Quello che per molti anni &egrave; stato il modello &quot;d&#39;accesso&quot; al mondo Aston Martin, subisce un riposizionamento all&#39;ins&ugrave;.&nbsp;  La rinnovata Aston Martin Vantage, per prezzo, prestazioni, contenuti tecnici, fa un passo in avanti e verso l&#39;alto, avvicinando parecchio mondo delle GT, il mondo della pi&ugrave; grande (ma solo per dimensioni) DB12.&nbsp;  Il marchio inglese ha in programma l&#39;ampliamento dell&#39;offerta con la Valhalla, proposta ibrida e con motore V6 a motore posteriore-centrale, per sfidare progetti del calibro di Ferrari 296 GTB.&nbsp;Allora, la rinnovata Vantage, quali avversarie trover&agrave; sul mercato?&nbsp;    Prezzo  I prezzi italiani si posizioneranno oltre i 200 mila euro (questa l&#39;indicazione al cambio sterline-euro, con un prezzo da 193 mila euro nel Regno Unito), una fascia nella quale operano proposte come Ferrari Roma (oltre 205 mila euro) e un progetto che con Vantage condivide il motore: Mercedes-AMG GT, con un listino da oltre 198 mila euro.  Motore e peso  C&#39;&egrave; poi la nuova generazione di Maserati Granturismo, per prezzo (a partire da poco meno di 200 mila euro), a candidarsi quale alternativa ma dal profilo un po&#39; differente. A cominciare per la configurazione 2+2 dell&#39;abitacolo e per le dimensioni notevolmente superiori (4,95 metri).  Sotto al cofano, nuova Aston Martin Vantage e Mercedes-AMG GT condividono il V8 4 litri biturbo. Un&#39;unit&agrave; che sulla sportivissima inglese sviluppa ben 665 cavalli a 6.000 giri/min, contro i 585 cavalli della proposta tedesca, che si &quot;ferma&quot; a 800 Nm contro gli 880 Nm di coppia della Vantage.   Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell&#39;anno 2024!  Non solo numeri assoluti dalla propria ma anche una massa decisamente inferiore per Aston Martin: da 1.605 kg nella configurazione con optional di alleggerimento, contro i 1.895 kg della AMG GT (la pi&ugrave; &quot;ingombrante&quot; del terzetto, con 4,73 metri di lunghezza).    Ferrari Roma ha dalla propria un extra di leggerezza, visti i 1.570 kg dichiarati nonostante le dimensioni circa 20 cm superiori alla Vantage: 4,65 metri di lunghezza contro 4,47. Entrambe dichiarano una distribuzione delle masse 50:50 ed entrambe adottano una scocca in alluminio. A spingere la Roma, i 620 cavalli e 760 Nm di coppia dell&#39;otto cilindri, il cui regime di rotazione arriva a 7.500 giri/min.  Cambio  Le differenze tra la Roma e la Vantage proseguono alla voce trasmissione, dove Ferrari installa al posteriore e in blocco con il differenziale un cambio doppia frizione 8 marce, anzich&eacute; un automatico ZF con uguale numero di rapporti. Tutte adottano l&#39;installazione transaxle, del cambio al posteriore. Mercedes-AMG GT ricorre all&#39;automatico 9 marce trasformato con l&#39;eliminazione del convertitore di coppia e l&#39;installazione di un pacco frizioni multidisco.  Differenti sfumature tecniche, altre molto pi&ugrave; marcate nel design, fino a una proposta Ferrari Roma al momento &egrave; l&#39;unica ad affiancare l&#39;alternativa Roma Spider. Aston Martin potrebbe rinnovare la Vantage Roadster, di certo non accadr&agrave; per Mercedes-AMG GT.    Prestazioni  Quanto alle prestazioni velocistiche assolute, siamo nel perimetro delle supercar senza se e senza ma. La Vantage 2024, grazie al notevole balzo della potenza espressa dal V8, dichiara 325 km/h di velocit&agrave; massima e 3&quot;5 in accelerazione, sullo 0-100 orari. Ferrari indica oltre 320 km/h per la Roma e 3&quot;4 in accelerazione.  Numeri rispetto ai quali Mercedes-AMG GT, grazie alla trazione 4Matic+, quattro ruote motrici a ripartizione variabile, non sfigura sullo 0-100 km/h: 3,2 secondi il tempo dichiarato. In velocit&agrave; massima la GT non va oltre i 315 km/h. 

