        Il Toro e la Joya, il gioiello. Paulo Dybala, star della Juventus, punta argentina da 87 gol in 205 partite in bianconero, ha visitato lo stabilimento Lamborghini di Sant&rsquo;Agata Bolognese.   Un bomber vero, il ventiseienne fuoriclasse della Vecchia Signora, con la quale ha vinto quattro scudetti, tre Coppe Italia e due supercoppe, ha forse intenzione di fare concorrenza a Cristiano Ronaldo nell&rsquo;acquisto di supercar, articolo del quale CR7 &egrave; un gran collezionista? Lamborghini Huracan EVO RWD, tutta dietro per puristi Intanto Dybala ha fatto il suo rodaggio nella Motor Valley, visitando le linee di montaggio, i reparti di personalizzazione, incontrando il CEO, Stefano Domenicali. Ovviamente vedendo Urus, Huracan e Aventador, le tre stelle del Marchio. Reciproca soddisfazione, se son rose, fioriranno&hellip; &ldquo;Siamo sempre felici di ospitare il talento vero a Sant&rsquo;Agata Bolognese. L&rsquo;attaccante della Juventus Paulo Dybala ha visitato la nostra sede e incontrato il nostro Presidente e CEO Stefano Domenicali&rdquo;. Intanto Lamborghini non ha nascosto la sua soddisfazione.             Visualizza questo post su Instagram  Thanks @lamborghini for an incredible day! I really enjoyed the visit! Un post condiviso da  Paulo Dybala (@paulodybala) in data: 8 Gen 2020 alle ore 9:22 PST            

La punta argentina della Juventus a Sant'Agata Bolognese tra le supercar

Il Toro e la Joya, Dybala in Lamborghini

        Con Amazon Alexa si comandano anche i Tori di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Il sistema di assistenza vocale basato su cloud esordisce su Lamborghini Huracan EVO, presentata con questa novit&agrave; al CES di Las Vegas.  Si tratta di una prima su una supercar per il sistema di infotainment connesso con servizi digitali. Integra il controllo numerose funzioni: climatizzazione, illuminazione interna e riscaldamento dei sedili con un comando vocale. Al pari di telefonate, indicazioni stradali, riproduzione di musica e audiolibri, notizie, previsioni meteo eccetera. Mani, occhi e cervello restano concentrati sulla strada. Lamborghini Huracan EVO RWD, tutta dietro per puristi Con i comandi vocali di Alexa sar&agrave; possibile gestire il sistema LDVI (Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata) della EVO a trazione integrale. Ovviamente l&rsquo;integrazione permette di connettersi vocalmente con molti dispositivi che dialogano con Alexa: luci di casa, termostati, cancelli&hellip; Amazon Alexa segna il primo passo di collaborazione tra i due Marchi per la connettivit&agrave; e la integrazione con Amazon Web Services (AWS). Lo sviluppo del sistema HMI (interfaccia uomo-auto) permetter&agrave; il progressivo aggiornamento della funzionalit&agrave; di Alexa sulle Lamborghini.  Come confermato dal Ceo Lamborghini, Stefano Domenicali. &ldquo;La connettivit&agrave; permette di concentrarsi solo sulla guida, migliorando l&rsquo;esperienza a bordo delle nostre supersportive. La nostra azienda vuole anticipare il futuro. E questa &egrave; la prima volta che una casa automobilistica doter&agrave; le proprie vetture di un sistema integrato attraverso Amazon Alexa per riunire i controlli vettura, i comandi intelligenti e le funzionalit&agrave; standard di Alexa&rdquo;.       

Esordio su una supercar per il celebre sistema di assistenza vocale basato su cloud

Amazon Alexa su Lamborghini Huracan EVO

        Dieci cilindri aspirato e trazione posteriore, Lamborghini Huracan EVO RWD &egrave; una chicca per puristi. Il V10 di 5.2 litri di Sant&rsquo;Agata Bolognese per la versione rear-wheel drive dispone di 30 cavalli in meno, 610, con una coppia di 560 Nm a 6.500 giri, ma promette emozioni speciali.  La versione della sportiva sar&agrave; disponibile dalla prossima primavera a partire da un prezzo di circa 195.000 euro (159.443 euro, IVA esclusa, per la precisione). Disponibile con l&rsquo;originale livrea esterna Giallo Belenus, che la distingue ancora di pi&ugrave;. Abbinabile anche a interni personalizzati con Alcantara e pelle. Lamborghini in rampa di lancio all'aeroporto di Bologna La differenza che salta subito all&rsquo;occhi sta nel peso: 1.389 kg, ovvero 33 kg in meno rispetto alla quattro ruote motrici (1.422 kg). Permette un notevolissimo rapporto peso/potenza di 2,28 kg/CV. Le prestazioni sono una conseguenza: velocit&agrave; massima &egrave; di 325 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi.  La distribuzione del peso tra parte anteriore e posteriore &egrave; di 40/60. Le sospensioni sono a doppio triangolo con quadrilateri sovrapposti e ammortizzatori passivi. I freni da 365 millimetri davanti e 356 mm dietro permettono di a Huracan EVO RWD, gommata con pneumatici Pirelli P-Zero su cerchi da 19&rdquo; di fermarsi da 100 km/h in 31,9 metri. Il sistema P-TCS (acronimo di Performance-Traction Control System) controlla la trazione posteriore tagliando potenza in modo meno drastico: lo stesso vale per eventuali slittamenti. Il tutto in progressione secondo la modalit&agrave; di guida, Strada, Sport e Corsa, selezionata con ANIMA. Permette una trasmissione continua della coppia anche durante la fase di riallineamento dopo derapate o sbandamenti laterali. L&rsquo;estetica, rispetto a Evo AWD, presenta nuovi fascioni, prese d&rsquo;aria pi&ugrave; grandi, un nuovo splitter, mentre l&rsquo;estrattore posteriore &egrave; in nero lucido.&nbsp; Il CEO Stefano Domenicali racconta cos&igrave; l&rsquo;ultima nata:&nbsp; &ldquo;Si affida alle mani del conducente, offrendo un&rsquo;esperienza di guida dominata dall&rsquo;interazione con il suo hardware, Questa vettura rispecchia l&rsquo;essenza originaria dell&rsquo;ingegneria Lamborghini, ponendo il conducente al centro delle prestazioni e rendendolo protagonista di un&rsquo;esperienza di guida senza filtri. E&rsquo; stata concepita anche per catturare chi ancora non conosce da vicino il nostro marchio e coloro che sono alla costante ricerca di emozioni di guida ineguagliabili.&rdquo;       

