Ha Stelvio Quadrifoglio ad attenderle, riferimento sportivo nel segmento. BMW X3 M e BMW X4 M sono ormai a un passo dal debutto. Sar&agrave; al Salone di Ginevra che si presenteranno in pubblico, super-suv il cui sviluppo ha gi&agrave; offerto uno sguardo sulle caratteristiche di stile che caratterizzeranno la versione firmata BMW M.&nbsp; L&rsquo;asticella &egrave; fissata molto in alto, grazie ad Alfa Romeo Stelvio, ai 510 cavalli espressi dal V6 2.9 litri di origine Ferrari. C&rsquo;&egrave; variet&agrave; di soluzioni tecniche interessante, nella sfida a tutta performance tra gli sport utility di taglia media. Se in Alfa puntano sul V6, in Mercedes &egrave; il V8 biturbo 4 litri a spingere GLC nelle due varianti AMG al top (476 e 510 cavalli). <iframe allowfullscreen="true" allowtransparency="true" frameborder="0" height="315" scrolling="no" src="https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FBMW.M%2Fvideos%2F386232708619116%2F&amp;show_text=0&amp;width=560" style="border:none;overflow:hidden" width="560"></iframe> BMW ricorrer&agrave; al motore 6 cilindri in linea, 3 litri Twin Power, che dovr&agrave; necessariamente posizionarsi oltre quota 450 cavalli. Lo far&agrave; con due versioni, secondo gli ultimi rumours, una proposta base e il pacchetto Competition ad incrementare ulteriormente coppia e cavalli, scaricati sull&#39;asfalto dalla trazione integrale xDrive e frenati da un impianto con dischi in composito M Compound, specifica alla quale &egrave; destinata ad affiancarsi la versione con dischi carboceramici.&nbsp;

Ha Stelvio Quadrifoglio ad attenderle, riferimento sportivo nel segmento. BMW X3 M e BMW X4 M sono ormai a un passo dal debutto. Sar&agrave; al Salone di Ginevra che si presenteranno in pubblico, super-suv il cui sviluppo ha gi&agrave; offerto uno sguardo sulle caratteristiche di stile che caratterizzeranno la versione firmata BMW M.&nbsp;  L&rsquo;asticella &egrave; fissata molto in alto, grazie ad Alfa Romeo Stelvio, ai 510 cavalli espressi dal V6 2.9 litri di origine Ferrari. C&rsquo;&egrave; variet&agrave; di soluzioni tecniche interessante, nella sfida a tutta performance tra gli sport utility di taglia media. Se in Alfa puntano sul V6, in Mercedes &egrave; il V8 biturbo 4 litri a spingere GLC nelle due varianti AMG al top (476 e 510 cavalli).    BMW ricorrer&agrave; al motore 6 cilindri in linea, 3 litri Twin Power, che dovr&agrave; necessariamente posizionarsi oltre quota 450 cavalli. Lo far&agrave; con due versioni, secondo gli ultimi rumours, una proposta base e il pacchetto Competition ad incrementare ulteriormente coppia e cavalli, scaricati sull&#39;asfalto dalla trazione integrale xDrive e frenati da un impianto con dischi in composito M Compound, specifica alla quale &egrave; destinata ad affiancarsi la versione con dischi carboceramici.&nbsp; 

Al Salone di Ginevra la prima apparizione in pubblico dei due suv &quot;curati&quot; da BMW M. Dal motore 6 cilindri twin-turbo si attendono potenze superiori ai 450 cavalli

BMW X3 M e X4 M, teaser video: il debutto &egrave; dietro l&#39;angolo

L'attesa di Serie 4, visione coup&eacute; e Gran Coup&eacute; della nuova Serie 3, sar&agrave; un po&rsquo; l'attesa per il lancio della BMW i4. Primi avvistamenti della berlina elettrica che scopriremo nel 2021, con un sistema eDrive di quinta generazione accreditato di percorrenze tra i 550 e i 700 km per singolo ciclo di carica. I muletti di sviluppo caricati su una bisarca, accanto a un prototipo di MINI elettrica, tradiscono tratti vicini alla prossima generazione di Serie 4, con la piattaforma CLAR ad assicurare la necessaria versatilit&agrave; perch&eacute; ospiti powertrain diversissimi, dal termico puro all&rsquo;ibrido, fino all&rsquo;elettrico a batterie che sar&agrave; i4. Del bel concept BMW i Vision Dynamics manterr&agrave; le linee sinuose del tre quarti posteriore, &ldquo;spalle&rdquo; avvolgenti, su una coda invece pi&ugrave; scolpita e assimilabile alla rinnovata Serie 3. Anche i fari anteriori resteranno assottigliati e taglienti, mentre la calandra &egrave; prevedibile che sviluppi gli stilemi del doppio rene in versione completamente chiusa.&nbsp; Il debutto avverr&agrave; con due varianti, una BMW i4 a singolo motore elettrico, anteriore (trazione posteriore) e una BMW i4 con due unit&agrave; elettriche poste su entrambi gli assi. Nel tratteggiare il ruolo che avr&agrave; la i4 nell&rsquo;offerta elettrica BMW, Harald Krueger non ha esitato a definirla l&rsquo;anti-Model 3, pur affrontando la contesa con linee e proporzioni molto diverse e decisamente pi&ugrave; sportive.&nbsp; <blockquote class="instagram-media" style="background: #FFF; border: 0; border-radius: 3px; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width: 540px; min-width: 326px; padding: 0; width: calc(100% - 2px);"> <div style="padding: 16px;"><a style="background: #FFFFFF; line-height: 0; padding: 0 0; text-align: center; text-decoration: none; width: 100%;" href="https://www.instagram.com/p/BtECTgvg5Xt/?utm_source=ig_embed&amp;utm_medium=loading" target="_blank"> <div style="display: flex; flex-direction: row; align-items: center;"></div> <div style="padding-top: 8px;"> <div style="color: #3897f0; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: 550; line-height: 18px;">Visualizza questo post su Instagram</div> </div> <div style="display: flex; flex-direction: row; margin-bottom: 14px; align-items: center;"></div> </a> <a style="color: #000; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none; word-wrap: break-word;" href="https://www.instagram.com/p/BtECTgvg5Xt/?utm_source=ig_embed&amp;utm_medium=loading" target="_blank">Rumor has it that this is the upcoming BMW i4, spied for the first time! This all-electric model is said to pack a range of 340-435 miles and debut in 2021. #bornelectric</a> <p style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;">Un post condiviso da <a style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px;" href="https://www.instagram.com/bmwofbridgeport/?utm_source=ig_embed&amp;utm_medium=loading" target="_blank"> BMW of Bridgeport</a> (@bmwofbridgeport) in data: Gen 25, 2019 at 7:46 PST </div> </blockquote> <script src="http://www.instagram.com/embed.js"></script>

        L'attesa di Serie 4, visione coup&eacute; e Gran Coup&eacute; della nuova Serie 3, sar&agrave; un po&rsquo; l'attesa per il lancio della BMW i4. Primi avvistamenti della berlina elettrica che scopriremo nel 2021, con un sistema eDrive di quinta generazione accreditato di percorrenze tra i 550 e i 700 km per singolo ciclo di carica. I muletti di sviluppo caricati su una bisarca, accanto a un prototipo di MINI elettrica, tradiscono tratti vicini alla prossima generazione di Serie 4, con la piattaforma CLAR ad assicurare la necessaria versatilit&agrave; perch&eacute; ospiti powertrain diversissimi, dal termico puro all&rsquo;ibrido, fino all&rsquo;elettrico a batterie che sar&agrave; i4. Del bel concept BMW i Vision Dynamics manterr&agrave; le linee sinuose del tre quarti posteriore, &ldquo;spalle&rdquo; avvolgenti, su una coda invece pi&ugrave; scolpita e assimilabile alla rinnovata Serie 3. Anche i fari anteriori resteranno assottigliati e taglienti, mentre la calandra &egrave; prevedibile che sviluppi gli stilemi del doppio rene in versione completamente chiusa.&nbsp; Il debutto avverr&agrave; con due varianti, una BMW i4 a singolo motore elettrico, anteriore (trazione posteriore) e una BMW i4 con due unit&agrave; elettriche poste su entrambi gli assi. Nel tratteggiare il ruolo che avr&agrave; la i4 nell&rsquo;offerta elettrica BMW, Harald Krueger non ha esitato a definirla l&rsquo;anti-Model 3, pur affrontando la contesa con linee e proporzioni molto diverse e decisamente pi&ugrave; sportive.&nbsp;     Visualizza questo post su Instagram    Rumor has it that this is the upcoming BMW i4, spied for the first time! This all-electric model is said to pack a range of 340-435 miles and debut in 2021. #bornelectric Un post condiviso da  BMW of Bridgeport (@bmwofbridgeport) in data: Gen 25, 2019 at 7:46 PST          

I primi muletti della berlina elettrica sfoggiano linee e proporzioni vicine alla futura generazione di BMW Serie 4 Gran Coup&eacute;. Il lancio &egrave; previsto nel 2021 con due varianti di motore e un'autonomia superiore ai 550 km

BMW i4 inizia lo sviluppo in strada con forme da Serie 4

Alex Zanardi da Castel Maggiore &egrave; davvero la star, per cuore e performance,&nbsp;dei due mondi. Si prepara a competere alla Daytona 24 il 26-27 gennaio con altri grandi piloti come Alonso, Montoya e Barrichello con la sua BMW M8 GTE. Le prove cominceranno gioved&igrave; prossimo. Zanardi, 52 anni, gi&agrave; a inizio gennaio era a New York dove, a conferma della sua popolarit&agrave;, &egrave; stato chiamato a suonare la storica campanella che decreta la fine delle contrattazioni a Wall Street. Uomo BMW, Alex &egrave; stato accolto con i massimi onori. Pi&ugrave; amato di campioni che in carriera hanno ottenuto migliori risultati in F1. Zanardi per&ograve; in Formula Cart negli USA ha avuto tre stagioni leggendarie (1996-98). &ldquo;La mia fortuna nelle corse l&rsquo;ho trovata in America&rdquo;, ricorda il bolognese. Senza protesi &ldquo;Impossibile essere competitivo con quelle&rdquo;, Alex competer&agrave; con nella Classe GTLM, con la BMW M8 GTE numero 24 dell&rsquo;equipaggio Krohn, Edwards, Mostert. Alla 24 ore di Daytona con i cambi pilota speciali per Alex e i suoi compagni, sar&agrave; l&rsquo;ennesima sfida. Zanardi, che ha raccolto decine di medaglie (14 ori, 6 argenti, 1 bronzo) ai Mondiali e alle Olimpiadi nel Paraciclismo ha mostrato la solita grande tempra e messo di buon umore, team, avversari e pubblico. <a href="http://www.auto.it/news/news/2019/01/02-1873410/bmw_l_ibrido_supersportivo_guarda_al_2023/">M8, il futuro ibrido supersportivo di BMW</a> M8 GTE rappresenta una novit&agrave; assoluta nella storia BMW. Ovvero &egrave; nata prima&nbsp; la vettura da corsa rispetto alla macchina di serie. Esord&igrave; a Daytona proprio un anno fa. E&#39; spinta da un motore appositamente creato per la classe GTE, il P63. Un V8 da 4.0 litri da 600 cavalli.

Alex Zanardi da Castel Maggiore &egrave; davvero la star, per cuore e performance,&nbsp;dei due mondi. Si prepara a competere alla Daytona 24 il 26-27 gennaio con altri grandi piloti come Alonso, Montoya e Barrichello con la sua BMW M8 GTE. Le prove cominceranno gioved&igrave; prossimo.  Zanardi, 52 anni, gi&agrave; a inizio gennaio era a New York dove, a conferma della sua popolarit&agrave;, &egrave; stato chiamato a suonare la storica campanella che decreta la fine delle contrattazioni a Wall Street. Uomo BMW, Alex &egrave; stato accolto con i massimi onori. Pi&ugrave; amato di campioni che in carriera hanno ottenuto migliori risultati in F1. Zanardi per&ograve; in Formula Cart negli USA ha avuto tre stagioni leggendarie (1996-98). &ldquo;La mia fortuna nelle corse l&rsquo;ho trovata in America&rdquo;, ricorda il bolognese.  Senza protesi &ldquo;Impossibile essere competitivo con quelle&rdquo;, Alex competer&agrave; con nella Classe GTLM, con la BMW M8 GTE numero 24 dell&rsquo;equipaggio Krohn, Edwards, Mostert.  Alla 24 ore di Daytona con i cambi pilota speciali per Alex e i suoi compagni, sar&agrave; l&rsquo;ennesima sfida. Zanardi, che ha raccolto decine di medaglie (14 ori, 6 argenti, 1 bronzo) ai Mondiali e alle Olimpiadi nel Paraciclismo ha mostrato la solita grande tempra e messo di buon umore, team, avversari e pubblico.  M8, il futuro ibrido supersportivo di BMW  M8 GTE rappresenta una novit&agrave; assoluta nella storia BMW. Ovvero &egrave; nata prima&nbsp; la vettura da corsa rispetto alla macchina di serie. Esord&igrave; a Daytona proprio un anno fa. E&#39; spinta da un motore appositamente creato per la classe GTE, il P63. Un V8 da 4.0 litri da 600 cavalli. 

&quot;Alex da Castel Maggiore&quot; ha infiammato gli USA e sar&agrave; in gara il 26 e 27 gennaio con M8 GTE

Zanardi, star a Daytona con BMW

Maxi &egrave; meglio. Che sia la calandra o il logo, che sia il volume del cofano motore o la potenza del motore V8. BMW Serie 7 restyling annuncia le novit&agrave; chiamate a dare l&rsquo;impulso di met&agrave; carriera, il rilancio all&rsquo;ammiraglia in un segmento che ha registrato l&rsquo;arrivo della nuova Audi A8 dopo la proposta BMW ed &egrave; prossimo ad accogliere la Classe S aggiornata. Il restyling 2019 di Serie 7, per&ograve;, &egrave; soprattutto l&rsquo;opportunit&agrave; di integrare novit&agrave; tecniche e tecnologiche introdotte su altri modelli del marchio. Adegua il design all&rsquo;impronta data con X7, lo fa con una calandra mai cos&igrave; ampia: ben il 40% in pi&ugrave; nel confronto con la specifica precedente, che pure non poteva dirsi compatta. &Egrave; un elemento unico, che segue la curvatura del cofano motore, pi&ugrave; alto di 5 centimetri nel punto in cui &egrave; posizionato il logo della casa dell&rsquo;Elica, anch&rsquo;esso maggiorato nelle dimensioni. Al contrario, si assottigliano i gruppi ottici, di serie adesso a led e di tipo adattivo, mentre i BMW Laserlight con Selective Beam continuano a essere un optional. Gli accorgimenti stilistici proseguono con la diversa fascia paraurti, pi&ugrave; cromature e porzioni in tinta con la carrozzeria a definirla, cromature applicate anche al diverso disegno degli Air Breathers laterali e alla fascia luminosa in coda, da parte a parte raccorda i fari a led &ndash; pi&ugrave; sottili di 35 millimetri e con effetto 3D - , il cui funzionamento &egrave; legato alle luci diurne anteriori. Completata la carrellata sulle novit&agrave; stilistiche, salire a bordo di BMW Serie 7 2019 presenta un ambiente con nuovi inserti in legno, rivestimenti in pelle Nappa trapuntata, il volante ridisegnato per accogliere sulle razze le nuove funzioni di assistenza alla guida &ndash; il Driving Assistant Professional comprende il mantenimento attivo della corsia di marcia &ndash; con di serie l&rsquo;assistente al parcheggio e alle manovre in retromarcia. Contenuti tecnologici arricchiti dalla presenza del sistema BMW OS 7.0, col quale interagire mediante comandi vocali, gestuali, direttamente sull&rsquo;iDrive o sul touchscreen. Da 10,25 pollici quello centrale, abbinato alla strumentazione virtuale da 12,3 pollici. Il corredo di schermi, postazioni di controllo della multimedialit&agrave; e spazi di lavoro, continua con il Rear Seat Entertainment, ovvero, l&rsquo;offerta di due display da 10 pollici ciascuno per i passeggeri posteriori. Passo standard o passo lungo, Serie 7 aggiornata offre finestrini laterali con vetri laminati da 5,1 mm di spessore, un miglioramento dell&rsquo;isolamento acustico dall&rsquo;incremento del materiale fonoassorbente sul montante centrale e tra cabina e passaruota posteriori, nonch&eacute; sospensioni adattive con molle pneumatiche di serie. Importanti novit&agrave; alla voce motori. Soprattutto per quel che riguarda l&rsquo;ibrido plug-in BMW 745e, da 394 cavalli e 600 Nm di sistema &ndash; motore 3 litri turbo benzina da 286 cavalli pi&ugrave; unit&agrave; elettrica da 113 cavalli -: la batteria agli ioni di litio assicura fino a 58 km di autonomia in modalit&agrave; elettrica ed &egrave; proposta nella specifica ad alta tensione, da 355 volt. Quanto al motore turbo benzina V8 4.4 litri, ben 80 cavalli in pi&ugrave; su BMW 750i xDrive, per un totale di 530 cavalli. Al vertice, invece, resta M760Li xDrive, con il V12 6.6 litri da 585 cavalli, unit&agrave; aggiornata e dotata di filtro del particolato. Capitolo Diesel con tre alternative. Si parte dai 265 cavalli di 730d, sei cilindri 3 litri come 740d xDrive, per&ograve; forte di 320 cavalli. Il top di gamma a gasolio &egrave; in BMW 750d xDrive, 3 litri quadri-turbo da 400 cavalli. I prezzi, sul mercato italiano, per la produzione dal prossimo marzo, spaziano dai 96.200 euro della BMW 730d ai 181.300 euro di M760Li xDrive. L&rsquo;ibrida plug-in &egrave; posizionata a 106.400 euro, le varianti passo lungo hanno un sovrapprezzo di 4.500 euro.&nbsp;

