattuto per la fascia mattutina che da sempre &egrave; la pi&ugrave; congestionata dall'affluenza dei passeggeri.&nbsp; "I mezzi viaggeranno al massimo col 50% dei posti occupati. E ci vorr&agrave; personale per controllare il rispetto delle regole chiare nelle stazioni dei mezzi pubblici e negli aeroporti. Andranno garantiti i flussi unidirezionali in entrata e uscita e il distanziamento sociale di un metro. Mentre per quanto riguarda l&rsquo;aumento del numero dei mezzi pubblici in circolazione, non ci sono i tempi per farlo nell&rsquo;immediato. Dove si potr&agrave; sar&agrave; aumentata la frequenza negli orari di punta: il maggior flusso di passeggeri dai dati Istat si ha fra le 7.10 e le 7.40. Bisogna decongestionare questa fascia oraria. Infine modificheremo il codice della strada per consentire l&rsquo;apertura di piste ciclabili in via transitoria anche solo con segnaletica orizzontale e anticiperemo risorse. E nel prossimo decreto legge ci saranno incentivi per l&rsquo;acquisto di bici, bici elettriche e monopattini&rdquo;, afferma la De Micheli al Corriere della Sera. "&Egrave; auspicabile attuare ogni misura per ridurre i picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo, particolarmente nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione, con l'obiettivo di cambiare il concetto di ora di punta nella mobilit&agrave; cittadina - si legge nel protocoolo la bozza -. Per raggiungere tale obiettivo, &egrave; indispensabile l'attuazione di misure sinergiche che coinvolgano le istituzioni, le autorit&agrave; di controllo dei trasporti e i singoli gestori dei servizi di mobilit&agrave; e il mondo produttivo, sollecitando specifici accordi aziendali.&nbsp;  Coronavirus, le Case che ti consegnano l'auto a casa Autobus, tram e metropolitane Come detto su autobus, tram e metropolitane ci sar&agrave; un numero massimo di passeggeri per assicurare che venga rispettata la distanza di sicurezza. Il conducente dei mezzi verr&agrave; separato dai passeggeri e non potr&agrave; pi&ugrave; vendere i biglietti a bordo mentre la salita e la discesa delle persone avver&agrave; obbligatoriamente tramite porte differenti. La postazione da occupare per ogni persona sar&agrave; segnalata da adesivi circolari che si potranno raggiungere grazie alla segnaletica apposita sul pavimento. E a tal proposito a Roma proprio oggi venerd&igrave; 24 aprile &egrave; stata effettuata una simulazione dei viaggi Fase 2 nella metropolitana A/C nella stazione San Giovanni, come si vede dal video postato dalla sindaca Virginia Raggi.  Aerei Discorso simile ma pi&ugrave; rigido per gli aeroporti che prevedono l'introduzione di termoscanner agli accessi sia delle partenze che degli arrivi per controllare che la temperatura corporea dei viaggiatori sia al di sotto dei 37 gradi circa. Anche qui ci saranno percorsi di entrata e di uscita separati segnalati da una "idonea segnaletica a terra e cartellonistica per il massimo distanziamento sociale": dallo scalo e ai singoli gate fino ai check in, ai controlli di sicurezza e alle zone comuni di attesa e sosta.&nbsp; A bordo degli aeromobili invece saranno obbligatorie l'uso della mascherina e dei guanti, che potranno fornire anche le compagnie aeree. Nel protocollo si legge: "&egrave; norma inderogabile nei casi in cui, per circostanze eccezionali e limitate nel tempo, dovute a particolari picchi di presenze, non possa essere rispettata la misura minima di distanziamento interpersonale". Suzuki posticipa le scadenze di garanzie, manutenzione e acquisti a prezzi speciali Treni Esattamente come per gli aeroporti, le stazioni ferroviarie avranno percorsi segnalati a senso unico di entrata e uscita per evitare l'assembramento di passeggeri sia nello scalo, nelle zone comuni di attesa e sia nei corridoi e nelle banchine antistanti i binari. Anche le scale mobili verranno regolate per garantire il distanziamento sociale. Mentre ai varchi di accesso alla stazione il termoscanner non sar&agrave; obbligatorio, ma raccomandato. I biglietti poi dovranno sempre essere erogati con il nomitativo del passeggero che viaggia, affinch&eacute; tutti a bordo dei treni siano sempre identificati e sia ridotto al minimo la presenza di casi sospetti di contagio da COVID-19.&nbsp;A bordo dei treni a lunga percorrenza, invece il distanziamento sociale verr&agrave; garantito con dei cartelli che identificheranno dove ci si potr&agrave; sedere e dove invece sar&agrave; vietato. E infine verranno sospesi tutti i servizi di ristorazione a bordo, esclusi i distributori di bevande e cibi automatici.&nbsp;       

