        La tragica notizia di Stella, la bambina morta a Roma dopo essere stata abbandonata in auto per ore, ha fatto riemergere il dibattito sui seggiolini e i dispositivi anti-abbandono dei bambini. L'apposita legge infatti era stata approvata il 1&deg; luglio 2018, per entrare in vigore il 7 novembre 2019, proprio per evitare tragedie come quella avvenuta recentemente nella Capitale. Ci sembra dunque utile ricordare le informazioni fondamentali di questa norma. La scelta giusta: bambini, giovani e neopatentati. La guida alla &ldquo;prima guida&rdquo; Seggiolini e dispositivi anti-abbandono: le informazioni fondamentali I bambini coperti dalla legge sono tutti coloro da 0 a 4 anni di et&agrave;, ma coinvolge anche chi viaggia con i suddetti bimbi. I dispositivi sono obbligatori su auto, autocarri e camion con targa italiana condotti da residenti in Italia o da residenti all'estero, ma anche veicoli con targa estera su un veicolo guidato da residenti in Italia.I dispositivi anti-abbandono possono essere: integrati nel veicolo, ovvero le auto possono essere dotate di dispositivi che segnalano la presenza del bambino; integrati nel seggiolino, senza bisogno di accessori dato che il seggiolino gi&agrave; rileva la presenza o meno del bambino; indipendenti, quelli pi&ugrave; diffusi, che nella maggior parte dei casi sono sensori da installare sotto la seduta del seggiolino che rilevano la presenza del bambino.II dispositivo anti-abbandono deve segnalare l'abbandono di un bambino di et&agrave; inferiore a 4 anni, sul veicolo sul quale &egrave; trasportato, da parte del conducente del veicolo stesso mediante l'attivazione di un allarme; il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo; al momento dell'attivazione, il dispositivo deve dare un segnale di conferma al conducente; nel caso in cui il dispositivo rilevi la necessit&agrave; di dare un allarme, quest'ultimo deve attirare l'attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici percepibili all'interno o all'esterno del veicolo; se alimentato da batteria, il dispositivo deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente; i dispositivi anti-abbandono possono essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l'invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate. Cosa si rischia se non si utilizzano Chi non rispetta l'obbligo di utilizzo rischia una multa da 81 a 326 euro. Nel caso di recidiva entro due anni, &egrave; prevista anche la sospensione della patente da 15 a 60 giorni. Possibili zone grigie Gli equivoci sull'interpretazione delle norme possono nascere sui dispositivi che richiedono un intervento attivo da parte del conducente, ad esempio l'attivazione del Bluetooth sul proprio smartphone per ricevere gli allarmi. Ma anche sui dispositivi accessori sulla seduta che aumentano l'altezza del bambino e, di conseguenza, modificano le caratteristiche di sicurezza dei seggiolini originariamente omologati in base all'altezza specifica del piccolo.&nbsp; Cerchi un'auto nuova? Consulta il listino completo di Auto       

La recente tragedia della bimba romana morta dopo essere rimasta in auto per ore ha riacceso le luci sulle norme relative alla sicurezza dei pi&ugrave; piccoli

Seggiolini e dispositivi anti-abbandono bambini, la legge in Italia

        Gli italiani non indossano correttamente le cinture, e tendono a non rispettare numerose norme per la sicurezza stradale. &Egrave; lo scenario che emerge dalla Ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti, commissionata da ANAS per capire quanto gli automobilisti e i passeggeri siano attenti alla propria e all'altrui sicurezza. I dati emersi sono tutt'altro che positivi: secondo lo studio, infatti, circa il 30% delle persone non indossa le cinture di sicurezza, percentuale che sale all'80% per i passeggeri che occupano i sedili posteriori. Inoltre, sono molto diffusi comportamenti scorretti e pericolosi come l'utilizzo di dispositivi elettronici alla guida e il mancato inserimento delle frecce in fase di sorpasso o cambio corsia. Situazione grave anche per quanto riguarda i dispositivi di ritenuta per i bambini (i seggiolini). Cybex Anoris T i-Size, il primo seggiolino bambini con airbag integrato Cinture e seggiolini, tanti non ne fanno ancora uso Poco rispetto delle norme e un utilizzo limitato dei dispositivi di sicurezza. &Egrave; questo il preoccupante scenario che emerge dalla Ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti, condotta dallo Studio Righetti e Monte Ingegneri e Architetti Associati, e presentata nell'ambito del convegno "Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime". Lo studio, commissionato da ANAS, &egrave; stato presentato il 21 novembre. Non una data casuale: si tratta, infatti, del giorno dedicato alla memoria delle vittime della strada. La ricerca ha preso in esame un campione di 6mila persone, concentrandosi su alcuni aspetti fondamentali per la sicurezza in auto, a partire dalle cinture. Che, secondo quanto emerso, vengono usate in maniera decisamente minore rispetto a quanto previsto dal Codice della Strada. In particolare, il 28,38% dei guidatori non indossa le cinture, dato che sale al 31,87% per quanto riguarda il passeggero anteriore e ben l'80,12% per i passeggeri che occupano i sedili posteriori. Numeri molto lontani dalla media europea, in cui solo il 10% degli occupanti anteriori e il 29% di quelli posteriori non indossano le cinture. Inoltre, gli automobilisti italiani tendono a usare poco anche i dispositivi di ritenuta per i bambini, ovvero seggiolini e similari: ben il 49,47% non li utilizza, mettendo a rischio la sicurezza dei figli. Dati negativi anche per quel che concerne l'uso degli indicatori luminosi di direzione: il 55,63% non accende le frecce per manovre di sorpasso, rientro e immissione. Ultimo aspetto tra quelli analizzati &egrave; l'uso improprio di dispositivi elettronici alla guida: il 12,41% utilizza lo smartphone mentre guida, percentuale che cresce per la fascia pi&ugrave; giovane (18-40 anni) in cui tale valore sale al 18,06%. Ordinanze gomme invernali e catene da neve su strade autostrade Gli automobilisti meno attenti alla sicurezza Ma quali sono gli automobilisti meno attenti alle regole? Lo studio ha evidenziato che i guidatori di citycar e berline hanno comportamenti simili, mentre chi &egrave; al volante di Suv e veicoli commerciali tende a commettere violazioni in numero leggermente superiore. Inoltre, la ricerca ha rilevato che i giovani tendono a essere pi&ugrave; imprudenti delle fasce d'et&agrave; pi&ugrave; avanzate, cos&igrave; come gli uomini rispetto alle donne. L'unica eccezione riguarda le cinture di sicurezza e i dispositivi di ritenzione per i bambini: gli automobilisti di sesso maschile tendono a farne uso di pi&ugrave; rispetto a quelli di sesso femminile. Infine, &egrave; stata data attenzione alle motivazioni che spingono le persone a non rispettare le regole (considerando le violazioni deliberate, quindi volontarie e consapevoli, e quelle involontarie, frutto invece di distrazione o sviste). Stando a quanto emerso, i comportamenti scorretti non sono frutto di una difficolt&agrave; nel comprendere quali siano le regole, bens&igrave; da una scelta influenzata da fattori psicologici, psicosociali e motivazionali. In particolare stress, abitudine, mancanza di senso civico sono state individuate come cause di manovre pericolose e mancato uso delle frecce. Inoltre, &egrave; piuttosto ridotto il senso di percezione del pericolo sulla strada. Questa ricerca ha come obiettivo quello di mettere in mostra i comportamenti scorretti pi&ugrave; diffusi, per capire come sensibilizzare gli automobilisti, e non solo, al rispetto delle norme. Il numero delle vittime della strada, come evidenziato nella giornata di ieri, &egrave; ancora molto elevato nonostante l'evoluzione delle tecnologie: lo scorso anno in Italia si sono registrati oltre 119mila incidenti stradali con lesioni a persone, e le vittime sono state ben 2.395. Volkswagen e ASTM Group, test sulla A4 Torino-Milano della connessione tra vettura e autostrada       

