&Egrave; lei o non &egrave; lei? Certo che lei. Golf non si cambia, si evolve. Tuttalpi&ugrave; quando si tratta di restyling. Solo che, tra il dire e il fare, c&#39;&egrave; di mezzo un nuovo sistema d&#39;infotainment, un inedito 1.5 TSI e un nuovo cambio DSG a sette rapporti. Il tutto condito dal consueto aggiornamento che tocca le corde dello stile. Poca cosa, perch&eacute; l&#39;essere sobria rimane uno dei punti di forza della vettura di Wolfsburg. Anche perch&eacute;, superata la soglia dei quarant&#39;anni non hai pi&ugrave; nulla da dimostrare. Quindi non fateci caso se la lista di ammodernamenti allo stile comprende come di consueto i gruppi ottici e il paraurti anteriore. Poca cosa, a cui si aggiunge un ricco portafoglio di nuovi colori per la carrozzeria e cerchi in lega diversamente &ldquo;griffati&rdquo;. Insomma, quanto basta per ufficializzare l&#39;avvento del restyling. Ma se l&#39;estetica latita in questo gioco di novit&agrave; pronte al consumo, spetta alla meccanica mettere a frutto l&#39;esperienza del Gruppo. Qualche ritocco alla cavalleria in alcuni casi (il 1.6 TDI da 110 cv passa a 115), ma sopratutto qualche nuovo innesto. La questione 3 cilindri diventa l&#39;argomento del giorno anche sulla Volkswagen Golf. Che, in edizione restyling, mette alla prova il 1.0 turbo benzina sia in edizione da 85 cv sia in quella da 110 cv. Il primo punta a fare cassa trattandosi della versione d&#39;ingresso in gamma, disponibile solo nell&#39;allestimento Trendline, mentre la variante pi&ugrave; potente si pone come valida alternativa al TDI, in un ottica tesa si al risparmio, ma senza rinunciare alle prestazioni. E se del 1.4 TSI nessuno tiene (forse) conto, sar&agrave; perch&eacute; la novit&agrave; pi&ugrave; importante &egrave; rappresentata dal nuovo 1.5 TSI da 150 cv. Unit&agrave; che confina il mondo delle Golf &ldquo;normali&rdquo; a benzina a quello del downsizing. La nuova motorizzazione, in funzione del carico di lavoro, pu&ograve; disattivare due dei quattro cilindri. Successivamente sar&agrave; la volta di un&#39;edizione ancora pi&ugrave; efficiente. La cavalleria scender&agrave; a quota 130 cv, ma in fase di rilascio e in particolari condizioni di marcia, il motore si spegner&agrave; completamente. In tema di novit&agrave;, la Golf ristilizzata porta in dote anche il nuovo cambio DSG a 7 marce. Modificata la rapportatura, risulta ancora pi&ugrave; valido ai fini del risparmio di carburante e dell&#39;abbassamento delle emissioni nocive.&nbsp; Il tema delle novit&agrave; non poteva non annoverare anche la vita di bordo. Non tanto per una questione grafica, quanto di contenuti. Al di l&agrave; delle diverse nomenclature, il top di gamma comprende pure i comandi gestuali. Siamo lontani dall&#39;esperienza fornita da Bmw, consentendo al massimo la possibilit&agrave; di scorrere alcune pagine del menu oppure le stazioni radio. Il modus operandi non pare cos&igrave; reattivo e il fatto che ci si possa affidare comunque ai comandi vocali oppure al display touch da 8&rdquo;, rimane l&#39;alternativa pi&ugrave; immediata. Contando Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink, l&#39;infotainment di Volkswagen Golf &egrave; certamente uno dei pi&ugrave; trasversali presenti sul mercato. Sistema che si completa con il quadro strumenti virtuale. I modelli GTI e GTI Performance aumentano la posta in gioco. Ma &egrave; la seconda quella che riguarda il pubblico italiano. L&#39;upgrade di potenza ha portato il pacchetto performante sino alla soglia dei 245 cv. Non ancora disponibile, ne abbiamo approfittato per (ri)mettere mano sulla GTD. La turbodiesel sportiva da 184 cv. Su strada risulta sempre agile e sicura, tanto che il divertimento puro non &egrave; tra le doti di riferimento della media tedesca. Precisa e composta, capace di assecondare sia lo smaliziato del volante, sia il novizio che macina chilometri, ma vorrebbe essere dinamico alla guida. La sicurezza amplifica il proprio potenziale grazie al sistema di cruise controlo adattivo &ldquo;cittadino&rdquo;. In questo frangente, sino a 60 km/h, la Golf, oltre a mantenere la distanza di sicurezza, conserva pure la linea all&#39;interno della corsia. Il dispositivo pu&ograve; arrestare il veicolo e ripartire poco dopo. Un innesto che rende la vettura teutonica il consueto riferimento del proprio segmento. Disponibile da marzo presso la rete di vendita, ma gi&agrave; ordinabile presso la stessa, la Golf restyling perde per strada l&#39;allestimento Comfortline, ma conserva i consueti Trendline, Business, Sport e Highline. Prezzi a partire da 20.150 euro.&nbsp; <a href="http://auto-nuove.auto.it/volkswagen/" target="_blank">VOLKSWAGEN, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO</a>