Trazione posteriore, V10 aspirato da 610 cavalli per una guida senza filtri

Lamborghini Huracan EVO RWD, tutta dietro per puristi

        Regalo di Natale Lamborghini, dedicato ad autentici amanti, #RealLover, del Marchio. Una sopresa speciale per&nbsp;la famiglia Bakus che bissa&nbsp;il successo globale del filmato&nbsp; di Natale del 2018. L'iniziativa &egrave; stata ispirata dalla&nbsp;&nbsp;vicenda di Sterling Backus e di suo figlio Xander, di dodici anni, amanti sfegatati delle Lambo.  Lamborghini, la Christmas Drive chiude un 2019 da favola Che hanno investito insieme diciotto di lavoro nel loro garage in Erie, Colorado, per riprodurre una copia della Lamborghini Aventador SV con l&rsquo;uso di una stampante 3D. &nbsp;Si sono meritati la sorpresa: qualche giorno prima di Natale, di mattina, quando Sterling e Xander aprono la porta del loro garage, si trovano davanti a un esemplare autentico di Aventador S in colore nero. Avendo dimostrato di essere veri amanti Lamborghini, padre e figlio hanno il privilegio di guidare la vettura per alcuni giorni, trasformando cos&igrave; il loro sogno in realt&agrave;.&nbsp;Un regalo speciale, non c'&egrave; che dire.  Katia Bassi, Chief Marketing &amp; Communication Officer di Automobili Lamborghini, racconta cos&igrave; l&rsquo;iniziativa. "Lamborghini &egrave; contro qualsiasi tentativo di contraffazione. Ma la storia di questo padre e di suo figlio &egrave; prova di passione autentica. Che merita di essere raccontata a tutti, ed &egrave; per questo che abbiamo scelto Sterling e Xander come protagonisti del nostro video di Natale per il 2019&rdquo;.       

A un pap&agrave; e a suo figlio di Erie, in Colorado, una sorpresa speciale

Lamborghini, regalo di Natale ai real lover

Per la sesta volta una Lamborghini diventa una follow me car all&#39;aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Una tradizione che si consolida: i bolidi di Sant&#39;Agata Bolognese a fianco dei jet di linea.    Le vetture Follow Me protagoniste in aeroporto - IL VIDEO  Un parallelo che da sempre scatena le fantasie. L&#39;accelerazione delle supercar confrontate con quella degli aerei. Ma anche satvolta sar&agrave; diverso: si tratta di una collaborazione, anche se spettacolare.  E&#39; toccato a una aggressiva Huracan RWD, &nbsp;che fino a gennaio 2020 guider&agrave; gli aerei in arrivo e partenza verso il piazzale di sosta e la via di rullaggio. Ha le doti per farlo col&nbsp;V10 aspirato di 5,2 litri e da 580 cavalli. E anche il look con la sua livrea ideata dal Centro Stile Lamborghini.  Lamborghini Hurac&aacute;n, una supercar dell&#39;aeroporto di Bologna  Una Huracan speciale, che sulla base arancio mostra la grafica a scacchi neri tipica dei mezzi operativi delle aree di manovra degli aeroplani. A completare gli esterni il tricolore italiano presente sulle porte, sulle prese d&rsquo;aria anteriori. E anche sul posteriore della Follow Me.&nbsp;  La Huracan RWD del Marconi &nbsp;dotata dei lampeggianti di segnalazione, radio collegata con la Torre di Controllo dell&rsquo;Aeroporto e l&rsquo;immancabile scritta &ldquo;Follow Me&rdquo;. Riusciranno a starle dietro?  &nbsp; 

Una Huracan RWD &egrave; follow me car al Gugliemo Marconi

Lamborghini in rampa di lancio all&#39;aeroporto di Bologna

        Tutto il Toro di Sant'Agata Bolognese in un fantastico&nbsp;volume fotografico&nbsp;&ldquo;Lamborghini &ndash; Dove. Perch&eacute;. Chi. Quando. Cosa.&rdquo; Un'opera speciale quella di Antonio Ghini, a lungo capo della comunicazione di Maranello, che in 224 pagine&nbsp;edite da Rizzoli (prezzo di 75 euro, da febbraio 2020 sar&agrave; inoltre distribuito in 70 paesi) e con immagini bellissime racconta una storia eccezionale. Un volo nel mito Lamborghini, dal 1963 a oggi.  Scandito da cinque capitoli, proprio i &ldquo;Dove, Perch&eacute;, Chi ,Quando, Cosa&rdquo;.&nbsp;Riprendendo le cinque W (Who, What, When, Where, Why) pilastri della buona cronaca seconto il giornalismo anglosassone. Chi&nbsp;tratta i personaggi. Dove il territorio, l&rsquo;Emilia terra dei motori. Perch&eacute; le motivazioni della unicit&agrave; Lamborghini. Quando la cronologia. E Cosa&nbsp;le auto, le mitologiche e inconfondibili Lamborgnini. Lamborghini V12 Vision Gran Turismo, il futuro oltre Terzo Millennio Antonio Ghini ha fatto un gran lavoro, con la sua consueta qualit&agrave;. &ldquo;Non ne sapevo nulla all&rsquo;inizio e forse &egrave; stato meglio. L&rsquo;ho scoperta progressivamente, grazie a numerose testimonianze e documentazioni. E&rsquo; una storia italiana, peculiare perch&eacute; emiliana. Dove nasce la passione, il desiderio di sfida. Una energia che si traduce in eccellenza&ldquo;. L'eccellenza del mito di Ferruccio. E non solo.&nbsp;&ldquo;La sfida l&rsquo;aveva dentro. Il fuoco di rivalit&agrave; con Ferrari l&rsquo;ha alimentato lui. Non voleva il rosso sulle macchine, scelse l&rsquo;arancione. Aveva i suoi fornitori, mai quelli di Maranello. Ma non &egrave; stato solo Ferruccio, anzi dal 1972 quando se ne and&ograve;, sono accaduti altri eventi. Se la Lamborghini oggi &egrave; quello che &egrave;, lo deve anche a chi ci ha lavorato e ci lavora, motivata a fare meglio, con una passione che tende al meglio". &ldquo;Siamo nell&rsquo;epoca dei social &ndash; ha commenttato Stefano Domenicali, numero uno di Lamborghini &ndash; mancava un&rsquo;opera fisica. Antonio ha fatto un eccellente lavoro, il prossimo passo, data la sua abilit&agrave; nel raccontare, sar&agrave; un audio libro&ldquo;. Scherza Domenicali, ma la questione resta aperta: la prima opera &egrave; ben riuscita e potrebbe chiamarne altre.       