Secondo uno studio commissionato da ANAS, ancora troppi italiani non usano correttamente i dispotivi di sicurezza come cinture e seggiolini&nbsp;

Italiani in auto, in troppi senza cintura e seggiolini per i bambini

        Anoris T i-Size di Cybex, azienda tedesca di Bayeruth, &egrave; il primo seggiolino auto al mondo con airbag integrato. Rispetto ai tradizionali seggiolini auto presenta prestazioni migliori in termini di protezione attiva e passiva. In un tradizionale seggiolino auto rivolto in senso di marcia, il bambino &egrave; protetto con le cinture del seggiolino. Il plus dell&rsquo;airbag integrato in Anoris T i-Size &egrave; che protegge sia la testa sia il collo del bambino si attiva in pochi millisecondi, aprendosi con una forma a C. Anoris T i-Size &egrave; per bambini a partire da un&rsquo;altezza di 76 cm e fino all&rsquo;et&agrave; di sei anni o fino a un&rsquo;altezza di 115 centimetri e a un peso massimo di 21 chilogrammi. Il prezzo &egrave; di 699,95 euro. Martin Pos, fondatore di Cybex ha dichiarato: &ldquo;Per decenni, gli airbag sono stati elementi di sicurezza essenziali per i veicoli, proteggendo gli adulti da lesioni gravi in caso di incidente da quando l&rsquo;azienda &egrave; stata fondata nel 2005, avevamo la visione di creare un seggiolino auto che avesse reso accessibile questa tecnologia anche ai bambini. Grazie al lavoro del nostro team di sviluppo negli ultimi 16 anni e grazie alle nuove tecnologie, &egrave; nato Anoris T i-Size&rdquo;.&nbsp; Leggi anche: Lancia Ypsilon UnYca, l'edizione speciale si acquista online&nbsp;        

Protegge sia la testa sia il collo del bambino si attiva in pochi millisecondi, aprendosi con una forma a C

Cybex Anoris T i-Size, il primo seggiolino bambini con airbag integrato

Protegge sia la testa sia il collo del bambino. L’Airbag si attiva in pochi millisecondi, aprendosi con una forma a C.

Cybex Anoris T i-Size, seggiolino con airbag integrato

        Tra il caos degli ultimi mesi, tra bonus bici, Dpcm e divieti sugli spostamenti, stavamo quasi per dimenticarci l&rsquo;iniziativa del Governo riguardante i dispositivi di sicurezza per bambini, il cosiddetto &ldquo;bonus seggiolini&rdquo;. Per agevolarne l'acquisto, infatti, nel Decreto Fiscale fu istituito un fondo da devolvere come contributo economico di 30 euro per ciascun dispositivo antiabbandono acquistato, massimo 1 per bambino. Infatti, per chi ancora non lo sapesse, fino al prossimo 31 dicembre 2020 &ndash; giorno in cui si concluder&agrave; inderogabilmente l&rsquo;iniziativa &ndash; si potranno ancora utilizzare i buoni richiesti o chiedere il rimborso della spesa sulla medesima piattaforma (www.bonusseggiolino.it) sempre entro la data del 31 dicembre prossimo. Seggiolini anti-abbandono: ecco come funzionano QUANTO SI RISPARMIA Il sito &ndash; messo a disposizione del Governo gi&agrave; dallo scorso febbraio - &egrave; pienamente accessibile a tutti coloro che ancora devono acquistare un dispositivo e che sono interessati a richiedere il buono spesa elettronico di 30 euro, da utilizzare esclusivamente presso uno dei negozi registrati e accreditati sulla piattaforma. Chi, invece, ha gi&agrave; eseguito l&rsquo;acquisto &ndash; presso un qualsiasi negoziante - &egrave; ancora in tempo per chiedere il rimborso dei 30 euro, facendo la stessa procedura sulla piattaforma dedicata, ma solo se in possesso delle credenziali SPID, dello scontrino o ricevuta fiscale e di una autocertificazione sul modello disponibile online. Teniamo a precisare che, dal 7 novembre 2019, per i bambini di et&agrave; inferiore ai 4 anni &egrave; obbligatorio munirsi del dispositivo anti abbandono per il seggiolino in auto. Seggiolini anti abbandono: multe dal 6 marzo per chi non rispetta l'obbligo       

Ancora poche settimane per approfittare delle agevolazioni messe in campo dal Governo per l&rsquo;acquisto dei dispositivi anti-abbandono per bambini. Ecco quanto si pu&ograve; risparmiare