&Egrave; lei o non &egrave; lei? Certo che lei. Golf non si cambia, si evolve. Tuttalpi&ugrave; quando si tratta di restyling. Solo che, tra il dire e il fare, c&#39;&egrave; di mezzo un nuovo sistema d&#39;infotainment, un inedito 1.5 TSI e un nuovo cambio DSG a sette rapporti. Il tutto condito dal consueto aggiornamento che tocca le corde dello stile. Poca cosa, perch&eacute; l&#39;essere sobria rimane uno dei punti di forza della vettura di Wolfsburg. Anche perch&eacute;, superata la soglia dei quarant&#39;anni non hai pi&ugrave; nulla da dimostrare. Quindi non fateci caso se la lista di ammodernamenti allo stile comprende come di consueto i gruppi ottici e il paraurti anteriore. Poca cosa, a cui si aggiunge un ricco portafoglio di nuovi colori per la carrozzeria e cerchi in lega diversamente &ldquo;griffati&rdquo;. Insomma, quanto basta per ufficializzare l&#39;avvento del restyling.  Ma se l&#39;estetica latita in questo gioco di novit&agrave; pronte al consumo, spetta alla meccanica mettere a frutto l&#39;esperienza del Gruppo. Qualche ritocco alla cavalleria in alcuni casi (il 1.6 TDI da 110 cv passa a 115), ma sopratutto qualche nuovo innesto. La questione 3 cilindri diventa l&#39;argomento del giorno anche sulla Volkswagen Golf. Che, in edizione restyling, mette alla prova il 1.0 turbo benzina sia in edizione da 85 cv sia in quella da 110 cv. Il primo punta a fare cassa trattandosi della versione d&#39;ingresso in gamma, disponibile solo nell&#39;allestimento Trendline, mentre la variante pi&ugrave; potente si pone come valida alternativa al TDI, in un ottica tesa si al risparmio, ma senza rinunciare alle prestazioni. E se del 1.4 TSI nessuno tiene (forse) conto, sar&agrave; perch&eacute; la novit&agrave; pi&ugrave; importante &egrave; rappresentata dal nuovo 1.5 TSI da 150 cv. Unit&agrave; che confina il mondo delle Golf &ldquo;normali&rdquo; a benzina a quello del downsizing. La nuova motorizzazione, in funzione del carico di lavoro, pu&ograve; disattivare due dei quattro cilindri. Successivamente sar&agrave; la volta di un&#39;edizione ancora pi&ugrave; efficiente. La cavalleria scender&agrave; a quota 130 cv, ma in fase di rilascio e in particolari condizioni di marcia, il motore si spegner&agrave; completamente. In tema di novit&agrave;, la Golf ristilizzata porta in dote anche il nuovo cambio DSG a 7 marce. Modificata la rapportatura, risulta ancora pi&ugrave; valido ai fini del risparmio di carburante e dell&#39;abbassamento delle emissioni nocive.&nbsp;  Il tema delle novit&agrave; non poteva non annoverare anche la vita di bordo. Non tanto per una questione grafica, quanto di contenuti. Al di l&agrave; delle diverse nomenclature, il top di gamma comprende pure i comandi gestuali. Siamo lontani dall&#39;esperienza fornita da Bmw, consentendo al massimo la possibilit&agrave; di scorrere alcune pagine del menu oppure le stazioni radio. Il modus operandi non pare cos&igrave; reattivo e il fatto che ci si possa affidare comunque ai comandi vocali oppure al display touch da 8&rdquo;, rimane l&#39;alternativa pi&ugrave; immediata. Contando Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink, l&#39;infotainment di Volkswagen Golf &egrave; certamente uno dei pi&ugrave; trasversali presenti sul mercato. Sistema che si completa con il quadro strumenti virtuale.  I modelli GTI e GTI Performance aumentano la posta in gioco. Ma &egrave; la seconda quella che riguarda il pubblico italiano. L&#39;upgrade di potenza ha portato il pacchetto performante sino alla soglia dei 245 cv. Non ancora disponibile, ne abbiamo approfittato per (ri)mettere mano sulla GTD. La turbodiesel sportiva da 184 cv. Su strada risulta sempre agile e sicura, tanto che il divertimento puro non &egrave; tra le doti di riferimento della media tedesca. Precisa e composta, capace di assecondare sia lo smaliziato del volante, sia il novizio che macina chilometri, ma vorrebbe essere dinamico alla guida.  La sicurezza amplifica il proprio potenziale grazie al sistema di cruise controlo adattivo &ldquo;cittadino&rdquo;. In questo frangente, sino a 60 km/h, la Golf, oltre a mantenere la distanza di sicurezza, conserva pure la linea all&#39;interno della corsia. Il dispositivo pu&ograve; arrestare il veicolo e ripartire poco dopo. Un innesto che rende la vettura teutonica il consueto riferimento del proprio segmento. Disponibile da marzo presso la rete di vendita, ma gi&agrave; ordinabile presso la stessa, la Golf restyling perde per strada l&#39;allestimento Comfortline, ma conserva i consueti Trendline, Business, Sport e Highline. Prezzi a partire da 20.150 euro.&nbsp;  VOLKSWAGEN, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO 

Prima presa di contatto con la media di Wolfsburg pi&ugrave; aggiornata. Un quadro che ha profondamente modificato la multimedialit&agrave; a bordo, migliorando l&#39;efficienza del quadro prestazionale

La Volkswagen Golf diventa 7+1, primo contatto

C&#39;&egrave; un&#39;elaborazione per ogni Golf GTI, in casa ABT. Ruotano tutte intorno alla centralina aggiuntiva proposta dal marchio tedesco, in grado con l&#39;ultima applicazione di fare ancora meglio su Golf Clubsport S dei 310 cavalli proposti di serie. Gi&agrave; lo scorso anno, su base Clubsport - pi&ugrave; pesante di 30 kg rispetto alla S, realizzata in tiratura limitata - l&#39;ECU aveva permesso di arrivare a quota 340 cavalli. L&#39;ulteriore passo avanti dice di 370 cavalli e 430 Nm, 30 cavalli e 30 Nm in pi&ugrave;. In pista &egrave; destinata a essere a proprio agio, tanto quanto la Clubsport S &quot;standard&quot; e sul dritto i cavalli firmati ABT varranno una velocit&agrave; massima di 268 km/h. Accanto alla centralina dedicata si confermano tutte le possibili soluzioni stilistiche e di assetto gi&agrave; note.&nbsp; <a href="http://www.auto.it/prove/prove/strumentali/2017/01/17-672983/vw_golf_gti_clubsport_40_anni_di_emozioni_la_prova/">Volskwagen Golf GI Clubsport, la prova strumentale</a> Dalla griglia a maglie strette all&#39;inserto sul paraurti con alloggiamento per quattro terminali di scarico, proseguendo con cerchi alleggeriti, impianto frenante e dischi da 370 millimetri di diametro, barre antirollio maggiorate e sospensioni regolabili, per ridurre fino a 40 millimetri l&#39;altezza da terra. <a href="http://auto-nuove.auto.it/volkswagen/golf-gti/">LA GAMMA GOLF E IL LISTINO PREZZI</a>

