   Preoccupati per le sorti del settore automotive, un settore chiave dell&rsquo;indu- stria manifatturiera italiana, finora non considerato dai provvedimenti governativi per il sostegno alla ripartenza dell&rsquo;economia, il presidente dell&rsquo;Unione Industriale di Torino, Dario Gallina, e il presidente di ANFIA Paolo Scudieri, hanno oggi rivolto un appello, inviando una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.   &ldquo;Sollecitare un intervento governativo e? vitale per recuperare l&rsquo;operativita? del settore automotive e la sua capacita? di sviluppo decisiva per il progresso economico&rdquo; &ndash; si legge nella lettera.   &ldquo;Il Covid-19 ha impresso una svolta drammatica al settore dell&rsquo;automotive &ndash; spiegano &ndash; determi-nando una paralisi senza precedenti in termini di domanda e di produzione. Serve modellare una politica di sviluppo industriale in grado di sostenere un lungimirante riavvio del settore automobili- stico per garantire una ripresa economica. Purtroppo non abbiamo ritrovato adeguata sensibilita? e attenzione per l&rsquo;automotive nel contesto dei provvedimenti governativi fino ad ora assunti&rdquo;.   &ldquo;Esistono misure &ndash; proseguono Gallina e Scudieri &ndash; che possono essere adottate subito e che possono sbloccare lo stallo del mercato dell&rsquo;auto, che darebbero un rilancio all&rsquo;intero settore, e avrebbero, tra l&rsquo;altro, anche un effetto leva per le casse dello Stato, che vedrebbe ripagati gli sforzi temporanei con un incremento di gettito, come sempre garantito da vendita, possesso e utilizzo dei veicoli&rdquo;.   Tra le misure proposte dall&rsquo;Unione Industriale e da ANFIA c&rsquo;e? l&rsquo;attuazione immediata di incentivi che, oltre a permettere ai consumatori di sostituire la vettura, determinerebbero anche &ldquo;una riduzione delle emissioni&rdquo; &ndash; si legge nella lettera &ndash; &ldquo;rinnovando il vetusto parco circolante, e darebbero soste- gno alle oltre 300.000 famiglie che vivono grazie al settore automotive, facendole tornare al lavoro e risparmiando anche le tante risorse oggi spese per la cassa integrazione&rdquo;.   L&rsquo;idea e? di estendere l&rsquo;ecobonus attualmente in vigore anche alle auto ad alimentazione alternativa con emissioni medie di CO2 da 61 a 95 g/km, allargando cosi? la platea dei beneficiari, pur restando in linea con gli obiettivi europei di graduale decarbonizzazione della mobilita?. E&rsquo; opportuno anche prevedere incentivi all&rsquo;acquisto &ndash; con o senza rottamazione &ndash; di veicoli commerciali leggeri fino a 12 t, con uno schema differenziato per classi di peso e alimentazione.   Sarebbe molto utile, infine, l&rsquo;introduzione di un incentivo all&rsquo;acquisto delle numerose vetture e veicoli commerciali leggeri attualmente in stock presso i concessionari e i produttori (prodotti fino al 25 marzo 2020), in modo da facilitarne lo smaltimento, evitando blocchi al riavvio della produzione.   Oltre alle misure attuabili nel breve termine, i due presidenti chiedono al presidente del Consiglio &ldquo;azioni ben piu? ampie, impegnative e coordinate, e che il governo italiano si faccia promotore di un&rsquo;istanza di politica industriale a Bruxelles, presso gli organi comunitari, per attuare una politica di raccordo con le istituzioni europee e di pressione sul livello comunitario&rdquo;, poiche? &ldquo;le filiere produttive dell&rsquo;auto si stanno ridislocando su basi continentali e se le imprese italiane non saranno coinvolte in maniera determinante, si rischia non solo il ridimensionamento economico dell&rsquo;Italia, ma una perdita di efficacia dell&rsquo;industria europea nel suo complesso&rdquo;.        Per rendere il loro appello ancora piu? incisivo, l&rsquo;Unione Industriale di Torino e ANFIA hanno anche trasmesso un ordine del giorno a Comuni e Regione Piemonte con &ldquo;l&rsquo;augurio che venga adottato e che sindaci e Presidente della Regione Piemonte diventino portavoci attivi presso il Governo del rilancio del settore automotive. In questo momento tanto terribile, la coesione e la determinazione comune &ndash; concludono &ndash; rappresentano la nostra forza&rdquo;.     

<p>Preoccupati per le sorti del settore automotive, le due associazioni hanno scritto un comunicato congiunto rivolto al premier Giuseppe Conte per sollecitare un intervento governativo volto a recuperare l&rsquo;operativit&agrave; della filiera e la sua capacit&agrave; di sviluppo, decisive per la ripartenza e il progresso economico del Paese.</p> 

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Incentivi e ecobonus allargato, appello di ANFIA e Unione Industriale di torino a Conte