In comune hanno il motore V8 anteriore, molte altre le differenze. Ecco le schede tecniche a confronto tra Aston Martin, Ferrari e Mercedes nelle loro sportivissime Vantage, Roma, AMG GT

Aston Martin Vantage, numeri a confronto con Ferrari Roma e Mercedes-AMG GT

Il capo del design della Casa di Maranello, Flavio Manzoni, e quello commerciale e marketing, Enrico Galliera, svelano, in questa intervista, il simpatico retroscena che ha portato il brand del Cavallino Rampante a realizzare una spider come a Maranello non le faceva pi&ugrave; da oltre 50 anni  Un bicchiere di vino... Rosso Ferrari  Tante ottime idee nascono per caso, talvolta dietro un buon bicchiere di vino. &Egrave; ci&ograve; che &egrave; accaduto per la Ferrari Roma Spider, un progetto partito da un&#39;ipotesi del genio del design Flavio Manzoni, che ha iniziato a tracciare i primi schizzi dell&#39;ultima nata del Cavallino, in un&#39;enoteca, tra calici, fogli da disegno e matite, col supporto di Enrico Galliera, che ha intuito subito le potenzialit&agrave; di un progetto, quello di una spider a motore anteriore col tetto in tela, che da 54 anni la Ferrari non aveva pi&ugrave; affrontato. L&#39;ultima era stata la 365 GTS4 del 1969, da tutti conosciuta e divenuta un mito con il nome di Daytona Spider.&nbsp;   

Abbiamo scoperto come &egrave; nata l&#39;idea che ha dato il via al progetto della Roma Spider e ve lo sveliamo in questa intervista

Ecco com&#39;&egrave; nata la Ferrari Roma Spider

La guidi e dici: questa &egrave; davvero una Ferrari! Parola di chi le creature della Casa di Maranello le guida da molti anni. Ma, appunto per questo, viene da dire che rappresenta anche un bel passo avanti in termini di comfort. E&rsquo; un punto di svolta per pi&ugrave; motivi: segna il ritorno dopo 54 anni di una vettura scoperta del Cavallino a motore anteriore con capote in tela, dunque raccoglie una grossa e impegnativa eredit&agrave;, quella della 365 GTC4, da tutti conosciuta come Daytona Spider.  Roma Spider: Gran Turismo a cielo aperto  La Roma Spider, &egrave; una vera Gran Turismo scoperta che consente di andare a spasso, usando veramente un filo di gas, col contagiri fisso a 1000 giri, e la vettura che procede liscia, salvo poi scattare appena si affonda il piede sull&rsquo;acceleratore. La differenza di risposta e comportamento tra i vari programmi di guida consente di procedere in pieno relax e, un attimo dopo, di aggredire le&nbsp;curve. Quando ci si vuole godere il viaggio all&rsquo;aria aperta, si apprezza un comfort che ha effettivamente raggiunto gli standard di rivali allineate per il livello della potenza ma che sulla bilancia denunciano diversi kg in pi&ugrave;, &ldquo;spesi&rdquo; migliorare il comfort, un comfort che invece la Roma Spider ha raggiunto senza andare a compromettere il peso, che si ferma a 1.556 kg.   Ferrari, il ritorno della capote in tela  La novit&agrave; della capote in tela &egrave; stato un autentico jolly, che a Maranello se lo sono giocato al meglio. Lo staff del design, diretto da Flavio Manzoni, ha creato una vettura a dir poco bella e armoniosa nelle forme. Il tetto in tela ha poi aperto un mondo sul fronte delle possibilit&agrave; di personalizzazione. Il comfort si &egrave; dimostrato elevato anche nel confronto con le spider col tetto rigido.  Quanto costa la Ferrari Roma Spider  Il pezzo &egrave; sempre la nota dolente, almeno per i comuni mortali: costa 250.000 euro, optional, spesso irresistibili, esclusi; malgrado ci&ograve;, se ve la potete permettere, vi dovete mettere in fila, i tempi di consegna sono attorno ai 18 mesi, abbondanti.   

La Ferrari torna a a realizzare una spider con il tetto in tela e il risultato &egrave;... Giudicate voi

Ferrari Roma Spider, il primo test della spider che &egrave; una svolta

        La splendida cornice di Rabat, capitale del Marocco, &egrave; stata scelta da Ferrari come location mozzafiato per il nuovo spot promozionale della Roma Spider, l'ultimo gioiello proveniente dalla fabbrica di Maranello. Nel filmato, il modello sfreccia a tutta velocit&agrave; tra le strade della citt&agrave;, che si snodano tra l'antica Medina e il suggestivo lungomare affacciato sull'Oceano Atlantico.  Lusso italiano in Marocco Il video, pubblicato con entusiasmo sul canale ufficiale Ferrari di YouTube, ha subito catturato l'attenzione degli appassionati di auto di lusso in tutto il Marocco. L'iconografia di Rabat e del Marocco sono state reinterpretate in uno stile che richiama la Dolce Vita, con i motori ruggenti dei veicoli italiani che risuonano tra gli vicoli del XIV secolo. Non &egrave; la prima volta che l'ultimo modello del Cavallino fa la sua apparizione nel suggestivo paese nordafricano. Infatti, durante la Cavalcade 2023, prestigioso evento automobilistico che si &egrave; svolto lo scorso marzo, la Roma Spider &egrave; gi&agrave; apparsa per le strade di Marrakech.  Scopri gli annunci usato Ferrari       

Nella suggestiva cornice di Rabat, il video promozionale della Casa di Maranello ha gi&agrave; conquistato gli appassionati del Cavallino