Bonus seggiolini auto, c’è tempo fino al 31 dicembre per chiedere il rimborso

        Dal 6 marzo 2020 scatta l'obbligo dei seggiolini anti abbandono in auto per chi trasporta minori fino a 4 anni di et&agrave;. Una disposizione non pi&ugrave; transitoria ma che diventa parte integrante del codice della strada all'articolo 172 con le conseguenti sanzioni previste per chi non rispetta la norma gi&agrave; introdotta lo scorso novembre e che tanto ha fatto discutere soprattutto per le difficolt&agrave; nel reperire in commercio seggiolini dotati dell'apposito sistema di allerta e segnalazione. Il nostro approfondimento sul Nuovo Codice della Strada Seggiolini anti abbandono, le multe previste L'automobilista sprovvisto di seggiolini anti abbandono per minori a bordo pu&ograve; incorrere in una multa da 83 a 333 euro (importo che pu&ograve; essere ridotto a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) e la decurtazione di cinque punti dalla patente. Qualora si incorra nella stessa sanzione una seconda volta, entro due anni, oltre alla sanzione pecuniaria scatta anche la pena accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. Seggiolini, le caratteristiche dei dispositivi anti abbandono Come si evince dal regolamento di attuazione dell'articolo 172 del Nuovo Codice della Strada, un seggiolino anti abbandono &egrave; &ldquo;un dispositivo di allarme, costituito da uno o pi&ugrave; elementi interconnessi, la cui funzione &egrave; quella di prevenire l'abbandono dei bambini di et&agrave; inferiore ai quattro anni, a bordo dei veicoli delle categorie MI, NI, N2 e N3 e che si attiva nel caso di allontanamento del conducente dal veicolo.&rdquo; Dispositivi anti abbandono: arriva il rivoluzionario seggiolino babybeep Concretamente, il funzionamento dei dispositivi si attua con segnali di allarme visivi e/o acustici che devono attirare l'attenzione del conducente dentro e fuori e il veicolo. Alert che si attivano essenzialmente tramite sensori integrati nel seggiolino, i quali possono inviare anche notifiche e avvisi su smartphone e dispositivi mobili dotati dell'apposita app fornita dal costruttore. Al contempo, &egrave; prevista anche la possibilit&agrave;, in caso di alert di abbandono e mancata risposta, di invio di sms o telefonate automatiche a uno o pi&ugrave; numeri segnalati. Il bonus da 30 euro Dal 20 febbraio &egrave; prevista la possibilit&agrave; di richiedere un bonus di acquisto di 30 euro per i dispositivi anti abbandono per auto. Per farlo occorre collegarsi al sito dedicato, registrarsi, fornire le proprie credenziali di accesso SPID (Sistema pubblico di identit&agrave; digitale ) e allegare copia dei giustificativi di spesa, scontrino fiscale o fattura. Entro 15 giorni dalla richiesta, il bonus sar&agrave; erogato come bonus spesa elettronico. Chi ha gi&agrave; effettuato l'acquisto prima dell'entrata in vigore dell'incentivo pu&ograve; richiederne il rimborso, seguendo le procedure indicate sul sito stesso. V-Baby Alert by Vodafone, il dispositivo anti abbandono per i bimbi in auto       

Le sanzioni, oltre alla multa, possono portare anche alla decurtazione di punti o alla sospensione della patente in caso di recidiva

Seggiolini anti abbandono: multe dal 6 marzo per chi non rispetta l'obbligo

Il 6 marzo 2020 &egrave; una data cerchiata in rosso sui calendari di milioni di genitori automobilisti. Da venerd&igrave; infatti saranno in vigore le nuove norme relative ai dispositivi&nbsp;anti abbandono (e le relative sanzioni) imposte dal Nuovo Codice della Strada. A che punto sono le famiglie italiane con l&#39;installazione e l&#39;acquisto dei nuovi dispositivi? Bluon, startup milanese che ha appena commercializzato il seggiolino MyMi, ha condotto un&#39;indagine in merito.  Volvo lancia l&#39;appello all&#39;ONU: cinture obbligatorie ovunque  Automobilisti impreparati  L&#39;indagine, che ha coinvolto oltre 1.000 italiani, ha evidenziato che le famiglie sono a conoscenza delle nuove norme ma che solo in poche hanno gi&agrave; effettuato l&#39;acquisto o usufruito del bonus. Secondo Bluon, l&#39;88% dei genitori non ha ancora provveduto all&#39;acquisto, ma il 71% conta di farlo entro il 6 marzo. Bench&eacute; ci siano pareri contrastanti riguardo alla norma, il 49% dei pap&agrave; e delle mamme giudica la nuova legge una risposta concreta al dramma dei bambini dimenticati in auto.  Grande confusione, registra Bluon, sul fronte incentivi. Il 92% degli intervistati &egrave; intenzionato a richiedere il bonus per l&#39;acquisto, ma solo il 26% pu&ograve; effettivamente usufruirne. Per essere idonei &egrave; infatti necessario possedere un account SPID (Sistema Pubblico di Identit&agrave; Digitale) di cui al momento il 56% dei genitori &egrave; ancora sprovvisto. Inoltre solo una famiglia su quattro ha compreso che il bonus &egrave; erogato una volta per ciascun bambino e non per ogni dispositivo acquistato.  Monopattini elettrici vietati ai minori di 14 anni: tutte le regole  Cosa si rischia  Chi non si sar&agrave; adeguato alla normativa entro il 6 marzo 2020, sar&agrave; passibile di multe che potranno andare dagli 83 ai 333 euro. E, nel caso di recidivit&agrave;, l&#39;assenza del dispositivo anti abbandono comporter&agrave; anche la perdita di 5 punti sulla patente di guida. Il Governo ha messo a disposizione un bonus di 30 euro per ogni bambino del nucleo familiare per acquistare i dispositivi obbligatori. 

Il produttore del dispositivo MyMi ha condotto un&#39;indagine sulle famiglie italiane a pochi giorni dall&#39;entrata in vigore definitiva della normativa del Codice della Strada che rende obbligatorio l&#39;utilizzo dei seggiolini anti abbandono in auto