Maxi &egrave; meglio. Che sia la calandra o il logo, che sia il volume del cofano motore o la potenza del motore V8. BMW Serie 7 restyling annuncia le novit&agrave; chiamate a dare l&rsquo;impulso di met&agrave; carriera, il rilancio all&rsquo;ammiraglia in un segmento che ha registrato l&rsquo;arrivo della nuova Audi A8 dopo la proposta BMW ed &egrave; prossimo ad accogliere la Classe S aggiornata.  Il restyling 2019 di Serie 7, per&ograve;, &egrave; soprattutto l&rsquo;opportunit&agrave; di integrare novit&agrave; tecniche e tecnologiche introdotte su altri modelli del marchio. Adegua il design all&rsquo;impronta data con X7, lo fa con una calandra mai cos&igrave; ampia: ben il 40% in pi&ugrave; nel confronto con la specifica precedente, che pure non poteva dirsi compatta. &Egrave; un elemento unico, che segue la curvatura del cofano motore, pi&ugrave; alto di 5 centimetri nel punto in cui &egrave; posizionato il logo della casa dell&rsquo;Elica, anch&rsquo;esso maggiorato nelle dimensioni.  Al contrario, si assottigliano i gruppi ottici, di serie adesso a led e di tipo adattivo, mentre i BMW Laserlight con Selective Beam continuano a essere un optional. Gli accorgimenti stilistici proseguono con la diversa fascia paraurti, pi&ugrave; cromature e porzioni in tinta con la carrozzeria a definirla, cromature applicate anche al diverso disegno degli Air Breathers laterali e alla fascia luminosa in coda, da parte a parte raccorda i fari a led &ndash; pi&ugrave; sottili di 35 millimetri e con effetto 3D - , il cui funzionamento &egrave; legato alle luci diurne anteriori.  Completata la carrellata sulle novit&agrave; stilistiche, salire a bordo di BMW Serie 7 2019 presenta un ambiente con nuovi inserti in legno, rivestimenti in pelle Nappa trapuntata, il volante ridisegnato per accogliere sulle razze le nuove funzioni di assistenza alla guida &ndash; il Driving Assistant Professional comprende il mantenimento attivo della corsia di marcia &ndash; con di serie l&rsquo;assistente al parcheggio e alle manovre in retromarcia.  Contenuti tecnologici arricchiti dalla presenza del sistema BMW OS 7.0, col quale interagire mediante comandi vocali, gestuali, direttamente sull&rsquo;iDrive o sul touchscreen. Da 10,25 pollici quello centrale, abbinato alla strumentazione virtuale da 12,3 pollici. Il corredo di schermi, postazioni di controllo della multimedialit&agrave; e spazi di lavoro, continua con il Rear Seat Entertainment, ovvero, l&rsquo;offerta di due display da 10 pollici ciascuno per i passeggeri posteriori.  Passo standard o passo lungo, Serie 7 aggiornata offre finestrini laterali con vetri laminati da 5,1 mm di spessore, un miglioramento dell&rsquo;isolamento acustico dall&rsquo;incremento del materiale fonoassorbente sul montante centrale e tra cabina e passaruota posteriori, nonch&eacute; sospensioni adattive con molle pneumatiche di serie.  Importanti novit&agrave; alla voce motori. Soprattutto per quel che riguarda l&rsquo;ibrido plug-in BMW 745e, da 394 cavalli e 600 Nm di sistema &ndash; motore 3 litri turbo benzina da 286 cavalli pi&ugrave; unit&agrave; elettrica da 113 cavalli -: la batteria agli ioni di litio assicura fino a 58 km di autonomia in modalit&agrave; elettrica ed &egrave; proposta nella specifica ad alta tensione, da 355 volt.  Quanto al motore turbo benzina V8 4.4 litri, ben 80 cavalli in pi&ugrave; su BMW 750i xDrive, per un totale di 530 cavalli. Al vertice, invece, resta M760Li xDrive, con il V12 6.6 litri da 585 cavalli, unit&agrave; aggiornata e dotata di filtro del particolato.  Capitolo Diesel con tre alternative. Si parte dai 265 cavalli di 730d, sei cilindri 3 litri come 740d xDrive, per&ograve; forte di 320 cavalli. Il top di gamma a gasolio &egrave; in BMW 750d xDrive, 3 litri quadri-turbo da 400 cavalli.  I prezzi, sul mercato italiano, per la produzione dal prossimo marzo, spaziano dai 96.200 euro della BMW 730d ai 181.300 euro di M760Li xDrive. L&rsquo;ibrida plug-in &egrave; posizionata a 106.400 euro, le varianti passo lungo hanno un sovrapprezzo di 4.500 euro.&nbsp; 

Pi&ugrave; cavalli (80) su BMW 750i, l&#39;ibrida plug-in 745e copre fino a 58 km in modalit&agrave; elettrica. L&#39;aggiornamento di BMW Serie 7 2019 porta grandi novit&agrave; stilistiche e il sistema operativo BMW OS 7.0. Prezzi da 96.200 euro

BMW Serie 7 restyling, ibrido ad alta tensione e super V8

Due particolari di stile su tutti raccontano la storia BMW: il doppio rene e il &ldquo;gomito di Hofmeister&rdquo;. Quanto al primo, i puristi storceranno il naso nello scoprire il restyling di BMW Serie 7. L&rsquo;ammiraglia si prepara al debutto, rinnovamento di met&agrave; ciclo vitale che introdurr&agrave; nuovi contenuti sulla tecnologia dei fari a led laser, sull&rsquo;infotainment e i servizi connessi, sotto forma del sistema operativo BMW iDrive 7.0 e l'annesso rinnovamento della strumentazione virtuale. <a href="http://www.auto.it/news/anteprime/2018/10/17-1762853/bmw_x7_esordio_di_gran_lusso/">BMW X7, esordio di gran lusso</a> Adeguer&agrave; anche il design esterno e la novit&agrave; di maggior impatto sar&agrave; nelle proporzioni della calandra. Si uniformer&agrave; alle scelte adottate per BMW X7, doppio rene volutamente sovradimensionato per inserirsi in un complesso imponente del frontale. Le immagini sfuggite online, da un evento privato di presentazione della 750i negli USA (e da un configuratore online dell&rsquo;ammiraglia), amplificano l&rsquo;effetto &ldquo;maxi&rdquo; della calandra sulla berlina. <blockquote class="twitter-tweet"> Exciting new pics of the 2020 <a href="https://twitter.com/BMWUSA?ref_src=twsrc%5Etfw">@BMWUSA</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/750i?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#750i</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/7series?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#7series</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/BMW?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BMW</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/SneakPeek?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#SneakPeek</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/bmw7er?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#bmw7er</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/740i?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#740i</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/bmw750i?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#bmw750i</a> <a href="https://twitter.com/StanRudman?ref_src=twsrc%5Etfw">@stanrudman</a> <a href="https://twitter.com/BMWUSAnews?ref_src=twsrc%5Etfw">@BMWUSAnews</a> <a href="https://twitter.com/BMW?ref_src=twsrc%5Etfw">@BMW</a> <a href="https://twitter.com/BMWMotorsport?ref_src=twsrc%5Etfw">@BMWMotorsport</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/cars?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#cars</a> <a href="https://t.co/2M2Zx74jJT">pic.twitter.com/2M2Zx74jJT</a> &mdash; Stan Rudman (@StanRudman) <a href="https://twitter.com/StanRudman/status/1082419788809494528?ref_src=twsrc%5Etfw">7 gennaio 2019</a></blockquote> <script src="https://platform.twitter.com/widgets.js"></script> La scelta del team di designer di aumentare le dimensioni in altezza &egrave; confermata dall'estensione su una porzione di cofano motore, sviluppi che si legano, al contrario, a un assottigliamento dei fari. Completamente rivista anche la fascia paraurti, pi&ugrave; chiusa alle estremit&agrave; e con elementi in tinta negli allestimenti non M Sport. Al posteriore ritroveremo i fari scolpiti e in rilievo di nuova Serie 3 insieme a un ampio inserto a contrasto sul paraurti nella variante pi&ugrave; sportiva. <blockquote class="twitter-tweet"> Exciting new views of the upcoming 2020 <a href="https://twitter.com/hashtag/bmw7series?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#bmw7series</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/750i?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#750i</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/bmw?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#bmw</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/bmw7?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#bmw7</a> <a href="https://t.co/xUT81FijqT">pic.twitter.com/xUT81FijqT</a> </blockquote> <blockquote class="twitter-tweet">&mdash; Stan Rudman (@StanRudman) <a href="https://twitter.com/StanRudman/status/1082764697525542915?ref_src=twsrc%5Etfw">8 gennaio 2019</a></blockquote> <blockquote class="twitter-tweet"> </blockquote> <script src="https://platform.twitter.com/widgets.js"></script> Quanto alle motorizzazioni, accanto alle proposte turbo benzina 740i, 750i e M760i, &egrave; attesa l'ibrida plug-in 745e con motore 3 litri e un sistema da 390 cavalli.

        Due particolari di stile su tutti raccontano la storia BMW: il doppio rene e il &ldquo;gomito di Hofmeister&rdquo;. Quanto al primo, i puristi storceranno il naso nello scoprire il restyling di BMW Serie 7. L&rsquo;ammiraglia si prepara al debutto, rinnovamento di met&agrave; ciclo vitale che introdurr&agrave; nuovi contenuti sulla tecnologia dei fari a led laser, sull&rsquo;infotainment e i servizi connessi, sotto forma del sistema operativo BMW iDrive 7.0 e l'annesso rinnovamento della strumentazione virtuale. BMW X7, esordio di gran lusso Adeguer&agrave; anche il design esterno e la novit&agrave; di maggior impatto sar&agrave; nelle proporzioni della calandra. Si uniformer&agrave; alle scelte adottate per BMW X7, doppio rene volutamente sovradimensionato per inserirsi in un complesso imponente del frontale.  Le immagini sfuggite online, da un evento privato di presentazione della 750i negli USA (e da un configuratore online dell&rsquo;ammiraglia), amplificano l&rsquo;effetto &ldquo;maxi&rdquo; della calandra sulla berlina.  Exciting new pics of the 2020 @BMWUSA #750i #7series #BMW #SneakPeek #bmw7er #740i #bmw750i @stanrudman @BMWUSAnews @BMW @BMWMotorsport #cars pic.twitter.com/2M2Zx74jJT &mdash; Stan Rudman (@StanRudman) 7 gennaio 2019  La scelta del team di designer di aumentare le dimensioni in altezza &egrave; confermata dall'estensione su una porzione di cofano motore, sviluppi che si legano, al contrario, a un assottigliamento dei fari. Completamente rivista anche la fascia paraurti, pi&ugrave; chiusa alle estremit&agrave; e con elementi in tinta negli allestimenti non M Sport. Al posteriore ritroveremo i fari scolpiti e in rilievo di nuova Serie 3 insieme a un ampio inserto a contrasto sul paraurti nella variante pi&ugrave; sportiva.  Exciting new views of the upcoming 2020 #bmw7series #750i #bmw #bmw7 pic.twitter.com/xUT81FijqT  &mdash; Stan Rudman (@StanRudman) 8 gennaio 2019   Quanto alle motorizzazioni, accanto alle proposte turbo benzina 740i, 750i e M760i, &egrave; attesa l'ibrida plug-in 745e con motore 3 litri e un sistema da 390 cavalli.       

Le scelte adottate sul design della calandra faranno discutere gli appassionati. L'ammiraglia segue la via di un doppio rene sovradimensionato nel segmento di lusso, tanto con il suv X7 che su Serie 7 2019

BMW Serie 7 restyling, maxi influenze di X7

Elettrificazione &egrave; diventata la parola d&rsquo;ordine globale per tutti i costruttori. BMW, storicamente al top nella ricerca e sviluppo di powertrain sempre pi&ugrave; efficienti, avrebbe in serbo una novit&agrave; interessante per la versione plug-in hybrid dei nuova Serie 3 (la serie G20). <a href="http://www.auto.it/news/primi-test/2018/12/10-1854765/nuova_bmw_serie_3_la_prova/">Serie 3, la prova su strada di Auto</a> Dopo la presentazione del modello al Salone di Los Angeles, con un arrivo preventivato nella seconda met&agrave; dell&rsquo;anno sul mercato, 330e potrebbe scoprire un &ldquo;altarino&rdquo; molto interessante, anche se non certo inedito. Ovvero la trazione integrale abbinata alla propulsione plug-in ibrida: 330e dotata di xDrive, per renderla davvero globale a ogni latitudine. Toyota ha fatto di recente con Prius. Al quattro cilindri turbo benzina di due litri abbinato al cambio automatico a otto marce e al motore elettrico verrebbe aggiunto un altro propulsore elettrico all&rsquo;anteriore. Una soluzione logica, che darebbe ancora pi&ugrave; spinta alla potenza di sistema della 330e presentata a L.A. (252 cavalli, 420 Nm di coppia, ma 113 cv di XtraBoost). Calerebbe probabilmente l&rsquo;autonomia solo elettrica. La batteria da 12 kWh con l&rsquo;aggravio di peso, anche se non estremo, garantirebbe un range&nbsp;leggermente inferiore ai 60 chilometri dichiarati per la trazione posteriore.

        Elettrificazione &egrave; diventata la parola d&rsquo;ordine globale per tutti i costruttori. BMW, storicamente al top nella ricerca e sviluppo di powertrain sempre pi&ugrave; efficienti, avrebbe in serbo una novit&agrave; interessante per la versione plug-in hybrid dei nuova Serie 3 (la serie G20). Serie 3, la prova su strada di Auto Dopo la presentazione del modello al Salone di Los Angeles, con un arrivo preventivato nella seconda met&agrave; dell&rsquo;anno sul mercato, 330e potrebbe scoprire un &ldquo;altarino&rdquo; molto interessante, anche se non certo inedito. Ovvero la trazione integrale abbinata alla propulsione plug-in ibrida: 330e dotata di xDrive, per renderla davvero globale a ogni latitudine. Toyota ha fatto di recente con Prius. Al quattro cilindri turbo benzina di due litri abbinato al cambio automatico a otto marce e al motore elettrico verrebbe aggiunto un altro propulsore elettrico all&rsquo;anteriore. Una soluzione logica, che darebbe ancora pi&ugrave; spinta alla potenza di sistema della 330e presentata a L.A. (252 cavalli, 420 Nm di coppia, ma 113 cv di XtraBoost). Calerebbe probabilmente l&rsquo;autonomia solo elettrica. La batteria da 12 kWh con l&rsquo;aggravio di peso, anche se non estremo, garantirebbe un range&nbsp;leggermente inferiore ai 60 chilometri dichiarati per la trazione posteriore.       

