        Progettato come concept car sulla base dell&rsquo;Enyaq, pu&ograve; trasformarsi all&rsquo;occorrenza in un piccolo ufficio o spazio abitativo da sfruttare quando &egrave; parcheggiato. Il neonato &Scaron;koda&nbsp;Roadiaq &egrave; un veicolo a trazione integrale sostenibile, con motore elettrico, che i nuovi nomadi digitali possono utilizzare per viaggiare, lavorare e divertirsi. Porta infatti con s&eacute; una connessione Internet ad alta velocit&agrave;, un monitor da 27 pollici e una docking station ma anche soluzioni di storage innovative, numerose prese elettriche e, non ultimo, una macchina per caff&egrave; espresso. Eppure, in pochi semplici passaggi, Roadiaq si trasforma da uno spazio di lavoro in una zona giorno (e notte, con tanto di letto) e una piccola cucina. &Scaron;koda, come cambiano nuova Scala e Kamiq 2024 &nbsp; Roadiaq: da Enyaq a camper Per trasformare l'Enyaq in un camper, gli apprendisti ingegneri hanno modificato notevolmente la carrozzeria. Oltre a una nuova struttura del tetto, hanno sviluppato un nuovo portellone posteriore che consente di fissare una tenda. All'interno, i tessuti utilizzati per i rivestimenti dei sedili, delle porte e del cruscotto sono realizzati con materiali riciclati al 100%. I mobili integrati sono stati realizzati grazie a consulenti esperti in questo particolare settore per consentire di ottimizzare gli spazi a bordo. Gli interni offrono, inoltre, numerosi accessori per l'intrattenimento e il relax fra cui un altoparlante wireless, una doccia a energia solare, una macchina per caff&egrave; espresso con connessione a 12 V, elettrodomestici da cucina, sedie, tavoli, piatti, pentole e padelle, tazze e bicchieri, prese USB per la ricarica, tappeti e finiture e torce e un kit di sopravvivenza per i viaggiatori pi&ugrave; avventurosi.  Trazione integrale con due motori elettrici  &Scaron;koda Roadiaq &egrave; dotato di trazione integrale. Sull'asse posteriore &egrave; montato un motore elettrico sincrono, che eroga una potenza di 150 kW e una coppia massima di 310 Nm. Il motore elettrico asincrono sull'asse anteriore eroga altri 80 kW e una coppia massima di 162 Nm alle ruote anteriori. La batteria ad alta tensione agli ioni di litio ha una capacit&agrave; energetica di 82 kWh (77 kWh netti) e consente un'autonomia fino a 495 chilometri (nel ciclo WLTP). Un&rsquo;autonomia sufficiente per qualsiasi gita o vacanza, non solo fuori porta. Scoprite tutti gli altri dettagli in questo video di presentazione del progetto. Nuova &Scaron;koda Superb a carte scoperte: motori, dimensioni e Adas        

<p>Perfetto per lo smart working, &egrave; frutto del lavoro degli studenti della &Scaron;koda Vocational School</p>

Škoda Roadiaq, il mini camper per il lavoratore itinerante

        L&rsquo;emergenza sanitaria ha causato numerosi problemi all&rsquo;economia e alle aziende, ma dai momenti pi&ugrave; difficili si deve sempre cercare di ricavare qualcosa di positivo, per uscirne pi&ugrave; forti. Ed &egrave; cos&igrave; che ha fatto PSA, sfruttando nel verso giusto la necessit&agrave; di incrementare lo smart working fino ad accelerare la trasformazione dei metodi operativi dell'azienda a favore di una maggiore agilit&agrave; ed efficienza per i dipendenti. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino Performance aziendale &ldquo;Con l&rsquo;opportunit&agrave; del cambio di paradigma post-crisi, vogliamo dare pi&ugrave; senso alle nostre azioni, mettere la giusta energia nel posto e nel momento giusto, usare il tempo e le risorse in modo pi&ugrave; responsabile. Stiamo anche anticipando, con le parti sociali, i cambiamenti collettivi e sociali in linea con la nostra ambizione di rendere la motivazione e il benessere dei dipendenti del Gruppo un vettore di performance per l&rsquo;azienda&rdquo; ha dichiarato Xavier Ch&eacute;reau, Director of Human Resources and Transformation di Groupe PSA. Il &ldquo;senso&rdquo; di cui parla Ch&eacute;reau ha come obiettivo la sicurezza dei dipendenti e dell&rsquo;azienda. Passa attraverso lo sviluppo di misure sanitarie, che sono state rafforzate, e all&rsquo;adattarsi alla crisi. PSA, infatti, a marzo 2020 ha raddoppiato la sua capacit&agrave; IT, sviluppando il telelavoro e garantendo la continuit&agrave; della gestione aziendale.  L&rsquo;importanza dello smart working Lo smart working non &egrave; una novit&agrave; per PSA. Il Gruppo era gi&agrave; ricorso al telelavoro negli anni passati. Un esempio? Nel 2019, quasi 18mila dipendenti hanno adottato regolarmente o occasionalmente questa modalit&agrave; (contro i 2.500 nel 2016), per un totale di 3 milioni di ore di telelavoro e quasi 500mila ore di risparmio negli spostamenti. I risultati ottenuti in questi mesi difficili hanno spinto, quindi, PSA a rafforzare lo smart working, mettendolo al centro delle attivit&agrave; che non sono direttamente collegate alla produzione. Avere un meccanismo cos&igrave; ben rodato, significa ripartire gradualmente con pi&ugrave; fluidit&agrave;. FCA verso il prestito statale da 6 miliardi: il Governo valuta le condizioni Opportunit&agrave; di rinnovarsi Attraverso tre punti cardine, il Gruppo vede questo difficile momento come un&rsquo;opportunit&agrave; per rinnovarsi. I tre punti riguardano una ulteriore accelerazione nell&rsquo;ambito della tecnologia e della digitalizzazione, nel lavoro a distanza e nella responsabilit&agrave; di dare un senso all&rsquo;energia e al tempo investito sul lavoro. Equilibrio vita privata-lavoro A proposito dell&rsquo;energia e del tempo investito sul lavoro, PSA sta studiando a un progetto per migliorare l&rsquo;equilibrio tra vita professionale e vita privata per i dipendenti interessati da una riduzione della frequenza e della durata degli spostamenti da casa al lavoro. FCA-PSA, niente dividendi ma la fusione non si ferma       

<p>Il Gruppo, dopo le difficili settimane di lockdown, presenta nuovi metodi di lavoro per migliorare la sicurezza, la produttivit&agrave; e l&rsquo;equilibrio vita privata/professionale</p>

2 risultati per 'smart working'

Škoda Roadiaq, il mini camper per il lavoratore itinerante

PSA, direttive post Covid-19: più smart working e lavoro responsabile