C&#39;&egrave; un&#39;elaborazione per ogni Golf GTI, in casa ABT. Ruotano tutte intorno alla centralina aggiuntiva proposta dal marchio tedesco, in grado con l&#39;ultima applicazione di fare ancora meglio su Golf Clubsport S dei 310 cavalli proposti di serie. Gi&agrave; lo scorso anno, su base Clubsport - pi&ugrave; pesante di 30 kg rispetto alla S, realizzata in tiratura limitata - l&#39;ECU aveva permesso di arrivare a quota 340 cavalli. L&#39;ulteriore passo avanti dice di 370 cavalli e 430 Nm, 30 cavalli e 30 Nm in pi&ugrave;.  In pista &egrave; destinata a essere a proprio agio, tanto quanto la Clubsport S &quot;standard&quot; e sul dritto i cavalli firmati ABT varranno una velocit&agrave; massima di 268 km/h. Accanto alla centralina dedicata si confermano tutte le possibili soluzioni stilistiche e di assetto gi&agrave; note.&nbsp;  Volskwagen Golf GI Clubsport, la prova strumentale  Dalla griglia a maglie strette all&#39;inserto sul paraurti con alloggiamento per quattro terminali di scarico, proseguendo con cerchi alleggeriti, impianto frenante e dischi da 370 millimetri di diametro, barre antirollio maggiorate e sospensioni regolabili, per ridurre fino a 40 millimetri l&#39;altezza da terra.  LA GAMMA GOLF E IL LISTINO PREZZI 

L&#39;ennesima evoluzione della centralina elettronica incrementa potenza e coppia rispetto al tuning annunciato nel 2016

Golf Clubsport S, 370 cavalli con ABT

Il citofono hi-tech sull'auto per aprire casa. Non &egrave; una battuta, ma una tecnologia per&nbsp;Volkswagen dotate di Mirror Link e App Connect che avranno questa "chicca"&nbsp;che permetter&agrave; di comunicare con chi suona al campanello di casa e, in futuro, di aprirgli sia la porta da garage che la porta d&rsquo;ingresso. Ovvero: stiamo viaggiando in auto e non siamo dunque a casa mentre il postino suona al nostro campanello con una consegna urgente? Il guidatore potr&agrave; vedere nel sistema Infotainment dell&rsquo;auto chi &egrave; a suonare alla porta di casa ed eventualmente comunicare con chi ha suonato. Non solo; in futuro, sempre dall&rsquo;auto e senza dovere utilizzare lo smartphone, sar&agrave; possibile anche aprire la porta d'ingresso o la porta da garage, nel caso a suonare al nostro campanello sia un amico o un parente che desideriamo far entrare in casa. Per avere questa tecnologia a bordo Volkswagen si &egrave; rivolta a Doorbird, che ha sviluppato la soluzione tecnologica, e a H&ouml;rmann, leader mondiale nelle chiusure civili e industriali. Con le automazioni per garage di H&ouml;rmann e grazie all&rsquo;App sviluppata da Doorbird, sar&agrave; possibile aprire il portone direttamente dall'auto anche a distanza di migliaia di chilometri.&nbsp;

        Il citofono hi-tech sull'auto per aprire casa. Non &egrave; una battuta, ma una tecnologia per&nbsp;Volkswagen dotate di Mirror Link e App Connect che avranno questa "chicca"&nbsp;che permetter&agrave; di comunicare con chi suona al campanello di casa e, in futuro, di aprirgli sia la porta da garage che la porta d&rsquo;ingresso.  Ovvero: stiamo viaggiando in auto e non siamo dunque a casa mentre il postino suona al nostro campanello con una consegna urgente? Il guidatore potr&agrave; vedere nel sistema Infotainment dell&rsquo;auto chi &egrave; a suonare alla porta di casa ed eventualmente comunicare con chi ha suonato. Non solo; in futuro, sempre dall&rsquo;auto e senza dovere utilizzare lo smartphone, sar&agrave; possibile anche aprire la porta d'ingresso o la porta da garage, nel caso a suonare al nostro campanello sia un amico o un parente che desideriamo far entrare in casa. Per avere questa tecnologia a bordo Volkswagen si &egrave; rivolta a Doorbird, che ha sviluppato la soluzione tecnologica, e a H&ouml;rmann, leader mondiale nelle chiusure civili e industriali. Con le automazioni per garage di H&ouml;rmann e grazie all&rsquo;App sviluppata da Doorbird, sar&agrave; possibile aprire il portone direttamente dall'auto anche a distanza di migliaia di chilometri.&nbsp;       

Soluzione per i modelli dotati di&nbsp;Mirror Link e App Connect

Volkswagen e Hermann, il citofono hi-tech per aprire casa

Tiguan e basta, negli USA e in Asia. Tiguan Allspace per chi, il suv compatto, lo conosce gi&agrave;. In Europa. Volkswagen presenta al salone di Detroit una versione passo lungo che sui mercati europei arriver&agrave; nella seconda met&agrave; del 2017, c&#39;&egrave; gi&agrave; un&#39;idea del prezzo d&#39;attacco, intorno ai 30 mila euro per la motorizzazione d&#39;accesso, il turbo benzina 1.4 da 150 cavalli, disponibile - cos&igrave; come il paripotenza Tdi 2.0 - sia nella versione integrale che due ruote motrici. Le altre unit&agrave;, il TSI 180 e 220 cavalli, il TDI 190 e 240 cavalli, invece, verranno proposte unicamente con trazione 4Motion. Breve panoramica sulla composizione di una gamma che ha nelle dimensioni riviste il cuore dell&#39;intervento, buono per giustificare quel &quot;Allspace&quot;. E di space ce n&#39;&egrave; fino a 60 millimetri in pi&ugrave; all&#39;altezza delle gambe dei passeggeri posteriori, accompagnati da un bagagliaio da 730 litri (capacit&agrave; massima di 1.770 litri, abbattendo la seconda fila di sedili) contro i 615 litri della <a href="http://www.auto.it/news/news/2015/11/23-27311/nuova_volkswagen_tiguan_i_segreti/">Tiguan classica</a>. Cresce il passo di 11 centimetri, fino a raggiungere i 2 metri e 79, aumenta lo sbalzo posteriore, cos&igrave; da ritrovarsi una lunghezza totale di 4 metri e 70 centimetri: sono 21,5 centimetri&nbsp; in pi&ugrave;. Se vi sembrano quote familiari, lo sono: la &quot;cugina&quot;<a href="http://www.auto.it/news/primi-test/2016/12/01-609867/skoda_kodiaq_tanto_spazio_e_sostanza_ma_anche_convenienza/"> Skoda Kodiaq</a> stacca le medesime proporzioni relativamente ai due dati richiamati. Le soluzioni tecnologiche della versione passo corto sono confermate ovviamente sulla Allspace, forte di una possibilit&agrave; offerta a richiesta: la terza fila di sedili per realizzare la configurazione 7 posti. Negli Stati Uniti, le versioni due ruote motrici di <a href="http://auto-nuove.auto.it/volkswagen/tiguan/">Tiguan </a>avranno di serie questa disposizione delle sedute.