Viaggeremo cos&igrave;, con sensi unici, ingressi continegentati a turni ovunque e l'obbligo di mascherine e guanti e con tariffe diversificate a seconda degli orari di utilizzo. Ecco le ipotesi presenti nella bozza di protocollo della ministra dei trasporti De Micheli e il video delle prime simulazioni di viaggio testate nella metropolitana di Roma

Trasporti Fase 2: la guida a treni, aerei, autobus e metro con turni e sensi unici

        C'&egrave; chi approccia una timida riapertura delle attivit&agrave;, chi promuove iniziative online per permettere ai potenziali clienti di acquistare un'auto in attesa del via libera da parte del Governo, chi concede lo sfizio di configurare, sempre via web, una supercar. Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! Ma ai tempi della Fase 2 dell'emergenza sanitaria, quella in cui dovremo imparare a convivere con il virus esibendo nuove forme e stili di vita, ci sono quattro Marchi che si spingono oltre. Mercedes, Tesla, DS e Dr sono le quattro Case che hanno deciso di attivare il servizio di consegna a domicilio dell'auto appena acquistata, naturalmente via internet. Mercedes Per quanto riguarda il Marchio di Stoccarda, l'organizzazione del servizio &egrave; affidata ai concessionari locali. Due showroom che hanno attivato la consegna a domicilio delle auto Mercedes sono Trivellato a Vicenza e Mercedes-Benz Roma nella Capitale. Pi&ugrave; aumenta la distanza tra la sede del concessionario e il domicilio, pi&ugrave; si alza il prezzo, che comunque dovrebbe essere mediamente 7 euro al chilometro, pi&ugrave; costi del servizio e IVA. Mercedes, la carica EQ Power per abbattere la Co2 La consegna si intende nel continente: per le consegne in Sicilia e Sardegna si devono aggiungere 100 euro. Tesla Tesla ha inaugurato il servizio Direct Drop. Per usufruirne, &egrave; necessario innanzitutto saldare il pagamento dell'auto, immatricolarla e firmare (anche digitalmente) tutte le pratiche burocratiche. Una volta completato il tutto, la vettura elettrica verr&agrave; consegnata al domicilio del cliente, che dovr&agrave; essere obbligatoriamente presente - o altrimenti delegare qualcuno -, per firmare le ultime carte. Tesla, con Direct Drop consegna auto nuove a casa Dato che nessun venditore potr&agrave; fisicamente presentarsi alla consegna, il cliente potr&agrave; sfruttare la tecnologia "Tesla Tutorials", disponibile sul display della console centrale, e scoprire tutte le caratteristiche della vettura. L'acquirente verr&agrave; poi contattato nei giorni seguenti dallo staff Tesla per verificare che tutto sia andato come previsto. DS Il Marchio Citroen per vetture di alta gamma propone Delivery Valet, dedicato ai modelli DS 3 Crossback e DS 7 Crossback. Un trasportatore specializzato consegner&agrave; l'auto e provveder&agrave; a sanificarla. DS, il cuore della strategia sono i modelli ibridi plug-in e elettrici Nel caso di DS, sar&agrave; un venditore a spiegare al cliente le caratteristiche della vettura: non di persona, naturalmente, ma tramite videochiamata. Dr Molto pi&ugrave; pragmatica la Casa di Macchia d'Isernia. In pratica, chi durante il periodo di quarantena acquista il SUV elettrico Evo Electric avr&agrave; la consegna a domicilio compresa nel prezzo, senza aggiungere nessun'altra spesa.  L'offerta vale solamente per Evo Electric, le altre auto della gamma Dr non sono coinvolte. Cerchi un'auto nuova? Consulta il nostro listino completo!       

La circolazione &egrave; vietata, ma DS, Dr, Mercedes e Tesla hanno promosso alcune iniziative per portare la vettura acquistata al domicilio del nuovo proprietario