La media bavarese con una versione ancora pi&ugrave; polivalente

BMW 330e, versione plug-in hybrid e integrale

Per una volta, a essere stellari, non sono le prestazioni. Immagina lo spettacolo infuocato delle meteore a contatto con l&rsquo;atmosfera terrestre e immagina che frammenti arrivino fin sulla Terra. Parte di quel materiale sale a bordo di BMW M850i xDrive e l&rsquo;astronomia ruba la scena alle, astronomiche (e figurate) prestazioni della granturismo tedesca. Opera di BMW Individual Manufaktur, che a Garching si trova a un passo dall&rsquo;Istituto di Fisica Extraterrestre Max Planck, i cui ricercatori hanno collaborato con il reparto responsabile da 25 anni delle personalizzazioni pi&ugrave; esclusive e ricercate di BMW. I frammenti di meteorite impreziosiscono il tunnel centrale, adornano il selettore dell&rsquo;iDrive, il pulsante d&rsquo;avviamento, la leva del cambio Steptronic e l&rsquo;intera zona davanti al poggiabraccio, che non poteva restare con le sue fattezze terrestri. Cos&igrave;, led incastonati a ricreare l&rsquo;effetto cielo stellato. Il cielo, quello dell&rsquo;abitacolo, &egrave; realizzato, invece, s&igrave; a mano ma con la particolarit&agrave; di riprendere un motivo tipico delle figure di Widmanstatten &ndash; lo stesso applicato al tunnel &ndash; ovvero le geometrie tipiche della superficie lucidata di un meteorite metallico incisa con un mix di acido nitrico e cloruro di ferro. Finitura che si ripete all&rsquo;esterno, sullo splitter e le calotte degli specchietti, fino ai dischi dei freni. Impianto che registra un&rsquo;altra, cruciale, personalizzazione: le pinze stampate in 3D, in alluminio. Processo produttivo che, a parit&agrave; di materiale, riesce ad abbattere il peso del 30% rispetto alla costruzione classica per fusione. <a href="https://www.google.com/url?sa=t&amp;rct=j&amp;q=&amp;esrc=s&amp;source=web&amp;cd=13&amp;cad=rja&amp;uact=8&amp;ved=2ahUKEwjk3MaKgNLfAhUOdxoKHeKAASQQFjAMegQICBAB&amp;url=http%3A%2F%2Fwww.auto.it%2Fnews%2Fprimi-test%2F2018%2F10%2F25-1780013%2Fnuova_bmw_serie_8_una_coupe_iper_multimediale%2F&amp;usg=AOvVaw14FTa-yVfDtdRqbWTTo3nP">BMW Serie 8, la prova: coup&eacute; ipermultimediale</a> L&rsquo;anteprima della BMW Individual M850i Night Sky arriva a ridosso della notte in cui lo sciame meteorico delle Quadrantidi, dell&rsquo;asteroide 2003 EH, rilascer&agrave; frammenti che investiranno l&rsquo;atmosfera terrestre. Continuando con l&rsquo;esclusivit&agrave; della personalizzazione Individual su Serie 8, i rivestimenti in pelle Merino in tre colorazioni &egrave; abbinata allo schema Opale bianco-midnight blu e argento. La carrozzeria, invece, replica un effetto sfumato&nbsp;a grandiente variabile - dal basso fin sui passaruota - e dall&rsquo;elevata profondit&agrave; grazie all&rsquo;applicazione di una base nera sulla quale &egrave; applicato uno strato di blu San Marino metallizzato e tre strati di trasparente con particelle pigmentate differenziate per grandezza.

Per una volta, a essere stellari, non sono le prestazioni. Immagina lo spettacolo infuocato delle meteore a contatto con l&rsquo;atmosfera terrestre e immagina che frammenti arrivino fin sulla Terra. Parte di quel materiale sale a bordo di BMW M850i xDrive e l&rsquo;astronomia ruba la scena alle, astronomiche (e figurate) prestazioni della granturismo tedesca.  Opera di BMW Individual Manufaktur, che a Garching si trova a un passo dall&rsquo;Istituto di Fisica Extraterrestre Max Planck, i cui ricercatori hanno collaborato con il reparto responsabile da 25 anni delle personalizzazioni pi&ugrave; esclusive e ricercate di BMW.  I frammenti di meteorite impreziosiscono il tunnel centrale, adornano il selettore dell&rsquo;iDrive, il pulsante d&rsquo;avviamento, la leva del cambio Steptronic e l&rsquo;intera zona davanti al poggiabraccio, che non poteva restare con le sue fattezze terrestri. Cos&igrave;, led incastonati a ricreare l&rsquo;effetto cielo stellato. Il cielo, quello dell&rsquo;abitacolo, &egrave; realizzato, invece, s&igrave; a mano ma con la particolarit&agrave; di riprendere un motivo tipico delle figure di Widmanstatten &ndash; lo stesso applicato al tunnel &ndash; ovvero le geometrie tipiche della superficie lucidata di un meteorite metallico incisa con un mix di acido nitrico e cloruro di ferro.  Finitura che si ripete all&rsquo;esterno, sullo splitter e le calotte degli specchietti, fino ai dischi dei freni. Impianto che registra un&rsquo;altra, cruciale, personalizzazione: le pinze stampate in 3D, in alluminio. Processo produttivo che, a parit&agrave; di materiale, riesce ad abbattere il peso del 30% rispetto alla costruzione classica per fusione.  BMW Serie 8, la prova: coup&eacute; ipermultimediale  L&rsquo;anteprima della BMW Individual M850i Night Sky arriva a ridosso della notte in cui lo sciame meteorico delle Quadrantidi, dell&rsquo;asteroide 2003 EH, rilascer&agrave; frammenti che investiranno l&rsquo;atmosfera terrestre.  Continuando con l&rsquo;esclusivit&agrave; della personalizzazione Individual su Serie 8, i rivestimenti in pelle Merino in tre colorazioni &egrave; abbinata allo schema Opale bianco-midnight blu e argento. La carrozzeria, invece, replica un effetto sfumato&nbsp;a grandiente variabile - dal basso fin sui passaruota - e dall&rsquo;elevata profondit&agrave; grazie all&rsquo;applicazione di una base nera sulla quale &egrave; applicato uno strato di blu San Marino metallizzato e tre strati di trasparente con particelle pigmentate differenziate per grandezza. 

BMW Individual si supera e applica veri frammenti di meteorite all&#39;interno di Serie 8. Colorazioni, finiture, motivi a tema &quot;astronomico&quot; nella serata dello sciame meteorico delle Quadrantidi

BMW Individual M850i Night Sky, personalizzazione dell&#39;altro mondo

C&rsquo;&egrave; un&rsquo;attualit&agrave; M destinata a essere scritta con M8 nel 2019, per proseguire poi con M3 ed M4. Formule &ldquo;classiche&rdquo; di alte prestazioni, qualcosa che in BMW sanno bene come centrare. Poi ci sono le prospettive sul medio periodo, che sar&agrave; di elettrificazione dei sistemi endotermici. Anche per il reparto Motorsport. Il potenziale tecnico insito nell'ibridizzazione &egrave; enorme e, guardando al 2023, Klaus Frohlich, responsabile dello sviluppo del prodotto BMW, immagina un modello simbolo, un&rsquo;ibrida destinata a rappresentare il paradigma della sportivit&agrave; M. Prima che si concretizzi il progetto supportato da qualcosa in pi&ugrave; di semplici rumours, viste le dichiarazioni di Frohlich ad Autocar, BMW svilupper&agrave; radicalmente l&rsquo;offerta di modelli elettrici, un ampliamento che passer&agrave; da BMW iX3, BMW i4, BMW iNext, solo per citare tre esempi cronologicamente ordinati della ben pi&ugrave; ampia offensiva di prodotto. Competenze sull&rsquo;elettrico che favoriranno l&rsquo;ibrido, gi&agrave; &ldquo;beneficiario&rdquo; di autonomie di marcia estese come dimostrato da nuova X5. A essere rivista, nel volgere di pochi anni, sar&agrave; anche la potenza dei motogeneratori alimentati a batteria sulle future ibride plug-in. Si guarda a potenze superiori ai 200 cavalli, bel supporto a un motore termico che dovrebbe essere un sei cilindri turbo benzina, accoppiata dalla quale si potrebbero sviluppare potenze di sistema prossime ai 700 cavalli. Una vera supercar, tale non solo per cavalleria ma per feeling e handling. Concetti che inevitabilmente portano l&rsquo;accento sul fattore peso. Cruciale. Il progetto tratteggiato da Frohlich non ha le sembianze di una i8 - peraltro priva di un'erede diretta al termine dell'attuale ciclo vitale -, ma partir&agrave; dalla costruzione leggera dell'ibrida, dalla specializzazione dei materiali per compensare l'aggravio di peso dell'installazione di motori elettrici, batteria, elettronica di gestione. Carbonio e altri compositi saranno centrali per contenere la massa.

        C&rsquo;&egrave; un&rsquo;attualit&agrave; M destinata a essere scritta con M8 nel 2019, per proseguire poi con M3 ed M4. Formule &ldquo;classiche&rdquo; di alte prestazioni, qualcosa che in BMW sanno bene come centrare. Poi ci sono le prospettive sul medio periodo, che sar&agrave; di elettrificazione dei sistemi endotermici. Anche per il reparto Motorsport. Il potenziale tecnico insito nell'ibridizzazione &egrave; enorme e, guardando al 2023, Klaus Frohlich, responsabile dello sviluppo del prodotto BMW, immagina un modello simbolo, un&rsquo;ibrida destinata a rappresentare il paradigma della sportivit&agrave; M. Prima che si concretizzi il progetto supportato da qualcosa in pi&ugrave; di semplici rumours, viste le dichiarazioni di Frohlich ad Autocar, BMW svilupper&agrave; radicalmente l&rsquo;offerta di modelli elettrici, un ampliamento che passer&agrave; da BMW iX3, BMW i4, BMW iNext, solo per citare tre esempi cronologicamente ordinati della ben pi&ugrave; ampia offensiva di prodotto. Competenze sull&rsquo;elettrico che favoriranno l&rsquo;ibrido, gi&agrave; &ldquo;beneficiario&rdquo; di autonomie di marcia estese come dimostrato da nuova X5. A essere rivista, nel volgere di pochi anni, sar&agrave; anche la potenza dei motogeneratori alimentati a batteria sulle future ibride plug-in. Si guarda a potenze superiori ai 200 cavalli, bel supporto a un motore termico che dovrebbe essere un sei cilindri turbo benzina, accoppiata dalla quale si potrebbero sviluppare potenze di sistema prossime ai 700 cavalli. Una vera supercar, tale non solo per cavalleria ma per feeling e handling. Concetti che inevitabilmente portano l&rsquo;accento sul fattore peso. Cruciale. Il progetto tratteggiato da Frohlich non ha le sembianze di una i8 - peraltro priva di un'erede diretta al termine dell'attuale ciclo vitale -, ma partir&agrave; dalla costruzione leggera dell'ibrida, dalla specializzazione dei materiali per compensare l'aggravio di peso dell'installazione di motori elettrici, batteria, elettronica di gestione. Carbonio e altri compositi saranno centrali per contenere la massa.       

Klaus Frohlich ammette che un progetto ad alte prestazioni, partendo dalla piattaforma della i8 modificata, pu&ograve; vedere la luce nei prossimi anni. Motori elettrici ad alte prestazioni e termico 6 cilindri per garantire gli standard BMW M

BMW, l'ibrido supersportivo guarda al 2023

BMW al CES di Las Vegas compir&agrave; un altro passo importante, anche se non inedito. Quello che porta un Costruttore di auto a proporsi come un fornitore di tecnologia a trecentosessanta gradi. Il Consumer Electronics Show &egrave; certamente il teatro migliore per esibire queste qualit&agrave;. Saranno mostrate a bordo di <a href="http://www.auto.it/news/news/2018/09/14-1709573/bmw_inext_manifesto_per_il_futuro/">iNext</a>, il concept crossover elettrico che arriver&agrave; nel 2021, attraverso il Virtual Drive. Si tratta di un&rsquo;esperienza speciale, che permetter&agrave; di vivere in modo quasi reale il futuro dell self drive su un veicolo premium. Un'anticipazione di come saranno il piacere guida e la connettivit&agrave; digitale. Un salto in avanti possibile grazie anche al BMW Intelligent Personal Assistant, in grado di suggerire e pianificare i programmi di viaggio e anche le attivit&agrave;. Videoconferenze, servizi, controllo remoto degli elettrodomestici e anche lo shopping: una interazione con l&rsquo;ospite attiva nella modalit&agrave; &ldquo;ease&rdquo;. Il tutto sar&agrave; accompagnato dai &ldquo;virtual reality goggles&rdquo;, che completeranno l&rsquo;esperienza sensoriale completata da una installazione &ldquo;mixed-reality&rdquo; posta nei pressi di iNext. Un salto in avanti di tre anni. La guida inizialmente sar&agrave; manuale, ma progressivamente il Virtual Drive di iNext prender&agrave; il comando delle operazioni. Una dimostrazione certamente notevole, ma non ostentata. A mantenere il giusto profilo collabora col design &ldquo;shy tech&rdquo;, finalizzato proprio a visualizzare i prodigi tecnologici solo quando chiamati in causa o necessari. Un sistema avanzatissimo di soluzioni e assistenze, che vanno oltre la guida autonoma o l&rsquo;elettrificazione. Il Virtual Drive vuole candidare i Next non solo come auto del futuro, ma come &ldquo;Favorite Space&rdquo;.

        BMW al CES di Las Vegas compir&agrave; un altro passo importante, anche se non inedito. Quello che porta un Costruttore di auto a proporsi come un fornitore di tecnologia a trecentosessanta gradi. Il Consumer Electronics Show &egrave; certamente il teatro migliore per esibire queste qualit&agrave;. Saranno mostrate a bordo di iNext, il concept crossover elettrico che arriver&agrave; nel 2021, attraverso il Virtual Drive. Si tratta di un&rsquo;esperienza speciale, che permetter&agrave; di vivere in modo quasi reale il futuro dell self drive su un veicolo premium. Un'anticipazione di come saranno il piacere guida e la connettivit&agrave; digitale. Un salto in avanti possibile grazie anche al BMW Intelligent Personal Assistant, in grado di suggerire e pianificare i programmi di viaggio e anche le attivit&agrave;. Videoconferenze, servizi, controllo remoto degli elettrodomestici e anche lo shopping: una interazione con l&rsquo;ospite attiva nella modalit&agrave; &ldquo;ease&rdquo;. Il tutto sar&agrave; accompagnato dai &ldquo;virtual reality goggles&rdquo;, che completeranno l&rsquo;esperienza sensoriale completata da una installazione &ldquo;mixed-reality&rdquo; posta nei pressi di iNext. Un salto in avanti di tre anni. La guida inizialmente sar&agrave; manuale, ma progressivamente il Virtual Drive di iNext prender&agrave; il comando delle operazioni. Una dimostrazione certamente notevole, ma non ostentata. A mantenere il giusto profilo collabora col design &ldquo;shy tech&rdquo;, finalizzato proprio a visualizzare i prodigi tecnologici solo quando chiamati in causa o necessari. Un sistema avanzatissimo di soluzioni e assistenze, che vanno oltre la guida autonoma o l&rsquo;elettrificazione. Il Virtual Drive vuole candidare i Next non solo come auto del futuro, ma come &ldquo;Favorite Space&rdquo;.       

