Ci sono sempre pi&ugrave; cose artificiali che crescono attorno a noi e dentro di noi, neanche piano piano. Molti rapporti sono artificiali, buona parte della comunicazione tra individui &egrave; artificiale, persino alcuni corteggiamenti sono artificiali. Il tablet, il telefono e il computer sono contemporaneamente irrinunciabili estensioni del nostro corpo e invadentissime integrazioni del nostro cervello, che rischia di impigrire la propria intelligenza affidandosi a quella artificiale.  Un pomeriggio di &ldquo;Whatsapp e Facebook down&rdquo; &egrave; stato titolo da apertura di giornali e tg. Mezzo mondo &egrave; caduto nel panico, mentre l&rsquo;altro mezzo (tra cui io, che sono schiavo consapevole esattamente come chiunque altro) ha tirato il fiato, respirando con nostalgia un passato pi&ugrave; sobrio nemmeno tanto lontano.  La tecnologia ti da una mano  &Egrave; stato un po&rsquo; come guidare una vecchia auto, con la frizione dura, lo sterzo pesante e il motore rumoroso. Quei cento chilometri di godimento al termine dei quali torni per&ograve; molto volentieri e alla svelta sulla tua bella auto moderna, tutta elettronica e comfort; perch&egrave; la tecnologia &egrave; un demonio s&igrave;, ma molto secondo convenienza.  L&rsquo;industria automobilistica utilizza la simulazione per progettare prodotti affidabili, guidabili, confortevoli, sicuri. Gli algoritmi dei computer cominciano a saperla quasi pi&ugrave; lunga di quei collaudatori in carne ed ossa dotati di culo sensibile.  Simulatori, che scoperta  Adesso un fatterello. Dovendo preparare una gara in pista a Misano, a breve e con una Lambo Hurac&agrave;n SuperTrofeo troppo potente per essere presa sottogamba, mi sono fatto prestare dal mio amico Matteo Cressoni un simulatore dei suoi. Uno di quelli da casa, ma... costosi. Me lo hanno suggerito, come un piccolo aiutino. Ho scoperto cos&igrave; la pedaliera idraulica (che per frenare devi averci un quadricipite cos&igrave;), lo sterzo con feedback iperrealistico (che per sterzare devi averci due bicipiti cos&igrave;), le millemila regolazioni di assetto (che ti servono una capoccia e una competenza cos&igrave;), le sudate immani. Ho avuto persino un coach in auto che in realt&agrave; si collegava virtualmente dalla sua casa di Roma.  Ok, non la realt&agrave;, ma nemmeno un gioco della Playstation; molto di pi&ugrave;, ma in salotto. Molto impegnativo, ma tanto bello da cascarci dentro notti intere. Ho pensato che fosse utile per le traiettorie di Misano che di norma percorro in moto, ed &egrave; notoriamente un&rsquo;altra cosa.  Mi avevano detto che quando fossi salito sull&rsquo;auto vera sarebbe stato comunque molto diverso. Con la Hurac&agrave;n ST che user&ograve; in gara in effetti non ho ancora guidato, ma nel frattempo a Misano ci sono entrato, con una bellissima BMW M2 per qualche giro d&rsquo;assaggio.  Come essere felici con poco  Simulare serve! Le sensazioni, tranne quelle del grip vero e della paura vera, tornano alla grande. Ho guidato su traiettorie corrette, ho spinto su frenate corrette, secondo automatismi gi&agrave; acquisiti in salotto, fra i quali ho ovviamente anche quei vizi e quelle tare molto miei che mi faranno arrivare ultimo.  Ammesso di arrivare. Ma francamente non credevo che simulare in modo semiserio potesse essere cos&igrave; utile e sensato. Se vi piacesse guidare in pista tenetene conto. Costa molto meno che farlo per davvero, saranno anche ore artificiali s&igrave;, ma felici e formative. 