MyMi seggioli auto anti abbandono, famiglie impreparate per Bluon

        &Egrave; ufficiale il contributo statale di 30 euro per l&rsquo;acquisto dei seggiolini antiabbandono, obbligatori per legge per il trasporto di bambini fino a 4 anni di et&agrave;. Per la registrazione al sistema per&ograve; &egrave; necessario avere le credenziali SPID (Sistema pubblico di identit&agrave; digitale). Scopriamo come usufruirne. Dispositivi anti abbandono: arriva il rivoluzionario seggiolino babybeep Come avere il bonus da 30 euro Per ottenere il bonus sotto forma di buono elettronico, bisogna fare richiesta entro sessanta giorni dall'operativit&agrave; della piattaforma, allegando copia dei giustificativi di spesa, scontrino fiscale o fattura. Entro 15 giorni, saranno accreditati i 30 euro. Dal 6 marzo scatteranno invece le sanzioni per chi non si metter&agrave; in regola, con multe che vanno da 83 a 333 euro (58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) e meno 5 punti sulla patente. Patente che pu&ograve; essere sospesa per un tempo da 15 giorni a 2 mesi qualora venissero commesse due infrazioni in due anni. Disponibile il rimborso per chi aveva gi&agrave; effettuato l&rsquo;acquisto dei seggiolini. Il nostro approfondimento sul nuovo Codice della Strada Le regole bonus seggiolini antiabbandono&nbsp; Seggiolini che devono essere accompagnati da un certificato di conformit&agrave; rilasciato dal produttore e attivarsi automaticamente a ogni utilizzo senza bisogno che il conducente faccia altro, confermando l&rsquo;attivazione. In caso di abbandono, devono attivarsi con segnali visivi (e acustici o di vibrazione) percepibili dentro o fuori il veicolo. &Egrave; possibile che i dispositivi possano anche inviare notifiche allo smartphone dei genitori tramite Bluetooth o con un collegamento di un&rsquo;apposita app. &Egrave; comunque complicato accedere alla piattaforma in queste ore, data l&rsquo;altissimo numero di ingressi. Ed &egrave; online da poche ore il sito web www.bonuseggiolino.it.&nbsp;       

Ufficiale il contributo statale di 30 euro per acquistare i dispositivi di sicurezza per i bambini, divenuti obbligatori per legge. Ecco tutte le informazioni per ottenerlo dal sito web dedicato

Seggiolini antiabbandono, online il sito per il bonus da 30 euro

        Le prossime settimane saranno cruciali per gli ormai famosi seggiolini anti abbandono. Dal 20 febbraio si potr&agrave; richiedere il bonus (o il rimborso) del valore di&nbsp;30 euro per l&rsquo;acquisto del dispositivo, mentre dal 6 marzo scatter&agrave; ufficialmente l&rsquo;obbligo, con bambini di et&agrave; inferiore ai 4 anni, di avere seggiolini conformi alle norme. Nell&rsquo;attesa, babybeep fa in suo ingresso sul mercato italiano.  Tecnologia italiana Presentato come dispositivo anti abbandono made in Italy (l&rsquo;azienda &egrave; di Bari), si &egrave; fatto conoscere dal 2013 soprattutto sul mercato israeliano. L&rsquo;Israele, infatti, &egrave; il primo Paese al mondo che ha approvato una legge con obbligo di dispositivi anti abbandono. Babybeep qui ha radici ben salde: grazie al sistema realizzato, i suoi dispositivi sono attivi su autobus, scuolabus e vetture. Come si compone questa tecnologia? Dotato di un cuscinetto universale che si appoggia sulla seduta di ogni tipo di seggiolino, il sistema pu&ograve; connettersi con il Bluetooth agli smartphone dei genitori, basta scaricare l&rsquo;app babybeep.   Clicca qui e prova gratuitamente le finaliste del Car of the Year 2020   Come funziona Dicevamo del Bluetooth. Una volta collegato e con il bambino seduto, scatta un &ldquo;beep&rdquo; dal dispositivo e sull&rsquo;app apposita arriva la notifica che &ldquo;il bambino &egrave; a bordo&rdquo;. E se il conducente/genitore si allontana lasciando il piccolo in auto? Prima di tutto, baybeep invia una notifica sul telefono. Se entro due minuti non c&rsquo;&egrave; risposta, scatta l&rsquo;allarme: invio di un messaggio in cui sono contenute le coordinate geografiche dello smartphone ai contatti segnalati in fase di configurazione da parte dell&rsquo;utente. In caso di interruzione del collegamento Bluetooth, se il cellulare risulta spento o a bordo della vettura, il sistema fa partire un allarme sonoro ogni dieci secondi. Babybeep sar&agrave; distribuito in Italia, al prezzo di 79,90 euro, e successivamente nel resto dei paesi europei e in America. V-Baby Alert by Vodafone, il dispositivo anti abbandono per i bimbi in auto       

L&rsquo;azienda barese che ha conquistato il mercato israeliano, &egrave; pronta a debuttare in Italia con il suo sistema che pu&ograve; connettersi, tramite Bluetooth, allo smartphone del conducente e inviare notifiche in caso di situazioni a rischio

Dispositivi anti abbandono: arriva il seggiolino babybeep

        Dopo molte polemiche relative alle multe, causate a loro volta dalla mancata erogazione del contributo statale, il ministro Paola De Micheli delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato il decreto per l'assegnazione di questo contributo o del rimborso per l'acquisto dei dispositivi antiabbandono per i bambini di et&agrave; inferiore ai quattro anni.   Clicca qui e prova gratuitamente le finaliste del Car of the Year 2020   Come ottenere il bonus seggiolini auto &Egrave; fissata per il 20 febbraio la data dalla quale si potr&agrave; richiedere il bonus (del valore di 30 euro), che sar&agrave; erogato tramite un buono spesa elettronico anche a chi ha gi&agrave; acquistato il dispositivo per ogni bambino di et&agrave; inferiore ai quattro anni. Per ottenere il bonus o il rimborso occorre registrarsi a partire dal 20 febbraio sulla piattaforma informatica Sogei accessibile su www.sogei.it o su www.mit.gov.it. In caso di acquisto gi&agrave; effettuato, chiaramente parliamo di dispositivi&nbsp; in linea con le indicazioni tecniche approvate, si deve fare la richiesta di rimborso entro sessanta giorni presentando una copia del giustificativo di spesa. I buoni sono emessi in base all'ordine temporale di arrivo delle domande.  Si avvicina, inoltre, il 6 marzo, ovvero la data in cui scatter&agrave; l&rsquo;obbligo di utilizzare i seggiolini auto antiabbandono, prevede il decreto fiscale Dl 124/2019, che ha messo fine all'interpretazione restrittiva introdotta a sorpresa dalla circolare 300/A/9434/19/109/12/3/4/1 del ministero dell'Interno del 6 novembre che rendeva i dispositivi auto per i bambini obbligatori dal 6 novembre. Seggiolini antiabbandono obbligatori dal 7 novembre       

Il ministro De Micheli ha firmato il decreto per l'assegnazione del contributo o del rimborso per l'acquisto dei dispositivi di sicurezza per i bambini a bordo con meno di 4 anni. Verr&agrave; erogato tramite un buono spesa elettronico di 30 euro: ecco come richiederlo

