Tre date per tre prodotti. Tutti rigorosamente con la carrozzeria che non conosce crisi, quella da
crossover/suv.
Audi vuole agguantare la palma di brand premium numero uno, almeno in termini di vendite globali, strappando il primato a Bmw e per farlo non lesina
investimenti: saranno ben 24 miliardi di euro a essere impegnati fino al 2019, anno in cui arriverà l'ultimo tassello dell'offensiva nel segmento dei suv:
Audi Q8.
Sarà la variante sportiva della
Q7, al debutto con la nuova generazione quest'anno e intenzionata ad ampliare l'offerta virando nella nicchia dei suv sportivi, almeno nelle linee. Accadrà fra quattro anni, data prevista per la commercializzazione.
Il pianale sarà, com'è ovvio, resterà invariato, ma prima le novità arriveranno nei segmenti di mercato inferiori. Si comincia
tra un anno con Audi Q1. Finora si è annunciata unicamente con affascinanti bozzetti, buoni per indicare le proporzioni di un prodotto compatto, da collocare alla base dell'offerta e al di sotto di Audi Q3, ragion per cui è lecito attendersi un
modello intorno ai 4 metri e 20 di lunghezza, grossomodo un rivale per
Mini Countryman.
Nel
2018, invece, toccherà alla
declinazione elettrica della nuova generazione di Audi Q5. Genericamente è annunciato da Audi come «un suv elettrico nel segmento premium dalle dimensioni medio-grandi»: traducendo, è l'identikit di un modello stretto parente di Q5, che dovrà vedersela con l'unica alternativa di fatto esistente oggi sul mercato, quella
Tesla Model X a lungo annunciata e destinata a veder la luce quest'anno. L'autonomia stimata per il suv Audi è di 500 km e vestirà il badge e-tron, tipico delle Audi ibride ed elettriche.
Tre modelli che contribuiranno a estendere la gamma fino a 60 modelli entro il 2020, dagli attuali 52 offerti.
Fabiano Polimeni