        La sicurezza stradale &egrave; sempre pi&ugrave; al centro delle priorit&agrave; per il ministero dei Trasporti, ma la nuova campagna volta proprio a ricordare quanto sia importante essere prudenti, ma soprattutto adottare tutti i giusti comportamenti quando si &egrave; in auto, ha fatto abbastanza discutere. L'obiettivo era sensibilizzare in particolare i giovani, spesso disattenti, tanto che lo spot &egrave; stato diviso per &ldquo;aree tematiche&rdquo;: distrazione del telefono al volante, l&rsquo;utilizzo di sostanze stupefacenti e le oramai famose &ldquo;challenge&rdquo; sull'alta velocit&agrave; filmate con lo smartphone. Nel girarlo, per&ograve;, ci si &egrave; dimenticati di un importante dettaglio... Ci sono state cos&igrave; tante polemiche che, ha dichiarato il registra Daniele Falleri, i filmati verranno modificati, nel frattempo il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha fatto sapere che i filmati non sono ancora andati in onda sulla televisione pubblica e non &egrave; stata definita la loro programmazione.&nbsp; L'errore Il titolo della campagna fortemente voluta dal Ministero guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si chiama &ldquo;Fai l&rsquo;unica scelta possibile&rdquo;, come si legge nel comunicato del Mit, ma se lo si guarda, ci si accorge quasi nell'immediato che in nessun frame le persone coinvolte usano la cintura di sicurezza. Uno sbaglio inaccettabile, considerato che nello spot si parla di una serie di atteggiamenti che possono mettere a rischio conducenti e passeggeri che per&ograve; alla fine non usano il dispositivo di protezione, uno dei primi a salvare la vita. L'iniziativa, fra l'altro, &egrave; stata realizzata in collaborazione con l&rsquo;Arma dei Carabinieri e l&rsquo;Associazione Italiana Content e Digital Creators, e vede la partecipazione di Elisabetta Gregoraci, Giancarlo Fisichella e Luca Campolunghi, con il coinvolgimento dei ragazzi della Scuola romana di recitazione &ldquo;Action Academy&rdquo;. "Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella"       

Nelle immagini &egrave; evidente come nessun partecipante abbia utilizzato il dispositivo di protezione. La campagna verr&agrave; modificata, ha dichiarato il regista

Bufera contro Salvini: niente cinture nello spot sulla sicurezza stradale

        Il 2021 si &egrave; aperto sotto la spada di Damocle di una possibile crisi di Governo, paventata dal partito di maggioranza Italia Viva e che in queste ore si sta tentando di evitare. Se l'ipotesi della caduta dell'esecutivo resta concreta, sembra pi&ugrave; vicina la strada di un rimpasto governativo, che vedrebbe ancora al timone l'attuale presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ma che porterebbe molte novit&agrave; nei ministeri chiave. Incluso quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, attualmente presieduto da Paola De Micheli. Per il suo posto sarebbero in lizza due esponenti di spicco del Partito Democratico e di Italia Viva. Boschi e Delrio pronti per la poltrona? La De Micheli &egrave; salita a capo del ministero dei Trasporti nel settembre 2019 in contemporanea con l'insediamento del Governo Conte 2, prendendo il posto del contestato predecessore Danilo Toninelli. Ora la sua carica sarebbe tra quelle pi&ugrave; in bilico dell'attuale squadra governativa. Due i pretendenti alla sua poltrona, come riporta Repubblica: Maria Elena Boschi, rappresentante di spicco di Italia Viva ed ex ministra per le riforme costituzionali e per i rapporti col Parlamento; e Graziano Delrio, in quota PD, gi&agrave; titolare del dicastero di Porta Pia durante i Governi Renzi e Gentiloni. La carica &egrave; di primaria importanza poich&eacute; il Ministero in questione si occupa di tutte le reti infrastrutturali nazionali (strade, autostrade, ferrovie, porti e aeroporti). Multe auto, dal 1&deg; gennaio 2021 saranno meno care Tremano anche Di Maio e Lamorgese Oltre a quello dei trasporti, sono numerosi i dicasteri che potrebbero veder cambiare il loro titolare in vista del rimpasto governativo, come riportato ancora da Repubblica. Protagonista di questa rivoluzione Matteo Renzi, che potrebbe prendere il posto di Luigi Di Maio al Ministero degli Esteri, o di Luciana Lamorgese alla Farnesina. A rischio anche il posto del guardasigilli Alfonso Bonafede, che potrebbe essere rimpiazzato da uno tra i PD Andrea Orlando e Goffredo Bettini, o dal 5 Stelle Riccardo Fraccaro. Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, &egrave; in lizza per prendere il posto di Lorenzo Guerini alla Difesa, mentre Mario Turco, Roberto Chieppa e Alessandro Goraci sono i nomi che si fanno per accogliere la delega ai servizi segreti&nbsp;(attualmente detenuta ad interim dal premier Conte). Non sembrano in discussione i ruoli Lucia Azzolina (Istruzione) e Stefano patuanelli (Sviluppo Economico) mentre non ci sarebbe pi&ugrave; nulla da fare per Paola Pisano (Semplificazione), Nunzia Catalfo (Lavoro) e Vincenzo Spadafora (Sport): per loro, il destino sembra quello di lasciare i rispettivi dicasteri in breve tempo. L'editoriale del Direttore: Perdere 500mila auto in un anno impone delle scelte       