Un bellissimo volume fotografico di 224 pagine: &ldquo;Lamborghini &ndash; Dove. Perch&eacute;. Chi. Quando. Cosa.&rdquo;

Antonio Ghini racconta la storia Lamborghini

Pensata per il mondo virtuale ma assolutamente concreta, tanto da mostrarsi dal vivo a Monaco. Lamborghini V12 Vision Gran Turismo parte dalla base tecnica della Si&agrave;n per lanciare un progetto visionario, destinato a essere guidato su Playstation 4 e Gran Turismo Sport.    La prima mondiale ha visto le World Finals del campionato FIA Gran Turismo fare da sfondo. Il design elaborato dal centro stile diretto da Mitja Borkert evidenzia tratti tipici di una Lamborghini, pur essendo il progetto assolutamente immaginario. I segmenti a Y sul frontale richiamano tanto la Si&agrave;n quanto la Terzo Millennio Concept, stilema della Y ripreso anche al posteriore, sul supporto dell&rsquo;ala in due parti.  Al passato si deve il design delle vetrature laterali, un esagono come propose nel 1967 la Lamborghini Mezcal, concept poi di ispirazione per realizzazione della Espada.  Lamborghini Si&agrave;n ibrida anticonvenzionale  Pensata per i racer, abitacolo monoposto  Scelte da monoposto sono nella separazione della carrozeria tra cellula abitacolo e ruote, all&#39;interno &egrave; il volante a racchiudere tutte le informazioni essenziali durante la guida, metre i passaruota sono essenzialmente carenature con effetti aerodinamici.  Leggi anche: Sar&agrave; una GT quattro porte la quarta Lambo  &ldquo;A bordo&rdquo; si sale con un accesso frontale, il cockpit si apre in stile jet, un cupolino ai lati del quale sono in bella mostra gli elementi delle sospensioni attive.  Come per un vero e proprio modello dal lanciare su strada, Lamborghini V12 Vision Gran Turismo ha una sua data di uscita: sar&agrave; dalla prossima primavera che potr&agrave; essere guidata sul simulatore di casa Sony. &ldquo;La Lambo V12 Vision Gran Turismo &egrave; stata pensata per essere la migliore virtual car di sempre per tutti i giovani gamer e fan che amano il nostro brand e il suo sguardo sempre orientato al futuro.  Lamborghini e MIT brevettano i supercondensatori del futuro  &Egrave; un&rsquo;opportunit&agrave; per il genio e il talento dei nostri designer di esprimersi a pieno e immaginare un&rsquo;auto che non sia solo affascinante e incredibile da guidare &ndash; come ogni Lamborghini &ndash; ma rispecchi anche tutto l&rsquo;impegno della Casa del Toro nello sviluppare tecnologie innovative, soprattutto nel campo dei materiali leggeri e dell&rsquo;ibridizzazione&rdquo;, ha commentato il capo del Centro stile, Borkert. 

L&#39;esercizio di stile &egrave; destinato al mondo dei simulatori di guida, andr&agrave; su Gran Turismo Sport nella primavera del 2020. Dalla meccanica della Si&agrave;n un concept visionario, presentato dal vivo a Montecarlo

Lamborghini V12 Vision Gran Turismo, il futuro oltre Terzo Millennio

        Bene o male, basta che se ne parli. Questa filosofia &egrave; applicabile a molte sfere della vita, sicuramente a quella del gusto estetico. E la Lamborghini Aventador SVJ protagonista di questo video non pu&ograve; far altro che parlare di s&eacute;.  L&rsquo;auto di firma italiana, avvistata a New York, si presenta infatti con una cromatura a dir poco &ldquo;particolare&rdquo;. DAL BLU AL VIOLA Una tinta a specchio che, a seconda del punto da cui si guarda la Lamborghini, la fa sembrare di una tonalit&agrave; di colore diversa che va dal blu al viola. Naturalmente la supercar attira l&rsquo;attenzione dei curiosi che fanno foto e video e le girano attorno per cogliere tutti i dettagli e le sottigliezze. Il colore cangiante non &egrave; l&rsquo;unica stravaganza dell&rsquo;estetica, che viene completata da una serie di LED installati attorno alle prese d&rsquo;aria laterali e alle porte. Il proprietario sar&agrave; un fan di Robocop e dei film di fantascienza anni Ottanta, oppure semplicemente &egrave; una persona che odia passare inosservata.        

Un modello dalle tinte particolarissime, con il colore che sfuma dal viola al blu a seconda del punto di osservazione. Avvistata a New York, la supercar &egrave; stata immortalata in varie foto e video