Il futuro piacere di guida, secondo la Casa dell'elica, mostrato al salone della tecnologia

BMW iNext con Virtual Drive al CES di Las Vegas

Le contromosse di BMW nei confronti di Tesla sono a largo raggio. Se <a href="http://www.auto.it/news/green/2018/12/05-1846789/tesla_model_3_le_specifiche_europee_della_dual_motor/">Model 3 sbarcher&agrave; in Europa in forze nel 2019</a>, per i4&nbsp;serviranno due anni in pi&ugrave;. La media elettrica della &ldquo;fabbrica di motori bavarese&rdquo; sar&agrave; sul mercato nel 2021. Molto simile per design a <a href="http://www.auto.it/news/saloni/francoforte/2017/09/12-1041350/bmw_ivision_dynamic_movimento_elettrico_al_salone_di_francoforte/">i Vision Dynamics</a>&nbsp;presentata al Salone di Francoforte nel 2017. BMW ha in progetto di bruciare le tappe grazie a una organizzazione di produzione speciale. La Casa ha appena investito 200 milioni di euro per aggiornare le linee produttive dello stabilimento &ldquo;madre&rdquo;, quello di Monaco di Baviera, proprio per accogliere la produzione di i4. La berlina elettrica, accreditata di una autonomia di 700 chilometri, sar&agrave; realizzata sulla piattaforma modulare CLAR. La sfida di BMW sta proprio qui: un pianale adatto ad auto con tutti i powertrain: Diesel, benzina, mild hybrid, full hybrid, plug-in hybrid ed elettrico.&nbsp; L&rsquo;investimento punta proprio a questo: sulla stessa linea saranno assemblate Serie 3, Serie 4 e i4. Consentendo una produzione pi&ugrave; rapida e meno costosa. La flessibilit&agrave; della nuova linea comporter&agrave; grandi investimenti iniziali. E qualche &ldquo;nodo&rdquo; in pi&ugrave; per i4, a causa della carrozzeria completamente diversa dalle altre BMW e delle speciali batterie. Il tempo dir&agrave; se il gioco varr&agrave; la candela.

        Le contromosse di BMW nei confronti di Tesla sono a largo raggio. Se Model 3 sbarcher&agrave; in Europa in forze nel 2019, per i4&nbsp;serviranno due anni in pi&ugrave;. La media elettrica della &ldquo;fabbrica di motori bavarese&rdquo; sar&agrave; sul mercato nel 2021. Molto simile per design a i Vision Dynamics&nbsp;presentata al Salone di Francoforte nel 2017. BMW ha in progetto di bruciare le tappe grazie a una organizzazione di produzione speciale. La Casa ha appena investito 200 milioni di euro per aggiornare le linee produttive dello stabilimento &ldquo;madre&rdquo;, quello di Monaco di Baviera, proprio per accogliere la produzione di i4. La berlina elettrica, accreditata di una autonomia di 700 chilometri, sar&agrave; realizzata sulla piattaforma modulare CLAR. La sfida di BMW sta proprio qui: un pianale adatto ad auto con tutti i powertrain: Diesel, benzina, mild hybrid, full hybrid, plug-in hybrid ed elettrico.&nbsp; L&rsquo;investimento punta proprio a questo: sulla stessa linea saranno assemblate Serie 3, Serie 4 e i4. Consentendo una produzione pi&ugrave; rapida e meno costosa. La flessibilit&agrave; della nuova linea comporter&agrave; grandi investimenti iniziali. E qualche &ldquo;nodo&rdquo; in pi&ugrave; per i4, a causa della carrozzeria completamente diversa dalle altre BMW e delle speciali batterie. Il tempo dir&agrave; se il gioco varr&agrave; la candela.       

La media elettrica sar&agrave; assemblata a Monaco di Baviera sulla stessa linea di Serie 3

Grandi manovre, BMW investe 200 milioni per i4

Bisogna fare un passo indietro, sino a met&agrave; anni settanta, per parlare di BMW Serie 3. Un racconto lungo pi&ugrave; di quarant&#39;anni, che oggi celebra la settima edizione. Una versione che mantiene fede alla tradizione sportiva, ma omologata alle specifiche del family feeling. Un passaggio che la rende meno personale di prima, sebbene gi&agrave; le ultime versioni soffrissero di questa patologia. Anche se oggi pi&ugrave; di ieri, &egrave; la multimedialit&agrave; l&#39;argomento di discussione principale, pi&ugrave; che le performance dei motori. Il dettaglio che muta completamente le carte rispetto al passato &egrave; tutto l&rsquo;apparato d&rsquo;infotainment. Il Bmw Operating System 7.0, gi&agrave; presente sulle nuove generazioni di X5 e Serie 8, mette a segno un paio di chicche da veri nerd. I telefoni di origine android possono essere usati come chiave per la propria auto, come una qualunque dispositivo keyless go. L&rsquo;inserimento dei comandi vocali &egrave; sempre pi&ugrave; colloquiale. Formula che consente di velocizzare qualunque tipo di operazione senza mani. A proposito&hellip; i comandi gestuali arrivano pure su nuova Serie 3. E poi si pu&ograve; richiedere l&rsquo;intervento della vettura semplicemente pronunciando la frase &ldquo;Ok Bmw!&rdquo;. Un modus operandi portato in auge gi&agrave; da Classe A con l&rsquo;affermazione &ldquo;Hey Mercedes!&rdquo; e che sulla bavarese pu&ograve; essere ulteriormente personalizzato. &ldquo;Ok Bmw!&rdquo; sar&agrave; sempre disponibile, ma potrete nominare l&rsquo;auto a vostro piacimento. Al debutto i quattro cilindri sovralimentati benzina e diesel. Da una parte la 330i da 258 cavalli, dall&rsquo;altra la 320d da 190. In attesa che la lista di variabili si arricchisca della pi&ugrave; sportiva M340i xDrive e della pi&ugrave; ambientalista 330e iPerformance. La prima apre la strada alla futura generazione di M3 potendo infatti vantare 374 cv di potenza massima, la seconda presenzia invece nelle sfera delle ibride plug-in, con un repertorio di 60 km di autonomia nella sola marcia in elettrico. Ovviamente si conferma una vettura dal taglio particolarmente sportivo. Merito pure dell&rsquo;allestimento M Sport presente sulle auto che abbiamo testato, a garanzia del lavoro di sviluppo dei tecnici bavaresi. Quindi sospensioni sportive, ma non a controllo elettronico. Un comparto che copia a dovere l&rsquo;asfalto, assicurando la &ldquo;giusta&rdquo; presenza su strada. I movimenti in fase di rilascio sono progressivi, pronti all&rsquo;uso nel misto stretto. E nel caso foste desiderosi delle sospensioni a controllo elettronico, sono ovviamente disponibili a listino. Una piacevole sorpresa lo sterzo. Che sia la volta buona che in BMW hanno trovato la quadra giusta. Non pi&ugrave; marmoreo in ogni condizione di marcia, ma capace di essere leggero, agevolando ulteriormente il feeling tra vettura e conducente. Evidentemente la scuola Alfa Romeo Giulia a qualcosa &egrave; servita. In questo modo le informazioni che arrivano dall&#39;avantreno sono pi&ugrave; precise e puntuali. E risulta pure meno stancante nelle tratte pi&ugrave; lunghe. Considerazioni che valgono indicativamente un po&#39; per tutti gli allestimenti, con la 340i a fare da capogruppo. Di fatto la presenza delle quattro ruote motrici sulla pi&ugrave; potente della famiglia Serie 3, non limita il piacere di guida. Vero che l&#39;avantreno si fa un poco pi&ugrave; &ldquo;pesante&rdquo;, ma senza ledere eccessivamente l&#39;agilit&agrave; della vettura tedesca. Alla voce trasmissione c&#39;&egrave; il cambio ZF a 8 rapporti ad occuparsi di coppia e potenza. Ineccepibile come sempre, si conferma il migliore sul mercato. A tal proposito la nuova berlina bavarese far&agrave; il suo debutto ufficiale a partire da marzo 2019. In fase di lancio saranno disponibili solo le motorizzazioni a quattro cilindri, benzina e diesel. Ovvero la 320d e la 330i. Mentre gli allestimenti presenti a listino sono pressoch&eacute; quelli attuali: ci sar&agrave; una versione d&#39;ingresso, una Business Advantage, una Sport, una Luxury e la pi&ugrave; performante M Sport (ossia caratterizzata da un assetto specifico). La trazione integrale xDrive sar&agrave; presente solo sul modello 320d e il ventaglio di prezzi &egrave; compreso tra i 39.420 euro della 320d &ldquo;base&rdquo; e i 57.720 della 330i M Sport.

Bisogna fare un passo indietro, sino a met&agrave; anni settanta, per parlare di BMW Serie 3. Un racconto lungo pi&ugrave; di quarant&#39;anni, che oggi celebra la settima edizione. Una versione che mantiene fede alla tradizione sportiva, ma omologata alle specifiche del family feeling. Un passaggio che la rende meno personale di prima, sebbene gi&agrave; le ultime versioni soffrissero di questa patologia. Anche se oggi pi&ugrave; di ieri, &egrave; la multimedialit&agrave; l&#39;argomento di discussione principale, pi&ugrave; che le performance dei motori.  Il dettaglio che muta completamente le carte rispetto al passato &egrave; tutto l&rsquo;apparato d&rsquo;infotainment. Il Bmw Operating System 7.0, gi&agrave; presente sulle nuove generazioni di X5 e Serie 8, mette a segno un paio di chicche da veri nerd. I telefoni di origine android possono essere usati come chiave per la propria auto, come una qualunque dispositivo keyless go.  L&rsquo;inserimento dei comandi vocali &egrave; sempre pi&ugrave; colloquiale. Formula che consente di velocizzare qualunque tipo di operazione senza mani. A proposito&hellip; i comandi gestuali arrivano pure su nuova Serie 3. E poi si pu&ograve; richiedere l&rsquo;intervento della vettura semplicemente pronunciando la frase &ldquo;Ok Bmw!&rdquo;. Un modus operandi portato in auge gi&agrave; da Classe A con l&rsquo;affermazione &ldquo;Hey Mercedes!&rdquo; e che sulla bavarese pu&ograve; essere ulteriormente personalizzato. &ldquo;Ok Bmw!&rdquo; sar&agrave; sempre disponibile, ma potrete nominare l&rsquo;auto a vostro piacimento.  Al debutto i quattro cilindri sovralimentati benzina e diesel. Da una parte la 330i da 258 cavalli, dall&rsquo;altra la 320d da 190. In attesa che la lista di variabili si arricchisca della pi&ugrave; sportiva M340i xDrive e della pi&ugrave; ambientalista 330e iPerformance. La prima apre la strada alla futura generazione di M3 potendo infatti vantare 374 cv di potenza massima, la seconda presenzia invece nelle sfera delle ibride plug-in, con un repertorio di 60 km di autonomia nella sola marcia in elettrico.  Ovviamente si conferma una vettura dal taglio particolarmente sportivo. Merito pure dell&rsquo;allestimento M Sport presente sulle auto che abbiamo testato, a garanzia del lavoro di sviluppo dei tecnici bavaresi. Quindi sospensioni sportive, ma non a controllo elettronico. Un comparto che copia a dovere l&rsquo;asfalto, assicurando la &ldquo;giusta&rdquo; presenza su strada. I movimenti in fase di rilascio sono progressivi, pronti all&rsquo;uso nel misto stretto. E nel caso foste desiderosi delle sospensioni a controllo elettronico, sono ovviamente disponibili a listino.  Una piacevole sorpresa lo sterzo. Che sia la volta buona che in BMW hanno trovato la quadra giusta. Non pi&ugrave; marmoreo in ogni condizione di marcia, ma capace di essere leggero, agevolando ulteriormente il feeling tra vettura e conducente. Evidentemente la scuola Alfa Romeo Giulia a qualcosa &egrave; servita. In questo modo le informazioni che arrivano dall&#39;avantreno sono pi&ugrave; precise e puntuali. E risulta pure meno stancante nelle tratte pi&ugrave; lunghe. Considerazioni che valgono indicativamente un po&#39; per tutti gli allestimenti, con la 340i a fare da capogruppo. Di fatto la presenza delle quattro ruote motrici sulla pi&ugrave; potente della famiglia Serie 3, non limita il piacere di guida. Vero che l&#39;avantreno si fa un poco pi&ugrave; &ldquo;pesante&rdquo;, ma senza ledere eccessivamente l&#39;agilit&agrave; della vettura tedesca.  Alla voce trasmissione c&#39;&egrave; il cambio ZF a 8 rapporti ad occuparsi di coppia e potenza. Ineccepibile come sempre, si conferma il migliore sul mercato. A tal proposito la nuova berlina bavarese far&agrave; il suo debutto ufficiale a partire da marzo 2019. In fase di lancio saranno disponibili solo le motorizzazioni a quattro cilindri, benzina e diesel. Ovvero la 320d e la 330i. Mentre gli allestimenti presenti a listino sono pressoch&eacute; quelli attuali: ci sar&agrave; una versione d&#39;ingresso, una Business Advantage, una Sport, una Luxury e la pi&ugrave; performante M Sport (ossia caratterizzata da un assetto specifico). La trazione integrale xDrive sar&agrave; presente solo sul modello 320d e il ventaglio di prezzi &egrave; compreso tra i 39.420 euro della 320d &ldquo;base&rdquo; e i 57.720 della 330i M Sport. 

Primo contatto con la berlina bavarese. Una vettura che conserva l&#39;indole sportiva, ma punta tutto sull&#39;innovativo sistema d&#39;infotainment

Nuova BMW Serie 3, la prova

Sportiva e ibrida plug-in guardano a un debutto comune. Nuova BMW 330e e M340i, entrambe su strada in estate. Prestazioni diversissime tra loro, i puristi apprezzeranno la spinta del 6 cilindri Twin Power Turbo di M340i ma non potranno restare insensibili allo sviluppo tecnico prodotto sul sistema eDrive.&nbsp; <a href="http://www.auto.it/news/anteprime/2018/09/07-1691216/nuova_bmw_x5_ibrida_plug-in_sviluppi_elettrici_da_primato/">Il potenziale era gi&agrave; emerso, chiaro, con nuova BMW X5</a>. Serie 3 lo ribadisce e dettaglia le specifiche che, in occasione della prima mondiale di Parigi, avevano lasciato ancora particolari a margine da scoprire. Il powertrain, per dirla alla moda, ovvero, il gruppo motore termico-unit&agrave; elettrica, assicura 252 cavalli, sistema che sviluppa 420 Nm di coppia motrice. Valori standard, vigore sempre disponibile, frutto dell&rsquo;accoppiata tra il motore turbo benzina 2 litri da 184 cavalli e il motore elettrico - installato nella scatola del cambio Steptronic 8 marce - forte di 68 cavalli, con un picco di 113 cavalli. Quel picco &egrave;, per dirla con un&rsquo;unica parola, XtraBoost. Dall&rsquo;overboost dei motori sovralimentati si sperimenta l&rsquo;overboost elettrico, che Serie 3 ibrida plug-in mette a disposizione finch&eacute; il pacco batterie non arriva al valore minimo di carica disponibile. Per sfruttare il lato pi&ugrave; sportivo di 330e basta guidare con il selettore della modalit&agrave; in Sport, oppure, gestire il cambio automatico in modalit&agrave; manuale sportiva, con la leva in M/S. <a href="http://www.auto.it/news/saloni/parigi/2018/10/02-1735622/nuova_bmw_serie_3_g20_della_maturita_al_salone_di_parigi/">Nuova BMW Serie 3, la berlina della maturit&agrave;</a> Indipendentemente dal modo di guida, invece, basta effettaure il kickdown e si riceve la corposa spinta dei 292 cavalli del sistema ibrido XtraBoost. I progressi compiuti dalla berlina ibrida plug-in sono significativi soprattutto in termini di autonomia di marcia elettrica, con un dato dichiarato di 60 km, il 50% migliore della precedente generazione. Il pacco batterie ha una capacit&agrave; di 12 kWh ed &egrave; posizionato sotto i sedili posteriori, con lo spostamento del serbatoio del carburante sopra l&rsquo;asse posteriore, dettaglio che condiziona il volume utile di carico nel bagagliaio, ridotto a 375 litri contro i 480 litri offerti dalla nuova Serie 3 con motorizzazioni esclusivamente endotermiche. Il debutto estivo avverr&agrave; con molteplici versioni e la possibilit&agrave; di dotare l&rsquo;ibrida plug-in 330e degli stessi contenuti opzionali offerti sul resto della gamma. Il vantaggio unico, conseguente al pacco batterie agli ioni di litio, nella possibilit&agrave; di riscaldare o climatizzare l&rsquo;abitacolo prima della partenza e a motore spento. Non varr&agrave; i numeri assoluti di M340i xDrive, 330e, ma con il suo scatto in 6 secondi netti sullo zero-cento orari e 230 km/h di punta massima ha la verve giusta a una berlina ibrida sportiva.