Ferrari Roma Spider, in Marocco per lo spot

La Ferrari rispolvera il tetto in tela per la versione spider della Roma. Guardala qui

Ferrari Roma Spider, spettacolo a cielo aperto

        Si chiama Tempesta Verde ed &egrave;, probabilmente, uno dei tuning pi&ugrave; folli e vistosi mai realizzati su una Ferrari. A dare vita a questa particolarissima reinterpretazione della Roma &egrave; Mansory, tuner tedesco noto per le sue elaborazioni spesso sopra le righe. Contraddistinta dalla tinta bicolore verde e bianca, presente sia sulla carrozzeria che nell'abitacolo, la Roma rivista e corretta da Mansory sfoggia anche uno specifico pacchetto aerodinamico con componenti in carbonio, e un motore potenziato fino a esprimere 710 cavalli di potenza, per una velocit&agrave; massima di 332 km/h. Ferrari Vision Gran Turismo, l'hypercar che corre solo nei videogame  Tuning in verde per la Roma All'interno del panorama del tuning, Mansory da sempre spicca per l'eccentricit&agrave; delle due creazioni, spesso caratterizzate da interventi estetici molto sopra le righe. Non fa eccezione l'elaborazione della Ferrari Roma battezzata Tempesta Verde e caratterizzata da una verniciatura bianca e verde. Impossibile da non notare, la Roma by Mansory porta in dote anche il pacchetto aerodinamico precedentemente sviluppato dal tuner per questo modello, e che include diversi componenti come spoiler posteriore, estrattore, minigonne, convogliatori d'aria e altro ancora. Il tutto realizzato in fibra di carbonio per tenere sotto controllo il peso. Anche all'interno domina il verde, alternato da elementi in bianco e dal Tricolore italiano, scelto da Mansory come elemento decorativo per il tunnel centrale e presente anche sui bordi dei paddle dietro al volante, anch'esso verde. A completare l'opera c'&egrave; un significativo upgrade tecnico, che permette alla Ferrari Roma di guadagnare potenza e coppia e di migliorare sensibilmente le sue prestazioni. La Tempesta Verde eroga infatti 710 cavalli (+90 rispetto al modello di serie) e 865 Nm (+105), con un'accelerazione sullo zerocento in soli 3&rdquo;1 (contri 3&rdquo;4 della Ferrari di base) e una velocit&agrave; di punta di 332 km/h, vale a dire 12 in pi&ugrave; della Roma di serie. Supercar, i 10 tuning pi&ugrave; folli che hanno stravolto i modelli originali       

Il tuner tedesco ha realizzato una versione estrema della coup&eacute; di Maranello: crescono anche le prestazioni

Ferrari Roma, il folle tuning in verde di Mansory

        Il fascino della Ferrari Roma e l&rsquo;eleganza di una Limousine. Ritoccare un gioiello di Maranello sembra quasi un&rsquo;eresia, eppure quando a metterci le mani sono dei design di grande livello, il risultato pu&ograve; essere davvero strabiliante. &Egrave; il caso di Sugar Show che ha pensato di prendere una Ferrari Roma e trasformarla in un&rsquo;accattivante berlina.  Ferrari Roma Tailor Made, ispirazione unica dal Giappone Cosa cambia e cosa resta Chiss&agrave; se al mondo esiste qulche multimilionario che non acquista una Ferrari Roma soltanto perch&egrave; poco spaziosa. Proprio per lui il designer Sugardesign ha voluto immaginare come potrebbe essere il gioiello di Maranello ma con 4 porte. Nera o rossa? C'&egrave; l'imbarazzo della scelta. Le foto del render sono state pubblicate sulle pagine social con tanto di didascalia: &ldquo;Non credo che ci sia domanda da parte dei consumatori per quest'auto, ma credo che dovrebbe esistere&rdquo;.  Effettivamente, guardando la bellezza di questa vettura, &egrave; assurdo pensare che possa rimanere solo un&rsquo;idea. L&rsquo;automobile ha mantenuto in generale le sembianze della Ferrari Roma ma sembra essere stata &ldquo;allungata&rdquo; per adattarsi alle 4 porte. Il motore non &egrave; stato modificato: confermato quindi il V8 biturbo da 4,0 litri da 612 CV che conferma la velocit&agrave; massima raggiungibile a 320 km/h&rdquo;. Ferrari Roma Spider, si torna al lavoro sulla versione scoperta       

Il designer Sugar Show ha pensato di "allungare" la Rossa di Maranello per trasformarla in una quattro porte

Una Ferrari Roma Limousine? Ecco come si trasformerebbe la supercar

Il designer Sugar Show ha voluto trasformare una Ferrari Roma in una quattroporte. Il render è davvero sensazionale e mostra la berlina "allungata" con motore V8 biturbo da 4,0 litri da 612 CV con cui si può raggiungere una velocità massima di 320 km/h