Lamborghini Aventador SVJ, quella cangiante a New York

        Un ibrido snello, leggero e dal rapporto peso potenza 1:1. Lamborghini Si&agrave;n e l&rsquo;adozione dei supercondensatori hanno dimostrato una via alternativa all&rsquo;impiego delle batterie &ldquo;classiche&rdquo;. Altre applicazioni, certo. Ibridi supersportivi molto diversi per l'apporto di cavalleria (34 cv in 34 kg, su Si&agrave;n), tant&rsquo;&egrave; che per il futuro di Lamborghini Aventador si percorrer&agrave; una strada che guarda a un ibrido plug-in e il ricorso a un pacco batterie anzich&eacute; la tecnologia dei supercondensatori. Nuovi materiali e raddoppio energetico Il campo di ricerca, tuttavia, &egrave; vivo e dalla collaborazione tra Lamborghini e il MIT, avviata nel 2017, si &egrave; arrivati a depositare un brevetto che apre nuove opportunit&agrave; future.  La collaborazione tra Dipartimento di Chimica e Dipartimento di Concept Develpment Lamborghini, la frontiera dello sviluppo guarda a nuove strutture, in grado di aumentare, fino a raddoppiare, la densit&agrave; energetica offerta dai supercondensatori. Leggi anche:&nbsp;Lamborghini, Aventador verso un ibrido "classico" La chiave &egrave; nelle strutture molecolari di tipo MOF &ndash; Metal Organic Framework. Semplificando, si tratta di sviluppare elettrodi per supercondensatori ad alte prestazioni, ottenuti dall&rsquo;incremento della superficie esposta a cariche elettriche, in rapporto a massa e volume della struttura.  Le strutture ottenute si caratterizzano per avere ben il 90% di spazio &ldquo;vuoto&rdquo; nel proprio volume, &ldquo;spazio&rdquo; da sfruttare per immagazzinare, nel caso dei supercondensatori, cariche elettriche. Leggi anche: Si&agrave;n, sportiva anticonvenzionale a Ginevra &ldquo;La ricerca congiunta con il MIT incarna pienamente i nostri valori e la nostra vocazione ad anticipare il futuro. Un futuro in cui l&rsquo;ibridizzazione &egrave; sempre pi&ugrave; auspicabile e inevitabilmente necessaria&rdquo;, ha spiegato Stefano Domenicali, presidente e a.d. di Automobili Lamborghini. Forme versatili per le batterie Un fronte di ricerca diverso dalla chimica dei supercondensatori &egrave; sviluppato dal secondo laboratorio, che vede Lamborghini e il Dipartimento di Ingegneria Meccanica del MIT impegnati su nuove strutture per batterie. L&rsquo;obiettivo &egrave; la realizzazione di una versatilit&agrave; geometrica tale da legarsi con l&rsquo;integrit&agrave; strutturale e alte capacit&agrave; di accumulo, rispetto alle tecnologie attualmente in uso per la produzione di pacchi batterie. Si lavora a principi progettuali e materiali nuovi, dove l&rsquo;industria della produzione in serie &egrave; attualmente alla frontiera dei moduli realizzati con celle spesso del tipo a sacchetto. Partnership Lamborghini-MIT che vede la casa del Toro aderire al MIT-Italy Program e ha offerto a due studentesse dell&rsquo;Institute of Technology di lavorare in Lamborghini su materiali compositi e modelli matematici per la composizione dei supercondensatori. Programma che si svilupper&agrave; anche nel 2020.       

La ricerca condotta dal Dipartimento di Chimica, su materiali di sintesi destinati agli elettrodi dei supercondensatori, consente l'incremento della densit&agrave; energetica rispetto alla tecnologia impiegata su Lamborghini Si&agrave;n

Lamborghini e MIT brevettano i supercondensatori del futuro

        Lamborghini Huracan &egrave; sempre pi&ugrave; veloce, in pista e in fabbrica. La V10 di Sant&rsquo;Agata Bolognese ha raggiunto un traguardo importante, 14.022 esemplari prodotti in 5 anni.  Doppiando di fatto il modello precedente Gallardo, che pura aveva rilanciato alla grande il Marchio al livello mondiale: per arrivare allo stesso numero aveva impiegato il doppio di tempo, l&rsquo;intero ciclo vita, dal 2003 al 2013.&nbsp;  Dal 2014 &egrave; arrivata Huracan, ed &egrave; stata una progressione incredibile. Coup&eacute;, Spyder, versioni a trazione posteriore, Performante nel 2017 e Performante Spyder nel 2018. A pari passo, sono arrivati i primati in pista, facendola incoronare come sportiva pi&ugrave; prestazionale nei tracciati pi&ugrave; prestigiosi e difficili del mondo.  Quest&rsquo;anno, puntuale a met&agrave; ciclo vita &egrave; stata la volta di Huracan EVO nelle versioni Coup&eacute; e Spyder con motore V10 da 640 cavalli. Esaltate da avanzate soluzioni aerodinamiche e dal nuovo sistema sistema LDVI, acronimo di Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata. Il modello col numero di telaio 14.022 &egrave; una EVO coup&eacute; di colore Grigio Titans opaco. La corsa continua, ma dell&rsquo;intera gamma. Lamborghini hei primi sei mesi del 2019 ha consegnato 4.553 vetture, con un aumento del 96% rispetto allo stesso periodo del 2018.  Nello specifico&nbsp; Huracan ha raggiunto le 1.211 unit&agrave;, Aventador, icona V12, ha totalizzato 649 unit&agrave; e ovviamente Urus con 2.693 unit&agrave; ha fatto la parte del leone.        

La V10 di Sant'Agata Bolognese prodotta in 14.022 unit&agrave; in 5 anni. Gallardo per arrivare allo stesso traguardo ne aveva impiegati dieci.

Lamborghini Huracan traina le vendite del Toro

        Lamborghini, diventano pi&ugrave; intensi i rumors di uno spin-off del Marchio dal Gruppo Volkswagen o addirittura di una vendita. Bloomberg ha puntato forte su questa eventualit&agrave;.  Le voci sul Marchio di Sant&rsquo;Agata Bolognese da tempo si susseguono: da un potenziale passaggio di controllo da Audi a Porsche,&nbsp; poi non verificatosi, fino a quelle delle ultime settimane.  Un&rsquo;entrata di Lamborghini in borsa da anni &egrave; pi&ugrave; di una voce. Sull&rsquo;onda delle idee che Sergio Marchionne ha avuto per FCA e nel caso specifico con Ferrari, parrebbe quasi un passo dovuto. Bloomberg s&rsquo;&egrave; spinta oltre, ipotizzando uno spin-off o addirittura una potenziale vendita entro fine 2019. Tempi molto stretti, ma sono cambiati anche quelli dell&rsquo;industria automobilistica. Per tecnologia e anche per struttura. I tempi del grande impero globale VW voluti dal geniale Ferdinand Piech sembrano essere alle spalle. La galassia di Marchi, da Bugatti a Seat per le auto, ma anche camion e tanto altri, pare destinata a cambiare. E soprattutto le spese enormi e, rischiosissime aggiungiamo noi, per l&rsquo;auto elettrica rappresentano davvero un gradino spaventoso. Cambiando anche le prospettive per la redditivit&agrave;. In sostanza Volkswagen ha stanziato 80 miliardi di euro per la transizione elettrica. E ha programmato di aumentare la capitalizzazione da 80 a 200 miliardi di euro.  Proprio in questo piano rientrerebbe la nuova dimensione, legalmente autonoma, di Lamborghini. Sulla scia di Ferrari, che in poco tempo, grazie allo sbarco a Wall Street, ha visto aumentare il suo valore da 10 a 30 miliardi di dollari. Lamborghini, grazie a Urus sta godendo di un enorme boom di mercato e resta uno dei gioielli di Volkswagen, potenzialmente e non solo molto pi&ugrave; redditizia di Bugatti e Ducati.       