In vista del probabile rimpasto di Governo il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture sarebbe pronto ad una rivoluzione dei suoi vertici, insieme a numerosi colleghi di altri dicasteri

La Ministra dei Trasporti De Micheli a rischio sostituzione: i nomi dei nuovi candidati

        Tempo di dati per il mercato dell&rsquo;automobile, come ogni inizio mese. Tempo anche di analisi, con risultati tutt&rsquo;altro che incoraggianti per un 2020 che sembra non finire mai. Il segno meno &egrave; pesantissimo, un totale di 1.261.802 automobili vendute tra gennaio e novembre con una percentuale del -28,97% per le immatricolazioni rispetto ai primi undici mesi del 2019. Un trend negativo che &egrave; il risultato della pandemia e delle difficolt&agrave; economiche che ogni mese hanno afflitto gli italiani; anche novembre non ha fatto eccezione, facendo registrare un calo rispetto a novembre 2019: -8,34% di vendite, con 138.405 auto immatricolate. I dati sono riportati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti . FIAT IN POSITIVO Il gruppo Fca va controcorrente rispetto al mercato generale, con un novembre positivo e un +1,4%. In tutto il 2020, per&ograve;, &ldquo;solo&rdquo; 299.690 immatricolazioni, -28,83% rispetto all'analogo periodo del 2019. L&rsquo;autunno ha portato ossigeno nelle casse del Gruppo, continua il trend di crescita gi&agrave; registrato a settembre e ottobre: il merito va anche al lancio di Jeep 4xe ibrida plug-in, Fiat Panda, 500 e Lancia Ypsilon Hybrid. MARCHI, TOP 5 Nella classifica dei Marchi pi&ugrave; venduti, la gamma Fiat stabile al primo posto nonostante un calo dell&rsquo;1,99%, con 21.776 unit&agrave; vendute; nella Top 5 solo Renault fa registrare un miglioramento, +9,5% con 9.291 immatricolazioni che valgono il podio ai danni di Ford, il Marchio calato pi&ugrave; bruscamente (-17,05% e 8.311 vendite); Peugeot &egrave; quinta, perdendo qualcosa rispetto a novembre 2019 ma rimanendo a galla con 7.896 auto; l&rsquo;unica in doppia cifra in classifica, a parte Fiat, &egrave; la tedesca Volkswagen soffre molto rispetto a novembre 2019 (-15,49%) ma segna 11.882 immatricolazioni nell&rsquo;ultimo mese. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino PREOCCUPAZIONE Il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, ammonisce: "&Egrave; evidente che &egrave; assolutamente necessario che le Camere approvino gli emendamenti volti a rifinanziare gli incentivi alla rottamazione nella Legge di Bilancio. Da studi accurati emerge che anche per gli incentivi 2020 il costo per l'Erario &egrave; stato ampiamente compensato dal maggior gettito Iva sulle vetture vendute in pi&ugrave; e che l'impatto sull'ambiente, in termini di risparmio di CO2, degli incentivi per le auto ad alimentazione tradizionale &egrave; stato superiore a quello per le auto a basso impatto. Si rafforza l'esigenza di incentivare l'acquisto anche di auto di ultima generazione con alimentazioni tradizionali&rdquo;. IBRIDO AL 23% Anche Anfia, Federauto e Unrae si uniscono a Promotor, nella richiesta di sostegno e di misure da parte del Governo per risollevare il settore dell&rsquo;automotive e il rinnovamento del parco vetture in chiave ecosostenibile. I dati, in senso ecologico, sono per&ograve; nella direzione giusta: l&rsquo;ibrido guadagna il 206,7%; Plug-in +403,1%; elettrico con +350,4%. Calano le immatricolazioni delle auto a benzina, -37,4%, diesel (-28,4%) e metano (-30,8%). Sono percentuali relative, naturalmente, dati i numeri molto diversi tra le alimentazioni tradizionali e i motori green, ma il dato pi&ugrave; interessante &egrave; che l&rsquo;ibrido copre ora il 23% del mercato, avvicinando benzina e diesel che si fermano rispettivamente al 31% e al 29%. &nbsp; Top 10 Marchi pi&ugrave; venduti in Europa a ottobre 2020       