Seggiolini auto antiabbandono, dal 20 febbraio parte il bonus

        Vodafone lancia V-Baby Alert, il dispositivo&nbsp;che, tramite un sistema di notifiche multiplo, previene un eventuale abbandono dei bimbi in auto. Disponibile sia per i clienti Vodafone e non da venerd&igrave; 13 dicembre negli store del marchio o online, il V-Baby Alert si compone di un cuscino con sensori collegato via Bluetooth, grazie alla V-Sim di Vodafone, a un dispositivo connesso e di un accelerometro in grado di rilevare la posizione della macchina e quando il veicolo &egrave; fermo o in movimento. Grazie a questa configurazione V-Baby Alert &egrave; in grado di comunicare tempestivamente una possibile situazione di pericolo ai contatti configurati sulla Sim, segnalando un eventuale presenza del bambino lasciato da solo in auto. Seggiolini anti abbandono, moratoria al 1&deg; marzo 2020 V-Baby Alert by Vodafone, come funziona Per attivare &egrave; necessario scaricare l&rsquo;app V by Vodafone e seguire la procedura guidata. Al termine dell&rsquo;attivazione all&rsquo;utente sar&agrave; richiesto anche di scaricare l&rsquo;app Tata per la gestione delle funzioni legate a notifiche e contatti.  Il funzionamento di V-Baby Alert &egrave; molto semplice. Nel caso in cui l'auto sia ferma da pi&ugrave; di 10 minuti e il cuscino smart segnalasse la presenza di un bambino a bordo ancora seduto sul seggiolino, il dispositivo, connesso con V-Sim, invia automaticamente una notifica al contatto principale. Se non si tratta di una situazione di rischio, e si &egrave; in grado di intervenire prontamente, la persona contattata pu&ograve; interrompere autonomamente l'allarme attraverso l&rsquo;app. Se la segnalazione non viene interrotta, V-Baby Alert, allora, far&agrave; partire una chiamata.&nbsp; Qualora il contatto non dovesse rispondere tempestivamente, V-Baby Alert contatter&agrave; fino a cinque contatti di emergenza configurati nell&rsquo;app inviando loro la posizione dell&rsquo;auto. Per ciascun contatto verranno effettuati tre tentativi di segnalazione (due chiamate e un sms) in modo da permettere un intervento tempestivo e rimediare all'eventuale abbandono del bambino in auto. Seggiolini Anti-abbandono: ecco come funzionano V-Baby Alert, il prezzo V-Baby Alert &egrave; acquistabile, online e negli store Vodafone, al costo di 99 euro e con 6 mesi di servizio inclusi, a seguire 1 euro al mese con addebito su credito telefonico per i clienti Vodafone o su carte di credito per i clienti Non Vodafone. Inoltre, solo per i clienti Vodafone che volessero rateizzare il contributo iniziale &egrave; disponibile al costo mensile di 3,99 euro per 24 mesi, con dispositivo e servizi inclusi.       

Dal 13 dicembre, il dispositivo sar&agrave; in vendita negli store Vodafone o online. Disponibile anche per i non clienti Vodafone, consente di intervenire tempestivamente, segnalando la presenza del bambino lasciato da solo in auto

V-Baby Alert by Vodafone, il dispositivo anti abbandono per i bimbi in auto

        Altra retromarcia sui seggiolini e dispositivi anti abbandono. Pare quella definitiva, altrimenti si potrebbe tranquillamente definire farsa. Dopo l&rsquo;obbligo scattato il 7 novembre con l&rsquo;arrivo, poche ore prima, della circolare che obbligava immediatamente all&rsquo;adozione del dispositivo per il trasporto di bambini con meno di quattro anni di et&agrave;, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato ufficialmente una moratoria fino al 1&deg; marzo 2020. Per due giorni, mamme, pap&agrave;, nonni, zii e familiari sono stati nel panico. Seggiolini e dispositivi introvabili, caos anche sui regolamenti e pure sul bonus fiscale&nbsp;di 30 euro. Il nostro focus sul Nuovo Codice della Strada Come funziona l'articolo 172 del nuovo Cds Allarme di rientrato, come spesso accade in Italia, chi &egrave; stato alle regole e ha provveduto subito comprando il prodotto, &egrave; stato superato dalla pezza che ci ha messo il ministero. Magari avendo un bambino che compie i quattro anni prima del 1&deg; marzo 2020 si ritrover&agrave; con un acquisto, fatto con apprensione, che avrebbe potuto evitare.&nbsp; Di fatto &egrave; stato applicato il &ldquo;margine&rdquo; di applicazione della legge a 120 giorni di distanza. Scelta che inizialmente non era stata fatta. Per il bonus fiscale di 30 euro bisogner&agrave; conservare lo scontrino dell&rsquo;acquisto del prodotto. Va ricordato comunque che buona parte degli italiani non rispetta i canoni di sicurezza gi&agrave; in vigore. L&rsquo;ISTAT ha comunicato che il 40% dei genitori non usa il seggiolino per i propri figli. I seggiolini o le alzatine sono obbligatori fino a 1,50 m di altezza del bambino.  Chi non dovesse rispettare l&rsquo;articolo 172 del nuovo Codice della strada pagher&agrave; una sanzione amministrativa. Una multa pari da 81 a 326 euro (pagamento entro cinque giorni 56,70 euro) assieme alla decurtazione di 5 punti dalla patente. Sarebbe ora che tutti cominciassero a fare la loro parte.       

Ennesima retromarcia del Governo, che in questo caso conferma una latitanza deprecabile

Seggiolini anti abbandono, moratoria al 1° marzo 2020

        Dal 7 novembre &egrave; in vigore l'obbligo di installazione di seggiolini anti abbandono in auto per i bambini al di sotto dei 4 anni di et&agrave;. Una disposizione arrivata dopo un lungo iter di approvazione, la cui applicazione, tuttavia, rischia di essere incompleta a causa delle incertezze relative ad alcuni aspetti della normativa e della disponibilit&agrave; effettiva dei dispositivi, al momento, esigua rispetto alle necessit&agrave;, particolare quest'ultimo ribadito da alcune associazioni dei consumatori e dall'Aci, stando alla quale, al momento, sono reperibili solo 250mila seggiolini, pochi rispetto agli 1.8 milioni di bambini potenzialmente coinvolti.&nbsp; Seggiolini antiabbandono obbligatori dal 7 novembre Dispositivi anti abbandono, caos sulle multe Uno dei principali motivi di discussione sulla Legge riguarda le multe cui possono incorrere gli utenti che non hanno provveduto a installare il dispositivo. In seguito alle proteste dei partiti di opposizione in Parlamento, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, il ministro dei trasporti Paola De Micheli &egrave; intervenuta con un video su Facebook, con il quale ha rassicurato le famiglie sulla disponibilit&agrave; del governo a intervenire per posticipare l'applicazione delle sanzioni. Seggiolini Anti-abbandono: ecco come funzionano All'intervento del Ministro &egrave; seguito quello del Partito Democratico che ha comunicato la presentazione di un emendamento parlamentare per posticipare l'erogazione delle multe previste di 4 mesi, un periodo considerato necessario per permettere alle famiglie di adeguarsi all'obbligo.&nbsp; Lo stop alle multe &egrave; stato chiesto anche per la mancata erogazione del contributo statale previsto per l'acquisto di adattatori e nuovi seggiolini. Contributo che doveva far parte delle misure previste dal Decreto Fiscale con un bonus di 30&euro; erogato da un fondo appositamente costituito. Il dibattito, dunque, prosegue in attesa di un pronunciamento ufficiale sulla vicenda.       

