Roma, dal 15 ottobre allarme traffico: in 300mila tornano in ufficio

Roma, dal 15 ottobre allarme traffico: in 300mila tornano in ufficio

L’obbligo del green pass e la fine dello smart working per molti uffici potrebbe causare tantissimi problemi alla mobilità pubblica e privata della Capitale

di Redazione

14.10.2021 ( Aggiornata il 14.10.2021 16:08 )

Annunciata ormai da tempo, il 15 ottobre è la data in cui il green pass diventa obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro, oltre alla fine dello smart working per i dipendenti della pubblica amministrazione (e per città come Roma si parla di ben 300mila persone che rientrano in ufficio). Un cambiamento che andrà a incidere soprattutto sulla viabilità e sulla mobilità dei grandi centri abitati, anche se un primo “ritorno al caos quotidiano” si è già avuto con la riapertura delle scuole. Insomma, dal 15 ottobre cosa dobbiamo aspettarci sulla strada? Traffico, molto, per chi si sposta con i mezzi privati, e rischio assembramenti per chi viaggia sui mezzi pubblici. Quest’ultimo è una delle ipotesi che più spaventa la Prefettura.

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Le possibili soluzioni

Partiamo dal presupposto che per dotare una città come Roma di una viabilità scorrevole, le preoccupazione in merito al flusso di persone che tornano negli uffici sarebbero dovute iniziare molto tempo fa. Senza contare che, di base, la Capitale non vanta certo un buon curriculum in quanto a efficienza dei mezzi pubblici e infrastruttura urbana. Per tamponare i problemi che la città potrebbe avere dal 15 ottobre, la Prefettura ha incontrato i ministeri, i sindacati, i comuni, oltre ad alcune grandi aziende private e a vari esponenti delle università per cercare di fare una stima di quante persone effettivamente rientreranno al lavoro e quindi saranno per strada. Una delle possibili soluzioni, se il traffico urbano ne dovesse risentire troppo, è quella di stabilire eventuali fasce orarie del ritorno al lavoro in presenza. Ma con un numero di cittadini così alto e con una città sede di numerosi misteri, il rischio di ingolfare comunque il traffico è altissimo. Per questo motivo la prefettura, dialogando anche con i sindacati, potrebbe chiedere ad alcune aziende di non tagliare del tutto fuori lo smart working. Ma si tratta di ipotesi: è ancora tutto da vedere.

Le fasce orarie dei negozi

Nel frattempo Virginia Raggi con l’ordinanza del 13 ottobre (l’ultima del suo mandato?) ha stabilito, fino al 15 novembre, nuovi orari per le attività commerciali, artigianali e produttive di Roma, spiegando - si può leggere nel testo - che “risultano sussistere le motivazioni e le esigenze di adottare provvedimenti che riducano, al fine di limitare il rischio di diffusione e del contagio del Covid-19, la possibilità di creare assembramenti nei luoghi pubblici, aperti al pubblico e privato”.

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Il problema dei cantieri

C’è un altro problema: quello dei cantieri in giro per Roma che, facendo un giro per la città, sembrano attualmente essere raddoppiati. Strade o singole carreggiate chiuse, vie intere bloccate, transenne ecc… rappresentano un grave intoppo a una mobilità già di per sé abbastanza precaria e complessa, creando gravi ingorghi e blocchi sia per chi viaggia sulla propria auto sia per chi scegliere di spostarsi con i mezzi pubblici di superficie.

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