Alfa Romeo Tonale, le avversarie che l’aspettano al varco

Alfa Romeo Tonale, le avversarie che l’aspettano al varco

Il SUV del Biscione arriva in un segmento di mercato presidiato da avversari con artigli affilatissimi. Ecco quali sono le rivali che hanno marchiato il territorio e non lasceranno facilmente la presa

di Michele Salvatore

27.01.2022 14:39

Salone di Ginevra 2019 - Otto febbraio 2022. La gestazione dell’Alfa Romeo Tonale, dalla presentazione del prototipo al al lancio ufficiale, è stata lunga e per nulla lineare. Tre anni di attesa durante i quali il Biscione si è trovato in mezzo alla nascita del Gruppo Stellantis, una pandemia, la crisi dei chip e l’arrivo di Imparato al vertice del marchio, che ne ha rallentato l’uscita per affinamenti necessari a rendere la vettura una vera Alfa.

Venti di tempesta che hanno lasciato strascichi pesanti sulla pelle del marchio di Arese. Se agli inizi del 2000 Alfa vendeva - a livello globale - più di 200 mila vetture, il dato si è via via assottigliato, scendendo a 54 mila pezzi nel 2019, 38 mila nel 2020 e circa 25 mila nel 2021.

Un crollo che la Tonale è chiamata a tamponare, ampliando la gamma, plafonata su Stelvio e Giulia, e andando a combattere in uno dei segmenti più redditizi del mercato, quello dei C-SUV. Ma anche tra i più presidiati nella fascia sport/premium, nella quale la vettura dovrebbe inserirsi.

Dunque, stando ai rumor che circolano insistentemente nell’ultimo anno, prima di individuare le avversarie dirette, facciamo un’identikit dell’auto. A quanto si ipotizza, condividendo parte della base della Compass (architettura Small US Wide) le dimensioni dovrebbero aggirarsi sui 4,5 metri di lunghezza, sul 1,80 di larghezza, alta circa 1,60 e con il passo di almeno 2,60 metri. Non si può fare a meno dalla strumentazione digitale e da un’infotelematica connessa (c’è l’esordio dello SmartCockpit con Alexa?), ma soprattutto una gamma di motori completa. La “Meccanica delle Emozioni” non può prescindere da propulsori potenti ed efficienti tra benzina, ibridi (MHB e PHB) e Diesel, visto quello che schierano le concorrenti. In ultimo, il prezzo. Con un listino d’attacco troppo sopra i 40 mila euro, la partita si fa durissima.

 

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