        Sportiva e ibrida plug-in guardano a un debutto comune. Nuova BMW 330e e M340i, entrambe su strada in estate. Prestazioni diversissime tra loro, i puristi apprezzeranno la spinta del 6 cilindri Twin Power Turbo di M340i ma non potranno restare insensibili allo sviluppo tecnico prodotto sul sistema eDrive.&nbsp; Il potenziale era gi&agrave; emerso, chiaro, con nuova BMW X5. Serie 3 lo ribadisce e dettaglia le specifiche che, in occasione della prima mondiale di Parigi, avevano lasciato ancora particolari a margine da scoprire. Il powertrain, per dirla alla moda, ovvero, il gruppo motore termico-unit&agrave; elettrica, assicura 252 cavalli, sistema che sviluppa 420 Nm di coppia motrice. Valori standard, vigore sempre disponibile, frutto dell&rsquo;accoppiata tra il motore turbo benzina 2 litri da 184 cavalli e il motore elettrico - installato nella scatola del cambio Steptronic 8 marce - forte di 68 cavalli, con un picco di 113 cavalli. Quel picco &egrave;, per dirla con un&rsquo;unica parola, XtraBoost. Dall&rsquo;overboost dei motori sovralimentati si sperimenta l&rsquo;overboost elettrico, che Serie 3 ibrida plug-in mette a disposizione finch&eacute; il pacco batterie non arriva al valore minimo di carica disponibile. Per sfruttare il lato pi&ugrave; sportivo di 330e basta guidare con il selettore della modalit&agrave; in Sport, oppure, gestire il cambio automatico in modalit&agrave; manuale sportiva, con la leva in M/S. Nuova BMW Serie 3, la berlina della maturit&agrave; Indipendentemente dal modo di guida, invece, basta effettaure il kickdown e si riceve la corposa spinta dei 292 cavalli del sistema ibrido XtraBoost. I progressi compiuti dalla berlina ibrida plug-in sono significativi soprattutto in termini di autonomia di marcia elettrica, con un dato dichiarato di 60 km, il 50% migliore della precedente generazione. Il pacco batterie ha una capacit&agrave; di 12 kWh ed &egrave; posizionato sotto i sedili posteriori, con lo spostamento del serbatoio del carburante sopra l&rsquo;asse posteriore, dettaglio che condiziona il volume utile di carico nel bagagliaio, ridotto a 375 litri contro i 480 litri offerti dalla nuova Serie 3 con motorizzazioni esclusivamente endotermiche. Il debutto estivo avverr&agrave; con molteplici versioni e la possibilit&agrave; di dotare l&rsquo;ibrida plug-in 330e degli stessi contenuti opzionali offerti sul resto della gamma. Il vantaggio unico, conseguente al pacco batterie agli ioni di litio, nella possibilit&agrave; di riscaldare o climatizzare l&rsquo;abitacolo prima della partenza e a motore spento. Non varr&agrave; i numeri assoluti di M340i xDrive, 330e, ma con il suo scatto in 6 secondi netti sullo zero-cento orari e 230 km/h di punta massima ha la verve giusta a una berlina ibrida sportiva.       

Anticipata al Salone di Parigi 2018, 330e svela tutte le caratteristiche del sistema ibrido plug-in da 252 cavalli, con la funzione XtraBoost a mostrare il lato pi&ugrave; sportivo e dinamico della berlina

Nuova BMW 330e, l'XtraBoost dà la spinta all'ibrido

Che sarebbe arrivata, nel luglio del 2019, era cosa nota sin da Parigi. Adesso, nuova BMW Serie 3 M340i xDrive rivela anche come si presenter&agrave; su strada. Dal Salone di Los Angeles, a fine novembre, la dichiarazione d&rsquo;intenti pi&ugrave; sportiva tra tutte nella gamma della berlina, aspettando una M3 che sar&agrave;, secondo alcuni, declinata in due varianti, con la wagon accanto alla tre volumi. L&rsquo;effetto del Cerium Grey Metallic si avvicina pi&ugrave; alle sfumature dorate, nelle prime immagini diffuse in vista del lancio. Calandra e cornici sui paraurti, specchietti e cerchi, baster&agrave; tanto per scoprire una M340i xDrive in mezzo ad altre Serie 3. Il pacchetto aerodinamico M Performance specifico contribuisce a esaltare l&rsquo;appeal di una versione che sar&agrave; sostanzialmente diversa nel look, tanto da sfoggiare un Doppio Rene dal motivo inedito a rombi tridimensionali. Finiture in Cerium Grey Metallic sfoggiate anche sui terminali di scarico, linea sportiva collegata al motore 3 litri sei cilindri Twin Power Turbo ampiamente rivisto sulla precedente generazione. La costruzione in alluminio si sposa con l&rsquo;iniezione diretta a 350 bar, il turbo Twin Scroll &egrave; stato interamente riprogettato e integra il collettore di scarico in acciaio. Turbocompressore che ha ridotto di ben il 25% l&rsquo;inerzia di rotazione, intervenendo sulle masse, un dettaglio che si traduce istantaneamente in una prontezza di risposta di gran lunga superiore. Numeri e prestazioni, riassumono il sei cilindri sovralimentato con valori di 374 cavalli e 500 Nm di coppia motrice, rispettivamente 48 cavalli e 50 Nm in pi&ugrave; sul precedente 3 litri che motorizzava la pi&ugrave; potente tra le Serie 3, M3 esclusa. La leggerezza del progetto su piattaforma CLAR aiuta anche ad accelerare da zero a cento orari in 4&rdquo;4, mezzo secondo in meno su M340i ancora oggi a listino, che dichiara una massa di 1.690 kg. <a href="http://www.auto.it/news/saloni/parigi/2018/10/02-1735622/nuova_bmw_serie_3_g20_della_maturita_al_salone_di_parigi/">Nuova Serie 3, la berlina della maturit&agrave;</a> Tra gli accorgimenti specifici del modello, largo all&rsquo;assetto con tarature delle sospensioni M Performance, carreggiate pi&ugrave; ampie, angoli di camber pi&ugrave; accentuati, dischi freno maggiorati, con 4 pistoncini anteriori sulle pinze e una corsa del pedale accorciata se confrontata con il resto della gamma. I cerchi da 18 pollici (optional i 19&rdquo;) calzano gomme differenziate nella misura, 225/45 R18 davanti e 255/40 R18 dietro, per proseguire con il cambio Steptronic 8 marce dalla rapportatura accorciata nelle marce basse. xDrive &egrave; la trazione intelligente di BMW, quattro ruote motrici curate dalla divisione M per ripartire la coppia un po&rsquo; pi&ugrave; sul posteriore in modalit&agrave; di guida Sport e Sport+. <a href="http://www.auto.it/news/news/2018/10/12-1755356/bmw_serie_3_e_le_sue_sorelle_touring_a_ginevra_addio_3_gt/">Serie 3 e le sue sorelle: Touring a Ginevra, addio 3 GT</a> Se l&rsquo;assetto pi&ugrave; affilato &egrave; una dote innata di M340i, le sospensioni adattive restano un accessorio a richiesta, che si completa con lo sterzo a demoltiplicazione variabile.&nbsp;

        Che sarebbe arrivata, nel luglio del 2019, era cosa nota sin da Parigi. Adesso, nuova BMW Serie 3 M340i xDrive rivela anche come si presenter&agrave; su strada. Dal Salone di Los Angeles, a fine novembre, la dichiarazione d&rsquo;intenti pi&ugrave; sportiva tra tutte nella gamma della berlina, aspettando una M3 che sar&agrave;, secondo alcuni, declinata in due varianti, con la wagon accanto alla tre volumi. L&rsquo;effetto del Cerium Grey Metallic si avvicina pi&ugrave; alle sfumature dorate, nelle prime immagini diffuse in vista del lancio. Calandra e cornici sui paraurti, specchietti e cerchi, baster&agrave; tanto per scoprire una M340i xDrive in mezzo ad altre Serie 3. Il pacchetto aerodinamico M Performance specifico contribuisce a esaltare l&rsquo;appeal di una versione che sar&agrave; sostanzialmente diversa nel look, tanto da sfoggiare un Doppio Rene dal motivo inedito a rombi tridimensionali. Finiture in Cerium Grey Metallic sfoggiate anche sui terminali di scarico, linea sportiva collegata al motore 3 litri sei cilindri Twin Power Turbo ampiamente rivisto sulla precedente generazione. La costruzione in alluminio si sposa con l&rsquo;iniezione diretta a 350 bar, il turbo Twin Scroll &egrave; stato interamente riprogettato e integra il collettore di scarico in acciaio. Turbocompressore che ha ridotto di ben il 25% l&rsquo;inerzia di rotazione, intervenendo sulle masse, un dettaglio che si traduce istantaneamente in una prontezza di risposta di gran lunga superiore. Numeri e prestazioni, riassumono il sei cilindri sovralimentato con valori di 374 cavalli e 500 Nm di coppia motrice, rispettivamente 48 cavalli e 50 Nm in pi&ugrave; sul precedente 3 litri che motorizzava la pi&ugrave; potente tra le Serie 3, M3 esclusa. La leggerezza del progetto su piattaforma CLAR aiuta anche ad accelerare da zero a cento orari in 4&rdquo;4, mezzo secondo in meno su M340i ancora oggi a listino, che dichiara una massa di 1.690 kg. Nuova Serie 3, la berlina della maturit&agrave; Tra gli accorgimenti specifici del modello, largo all&rsquo;assetto con tarature delle sospensioni M Performance, carreggiate pi&ugrave; ampie, angoli di camber pi&ugrave; accentuati, dischi freno maggiorati, con 4 pistoncini anteriori sulle pinze e una corsa del pedale accorciata se confrontata con il resto della gamma. I cerchi da 18 pollici (optional i 19&rdquo;) calzano gomme differenziate nella misura, 225/45 R18 davanti e 255/40 R18 dietro, per proseguire con il cambio Steptronic 8 marce dalla rapportatura accorciata nelle marce basse. xDrive &egrave; la trazione intelligente di BMW, quattro ruote motrici curate dalla divisione M per ripartire la coppia un po&rsquo; pi&ugrave; sul posteriore in modalit&agrave; di guida Sport e Sport+. Serie 3 e le sue sorelle: Touring a Ginevra, addio 3 GT Se l&rsquo;assetto pi&ugrave; affilato &egrave; una dote innata di M340i, le sospensioni adattive restano un accessorio a richiesta, che si completa con lo sterzo a demoltiplicazione variabile.&nbsp;       

Aspettando la M3, nel luglio del 2019 arriver&agrave; su strada BMW M340i xDrive. Anteprima a Los Angeles, il 30 novembre, mostrer&agrave; i ritocchi allo stile oltre al super motore 3 litri e l'assetto pi&ugrave; affilato

Nuova BMW Serie 3, la M340i svela forme e cavalleria

Entrambe alla presentazione hanno mostrato i muscoli con versioni benzina e Diesel, ma BMW X3 e X5 presto avranno varianti virtuose. Ovvero plug-in ibride, entrambe nel 2019 Come noto la pi&ugrave; grande <a href="http://www.auto.it/news/anteprime/2018/09/07-1691216/nuova_bmw_x5_ibrida_plug-in_sviluppi_elettrici_da_primato/">X5 xDrive45e</a>&nbsp;arriver&agrave; il prossimo anno, ma anche la media avr&agrave; la sua versione elettrificata. Lo ha confermato Harald Kruger, Ceo della Bayerische Motoren Werke, in un comunicato ufficiale. BMW X3 avr&agrave;, come noto una <a href="http://www.auto.it/news/news/2018/08/31-1674529/bmw_ix3_il_volto_inconfondibile_ed_elettrico_di_x3/">versione elettrica</a>, ma quella che dar&agrave; la miglior polivalenza sar&agrave; ceramente quella con la doppia propulsione. Che dovrebbe essere simile a quella che avr&agrave; la nuova berlina Serie 3. Ovvero la versione 330e plug-in hybrid. Che prevede la sinergia tra il quattro cilindri turbo benzina da 2.0 litri e il un motore elettrico sistemato fra il propulsore e il cambio. La potenza di sistema dovrebber essere di circa 275 cavalli. Ma con il settaggio XtraBoost dovrebbe sfiorare quota 300. X5 invece come noto dovrebbe erogare una potenza totale di 394 cavalli e 600 Nm di coppia frutto del 6 cilindri turbo benzina e del propulsore elettrico. Con un&rsquo;autonomia a batteria di circa 50 chilometri.

        Entrambe alla presentazione hanno mostrato i muscoli con versioni benzina e Diesel, ma BMW X3 e X5 presto avranno varianti virtuose. Ovvero plug-in ibride, entrambe nel 2019 Come noto la pi&ugrave; grande X5 xDrive45e&nbsp;arriver&agrave; il prossimo anno, ma anche la media avr&agrave; la sua versione elettrificata. Lo ha confermato Harald Kruger, Ceo della Bayerische Motoren Werke, in un comunicato ufficiale. BMW X3 avr&agrave;, come noto una versione elettrica, ma quella che dar&agrave; la miglior polivalenza sar&agrave; ceramente quella con la doppia propulsione. Che dovrebbe essere simile a quella che avr&agrave; la nuova berlina Serie 3. Ovvero la versione 330e plug-in hybrid. Che prevede la sinergia tra il quattro cilindri turbo benzina da 2.0 litri e il un motore elettrico sistemato fra il propulsore e il cambio. La potenza di sistema dovrebber essere di circa 275 cavalli. Ma con il settaggio XtraBoost dovrebbe sfiorare quota 300. X5 invece come noto dovrebbe erogare una potenza totale di 394 cavalli e 600 Nm di coppia frutto del 6 cilindri turbo benzina e del propulsore elettrico. Con un&rsquo;autonomia a batteria di circa 50 chilometri.       

