Le ultime decisioni delle case automobilistiche che hanno interrotto la produzione in Russia e fermato l'export
03.03.2022 16:49
Gruppo Volkswagen, Nissan, Toyota, Mazda, Honda. Sono alcuni degli ultimi protagonisti dell'industria dell'auto ad aver annunciato lo stop alla produzione e all'esportazione verso la Russia.
La guerra di invasione dell'Ucraina ha prodotto misure di sanzione economica verso la Russia destinate a sviluppare i propri effetti sempre più gravi con il passare del tempo.
Il Gruppo Volkswagen ha annunciato, dopo una votazione del CdA, di aver deciso l'interruzione della produzione fino a nuovo ordine. Si fermano, così, gli impianti di Kaluga e di Nizhny Novgorod. Interrotto anche l'export dei veicoli. Ovviamente, a essere coinvolti sono tutti i marchi del Gruppo. Porsche, ad esempio, che nel 2021 ha esportati 6.262 auto in Russia sulle vendite totali di 301.915 unità.
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In materia di esportazioni, gli affari legati all'automobile e alla componentistica sono stati stimati al 50% dei volumi commerciali che il Giappone intrattiene con Mosca.
Case giapponesi che hanno adottato una posizione di interruzione della produzione dettata dalle difficoltà logistiche e di approvvigionamento della componentistica. Nissan ha interrotto l'export, Toyota fermerà dal 4 marzo il sito produttivo di San Pietroburgo, da circa 80 mila unità prodotte all'anno. Per Mazda, provvedimenti simili: a Vladivostok interrotta a produzione e fermato l'export verso la Russia.
Difficoltà di rifornirsi di componenti fondamentali alla produzione che impatteranno prestissimo anche su AvtoVAZ, la più grande casa auto russa, controllata da Renault: la carenza di parti elettroniche porterà a fermare gli impianti tra il 9 e l'11 marzo prossimi.
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