Il Marchio di Sant&rsquo;Agata Bolognese potrebbe essere usato dal Gruppo VW per far casa e pagare i costi enormi dell&rsquo;elettrificazione

Lamborghini, ipotesi scorporo come Ferrari?

        Della possibilit&agrave; di un quarto modello nella gamma Lamborghini, Stefano Domenicali &ndash; a.d. della casa del Toro &ndash; ne parlava gi&agrave; lo scorso marzo. Avverr&agrave;, ma a precise condizioni. Sulle quali torna Maurizio Reggiani, responsabile della ricerca e sviluppo Lamborghini. Il marchio dovr&agrave; consolidare la crescita e portare il suv Urus a risultati stabili. Un progetto che ha contribuito nella prima met&agrave; del 2019 per il 60% dei volumi complessivi della casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Si naviga oltre le 4.500 unit&agrave;, in proiezione un 2019 da oltre 8.000 esemplari venduti. Agli inglesi di Autocar, Reggiani ha lanciato un&rsquo;idea alternativa di sportivit&agrave; per il futuro: perch&eacute; non un&rsquo;elettrica? L&rsquo;orizzonte temporale sul quale si immagina l&rsquo;arrivo di un quarto modello Lamborghini &egrave; al 2025, sufficientemente spostato in avanti per avere ancora ampi margini di manovra su quali caratteristiche dovrebbe avere il progetto. E ancora con margini di sviluppo quanto a riduzione del peso delle batterie. Leggi anche: Domenicali, Lambo e i progetti di 2+2 L&rsquo;idea di una granturismo quattro porte, vicina alla soluzione proposta con il concept Lamborghini Estoque (in foto), ormai oltre 10 anni fa, &egrave; la via privilegiata per l&rsquo;ampliamento dell&rsquo;offerta, che vedrebbe le super-sportive Huracan e Aventador affiancate dal suv e da una GT di lusso ad alte prestazioni. SPORTIVIT&Agrave; PURA CON GLI ASPIRATI Elettrico stabilmente escluso dai piani Lamborghini nell&rsquo;espressione della sportivit&agrave; assoluta che rappresentano modelli come Huracan e Aventador, fedeli alle unit&agrave; termiche aspirate e con necessarie integrazioni elettriche in futuro, per sistemi ibridi. Leggi anche: Ibrido "classico" per la nuova Aventador Il taglio che avrebbe una GT di lusso potrebbe vedere nell&rsquo;elettrico un equilibrio valido, tanto pi&ugrave; con un&rsquo;architettura premium in via di sviluppo all&rsquo;interno del gruppo come la PPE. Progetti dei quali si torner&agrave; a parlare nei prossimi anni, per trasformare le idee in piani di sviluppo.&nbsp;       

L'ampliamento dell'offerta non &egrave; un passaggio immediato, piuttosto un piano sul lungo periodo che guarda al 2025 e una suggestione: pu&ograve; essere una GT elettrica la formula futura?

Lamborghini, GT quattro porte per il quarto modello

Countach! Stupisce Lamborghini Si&agrave;n, in prima mondiale al Salone di Francoforte, dove porter&agrave; l&rsquo;idea di ibrido accostato alle supercar secondo il Toro di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Il codice di progetto LB48H, circolato negli ultimi 18 mesi, celava la soluzione alternativa dell&rsquo;elettrificazione di un sistema esclusivamente termico.     Bassa tensione, 48 volt, per alimentare il motogeneratore installato sulla linea di trasmissione, in uscita dal cambio. Una componente elettrica caratterizzata dall&rsquo;estrema leggerezza e altrettanto estrema rapidit&agrave; di ricarica e cessione dell&rsquo;energia da parte dell&rsquo;accumulatore.  FULMINE DI UNA SIAN!  Non una batteria agli ioni di litio, bens&igrave;, un supercondensatore, prima applicazione in ambito automotive nella produzione stradale di un&#39;auto ibrida. Idea proposta in passato nelle competizioni, che sale a bordo di una supercar prodotta in tiratura limitata. Sessantatr&eacute; esemplari di Lamborghini Si&agrave;n, nel nome ancora il dialetto, emiliano stavolta: Si&agrave;n vale a dire &ldquo;fulmine&rdquo; (ovvio il richiamo alla quota elettrica), come Countach, allora in piemontese, era &ldquo;accidenti&rdquo;.  STILE TRA PASSATO E TERZO MILLENNIO  L&rsquo;accostamento non &egrave; casuale, perch&eacute; nel design di Lambo Si&agrave;n ibrida si leggono tratti di Countach nel disegno dei fari posteriori esagonali, nel tetto a periscopio all&rsquo;interno. La fedelt&agrave; ai tratti Lamborghini, immutata, &egrave; nello stile a Y nella vista di fianco e nei gruppi ottici diurni, tre segmenti presi di diritto dal concept Lamborghini Terzo Millennio.  MATERIALI, SUPERFICI VARIABILI SE RISCALDATE  Ecco, quel concept sperimentava sulla tecnologia dei materiali, non a caso un laboratorio di ricerca insieme al MIT &ndash; Massachusets Institute of Technology. Si&agrave;n introduce un&rsquo;altra prima assoluta, ovvero, un sistema di apertura/chiusura della griglia di ventilazione al retrotreno in funzione dal calore sviluppato dagli scarichi: materiali a &ldquo;memoria di forma&rdquo;.   ELETTRICO LEGGERO   Inevitabilmente &egrave;, per&ograve;, il sistema ibrido della supercar Lamborghini a prendere la scena. La componente elettrica e il supercondensatore pesano appena 34 kg e sviluppano una potenza di 34 cavalli: immediato il rapporto peso-potenza. Lo sviluppo del supercondensatore ha portato i tecnici a ottenere un&rsquo;energia immagazzinata 10 volte superiore rispetto a una specifica simile per peso, fronte sul quale l&rsquo;elemento &egrave; 3 volte pi&ugrave; leggero e potente rispetto a una normale batteria.  L&rsquo;apporto dell&rsquo;elettrico consente di abolire i &ldquo;vuoti&rdquo; nei passaggi da una marcia all&rsquo;altra, incrementa la trazione del 20% in accelerazione da 70 a 120 orari. Meglio: 1,2 secondi pi&ugrave; rapida di una Aventador SVJ. Totalmente elettriche saranno anche le manovre di parcheggio e retromarcia.  PRESTAZIONI DI LAMBORGHINI SI&Aacute;N  Motogeneratore con una strategia di recupero in fase di decelerazione pensata per sfruttare appieno i vantaggi del supercondensatore, dalle sue una rapidissima velocit&agrave; di ricarica e disponibilit&agrave; istantanea dell&rsquo;energia recuperata. Il sistema ibrido di Lamborghini Si&agrave;n vale 819 cavalli, dei quali sono 785 i cavalli erogati dal motore termico V12.  Quanto va forte? Supera i 350 km/h di velocit&agrave; massima e dichiara uno zero-cento orari inferiore ai 2,8 secondi. Cos&igrave;, il primo capitolo ibrido di Lamborghini, un&rsquo;anticipazione che porter&agrave; alla futura generazione di Aventador.  