Tiguan e basta, negli USA e in Asia. Tiguan Allspace per chi, il suv compatto, lo conosce gi&agrave;. In Europa. Volkswagen presenta al salone di Detroit una versione passo lungo che sui mercati europei arriver&agrave; nella seconda met&agrave; del 2017, c&#39;&egrave; gi&agrave; un&#39;idea del prezzo d&#39;attacco, intorno ai 30 mila euro per la motorizzazione d&#39;accesso, il turbo benzina 1.4 da 150 cavalli, disponibile - cos&igrave; come il paripotenza Tdi 2.0 - sia nella versione integrale che due ruote motrici. Le altre unit&agrave;, il TSI 180 e 220 cavalli, il TDI 190 e 240 cavalli, invece, verranno proposte unicamente con trazione 4Motion.  Breve panoramica sulla composizione di una gamma che ha nelle dimensioni riviste il cuore dell&#39;intervento, buono per giustificare quel &quot;Allspace&quot;. E di space ce n&#39;&egrave; fino a 60 millimetri in pi&ugrave; all&#39;altezza delle gambe dei passeggeri posteriori, accompagnati da un bagagliaio da 730 litri (capacit&agrave; massima di 1.770 litri, abbattendo la seconda fila di sedili) contro i 615 litri della Tiguan classica.  Cresce il passo di 11 centimetri, fino a raggiungere i 2 metri e 79, aumenta lo sbalzo posteriore, cos&igrave; da ritrovarsi una lunghezza totale di 4 metri e 70 centimetri: sono 21,5 centimetri&nbsp; in pi&ugrave;. Se vi sembrano quote familiari, lo sono: la &quot;cugina&quot; Skoda Kodiaq stacca le medesime proporzioni relativamente ai due dati richiamati. Le soluzioni tecnologiche della versione passo corto sono confermate ovviamente sulla Allspace, forte di una possibilit&agrave; offerta a richiesta: la terza fila di sedili per realizzare la configurazione 7 posti. Negli Stati Uniti, le versioni due ruote motrici di Tiguan avranno di serie questa disposizione delle sedute. 

Aumenta anche lo sbalzo posteriore, ne guadagnano l&#39;abitabilit&agrave; interna e lo spazio nel bagagliaio. Sette posti a richiesta

Volkswagen Tiguan Allspace, passo lungo e 7 posti

Il Dieselgate non ha messo Volkswagen con le spalle al muro, anzi. Nonostante lo scandalo, VW pu&ograve; consolarsi alla grande con i numeri: ha archiviato il 2016 con un record di vendite, grazie anche al boost del 12% fatto a dicembre. La casa automobilistica tedesca negli scorsi dodici mesi ha venduto&nbsp;10,3 milioni di vetture, con una crescita del 3,8% sul 2015. Meglio anche del 2014. Il Gruppo Volkswagen, quindi grazie anche a Audi, Seat, Porsche e Skoda, ha superato il suo precedente primatodel 2014 che era di 10,14 milioni auto vendute. Il Dieselgate l'hanno passato aveva fermato la scalata a 9,93 milioni nel 2015. Felice Matthias Mueller "Il 2016 &nbsp;&egrave; stato molto importante per noi. Abbiamo fatto progetto per superare la crisi del diesel e, nello stesso tempo, abbiamo avviato un cambiamento epocale". Estremo oriente. In Cina le consegne sono cresciute del 12%, in Europa del 4%, mentre negli Usa, centro dello scandalo le vendite sono scese del 2,8%.&nbsp; Il Sol Levante insegue. Al secondo poston c'&egrave; Toyota, che dovrebbe annunciare il superamento delle 10 milioni di auto vendute per qualche migliaio di esemplari.

        Il Dieselgate non ha messo Volkswagen con le spalle al muro, anzi. Nonostante lo scandalo,  VW pu&ograve; consolarsi alla grande con i numeri: ha archiviato il 2016 con un record di vendite, grazie anche al boost del 12% fatto a dicembre. La casa automobilistica tedesca negli scorsi dodici mesi ha venduto&nbsp;10,3 milioni di vetture, con una crescita del 3,8% sul 2015. Meglio anche del 2014. Il Gruppo Volkswagen, quindi grazie anche a Audi, Seat, Porsche e Skoda, ha superato il suo precedente primatodel 2014 che era di 10,14 milioni auto vendute. Il Dieselgate l'hanno passato aveva fermato la scalata a 9,93 milioni nel 2015. Felice Matthias Mueller "Il 2016 &nbsp;&egrave; stato molto importante per noi. Abbiamo fatto progetto per superare la crisi del diesel e, nello stesso tempo, abbiamo avviato un cambiamento epocale". Estremo oriente. In Cina le consegne sono cresciute del 12%, in Europa del 4%, mentre negli Usa, centro dello scandalo le vendite sono scese del 2,8%.&nbsp; Il Sol Levante insegue. Al secondo poston c'&egrave; Toyota, che dovrebbe annunciare il superamento delle 10 milioni di auto vendute per qualche migliaio di esemplari.       