Dal 2019 i SAV bavaresi saranno anche ibridi, di efficienza, ma soprattutto di potenza

BMW X3 e X5, i plug-in ibridi stanno per arrivare

Camminare a braccetto con la GTE ha i suoi vantaggi e, BMW M8 Coup&eacute;, &egrave; determinata a portarli su strada. Corse da un lato, la GT schierata quest&rsquo;anno a Le Mans, nell&rsquo;Endurance e nel campionato IMSA, prodotto di serie dall&rsquo;altro, con la fase finale di test che restituisce una M8 pronta per svelarsi in pubblico. L&rsquo;Estoril &ndash; corse, ancora &ndash; serve a mettersi in posa per il grande pubblico. Non sar&agrave; l&rsquo;unica M8, la coup&eacute;. Sar&agrave; la prima a essere lanciata, poi toccher&agrave; a M8 Convertible e M8 Gran Coup&eacute;, modelli cha vanno a delineare una gamma pi&ugrave; che mai articolata per varianti di carrozzeria e alternative di propulsore. Il V8 Twin Power Turbo garantir&agrave; oltre 600 cavalli e soluzioni tecniche mirate per sostenere le velleit&agrave; da granturismo che BMW M8 Coup&eacute; reclama. Rivisto il raffreddamento, per cominciare, ottimizzati i collettori di scarico, posti all&rsquo;interno della V. Un&rsquo;unit&agrave; collegata alla trazione integrale xDrive, di derivazione M5 con il fine tuning specifico per la coup&eacute;. Escludendo il DSC, da quattro ruote motrici &ndash; controllate elettronicamente e dalla ripartizione della coppia fino al 100% su un asse &ndash; si passa a una trazione posteriore pura, esuberanza da governare aiutati dal differenziale posteriore attivo. Il cambio &egrave; lo Steptronic 8 marce, automatico utilizzabile in modalit&agrave; manuale. Il gran lavoro di ottimizzazione dell&rsquo;assetto e del telaio resta nascosto alla vista, &egrave; percepibile solo saggiando le doti dinamiche della M8, al volante. Per ritrovare i vantaggi di sospensioni anteriori a doppi bracci oscillanti e posteriore multilink a 5 bracci, entrambe le soluzioni riviste e irrigidite nei punti di attacco alla scocca, tra strutture supplementari e boccole elastiche pi&ugrave; dure, come anche le barre antirollio e i cuscinetti impiegati sul telaio di ancoraggio dei braccetti (irrigiditi) della sospensione posteriore. La carreggiata anteriore pi&ugrave; ampia offrir&agrave; una migliore direzionalit&agrave;, soprattutto nell&rsquo;inserimento curva, assistita dalla taratura del servosterzo elettromeccanico specifica per il modello. <a href="http://www.auto.it/news/primi-test/2018/10/25-1780013/nuova_bmw_serie_8_una_coupe_iper_multimediale/">BMW Serie 8 Coup&eacute;, una coup&eacute; iper multimediale</a> BMW anticipa una M8 dotata di soluzioni di alleggerimento rispetto alla Coup&eacute; e ottimizzata nel modo in cui si sviluppano i trasferimenti di carico in curva, alla ricerca della progressivit&agrave; del rollio, di fatto. Dinamica di marcia filtrata da ammortizzatori a controllo elettronico proposti di serie, con la possibilit&agrave; di ricorrere alla specifica adattiva, in funzione dello stile di guida adottato. Infine, un&rsquo;anticipazione sull&rsquo;impianto frenante. Di serie saranno offerti dischi compositi, da non confondere con la specifica carboceramica. Dischi anteriori da ben 395 millimetri di diametro, ventilati e forati, dietro cerchi da 19 pollici (20 pollici optional) morsi da pinze a 6 pistoncini, contro un disco da 380 millimetri e pinza flottante a singolo pistoncino al retrotreno.&nbsp; <a href="http://www.auto.it/news/anteprime/2018/11/02-1795260/bmw_serie_8_cabrio_fuori_in_15_secondi_all_aria_aperta_con_m850i_e_840d/">Serie 8 Convertible, fuori in 15 secondi</a>

        Camminare a braccetto con la GTE ha i suoi vantaggi e, BMW M8 Coup&eacute;, &egrave; determinata a portarli su strada. Corse da un lato, la GT schierata quest&rsquo;anno a Le Mans, nell&rsquo;Endurance e nel campionato IMSA, prodotto di serie dall&rsquo;altro, con la fase finale di test che restituisce una M8 pronta per svelarsi in pubblico. L&rsquo;Estoril &ndash; corse, ancora &ndash; serve a mettersi in posa per il grande pubblico. Non sar&agrave; l&rsquo;unica M8, la coup&eacute;. Sar&agrave; la prima a essere lanciata, poi toccher&agrave; a M8 Convertible e M8 Gran Coup&eacute;, modelli cha vanno a delineare una gamma pi&ugrave; che mai articolata per varianti di carrozzeria e alternative di propulsore. Il V8 Twin Power Turbo garantir&agrave; oltre 600 cavalli e soluzioni tecniche mirate per sostenere le velleit&agrave; da granturismo che BMW M8 Coup&eacute; reclama. Rivisto il raffreddamento, per cominciare, ottimizzati i collettori di scarico, posti all&rsquo;interno della V. Un&rsquo;unit&agrave; collegata alla trazione integrale xDrive, di derivazione M5 con il fine tuning specifico per la coup&eacute;. Escludendo il DSC, da quattro ruote motrici &ndash; controllate elettronicamente e dalla ripartizione della coppia fino al 100% su un asse &ndash; si passa a una trazione posteriore pura, esuberanza da governare aiutati dal differenziale posteriore attivo. Il cambio &egrave; lo Steptronic 8 marce, automatico utilizzabile in modalit&agrave; manuale. Il gran lavoro di ottimizzazione dell&rsquo;assetto e del telaio resta nascosto alla vista, &egrave; percepibile solo saggiando le doti dinamiche della M8, al volante. Per ritrovare i vantaggi di sospensioni anteriori a doppi bracci oscillanti e posteriore multilink a 5 bracci, entrambe le soluzioni riviste e irrigidite nei punti di attacco alla scocca, tra strutture supplementari e boccole elastiche pi&ugrave; dure, come anche le barre antirollio e i cuscinetti impiegati sul telaio di ancoraggio dei braccetti (irrigiditi) della sospensione posteriore. La carreggiata anteriore pi&ugrave; ampia offrir&agrave; una migliore direzionalit&agrave;, soprattutto nell&rsquo;inserimento curva, assistita dalla taratura del servosterzo elettromeccanico specifica per il modello. BMW Serie 8 Coup&eacute;, una coup&eacute; iper multimediale BMW anticipa una M8 dotata di soluzioni di alleggerimento rispetto alla Coup&eacute; e ottimizzata nel modo in cui si sviluppano i trasferimenti di carico in curva, alla ricerca della progressivit&agrave; del rollio, di fatto. Dinamica di marcia filtrata da ammortizzatori a controllo elettronico proposti di serie, con la possibilit&agrave; di ricorrere alla specifica adattiva, in funzione dello stile di guida adottato. Infine, un&rsquo;anticipazione sull&rsquo;impianto frenante. Di serie saranno offerti dischi compositi, da non confondere con la specifica carboceramica. Dischi anteriori da ben 395 millimetri di diametro, ventilati e forati, dietro cerchi da 19 pollici (20 pollici optional) morsi da pinze a 6 pistoncini, contro un disco da 380 millimetri e pinza flottante a singolo pistoncino al retrotreno.&nbsp; Serie 8 Convertible, fuori in 15 secondi       

La sportivit&agrave; di punta in casa BMW svilupper&agrave; oltre 600 cavalli dal motore V8 Twin Power Turbo. Ultimi passaggi in pista per i muletti aspettando il debutto e l'arrivo sul mercato con quattro ruote motrici che all'occorrenza diventano due

BMW M8, primo passo Coupé aspettando cabrio e 4 porte

Con nuova BMW Z4 conta solo viaggiare a cielo aperto. Il fascino della scoperta non muta nemmeno durante il periodo autunnale. Il ritorno del celebre modello&nbsp;potr&agrave; sembrare fuori stagione, ma in realt&agrave; serve a dare il lancio alle future generazioni di vetture targate Baviera. Si perch&eacute; il nuovo modello &egrave; rappresentazione del potenziale promosso dalla futura Serie 3, con cui condivide parte della meccanica. Sostanzialmente la sezione anteriore e l&rsquo;asse posteriore sono gli stessi che troveremo sulla nuova generazione della berlina tedesca. Una premessa, perch&eacute; Z4 vive di vita propria. E la collaborazione con il Gruppo Toyota &egrave; stata sostanzialmente a favore dei giapponesi, avendo i tedeschi fatto la maggior parte del lavoro &ldquo;sporco&rdquo;. Ci&ograve; detto il fascino della roadster non si discute. Una vettura giunta oramai alla sua terza generazione. E se tra l&rsquo;inizio della sua storia e quella attuale c&rsquo;era stato un intermezzo a tetto rigido, ora si torna alla sacralit&agrave; di quello in tela. Elemento fondamentale per essere una spider al 100%. Il sistema si apre e si chiude in circa 10 secondi. L&rsquo;apertura e la chiusura possono avvenire anche in movimento, ma sino ad una velocit&agrave; massima di 50 km/h. Ovviamente il comando &egrave; elettrico e non &egrave; esclusivo dell&rsquo;abitacolo. Nel senso che si pu&ograve; azionare pure dal telecomando dell&rsquo;auto. Stile proporzionato ma discutibile, &egrave; l&rsquo;unica in famiglia che &ldquo;stacca&rdquo; in parte rispetto al resto della gamma Bmw. Se non altro al primo sguardo si differenzia dalle altre. Ma il gruppo ottico che avvolge il frontale si potrebbe assimilare a ben altre roadster di nazionalit&agrave; britannica. Il gioco &egrave; semplice, la risposta altrettanto facile. Ovvio che solo il gusto personale possa decretarne il successo sul piano visivo. La nuova Z4 si presenta 85 millimetri pi&ugrave; lunga (4.324 millimetri la lunghezza complessiva), 74 millimetri pi&ugrave; larga (1.864 millimetri) e 13 millimetri pi&ugrave; alta (1.304 millimetri). Il passo &egrave; stato invece accorciato di 26 millimetri (2.470 millimetri). Una compatta tra le sportive Bmw che, pur prendendo il largo alla voce design, si omologa ai diktat bavaresi alla voce interni. L&rsquo;analogico &egrave; acqua passata, perch&eacute; al suo posto ci sono il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, il display touch che sovrasta la plancia da 10,25 pollici e ovviamente l&rsquo;Head-up Display. Il comando a rotella dell&rsquo;iDrive Touch Controller non &egrave; sparito, cos&igrave; come i tasti che richiamano alcuni men&ugrave; principali come quello del navigatore e del telefono. Una scenografia fantascientifica, che merita l&rsquo;innesto del nuovo sistema operativo 7.0. Come per la recente Serie 8, integra una serie di funzioni che la rendono a tutti gli effetti uno smartphone su ruote. Ci vuole pi&ugrave; tempo ad entrare in sintonia con le dinamiche multimediali che con quelle di guida. Dinamiche sostenute da una serie di motorizzazioni adeguate al rango di Z4. Un quattro cilindri declinato in due livelli di potenza, e un brillante sei cilindri destinato a svolgere il ruolo di punta in casa della roadster. Si parte dai 197 cavalli e 320 Nm della 20i, per arrivare ai 258 cavalli e 400 Nm della 30i. Il passaggio da 0 a 100 km/h per la prima si realizza in 6,6 secondi, mentre per la seconda in 5,4 secondi. Sono 240 i km/h di velocit&agrave; massima per 20i, 250 quelli riferiti alla 30i. Ma il salto prestazionale &egrave; a favore della M40i. Proprio il sei cilindri appena menzionato. Un&rsquo;unit&agrave; di tre litri di cilindrata, capace di 340 cavalli di potenza massima e 500 Nm di coppia motrice. Si alza la soglia del divertimento, ma si abbassa quella per passare da 0 a 100 km/h: 4,5 secondi e una velocit&agrave; massima (autolimitata) di 250 km/h. A cooperare in tale direzione ci sono le sospensioni a controllo elettronico, oltre i freni M Sport e il differenziale M Sport. Dettagli che sul resto della gamma sono disponibili come optional. Cos&igrave; equipaggiata, la M40i marca in modo pi&ugrave; netto le differenze nelle risposte quando si cambia il modo di guida (COMFORT, SPORT e SPORT +) adoperando i tasti presenti sul tunnel centrale, vicino alla leva del cambio. Nel complesso rimane una vettura alla portata di tutti, fintanto non si decida di disattivare i controlli di stabilit&agrave; e trazione. Una condizione che richiede un&rsquo;esperienza di guida maggiore. Ma sino a quel momento non ci sono reazioni anomale da segnalare. Lo sterzo &egrave; meno artificiale del solito, pur conservando un certo grado di durezza. Inappuntabile il cambio a 8 rapporti, cos&igrave; come la progressivit&agrave; del sei cilindri da 340 cavalli. Una vera goduria quando si guida a cielo aperto, perch&eacute; si pu&ograve; apprezzare lo scoppiettio allo scarico in rilascio. I prezzi variano tra i 42.700 della Z4 20i in allestimento d&rsquo;ingresso e i 65.700 della performante M40i.

Con nuova BMW Z4 conta solo viaggiare a cielo aperto. Il fascino della scoperta non muta nemmeno durante il periodo autunnale. Il ritorno del celebre modello&nbsp;potr&agrave; sembrare fuori stagione, ma in realt&agrave; serve a dare il lancio alle future generazioni di vetture targate Baviera. Si perch&eacute; il nuovo modello &egrave; rappresentazione del potenziale promosso dalla futura Serie 3, con cui condivide parte della meccanica. Sostanzialmente la sezione anteriore e l&rsquo;asse posteriore sono gli stessi che troveremo sulla nuova generazione della berlina tedesca. Una premessa, perch&eacute; Z4 vive di vita propria. E la collaborazione con il Gruppo Toyota &egrave; stata sostanzialmente a favore dei giapponesi, avendo i tedeschi fatto la maggior parte del lavoro &ldquo;sporco&rdquo;. Ci&ograve; detto il fascino della roadster non si discute. Una vettura giunta oramai alla sua terza generazione. E se tra l&rsquo;inizio della sua storia e quella attuale c&rsquo;era stato un intermezzo a tetto rigido, ora si torna alla sacralit&agrave; di quello in tela. Elemento fondamentale per essere una spider al 100%. Il sistema si apre e si chiude in circa 10 secondi. L&rsquo;apertura e la chiusura possono avvenire anche in movimento, ma sino ad una velocit&agrave; massima di 50 km/h. Ovviamente il comando &egrave; elettrico e non &egrave; esclusivo dell&rsquo;abitacolo. Nel senso che si pu&ograve; azionare pure dal telecomando dell&rsquo;auto. Stile proporzionato ma discutibile, &egrave; l&rsquo;unica in famiglia che &ldquo;stacca&rdquo; in parte rispetto al resto della gamma Bmw. Se non altro al primo sguardo si differenzia dalle altre. Ma il gruppo ottico che avvolge il frontale si potrebbe assimilare a ben altre roadster di nazionalit&agrave; britannica. Il gioco &egrave; semplice, la risposta altrettanto facile. Ovvio che solo il gusto personale possa decretarne il successo sul piano visivo. La nuova Z4 si presenta 85 millimetri pi&ugrave; lunga (4.324 millimetri la lunghezza complessiva), 74 millimetri pi&ugrave; larga (1.864 millimetri) e 13 millimetri pi&ugrave; alta (1.304 millimetri). Il passo &egrave; stato invece accorciato di 26 millimetri (2.470 millimetri). Una compatta tra le sportive Bmw che, pur prendendo il largo alla voce design, si omologa ai diktat bavaresi alla voce interni. L&rsquo;analogico &egrave; acqua passata, perch&eacute; al suo posto ci sono il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, il display touch che sovrasta la plancia da 10,25 pollici e ovviamente l&rsquo;Head-up Display. Il comando a rotella dell&rsquo;iDrive Touch Controller non &egrave; sparito, cos&igrave; come i tasti che richiamano alcuni men&ugrave; principali come quello del navigatore e del telefono. Una scenografia fantascientifica, che merita l&rsquo;innesto del nuovo sistema operativo 7.0. Come per la recente Serie 8, integra una serie di funzioni che la rendono a tutti gli effetti uno smartphone su ruote. Ci vuole pi&ugrave; tempo ad entrare in sintonia con le dinamiche multimediali che con quelle di guida. Dinamiche sostenute da una serie di motorizzazioni adeguate al rango di Z4. Un quattro cilindri declinato in due livelli di potenza, e un brillante sei cilindri destinato a svolgere il ruolo di punta in casa della roadster. Si parte dai 197 cavalli e 320 Nm della 20i, per arrivare ai 258 cavalli e 400 Nm della 30i. Il passaggio da 0 a 100 km/h per la prima si realizza in 6,6 secondi, mentre per la seconda in 5,4 secondi. Sono 240 i km/h di velocit&agrave; massima per 20i, 250 quelli riferiti alla 30i. Ma il salto prestazionale &egrave; a favore della M40i. Proprio il sei cilindri appena menzionato. Un&rsquo;unit&agrave; di tre litri di cilindrata, capace di 340 cavalli di potenza massima e 500 Nm di coppia motrice. Si alza la soglia del divertimento, ma si abbassa quella per passare da 0 a 100 km/h: 4,5 secondi e una velocit&agrave; massima (autolimitata) di 250 km/h. A cooperare in tale direzione ci sono le sospensioni a controllo elettronico, oltre i freni M Sport e il differenziale M Sport. Dettagli che sul resto della gamma sono disponibili come optional. Cos&igrave; equipaggiata, la M40i marca in modo pi&ugrave; netto le differenze nelle risposte quando si cambia il modo di guida (COMFORT, SPORT e SPORT +) adoperando i tasti presenti sul tunnel centrale, vicino alla leva del cambio. Nel complesso rimane una vettura alla portata di tutti, fintanto non si decida di disattivare i controlli di stabilit&agrave; e trazione. Una condizione che richiede un&rsquo;esperienza di guida maggiore. Ma sino a quel momento non ci sono reazioni anomale da segnalare. Lo sterzo &egrave; meno artificiale del solito, pur conservando un certo grado di durezza. Inappuntabile il cambio a 8 rapporti, cos&igrave; come la progressivit&agrave; del sei cilindri da 340 cavalli. Una vera goduria quando si guida a cielo aperto, perch&eacute; si pu&ograve; apprezzare lo scoppiettio allo scarico in rilascio. I prezzi variano tra i 42.700 della Z4 20i in allestimento d&rsquo;ingresso e i 65.700 della performante M40i. 