L'obbligo di installazione &egrave; scattato il 7 novembre. Si discute su un possibile rinvio delle multe per permettere alle famiglie di adeguarsi, esigenza ribadita anche dal ministro ai Trasporti, De Micheli&nbsp;

Seggiolini anti abbandono, possibile il rinvio delle sanzioni

        Non c'&egrave; pi&ugrave; tempo per chi ha un beb&eacute; con meno di quattro anni da scarrozzare. Oggi, 7 novembre, scatta l'obbligo di avere a bordo dell'auto un dispositivo, esterno o integrato al seggiolino, anti abbandono. Ieri sera il ministero dei Trasporti ha tagliato la testa al toro.&nbsp;&ldquo;Le disposizioni operative del decreto ministeriale sono in vigore dal 7 novembre 2019 e, di conseguenza, dalla stessa data sono applicabili le sanzioni di cui all'art. 172 Codice della Strada, introdotte dalla legge 1 ottobre 2018, n. 117&rdquo;. In base a questo, chi dovesse essere fuori regola rispetto all'articolo 172 del nuovo Codice della strada pagher&agrave; una multa pari&nbsp;da 81 a 326 euro (entro cinque giorni 56,70 euro). E subir&agrave; la decurtazione di 5 punti dalla patente. &nbsp;Conti salati. Il provvedimento sulle prime prender&agrave; in contropiede probabilmemte anche le&nbsp;forze dell'ordine che dovranno organizzarsi.&nbsp;Dovranno per&ograve; stare attenti&nbsp;genitori, nonni e in generale accompagnatori dei bambini. Fino a poche ora fa pareva che l'applicazione sarebbe dovuta essere a&nbsp;120 giorni, nel marzo 2020. In ballo anche l'incentivo di 30 euro per questi dispositivi, ma anche qui si naviga a vista.  Il dispositivo anti abbandono deve essere conforme alla norma. La&nbsp;dichiarazione del produttore fa testo. In sostanza questo pretende l'articolo.  "dovranno attivarsi automaticamente e dovranno essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo (potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l'invio di messaggi o chiamate)"   "I dispositivi&nbsp;potranno essere integrati all'origine nel seggiolino, oppure una dotazione di base o un accessorio del veicolo, ricompreso nel fascicolo di omologazione dello stesso oppure un sistema indipendente dal seggiolino e dal veicolo"         

Le multe variano da 81 a 326 euro, oltre a cinque punti decurtati sulla patente

Seggiolini antiabbandono obbligatori dal 7 novembre

        Seggiolini antiabbandono, l&rsquo;obbligo scatter&agrave; centoventi giorni dopo l&rsquo;entrata in vigore del decreto ministeriale, vigente dal 7 novembre. Ovvero l&rsquo;ora &ldquo;x" su strada per i dispostivi anti-abbandono per i bambini di et&agrave; inferiore ai 4 anni sar&agrave; dal 6 marzo 2020. Il percorso normativo &egrave; durato oltre 18 mesi, ma l&rsquo;Italia resta in pole position, primo stato al mondo creare una norma per prevenire malori o morte di neonati che i genitori hanno dimenticato a bordo dell&rsquo;auto. Dal 6 marzo 2020 chiunque trasporter&agrave; un minore di 4 anni a bordo della vettura dovr&agrave; avere un dispositivo conforme alla norma. Sar&agrave; sufficiente ovviamente la dichiarazione del produttore. Il nostro approfondimento sul Nuovo Codice della Strada  La sicurezza dei seggiolini auto Anti-abbandono per i bimbi Il dispositivo pu&ograve; avere applicazione in tre condizioni:  Un seggiolino nuovo con integrato la funzione/dispositivo; Un dispositivo da applicare al seggiolino gi&agrave; in uso; Un dispositivo integrato nell&rsquo;auto e dichiarato conforme dalla Casa produttrice.  Il terzo caso al momento non &egrave; possibile. Sul mercato italiano nonc&rsquo;&egrave; nessuna auto dotata di una tale dichiarazione di conformit&agrave;. La prima potrebbe essere Hyundai Santa Fe, essendo gi&agrave; omologata col dispositivo anti- abbandono. Il sistema per ricordare agli adulti della presenza di un piccolo a bordo &egrave; composto da un allarme, sonoro e luminoso. Quando viene attivato comunica una conferma, nel momento in cui il guidatore si allontana con il bambino ancora assicurato al seggiolino attiva segnali acustici e visivi percepibili all&rsquo;interno e all&rsquo;esterno dell&rsquo;auto. Ovviamente segnala anche un basso livello della batteria e deve essere dotato di istruzioni per installazione, uso e manutenzione. Esistono dispositivi del genere che in aggiunta inviano messaggi o una chiamata telefonico, ma non sono obbligatori. Quanto costano i seggiolini auto Anti-abbandono Per il contributo statale, previsto di 30 euro, servir&agrave; un decreto. E bisogner&agrave; mettersi in fila. Perch&eacute;&nbsp; con i 15 milioni di euro stanziati dal Ministro De Micheli, il contributo, a esueirmento, soddisfer&agrave; circa 503.000 famiglia nel 2019 e solo 33.000 nel 2020.       