Bilancio molto positivo in Cina (+12%), di consolidamento in Europa (-4%) e calo contenuto (2,8%) in USA

Volkswagen, nel 2016 venduti 10,3 milioni di veicoli. E' record

La berlina a Parigi, il minivan a Detroit. La famiglia &egrave; la medesima, <a href="http://www.auto.it/video/saloni/parigi/2016/09/29-486984/a_parigi_volkswagen_svela_il_lato_elettrico_con_la_concept_i_d_/">Volkswagen I.D. Concept</a>. Significa un pianale modulare MBE che nell&#39;applicazione del NAIAS 2017 diventa MBE-XL per I.D. Buzz. Il richiamo allo storico T1 &egrave; chiaro. Dimensioni generose, 4 metri e 94 centimetri in lunghezza di cui 3 metri e 30 di passo. Il metro e 96 centimetri in altezza equivale grossomodo la larghezza, fissata in 197 centimetri. La visione &egrave; su un futuro nemmeno troppo distante, nel 2020 scatter&agrave; l&#39;offensiva elettrica di Volkswagen. I.D. Buzz Concept integra anche contenuti di guida autonoma, il massimo livello di automazione, realizzato con il corredo di sensori Lidar, telecamere, ultrasuoni, senza che la linea del van venga sporcata: le quattro torrette sono nascoste sul tetto, ai quattro angoli, e fuoriescono solo nel momento in cui il guidatore, dal volante, attiva la modalit&agrave; di guida automatica. Volante che, per inciso, rientra nella plancia. Secondo Volkswagen, l&#39;I.D. Pilot, sigla che cela il complesso di soluzioni di guida autonoma sul Buzz, potrebbe arrivare sul mercato nel 2025. Alla lettura dell&#39;ambiente operata dai sensori si sommano i dati condivisi via cloud. Altro punto chiave del progetto I.D. Concept &egrave; la personalizzazione del veicolo senza che sia necessario fare alcunch&eacute;: Volkswagen User I.D. risconosce chi si trova al volante e regola i parametri di guida e le preferenze - dal clima alla musica, alla posizione del sedile, all&#39;illuminazione ambientale - sui dati rilevati attraverso la chiave digitale: uno smartphone, con app dedicata. Lo scambio dati tra auto e app &egrave; continuo. La base tecnica che sta sotto le forme da minivan di I.D. Buzz, dice di due motori elettrici, 201 cavalli ciascuno, complessivamente il sistema sviluppa 369 cavalli e garantisce un&#39;autonomia dichiarata di 600 km nel ciclo NEDC, 435 km secondo il ciclo statunitense, grazie a un pacco batterie da 111 kWh che si ricarica dell&#39;80% in appena 30 minuti, ricorrendo a una <a href="http://www.auto.it/news/tech-zone/2017/01/02-651552/evgo_ricarica_ultraveloce_con_le_stazioni_da_350_kw/">colonnina CCS </a>o una piattaforma a induzione, da 150 kW di potenza. Accanto alla configurazione quattro ruote motrici, la modularit&agrave; della piattaforma MBE consente di immaginare una soluzione a singolo motore elettrico, posteriormente, due ruote motrici e batteria da 83 kWh per 268 cavalli complessivi. Quanti fossero interessati alle prestazioni, posto che non &egrave; il punto chiave del concept I.D. Buzz: 160 orari e uno zero cento appena sopra i 5&quot;, sono i numeri svelati da Volkswagen a Detroit.&nbsp; Molto pi&ugrave; interessante &egrave; la modularit&agrave; degli interni. Tre file di sedili, quelli anteriori ruotabili per una configurazione contromarcia quando il Buzz &egrave; in modalit&agrave; guida autonoma, schienali della seconda fila ripiegabili e trasformabili in tavolini, fino a un abitacolo che diventa &quot;camera da letto&quot; all&#39;occorrenza. Il volante, oltre alla particolarit&agrave; di rientrare in plancia, &egrave; un grande touchpad dai controlli capacitivi, privo delle tradizionali razze. Al centro del tunnel, invece, un tablet estraibile. Le informazioni durante la guida possono contare su un head up display integrato con la realt&agrave; aumentata: le indicazioni vengono proiettate davanti al veicolo, nella posizione reale in cui troverebbero posto. Immaginiamo un&#39;indicazione di svolta data dal navigatore: la freccia corrispondente verr&agrave; replicata nel &quot;mondo reale&quot; nella sua posizione esatta. Il gioco di luci, infine, realizzato dai fari a led varia in funzione dello &quot;status&quot;: dal parcheggio all&#39;apertura delle portiere, fino alla guida vera e propria e la modalit&agrave; automatica, nella quale anche le torrette Lidar si illuminano.