Ferrari Roma diventa Limousine col render di Sugar Show

        Non solo Ferrari Purosangue e una nuova supercar, derivata dalla SF90 Stradale e da tempo in fase di sviluppo. Tra le novit&agrave; alle quali si lavora a Maranello c'&egrave; un progetto che sembrava essere tramontato. Cos&igrave; sembrerebbe non essere, dopo gli avvistamenti della Ferrari Roma Spider per le strade intorno alla fabbrica.  Roma Spider diversa dalla Portofino M Il muletto &egrave; finito nelle riprese del canale YouTube Varryx, in due differenti livelli di mascheratura della carrozzeria. Entrambi confermano una soluzione di tetto in tessuto, ad apertura elettrica, diverso dalla soluzione di tetto rigido apribile adottata dalla Ferrari Portofino M. Diversissime nel design, i due progetti condividono in gran parte il posizionamento nella gamma, il prezzo e la base tecnica, con il motore V8 3.9 litri twin turbo che, sulla Roma, esprime 620 cavalli. Tutte le novit&agrave; Ferrari in cantiere Quello del progetto Roma Spider &egrave; solo l'ultimo di una serie di avvistamenti su nuovi modelli in fase di sviluppo. Ferrari ha avviato anche il progetto che porter&agrave; all'erede della Ferrari 812 Superfast, sar&agrave; su una nuova architettura modulare in alluminio e proprio nei mesi scorsi &egrave; stato avvistato con un design del frontale ispirato alla coup&eacute; Roma. Muletti che non di rado Ferrari ha impiegato per lo sviluppo di singole componenti, mixando carrozzerie e soluzioni tecniche.       

I muletti avvistati a Maranello suggeriscono un progetto destinato a vedere la luce prossimamente. Diversa dalla Portofino M lo sarebbe anzitutto per la capote

Ferrari Roma Spider, si torna al lavoro sulla versione scoperta

Ispirata alla artigianalità giapponese, sarà esposta alla New York Design Week. Personalizzazione realizzata dal programma speciale di Maranello in sinergia con Evan Orensten e Josh Rubin, co-fondatori del magazine americano di design Cool Hunting.

Ferrari Roma Tailor Made, pezzo unico

Nuovo design arricchito dalla fibra di carbonio, cerchi in lega leggera di colore nero e interni in pelle rossi sono solo alcuni degli elementi che differenziano la Gran Turismo due porte del Cavallino con il tuning di Mansory. Il motore è stato portato a 720 CV di potenza, con una velocità massima raggiungibile di 332 km/h e uno scatto da 0/100 km/h in 3,15 secondi. 

Ferrari Roma, tuning by Mansory

Accattivante e aggressiva gi&agrave; di per s&eacute;, la Ferrari Roma (gi&agrave; sottoposta a modifiche dalla DMC, che l&#39;ha portata a 708 CV) non avrebbe bisogno di ulteriori ritocchi. La versione elaborata da Mansory per&ograve; &egrave; riuscita a rendere il modello ancora pi&ugrave; affascinante, con un design arricchito dalla fibra di carbonio e un motore ancora pi&ugrave; potente.  100 cavalli in pi&ugrave;  Il colore rosso, obbligatorio quando si parla di Ferrari, &egrave; rimasto lo stesso, il resto &egrave; tutta farina del sacco di Mansory, azienda tedesca specializzata nell&#39;elaborazione di autovetture ad alte prestazioni. Tra le differenze maggiori rispetto al modello presentato a Maranello c&rsquo;&egrave; l&rsquo;aggiunta della fibra di carbonio su gran parte della carrozzeria, comprese le calotte degli specchietti, lo spoiler posteriore che regala un aspetto ancor pi&ugrave; aerodinamico, il diffusore posteriore e le minigonne. Il rosso e il nero sono i protagonisti di questo touning, un contrasto presente anche negli interni in pelle. I cerchi in lega leggera invece sono interamente neri.  Per quanto riguarda il motore, di base V8 biturbo da 3,9 litri che eroga 620 CV, il potenziamento &egrave; notevole. Il propulsore arriva ora a 720 CV, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h &egrave; passato dai 3,4 secondi a 3, 15 secondi. La velocit&agrave; massima invece si attesta intorno ai 332 km/h.  Ferrari F8 Tributo, Mansory non si accontenta: arriva una nuova F8XX   

Nuovo aspetto e maggiore potenza: le modifiche apportate dall&rsquo;azienda tedesca rendono questa Gran Turismo ancora pi&ugrave; affascinante