Un supercondensatore al posto di una batteria agli ioni di litio. Cos&igrave;, la prima ibrida stradale di Lamborghini promette prestazioni super, all&#39;insegna della leggerezza della parte elettrica

Lamborghini Si&agrave;n ibrida anticonvenzionale al Salone di Francoforte

        Lamborghini dal Salone di Francoforte a Le Mans? L&rsquo;ipotesi non &egrave; remota. La Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese all&rsquo;evento in Germania, in programma dal 10 al 22 settembre, presenter&agrave; una hypercar in edizione limitata. Facendo &ldquo;uno pi&ugrave; uno&rdquo;, ovvero unendo la parola hypercar alla nuova classe, che si chiamer&agrave; Hyper Sport per il WEC (campionato mondiale endurance) che comprende ovviamente anche la 24 ore di Le Mans, il gioco sembrerebbe fatto. Domenicali: "Potrebbe essere interessante la nuova Classe&nbsp; WEC" Detta cos&igrave; sembrerebbe facile e soprattutto al momento non c&rsquo;&egrave; niente di ufficiale. Ma &egrave; un fatto che da tempo Lamborghini sta valutando la possibilit&agrave; di espandere il suo impegno nel motorsport. Huracan e Aventador hanno corso o corrono, Urus avr&agrave; una sorta di monomarca, una specie di Rallycross. Dal 2020 il WEC, come detto lancer&agrave; la Classe Hyper Sport al posto della storica LMP1. Riservata ad auto speciali, che devono essere prodotte in edizione stradale di almeno 20 esemplari. Aston Martin e Toyota, due protagoniste, in tempi diversi di Le Mans, sono letteralmente in corsa. Lamborghini, questo &egrave; chiaro, &egrave; alla ricerca di un prestigio solido e duraturo nel motorsport che conta. Stefano Domenicali, CEO del Marchio, non ha detto no. Queste le sue ultime parole a Goodwood in merito: &ldquo;Stiamo valutando i regolamenti della nuova Classe del WEC, per capire se p&ograve; fare al caso nostro. Potrebbe essere interessante oppure no. La SC18 Alston (nelle foto, ndr) evidenzia che potremmo avere la possibilit&agrave; di sviluppare un progetto del genere, ma si tratta solo di un approccio. Se son rose, fioriranno.       

Al Salone di Francoforte sar&agrave; svelata una serie in edizione limitata: antipasto del nuovo modello per la classe Hyper Sport del WEC?

Lamborghini, dalla nuova hypercar a Le Mans?

Lamborghini da record, trascinata dal super suv Urus. A Sant&rsquo;Agata Bolognese la celebrazione dell&rsquo;inaugurazione dell&rsquo;impianto di verniciatura, il primo gestito anche dall&rsquo;intelligenza artificiale oltre che dalle capacit&agrave; artigiane di 200 lavoratori specializzati, &egrave; stata esaltata dai numeri di vendita.    Parole e musica del CEO Stefano Domenicali. &ldquo;Nel primo semestre 2019 abbiamo consegnato 4.553 vetture, incrementando del 96% rispetto al record del 2018. Di queste il 60% sono Urus e il 40% Huracan e Aventador&rdquo;.  C&rsquo;&egrave; da gonfiare il petto. &ldquo;Numeri eccezionali, che ci porteranno a oltre 8.000 vetture consegnate nel 2019. Sar&agrave; la base per stabilizzarci. Lamborghini &egrave; arrivata a 1.750 dipendenti, il fatturato dovrebbe arrivare a 1.700 milioni di euro&rdquo;.    Domenicali ha parlato a tuto tondo del Marchio. &ldquo;La nostra crescita non potr&agrave; continuare all&rsquo;infinito. Dobbiamo mantenere un approccio speciale con le nostre auto, ottenere marginalit&agrave; e stare attenti alla concorrenza e a mondo, i nostri clienti per il 95% non sono italiani&ldquo;.  Il futuro prossimo sar&agrave; ibrido, non elettrico.  &ldquo;Supercar elettriche al 100% non fanno parte del piano di sviluppo dei prossimi prodotti. Nel 2025 avremo tutta la gamma ibrida. Siamo attenti a quello che ci chiedono i nostri clienti. Una questione differente riguarda le nostre visioni, come Terzo Millennio, per un approccio sportivo e di differente sistemi di immagazzinamento di energia. Ma &egrave; appunto una visione, siamo qua per soddisfare la domanda&rdquo;.  Che potrebbe chiedere nuovi modelli.   &ldquo;Se volessimo arrivare a quota 10.000 vetture, ma sempre mantenendo di identit&agrave; ed esclusivit&agrave;, ci sarebbe bisogno di un ingresso. Quale tipologia di auto e soprattutto se fare una quarta Lamborghini lo dovremo discutere con tutti gli azionisti. E come sempre con i clienti&rdquo;.  Infine i motori termici. Ci sar&agrave; qualche &ldquo;scambio&rdquo; verso Urus, qualche turbo per le sportive?  &ldquo;Aventador continuer&agrave; con il mitico V12, Urus potrebbe avere potenziamenti al suo V8 biturbo. Huracan a medio termine potrebbe passare a un propulsore sovralimentato. Servir&agrave; tempo&rdquo;. 

