Alfa Romeo, le nuove Giulia e Stelvio celebrano i 100 anni del Quadrifoglio

Alfa Romeo, le nuove Giulia e Stelvio celebrano i 100 anni del Quadrifoglio

La Casa del Biscione ha svelato le rinnovate versioni della berlina e del Suv sportivo: nuovi fari e più tecnologia, e cresce anche la potenza

di Redazione

13.04.2023 12:41

Era il 1923 quando comparve per la prima volta il leggendario simbolo del Quadrifoglio su una vettura Alfa Romeo. L'auto era una RL in versione “Corsa”, che ottenne in quell'occasione la vittoria nella Targa Florio con Ugo Sivocci al volante. Cent'anni dopo, il Quadrifoglio verde nel triangolo bianco è ancora una parte integrante del DNA del Biscione, usato per distinguere i modelli più performanti oltre che sulle monoposto che corrono nel Mondiale F1. Per celebrare il centesimo compleanno del proprio simbolo sportivo, Alfa Romeo ha lanciato le nuove versioni di Giulia e Stelvio Quadrifoglio, che sfoggiano un look rinnovato, contenuti tecnologici migliorati e una serie di dettagli speciali, oltre a un incremento di potenza.

Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio 100° Anniversario

Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio 100° Anniversario

Il Biscione celebra i 100 anni del proprio simbolo di sportività svelando le versioni aggiornate di Giulia e Stelvio Quadrifoglio, fotografate sulle strade della Targa Florio

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Giulia e Stelvio, cosa cambia sui nuovi modelli

Dopo le 4 cilindri, anche per le potenti versioni V6 di Giulia e Stelvio è arrivato il momento di aggiornarsi. Piccoli interventi per mantenere la berlina e il Suv sulla cresta dell'onda, senza stravolgimenti: la novità più evidente su entrambi i modelli è l'introduzione del fari a matrice full Led adattivi, con proiettori “3+3” e un design ispirato a quello della recente Tonale. Rispetto alla precedente soluzione, i nuovi fari garantiscono un fascio di guida antiabbagliante e adattabile, che consente anche di ridurre i consumi energetici e di affaticare meno gli occhi.

L'upgrade tecnologico coinvolge anche gli interni, con l'introduzione del nuovo quadro strumenti che unisce tradizione a modernità. Il design “a cannocchiale”, tipico dei modelli storici del Marchio, fa da cornice a uno schermo TFT da 12,3 pollici, che permette di accedere a tutti i parametri della vettura, inclusi quelli relativi alla guida autonoma. Con un nuovo layout grafico, denominato “Race”, che permette di avere sempre sott'occhio tutte le informazioni indispensabili quando si guida in pista.

In occasione di questo aggiornamento, Alfa Romeo ha deciso anche di introdurre un piccolo upgrade di potenza: 10 i cavalli extra erogati dal V6 biturbo da 2,9 litri, che portano la potenza complessiva a quota 520 cv. È stato invece pensato per aumentare ulteriormente il piacere di guida il nuovo differenziale autobloccante meccanico meccanico, messo a punto grazie all'esperienza maturata sul progetto Giulia GTA. Esso consente di migliorare il comportamento della vettura e la motricità, ottimizzando il trasferimento di coppia, aumentando stabilità, agilità e velocità in curva.

Versione speciale per i 100 anni del Quadrifoglio

Non mancano, infine, gli omaggi alla tradizione, e a quel Quadrifoglio che ha appena compiuto un secolo di vita. Le nuove Giulia e Stelvio V6 saranno infatti lanciate nella speciale versione “Quadrifoglio 100° Anniversario”. A caratterizzarle, cerchi bruniti a cinque fori (da 19” per Giulia, 21” per Stelvio), pinze freno speciali color oro, e l’emblema celebrativo dei 100 anni del Quadrifoglio, arricchito da un fregio dorato recante la scritta 1923-2023. La calandra e le calotte degli specchi sono in fibra di carbonio, mentre tre sono i le tinte disponibili per questa versione speciale: Rosso Etna, Verde Montreal e Nero Vulcano.

Anche all'interno non mancano i riferimenti al compleanno del Quadrifoglio, con l’impuntura del celebrativo numero “100” sul cruscotto e cuciture color oro per i sedili in pelle e Alcantara. Completano l'ambiente dettagli in fibra di carbonio su tunnel centrale, cruscotto e pannelli delle porte.

La storia del Quadrifoglio Alfa Romeo

Quella del Quadrifoglio è una storia lunga e gloriosa, che affonda le proprie radici negli anni '20, nel pieno della cosiddetta “epoca eroica” dell'automobilismo. Siamo nel 1923, in Sicilia, dove si sta per disputare la XIV edizione della Targa Florio, una delle corse più probanti e prestigiose dell'epoca. Alfa Romeo si presenta alla vigilia senza aver mai ottenuto vittorie nelle precedenti edizioni, conquistate da Marchi come Fiat, Peugeot, SCAT, Isotta Fraschini e Itala, ma con una forte determinazione e la consapevolezza di poter contare su un mezzo estremamente competitivo come la RL in versione “Corsa” da 3,2 litri.

Per buon auspicio, prima della gara, Ugo Sivocci decise di dipingere un quadrifoglio verde in un rombo bianco sulla sua Alfa Romeo. Un gesto che portò bene al pilota campano, autore di un'insperata vittoria davanti all'altra vettura del Biscione guidata da Alberto Ascari. Pochi mesi dopo, nel corso delle prove sul circuito di Monza, Sivocci perde la vita in un incidente con la sua Alfa Romeo, che in quell'occasione era priva del Quadrifoglio.

Da allora tale simbolo è diventato una presenza costante sulle auto da gara e sportive del Biscione, con una piccola modifica: il rombo bianco ha infatti perso una delle sue “punte” diventando un triangolo, simboleggiando così la perdita di Sivocci. Oggi, a distanza di 100 anni da quell'incredibile successo alla Targa Florio, il Quadrifoglio continua a significare sportività e velocità.

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