Ferrari Roma, con il tuning di Mansory sprigiona 720 CV

        Il nuovo progetto del tuner tedesco DMC far&agrave; gola a coloro che vogliono osare ma senza intaccare troppo la vettura originale. &Egrave; per questo che le modifiche apportate alla Ferrari Roma (che, gi&agrave; di per s&eacute;, non avrebbe bisogno di alcun cambiamento) ne lasciano inalterata l&rsquo;eleganza, ma intervengono con un body kit e alcune modifiche al motore per aumentarne, sempre con raffinatezza, cattiveria e grinta.  Il body kit Iniziamo con il body kit in fibra di carbonio che ne aumenta le gi&agrave; elevati doti aerodinamiche, ma non ne modifica troppo il look. Sono compresi uno splitter anteriore, le minigonne laterali e lo spoiler posteriore sul portellone: tutti accessori che possono essere installati con facilit&agrave; senza dover rimuovere nulla dell&rsquo;auto originale.&nbsp;Ci sono poi sospensioni ribassate, che riducono l&rsquo;altezza da terra di 35 mm e nuovi cerchi in lega Pur Wheels da 21&rdquo; all&rsquo;anteriore e da 22&rdquo; al posteriore. Il cliente pu&ograve; infine scegliere la finitura, opaca o lucida. Per quanto riguarda gli interni ci sono vari colori e rivestimenti disponibili (tra cui pelle e Alcantara) con un ampio margine di personalizzazione. Aumenta la potenza Passiamo al motore e alla prestazioni. Il V8 biturbo da 3.9 litri della Ferrari Roma dopo la cura DMC riesce a erogare 708 CV e 888 Nm (rispetto ai 620 CV e 760 Nm di serie). Gli interventi riguardano soprattutto la mappatura della centralina e il controllo elettronico della pressione di sovralimentazione. Adesso la vettura sfreccia fino a 326 km/h e accelera da 0 a 100 in 3,2 secondi e da 0 a 200 in 8,9. Ferrari F8 Spider, con Novitec supera quota 800 cavalli        

Il body kit in fibra di carbonio aumenta le doti aerodinamiche, ma non modifica troppo il look. Gli interventi al motore alzano potenza e prestazioni con lo 0-200 coperto in meno di 9"

Ferrari Roma, cattiva ma elegante: con DMC il "fuoco" sale fino a 708 CV

Il nuovo progetto del tuner tedesco sul modello del Cavallino interviene col body kit in fibra di carbonio aumentando le sue doti aerodinamiche ma non ne stravolge il design. Altre modifiche, poi, al motore: il V8 biturbo da 3.9 litri ora riesce a erogare 708 CV e 888 Nm (rispetto ai 620 CV e 760 Nm di serie) e tocca una velocità massima di 326 km/h  

Ferrari Roma by DMC

In un momento complesso come quello che stiamo vivendo, i bambini delle famiglie meno benestanti rischiano di pagare un prezzo molto alto. A causa della pandemia infatti in molti luoghi le attivit&agrave; educative non vengono assicurate regolarmente, e i pi&ugrave; piccoli rischiano di perdere l&#39;opportunit&agrave; di frequentare la scuola. Per permettere loro di continuare a imparare, Save the Children si sta occupando di fornire materiale didattico e risorse per studiare a casa a 700mila nelle zone rurali degli Stati Uniti, anche grazie al supporto di privati. Come Ferrari, che mettendo all&#39;asta un esemplare della nuova Roma ha raccolto 750mila dollari.  Ferrari vince il Car Design Award con la Roma  A sostegno dei meno fortunati  L&#39;iniziativa che ha visto protagonista Ferrari &egrave; stata finalizzata a raccogliere fondi per le attivit&agrave; statunitensi di Save the Children. La Casa di Maranello ha messo all&#39;asta una Roma che, nonostante un prezzo di listino di poco superiore ai 200mila euro, &egrave; stata venduta per ben 750mila dollari (circa 630mila euro). Questo risultato &egrave; stato annunciato in occasione della serata di gala virtuale intitolata &quot;Kid Strong Together&quot;, grazie anche al supporto di Adam Levine, leader della band Maroon 5, e di sua moglie, la modella Behati Prinsloo, che si sono messi a disposizione promuovendo l&#39;iniziativa. Il denaro raccolto aiuter&agrave; migliaia di bambini a continuare a imparare ricevendo materiale didattico, giochi educativi e libri, mentre le loro famiglie avranno a disposizione contenuti gratuiti e supporto per istruire i figli anche a casa.  &quot;Questo &egrave;&nbsp;stato un periodo in cui il sostegno ai bambini, e lo sguardo rivolto al futuro, sono stati punti focali per molti di noi &ndash; ha spiegato il presidente di Ferrari Nord America, Matteo Torre - Su quel futuro abbiamo voluto investire in modo tempestivo e adeguato attraverso questo contributo a Save the Children, offrendo una delle prime Ferrari Roma che stanno per arrivare sul mercato&quot;.    &quot;Behati ed io siamo onorati dell&rsquo;opportunit&agrave;&nbsp;di sostenere Save the Children &ndash; ha aggiunto Adam Levine - di aver contribuito a far conoscere questa iniziativa, contribuendo con Ferrari a un risultato vincente. Dare ai bambini l&#39;istruzione che meritano &egrave; la strada maestra per la loro crescita personale e per offrire loro migliori opportunit&agrave;. &Egrave;&nbsp;una causa molto significativa per noi&quot;.  Guido Meda: Leclerc e gli dei dell&#39;auto meritano rispetto 

La Casa di Maranello ha messo all&#39;asta una supercar, il cui ricavato da 750mila dollari, quasi 630mila euro, consentir&agrave; a migliaia di bimbi di continuare a imparare

