Charles Leclerc racconta: "Ho quasi bruciato la frizione a una 500 del '69" 

Charles Leclerc racconta: "Ho quasi bruciato la frizione a una 500 del '69" 

Il pilota monegasco ha raccontato alcuni aneddoti particolari della sua vita privata, che vanno dalla sua prima auto a un ricordo molto toccante del suo mentore Jules Bianchi

di Redazione

11.11.2020 18:57

Alla vigilia del Gran Premio di Turchia, Charles Leclerc ha concesso un’intervista a Vanity Fair. Messe, solo per un attimo, da parte la pista e le poche soddisfazioni strappate quest’anno con una Ferrari mai all’altezza del compito e del suo blasone, il monegasco ha raccontato alcuni aneddoti poco noti sulla sua vita privata.

Come, ad esempio, come è nato il suo rapporto d’amore con l’Italia: “Gareggiando con in kart. Il novantacinque per cento delle gare era in Italia e per anni ho parlato più la vostra lingua che la mia. Lì ho i ricordi più belli".

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Leclerc sulla Ferrari SF90 Stradale

Anni in kart spericolati, sotto l’ala protettiva di due persone che hanno segnato la sua vita, ma che ora non ci sono più: suo padre e Jules Bianchi, l’amico fraterno e pilota morto in gara a Suzuka, ma dei quali conserva il ricordo di una gara in particolare: “La prima degli Internazionali di kart a Lonato del Garda. Durante le prove papà e Jules Bianchi si arrabbiarono perché non ero aggressivo. Io allora tornai in gara e mandai un avversario fuori pista, dritto nell'erba. Avevo capito. Ma avevo esagerato”.

Oltre la pista, poi, c’è il rapporto con il principe Alberto, con il quale condivide la passione per i motori e la sensibilità sui temi legati all’ambiente: “Gli ho donato i miei caschi per mostrargli la strada che ha fatto. Mi ha sempre sostenuto, e siamo buoni amici. Parliamo spesso di sostenibilità ambientale, perché Monaco ha progetti all'avanguardia. Ne discutiamo tra una partita e l’altra di padel, a cui giochiamo spesso. Gli invidio la collezione d’automobili!”.

“Le grand rendez-vous" con Leclerc e la Ferrari SF90 Stradale FOTO

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Parlando di auto è saltato fuori un’altro aneddoto curioso: lo direste che un pilota di F1 abbia difficoltà con la frizione? Ebbene.. “La mia prima auto è stata una fiat 500 del ’69 a cui ho quasi bruciato la frizione perché non ero abituato a fare la “doppietta” col cambio. Ora ho una ferrari Roma”.

Che dire, problema frizione risolto alla grande.

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