La berlina a Parigi, il minivan a Detroit. La famiglia &egrave; la medesima, Volkswagen I.D. Concept. Significa un pianale modulare MBE che nell&#39;applicazione del NAIAS 2017 diventa MBE-XL per I.D. Buzz. Il richiamo allo storico T1 &egrave; chiaro. Dimensioni generose, 4 metri e 94 centimetri in lunghezza di cui 3 metri e 30 di passo. Il metro e 96 centimetri in altezza equivale grossomodo la larghezza, fissata in 197 centimetri. La visione &egrave; su un futuro nemmeno troppo distante, nel 2020 scatter&agrave; l&#39;offensiva elettrica di Volkswagen.  I.D. Buzz Concept integra anche contenuti di guida autonoma, il massimo livello di automazione, realizzato con il corredo di sensori Lidar, telecamere, ultrasuoni, senza che la linea del van venga sporcata: le quattro torrette sono nascoste sul tetto, ai quattro angoli, e fuoriescono solo nel momento in cui il guidatore, dal volante, attiva la modalit&agrave; di guida automatica. Volante che, per inciso, rientra nella plancia. Secondo Volkswagen, l&#39;I.D. Pilot, sigla che cela il complesso di soluzioni di guida autonoma sul Buzz, potrebbe arrivare sul mercato nel 2025. Alla lettura dell&#39;ambiente operata dai sensori si sommano i dati condivisi via cloud.  Altro punto chiave del progetto I.D. Concept &egrave; la personalizzazione del veicolo senza che sia necessario fare alcunch&eacute;: Volkswagen User I.D. risconosce chi si trova al volante e regola i parametri di guida e le preferenze - dal clima alla musica, alla posizione del sedile, all&#39;illuminazione ambientale - sui dati rilevati attraverso la chiave digitale: uno smartphone, con app dedicata. Lo scambio dati tra auto e app &egrave; continuo.  La base tecnica che sta sotto le forme da minivan di I.D. Buzz, dice di due motori elettrici, 201 cavalli ciascuno, complessivamente il sistema sviluppa 369 cavalli e garantisce un&#39;autonomia dichiarata di 600 km nel ciclo NEDC, 435 km secondo il ciclo statunitense, grazie a un pacco batterie da 111 kWh che si ricarica dell&#39;80% in appena 30 minuti, ricorrendo a una colonnina CCS o una piattaforma a induzione, da 150 kW di potenza. Accanto alla configurazione quattro ruote motrici, la modularit&agrave; della piattaforma MBE consente di immaginare una soluzione a singolo motore elettrico, posteriormente, due ruote motrici e batteria da 83 kWh per 268 cavalli complessivi. Quanti fossero interessati alle prestazioni, posto che non &egrave; il punto chiave del concept I.D. Buzz: 160 orari e uno zero cento appena sopra i 5&quot;, sono i numeri svelati da Volkswagen a Detroit.&nbsp;  Molto pi&ugrave; interessante &egrave; la modularit&agrave; degli interni. Tre file di sedili, quelli anteriori ruotabili per una configurazione contromarcia quando il Buzz &egrave; in modalit&agrave; guida autonoma, schienali della seconda fila ripiegabili e trasformabili in tavolini, fino a un abitacolo che diventa &quot;camera da letto&quot; all&#39;occorrenza. Il volante, oltre alla particolarit&agrave; di rientrare in plancia, &egrave; un grande touchpad dai controlli capacitivi, privo delle tradizionali razze. Al centro del tunnel, invece, un tablet estraibile.  Le informazioni durante la guida possono contare su un head up display integrato con la realt&agrave; aumentata: le indicazioni vengono proiettate davanti al veicolo, nella posizione reale in cui troverebbero posto. Immaginiamo un&#39;indicazione di svolta data dal navigatore: la freccia corrispondente verr&agrave; replicata nel &quot;mondo reale&quot; nella sua posizione esatta.  Il gioco di luci, infine, realizzato dai fari a led varia in funzione dello &quot;status&quot;: dal parcheggio all&#39;apertura delle portiere, fino alla guida vera e propria e la modalit&agrave; automatica, nella quale anche le torrette Lidar si illuminano. 

A Detroit seconda interpretazione su architettura MBE. Un pulmino dagli interni modulari e con numerose soluzioni avveniristiche

Volkswagen I.D. Buzz Concept, il T1 elettrico e autonomo

E restyling fu anche per Volkswagen Golf R. Va di diritto al vertice della gamma per prestazioni e caratterizzazione estetica, proponendosi sia in versione berlina che Variant. Ordini aperti in Germania, dove la &quot;erre&quot; si annuncia con pi&ugrave; cavalli e coppia rispetto al passato, oltre alle naturali modifiche al design, i nuovi gruppi ottici anteriori e posteriori a led, l&#39;offerta dell&#39;infotainment con schermo da 9.2 pollici e comandi gestuali, proseguendo con la ricarica induttiva dello smartphone. <a href="http://www.auto.it/news/anteprime/2016/11/10-562379/volkswagen_golf_vii_restyling_ecco_tutte_le_novita_/">Corredo di soluzioni che sintetizzano concretamente l&#39;aggiornamento 2017</a>. Motore 2 litri TSI, 310 cavalli e 400 Nm di coppia. Significa offrire 10 cavalli e 20 Nm in pi&ugrave;, che portano le prestazioni assolute fino a un 4&quot;6 registrato sullo 0-100 km/h. I pi&ugrave; attenti noteranno, grafica dei fari a led a parte, un paraurti anteriore rivisto, con elementi in nero lucido, dalle cornici alle estremit&agrave; al profilo centrale a mo&#39; di ala e la griglia con maglie rettangolari. Golf R a parte, da registrare anche il debutto del motore 1.0 TSI nel livello di potenza da 85 cavalli, di per s&eacute; non inedito sulla berlina, ma lo diventa per la diversa cubatura dalla quale &egrave; erogato: rimpiazza l&#39;1.2 Tsi di pari potenza, mantenendo pressoch&eacute; invariati i consumi, dichiarati in 4.8 litri/100 km. <a href="http://www.auto.it/prove/prove/2014/11/17-30783/volkswagen_golf_r_al_top_la_prova/">Golf R, la prova su strada</a>

E restyling fu anche per Volkswagen Golf R. Va di diritto al vertice della gamma per prestazioni e caratterizzazione estetica, proponendosi sia in versione berlina che Variant. Ordini aperti in Germania, dove la &quot;erre&quot; si annuncia con pi&ugrave; cavalli e coppia rispetto al passato, oltre alle naturali modifiche al design, i nuovi gruppi ottici anteriori e posteriori a led, l&#39;offerta dell&#39;infotainment con schermo da 9.2 pollici e comandi gestuali, proseguendo con la ricarica induttiva dello smartphone. Corredo di soluzioni che sintetizzano concretamente l&#39;aggiornamento 2017.  Motore 2 litri TSI, 310 cavalli e 400 Nm di coppia. Significa offrire 10 cavalli e 20 Nm in pi&ugrave;, che portano le prestazioni assolute fino a un 4&quot;6 registrato sullo 0-100 km/h. I pi&ugrave; attenti noteranno, grafica dei fari a led a parte, un paraurti anteriore rivisto, con elementi in nero lucido, dalle cornici alle estremit&agrave; al profilo centrale a mo&#39; di ala e la griglia con maglie rettangolari.  Golf R a parte, da registrare anche il debutto del motore 1.0 TSI nel livello di potenza da 85 cavalli, di per s&eacute; non inedito sulla berlina, ma lo diventa per la diversa cubatura dalla quale &egrave; erogato: rimpiazza l&#39;1.2 Tsi di pari potenza, mantenendo pressoch&eacute; invariati i consumi, dichiarati in 4.8 litri/100 km.  Golf R, la prova su strada 