Coronavirus,  le Case che ti consegnano l'auto a casa

        Primi accenni di ripartenza nella cosiddetta Fase 2 del Coronavirus, quella in cui dovremo imparare a convivere con l'emergenza sanitaria. FCA infatti ha comunicato ai sindacati metalmeccanici, previa autorizzazione del Prefetto e informando contestualmente il Governo, la riapertura parziale di alcuni stabilimenti a partire da luned&igrave; 27 aprile. Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! Nello specifico, a Sevel riprender&agrave; la produzione di Ducato, mentre le fabbriche di Melfi, Mirafiori, Pomigliano e Termoli torneranno operative per componentistica e preserie prototipali della nuova 500 elettrica. Ma i sindacati chiedono delle garanzie per quanto riguarda la salute dei lavoratori. FCA Live Week, un coupon promozionale per ripartire LE RICHIESTE DEI SINDACATI Esortano il Governo a dare una risposta concreta, le varie sigle sindacali. Temi come la sicurezza sul lavoro e il rispetto delle norme anti-contagio non possono essere trascurati. "La Fase 2 sta di fatto partendo con le richieste di autorizzazione sempre pi&ugrave; numerose ai prefetti - spiega Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto -. &Egrave; essenziale per&ograve; che avvenga in modo graduale e in piena sicurezza sia all'interno dei luoghi di lavoro sia nell'ambiente circostante, in particolare nei mezzi pubblici che devono essere adeguati. Come sindacato stiamo facendo la nostra parte con accordi che vanno oltre le prescrizioni minime legali e proprio l'accordo con FCA per la sua completezza costituisce un punto di riferimento. Dobbiamo coniugare con estremo rigore sicurezza e lavoro, solo cos&igrave; potremo scongiurare il rischio di catastrofe sia sanitaria sia economica". VOTA IL NOSTRO SONDAGGIO: Coronavirus, qual &egrave; il video delle case automobilistiche che pi&ugrave; ti ha emozionato? "La Fiom ritiene fondamentale l'applicazione dell'accordo sottoscritto con FCA. L'eventuale ripartenza della Sevel prima del 4 maggio &egrave; di fatto la partenza di pi&ugrave; stabilimenti in pi&ugrave; regioni, dalla Puglia al Molise alla Campania al Piemonte, oltre a diverse aziende della componentistica situate non solo in Abruzzo. In tutti gli stabilimenti verificheremo e monitoreremo la concreta realizzazione delle linee guida e del Protocollo per ridurre al minimo il rischio di contagio". Lo affermano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, insieme a Simone Marinelli, per la Fiom-Cgil nazionale. Coronavirus, auto sportive: le piccole spariranno nel futuro? "La Fiom - spiegano De Palma e Marinelli - si &egrave; assunta la responsabilit&agrave; di realizzare linee guida per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma la valutazione sull'andamento epidemiologico e sulle condizioni generali per la riapertura dell'industria sono nelle competenze del Governo, altrimenti il rischio &egrave; che le ripartenze avvengano solo sulla base dell'andamento del mercato. Infine con le istituzioni a ogni livello &egrave; necessario garantire che il sistema della mobilit&agrave; pubblica sia fornita con il massimo grado di sicurezza. Per questo chiediamo al Governo ed ai Ministeri coinvolti di avviare urgentemente un confronto per stabilire se vi sono le condizioni generali per la ripartenza della Sevel e di tutta la componentistica e comunque di realizzare un piano per garantire la salute e la sicurezza di tutte le lavoratrici ed i lavoratori sui territori interessati". Cerchi un'auto nuova? Consulta il nostro listino completo!       

Le fabbriche di Melfi, Mirafiori, Termoli e Pomigliano saranno operative per componentistica e preserie della nuova 500 elettrica, mentre a Sevel riprender&agrave; la produzione di Ducato. Ma i sindacati chiedono garanzie sulla sicurezza

