Lotus Eletre ibrida plug-in, in Cina prosegue lo sviluppo e guarda all'Europa

Il maxi-Suv, come la berlina Emeya, riceveranno la motorizzazione ibrida plug-in accanto alle versioni elettriche. Ecco come saranno e le caratteristiche attese
Lotus Eletre ibrida plug-in, in Cina prosegue lo sviluppo e guarda all'Europa

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 23 settembre 2025, 14:04

Poco meno di un anno fa, era il mese di novembre, Lotus faceva il punto sulla strategia di una gamma di modelli esclusivamente elettrici entro il 2028. Un punto che portò alla realtà, suggerendo un passo indietro, preservando le sportive termiche e affiancando l’ibrido plug-in ai modelli a batteria come Eletre ed Emeya.

L’Hyper Hybrid Lotus ha annunciato alcuni dei dettagli tecnici nel 2024, come l’architettura a 900 volt, una tensione superiore alla proposta elettrica di Eletre ed Emeya, progettati su architettura a 800 volt. In termini molto semplici vuol dire la garanzia di prestazioni molto elevate erogate dalla componente elettrica, senza subire cali di potenza dovuti, ad esempio, all’incremento delle temperature d’esercizio.

Eletre ibrida plug-in verso il debutto nel 2026

Dalla Cina, a quasi un anno di distanza dall’annuncio dei modelli Lotus ibridi plug-in, ecco arrivare una prima immagine del suv Eletre PHEV, privo di particolari elementi distintivi rispetto all’elettrico se non per la presenza del terminale di scarico e dello sportello di rifornimento.

© Qiantui Pindao

L’avvistamento del muletto porta a immaginare un debutto nel corso del 2026 sul mercato cinese, allineato con i tempi prospettati nel 2024 dalla casa inglese, per poi affacciarsi in Europa nel 2027. Con quali caratteristiche? 

Motore 2 litri votato alla ricarica per il maxi-Suv Lotus

Al momento è un avanzare ipotesi, guardando ovviamente in casa Geely e tra i numerosi Marchi del Gruppo che controlla Lotus. Le soluzioni tecniche sul fronte dei motori termici e ibridi sono sviluppate da Aurobay, società controllata Geely-Renault con le attività riunite in Horse Powertrain.

L’accento posto sull’architettura a 900 volt è un indizio di un ibrido plug-in che privilegerà la spinta dell’elettrico, riservando al motore termico un ruolo prevalentemente di generatore d’energia per la batteria. Il motore 2 litri turbo benzina, un quattro cilindri da 145 kg, è già impiegato da Zeekr (altro brand controllato da Geely) in uno schema ibrido plug-in in grado di erogare potenze tra i 900 e i 1.400 cavalli di sistema. Differenze di potenza che sono legate al numero di motori elettrici: due o tre.

Il 2 litri turbo è l’unità più gettonata a comporre il sistema Hyper Hybrid Lotus, con due opzioni di batteria, da 50 e 70 kWh. Se così fosse, la capacità sarebbe ovviamente molto inferiore rispetto ai 112 kWh della Lotus Eletre full electric, che percorre fino a 600 km con una carica. La variante ibrida plug-in del maxi-suv potrebbe superare i 1.100 km con un pieno di carburante e della batteria, offrendo un’autonomia a zero emissioni nell’ordine dei 250 km.

Sono le coordinate che accompagnano l’ampliamento dell’offerta Lotus nei prossimi anni. Una tipologia di powertrain che potrebbe avere un impatto rilevante sui volumi di vendita in Europa, sia per la tipologia di cliente al quale si rivolge Eletre, il mondo degli alti dirigenti, che per le agevolazioni fiscali previste sui modelli PHEV.

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