Accanto alla versione pi&ugrave; sportiva della gamma, l&#39;introduzione di un nuovo step del turbo benzina 1.0

Volkswagen Golf R restyling, berlina e Variant a 310 cavalli

Sottolinea ancora quale sar&agrave; l&#39;identit&agrave; futura del marchio, la ID, e lo fa con un concept. Stavolta Detroit, dopo Parigi. Un minivan dopo una berlina. Insieme fanno una piccola &quot;famiglia&quot;, quella di Volkswagen I.D. Concept. Il secondo tassello di una strategia che porter&agrave; su strada un prodotto di serie elettrico nei prossimi anni si compone di un mix tra storia del marchio e soluzioni tecniche necessarie per guardare avanti. Da un lato le forme reinterpretate del pulmino T2, il Bulli, dall&#39;altro i due motori elettrici e la trazione integrale. Architettura MEB, modulare cos&igrave; come lo saranno gli interni, perch&eacute; le possibilit&agrave; aperte dalla guida autonoma - che I.D. Concept realizza ricorrendo al corredo noto di telecamere, sensori a ultrasuoni, radar e laser - permettono si ripensare lo spazio a bordo. Baster&agrave; toccare il logo VW al centro del volante perch&eacute; si ritiri nella plancia e lasci spazio ad altre attivit&agrave;. Come saranno gli interni non &egrave; stato anticipato. Si sa che, al pari di I.D. Concept berlina, anche il minivan avr&agrave; un&#39;elevata autonomia di marcia: perlomeno copier&agrave; i 600 km e pi&ugrave; dichiarati al lancio di Parigi della due volumi. Pochi flash sulle caratteristiche del design esterno, sufficienti a individuare stilemi di pulmino T2 riletti in chiave moderna. Grande logo VW al centro del frontale, illuminato, fari a led integrati sui pannelli della carrozzeria, a filo. Due particolari richiamano pi&ugrave; di altri il passato: il solco che percorre la fiancata per chiudersi a V sul frontale (un tempo era un listello cromato) e il sottile montante anteriore, a dividere parabrezza e l&#39;obl&ograve; laterale davanti al finestrino.

Sottolinea ancora quale sar&agrave; l&#39;identit&agrave; futura del marchio, la ID, e lo fa con un concept. Stavolta Detroit, dopo Parigi. Un minivan dopo una berlina. Insieme fanno una piccola &quot;famiglia&quot;, quella di Volkswagen I.D. Concept. Il secondo tassello di una strategia che porter&agrave; su strada un prodotto di serie elettrico nei prossimi anni si compone di un mix tra storia del marchio e soluzioni tecniche necessarie per guardare avanti. Da un lato le forme reinterpretate del pulmino T2, il Bulli, dall&#39;altro i due motori elettrici e la trazione integrale.  Architettura MEB, modulare cos&igrave; come lo saranno gli interni, perch&eacute; le possibilit&agrave; aperte dalla guida autonoma - che I.D. Concept realizza ricorrendo al corredo noto di telecamere, sensori a ultrasuoni, radar e laser - permettono si ripensare lo spazio a bordo. Baster&agrave; toccare il logo VW al centro del volante perch&eacute; si ritiri nella plancia e lasci spazio ad altre attivit&agrave;. Come saranno gli interni non &egrave; stato anticipato. Si sa che, al pari di I.D. Concept berlina, anche il minivan avr&agrave; un&#39;elevata autonomia di marcia: perlomeno copier&agrave; i 600 km e pi&ugrave; dichiarati al lancio di Parigi della due volumi. Pochi flash sulle caratteristiche del design esterno, sufficienti a individuare stilemi di pulmino T2 riletti in chiave moderna.  Grande logo VW al centro del frontale, illuminato, fari a led integrati sui pannelli della carrozzeria, a filo. Due particolari richiamano pi&ugrave; di altri il passato: il solco che percorre la fiancata per chiudersi a V sul frontale (un tempo era un listello cromato) e il sottile montante anteriore, a dividere parabrezza e l&#39;obl&ograve; laterale davanti al finestrino. 

Al Salone di Detroit prosegue sul filone tecnico lanciato a Parigi dalla berlina: elettrico e a guida autonoma, rispolvera tratti da T2

Volkswagen I.D. concept, &egrave; tempo del minivan elettrico

Tiguan, un po&#39; di pi&ugrave;. Quanto? La misura del passo essenzialmente. Al Salone di Detroit 2017, Volkswagen Tiguan Allspace si presenter&agrave; nella configurazione passo lungo, garanzia di spazio extra a bordo, sotto forma di 11 centimetri aggiuntivi ai 2 metri e 68 che pu&ograve; assicurare il suv di segmento C lanciato quest&#39;anno. Il riferimento per la Allspace saranno 2 metri e 79 centimetri, tanti quanti ne offre Skoda Kodiaq, cos&igrave; &egrave; facile immaginare che anche dal centro ruota posteriore indietro possano ritrovarsi alcuni centimetri extra. Viceversa, lunghezza complessiva a 4 metri e 60, dai 4 metri e 49 di partenza. Al NAIAS si avr&agrave; la figura completa di un modello anticipato per ora da due bozzetti, come sempre molto accattivanti. La natura del suv sar&agrave; quella gi&agrave; nota, nessuna variazione stilistica, solo in Europa, inoltre, la scelta di puntare sul nome Allspace. Da Wolfsburg anticipano la possibilit&agrave; di una configurazione 7 posti a bordo, accanto a uno schema con cinque sedute. Il bagagliaio beneficer&agrave; prevedibilmente dello spazio in pi&ugrave; ricavato nel passo, oggi si colloca a 615 litri il vano della <a href="http://auto-nuove.auto.it/volkswagen/tiguan/">Tiguan</a>. <a href="http://www.auto.it/news/primi-test/2016/02/08-37174/nuova_vw_tiguan_test_on_ice/">Volkswagen Tiguan, la prova</a> La commercializzazione del modello passo lungo &egrave; attesa a partire da inizio estate, prima in Nord America e Cina, successivamente in Europa.