Coronavirus Fase 2, lunedì FCA riapre parzialmente gli impianti

Il lockdown finir&agrave; il 4 maggio. &Egrave; il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad annunciare con un post facebook pubblicato nelle prime ore della mattinata la data ufficiale della fine delle norme adottate per contenere e contrastare i contagi da coronavirus.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il listino di Auto  Non abbassare la guardia  La Fase 2, il periodo post covid-19&nbsp;di convivenza forzata con il virus prima dell&rsquo;arrivo di un vaccino, sar&agrave; all&rsquo;insegna s&igrave; della riapertura e della ripartenza del sistema produttivo, ma con cautela. &ldquo;In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all&rsquo;improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell&rsquo;opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni&rdquo; ha scritto il Presidente del Consiglio.  Mobilit&agrave;, problema da risolvere  Non vanno tralasciati i particolari. Dopo 2 mesi di chiusura totale, la voglia di uscire e riprendersi la solita routine &egrave; tanta, ma farlo, in quesa fase delicata, in maniera incontrollata genererebbe caos. E allora ecco che la mobilit&agrave; assume un ruolo cruciale. &ldquo;Dobbiamo valutare anche i flussi dei lavoratori che la riapertura di questa impresa genera. Le percentuali di chi usa i mezzi pubblici, i mezzi privati, in quali orari, con quale densit&agrave;. Come possiamo garantire all&rsquo;interno dei mezzi di trasporto la distanza sociale? Come possiamo evitare che si creino sovraffollamenti, le famose &ldquo;ore di punta&rdquo;? Come favorire il ricorso a modalit&agrave; di trasporto alternative e decongestionanti?&rdquo;&nbsp;ha proseguito il premier.    Le norme di distanziamento sociale avranno un impatto anche sull&rsquo;utilizzo dei mezzi pubblici, ragione che rende prevedibile un massiccio uso di mezzi privati per spostarsi e raggiungere i propri luoghi di lavoro.  Tutti in bici?  Una bomba fatta di traffico e inquinamento che rischia di esplodere in tutte le citt&agrave; ed &egrave; per questo che Conte ha anticipato la stesura di un piano per ripensare agli spostamenti dei flussi delle persone. I dettagli del piano della riapertura sostenibile saranno resi noti nel corso della settimana, ma alcune soluzioni ai problemi da affrontare sono gi&agrave; trapelate.  Oltre ad incentivare le aziende all&rsquo;utilizzo dello smartworking, il coordinatore della task force, Vittorio Colao, &egrave; tra i promotori della bicicletta, come confermato dal sindaco di Milano Beppe Sala: &ldquo;Parlando con la task force di Colao abbiamo ipotizzato di finanziare l&rsquo;acquisto di bici elettriche per favorire la circolazione. Dobbiamo limitare al minimo la burocrazia e inventarci il modo per favorire gli spostamenti sulle due ruote elettriche&rdquo;.  Dal 4 maggio inizieremo a riprenderci le nostre vite, ma con ritmi diversi. Nulla sar&agrave; pi&ugrave; come prima, possiamo solo augurarci che i cambiamenti siano in meglio. 

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha anticipato il piano per la riapertura graduale del Paese, dopo il lockdown, a partire dal 4 maggio. Mobilit&agrave; sostenibile e ripensare ai flussi di spostamento cruciali per ripartire in sicurezza

Coronavirus, fase 2: si riparte in biciletta?&nbsp;

Ci si avvia speranzosi, ma senza date certe, verso la cosiddetta fase 2. E anche Ferrari, in attesa di sapere l&rsquo;evolversi della situazione e le prossime misure del Governo, sta lavorando a una ripartenza graduale degli stabilimenti e della produzione. Proprio per questo ha elaborato il &ldquo;Torna in pista&rdquo;, suddiviso in tre fasi.  Scopri il nostro listino di auto usate: occasioni imperdibili con un click!&nbsp;  Il piano  Ripartire dopo l&rsquo;emergenza coronavirus non sar&agrave; facile. Non si deve avere fretta, altrimenti c&rsquo;&egrave; il rischio di vanificare gli sforzi fatti, ma c&rsquo;&egrave; bisogno di una strategia ben precisa. La fase uno del progetto &ldquo;Torna in pista&rdquo; prevede la riapertura delle sedi di Maranello e Modena, in base alle tempistiche definite dal Governo. Nella seconda fase assisteremo a uno screening dei collaboratori Ferrari, su base volontaria, con esami del sangue per verificare un eventuale contagio da COVID-19. &ldquo;In un momento successivo - dicono dalla Ferrari - questo servizio sar&agrave; allargato anche a familiari conviventi dei collaboratori, se interessati, e ai fornitori&rdquo;.  Ferrari Roma, il suono del V8 biturbo in strada VIDEO  L&lsquo;app  Nell&rsquo;ultima, infine, entrer&agrave; in gioco una app di cui i dipendenti potranno servirsi e grazie alla quale ci sar&agrave; un supporto sanitario nel monitoraggio dei sintomi del virus. &rdquo;Previsto il tracciamento dei contatti delle singole utenze, nel rispetto della privacy individuale, grazie a una gestione della piattaforma esterna ed estranea a Ferrari&ldquo; proseguono dall&rsquo;azienda. &ldquo;Con questo sistema in caso di positivit&agrave; al COVID-19 di un utente, i suoi contatti potranno essere ricostruiti dall&rsquo;applicazione&ldquo;. Qualora ci fossero casi positivi, il progetto mette a disposizione non solo una copertura assicurativa specifica, ma anche un alloggio per l&rsquo;autoisolamento, assistenza a domicilio e materiale sanitario.  &ldquo;Torna in pista&rdquo; nasce dalla collaborazione con un team di virologi ed esperti, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.  Tutta la gamma Ferrari: il listino completo  Elkann: &quot;Fusione FCA-PSA? Passo pi&ugrave; grande della nostra storia&quot; 

Saranno tre fasi: riapertura delle sedi di Maranello e Modena, screening dei collaboratori tramite analisi del sangue e utilizzo di una app per tracciamento contatti ed eventuale supporto sanitario

17 risultati per 'fase 2'