Dati pesantissimi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: negli ultimi 11 mesi -28,97% di vendite rispetto allo stesso periodo del 2019. Solo Fiat continua il trend positivo, ma tutto il settore automotive &egrave; preoccupato

Immatricolazioni, novembre -8,34%: le associazioni chiedono interventi

        L'aumento dei contagi da Covid-19 in questo inizio di autunno sta preoccupando le istituzioni, impegnate ad arginare il virus per evitare nuovi lockdown generalizzati. Tra i nodi pi&ugrave; rivelanti c'&egrave; quello dei trasporti pubblici, che rappresentano per molti cittadini il momento di maggiore contatto con altre persone e in cui &egrave; meno facile rispettare il distanziamento. La decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti &egrave; tuttavia quella di mantenere inalterate le norme finora vigenti, ossia che i mezzi pubblici possano essere pieni fino all'80% della loro capienza. In tanti per&ograve; chiedono ulteriori scaglionamenti degli orari d'ingresso delle scuole per diluire la presenza degli studenti su autobus, metropolitane e pullman. Patente, i punti tolti saranno notificati solo via mail o smartphone Pieni fino all'80% Il tema di un'eventuale modifica delle norme che regolano i mezzi pubblici in tempi di pandemia &egrave; stato affrontato ieri nel tavolo convocato dalla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli. Al termine dell'incontro, a cui hanno preso parte anche esponenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, &egrave; stato deciso di mantenere inalterate, almeno per il momento, le norme che limitano la il riempimento dei mezzi pubblici all'80% della loro capienza. Nessuna riduzione dei posti, quindi, in quanto stando ai dati del Ministero autobus e metropolitane al momento registrano in media il 55,60% dei posti occupati.  Da pi&ugrave; parti tuttavia arrivano richieste di migliorare le condizioni di sicurezza sui mezzi pubblici, aumentando il numero delle corse e scaglionando gli ingressi nelle scuole. Soprattutto quelle di grado superiore, i cui studenti tendono a usare pi&ugrave; di tutti gli altri i mezzi per arrivare in classe. Una proposta che, pur tra le polemiche, &egrave; sostenuta da sempre pi&ugrave; Regioni, con in testa la Lombardia: &ldquo;In questo modo &ndash; spiega l'assessore ai Trasporti e Mobilit&agrave; sostenibile, Claudia Maria Terzi - &egrave; possibile alleggerire la pressione sul trasporto pubblico locale, che per&ograve;, va detto, registra un tasso di frequentazione assolutamente nei limiti dell'80% previsti dal Comitato tecnico scientifico&rdquo;. Dal Ministero arrivano aperture alle Regioni, con la promessa di aprire tavoli locali per affrontare le situazioni di maggiore criticit&agrave;. Contrari a un ulteriore scaglionamento degli ingressi sono per&ograve; i presidi, secondo cui proseguire su questa strada &egrave; &ldquo;impossibile&rdquo;. Nuovo Codice della Strada, agenti di polizia: multe anche fuori servizio       

Dalle Regioni la richiesta di scaglionare ulteriormente gli ingressi delle scuole

4 risultati per 'ministero dei trasporti'

Bufera contro Salvini: niente cinture nello spot sulla sicurezza stradale

La Ministra dei Trasporti De Micheli a rischio sostituzione: i nomi dei nuovi candidati

Immatricolazioni, novembre -8,34%: le associazioni chiedono interventi

Mezzi pubblici, il Ministero conferma la capienza all'80%