Sviluppata in collaborazione con Toyota (la prossima sar&agrave; la Supra), la terza generazione &egrave; veloce, a tratti divertente, con tanto hi-tech. Troppo per i puristi della guida?

Nuova Bmw Z4. Ben tornato tetto in tela

Non una sola Serie 8, ma pi&ugrave; Serie 8. Da Coup&eacute; al tocco di maggior vanit&agrave;, probabilmente, aspettando il passaggio della funzionalit&agrave;. BMW Serie 8 Convertible segue la perfezione dello stile della coup&eacute; per trasformarlo in scoperta con la capote in tessuto. &Egrave; innegabile come, da chiusa, non assicuri lo stesso impatto scenico della prima, un neo comune a tutte le cabriolet.&nbsp; Prendi, per&ograve;, 15 secondi, quelli necessari per liberarsi dell&rsquo;accessorio tetto ed ecco che racconta al meglio s&eacute; stessa la Convertible. Sono altri dettagli a esaltare lo stile, a cominciare dalla cornice che corre dai montanti anteriori tutt&rsquo;intorno all&rsquo;abitacolo, lo avvolge e separa la tinta carrozzeria dai toni che riprendono i colori della plancia. <h3 class="western">CABRIO PER TUTTI I CLIMI</h3> A bordo si trova un ambiente in pelle quale che sia la motorizzazione prescelta, di serie, perch&eacute; il segmento d&rsquo;appartenenza esige determinati standard. Che BMW Serie 8 cabriolet interpreta con sedili climatizzati e a richiesta i poggiatesta con sciarpa termica, dispositivo che tiene al caldo il collo, un bel plus per sfruttare la cabrio in ogni condizione meteo. &Egrave; proprio delle cabriolet anche il frangivento elettrico, utile per ridurre le turbolenze a capote abbassata, operazione possibile fino a 50 km/h. Ripiega dietro ai sedili, nell&rsquo;alloggiamento che riduce la capacit&agrave; di carico, un volume utile nel bagagliaio di 350 litri. Pi&ugrave; che sufficienti per i bagagli indispensabili a supporto di un turismo di alto livello. E comunque con la possibilit&agrave; di abbattere i sedili posteriori e sfruttare un&rsquo;ampia botola di passaggio. <h3 class="western">LA CLAR CERCA RIGIDIT&Agrave;</h3> Cambia, come la stragrande maggioranza delle cabriolet, nella trasformazione da coup&eacute;. L&rsquo;irrigidimento della piattaforma CLAR individua nei montanti anteriori, nella cornice superiore del parabrezza e nell&rsquo;integrazione di bracci incrociati sotto la scocca, le misure necessarie per incrementare la rigidit&agrave; torsionale, intaccata dalla rinuncia al tetto. Il mix di materiali pregiati &egrave; confermato: alluminio, magnesio, composito CFRP, acciai ad alta resistenza. Vantaggi che si riflettono nella dinamica di marcia. <h3 class="western">SU STRADA SPORTIVA M850i O EQUILIBRATA 840d</h3> Il lancio commerciale &egrave; previsto a marzo 2019, quando si offrir&agrave; al pubblico in versione BMW 840d xDrive e BMW M850i xDrive. Ragione contro istinto, in sintesi. La prima, turbodiesel 6 cilindri in linea da 3 litri di cubatura, i 320 cavalli e 680 Nm di coppia motrice spingono sulle quattro ruote e portano uno zero-cento orari da 5&rdquo;2. xDrive e asse posteriore sterzante, di serie, come M850i xDrive, il lato pi&ugrave; scalmanato della &ldquo;vicenda&rdquo; Serie 8 Cabrio. I cavalli del V8 4.4 litri twin turbo diventano 530 e la coppia 750 Nm: in 3&rdquo;9 si &egrave; gi&agrave; a 100 orari con partenza da fermo, corsa che si ferma ai 250 orari, limitata elettronicamente. La cabrio sportiva mette in mostra l&rsquo;assetto adattivo con sospensioni firmate M di serie, il differenziale M Sport pure (optional su 840d), i cerchi differenziati tra avantreno e retrotreno. Il limite della personalizzazione &egrave; nella fantasia, con il programma Individual, passaggio ultimo dopo aver esaminato il package M Sport per 840d (freni maggiorati, cerchi da 19 pollici, minigonne specifiche come i paraurti) e l&rsquo;M Carbon exterior package, tra gli altri. A richiesta, i fari Laserlight rimpiazzano l&rsquo;impianto full led di serie, con il vantaggio di una copertura di ben 600 metri alla massima intensit&agrave; luminosa, nonch&eacute; schermabili selettivamente per non abbagliare altri veicoli. <a href="http://www.auto.it/news/primi-test/2018/10/25-1780013/nuova_bmw_serie_8_una_coupe_iper_multimediale/">BMW Serie 8, una Coup&eacute; ipermultimediale: la prova</a> Distanti (e parecchio) in termini di potenza espressa, BMW 840d xDrive Convertible e M850i differiscono i pochi chilogrammi nella massa complessiva dichiarata, tra i 1.955 kg della Diesel e i 2.015 kg della V8, &ldquo;stabilizzabili&rdquo; nel loro trasferimento in curva dall&rsquo;optional del controllo attivo del rollio. Il gioco del &ldquo;trova le differenze&rdquo; tra coup&eacute; e cabriolet pu&ograve; proseguire oltre la capote &ndash; multistrato per un isolamento ottimale, termico e acustico -. Il corredo di sistemi di assistenza alla guida e l&rsquo;infotainment con sistema operativo BMW 7.0 sono punti di logica continuit&agrave;, mentre l&rsquo;adozione di strutture di protezione in caso di ribaltamento &egrave; una necessit&agrave; dettata dalla tipologia di carrozzeria. L&rsquo;attivazione &egrave; affidata a piccole cariche esplosive che fanno fuoriuscire i rollbar (dietro i poggiatesta posteriori) qualora i sensori rilevino il rischio di ribaltamento.

        Non una sola Serie 8, ma pi&ugrave; Serie 8. Da Coup&eacute; al tocco di maggior vanit&agrave;, probabilmente, aspettando il passaggio della funzionalit&agrave;. BMW Serie 8 Convertible segue la perfezione dello stile della coup&eacute; per trasformarlo in scoperta con la capote in tessuto. &Egrave; innegabile come, da chiusa, non assicuri lo stesso impatto scenico della prima, un neo comune a tutte le cabriolet.&nbsp; Prendi, per&ograve;, 15 secondi, quelli necessari per liberarsi dell&rsquo;accessorio tetto ed ecco che racconta al meglio s&eacute; stessa la Convertible. Sono altri dettagli a esaltare lo stile, a cominciare dalla cornice che corre dai montanti anteriori tutt&rsquo;intorno all&rsquo;abitacolo, lo avvolge e separa la tinta carrozzeria dai toni che riprendono i colori della plancia. CABRIO PER TUTTI I CLIMI A bordo si trova un ambiente in pelle quale che sia la motorizzazione prescelta, di serie, perch&eacute; il segmento d&rsquo;appartenenza esige determinati standard. Che BMW Serie 8 cabriolet interpreta con sedili climatizzati e a richiesta i poggiatesta con sciarpa termica, dispositivo che tiene al caldo il collo, un bel plus per sfruttare la cabrio in ogni condizione meteo. &Egrave; proprio delle cabriolet anche il frangivento elettrico, utile per ridurre le turbolenze a capote abbassata, operazione possibile fino a 50 km/h. Ripiega dietro ai sedili, nell&rsquo;alloggiamento che riduce la capacit&agrave; di carico, un volume utile nel bagagliaio di 350 litri. Pi&ugrave; che sufficienti per i bagagli indispensabili a supporto di un turismo di alto livello. E comunque con la possibilit&agrave; di abbattere i sedili posteriori e sfruttare un&rsquo;ampia botola di passaggio. LA CLAR CERCA RIGIDIT&Agrave; Cambia, come la stragrande maggioranza delle cabriolet, nella trasformazione da coup&eacute;. L&rsquo;irrigidimento della piattaforma CLAR individua nei montanti anteriori, nella cornice superiore del parabrezza e nell&rsquo;integrazione di bracci incrociati sotto la scocca, le misure necessarie per incrementare la rigidit&agrave; torsionale, intaccata dalla rinuncia al tetto. Il mix di materiali pregiati &egrave; confermato: alluminio, magnesio, composito CFRP, acciai ad alta resistenza. Vantaggi che si riflettono nella dinamica di marcia. SU STRADA SPORTIVA M850i O EQUILIBRATA 840d Il lancio commerciale &egrave; previsto a marzo 2019, quando si offrir&agrave; al pubblico in versione BMW 840d xDrive e BMW M850i xDrive. Ragione contro istinto, in sintesi. La prima, turbodiesel 6 cilindri in linea da 3 litri di cubatura, i 320 cavalli e 680 Nm di coppia motrice spingono sulle quattro ruote e portano uno zero-cento orari da 5&rdquo;2. xDrive e asse posteriore sterzante, di serie, come M850i xDrive, il lato pi&ugrave; scalmanato della &ldquo;vicenda&rdquo; Serie 8 Cabrio. I cavalli del V8 4.4 litri twin turbo diventano 530 e la coppia 750 Nm: in 3&rdquo;9 si &egrave; gi&agrave; a 100 orari con partenza da fermo, corsa che si ferma ai 250 orari, limitata elettronicamente. La cabrio sportiva mette in mostra l&rsquo;assetto adattivo con sospensioni firmate M di serie, il differenziale M Sport pure (optional su 840d), i cerchi differenziati tra avantreno e retrotreno. Il limite della personalizzazione &egrave; nella fantasia, con il programma Individual, passaggio ultimo dopo aver esaminato il package M Sport per 840d (freni maggiorati, cerchi da 19 pollici, minigonne specifiche come i paraurti) e l&rsquo;M Carbon exterior package, tra gli altri. A richiesta, i fari Laserlight rimpiazzano l&rsquo;impianto full led di serie, con il vantaggio di una copertura di ben 600 metri alla massima intensit&agrave; luminosa, nonch&eacute; schermabili selettivamente per non abbagliare altri veicoli. BMW Serie 8, una Coup&eacute; ipermultimediale: la prova Distanti (e parecchio) in termini di potenza espressa, BMW 840d xDrive Convertible e M850i differiscono i pochi chilogrammi nella massa complessiva dichiarata, tra i 1.955 kg della Diesel e i 2.015 kg della V8, &ldquo;stabilizzabili&rdquo; nel loro trasferimento in curva dall&rsquo;optional del controllo attivo del rollio. Il gioco del &ldquo;trova le differenze&rdquo; tra coup&eacute; e cabriolet pu&ograve; proseguire oltre la capote &ndash; multistrato per un isolamento ottimale, termico e acustico -. Il corredo di sistemi di assistenza alla guida e l&rsquo;infotainment con sistema operativo BMW 7.0 sono punti di logica continuit&agrave;, mentre l&rsquo;adozione di strutture di protezione in caso di ribaltamento &egrave; una necessit&agrave; dettata dalla tipologia di carrozzeria. L&rsquo;attivazione &egrave; affidata a piccole cariche esplosive che fanno fuoriuscire i rollbar (dietro i poggiatesta posteriori) qualora i sensori rilevino il rischio di ribaltamento.       

Accanto a Serie 8 coup&eacute; arriva la proposta cabrio, una quattro posti offerta con motore Diesel e V8 twin turbo. Su strada da marzo 2019, le novit&agrave; di stile e tecniche spaziano dagli interventi sulla carrozzeria alle strutture di irrigidimento della scocca

BMW Serie 8 cabrio, fuori in 15 secondi: all'aria aperta con M850i e 840d

Il downsizing procede a tutti i livelli. BMW ha mostrato le prime foto ufficiali e fatto sentire il sound del nuovo motore quattro cilindri turbo della sua M4 DTM. L&rsquo;auto che competer&agrave; nella stagione 2019 del sempre popolarissimo e conteso <a href="https://www.dtm.com/en/starting-page">Deutsche Tourenwagen Masters&nbsp;</a>ha fatto la sua prima uscita ufficiale a Dingolfing, in Germania, portata in pista da Bruno Spengler. Col nuov propulsore sotto il vestito che va a sostituire i gloriosi V8. Scelta dettata dal regolamento: il frazionamento meno nobile per&ograve;, grazie alla sovralimentazione, garantisce una maggiore potenza. M3 ed M4 hanno gi&agrave; fatto questo salto con la nuova generazione qualche tempo fa, passando dal V8 al 6 cilindri in linea turbo. L&rsquo;evoluzione nel motorsport col quattro cilindri potrebbe avere ripercussioni su modelli &nbsp;di serie entro alcuni anni? Di certo BMW punta molto sul turbo. Non solo per obbligo di regolamento, ma per retaggio vincente. Come conferma Per Jens Marquardt, direttore del Motorsport del Marchio bavarese. &ldquo;Le BMW con i motori turbo vincono da quasi 50 anni. Nel 1969, al primo anno in gara, Dieter Quester vinse il campionato europeo Turismo con la BMW 2002 TI. E nel 1973 la 2002 Turbo di BMW fu la prima auto di serie tedesca a montare un turbo. Siamo molto contenti dei primi test. Il motore turbo di M4 DTM &egrave; potente e anche pi&ugrave; efficiente dei V8 e inoltre ha un suono fantastico&rdquo;.

        Il downsizing procede a tutti i livelli. BMW ha mostrato le prime foto ufficiali e fatto sentire il sound del nuovo motore quattro cilindri turbo della sua M4 DTM. L&rsquo;auto che competer&agrave; nella stagione 2019 del sempre popolarissimo e conteso Deutsche Tourenwagen Masters&nbsp;ha fatto la sua prima uscita ufficiale a Dingolfing, in Germania, portata in pista da Bruno Spengler. Col nuov propulsore sotto il vestito che va a sostituire i gloriosi V8. Scelta dettata dal regolamento: il frazionamento meno nobile per&ograve;, grazie alla sovralimentazione, garantisce una maggiore potenza. M3 ed M4 hanno gi&agrave; fatto questo salto con la nuova generazione qualche tempo fa, passando dal V8 al 6 cilindri in linea turbo. L&rsquo;evoluzione nel motorsport col quattro cilindri potrebbe avere ripercussioni su modelli &nbsp;di serie entro alcuni anni? Di certo BMW punta molto sul turbo. Non solo per obbligo di regolamento, ma per retaggio vincente. Come conferma Per Jens Marquardt, direttore del Motorsport del Marchio bavarese. &ldquo;Le BMW con i motori turbo vincono da quasi 50 anni. Nel 1969, al primo anno in gara, Dieter Quester vinse il campionato europeo Turismo con la BMW 2002 TI. E nel 1973 la 2002 Turbo di BMW fu la prima auto di serie tedesca a montare un turbo. Siamo molto contenti dei primi test. Il motore turbo di M4 DTM &egrave; potente e anche pi&ugrave; efficiente dei V8 e inoltre ha un suono fantastico&rdquo;.       