Innaugurato il nuovo reparto verniciatura gestito dall&#39;A.I. Domenicali annuncia il record di vendite e svela i progetti a medio termine della Casa del Toro

Lamborghini, nuovo impianto di verniciatura con intelligenza artificiale

        Una Lamborghini Hurac&aacute;n sulle piste dell&rsquo;aeroporto di Bologna. L&rsquo;auto di lusso &egrave; stata infatti scelta come &ldquo;follow me car&rdquo; dello scalo Guglielmo Marconi, rinnovando un accordo gi&agrave; stretto con la Casa del Toro nel 2016.  IN PISTA La &ldquo;follow me car&rdquo; &egrave; quella vettura che osserviamo ogni volta che saliamo su un aereo. Si tratta proprio del mezzo che l'aereo deve seguire (per questo viene chiamata proprio "follow me", tradotto dall'inglese "seguimi") per compiere le manovre in pista al momento del rullaggio. E adesso, per la seconda volta, a ricoprire tale ruolo sar&agrave; un esemplare della sportiva prodotta da Lamborghini a partire dal 2014. Lamborghini Huracan Sterrato, concept di super-crossover LA PRESCELTA L&rsquo;Hurac&aacute;n dell&rsquo;aeroporto bolognese si presenta come un esemplare particolare e appariscente. Trattasi infatti di un modello RWD a trazione posteriore, una spyder con un motore V10 capace di erogare 580 CV di potenza. Spicca la colorazione giallo-argentata, progettata dal Centro Stile Lamborghini, e la scritta "Follow me" (come da regolamento ENAC e dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile &nbsp;inserita su entrambe le portiere, accompagnate inoltre dal tricolore italiano. E cos&igrave;, l&rsquo;aeroporto di Bologna divenne pi&ugrave; sportivo che mai.       

Lo scalo emiliano e la Casa del Toro hanno rinnovato un accordo gi&agrave; stipulato nel 2016: e cos&igrave; la sportiva di lusso torna a essere la &ldquo;follow me car&rdquo; del &ldquo;Guglielmo Marconi&rdquo;

Lamborghini Huracán, la supercar dell’aeroporto di Bologna

Se il tuning dev&rsquo;essere esagerazione stilistica, allora su Lamborghini Urus i margini d&rsquo;intervento sono davvero limitati. Se, invece, il tuning &egrave; inteso soprattutto come miglioramento delle caratteristiche tecniche e incremento delle prestazioni, allora ecco qualche margine di manovra in pi&ugrave;.    Abt si cimenta sul super-suv di Sant&rsquo;Agata Bolognese, riesce a spremere ancora un po&rsquo; di cavalli dal motore V8 4 litri biturbo benzina.  Basta una centralina elettronica, Abt Power con le certificazioni del caso sull&rsquo;affidabilit&agrave; del sistema. Una mappatura diversa ed ecco che Urus Abt diventa uno sport utility da 710 cavalli e 910 Nm.  Si sentiva il bisogno di ancor pi&ugrave; potenza e coppia su un progetto come Urus? Non &egrave; mai abbastanza, viene da pensare. Fintanto che resta l&rsquo;equilibrio nello sfruttare al meglio tutto quel che il cuore sa regalare.  Lamborghini Urus, primo contatto  I miglioramenti rispetto al modello di serie sono nell&rsquo;ordine dei 60 cavalli e 60 Nm, un bel supporto extra per &ldquo;alleggerire&rdquo; il peso delle oltre 2,1 tonnellate.  La velocit&agrave; massima &egrave; destinata a un incremento marginale rispetto ai 305 km/h di Urus standard, piuttosto i benefici di potenza e coppia in eccesso si percepiranno in altri esercizi, che non nei numeri assoluti. Il progresso sullo 0-100 km/h vale 2 decimi, per un tempo che diventa di 3&rdquo;4. 

Una nuova mappatura, con centralina elettronica Abt Power, sprigiona cavalli e coppia dal V8 4 litri oltre i valori di serie. In accelerazione lima 2 decimi al tempo sullo 0-100 orari

Lamborghini Urus, da Abt il tuning elettronico

&quot;E se ci fosse un eroe che, invece di combattere i delinquenti, avesse deciso di combattere un male pi&ugrave; grande, la tristezza?&quot; &Egrave; questo il messaggio di presentazione e benvenuto presente sulla pagina Facebook dell&rsquo;iniziativa benefica The Italian Batman, promossa da Massimo Benetta. L&#39;imprenditore 50enne di Zero Branco (Treviso) &egrave; un grande appassionato di auto, e ha deciso di regalare momenti di felicit&agrave; e svago a bimbi malati o in difficolt&agrave;, portandoli a bordo della sua Lamborghini&nbsp; Murcielago nera, e travestendosi come il super eroe di Gotham City.    Lamborghini Aventador SVJ, lo scarico &egrave; firmato Valentino Balboni  Batman: una scelta non casuale  La scelta del costune da Batman &egrave; collegata all&#39;auto protagonista dell&#39;iniziativa. Benetta, infatti, &egrave; proprietario di una Lamborghini Murcielago, nome quest&rsquo;ultimo che in spagnolo significa proprio Pipistrello, e la sua macchina &egrave; proprio la stessa super car che l&rsquo;attore Christian Bale guida nel film Batman Begins del 2005.  &ldquo;Sono gi&agrave; oltre sette anni che guido quest&rsquo;auto &ndash; spiega Benetta in un&#39;intervista a Oggi Treviso &ndash; e volevo che questa cosa potesse essere utile agli altri.&rdquo; L&rsquo;imprenditore rivela anche l&rsquo;evento scatenante di quest&rsquo;iniziativa di solidariet&agrave;: &ldquo;Tre anni fa venni invitato al circuito di Monza dove era stato organizzato un evento per persone con disabilit&agrave;, erano presenti in 1.500 e mi sono presentato con il costume identico al film. Per otto ore consecutive sono rimasto in posa a fare la foto con queste persone che volevano un ricordo insieme al loro supereroe preferito. Quel giorno sono tornato a casa stremato ma con il cuore rigonfio di pathos.&rdquo;  Lamborghini Huracan Sterrato, concept di super-crossover  Da allora Benetta ha deciso di voler regalare momenti di gioia ai bambini in difficolt&agrave; e di rendere questa sua attivit&agrave; ancor pi&ugrave; capillare. Lo testimoniano i numerosi scatti presenti sulla pagina Facebook &ldquo;The Italian Batman&rdquo;, dalla quale, peraltro, &egrave; possibile contattarlo per un giro in Lamborghini.  Tutti possono farlo ma &ndash; aggiunge Benetta &ndash; &ldquo;dar&ograve; precedenza a casi particolari, magari di bambini malati o simili perch&egrave; l&rsquo;obiettivo &egrave; di creare sorrisi in chi sorride di meno.&rdquo; Chapeau.   