Tiguan, un po&#39; di pi&ugrave;. Quanto? La misura del passo essenzialmente. Al Salone di Detroit 2017, Volkswagen Tiguan Allspace si presenter&agrave; nella configurazione passo lungo, garanzia di spazio extra a bordo, sotto forma di 11 centimetri aggiuntivi ai 2 metri e 68 che pu&ograve; assicurare il suv di segmento C lanciato quest&#39;anno. Il riferimento per la Allspace saranno 2 metri e 79 centimetri, tanti quanti ne offre Skoda Kodiaq, cos&igrave; &egrave; facile immaginare che anche dal centro ruota posteriore indietro possano ritrovarsi alcuni centimetri extra. Viceversa, lunghezza complessiva a 4 metri e 60, dai 4 metri e 49 di partenza.    Al NAIAS si avr&agrave; la figura completa di un modello anticipato per ora da due bozzetti, come sempre molto accattivanti. La natura del suv sar&agrave; quella gi&agrave; nota, nessuna variazione stilistica, solo in Europa, inoltre, la scelta di puntare sul nome Allspace.  Da Wolfsburg anticipano la possibilit&agrave; di una configurazione 7 posti a bordo, accanto a uno schema con cinque sedute. Il bagagliaio beneficer&agrave; prevedibilmente dello spazio in pi&ugrave; ricavato nel passo, oggi si colloca a 615 litri il vano della Tiguan.  Volkswagen Tiguan, la prova  La commercializzazione del modello passo lungo &egrave; attesa a partire da inizio estate, prima in Nord America e Cina, successivamente in Europa.   

Non solo Cina e nord America, arriver&agrave; anche in Europa. A richiesta sar&agrave; proposta in configurazione 7 posti

Volkswagen Tiguan Allspace, allunga il passo a Detroit

ROMA - Non poteva esserci giorno migliore per la consegna delle nuove volanti green della Polizia di Roma. Non solo per il sole che ha illuminato Piazza di Spagna ma per il blocco del traffico ai veicoli inquinanti che ha reso pi&ugrave; significativa l&#39;adozione delle nuove Volkswagen e-up.&nbsp; Massimo Nordio, Amministratore Delegato di Volkswagen Group Italia, ha consegnato al Questore di Roma Nicol&ograve; Marcello D&rsquo;Angelo le chiavi delle auto appositamente allestite - con livrea ufficiale, lampeggianti, etc. - e gi&agrave; pronte a prestare servizio nel centro della Capitale, dopo che la Casa si &egrave; aggiudicata il bando per la fornitura in comodato.&nbsp; La e-up ha rappresentato il primo passo della Casa tedesca nel mondo delle auto elettriche: ha debuttato nel 2013 ed&nbsp;&egrave; equipaggiata con il&nbsp;motore da 60 kW, disponendo di un&rsquo;autonomia massima dichiarata di&nbsp;160 km.&nbsp; Massimo Nordio ha commentato: &ldquo;Ancora una volta Volkswagen Group Italia e la Polizia di Stato attivano una collaborazione che punta a garantire servizi pi&ugrave; efficienti alla collettivit&agrave;. Dal 2015 abbiamo consegnato oltre 1.800 vetture alla Polizia di Stato &ndash; tra Seat Leon, &Scaron;koda Octavia e Volkswagen Passat &ndash; e questa ulteriore iniziativa consolida una partnership di valore che mi rende orgoglioso e che rinforza ulteriormente il legame tra il Gruppo Volkswagen e l&rsquo;Italia&rdquo;. Il Questore di Roma Nicol&ograve; Marcello D&rsquo;Angelo, a conclusione dell&rsquo;evento, ha evidenziato come l&rsquo;utilizzo di tali autovetture, in una zona densa di attivit&agrave; commerciali e aree pedonali, possa esaltare il concetto di prossimit&agrave; e il contatto con la cittadinanza da parte della Polizia di Stato, con un&#39;attenzione speciale al rispetto per l&#39;ambiente.

ROMA - Non poteva esserci giorno migliore per la consegna delle nuove volanti green della Polizia di Roma. Non solo per il sole che ha illuminato Piazza di Spagna ma per il blocco del traffico ai veicoli inquinanti che ha reso pi&ugrave; significativa l&#39;adozione delle nuove Volkswagen e-up.&nbsp;  Massimo Nordio, Amministratore Delegato di Volkswagen Group Italia, ha consegnato al Questore di Roma Nicol&ograve; Marcello D&rsquo;Angelo le chiavi delle auto appositamente allestite - con livrea ufficiale, lampeggianti, etc. - e gi&agrave; pronte a prestare servizio nel centro della Capitale, dopo che la Casa si &egrave; aggiudicata il bando per la fornitura in comodato.&nbsp;  La e-up ha rappresentato il primo passo della Casa tedesca nel mondo delle auto elettriche: ha debuttato nel 2013 ed&nbsp;&egrave; equipaggiata con il&nbsp;motore da 60 kW, disponendo di un&rsquo;autonomia massima dichiarata di&nbsp;160 km.&nbsp;  Massimo Nordio ha commentato: &ldquo;Ancora una volta Volkswagen Group Italia e la Polizia di Stato attivano una collaborazione che punta a garantire servizi pi&ugrave; efficienti alla collettivit&agrave;. Dal 2015 abbiamo consegnato oltre 1.800 vetture alla Polizia di Stato &ndash; tra Seat Leon, &Scaron;koda Octavia e Volkswagen Passat &ndash; e questa ulteriore iniziativa consolida una partnership di valore che mi rende orgoglioso e che rinforza ulteriormente il legame tra il Gruppo Volkswagen e l&rsquo;Italia&rdquo;.  Il Questore di Roma Nicol&ograve; Marcello D&rsquo;Angelo, a conclusione dell&rsquo;evento, ha evidenziato come l&rsquo;utilizzo di tali autovetture, in una zona densa di attivit&agrave; commerciali e aree pedonali, possa esaltare il concetto di prossimit&agrave; e il contatto con la cittadinanza da parte della Polizia di Stato, con un&#39;attenzione speciale al rispetto per l&#39;ambiente. 

Consegnate in Piazza di Spagna quattro Volkswagen e-up zero emissioni che presteranno servizio nel centro della Capitale

La Polizia di Roma arruola quattro VW Up elettriche

Volkswagen

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