Ferrari Roma va all&#39;asta per i bambini di Save the Children

Ferrari mette in bacheca un nuovo trofeo, guadagnato stavolta grazie alla nuova Roma. La coup&eacute; 2+ del Cavallino &egrave; stata infatti insignita del prestigioso premio Car Design Award, nella categoria dedicata alle auto di produzione. La cerimonia di consegna dei premi &egrave; avvenuta per la prima volta in modalit&agrave; totalmente digitale.  Distrugge la Ferrari F40 dopo mezz&#39;ora: danno da record  Giuria internazionale  Quello del Car Design Award &egrave; uno dei premi pi&ugrave; prestigiosi nel settore dello stile automobilistico. Organizzato per la prima volta dalla rivista italiana Auto&amp;Design nel 1984, il concorso &egrave; stato svolto regolarmente fino al 1997. per poi riprendere, in forma moderna, dal 2016. Tre le categorie che vengono prese in considerazione ogni anno: vetture di produzione, concept car e brand design language, dedicato al Costruttore che meglio &egrave; riuscito a proporre un nuovo linguaggio stilistico per la sua gamma.  La giuria &egrave; composta da giornalisti specializzati provenienti da tutto il mondo. Che alla fine hanno eletto la Ferrari Roma come vettura vincitrice del Car Design Award 2020 per la sezione auto di produzione. Queste le motivazioni: &ldquo;Il team di progettazione Ferrari, guidato da Flavio Manzoni, ha fatto un lavoro incredibile con la Roma. Questa vettura riprende le classiche linee di una gran turismo e le proietta nel 21&deg; secolo attraverso forme sensuali, evocative e all&rsquo;avanguardia&rdquo;.    Alla Ferrari &egrave; stato assegnato il trofeo dedicato, realizzato appositamente da Brembo. Nella sua categoria, la Roma ha battuto le altre due finaliste Porsche Taycan e Land Rover Defender. Nella sezione concept car a vincere &egrave; stata invece la Hyundai Prophecy, mentre il premio per il miglior brand design language &egrave; stato assegnato a Porsche.  Ferrari, l&#39;ibrido V6 torna in pista a Fiorano  Tris di successi  Quella della Roma non &egrave; la prima affermazione del Cavallino nel concorso organizzato da Auto&amp;Design. La Casa di Maranello si era infatti imposta in altre due occasioni: nel 1985 con la Ferrari Testarossa e nel 1990 nella categoria concept car con la Pininfarina Ferrari Mythos.    La Roma rappresenta un punto di svolta nello stile del Cavallino, che su questa inedita coup&eacute; ha sperimentato soluzioni stilistiche inedite e di rottura, come l&#39;abbandono dei fanali circolari al posteriore. Pur mantenendo una linea elegante e fedele alla tradizione della Rossa. Non a caso la principale fonte d&#39;ispirazione per questa Ferrari, come ha rivelato la Casa, &egrave; stata una delle vetture pi&ugrave; iconiche mai prodotte a Maranello: la 250 GT Berlinetta Lusso.  Novitec, il tuning dell&#39;Icona Ferrari Monza SP1 

La nuova coup&eacute; del Cavallino si &egrave; aggiudicata il prestigioso riconoscimento nella categoria delle auto di produzione

Ferrari vince il Car Design Award con la Roma

Più che una prova su strada, un privilegio. Guidare la Ferrari Roma, va oltre. Se poi c’è l’opportunità di farlo nella città che gli ha dato in “prestito” il nome, allora è qualcosa che va oltre la grande bellezza. Ecco la nostra prova Capitale della berlinetta Dolce Vita