Massimo Benetta, un imprenditore trevigiano, &egrave; il protagonista di un&#39;iniziativa di solidariet&agrave; che scalda i cuori. E&#39; lui l&#39;eroe che con la sua Lamborghini Murcielago, regala un sorriso ai bambini malati o in difficolt&agrave;

Lamborghini Murcielago con Batman per i bimbi malati

        Un&rsquo;EVO imprevedibile, che dalla EVO parte per andare in direzione ostinatamente contraria. Huracan ti riporta alla pista, alla prestazione pura tra i cordoli. Capita, invece, che a Sant&rsquo;Agata Bolognese si ripercorra una strada gi&agrave; battuta in passato. Anni &lsquo;70, di Urraco e Jarama Rally.   Lamborghini Huracan Sterrato &egrave; un concept che prova a sintetizzare gli opposti: il suv Urus e la supersportiva Huracan EVO. Resta il motore da 640 cavalli, V10 aspirato in teoria destinato a respirare l&rsquo;aria polverosa delle strade non battute. &Egrave; un concept, esercizio di stile per immaginare che effetto fa una Huracan alta da terra. Un&rsquo;idea, sui generis, di crossoverizzazione. COS&Igrave; SI PREPARA ALL'OFF-ROAD Non mancano le protezioni in composito sulla carrozzeria, realizzate in una mescola di carbonio e resina elastomerica, utilizzata per i parafanghi, ad avvolgere carreggiate pi&ugrave; ampie di 30 millimetri e cerchi da 20 pollici con gomme dalla spalla appena un po&rsquo; pi&ugrave; generosa. Non siamo al ribassato del &ldquo;barra 30&rdquo;, in fondo un concept da Sterrato deve prevedere la necessaria elasticit&agrave; verticale necessaria dalle gomme. Le protezioni e rinforzi applicati sul fondo sono realizzati in alluminio, con la piastra in coda a svolgere il ruolo di diffusore. Altri accorgimenti specifici sono nelle applicazioni in alluminio sulle lame sottoporta, altri richiamo al mondo dell&rsquo;off-road, come i passaruota aperti, per favorire l&rsquo;estrazione dello sporco. ALTEZZA DA TERRA "MONSTRE" La fanaleria led supplementare caratterizza frontale e tetto, oltre alle barre longitudinali. L&rsquo;assetto &egrave; gestito sempre dall&rsquo;elettronica predittiva del Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata, che analizza la dinamica di marcia e regola i parametri di funzionamento della trazione e la risposta delle sospensioni di conseguenza. Assetto rialzato da terra di 47 millimetri, numeri buoni quasi per portare la Huracan Sterrato Concept ai valori di una berlina. Migliorano anche l&rsquo;angolo d&rsquo;attacco (+1%) e d&rsquo;uscita (+6,5%), consapevoli di come i dati assoluti possano ben poco nel confronto con qualsiasi integrale specializzata per l&rsquo;off-road. A bordo, spazio a un roll-bar in titanio, piastre in alluminio sul pavimento e sedili a doppio guscio, in carbonio, con cinture a 4 punti. VERSATILIT&Agrave; HURACAN "La Hurac&aacute;n Sterrato non &egrave; altro che la rappresentazione dell&rsquo;essenza pionieristica di Lamborghini. Nella sua combinazione di caratteristiche da supersportiva e capacit&agrave; off-road, la Sterrato dimostra la versatilit&agrave; della Hurac&aacute;n e crea un nuovo punto di riferimento in termini di emozioni di guida e prestazioni", ha affermato Maurizio Reggiani, Chief Technical Officer di Automobili Lamborghini. "I nostri team di design e R&amp;D non smettono mai di esplorare nuovi orizzonti, proprio come vuole il DNA di Lamborghini, sfidando ci&ograve; che apparentemente sembra impossibile, ma sempre nel rispetto della nostra tradizione".       

Tra Urus e Huracan, l'idea di una EVO rialzata, una sorta di crossover a proprio agio dove finisce l'asfalto. La "provocazione" Lambo che si rif&agrave; alla storia delle Jarama Rally e Urraco Rally degli anni 70

Lamborghini Huracan Sterrato, concept di super-crossover

  &nbsp;  Ha messo le mani (e messo in ordine su strada) i bolidi di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Celebri anche i suoi test su strada sulle due curve della SP255 verso Nonantola.  Pochi anni fa, nel 2016 Balboni, ha creato il Marchio VB, che sviluppa scarichi speciali in edizione limitata. Il primo prodotto, realizzato in soli 30 esemplari &egrave; stato lo scarico per Lamborghini Aventador LP750-4 SV, del peso di 6,3 kg: quasi una scultura.    Adesso per&ograve; c&rsquo;&egrave; di meglio, una sorta di gioiello dedicato ad Aventador SVJ. Il nuovo super scarico per solo 4,66 kg. Ovviamente &egrave; realizzato a mano e in titanio e solo in 63 esemplari. Di questi, quindici saranno firmati da Valentino Balboni.&nbsp;E promettono di far cantare come non mai il V12 emiliano. 

Lo storico collaudatore Lamborghini produce una serie limitata e realizzata a mano di soli 63 esemplari

Lamborghini Aventador SVJ, lo scarico &egrave; firmato Valentino Balboni

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