Le scadenze dell'obbligo a bordo, le modalit&agrave; di utilizzo, quanto costa e cosa serve a chi ha gi&agrave; un seggiolino. Facciamo chiarezza sulle norme che regolano i sistemi di ritenuta in auto per i bambini all'alba del decreto ministeriale, vigente dal 7 novembre

Seggiolini Anti-abbandono: ecco come funzionano

L&rsquo;obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono sui seggiolini ha ricevuto l&#39;ulitmo via libera. La ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato il decreto attuativo dell&rsquo;articolo 172 del Nuovo Codice della Strada, l&rsquo;ultimo ostacolo che ha rallentato, da luglio, l&rsquo;ok definitivo alla normativa.  La data esatta dell&rsquo;entrata in vigore sar&agrave; resa nota non appena il decreto verr&agrave; pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma si tratta di un&rsquo;attesa prevedibilmente molto breve.  Si &egrave; arrivati all&rsquo;ultimo passaggio dopo un lungo iter&nbsp;che ha visto la legge,&nbsp;nata per scongiurare i terribili fatti di cronaca che&nbsp;ne hanno ispirato i principi guida,&nbsp;arenarsi tra alcuni rimpalli tra Commissione Europea e Consiglio di Stato.  La legge prevede l&rsquo;obbligo di installazione di questi dispositivi (disponibili aftermarket o di seggiolini che l&rsquo;hanno gi&agrave; in dotazione) per chiunque trasporti in auto un bambino al di sotto dei 4 anni di et&agrave;.  Inoltre, vista la loro importanza,&nbsp; saranno previste agevolazioni fiscali per il loro acquisto. Infatti si legge nella nota rilasciata dal ministero che: &ldquo;Sono allo studio le modalit&agrave; per attuare l&rsquo;agevolazione fiscale prevista per favorirne l&rsquo;acquisto ed incrementare le relative risorse&quot;. 

E&#39; arrivata la firma definitiva sul decreto attuativo da parte della ministra Paola De Micheli. Allo studio anche delle agevolazioni fiscali per l&#39;acquisto

Seggiolini antiabbandono, via all&#39;obbligo di installazione

Improvvisa accelerata sull&rsquo;introduzione dei dispositivi anti-abbandono dei seggiolini in auto: il Consiglio di Stato ha dato l&rsquo;ok al parere richiesto dal Ministero delle Infrastrutture sul decreto che stabilisce le caratteristiche tecniche che il dispositivo deve avere.  Un anno di attesa  Ci &egrave; voluto un anno, l&rsquo;obbligo &egrave; stato introdotto con la legge 117 del 2018, perch&eacute; mancavano i decreti attuativi. Approvato il provvedimento nel settembre scorso, il decreto necessario &egrave; stato scritto solo il 21 gennaio 2019 e inviato alla Commissione Europea, come da prassi, per ricevere il via libera. Che non &egrave; arrivato subito, perch&eacute; ad aprile la Commissione&nbsp;ha rinviato il testo, chiedendo alcune correzioni.&nbsp;Modifiche arrivate solo dopo altri tre mesi. Il via libero definitivo &egrave; arrivato solo il 22 luglio scorso.  Incongruenze da risolvere  Svolta definitiva e strada in discesa per l&rsquo;entrata in vigore definitiva? Non proprio perch&eacute;, sebbene abbia espresso parere favorevole, il Consiglio di Stato ha sollevato alcune perplessit&agrave; che vanno risolte nel pi&ugrave; breve tempo possibile per arrivare alla firma definitiva del Ministro dei Trasporti e alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale entro la fine di Ottobre.  Secondo il parere del Consiglio, che riconosce la correttezza delle azioni del governo,&nbsp;emergono delle mancanze e delle incoerenze.&nbsp;Viene definita &ldquo;lacunosa&rdquo; la relazione sull&#39;impatto che avr&agrave; la nuova regolamentazione (Air),&nbsp; nella parte in cui si affronta l&#39;impatto economico che la disciplina stessa ha sugli operatori economici e sui consumatori. Inoltre la nuova norma va resa coerente con quelle gi&agrave; vigenti.  Infatti, come si legge nel parere, il comma 1 dell&#39;articolo 172 del nuovo Codice della Strada impone di assicurare con i seggiolini i bambini di statura inferiore a m 1,50 e cio&egrave;, &lsquo;&ldquo;secondo comune esperienza di et&agrave; fino a 10 anni ed oltre&rdquo;, mentre il comma 1 bis della legge sui seggiolini antiabbandono prevede l&#39;obbligo solo per i bambini di et&agrave; inferiore a 4 anni.  L&rsquo;ultimo invito che il Consiglio di Stato fa al governo &egrave; di rivedere per via legislativa il termine del 1 luglio 2019 - dunque gi&agrave; scaduto - entro il quale il mancato uso dei seggiolini &egrave; soggetto a sanzione.  Come funziona il dispositivo  Ricordiamo che questi dispositivi si basano su un sensore che rileva quando il seggiolino &egrave; occupato. Alla chiusura a chiave delle portiere, se il sensore rileva ancora il peso del bambino sul seggiolino, manda un allarme allo smartphone del genitore. Il &ldquo;salvabeb&eacute;&rdquo; &egrave; applicabile a tutti i seggiolini attualmente in commercio. 

Il Consiglio di Stato d&agrave; il via libera al decreto attuativo, ma manca l&#39;ultimo tassello prima dell&#39;approvazione definitiva. Risolte le incogruenze, la legge potrebbbe entrare in vigore gi&agrave; a fine ottobre

Seggiolini anti-abbandono, approvazione definitiva in arrivo

Dovrebbe slittare a dopo l&rsquo;estate l&rsquo;obbligo di dotare le auto di dispositivi anti-abbandono per i seggiolini dei bambini sotto i 4 anni. Lo rivela Altroconsumo di giugno che ripercorre le fasi di approvazione del provvedimento e i motivi della mancata attuazione immediata dello stesso.&nbsp;  Seggiolino anti-abbandono, scatta l&#39;obbligo  La legge 117/2018 sull&rsquo;obbligo dell&rsquo;installazione dei dispositivi anti-abbandono &egrave; stata approvata a fine dicembre e sarebbe dovuta entrare in vigore con decreto attuativo &ldquo;decorsi centoventi giorni dalla data di approvazione e comunque a decorrere dal primo luglio 2019.&rdquo; Altroconsumo denuncia come l&rsquo;iter legislativo per l&rsquo;attuazione della legge abbia subito un notevole rallentamento . Il testo del decreto, infatti, stato inviato per eventuali aggiustamenti all&rsquo;ufficio Tris, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche della Commissione Europea, dando inizio, di fatto a un&rsquo;ulteriore procedura quella relativa alla conformit&agrave; del provvedimento alle leggi della UE. Li sarebbe dovuto rimanere fino al 22 aprile ma a causa di una proroga il termine &egrave; slittato al 22 luglio. Terminata la procedura comunitaria, il decret&ograve; torner&agrave; al vaglio del Consiglio di Stato che avr&agrave; 120 giorni per esprimere parere positivo e consentire, finalmente, alla legge di entrare in vigore. Altroconsumo ipotizza che l&rsquo;obbligo dei dispositivi anti abbandono sar&agrave; operativo non prima di novembre 2019, dunque, dopo l&rsquo;estate, periodo pi&ugrave; critico per le alte temperature e per i casi di amnesia dissociativa.  Gli intoppi burocratici potrebbero creare non poche difficolt&agrave; alle aziende produttrici dei dispositivi che si ritrovano a lavorare senza un riferimento normativo ufficiale.. Inoltre nell&rsquo;ultima legge di bilancio sono stati gi&agrave; stanziati due milioni di euro di incentivi all&rsquo;acquisto, uno per l&rsquo;anno 2019 e uno per il 2020.&nbsp; Critico il commento sulla vicenda di Giorgia Meloni, prima firmataria della legge: &laquo;Stiamo parlando di una legge di civilt&agrave;, approvata all&rsquo;unanimit&agrave; dal Parlamento che non entrer&agrave; in vigore perch&eacute; il ministro Toninelli non &egrave; stato in grado di scrivere un decreto attuativo. Sono sconcertata.&raquo;  &nbsp; 