Prova Ferrari Roma: il video del test drive d'eleganza nella Capitale

        La Dolce Vita romana resa celebre dal film di Federico Fellini, il lusso degli anni &lsquo;60 e un certo stile di vita edonistico sono i motivi conduttori che hanno ispirato il design della nuova Ferrari Roma, la nuova Granturismo del Cavallino a motore anteriore. &Egrave; una GT che strizza l&rsquo;occhio al passato e vuol far rivivere le linee classiche delle Ferrari anni &lsquo;50 e &lsquo;60 come la 250 GT Lusso o la 330 GTC.  La Roma &egrave; una berlinetta a motore anteriore dalle linee eleganti e sinuose che si differenzia fortemente nel design dalle Ferrari pi&ugrave; sportive: tanto sono spigolose e squadrate queste ultime, tanto &egrave; morbida e arrotondata nelle sue forme la Roma. Si riconosce esteriormente davanti per un&rsquo;originalissima calandra con una griglia (di plastica) a trama larga nel colore della carrozzeria. Dietro &egrave; originalissima la soluzione dei fari lineari e non pi&ugrave; tondi perfettamente integrati nel design del portellone.  Omologata per 4, posto per 2+ La Roma &egrave; una 2+, dicitura che nelle tradizione Ferrari identifica una vettura a due posti dotata per&ograve; di due posti supplementari posteriori di piccola dimensione, adatti quindi non a degli adulti ma a bambini oppure per riporre oggetti che in una due posti secchi non si sa mai dove collocare. In ogni caso la Roma &egrave; omologata per quattro persone. &Egrave; una vera Granturismo, cio&eacute; un&rsquo;auto adatta per lunghi viaggi e sgroppate autostradali ad elevata velocit&agrave; come per passeggiate pi&ugrave; turistiche su strade collinari e di montagna, ma sempre nel massimo comfort. In questo si differenzia nettamente dalle berlinette sportive che montano lo stesso motore V8 ma in posizione posteriore ed hanno un&rsquo;indole pi&ugrave; sportiva e adatta anche all&rsquo;uso in pista. Il modello che mancava a Maranello  Nella gamma Ferrari la Roma diventa uno dei modelli entry level, se cos&igrave; si pu&ograve; dire per un&rsquo;automobile che costa 201.000 euro. Ma comunque ben al di sotto dell&rsquo;altra GT in gamma, la GTC4 Lusso che &egrave; di dimensioni superiori ed &egrave; ormai a fine vita. Il prezzo della Roma &egrave; un pizzico superiore &ndash; appena 5mila di euro di pi&ugrave; &ndash; rispetto alla Portofino, la coup&eacute;/cabriolet a tetto retrattile. Le dimensioni sono simili: la Roma &egrave; lunga 4,65 metri e larga 1,97 metri. Ha un passo di 2670 mm, uguale a quello della Portofino. &Egrave; spinta dal medesimo V8 biturbo di 3,9 litri che ormai motorizza quasi tutta la gamma Ferrari, dalla Portofino alla F8 Tributo, sportive estreme comprese. In questo caso per&ograve; la potenza erogata dal V8 &egrave; stata contenuta in 620 cavalli a 7500 giri/minuto. Una cavalleria pi&ugrave; che sufficiente per prestazioni sportive degne di una Ferrari, senza per&ograve; la necessit&agrave; di dover far frullare il V8 ad altissimi regimi per superare i 700 cv come sulle berlinette sportive.  Le novit&agrave; al debutto La Roma introduce tre novit&agrave; assolute nella gamma delle Granturismo Ferrari: il manettino su volante a cinque posizioni di mappatura, il cambio dual clutch (a doppia frizione) a 8 marce al posto del vecchio 7 marce usato su GTC e su Portofino, e il nuovo abitacolo con cruscotto full digital e volante touch gi&agrave; visto sulla SF90 Stradale, la berlinetta ibrida. Il cambio 8 marce doppia frizione &egrave; un ottimo passo in avanti dal punto di vista tecnico perch&eacute; gli ingegneri del cavallino sono riusciti a realizzare una trasmissione che integra un rapporto in pi&ugrave; (8 marce appunto) e un pacco frizione con pi&ugrave; dischi compattando notevolmente la scatola cambio grazie all&rsquo;uso di tre alberini invece che quattro. Il nuovo cambio pesa 12 kg, circa 2,5 kg meno del precedente 7 marce nonostante abbia ha un rapporto in pi&ugrave; e riesce adesso a reggere anche fino a 1200 Nm di coppia. Mentre il motore V8 &egrave; montato davanti, il cambio &egrave; &egrave; montato posteriormente (schema transaxle) sotto al baule per bilanciare meglio i pesi. Abitacolo digitale  L&rsquo;abitacolo &egrave; davvero originalissimo: c&rsquo;&egrave; un nuovo cruscotto a tutto schermo, da 16&rdquo; che visualizza tre aree diverse oltre al contagiri centrale fisso che si possono selezionare a piacere (mappe, funzioni vettura, infotainment ecc) tramite un piccolo pad sulla razza destra del volante e si pu&ograve; anche mettere la mappa del navigatore a tutto schermo, per vedere la cartina nella pienezza dei 16 pollici. Il volante invece, come quello della SF90 Stradale, &egrave; di tipo touch.  Nel senso che rinuncia alla maggior parte dei bottoni e tasti per avere tutti pulsanti a sfioramento su un fondo nero lucido elegantissimo. Quando l&rsquo;auto &egrave; spenta il volante appare completamente nero; quando si accende si illuminano i vari tasti a sfioramento sulle razze.  