Il quattro cilindri turbo &egrave; pi&ugrave; potente dei vecchi V8 da corsa: potrebbe arrivare su modelli di produzione

Forza quattro, BMW M4 DTM col nuovo motore. Un futuro di serie?

Libero sfogo alla personalizzazione, da subito, su nuova BMW X5. Piani diversi, quelli sui quali navigano da una parte l&rsquo;allestimento M Sport, dall&rsquo;altro gli accessori M Performance Parts. Dettagli buoni per sottolineare alcuni tratti del suv, il cui lancio sul mercato &egrave; previsto a inizio marzo. Tanta fibra di carbonio, lavorata a mano nell&rsquo;applicazione della finitura lucida, andr&agrave; a comporre appendici aerodinamiche e inserti di stile, dalle alette (le winglets) sui paraurti, davanti alle ruote anteriori e dietro le posteriori, fino alle calotte degli specchietti. L&rsquo;ampia griglia al di sotto della calandra potr&agrave; completarsi con le cornici supplementari, anch&rsquo;esse in carbonio, materiale impiegato anche sull&rsquo;elemento simil-diffusore al retrotreno. Non &egrave; realizzata in composito, piuttosto &egrave; un&rsquo;applicazione color nero opaco, quella che personalizza la fiancata, al di sopra delle minigonne, con tanto di logo M Performance a corredo. Stile e non solo, con i diversi set di cerchi. Sar&agrave; possibile optare per un treno di ruote da 20 pollici o da 22 pollici, quest&rsquo;ultimo ben 1 kg per ciascun cerchio pi&ugrave; leggero di un pari diametro. In termini assoluti vale una riduzione importante delle masse non sospese, da leggere tuttavia nel quadro d&rsquo;insieme di un suv come BMW X5, di certo imponente nella stazza. <a href="http://www.auto.it/news/primi-test/2018/09/28-1726790/bmw_x5_ecco_l_auto_totale_prova_su_strada/">Prova su strada di nuova BMW X5: l&#39;auto totale</a> Suv a vocazione maggiormente stradale o fuoristradistica, quest&rsquo;ultima sar&agrave; amplificata dalle gomme di tipo All Terrain, battistrada in grado di fare la differenza in off-road. All&rsquo;incremento delle prestazioni si rivolgono le pinze freno in alluminio, a quattro pistoncini le anteriori, e i dischi maggiorati, con superficie forata. Come il look esterno, anche gli interni di BMW X5 saranno personalizzabili con gli accessori M Performance: dal volante in Alcantara o in misto Alcantara-carbonio, ai tappetini specifici, la pedaliera in acciaio e le palette del cambio Steptronic cromate o effetto carbonio. <a href="http://www.auto.it/news/anteprime/2018/09/07-1691216/nuova_bmw_x5_ibrida_plug-in_sviluppi_elettrici_da_primato/">X5 ibrida plug-in: sviluppi elettrici da primato</a> Chicca dedicata ai cultori dell&rsquo;analisi approfondita, la chiave OBD &ndash; collegata alla porta di diagnostica del veicolo &ndash; che invia alla app sullo smartphone tutti i parametri di funzionamento della vettura, incrociando i dati con il posizionamento GPS e le riprese della videocamera dello smartphone. Una vera e propria telemetria il sistema M Performance Drive Analyser.

Libero sfogo alla personalizzazione, da subito, su nuova BMW X5. Piani diversi, quelli sui quali navigano da una parte l&rsquo;allestimento M Sport, dall&rsquo;altro gli accessori M Performance Parts. Dettagli buoni per sottolineare alcuni tratti del suv, il cui lancio sul mercato &egrave; previsto a inizio marzo. Tanta fibra di carbonio, lavorata a mano nell&rsquo;applicazione della finitura lucida, andr&agrave; a comporre appendici aerodinamiche e inserti di stile, dalle alette (le winglets) sui paraurti, davanti alle ruote anteriori e dietro le posteriori, fino alle calotte degli specchietti.  L&rsquo;ampia griglia al di sotto della calandra potr&agrave; completarsi con le cornici supplementari, anch&rsquo;esse in carbonio, materiale impiegato anche sull&rsquo;elemento simil-diffusore al retrotreno. Non &egrave; realizzata in composito, piuttosto &egrave; un&rsquo;applicazione color nero opaco, quella che personalizza la fiancata, al di sopra delle minigonne, con tanto di logo M Performance a corredo.  Stile e non solo, con i diversi set di cerchi. Sar&agrave; possibile optare per un treno di ruote da 20 pollici o da 22 pollici, quest&rsquo;ultimo ben 1 kg per ciascun cerchio pi&ugrave; leggero di un pari diametro. In termini assoluti vale una riduzione importante delle masse non sospese, da leggere tuttavia nel quadro d&rsquo;insieme di un suv come BMW X5, di certo imponente nella stazza.  Prova su strada di nuova BMW X5: l&#39;auto totale  Suv a vocazione maggiormente stradale o fuoristradistica, quest&rsquo;ultima sar&agrave; amplificata dalle gomme di tipo All Terrain, battistrada in grado di fare la differenza in off-road.  All&rsquo;incremento delle prestazioni si rivolgono le pinze freno in alluminio, a quattro pistoncini le anteriori, e i dischi maggiorati, con superficie forata.  Come il look esterno, anche gli interni di BMW X5 saranno personalizzabili con gli accessori M Performance: dal volante in Alcantara o in misto Alcantara-carbonio, ai tappetini specifici, la pedaliera in acciaio e le palette del cambio Steptronic cromate o effetto carbonio.  X5 ibrida plug-in: sviluppi elettrici da primato  Chicca dedicata ai cultori dell&rsquo;analisi approfondita, la chiave OBD &ndash; collegata alla porta di diagnostica del veicolo &ndash; che invia alla app sullo smartphone tutti i parametri di funzionamento della vettura, incrociando i dati con il posizionamento GPS e le riprese della videocamera dello smartphone. Una vera e propria telemetria il sistema M Performance Drive Analyser. 

Le possibilit&agrave; di personalizzazione spaziano da accessori in fibra di carbonio a rivestimenti in Alcantara, non senza un occhio attento all&#39;off-road e alla raccolta dati con il Drive Analyser

Nuova BMW X5 veste M Performance

Sebbene sia indubbiamente una coup&eacute;, la nuova Serie 8 ha tutto il potenziale per essere uno smartphone ambulante. Non &egrave; una critica, ma pi&ugrave; semplicemente una constatazione. Perch&eacute; al di l&agrave; dei motori V8 benzina e 6 cilindri diesel, che a breve vedremo nel dettaglio, &egrave; tutta la serie di novit&agrave; in ambito multimediale a tenere banco. In primis perch&eacute; porta in dote il sistema operativo 7.0 della Casa bavarese. Il tempo dell&rsquo;analogico &egrave; ufficialmente finito, i nostalgici delle lancette che salgono se ne dovranno fare una ragione. Il nuovo software ha gi&agrave; debuttato su Bmw X5 e lo rivedremo pure sulla nuova Z4. All&rsquo;atto pratico potete organizzare la vostra vita condividendo appuntamenti e impegni di lavoro con l&rsquo;auto. Che vi informer&agrave; su quale sia l&rsquo;ora migliore di partire e vi ricorder&agrave; nel dettaglio tutte le vostre attivit&agrave;. Imparer&agrave; i percorsi migliori e pi&ugrave; rapidi, anche secondo le vostre abitudini e sar&agrave; in grado di modificare l&rsquo;ambientazione a bordo vettura secondo il vostro umore. Molte di queste funzionalit&agrave; non sono ancora disponibili su tutti i mercati, non essendo state sviluppate per tutti gli idiomi possibili. Ma arriveranno poco alla volta. E se l&rsquo;auto in qualche modo poteva essere la via di fuga ideale da una moglie rompiscatole, oggi Bmw Serie 8 si presenta con tutto il potenziale per essere una seconda moglie vigile e sin troppo attenta alle vostre faccende. Sembrerebbe fantascienza e invece &egrave; realt&agrave;. A dire il vero diverse di queste funzioni sono gi&agrave; disponibili adoperando al meglio gli smartphone di ultima generazione. Bmw le integra sull&rsquo;auto. Mentre il &ldquo;telefonino&rdquo; pu&ograve; essere commutato in &ldquo;semplice&rdquo; chiave. Infatti &egrave; possibile trasferire questa funzione allo smartphone, attiva anche quando il nostro apparecchio &egrave; scarico di batteria. Al momento &egrave; possibile sono con telefoni operativi con Android. Android che per&ograve; non si palesa a bordo nel formato Android Auto, perch&eacute; Bmw &egrave; solo per la scuola di Apple CarPlay. Indipendentemente dalle diatribe tecnologiche, la nuova Serie 8 &egrave; anche un auto fatta e finita (&egrave; lunga 4.85 metri). Due le motorizzazioni previste, in attesa del debutto della versione M8. Si tratta di un V8 benzina da 530 cavalli e 750 Nm di coppia motrice. E di un sei cilindri in linea di 3 litri alimentato a gasolio. I cavalli sono 320, mentre la coppia &egrave; fissa quota 680 Nm. La trazione integrale xDrive &egrave; standard, cos&igrave; come il cambio automatico a 8 rapporti. A bordo invece, la scenografia da astronave &egrave; garantita dal quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, dal display touch che sovrasta la plancia da 10,25 pollici e ovviamente dall&rsquo;Head-up Display. Il comando a rotella dell&rsquo;iDrive Touch Controller non &egrave; sparito, cos&igrave; come i tasti che richiamano alcuni men&ugrave; principali tipo quello del navigatore e del telefono. I comandi gestuali sono poi standard su Serie 8. Il nuovo corso stilistico bavarese prevede linee decise, che amplificano la percezione di auto atletica, dal profilo basso, ma con le &ldquo;spalle&rdquo; larghe. Una coup&eacute; perfetta per marcare il territorio, pur mantenendo classe e aplomb degni del del marchio, e soprattutto di un listino che parte sopra i 100.000 euro. Certo &egrave; che la nuova Serie 8 sia stata realizzata per essere principalmente guidata. La presenza delle quattro ruote sterzanti &egrave; una necessit&agrave;. Unica soluzione per renderla agile nonostante le dimensioni, e per dare quella parvenza di leggerezza quando invece si sfiorano le due tonnellate. La spinta del V8 a benzina &egrave; impressionante e la risposta muta in modo puntuale a seconda della modalit&agrave; inserita. I modi di riferimento sono Comfort, Sport e Sport +, ma ci sono pure quello Eco e Adaptive. Per una volta lo sterzo non &egrave; granitico, ma tarato su misura per una vettura che in qualche modo si presenta come una gran turismo. Al limite il vero nemico da combattere &egrave; il sottosterzo. E in fase di rilascio non ci sono risposte anomale da parte del retrotreno. Fintanto che non si disattiva il controllo di stabilit&agrave;, &egrave; pressoch&eacute; impossibile uscire dai ranghi. Non perdetevi il test completo sul prossimo numero di Auto in edicola dal 15 novembre!

Sebbene sia indubbiamente una coup&eacute;, la nuova Serie 8 ha tutto il potenziale per essere uno smartphone ambulante. Non &egrave; una critica, ma pi&ugrave; semplicemente una constatazione. Perch&eacute; al di l&agrave; dei motori V8 benzina e 6 cilindri diesel, che a breve vedremo nel dettaglio, &egrave; tutta la serie di novit&agrave; in ambito multimediale a tenere banco. In primis perch&eacute; porta in dote il sistema operativo 7.0 della Casa bavarese. Il tempo dell&rsquo;analogico &egrave; ufficialmente finito, i nostalgici delle lancette che salgono se ne dovranno fare una ragione. Il nuovo software ha gi&agrave; debuttato su Bmw X5 e lo rivedremo pure sulla nuova Z4. All&rsquo;atto pratico potete organizzare la vostra vita condividendo appuntamenti e impegni di lavoro con l&rsquo;auto. Che vi informer&agrave; su quale sia l&rsquo;ora migliore di partire e vi ricorder&agrave; nel dettaglio tutte le vostre attivit&agrave;. Imparer&agrave; i percorsi migliori e pi&ugrave; rapidi, anche secondo le vostre abitudini e sar&agrave; in grado di modificare l&rsquo;ambientazione a bordo vettura secondo il vostro umore. Molte di queste funzionalit&agrave; non sono ancora disponibili su tutti i mercati, non essendo state sviluppate per tutti gli idiomi possibili. Ma arriveranno poco alla volta. E se l&rsquo;auto in qualche modo poteva essere la via di fuga ideale da una moglie rompiscatole, oggi Bmw Serie 8 si presenta con tutto il potenziale per essere una seconda moglie vigile e sin troppo attenta alle vostre faccende. Sembrerebbe fantascienza e invece &egrave; realt&agrave;.    A dire il vero diverse di queste funzioni sono gi&agrave; disponibili adoperando al meglio gli smartphone di ultima generazione. Bmw le integra sull&rsquo;auto. Mentre il &ldquo;telefonino&rdquo; pu&ograve; essere commutato in &ldquo;semplice&rdquo; chiave. Infatti &egrave; possibile trasferire questa funzione allo smartphone, attiva anche quando il nostro apparecchio &egrave; scarico di batteria. Al momento &egrave; possibile sono con telefoni operativi con Android. Android che per&ograve; non si palesa a bordo nel formato Android Auto, perch&eacute; Bmw &egrave; solo per la scuola di Apple CarPlay. Indipendentemente dalle diatribe tecnologiche, la nuova Serie 8 &egrave; anche un auto fatta e finita (&egrave; lunga 4.85 metri). Due le motorizzazioni previste, in attesa del debutto della versione M8. Si tratta di un V8 benzina da 530 cavalli e 750 Nm di coppia motrice. E di un sei cilindri in linea di 3 litri alimentato a gasolio. I cavalli sono 320, mentre la coppia &egrave; fissa quota 680 Nm. La trazione integrale xDrive &egrave; standard, cos&igrave; come il cambio automatico a 8 rapporti. A bordo invece, la scenografia da astronave &egrave; garantita dal quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, dal display touch che sovrasta la plancia da 10,25 pollici e ovviamente dall&rsquo;Head-up Display. Il comando a rotella dell&rsquo;iDrive Touch Controller non &egrave; sparito, cos&igrave; come i tasti che richiamano alcuni men&ugrave; principali tipo quello del navigatore e del telefono. I comandi gestuali sono poi standard su Serie 8. Il nuovo corso stilistico bavarese prevede linee decise, che amplificano la percezione di auto atletica, dal profilo basso, ma con le &ldquo;spalle&rdquo; larghe. Una coup&eacute; perfetta per marcare il territorio, pur mantenendo classe e aplomb degni del del marchio, e soprattutto di un listino che parte sopra i 100.000 euro. Certo &egrave; che la nuova Serie 8 sia stata realizzata per essere principalmente guidata. La presenza delle quattro ruote sterzanti &egrave; una necessit&agrave;. Unica soluzione per renderla agile nonostante le dimensioni, e per dare quella parvenza di leggerezza quando invece si sfiorano le due tonnellate. La spinta del V8 a benzina &egrave; impressionante e la risposta muta in modo puntuale a seconda della modalit&agrave; inserita. I modi di riferimento sono Comfort, Sport e Sport +, ma ci sono pure quello Eco e Adaptive. Per una volta lo sterzo non &egrave; granitico, ma tarato su misura per una vettura che in qualche modo si presenta come una gran turismo. Al limite il vero nemico da combattere &egrave; il sottosterzo. E in fase di rilascio non ci sono risposte anomale da parte del retrotreno. Fintanto che non si disattiva il controllo di stabilit&agrave;, &egrave; pressoch&eacute; impossibile uscire dai ranghi.  Non perdetevi il test completo sul prossimo numero di Auto in edicola dal 15 novembre! 

Torna un modello iconico degli anni &#39;90. Una gran turismo attenta ovviamente alla guida, ma soprattutto alle dinamiche multimediali della vita di bordo e del quotidiano dei propri utenti

Nuova Bmw Serie 8. Una coup&eacute; iper multimediale

Toyota

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