<p>Guidare al simulatore? Tanto bello da passarci nottate intere e le sensazioni, tranne quelle del grip e della paura, sono reali</p> 

Guido Meda: simulatori, esperienza &quot;artificiale&quot; ma formativa

Dal numero di febbraio 2021 di Auto vediamo cosa occorre (e quanto spendere) per mettere su un simulatore partendo da zero ma senza investire cifre faraoniche. La prima cosa che occorre &egrave;&nbsp;un computer in grado di ben supportare un software di simulazione. Dovremo investire su processore, memoria RAM e scheda video. Le CPU che fanno al caso nostro sono l&#39;Intel i5 o il suo alter-ego di casa AMD, il Ryzen 5. Non sono i top-gamma della categoria ma offrono prestazioni considerevoli e adatte a software di sim racing (costo intorno ai 280&euro; per entrambi). La memoria RAM deve essere ad alta frequenza e con un quantitativo di almeno 16 GB (meno di 100&euro;). Per il comparto grafico, il mercato se lo contendono nVidia e AMD e l&#39;offerta &egrave;&nbsp;molto variegata soprattutto per il primo brand: una 1650ti vi costerebbe 230&euro; e vi garantirebbe il giusto compromesso tra costi e prestazioni.  Menzione speciale per lo schermo. Qui si possono seguire diverse filosofie: c&#39;&egrave;&nbsp;chi preferisce avere un monitor singolo e chi si affida al triplo monitor. Se siete nel primo caso, dovreste optare per un formato &quot;wide&quot; come il 21:9. Questo allo scopo di cercare il massimo possibile di ampiezza di prospettiva. Facilmente intuibile come anche (e soprattutto) la configurazione a tre monitor affiancati vi venga incontro per questo, andando a coprire una bella fetta di visuale dell&#39;ambiente circostante al vostro sedile virtuale. Importante che i monitor abbiano refresh-rate ad almeno 144 Hz, caratteristica che vi garantisce fluidit&agrave; nello scorrere delle immagini, aspetto fondamentale per cercare la precisione di guida.  Mercedes-AMG One, un simulatore per trovare la... strada    Sim racing targato ACI  Il 2021 vedr&agrave;&nbsp;l&#39;ingresso diretto di ACI Sport nel sim racing. Abbiamo gi&agrave;&nbsp;accennato in precedenza al campionato per vetture GT3 su Assetto Corsa Competizione, ma &egrave;&nbsp;solo la punta dell&#39;iceberg. Il coinvolgimento sempre crescente di ACI porter&agrave;&nbsp;all&#39;organizzazione di diversi campionati su tutte le principali piattaforme di simulazione (nonch&egrave;&nbsp;console), con varie tipologie di vetture. iRacing ospiter&agrave;&nbsp;gare con monoposto e prototipi e le stesse GT3. Ci saranno anche campionati ACI su piattaforma rFactor2 e anche su quella RaceRoom, molto usata all&#39;estero. Ogni campionato di ogni piattaforma avr&agrave;&nbsp;il proprio vincitore e l&#39;assegnazione del relativo titolo.  Per correre nei campionati ACI eSport dal 2021 i sim racers dovranno possedere una licenza ACI Sport, analoga a quella delle corse vere ma quella per i sim racers a un costo davvero ridotto: 10 euro. Chi ha partecipato alle gare ACI eSport nel 2020 la ricever&agrave;&nbsp;gratuitamente. Anche gli organizzatori di eventi ufficiali dovranno possedere la licenza di organizzatori e rispettare determinate regole e format. Un modo per essere universalmente certificati e riconosciuti in ambito eSport. Inoltre ACI istituir&agrave;&nbsp;corsi di formazione per giudici di gara virtuali. Il tutto per elevare gli standard di professionalit&agrave;&nbsp;degli eventi patrocinati ACI.  Volvo, il simulatore di guida definitivo: dal videogioco alla realt&agrave;  BMW lancia il volante per sim e auto  L&#39;impegno di BMW nel mondo del sim racing sta crescendo in maniera esponenziale: non solo protagonisti nelle gare ma anche produttori di nuova tecnologia. Il colosso tedesco in partnership con Fanatec, top-brand di hardware per simulazioni, ha realizzato un nuovo volante che pu&ograve;&nbsp;essere utilizzato sia nell&#39;auto da corsa che sul simulatore. Un vero e proprio gioiello realizzato per il modello M4 GT3 il cui sviluppo rappresenta un autentico travaso di tecnologia tra il mondo reale e il mondo virtuale mai visto prima. Sar&agrave;&nbsp;in vendita nel corso del 2021.&nbsp;&Egrave;&nbsp;stato sviluppato in collaborazione col pilota BMW Philipp Eng.  Jeep e FCA al CES di Las Vegas con la realt&agrave; aumentata   

<p>Ecco come iniziare a correre nel mondo dei circuiti virtuali. Ogni mese su Auto nuovi approfondimenti su simulatori, campionati e tecnologia</p> 

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