Il rovescio della medaglia &egrave; che il classico tasto d&rsquo;avviamento rosso sul volante &egrave; scomparso, sostituito da un tasto a sfioramento che si illumina di bianco con la scritta &ldquo;start/stop&rdquo;. Elegante, ma non &egrave; la stessa cosa: i puristi storceranno il naso. Ma gi&agrave; sulla supersportiva ibrida SF90 Stradale &egrave; cos&igrave;&hellip;  Gli unici comandi fisici sul volante della Roma sono il manettino rotante e gli interruttori per tergicristalli e frecce, presumibilmente &egrave; un obbligo dovuto a normative di sicurezza europee. Il manettino possiede cinque mappature: Wet, Comfort, Sport Race e ESC off (ovvero controlli disabilitati).  La funzione sportiva Race &egrave; una novit&agrave; per la gamma GT Ferrari perch&eacute; alza la soglia d&rsquo;intervento di tutti i sistemi elettronici che aiutano la performance nella guida sportiva; fra questi il sistema FDE (Ferrari Dynamic Enhancer) che gestisce la dinamica laterale intervenendo singolarmente sui freni per aumentare il divertimento di guida. In pratica nella mappatura Race consente di derapare leggermente in curva, oltre il limite di un normale controllo di stabilit&agrave;, per rendere pi&ugrave; divertente la guida e permettere il piacere del controsterzo; ma sempre con la consapevolezza che i sistemi di controllo restano attivi e che oltre un certo angolo di derapata possono intervenire.  Come va su strada Al volante della Roma si apprezza il new style granturismo Ferrari. Il sound del motore da dentro &egrave; piacevole, ma non invasivo come su altre Ferrari; tra l&rsquo;altro l&rsquo;auto &egrave; priva di silenziatori per abbassare il peso generale (1570 kg) e possiede un nuovo filtro anti-particolato che abbassa ulteriormente le emissioni ma limita anche la rumorosit&agrave;. La guida &egrave; dolce, morbida, piacevole. Il motore sa spingere forte la macchina quando &egrave; necessario avere prestazioni in linea col nome Ferrari: infatti la Roma scatenando i suoi 620 cv schizza in avanti forte e riesce a coprire lo 0-100 in 3&rdquo;4, tocca i 200 all&rsquo;ora da fermo in appena 9,3 secondi. Pi&ugrave; rapida della Portofino, per farvi un&rsquo;idea. Nelle curve veloci la stabilit&agrave; viene aumentata da uno spoiler che fuoriesce automaticamente sotto il lunotto e consente di aumentare il carico verticale di 95 kg a 250 km orari.  Ma &egrave; nella guida pi&ugrave; turistica che si apprezza un lato che era sconosciuto alle Ferrari di una volta, rudi e pure. Questa Roma &egrave; docile e maneggevole, ha una coppia formidabile di 760 Nm che offre la massima spinta in un&rsquo;escursione di giri molto ampia, da 3000 a 5750 giri/minuto.  Il cambio 8 marce si pu&ograve; usare anche rinunciando ai paddle al volante in funzione automatica e allora si entra in una dimensione diversa: con guida in vera souplesse. Sembra fatta per viaggiare su strade turistiche e avere il tempo di ammirare il panorama.  I comandi touch al volante (gli stessi della SF90) richiedono invece un un po&rsquo; di abitudine. La Ferrari ha progettato questo sistema tenendo in mente il motto &ldquo;occhi sulla strada, mani sul volante&rdquo;: cio&eacute; non distogliere mai lo sguardo dalla strada davanti a s&eacute; e azionare tutte le funzioni del volante spostando soltanto i pollici mentre si tiene stretta la corona dello sterzo con le mani. Ma in realt&agrave; richiede un po&rsquo; di pratica perch&eacute; all&rsquo;inizio bisogna andare a cercare con lo sguardo il tasto touch che si vuole azionare perch&eacute; non c&rsquo;&egrave; nulla a rilievo che aiuti a trovarlo a tentoni. Fatta l&rsquo;abitudine la guida &egrave; piacevole e il sound non invasivo. Ferrari da understatement  &Egrave; una Ferrari fatta per passare inosservati, a differenza di tutte le altre Rosse. Una Ferrari per chi non vuole ostentare ma soltanto guidare e godersela. Infatti tra i colori offerti per la carrozzeria non c&rsquo;&egrave; nemmeno il classico rosso corsa Ferrari (sostituito da un elegante rosso scuro chiamato Portofino) ma un&rsquo;abbondanza di grigi e blu in varie tonalit&agrave;. Con la Roma la Ferrari punta a trovare nuovi clienti: di quelli che non hanno mai posseduto una Ferrari prima perch&eacute; era troppo vistosa.  La Roma va incontro ai desideri di quelli che non vogliono una supersportiva ma una elegante GT, discreta e non sfacciata. I clienti tipici di Porsche, Aston Martin e di certe Audi e BMW coup&eacute;.       

La nuova vettura di Maranello, isipirata ai fasti della Dolce Vita degli anni '50 e '60, non &egrave; una sportiva dura e pura da guidare con il coltello tra i denti, ma una GT che esalta e appaga i sensi alle andature turistiche

Ferrari Roma, prova su strada

Ecco come va su strada la Ferrari Roma, la GT di Maranello fatta per la guida turistica più che per attaccare i cordoli e mordere l'asfalto. Guardate qui il video a cura di Alberto Sabbatini

Ferrari Roma, primo test su strada VIDEO

Ecco le foto del primo test fatto con la Ferrari Roma, la GT di Maranello pensata per un utilizzo diverso da tutte le altre vetture prodotte dal Cavallino. Non una sportiva che mangia asfalto e cordoli, ma una Gran Turismo da vivere tutti i giorni anche passando inosservati.

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