La denuncia di Altroconsumo. Intoppi burocratici stanno rallentando notevolmente l&#39;approvazione definitiva del provvedimento

Dispositivi anti-abbandono in auto: l&rsquo;obbligo slitta a dopo l&rsquo;estate

Un centro crash test per la sicurezza dei bambini in auto. Cybex specialista del settore, ha inaugurato l&rsquo;impianto, realizzato presso la sede centrale dell&rsquo;azienda a Bayreuth, in Baviera. Un passo importante, per incrementare ancora di pi&ugrave; la sicurezza dei piccoli a bordo.  Queste le parole di Hans Reichhart, ministro bavarese dei trasporti e dell&rsquo;edilizia. &ldquo;Come padre di famiglia di due bambini piccoli, la sicurezza sulla strada &egrave; particolarmente importante per me. Sono lieto che la tecnologia bavarese sia in prima linea nel progresso e che i seggiolini per bambini possano essere messi alla prova con metodi all&rsquo;avanguardia nel nuovo impianto di crash test &rdquo;.    Cybex ha ricevuto numerosi riconoscimenti da istituti di test indipendenti come ADAC o Stiftung Warentest che confermano i continua miglioramenti alla sicurezza e alla riduzione del rischio di lesioni ai bambini in auto.  Johannes Schlamminger, CEO di Cybex, vuole incrementare il passo. &ldquo;Non ci adagiamo su questi successi. Con la nostra struttura di crash test e il centro di ricerca Cybex, continuiamo a investire in un futuro sempre pi&ugrave; sicuro con la massima qualit&agrave; e soluzioni innovative per la sicurezza dei bambini, su cui i bambini e i genitori possono contare&rdquo;.  Il nuovo centro crash test si estende per circa 800 metri quadrati. Comprende la struttura del carrello, un&rsquo;officina, una sala di controllo e una sala di formazione. Oltre allo sviluppo del proprio prodotto, Cybex &egrave; intenzionata a formare regolarmente i propri dipendenti nell&rsquo;area della sicurezza dei bambini. Per il centro di ricerca, l&rsquo;area precedentemente utilizzata da Cybex nella zona industriale di Bayreuth sar&agrave; raddoppiata. 

In Baviera una struttura dedicata, destinata a diventare molto importante

Cybex inaugura il centro crash test per la sicurezza bambini

        &Egrave; il dispositivo di assistenza, in auto, tra i pi&ugrave; semplici e importanti da realizzare. Il seggiolino anti-abbandono, in grado di salvare la vita dei bambini dimenticati in auto, diverr&agrave; un sistema obbligatorio in Italia a partire dall&rsquo;1 luglio 2019. C&rsquo;&egrave; un disegno di legge approvato in Commissione dai due rami del Parlamento, adesso toccher&agrave; al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti definire, mediante decreto, le specifiche tecniche che dovr&agrave; avere il seggiolino con sensore di rilevamento della presenza del bambino.  Soluzioni peraltro gi&agrave; presenti sul mercato, offerti da alcuni marchi produttori di seggiolini in collaborazione con colossi dei dispositivi mobili: il seggiolino smart &egrave; di fatto realt&agrave;, mancava l'obbligo legislativo al suo impiego. Sar&agrave; obbligatorio utilizzarlo fino ai 4 anni d&rsquo;et&agrave;, con specifiche ovviamente omologate e la contravvenzione sar&agrave; equiparata al mancato utilizzo del seggiolino stesso. L&rsquo;iter che porter&agrave; sulle auto il sistema prevede ancora diversi passaggi, dalla definizione delle specifiche tecniche alla campagna informativa per consentire l&rsquo;adeguamento dei seggiolini gi&agrave; in possesso o la conversione a sistemi integrati, fronte sul quale dal MIT prevedono la creazione di un fondo che vada a sostenere l'acquisto da parte degli automobilisti. Seggiolini auto, la normativa aggiornata al 2017 Centinaia di bambini morti nell&rsquo;arco di 20 anni per disattenzione, vera e riconosciuta patologia, dimenticati in auto ed esposti soprattutto ai rischi delle temperature roventi che si sviluppano all&rsquo;interno dell&rsquo;auto, in particolare nei mesi pi&ugrave; caldi. Un semplice dispositivo &egrave; in grado di rilevare la presenza sul seggiolino del bambino e le opportunit&agrave; di interfaccia con l&rsquo;auto e lo smartphone del guidatore sono innumerevoli.&nbsp; Dalla possibilit&agrave; di collegamento con il veicolo, cos&igrave; da attivare l&rsquo;allarme in caso di chiusura del mezzo e bambino ancora a bordo, alle soluzioni di prossimit&agrave;, con lo smartphone a ricevere un avviso non appena ci si allontana dall&rsquo;auto (sfruttando la copertura del Bluetooth, grossomodo una decina di metri effettivi) con ancora all&rsquo;interno il bambino. Bambini dimenticati in auto, la soluzione Rear Seat Reminder  Fino alle possibilit&agrave; di geolocalizzazione dell&rsquo;auto e l&rsquo;invio di sms a pi&ugrave; numeri selezionati per avvisare del pericolo in essere. I contenuti "minimi" del dispositivo salvavita sar&agrave; oggetto del decreto ministeriale.        

Il disegno di legge che obbliga gli automobilisti a dotarsi di seggiolini con sensore di presenza del bambino a bordo ha l'ok di Camera e Senato. Dal MIT arriveranno le specifiche tecniche

24 risultati per 'seggiolini'